SCHMAN, I progetti di sviluppo: un 'analisi critica di progetti realizzati nel meridione e inpaesi del Terzo mondo, F. Angeli, Milano, 1975. Politica, cultura e società nel Mezzogiorno La natura prettamente socio-politica della questione meridionale è stato il filo conduttore del meridionalismo classico. Questo filo è andato assottigliandosi a mano a mano che la questione meridionale, anche per effetto dello stesso intervento straordinario, di fatto veniva riducendosi a problema economico e tecnico-infrastrutturale. Tuttavia, il filo ha retto, soprattutto per merito della sinistra che ha sempre denunciato le responsabilità del sistema di potere clientelare nel Mezzogiorno: G. AMENDOLA, La democrazia nel Mezzogiorno, Editori riuniti, Roma, 1957. Sulla considerazione e sul peso della questione meridionale nella politica nazionale si veda: P. BARUCCI, Il Mezzogiorno alla Costituente, Svimez Giuffré, Milano, 1975; P. BINI (a cura di), Il Mezzogiorno nel Parlamento Repubblicano (1948-1972), Svimez Giuffré, Milano, 1976-78; G. MUGHINI (a cura di), Il Mezzogiorno negli anni della Repubblica, «Quaderni di Monoperaio», n. 6, 1977. Sul ruolo dei partiti nel Mezzogiorno: D. NOVACCO (a cura di), Mezzogiorno e partiti politici, Svimez Giuffré, Milano, 1977; G. GRIBAUDI, I mediatori. Antropologia del potere democristiano nel Mezzogiorno, Rosemberg e Sellier, Torino, 1980; N. CALICE, Partiti e ricostruzione nel Mezzogiorno. La Basilicata nel dopoguerra, De Donato, Bari, 1976; S. TARROW, Partito comunista e contadini nel Mezzogiorno, Einaudi, Torino, 1972. Sul governo locale: S. CASSESE, Questione amministrativa e questione meridionale, Svimez Giuffré, Milano, 1978; M. DE MARCO-V. DE SIERVO (a cura di), Intervento straordinario e amministrazione locale nel Mezzogiorno, lrsi-F. Angeli, Milano, 1985; A. SIGNORELLI, Chi può e chi aspetta. Giovani e clientelismo in i.)-lJ. Bl.\:\CO lXII.HOSSO •b•#hld un'area interna nel Mezzogiorno, Liguori, Napoli, 1983; G. BONAZZIA. BAGNASCO-S. CASILLO, L 'organizzazione della marginalità: industria e potere politico in una provincia meridionale, Li/Ed, Torino, 1972. L'indagine di comunità, tipica della ricerca sociale degli anni '50 e '60, è stata condotta con successo da E.C. BANFIELD, Una comunità nel Mezzogiorno, Il Mulino, Bologna, 1967, un classico della sociologia che individuava il tratto del «familismo amorale» come tipico del meridione. In questa scia, E. HYTTEN, Esperienze di sviluppo sociale nel Mezzogiorno, Giuffré, Milano, 1968, è un'applicazione della ricerca sociale, così come V. CESAREO-O. ROSSI (a cura di), Volontariato e Mezzogiorno, 2 voll., 1. Aspetti e problemi, 2. Monografie regionali, FormezEdb, Bologna, 1986, e L'azione volontaria nel Mezzogiorno fra tradizione e innovazione, Formez-Edb, Bologna, 1989. Sul rapporto tra cultura, politica e Sud, vanno citati: G. DI NARDI (a cura di), Cultura e politica di fronte al dualismo dell'economia italiana, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1981; G. VACCA, Osservatorio meridionale. Temi di politica culturale tra gli anni '60 e '70, De Donato, Bari, 1977; R. CATANZARO (a cura di), Società, politica e cultura nel Mezzogiorno, F. Angeli, Milano, 1989. Classi sociali, occupazione, disoccupazione, emigrazione Sull'argomento sono ovviamente numerosi i libri. Due saggi storiografici sono G. ALIBERTI, Strutture sociali e classe dirigente nel Mezzogiorno liberale, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 1979 e G. RUSSO, Baroni e contadini, Laterza, Bari, 1979. Un saggio sociologico è C. DONOLO e altri, Classi sociali e politica nel Mezzogiorno: materiali per l'analisi della società meridionale, Rosemberg e Sellier, Torino, 1978. Considerano invece la struttura sociale in rapporto oggettivo e soggettivo alle fonti e ai livelli di reddito nonché alle potenzialità di sviluppo N .M. BOCCELLA, li Mezzogiorno sussidiato: reddito prodotto e trasferimenti alle famiglie nei comuni meridionali, F. Angeli, Milano, 1982; G. TAGLIACARNE, Livello di vita e tendenze di sviluppo delle aree socio-economiche del Mezzogiorno, Svimez Giuffré, Milano, 1974. Oltre al saggio di V. LUTZ già segnalato, per i problemi demografici e occupazionali si veda: L. CUOCO, Il processo di sviluppo di un'area sovrappopolata: il Mezzogiorno d'Italia, Svimez Giuffré, Milano, 1971; A. GRAZIANI-E. PUGLIESE (a cura di), Investimenti e disoccupazione nel Mezzogiorno, Il Mulino, Bologna, 1989; G. SERA VALLI, Sviluppo industriale, occupazione e squilibrio Nord-Sud in Italia: il ruolo delle regioni intermedie (1951-1981), F. Angeli, Milano, 1984; P. BENEDETTI e altri, La disoccupazione del Mezzogiorno, F. Angeli, Milano, 1977; E. REYNERI (a cura di), Doppio lavoro e città meridionale. Il doppio lavoro nell'area catanese, Il Mulino, Bologna. I processi e i flussi migratori sono invece analizzati in S. CAFIERO, Le migrazioni meridionali, Svimez Giuffré, Roma, 1964; G. BLUMER, L'emigrazione italiana in Europa, Feltrinelli, Milano, 1970; G. LUCREZIOA. PEROTTI-N. FALCHI, L'emigrazione italiana negli anni '70, Collana del Centro Studi Emigrazione, Morcelliana, Brescia, 1966; Cassa per il Mezzogiorno, Atti del convegno su//'imigrazione nel Mezzogiorno, Roma, 24-25 novembre 1981, Cassa per il Mezzogiorno, Documentazione, Roma, 1982. L'immigrazione Sud-Nord è analizzata in chiave sociologica da AA.VV., Immigrazione e industria, Comunità, Milano, 1962; mentre le condizioni di arrivo sono rese in due indagini classiche degli anni sessanta: G. FOFI, L'immigrazione meridionale a Torino, Feltrinelli, Milano, 1964; F. ALASIA-D. MONTALDI, Milano, Corea. Inchiesta sugli immigrati, Feltrinelli, Milano, 1960. Per le emigrazioni negli Stati Uniti e nelle Americhe si vedano altri due saggi classici della letteratura sociolo-
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