.P.11.81.\NOO \Xli.ROSSO ifi■N·•" Riforme tra le pagine Il dibattito politico sulle riforme istituzionali è circoscritto, quanto alla produzione di contributi e proposte sui cosiddetti "rami alti", cioè sulla organizzazione costituzionale dello Stato, a un numero piuttosto ristretto di studiosi, professori universitari di materie giuspubblicistiche e politologiche, perlopiù partecipanti alla lotta politica in quanto esponenti di partito, parlamentari e commentatori politici. Si può procedere, pertanto, coi nomi più significativi secondo le aree di appartenenza. Per la Dc conviene partire dai due volumi dell' AREL: Materiale per lariforma elettorale, a cura di ROBERTO RUFFILLI (Bologna, Il Mulino, 1987) e Il cittadino come arbitro, a cura di ROBERTO RUFFILLI e PIER ALBERTO CAPOTOSTI (Bologna, Il Mulino, 1988). Vi è espresso in pratica, l'idea di CIRIACO DE MITA, cui risale in sostanza la posizione della parte della cosiddetta sinistra Dc, che egli rappresenta. È una posizione, peraltro, che non coincide con quella di un altro esponente della stessa area, G. Bodrato, i cui articoli sono ospitati, come talora quelli di C. De Mita, sul quotidiano "La Repubblica". Tecnicamente più raffinato e, per qualche profilo autonomo, pur nella medesima direzione, è il contributo del costituzionalista LEOPOLDO ELIA (cfr. "Il Progetto", 1990, n. 55-56). Da menzionare anche il costituzionalista FRANCESCO D'ONOFRIO. Infine di Biblo lo storico PIETRO SCOPPOLA (spesso sullo stesso quotidiano), che ha percorso un tracciato fuori, dentro e di nuovo fuori del partito ed ora è considerato soprattutto espressivo di un'area cattolica. Per il partito comunista e la Sinistra indipendente, che comunque viene fatta eleggere dal Pci, animano il dibattito il costituzionalista AUGUSTO BARBERA, i cui articoli si leggono sullo stesso quotidiano citato e su quello del suo partito, e il politologo GIANFRANCO PASQUINO, che pubblica anche per gli editori Laterza e Il Mulino: La complessità della politica (Bari, Laterza, 1985); Restituire lo scettro al Principe (Bari, Laterza, 1985); Istituzioni, partiti, lobbies (Bari, Laterza, 1988); La lenta marcia nelle istituzioni: i passi del Pci, a cura di G.P. (Bologna, Il Mulino, 1988), che è un volume Arei. Per il Partito socialista è essenziale l'apporto del costituzionalista GIULIANO AMATO, di cui si deve vedere Una Repubblica da riformare (Bologna, Il Mulino, 1980), dov'è, soprattutto, la sua relazione del 1977 (anche nel quaderno Cest, Democrazia consociativa e democrazia conflittuale). L'aggiornamento, dopo lungo, tormentato percorso, della posizione di G. Amato e con lui del Psi è nella cosiddetta dichiarazione di Pontida e nella conferenza programmatica di Rimini pubblicata sui quotidiani nel marzo 1990. Interessante anche il contributo del costituzionalista FULCO LANCHESTER a cominciare dal suo Sistemi elettorali eforma di governo (Bologna, Il Mulino, 1981). Per il Partito repubblicano e forse in genere per i partiti laici l'apporto più significativo è quello del costituzionali- : 33 sta ANDREA MANZELLA, che riflette, anche nelle proposte, esperienze personali di collaborazione apicale diretta con presidenti del consiglio di partiti diversi: ha scritto, finora, sul quotidiano "La Stampa". Diverso dai precedenti, perciò variamente giudicato e attribuito, è l'orientamento dello storico delle dottrine politiche GIANFRANCO MIGLIO, autore, con altri, fra cui il giuspubblicista SERIO GALEOTTI, della progettazione dagli stessi definita del ''Gruppo di Milano" (editore Giuffrè, Milano): scrive sul quotidiano "Il Sole 24 Ore", che ha anche pubblicato di recente il volume dei suoi articoli. Dello storico delle istituzioni politiche ETTORE ROTELLI è Riforme istituzionali e sistema politico (Roma, Ed. Lavoro, 1983), nonché la cura del numero di "Il Progetto" dedicato alle riforme istituzionali (1985, gennaiofebbraio ): successivi interventi in diversi luoghi, fra cui "Critica sociale" (1987, n. 6) e, da ultimo nel volumetto Riformismo e Solidarietà. Per là democrazia dell'alternanza (Roma, Il Bianco e il Rosso 1990); l'autore scrive gli editoriali del quotidiano "Il Giorno" in materia istituzionale. La presa di posizione della segreteria generale della Cisl è ora teorizzata su "Il Progetto" a direzione dell'amministrativista GIOVANNI MARONGIU (n. 55-56, 1990), con interventi anche di RESCIGNO, G. BENTI, L. ELIA, F. D'ONOFRIO.
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