Il Bianco & il Rosso - anno I - n. 5/6 - giu./lug. 1990

~jJ,Bl.-\~CO '-Xli, HOSSO iit•#hiA Democraziaeconomica e partecipazione Idee, proposte e sperimentazioni QuestoDossier:Democraziapuò essereunaparola vuota, come tante altre di cui magarici si riempie la bocca.Perché non lo sia essadeve abbracciarealmeno due aspetti, quello idealee di principio e quello realee della concretezzastorica. Per decenniabbiamoavuto, inEuropae nel mondo, democraziedi nome che negavanoamlJeduegli aspetti, o che riconoscendogli ideali li negavanonellapolitica. Da questopunto di vista ci è parso essenzialeanalizzare,in questo Dossier, la concretezzadellaparola«democrazia»una voltaconfrontata,incarnata,resaproblematicanell'intrecciodellerealtàdell'economia moderna. Il poeta romanescoTrilussa ha scrittoun versointrisodi sapienzapopolare:«La democraziase basatutta su l'economia». Difficile dargli torto. Dopo l'introduzionedi Tiziano Treu, che imposta il problema nellesue lineegenerali,il Dossiercontiene l'analisidella prospettiva europea (Mattina, Catasta,Arrigo), aspetti di quellasindacaleitaliana(Terzi, Antoniazzi, Cazzo/a),di quella dellacooperazione(Turcie Mengozzi) e di quelladelleimprese(Fantoni,Cantoni).C'è poi unaparte dedicataalleapplicazioni specifiche,con i contributisullepolitichepatrimoniali(MerliBrandini),suifondi previdenziali(Colombo),su/l'azionariato(Sacconi),sullapartecipazionefinanziaria(Corrieri)s, ullerelazioniindustriali(Negre/li),sul mercatodel lavoro(Bellocchio)e su certisquilibripermanentinellanostra«societàdei due terzi»(Schintu).ConcludeilDossier,che è solo un contributo inizialea rifletteresu questograndeproblema chesemprepiù coinvolgeràtutto il mondo, la consuetabibliografiaessenziale. (g.g.) Per un sistemaefficiente che salvi uguaglianza e solidarietà H o già sostenuto più volte la persistente validità della democrazia economica, come obiettivo di una iniziativa politica e sindacale riformistica. L'idea di democrazia economica, e quella di partecipazione, per la varietà delle forme in cui possono essere sperimentate costituiscono un possibile asse aggregante su cui costruire un forte imTiziano Treu pegno riformatore capace di salvaguardare l'efficienza del sistema coniugandola con la solidarietà e l'eguaglianza. Ritengo peraltro che occorra ripensare priorità e modi di applicazione di tale idea, ed avviare sperimentazioni meno episodiche di quelle finora esistenti in Italia. Tre aree di sperimentazione mi sembrano oggi prioritarie. La prima riguarda le forme di partecipazione finanziaria realizzabili attraverso fondi di previdenza, variamente alimentati (anche con quote di T.F.R.) ed utilizzabili a diversi fini, anche per investimenti qualificati dal punto di vista sociale ed occupazionale. Le incognite maggiori per questo sviluppo riguardano le prospettive, = 23 . .

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