,P-lJ, BIANCO lXll,ROS&l iii•iil•il L'altro problema che deve affrontare il congresso è quello dell'unità socialista. Leggo che qualche compagno vorrebbe offrire a Occhetto la propria camera da letto. Per quanto riguarda la mia, sono più selettivo. Fuori di scherzo, neanche l'unità socialista è un pranzo di gala. Per cui il suo successo non dipende dalle precedenze, dalle etichette e dalle buone maniere. Dipende, piuttosto, dalla effettiva conclusione del congresso di scioglimento del Pci, che non c'è ancora stata. C'è stata, per ora, una scissione. Ma manca l'atto di fondazione del nuovo partito. Mancherà a lungo, peraltro, se si insisterà, da parte del gruppo dirigente che il Pds ha ereditato dalle ultime convulsioni del Pci, a voler condurre contemporaneamente una svolta storica e un'operazione di bottega. Per fondare un nuovo partito sulle macerie del comunismo a stento sarebbe bastato l'intero gruppo dirigente del Pci, Cossutta e Garavini inclusi. Figuriamoci se è impresa adatta a un gruppo dirigente più impegnato a «tagliare le ali» che a prendere il volo. Non è la prima volta, del resto, nella storia della Repubblica, che gruppi dirigenti brillanti e non privi di meriti, partiti per «tagliare le ali», sono arrivati ad autoliquidarsi. Nessuno sconto, quindi agli ex comunisti. Ma un confronto politico duro, che metta sul tappeto tutte le questioni del socialismo postcomunista, insieme con la questione politica della Grande Riforma. E che ponga loro l'alternativa fra l'essere col Pds parte dell'oligarchia che difende la sostanza dell'esistente, o l'essere con l'unità socialista parte determinante del cambiamento e di una prospettiva riformista. P .S.: ~ullo stesso quotidiano che pubblica - come tutti gli altri - cronache desolanti sulle manifestazioni anti-albanesi che hanno coinvolto vaste masse di italiani, leggo un articolo di Luigi Manconi col quale si propone al Pds di incontrare «sul piano dei valori» il cardinal Martini e su quello della strategia politica l'onorevole Gava. Auguri a Manconi e al cardinal Martini. Gava non ne ha bisogno. P .S. n. 2: Ovviamente, sarebbe bene che gli amministratori socialisti che avessero eventualmente guidato manifestazioni antialbanesi venissero immediatamente deferiti ai probiviri. Scegliereil liberalismo senza litanie dell'alternativa di Giuliano Ferrara I 1Congresso socialista di Bari può correggere qualche tratto dell'immagine del Psi, una correzione opportuna anche in ragione delle deformazioni caricaturali e propagandistiche che i socialisti italiani subiscono da anni, ma non è destinato a cambiarne strategia e linea politica. E il centro strategico e politico dell'iniziativa socialista resta questo: da posizioni di governo, e di potere, far funzionare l'alleanza con la Dc come leva per la costruzione di una sinistra moderna. Che questa sinistra dell'alternativa e del ri- ~ 7 -- ---- - --- -- cambio debba ristrutturarsi intorno a un movimento di ispirazione socialista e liberale, capace di dire qualcosa di nuovo non al sistema dei partiti ma al Paese, mettendone in discussione la sonnolenza costituzionale di un interminabile dopoguerra, è un portato ovvio dei formidabili e troppo presto dimenticati avvenimenti dell'89. Un portato delle cose storiche al quale vanamente si cercherà di sfuggire. Dall'assemblea di fine giugno è auspicabile emergano un timbro e un tono nuovi nei rapporti con il resto delle forze progressiste e ri-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==