.{)J_I,BIANCO l.Xll,HOSSO iiliiilld Questi dati riportano in primo piano il problema relativo alla carenza di interventi delle istituzioni pubbliche, dovute sia alle scarse risorse finanziarie destinate al settore dell'assistenza psichiatrica, sia ai ritardi nel programmare le necessarie disposizioni normative. In tale contesto si inserisce la nuova proposta di legge recentemente presentata dai socialisti Amato, Renzulli, Artioli e Capria. Quest'ultima propone modifiche ed integrazioni alla legge 833/1978 per una reale attuazione degli interventi di tutela della salute mentale. Non si pone in antitesi ai principi espressi dalla 180, al contrario muovendo da e sostenendo gli stessi valori acustodialistici intende proporre pragmatici strumenti di intervento e modalità di attuazione di questi ultimi. Gli stessi esponenti di Psichiatria democratica (ispiratori della 180) concordano nel ritenere tale progetto ancora suscettibile di possibili miglioramenti, ma degno di attenzione, «una proposta seria, importante, rigorosa». Vengono definiti concretamente i servizi e le strutture di cui il dipartimento di salute mentale deve essere dotato, sia che riguardi interventi di prevenzione e di educazione, sia che si tratti di terapie di riabilitazione e di inserimento sociale (art. 2). Tali attività dovranno essere seguite e coordinate da una Commissione nazionale permanente per la psichiatria con il compito di valutare i programmi approntati dalle regioni (art. 1). Sono previste inoltre, promosse dalla regione, attività di studio, prevenzione e ricerca, iniziative di solidarietà sociale e di volontariato per situazioni di disagio o a rischio. Un elemento invece meno condivisibile e criticato è quello relativo alla riutilizzazione degli ospedali psichiatrici con la funzione di svolgere le attività del Dipartimento di salute mentale. Aspetto che se considerato congiuntamente al progetto di legge elaborato dal ministro della Sanità De Lorenzo, il quale parla addirittura di riconversione per i malati cronici di alcuni reparti degli ex manicomi, suscita perplessità e preoccupazione. Tuttavia è possibile affermare che i principali aspetti emergenti dalla presente proposta socialista ci riportano a quelle esperienze modello realizzate in alcuni contesti territoriali, in cui i servizi ci sono e funzionano 24 ore su 24. Estendere queste potenzialità laddove le strutture sono carenti o totalmente assenti è un obiettivo comune raggiungibile attraverso una adeguata integrazione legislativa in grado di colmare i vuoti normativi lasciati aperti da un mancato regolamento di attuazione della 180. Non ha senso quindi parlare di restaurazione ideologica o di controriforma, a meno che non si voglia spettacolarmente proporre la questione in termini dualistici di contrapposizione tra due modelli non antitetici ma che si muovono verso la medesima direzione. Porto S. Elpidio. L'inaugurazione della lapide a Ferrar con Romolo Murri. : 12
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