Il Bianco & il Rosso - anno I - n. 7/8 - ago./set. 1990

.{)JJ. Bl.\~CO \XII.HOSSO iiiiiilid prendiamo in pieno questa svolta. L'innovazione tecnologica e l'adattarsi dell'impresa alle nuove forme del mercato fa emergere una diversa caratteristica nella prestazione lavorativa: la flessibilità, e la responsabilizzazione sul piano dei risultati (in termini anche di quantità, ma ormai soprattutto di qualità e di economicità di impresa). Si tratta di «disponibilità» che l'azienda è costretta a richiedere al lavoratore, e che pertanto costituiscono oggetto qualificato di scambio sindacale, e al contempo con sé, come condizione realistica perché funzionino nella pratica, l'esigenza di un coinvolgimento formale e sostanziale dei lavoratori nella vita e nelle scelte dell'impresa. Quel che è stato, negli anni scorsi, oggetto più di dibattito politico e culturale che di rivendicazione convinta è ora terreno immediato e riconosciuto di confronto, di scambio e di accordo tra le esigenze delle imprese e quelle dei lavoratori. Il sindacato, perciò, deve rispondere alla sfida contenuta nel progetto della Fiat accettando il confronto, entrando nel merito della proposta, valutandola ed avanzandone una propria con l'obiettivo non, genericamente, di riaprire il dibattito, ma di arrivare ad un vero e proprio accordo. Naturalmente occorre muovere da quanto già sperimentato in materia di partecipazione: ci riferiamo soprattutto ai protocolli Iri, Eni ed Efim, che in qualche misura stabiliscono una procedura di consultazione preventiva, ma anche a numerosi recenti accordi aziendali che hanno legato gli incrementi salariali ai risultati d'impresa. Entrambi questi tipi d'esperienza si rifanno ad un modello cosiddetto dualinico, che lasciando impregiudicate le responsabilità e le titolarità dell'impresa, stabiliscono un obbligo al negoziato e un diritto di controllo da parte dei lavoratori. È un modello intermedio, formalmente meno forte della pura e semplice cogestione, ma in realtà potenzialmente assai efficace e rispettoso delle reciproche autonomie, flessibile dal punto di vista della sua applicazione. Si tratta inoltre, del modello verso il quale, tra mille incertezze e ritardi, ci si sta tuttavia muovendo in tutta la Comunità Europea. A - ADISTA Agenzia di notizie, documenti e rassegne: tutto quello che awiene, si dice, si scrive e si tace nel mondo cattolico italiano e internazionale esce due volte a settimana Con alle spalle ben 24 anni di attività informativa ADISTA si propone quest'anno di potenziare i suoi servizi e di allargare il già vasto campo dell'utenza ADISTA assicura, 2 volte a settimana, dierettamente a casa degli abbonati, la più ampia e tempestiva informazione dal e sul mondo cattolico italiano e internazionale, con appena 40 mila lire l'anno d'abbonamento Chi, oltre al proprio abbonamento (nuovo o rinnovavato), ne procura uno nuovo, riceverà in Omaggio l'ultimo libro di GONZALEZ RUIZ •LA CHIESA NELLE INTEMPERIE• Anche i nuovi abbonati, procurando un altro abbonato hanno diritto al libro di Gonzalez in omaggio ABBONAMENTO 1990: L. 40.000 Versamento sul ccp n. 33867003, oppure assegno bancario non trasferibile, oppure vaglia postale. intestare a: ADISTA - Via Acciaioli, 7 00186 Roma Di ADISTA hanno scritto: , , ADISTA, redatta con intenti critici e con taglio apertamente ecumenico, svela sovente anche l'•altra faccia• della realtà ecclesiale, i •nodi• che la stampa diocesana non sempre ha il coraggiodi affrontare, sia per oggettiva mancanza di informazione adeguata, sia per un certo timore reverenziale che ancora si awerte in molti periodici di casa nostraquando è in gioco l'istituzione ' ' Angelo Montonati (Vita pastorale n. 5/89) ' ' AD/STA è il miglior osservatorio esistente in Italia per quanti sono interessati a seguire l'attività del mondo religioso, , Enzo Forcella (Epoca 13-8-1987) ~ -- - ---~---- ~-- :: lii

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