B ---- ~-lLBl.-\~CO l.Xll,HOSSO il•d 11 li i4i#11 iit411 MI AssembleanazionaleReS Bologna 22 giugno 1991 ReS ha tenutoa Bologna, il 22giugno, lasuaI Assembleanazionale.Dopo l'aperturadi Pierre Camiti e di Rino Caviglioli hafatto seguito una nutrita discussione. In conclusione sono stati eletti ConsiglioDirettivoe Comitatodi Presidenzadell'Associazione. Pubblichiamo in questo numero i due interventi introduttivi e l'elenco dei componenti i nuovi organidirettivi.Nelprossimonumeroci ripromettiamodi pubblicareunasintesidegliinterventi. Per rinnovare «questa» politica Intervento introduttivo di Pierre Camiti Nel febbraio dello scorso anno, all'assemblea costituente di ReS avevamo detto «la storia accelera. Il mondo cambia». In effetti gli avvenimenti dell'ultimo anno hanno fatto piazza pulita del travaglio di un secolo. 1. Nell'Europa orientale ed in particolare in Unione Sovietica si allunga l'ombra di una penuria di beni di prima necessità di tale portata da assomigliare ad una carestia biblica. Una calamità di cui in Europa si era perso il ricordo. Se l'Oriente non ha le idee ed i mezzi sufficienti, neppure per soddisfare il consumo decrescente di cose elementari, l'Occidente non sembra avere cose abbastanza sofisticate per soddisfare il consumo crescente di idee e persino di ideali che pare si debbano ormai rinnovare ogni anno. Come i modelli di Valentino. In questa situazione le generazioni che hanno fatto e disfatto la loro tela di Penelope fanno fatica a vedere cosa sia rimasto nel telaio del Novecento. <,7 Chi ha memoria stenta a far capire a chi non ce l'ha che cosa è successo. Prima due guerre sanguinose che avevano sconquassato l'Europa. Poi una guerra lunga ed invisibile che si è conclusa con la liquefazione improvvisa di un macigno e cioè l'autodissoluzione dell'ultimo sistema totalitario sopravvissuto alle carneficine precedenti. Prima un muro che spacca in due una città e vuol spaccare in due il mondo. Poi muri che spariscono in una notte. Prima testate atomiche che si fronteggiano. Poi una resa senza bandiere bianche, ma più radicale e definitiva. In mezzo a tutto questo partiti che cambiano nome; nomi che cambiano significato; alleanze militari ed economiche che si aprono ai nemici di una volta; nemici di una volta che vogliono costruire una «casa comune». Infine dopo la caduta delle barriere che tenevano divisa l'Europa, una esplosione di contrasti e di aspirazioni nazionali, un fuoco
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