Il Bianco & il Rosso - anno II - n. 15/16 - apr./mag. 1991

~_f.L BIANCO lXILROSSO •IIIBH4iliiitiMhfi Quota Cee nel commercio estero di ciascun paese del "Grande Magbreb" Media 1986-1987,tranne l'Algeria(1984-85). Fonte: Eurostat Marocco Algeria Tunisia Libia Mauritania E2 Importazioni fil] Esportazioni sistito sulla collaborazione economica e sul superamento delle dipendenze. Nord del Mediterraneo e i loro scambi interni raggiungono appena il 50/odel totale degli scambi esteri. - Le monete sono tra di loro inconvertibili. - Le strutture delle economie sono tra loro diverse. Cosi, il Marocco e la Tunisia si orientano verso una regolarizzazione del mercato, mentre l'Algeria preferisce una gestione statalizzata. I. Algeria Il successo elettorale degli integralisti del Fronte islamico della salvezza (Fis) e il crollo del Fronte di liberazione nazionale (Fin) alle prime elezioni municipali libere dell'Algeria indipendente (12 giugno 1990) rappresentano i due eventi politici che hanno segnato il 1990. La vittoria elettorale degli islamisti viene immediatamente dopo le dichiarazioni dell'ex capo dello Stato in favore delle riforme che avrebbero mutato l'aspetto politico del paese. Il 1989 e la prima metà del 1990 è stato, effettivamente, il periodo in cui l'Algeria si è impegnata sulla strada del liberalismo dopo trent'anni di potere di un partito unico. Il paese attraversa, tuttavia, un periodo di crisi senza precedenti. Il tasso di disoccupazione ha oltrepassato il 22% e il servizio del debito estero, valutato a 23 miliardi di dollari assorbe i tre quarti degli introiti dell'esportazione. 2. Marocco Sul piano politico, il regime di Hassan Il, al potere dal 1961, è ancora saldo. Si registrano alcuni successi diplomatici e soprattutto, il Vertice Arabo di Casablanca nel maggio 1989, la creazione dell'Unione del Maghreb Arabo (Urna) a Marrakech nel febbraio 1989conclusasi con accordi economici ed importanti investimenti. Una sfida politica per il Marocco resta la risoluzione del conflitto regionale con il Sahara occidentale, in conformità alle risoluzioni dell'Onu e come richiesto dal Parlamento Europeo. Il 1989è l'anno segnato da un degraVisti dall'Europa i tre paesi del Maghreb: Algeria, Marocco e Tunisia rappresentano solo il 2 O/o del Pib della Comunità e il 30/odegli scambi esteri. Tuttavia la Cee (specialmente la Francia e l'Italia) resta il principale fornitore ed il miglior cliente di questi paesi. Con un tasso di disoccupazione ufficiale che va dal 15 al 200Jo, il Maghreb avrà bisogno di lavoro produttivo, di cui una buona parte rivolta all'esportazionein modo da variare la produzione ed aumentare le risorse valutarie, assolutamente indispensabili dato l'attuale indebitamento. Le risorse naturali (gas-petrolio, fosfato e turismo) sono in grado di procurare valuta, ma non risolvono il problema del lavoro. Quota del "Grande Magbreb" nel commercio estero della Cee (Media 1986-1987) Dal punto di vista demografico, nel 1950 il Maghreb contava 22 milioni di abitanti, oggi ne ha 54 milioni. Nel 2000saranno 72 milioni e circa 100milioni nel 2020, cioè un terzo degli abitanti della Cee attuale. Il 17 febbraio 1989,a Marrakech, è stato firmato un trattato tra i cinque paesi del gran Maghreb (Algeria, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia), allo scopo di creare un mercato comune. Tuttavia, qualora questo passo verso l'unità economica si realizzasse, resterebbero sempre da superare alcuni problemi strutturali. - Le economie di questi paesi sono principalmente orientate verso il 6 5 4 3 2 o Marocco Algeria Tunisia E2I Importazioni fIDl Esportazioni Maghreb Libia Mauriiania Totale Fonte: Eurostat

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==