Il Bianco & il Rosso - anno I - n. 2/3 - mar./apr. 1990

forme del potere, classi e gerarchie sociali in Storia d'Italia. Voi. I. I caratteri originali, Einaudi, Milano, 1972. II saggio di GALASSO copre il periodo dalla caduta dell'impero romano all'unità d'Italia. Torniamo allora indietro, ancora più indietro, alla ricerca delle origini della città e del suo rapporto con il potere e poi spingiamoci più avanti, fino ai nostri giorni con una serie di libri che coprono ciascuno un periodo storico specifico. Cominciamo dalla Grecia antica con tre libri bellissimi: C. MEIER, La nascita della categoria del politico in grecia, Il Mulino, Bologna; C. MEIER - P. VEYNE, L'identità del cittadino e la democrazia in Grecia, Il Mulino, Bologna; K. W. WEL WEI, La polis greca, Il Mulino, Bologna. Dalla polis, la città-stato dove società civile e società politica si toccano, -lo sviluppo storico conduce alla URBS e alla CIVITAS del mondo latino e da qui al COMUNE medievale: H. PIRENNE, La città del medioevo, Laterza, Bari, 1985; L. SALVA TORELLI, L'Italia comunale del secolo XI alla metà del secolo XIV, Milano, 1940; P. BREZZI, I Comuni cittadini italiani, Milano, 1940; Y. RENOUARD La città italiana dal X al XIV secolo, 2 voli., Rizzo/i, Milano 1975; K. BOSL, Il risveglio dell'Europa: l'Italia dei Comuni, Il Mulino, Bologna. Dal Comune si passa ai principati, alle signorie, alle città del Rinascimento, F. ERCOLE, Dal comune alprincipato, Firenze, 1929; L. MARTINES, Potere efantasia. La città stato nel Rinascimento, Laterza, Bari, 1981; G. CHITTOLINI (a cura di), La crisi degli ordinamenti comunali e le origini dello Stato del Rinascimento, Il Mulino, Bologna. Con A. CARACCIOLO (a cura di) facciamo un ulteriore passo Dalla città preindustriale alla città del capitalismo, Il Mulino, Bologna, 1975 e infine, con P.L. CERVELLA TI approdiamo a La città post-industriale, Il Mulino, Bologna. La città meridionale, infine, merita una storia a parte: D. ZALEY, La città-repubblica dell'Italia meridioanle, Milano, 1969;G. AL/BERTI, Potere e società locale nel Mezzogiorno dell'Ottocento, Laterza, Bari, 1987; G. GALASSO, Dal comune medievale ali.>ll, BIANCO \Xll,HOSSO •h•#hid l'unità. Linee di storia meridionale, Laterza, Bari, 1969. Ma la storiografia della città è fatta anche dalla gente comune. Due esempi splendidi sono A. PORTELLI, Biografia di una città. Storia e racconto: Terni 1830-1985, Einaudi, Milano, 1985 e A. ZUCCONI, Autobiografia di un paese (un piccolo comune del Lazio dall'Unità al fascismo) Comunità, Milano, 1984. Il problema generale, è invece posto da A. MARTIN/ - L. OSBA T, Per una memoria storica delle comunità locali, Quaderni della Fondazione A. Olivetti, Roma 1986. Dalla sovrapposizione e sedimentazione negli stessi siti di diverse città ostriche nasce il grande problema del riuso, conservazione e restauro dei centri storici: P.P. BALBO - F. ZAGARI (a cura di), L'intervento pubblico nei centri storici, Il Mulino, Bologna 1973;AA. VV., I centri storici italiani oggi, Dossier n. 2, giugno 1981, Maggio/i Editore, Rimini; SNAM, Atti, in via di pubblicazione, del Convegno internazionale sul restauro dei beni architettonici e urbanistici, Firenze, 1989;R. PIANO -M. ARDUINO - M. FAZIO, Antico è bello. Il recupero della città, Laterza, Bari, 1980; L. BIS/ (a cura di), Da privato a pubblico. Acquisizione di ville, palazzi, cascine e giardini, Mazzotta, Milano 1980. 3. GLI ORDINAMENTI DELLE AUTONOMIE LOCALI E LO STATO DEMOCRATICO I problemi degli enti e delle autonomie locali sono fondamentalmente istituzionali e giuridico-amministrativi. Una analisi delle culture politiche e giuridiche che hanno portato allo Stato unitario italiano è quella di R. RUFFILLI, Istituzioni, società, stato. Il ruolo delle istituzioni amministrative nella formazione dello Stato in Italia, Il Mulino, Bologna, 1988. Il rapporto fra Costituzione e amministrazione dell'Italia unita è indagato da E. ROTELLI, Costituzione e amministrazione dell'Italia Unita, Il Mulino, Bologna. Una visione storicamente più ampia è invece in E. ROTELLI - P. SCHIERA (a cura di), Lo Stato moderno. I. Dal medioevo all'età moderna. II. Principi e ceti. III. Accentra- ; 49 mento e rivolte, Il Mulino, Bologna. Gli ordinamenti delle autonomie locali sono stati oggetto di riforma legislativa già approvata dal Senato (Disegno di legge n. 2092) nella presente X legislatura per cui gli studi sul tema S. BARTOLE -F. MASTRAGOSTINO - L. VANDELLI, Le autonomie territoriali. Ordinamenti delle regioni e degli enti locali. Il Mulino, Bologna; e AA. VV., Le deleghe della regione agli enti locali ed il sistema istituzionale di governo locale, Nuova Rassegna di legislazione, dottrina e giurisprudenza, Noccioli editore, Firenze, n. 17-18 1989, si riferiscono a situazioni in gran parte in via di superamento. Per un'analisi comparativa degli statuti del governo locale si veda R. MA YNTZ - L. J. SHARPE - B. DENTE, Il governo locale in Europa (Germania Occ., U.K., Italia), Comunità, 1977; A. CHITI - BATTELLI, La dimensione europea delle autonomie e l'Italia. Regione, ente intermedio, autonomie nella prospettiva federalista, F. Angeli, Milano, 1984; P. BISCARETTI di RUFFIA (a cura di), Problemi attuali del governo locale in alcuni Stati occidentali, ISAP, Milano 1977. 4. POLITICA, DEMOCRAZIA E BUROCRAZIA Con l'introduzione della problematica istituzionale siamo nel pieno dei rapporti dialettici e spesso conflittuali tra politica e burocrazia, una problematica classica della riflessione sociologica, P.P. PORTINARO, M. Weber - La democrazia come problema. La burocrazia come destino. F. Angeli, Milano, 1986;e A. CARBONARO, La legittimazione del potere. Problematica del rapporto tra Stato, istituzioni e società, F. Angeli, Milano, 1986. Nel contesto dell'Italia, essa è affrontata con approccio storiografico, da E. RAGIONIERI, Politica e amministrazione nella storia dell'Italia unita, Laterza, Bari, 1967; e con approccio sociologico, da F. FERRARESI, Burocrazia e politica in Italia, Il Mulino, Bologna, 1980. I due versanti, burocrazia e politica, sono analizzati in due casi di ricerca molto interessanti: R. ROMANELLI, Sulle carte interminate. Un ceto di impiegati tra privato e

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