1).(J, BI. \~CO lXII.HOSSO ■ it•#Olli Fondi pensione e democrazia economica Questo Dossier: È ormai universalmente condiviso che il sistema previdenziale italiano nei prossimi anni non sarà più in grado di mantenere gli attuali livelli delle pensioni alle condizioni di oggi. La causa risiede nell'alterazione del rapporto tra contributi e prestazioni, con l'aumento dell'aliquota di equilibrio a livelli non sopportabili né del sistema produttivo, né dallafiscalità generale. Tale alterazione è dovuta alla concorrenza di due elementi di grande portata: l'invecchiamento dellapopolazione, che comporta un aumento dei vecchi a fronte di una progressiva diminuzione dei giovani e degli adulti, e il miglioramento del rapporto pensione media I retribuzione media, a seguito di maggiori anzianità contributive e della regolarizzazione di molti rapporti di lavoro nei passati decenni. Aumentano dunque i beneficiari delle prestazioni e diminuisce il numero dei contribuenti. Aumenta l'importo delle prestazioni e diminuiscono i contributi. Il problema è ulteriormente aggravato dal fatto che il sistema è retto con le regole della ripartizione, secondo le quali il gettito contributivo non viene accantonato a riserva e destinato ad investimenti, ma usato per il concomitante pagamento delle pensioni. Volendo riformare il sistema, tenendo conto non solo dei fattori congiunturali della crisi, ma anche - e soprattutto - di quelli di struttura, bisogna diminuire gli aspetti distributivi del sistema ed accrescere quelli accumulativi. Bisogna cioè usare la previdenza come meccanismo chef avorisce la creazione di ricchezza, anziché come meccanismo che si preoccupa soltanto di distribuire quella disponibile. In altre parole, l'efficacia delle riforme dipenderà in gran parte dalla possibilità di reintrodurre il sistema della capitalizzazione. I fondi pensione rispondono principalmente a questa esigenza, oltre a quella di migliorare il grado della tutela. Il Dossier, quindi, partendo dalla convinzione che ad una tutela pubblica di base (governata con i principi della ripartizione) debba affiancarsi una tutela integrativa (governata con i principi della capitalizzazione), prende in esame le forme e i modi di tale tutela, con gli effetti che la sua introduzione e il suo sviluppo ha, o può avere, sul sistema economico e sulle relazioni industriali. Pensioni: un sistema a rischio ' E dalla fine degli anni '70 che si susseguono previsioni allarmate sul futuro del nostro sistema previdenziale, proposte di armonizzazione e di riforma, disegni di legge dei differenti governi succedutesi in questo periodo, senza che si sia visto però alcun risultato concreto, se si fa la sola eccezione dell'inasprimento dei criteri che di Ernesto Giuliani presiedono alla concessione della pensione di invalidità (legge 222 del 1984). Il dibattito si è sviluppato su due piani: da una parte, si chiedeva di porre fine al costume di utilizzare la previdenza come uno strumento di redistribuzione del reddito; dall'altra, di adottare provvedimenti atti a fornire una risposta adeguata alla nuova situazio- =· 15 ne che si andava configurando per effetto dell'invecchiamento della popolazione. Il primo aspetto del problema era riassunto nello slogan, che tanta fortuna ebbe negli anni '80, con il quale si chiedeva di "separare la previdenza dall'assistenza", lasciando la prima a carico degli assicurati, che l'avrebbero
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