Il Bianco & il Rosso - anno I - n. 9 - ottobre 1990

.{)!I, BIA :\CO l.X11, nosso 11 t 1 ihld Una forma di governo del ''Gabinetto'' e he l'alternativa sia desiderabile, anzi in Italia addirittura essenziale, non v'è nessun dubbio. Che, in Italia, vi possa essere un ricambio di uomini (e donne) programmi e coalizioni da prodursi automaticamente e meccanicamente attraverso una qualsiasi riforma istituzionale è invece dubbio. Si potrà, e si dovrà, piuttosto dire che una corretta impostazione delle riforme dei meccanismi istituzionali può agevolare l'alternanza. Quella impostazione mira a consentire una competizione politica tale da aprire la strada all'alternanza stessa. In sintesi, l'obiettivo che si propongono i riformatori istituzionali in questo paese consiste nel creare un sistema politico istituzionale che, da un lato, obblighi il governo a governare in maniera trasparente e rispondente alle preferenze e alle aspettative degli elettori, e dall'altro, costringa l'opposizione a esercitare responsabilmente il suo ruolo di controllo e controproposta. Non è affatto vero che esistano molti meccanismi istituzionali in grado di garantire questo esito. Anzi, ve ne sono sicuramente molto pochi, inoltre, bisogna tener conto del fatto che, nel caso italiano, questi meccanismi debbono essere innestati su un sistema che ha funzionato, per quanto con bassi livelli di rendimento e con grandi scompensi, per più di quarant'anni. Ho esposto la mia ricetta in numerose sedi. Qui sono costretto a darne un sunto estremamente sommario. È la forma di governo parlamentare che deve essere rafforzata. Il che significa che la struttura bicamerale del Parlamento deve essere drasticamente differenziata e potenziata nelle sue capacità di controllo e di riforma delle riforme. Significa, non marginalmente, che il goverdi Gianfranco Pasquino Secondo governo De Gasperi, con Nenni e Togliatti. no deve poter avere e utilizzare un mandato democraticamente e direttamente espresso da parte degli elettori. Solo un Governo autorevole potrà confrontarsi efficacemente con un Parlamento efficiente. E per ottenere entrambi è necessaria, anzi indispensabile una legge elettorale con caratteristiche maggioritarie grazie alla quale i cittadini scelgono la coalizione di Governo e, sperabilmente, in omaggio all'alternanza, possano scaricarla con una certa frequenza. Nessuna riforma istituzionale potrà bastare da sola se non è accompagnata da una significativa riforma elettorale. Lasciando da parte i minimi, e spesso ignobili, ritocchi che vengono proposti da più partiti, e evitando altresì le riformette ingegnose che mirano ad avvantaggiare posizioni di singoli partiti, è opportuno pensare in grande e in nuovo. Pertanto sarà significativa quella riforma elettorale che consentirà di eleggere bene, al tempo stesso, un Parlamento e un Governo. La proposta è semplice: un sistema elettorale a doppio turno. Nel primo turno, gli elettori eleggeranno un Parlamento composto di 400 rappresentanti eletti in quaranta circoscrizioni 31 con un solo voto di preferenza. Nel secondo turno gli elettori voteranno per coalizioni di Governo attribuendo un premio di coalizione al partito o, per l'appunto, alla coalizione vincente che abbia ottenuto almeno il 400/odei voti. Si avrà in questo caso un Governo dotato di un mandato espressamente conferitogli dagli elettori e inoltre obbligato ad agire con responsabilità collettiva. Questo Governo potrà fare valere il suo mandatQ democratico nei confronti del Parlamento, ma, d'altro canto, il Parlamento sarà la base di sostegno del Governo e contemporaneamente anche, grazie alla sua differenziazione e alla sua composizione più contenuta, sarà capace di esercitare un controllo penetrante e uno stimolo influente sull'operatore del Governo. Come si vede, non si tratta di una sola riforma elettorale quanto, piuttosto, di una vera riforma istituzionale della forma di Governo parlamentare nel senso della creazione di una forma di Governo del "Gabinetto", vale a dire di una compagine ministeriale nella quale tutti i partecipanti siano coinvolti ·e politicamente impegnati. Tutto questo, da tempo possibile, sta finalmente diventando altresì probabile.

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