Il Bianco & il Rosso - anno II - n. 18/19 - lug./ago. 1991

,ll-ll. BIANCO lXltROSSO Ui•iiNNQ Festa di matrimonio "albanese" (Calabria) traverso forme assicurative volontarie, possibilmente di tipo collettivo. Ciò è quanto avviene in molti paesi dell'occidente. Negli Stati Uniti, per esempio, con trent'anni di contribuzione (anzianità massima), chi ha un reddito vicino a quello minimo riceverà una pensione pari a circa il 650/odell'ultima retribuzione: chi invece con un reddito pari o superiore al tetto retributivo riceverà una pensione che si aggira attorno al 200/odi quell'importo. Ed è per questa ragione che ai fondi integrativi fanno particolarmente ricorso coloro che hanno redditi medio-alti. Da ultimo, per le ragioni già esposte, non è accettabile che ancora una volta si voglia attribuire al comparto privato compiti che sono propri dei regimi pubblici; che si voglia cioè inserire obiettivi solidaristici nella previdenza integrativa, come fa la proposta di Marini. L'aver utilizzato l'apparato previdenziale per : --· 19 scopi redistributivi è stato, nel passato, uno degli elementi di maggiore confusione e di maggior degrado dell'intero sistema. Riproporlo oggi vuol dire rimettere in discussione principi che si ritenevano definitivamente acquisiti, attorno ai quali si era raccolto un vastissimo consenso, e privare la ventilata riforma degli unici punti di riferimento oggi disponibili. Le osservazioni che abbiamo espresso valgono nella misura in cui il ministro del Lavoro Marini confermerà, nel disegno di legge che dovrà presentare in Parlamento, le indicazioni contenute nel documento che ha anticipato ai sindacati, agli imprenditori, alle forze politiche. Noi ci auguriamo che le perplesse reazioni che ha raccolto contribuiscano ad una ulteriore fase di riflessione e alla predisposizione di un vero progetto di riforma.

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