{)JJ, BIANCO lXII, ROSSO iii•ii••Q so, contro la Repubblica presidenziale. Proseguì, a marzo, con un documento firmato col presidente delle Acli, nel quale chiese bensì che fossero i cittadini a «sceglierei governanti e non solo i rappresentati», ma escludendo ancora l'unica modalità tecnicamente funzionale a ciò, appunto il regime presidenziale, e invocando una riforma elettorale, con la «correzione della proporzionale», che di per sé, avrebbe sortito tutt'altro esito. Si è pronunciato poi per il referendum elettorale, che non porterebbe, come tale, alla stabilità dei governi (non valendo per la Camera), ma, intanto, secondo i calcoli del Ministero dell'Interno, comporterebbe il Senato, con la maggioranza assoluta della Dc (181) e la minoranza pressoché esclusiva, del Pci (99 su 134), il partito meno in grado, ancora per un po', di costituire una effettiva alternativa di successo. Di recente avendo un altro segretario confederale tentato di distinguere su «Il Popolo» fra la adesione al referendum delle singole persone e quella della organizzazione, non è mancata l'immediata replica, manco a dirlo sulla «Repubblica», del segretario generale stesso. È venuta, infine, anche l'analoga risposta della dirigenza della regione in cui l'organizzazione si è più impegnata come tale nella raccolta delle firme. Si tratta, del resto, della Sicilia,terra di provenienza del segretario generale aggiunto della Cisl, già destinato e pronto ad accedere alla massima carica confederalequando il leader attuale, Franco Marini, passerà direttamente alla attività politica nella Dc, come tutti nell'ambiente considerato scontato. Certo non c'è nella sigla della Cisl l'aggettivo «cattolico», o «cristiano». Dunque, non c'è un termine religioso a uso econsumo di parte, come c'è, invece,nellasigladelleAcli, chedellaraccolta delle loro centomila firme, hanno fatto una brillante operazione di immagine a favore della propria presunta diffusione nel corpo sociale. E.R. Ripensando all'unità sindacale Continua il dibattito sul tema dell'unità sindacale, aperto sul n. 5/6 da Ottaviano Del Turco. Dopo Giuseppe Suzzenti e Walter Galbusera intervengono in questo numero Giorgio Benvenuto e Gigi Biondi. L'argomento è più che mai vivo. Bruno Trentin ha recentemente annunciato lo scioglimento della componente comunista de/al Cgil. Può essere un grande passo verso l'unità. Per l'unità: autonomia e limpidezza , di Giorgio Benvenuto E sempre più raro scoprire nel paesaggio Rimettere all'ordine del giorno il tema delitaliano corsi d'acqua talmente limpida l'unità sindacale vuol dire rendersi conto, alloda nascondere all'occhio del visitatore perfino ra, prima di tutto che la utilissima fase dell'uil proprio movimento come se fra i sassi e sul- nità d'azione su singoli problemi od emergenl'alveo si dipanasse una lastra di vetro. La tra- ze, va perlomeno irrobustita ed innervata da sparenza di quel velo d'acqua si fa tutt'uno con indicazioni strategiche sulle quali, autentical'essenza stessa del fiume. Ecco l'obiettivo del- mente e non diplomaticamente, siano in grado l'unità sindacale dovrebbe poter riflettere que- di convergere le tre confederazioni. sta caratteristica: la forza del suo messaggio Negli anni '80 le forti tensioni sindacali, imoesprimersi attraverso la limpidezza di un <lise- menti di divisione che hanno toccato il culmine gno che per esseretale deve sfuggire alla' 'politi- in occasione del referendum sulla scala mobile, ca del giorno per giorno", ma alimentarsi alla hanno segnato l'esperienza sindacale e gli stessi sorgente di una ritrovata strategia sindacale. rapporti fra lavoratori. Malgrado ciò e nono- : H,
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