Il Bianco & il Rosso - anno I - n. 9 - ottobre 1990

i.)_lJ, BIANCO lXll,HOSSO Uiiiil•d .. ,. ........ . .... ,,....• !e,[ ......... _. 1• .. .. , ... ··••'-•~··· -...--..----.-•-"-- .......... ______ ....._...,.,_... .. I ---- ........... ....... __. ....... e-- ...... , ...-- .•-=:::.:::-:-.~ - I SOGNO C8fflllAIIIO Dlii ITAUAOII STEI COIIWOOU F UNAlii llaSAIUlTA' BEPUBBLIUAt EDO fu cotlln&ita paaieatemea,. con iJ ~ • iJ dobe di milioni di JaYoratori: l'idea eh• OS1l1i tr oa1o fu combattuta da tutte I• Ione mobwt• contro Ja Libertà. Jcr democ:ruia • il p,ogr1ao clalJa nccJaia daw diric,eat• - lddio heaedice la nasce.aterepubbl.ica, alla qual• è coauaeao il compito tremeac:fo • mercnigJi090 di riacattme. nella concordia • neJ JaYOro, aelJcr gìu.■tisicr • aelJa libertà il pa.DJto d' .ipomiaicr deUa moaarcllicr• del lmcismo ATTO L•e• re \ Grazie a Nenni 1110 giugno di VIVALAREPUBBLICA I ·~. - -. naacita ,._.. - ......_ * r- - .., ss:..~.:-:I :lami • .,._. "- • _ ... _., .. culw ti a • W 1 I etaNe .. ........ :.Z:...~ :..:;-.: 1 !.•.._•..•~.;·,.:_~-.·.·.•.•.,~,_- ,_~; - - - • _,_ - E -■l'IMII .............. 411 ,.o_ "':.:"..:-:... •••-' - .. -.. -·••"·--~··' - , .. - .......... ----·-·-- _.,.. ... . ,. ___ -·-- ..... .,. ----·-•--- - ·-·-- ---·---- ,..._ _ _,,,. ......... - .... ------- L-•~• . .o--·--.•..., __ .......... __ ............... ~- ,. .. _......., ... _ ..................... . ..... ........_ ..................................... ,,. .................... _ ... .. ....... ,.... .,. ........ .. -._,..,,._, ,..._r..._.............. ......._,,,_,......,..,..,.. Ha vinto la Repubblica (5 giugno 1946) La prima cosa da mettere in rilievo è che i partiti debbono presentarsi come bisognosi dei voti dei cittadini, anche di quelli cattolici, e non come il centro dell'universo positivo che «consente» agli elettori, anche diversi, «persino cattolici», di banchettare alla sua mensa, di partecipare al progresso, di realizzare la scelta liberatoria e definitiva. In ciò il discorso è decisamente relativo al Pci, che dovrà, comunque si chiamerà, e comunque uscirà dal prossimo Congresso e dalle eventuali divisioni, cambiare molto del suo atteggiamento passato, molto più degli altri partiti. Finora esso si rivolgeva ai cattolici come dall'alto di una visione non solo diversa, ma anche superiore, che si riteneva l'unica progressista e moderna, scientifica e razionale, e che continuava a contrapporsi a quella detta sorpassata, conservatrice e non scientifica di chi si richiamava a fattori religiosi. Pur avendo superato teoricamente con Berlinguer la visione atea e antireligiosa, nella prassi il Pci è rimasto un partito con una sua «visione del mondo e della vita» non solo laica, ma anti-religiosa ed ostile a tutto ciò che dice coscienza cristiana. Perciò un cattolico era volentieri «ospitato» nel partito, ma sempre come un «diverso», additato come tale, e come tale «arruolato» nelle sue liste. Nei fatti un cattolico che restava e voleva restare religiosamente cattolico aveva vita quasi impossibile, nel Pci, a meno che non mettesse il silenziatore :::::=--....-.·- r.. .. ::~-.;;::;.:.~; : ,• .. ·•--·••· !_'=.:::.:::-.:.:...· ... --- ·---- 1 __ ...... .,,__ . ,., l :-_:.:~.:.·.-·. ___ ._ . .. .... ,_ su tutto ciò che come tale lo segnalava, salvo essere tirato fuori, all'occasione elettorale, per attirare voti e consensi su materie miste. L'appello del Pci ai voti «cattolici» ha avuto spazio, per esempio, anche nei referendum (divorzio e aborto), con la opportuna distinzione, poi presto dimenticata e contraddetta, dopo l'esito vittorioso, fra il problema etico e la legge civile. Infatti, può dirsi che il Pci, nel suo complesso, per esempio dopo il 17 maggio '81, si è comportato, nella realtà e nell'impostazione anche culturale e teoretica, come se quel giorno avesse vinto Pannella e cioè l'aborto fosse stato totalmente liberalizzato. La cultura del Pci ha praticamente trasformato l'aborto in «diritto civile», e messo a tacere ogni voce diversa, anche quella di quei cattolici che pure erano stati ospitati e propagandati nella battaglia referendaria. È solo un esempio, ma se ne potrebbero addurre molti altri. Di più; negli ultimi anni c'è stata una progressiva irrilevanza degli eletti e degli eventuali elettori cattolici, nel Pci, e un progressivo emergere, nell'arretramento della ideologia marxista, di una cultura radicale assolutamente estranea ed ostile ad ogni visione etico-religiosa di ispirazione cristiana. Il Pci non è diventato, da partito ateo che era, un partito davvero «laico», capace di lasciare cioè alle diverse coscienze dei cittadini il giudizio su tutto ciò che non è politico, ma partito '- . - - I IO

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