i.>-V, BIANCO lXll,ROSSO Ciiiiill «Dopo il '68»: un ritorno alle radici culturalieuropee di Giovanni Gennari I n questo numero della nostra rivista il Dossier è dedicato all'Europa, e alla sua unità, non solo politica, ma anche culturale e artistica, che viene dalle stesse «radici», prima di tutto greche e latine. Ho pensato al Dossier, di recente, leggendo su «La Stampa» (15/6/91), in un articolo di Oreste del Buono, questa espressione, riferita alle letture dei nostri giovani, e non solo di essi: «Non gioverebbe maggiormente, ad esempio, leggere un poco più i testi classici, magari tradotti?» Già. Ma dove leggerli, questi testi classici? Non certo andando a rispolverare chissà dove i vecchi libri del liceo, posto che l'abbiamo fatto, che ne contengono ben pochi, e per di più non certo con l'intenzione di far conoscere le radici, ma soprattutto, se non solo, le forme verbali, le declinazioni, la sintassi, e specialismi simili. Per una singolare coincidenza ho avuto tra le mani, proprio in questi giorni, un'opera che a me pare straordinaria, e che rischiando anche il... compatimento di qualche lettore, oso presentare in questo «Scaffale». Si tratta di una raccolta, vastissima e accurata, ma non fatsco Della Corte, Concetto Marchesi, Italo Mariotti, Ettore Paratore, Riccardo Scarcia, Manlio Simonetti e Antonio Traglia, e dei circa 100 traduttori dei testi greci, tra cui Luciano Canfora, Raffaele Cantarella, Quintino Cataudella, Francesco Della Corte, Carlo Gallavotti, Bruno Gentili, Gabriele Giannantoni, Claudio Moreschini, Gennaro Perrotta, Filippo Maria Pantani, Ettore Romagnoli, Manara Valgimigli, e infine Salvatore Quasimodo e Giacomo Leopardi, con la sua famosa traduzione del 'Manuale' di Epitteto. In appendice ogni volume contiene ampi profili biografici e bibliografici degli autori greci e latini di cui si sono riportati i testi, per circa 100 pagine in totale. Vale la pena di contare il numero degli stessi autori: sono 105per la letteratura greca, dai massimi ai minori, e 61 per quella latina, senza contare i frammenti presentati in ambedue gli ambiti. Questi documenti, da Omero a S. Agostino, passando per poeti e filosofi, per storici e commediografi, per cronisti e cantori di un mondo più vicino di quanto pensiamo, servono a darci il senso della storia, e delle fondamenta su cui vale la peta per specialisti e per topi di biblioteca, degli scritti principali greci e latini, che coprono circa dieci secoli, con testo originale e ottima traduzione a fronte, con introduzioni alle opere e agli autori, con indici e tracce per la lettura di grandissimo valore, e alla portata di tutti i lettori, anche dei principianti, animati naturalmente dalla curiosità di visitare, o rivisitare, queste nostre «radici». Serittori di Grecia e di Roma II na di costruire anche oggi. L'effimero ha segnato una stagione culturale recente, ma se per esso dobbiamo cancellare i contenuti di opere come queste, allora vale la pena di mandare al rogo tutti i profeti dell'effimero, per salvare noi stessi. Torniamo all'opera: 2800 pagine di grande leggibilità, formato 17 per 24, rilegata, con 64 illustrazioni. Una mole notevole, anche per il costo, ma di una utilità assolutamente di rilievo. L'ideale per un regalo, fatto anche a se stessi, o ai propri figli, e a tutti coloro cui può servire una conoscenza della nostra civiltà che non si rassegni a farsi stordire dai suoni e dalle immagini di questo tempo, che non è certo peggiore degli altri, ma a condizione che conservi le ricchezze di cultura, di storia, di valori, di arte, di sensibilità, di misura, di sentimento, che ci vengono anche dalle radici che ci hanno generato. (G.G.) L'opera, in quattro volumi, di circa 700 pagine l'uno, è a cura del professor Giovanni D'Anna, ordinario di letteratura latina alla Sapienza di Roma, che ha avuto l'aiuto della prof. Gabriella D'Anna, e conta tra i collaboratori i migliori specialisti delle materie, tra cui Ettore Paratore, Franco Montanari, Giuseppe Pennisi e altri. Determinante, per il valore e la leggibilità di tutta l'opera, il lavoro dei circa 100 traduttori dei testi latini, tra cui Bruno Gentili, Luca Canali, Carlo Carena, Guido Ceronetti, FranceG. D'ANNA (a cura), Scrittoridi Grecia e di Roma, Ed. Vittorio Speranza, Roma, 1991, 4 volumi, pp. 2800, L. 480.000.
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