icl!I, BIA~CO '-XltHOSSO P•d 1l11Mi-i# 11 ilt4tiMI ghi schieramenti riformatori. È su questa base, a mio avviso, che si possono ritrovare, incontrare e lavorare insieme tutti i cattolici democratici che in qualche modo si ritengono progressisti. Io credo che il riformismo socialista sia proprio una base di incontro, ripeto, se lo definiamo in modo chiaro, senza retorica, in termini moderni, al di là di vecchie tradizioni laicistiche e radicali. Del resto se i cattolici ripartono dai grandi filoni storici attraverso i quali conquistarono la libertà politica in una dignità di cittadini partecipi alla costruzione di una democrazia moderna, se si rifanno alle tradizioni sturziane, laiche, contrarie all'unità dei cattolici, riformiste e democratiche, possono rifarsi ad una matrice che presenta una indubbia attualità. Così il riformismo socialista ha sul piano interno ed internazionale una grande tradizione della quale non si può non tener conto. Ma il termine «incontro» non è facile a chiarirsi. Che significa incontrarsi? Bisogna partire dalla realtà concreta, non demonizzando interi partiti, né privilegiandone in assoluti altri. Bisogna porre delle basi concrete per questo incontro che è anche legato ad una precisa politica di alleanza nei termini in cui oggi è possibile attuarla. È un discorso che si apre e come tutti i discorsi che si aprono chiede chiarezza, coraggio e anche senso di sacrificio. Io credo perciò che questo dibattito possa servire a porre dei temi iniziali per questo incontro che mi sembra necessario e denso di prospettive future. Forse potremo porre soltanto delle basi iniziali. Ma guai alle fughe in avanti, al desiderio di costruire in teoria realtà politiche che devono sorgere da una profonda e sofferta analisi della prassi. Per l'esperienza abbastanza lunga e per certi aspetti molto sofferta che ho fatto, reputo che non solo non ci sia fra progressismo cattolico e riformismo socialista un conflitto inevitabile (non c'è mai stato), ma che al contrario ci troviamo di fronte alla necessità di un serio e duraturo incontro. SCHEDA DI ADESIONE ALLA ASSOCIAZIONE «RIFORMISMO E SOLIDARIETÀ» Il sottoscritto .................................................................................................................................................................................. residente a ...................................................................................................................................................................................... Via Cap. Comune Prov. di professione ................................................................................................................................................. aderisce alla AssociazioneNazionale «RIFORMISMO E SOLIDARIETÀ» con sede in Roma - Via E. Q. Visconti, 55 e comunica di aver versato a tal fine: □ □ □ □ □ □ L. 100.000(quota socio ordinario) L. 500.000(quota socio sostenitore) Tramite c/c posta n. 52540002intestato all'Associazione [ comprendono l'abbonamento al mensile «Il Bianco & il Rosso» Tramite versamento sul c/c bancario n. 10069.06presso il Monte dei Paschi di Siena-Ag. 3 Via Cola di Rienzo - Roma - intestato ali'AssociazioneRiformismo e Solidarietà - Via E. Quirino Visconti, 55 - 00193Roma Tramite assegno bancario o circolare inviato direttamente alla sede dell'AssociazioneNazionale (indicare estremi di assegno) Direttamente alla sede dell'AssociazioneNazionale N.B. Sempre, qualunque sia il modo di versamento, va indicata la causale. Rispedirealla AssociazioneRiformismo e Solidarietà, Via E. Quirino Visconti, 55 - 00193Roma - Tel. 06/3217209.
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