Il Bianco & il Rosso - anno II - n. 15/16 - apr./mag. 1991

_{).lJ, BIANCO U..ltROSSO •I IIB 114111 iitiMUn Il Mediterraneo: regioneinquieta I l bacino mediterraneo rappresenta una regione del mondo con caratteristiche sociali, economiche, politiche, strategiche, culturali e fisiche molto diverse e molto particolari, i cui aspetti così diversi e problematici esigono un confronto ed una gestione non soltanto nell'ambito delle politiche comunitarie, ma anche negli accordi multilaterali e nelle azioni dei paesi costieri. Il Mediterraneo costituisce una serie di scommesse decisive per l'avvenire dell'Europa ed in questo momento tutto fa credere che esso continuerà a mettere alla prova la volontà politica e il potere decisionale dell'Europa affinché questa assuma un ruolo più attivo e più efficace in una regione cosi vitale per il suo avvenire. Una scommessa politica e strategica, verso un'area di tensioni e conflitti che minacciano la pace e la sicurezza di un mondo in pieno mutamento. Una scommessa economica, perché la crescita economica dell'Europa del Nord, corrisponde ad un impoverimento continuo ed a una marginalizzazione economica del Sud. Questo nonostante gli accordi commerciali e le politiche di cooperazione al suo sviluppo. Una scommessa demografica perché nel Maghreb e nel Vicino Oriente la crescitademografica galoppante, come del resto in quasi tutto l'insieme del TerzoMondo, rappresenta un fenomeno profondo e inarrestabile. In Europa, invece, avviene il fenomeno contrario e rischiamo perciò di rivivere le trasmigrazioni incontrollate di popolazioni del passato a causa dell'errata ripartizione della ricchezza, del lavoro e dell'educazione tra le due sponde del Mediterraneo. Una scommessa ecologica. Lo stato di V. Lepouras 4 ..J. L4 L :t L r•..,. ' ., j . . ;'- _________ ._ Brano di sura coranica (VII,19,20,22), Nord Africa IX secolo attuale del bacino mediterraneo ci induce a temere il peggio per quanto riguarda la conservazione e la protezione dell'ambiente mediterraneo. La regione presenta enormi interessi a livello economico, politico, storico e culturale. Parallelamente la sua importanza strategica aumenta a causa delle condizioni geopolitiche, ma anche per l'importanza dei giacimenti petroliferi (56% delle riserve mondiali) e del gas naturale nei paesi del sud del Mediterraneo. Dal punto di vista ecologico, il Mediterraneo è sottoposto a forti pressioni derivanti dalla densità demografica delle sue coste, dall'industrializzazione intensiva delle regioni costiere, dall'espansione rapida e mal ripartita del turismo ed infine dalle importanti vie di comunicazione marittime che lo attraversano. Scommessa culturale, infine, perché la complementarietà tra la cultura islamica e quella occidentale è minacciata tanto dall'espandersi del1'integralismo islamico nel mondo arabo, che dalla diffidenza e chiusura in occidente. Tutti questi fattori, uniti alla complessità dei problemi relativi ai rapporti tra i diversi paesi della regione, ma anche le prospettive dei nuovi equilibri mondiali che influenzano considerevolmente questa regione accrescono la necessità di politiche di cooperazione adattate ai bisogni reali e di un approccio più pragmatico, per rispondere agli interessi delle popolazioni della regione. La realizzazione del Mercato Europeo nel 1992 può rappresentare l'occasione per un rilancio del potenziale di tutta la regione del Mediterraneo. In questa ottica i territori mediterranei possono rappresentare le nuove frontiere ed il nuovo spazio per lo sviluppo del sistema economico europeo sia per quanto riguarda la domanda che l'offerta. Il miglioramento del grado di integrazione economica e sociale dell'insieme della regione potrà costituire la condizione per una stabilità sui mercati di rifornimento delle fonti di energia e delle materie prime. Si può quindi dire che la promozione di iniziative per ridurre gli squilibri tra

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