bito estero, stimato in 8 miliardi di dollari è l'obiettivo prioritario del governo. La Cee è il principale fornitore con il 31,2% delle importazioni. 4. Libano Per questo paese dilaniato dalle guerre civili e dagli interventi militari il 1989 segna l'annientamento del partito cristiano (10% del paese). Inoltre, il conflitto che ha opposto il generale Aoun alle forze vive dell'esercito siriano che occupa quasi i due terzi del paese, si è concluso con la capitolazione del generale Aoun in seguito all'intervento dei siriani richiesto dal governo locale. Gli accordi di Taef per il Libano restano, al momento, l'unica soluzione. Il documento firmato dai deputati libanesi riafferma il principio del1'unità e dell'indipendenza del Libano e ribadiscè l'appartenenza del paese al mondo arabo e l'ostilità all'occupazione israeliana (10% del paese). 5. 0/p La linea politica dell'Olp si fonda, fin dal 1988, sul riconoscimento implicito del diritto all'esistenza dello stato israeliano all'interno delle frontiere del 1967 a fianco di uno stato palestinese, in conformità della risoluzione 181 dell'Onu del 1947. Questo programma richiede la convocazione di una Conferenza Internazionale sulla base delle risoluzioni 242 e 338 delle Nazioni Unite che prevedono il ritiro di Israele dai territori occupati ed il diritto per ogni Stato di vivere in pace e in sicurezza al1'interno di frontiere sicure e riconosciute. Peraltro, l'Olp ha ufficialmente dichiarato di aver rinunciato al terrorismo. I pochi successi diplomatici registrati, sembrano oggi seriamente minacciati. I palestinesi hanno perso i loro rapporti privilegiati con i paesi dell'Europa dell'Est e, inoltre, non possono più contare come prima sul loro tradizionale alleato strategico, l'Unione Sovietica, per controbilanciare l'alleanza israelo-americana. Altri fattori negativi: l'appoggio dell'Olp all'Iraq è stato un gravissimo errore politico tanto verso l'occidente che verso i paesi arabi della coalizione; l'arrivo degli ebrei sovietici nei territori occupati; il ristagno, o meglio la sospensione, del dialogo con Washington in seguito all'attentato del 30 maggio i.l-lL BIANCO \Xl t nosso 1NIIR11Ui 1 iitfMhD 1990 e la formazione di un governo di destra in Israele. D'altro canto, le dichiarazioni del Presidente Bush secondo cui Washington disapprova l'insediamento degli ebrei sovietici nei territori occupati, compresa la zona orientale di Gerusalemme, la condanna internazionale e unanime del massacro davanti alle Moschee dell'8 ottobre 1990 e la proposta di una Conferenza Internazionale sul Vicino e Medio Oriente danno una dimensione costruttiva alla questione palestinese e dimostrano al governo israeliano i limiti del1'appoggio americano alla sua politica. 6. Egitto Nel 1989 l'Egitto si è trovato di fronte alle stesse difficoltà economiche e finanziarie del 1986-87, quando si è rivolto al Fmi per ottenere una prima dilazione del suo debito. Un nuovo deterioramento della bilancia dei pagamenti, circa 8 miliardi di dollari, ha portato il debito estero a 50 miliardi di dollari. Il tasso di inflazione è salito al 28,5%. Nei principali settori produttivi si registra una progressione del 2,40/o nel 1988-1989, nel settore agricolo, mentre nel settore dell'industria solamente il tessile e l'abbigliamento hanAumento della popolazione (in milioni) 1900,-------------~ 1700 lSOO 1300 1100 900 700 19S0 197S -+- Asia orientale --&- Europa ~ Africa Fonte:Ramses, 1986-87 1.700 2000 2025 no mostrato un considerevole dinamismo, cosi come il turismo che ha continuato a registrare risultati soddisfacenti. Sul piano politico, in seguito allo scioglimento del Consiglio legislativo, le nuove elezioni hanno assegnato 142 seggi su 153 al Partito nazionale democratico (Pnd). I due principali partiti di opposizione: il Wafd (liberali) e il Raggruppamento progressista unionista hanno ooicottato queste elezioni. Ai fratelli musulmani non è permesso formare un partito politico, mentre il Partito comunista egiziano e l' Al-Gihad (islamista) sono illegali. Sul piano diplomatico si deve citare: - la creazione, nel febbraio 1989, del Consiglio di cooperazione araba (Cca) che raggruppa l'Egitto, l'Iraq, la Giordania e lo Yemen del Nord; - la reintegrazione dell'Egitto nella Lega araba, durante il Vertice di Casablanca nel 1989; - la riconciliazione con la Libia e la Siria; - l'incarico della presidenza dell'Organizzazione dell'unità africana (Oua) nel 1989. Il presidente Moubarak non è riuscito a portare avanti il progetto di convocazione per una Conferenza internazionale sul Vicino Oriente e si è limitato a sostenere il "Piano Baker", che prevede elezioni libere nei territori occupati, e ad assumere il ruolo di intermediario tra palestinesi e Israele. b) Maghreb L'attuazione degli accordi commerciali Cee-Sud Mediterraneo, in seguito all'adesione alla Cee di Spagna e Portogallo, deve spronare le due parti del Mediterraneo e riesaminare il futuro delle reciproche relazioni. Gli accordi possono aiutare ad eliminare le tendenze di rottura tra il Sud e il Nord, e favorire la complementarità e l'intesa e a rendere l'allargamento europeo più equo per i paesi del Sud del Mediterraneo. La regione mediterranea diventerà, naturalmente, il campo privilegiato del dialogo Nord-Sud il cui polo centrale devono essere i rapporti euroarabi. Tuttavia, l'attuazione di questi accordi è stata contrassegnata da un ristagno delle esportazioni agricole sudmediterranee. Nel corso dei recenti dialoghi tra la Cee e il Maghreb, si è in-
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