Il Bianco & il Rosso - anno I - n. 7/8 - ago./set. 1990

B non ci sono le pur minime possibilità che l'azienda sia in grado di sopravvivere a lunga scadenza. È stata definita «droga di immobilità elettorale». Tuttavia una politica mirata regionale e di struttura presuppone dei concetti - che nessuno dei due governi ha elaborato - ed anche una prospettiva a più lunga scadenza - cosa che non era sulla lista delle priorità ~_µ,BIANCO l.XIL HOSSO ,1111J1 n1,1n,w,:u al momento della firma del Trattato di stato. Cosi per il momento si continua a spendere: da sette a dieci miliardi per gli aiuti di liquidità. Forse una politica imperniata più sulla riflessione che sulla fretta sarebbe stata più responsabile. Ora l'euforia per la caduta del muro è passata - di là come di qua. Non c'è stata una generale atmosfera di partenza, né di qua né di là. Non ci sono più «sconti unità». La commozione che ha invaso i tedeschi dell'Ovest al momento dell'arrivo dei primi transfughi provenienti da Praga e da Budapest, l'entusiasmo e le lacrime dell'apertura del muro sono state soppiantate dal sobrio sentimento della concretezza. Da ambedue i lati. Problemi istituzionali e sociali nella nuova Europa I n Europa, negli anni a cavallo fra i decenni 80 e 90, gli avvenimenti politici di portata storica e sociale si sono susseguiti e stanno sviluppandosi con un incalzare così rapido, come solo avviene nella storia nei periodi «rivoluzionari» (fine 700 - metà 800 - primi 900). Il rilancio della Comunità Europea, con l'adozione dell'atto unico, e la decisione di realizzare il libero mercato entro il 92, sino alla decisione ultima, dell'apertura nel dicembre 90, sotto presidenza italiana, delle due conferenze intergovernative parallele sull'unione economica e monetaria e sulla unione politica, ha indubbiamente contribuito a dare alla Cee un ruolo di polo politico di attrazione e di punto di riferimento per l'Europa che si chiamava dell'Est, in occasione dei recenti e spesso drammatici avvenimenti sociali, civili e democratici, agendo come «modello» anche di mercato sociale e come catalizzatore in quanto Europa dei cittadini. La stessa evoluzione pacifica dell'unificazione tedesca non avrebbe avuto un andamento così rapido ed il di Giorgio Liverani consenso o l'accettazione generale della comunità internazionale, senza la garanzia di una unità tedesca nel contesto dell'unità europea. La riconquista della libertà e la trasformazione democratica dei paesi a regime autoritario e dittatoriale a partito unico con il fallimento del comunismo e del socialismo così detto reale, è stato il secondo, in ordine di tempo, avvenimento epocalemondiale, ma di assai maggiore impatto politico ed emotivo. Il processo è ancora in corso di evoluzione e di assestamento con traumi, tragedie e difficoltà immense di ogni tipo, economico, politico, istituzionale, sociale, culturale, con rischi di involuzione e di reazione, nell'insieme è la nuova grande sfida per tutta l'Europa comunitaria e non. La trattativa in corso fra la Cee e l'Efta, decisa dai consigli dei ministri del 19/12/89, in merito alla creazione di uno Spazio Economico Europeo (S.E.E.) dei diciotto Stati ha messo in risalto le sfide che si presentano in materia di politica sociale globale, quali, la libertà di circolazione, l'educazione, le condizioni di lavoro, il benessere sociale, le disparità socioeconomiche, ecc.... Il presidente Cee, Delors, ha proposto al parlamento Europeo nel gennaio '90, che in mancanza di una piena adesione alla Cee gli Stati Efta godessero di una forma di «osmosi» con la Comunità. È facile pensare che si apriranno e si intensificheranno forme di cooperazione a livello di S.E.E., dalla contribuzione necessaria alla coesione economica e sociale delle regioni al1'estensione, in più fasi della libertà di circolazione dei lavoratori cittadini Cee e Efta, ai programmi Leda, Cedefop, Fond. di Dublino, osservatorio dell'occupazione comunitaria Erasmus, Comett, ecc.... sino al confronto sui problemi dei diritti sociali fondamentali. L'Europa tutta, si muove nel contesto mondiale ed ha beneficiato, nel corso di queste immense trasformazioni, del clima di pace, di fine della guerra fredda, che è l'altro grande evento di questo periodo, a sua volta favorito dalla evoluzione politica dell'Unione Sovietica, dove la ritirata dal comunismo gestita da Gorbaciov 58 · ,

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