sterna di sicurezza sociale e di dover pagare più tasse preoccupa molto i ricchi cittadini dell'Ovest. Unità. Sì, se questa non costa. E invece i costi ci saranno e saranno molto alti. Lentamente questa verità sta venendo a galla. Ogni giorni si sente parlare di nuove spese a livello di miliardi di marchi; il «finanziamento di avviamento» per il sistema pensionistico della Ddr - 4 miliardi di marchi, per il sistema sanitario della Ddr - 11 miliardi di marchi e così via. Sarà all'incirca 40 miliardi di marchi, l'importo in più necessario alle casse dello Stato federale entro la fine del 1990. La paura che comincia a serpeggiare nella Repubblica Federale di Germania si evidenzia chiaramente negli ultimi sondaggi del giugno di quest'anno; alla domanda se l'unificazione comporterà più vantaggi o svantaggi, il 63 OJo dei cittadini federali propende per l'ultima ipotesi. Indicando come maggiormente in pericolo - nell'ordine - il posto di lavoro, la casa, la sicurezza sociale, il sistema fiscale. Ed anche se l'obiettivo dell'unificazione tedesca trova la stragrande maggioranza d'accordo, il 640Jodei tedeschi federali pensa tuttavia che la velocità per raggiungerlo sia troppo sostenuta. La fretta e la pressione non venivano né vengono solamente d~lla Ddr. È stato il governo federale con il cancelliere Kohl a premere, nel periodo a ridosso delle elezioni in Ddr nel marzo scorso, sull'acceleratore in modo da drammatizzare in modo efficace il numero dei transfughi e da eccitare l'atmosfera «pro annessione» in Germania Democratica. Poiché anche se è giusto che non bisognava assolutamente mettere in dubbio la prospettiva dell'unificazione, che l'unificazione non poteva essere ritardata a piacere, tuttavia non ci sarebbero stati ostacoli di sorta ad un allineamento graduale ad una politica socialmente ed economicamente adeguata dei piccoli passi. Ciò di cui molti cittadini della Ddr sentivano il bisogno, era la certezza e la prospettiva che il marco tedesco sarebbe venuto, che ci sarebbero stati dei miglioramenti e che, infine, ci sarebbe stata anche l'unificazione. E sono il governo federale e Kohl stesso ad avere la maggiore responsabilità di i)Jt BIA\\CO \XltROS&> 1MIIW1 4110iitiM 1111 Napoli, Via Calabritto. questo procedimento e di questa pressione con cui è stato realizzato il Trattato di Stato e, soprattutto, del fatto che il marco sia stato introdotto dal 1 ° luglio in modo cosi repentino e senza periodo di tutela e di adattamento per le imprese. Ed ora è iniziata la fase di pressione per andare alle urne entro la fine dell'anno - Germania Federale e Germania Democratica - e di ratificare in questo modo !'«annessione». Anche se da parte del governo della Repubblica Democratica, di molti partiti e della popolazione stessa non si insiste più né sulla velocità né sui ritmi. Con questa terapia d'urto aumentano anche nella Ddr le paure e le incertezze. Anche se in occasione del sondaggio d'opinione prima menzionato, il 64% dei cittadini della Germania democratica ha asserito che l'unificazione avrebbe comportato «più vantaggi), il 55% ha tuttavia specificato che la velocità con cui viene portata avanti è troppo sostenuta. Nel contesto si evidenziano le paure per il futuro sia sociale che economico, soprattutto la paura della perdita del posto di lavoro e delle I 57 conquiste sociali, nonché la paura degli aumenti sfrenati di cui si è già avuto qualche esempio. Nessuno è attualmente in grado di quantificare la futura disoccupazione nella Ddr - i più ottimisti si aspettano un tasso minimo del 15% nella seconda metà dell'anno, il 200Josembra però molto più realistico. Nessuno può prevedere quanto avanzerà della paga in marchi pesanti a fine mese. Nella Ddr ci sono circa 8.000 imprese, di cui più della metà sono da sanare non producendo beni competitivi. Fra questi si possono annoverare in blocco le imprese dell'industria tedesco - democratica dei beni di consumo, quelli dell'industria meccanica e siderurgica e - fast not least - le cooperative agricole di stato. Saranno poche le aziende che dopo lo shock del marco tedesco non si ritroveranno in deficit. Il problema maggiore è quello della mancanza di liquidità: salari e stipendi, calcolati alla pari (1: 1), saranno da pagare immediatamente; essi rappresentano quasi il 500Jo delle spese di un'azienda. Allo stesso modo anche l'acquisto di materiali è pagabile a breve scadenza - altro 300Jocirca. Mentre invece le entrate provenienti da forniture e servizi giungeranno solo parecchio tempo dopo, se mai giungeranno. La Ddr avrebbe bisogno piuttosto di un attimo di respiro, per poter ristrutturare e sanare le proprie aziende con l'aiuto dell'Ovest. Ecco alcuni dati che dimostrano la drammaticità della situazione economica: il numero stimato delle aziende capaci di sopravvivere a breve termine è del 5 OJo circa, mentre si calcola che il 400Jodelle aziende non abbia nessuna possibilità di sopravvivenza. Le altre si potrebbero forse recuperare grazie alla cooperazione ed il know how dell'Ovest. Ciò significa, nella maggioranza dei casi e soprattutto per quanto riguarda le maggiori aziende statali, per esempio nel settore dell'industria meccanica, licenziare fra l'altro il 40-500Jodel personale. Invece di attuare una ragionata politica di struttura, il governo federale sta cercando di mettere in atto una politica «dell'innaffiatoio». A tutte le aziende statali è stato assicurato senza distinzione alcuna un aiuto sulla liquidità per 3 mesi, anche se
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