i>lL BIANCO '-Xli. HOSSO 1111 #0111 Per saperne di più: cento libri per cento città O. DEMOCRAZIA E CITTÀ Ha scritto C. Cattaneo: «Ed ora ... vorremmo ampliare questo vero fino al punto di dire che la città sia l'unico principio per cui possano i trenta secoli delle istorie italiane, ridursi a esposizione evidente e continua. Senza questo filo ideale la memoria si smarrisce nel labirinto delle conquiste, delle fazioni, delle guerre civili e nell'assoluta composizione e scomposizione degli stati». La città come elemento di sintesi, come momento capace di ricondurre ad unità intelligibile, dotata di senso, i tremila anni di storia politica del nostro paese! La città come chiave di lettura, come variabile esplicativa di tutti i movimenti, i conflitti, gli esiti politici delle società sviluppatesi in sequenza e quindi sedimentate sul nostro territorio, dalle città della Magna Grecia ai giorni nostri! È possibile tutto ciò! È possibile perché è nella e con la città che prende avvio la divisione sociale del lavoro, si articolano le classi e i ceti, si sviluppa la società civile sempre più complessa. Ed è sempre nella e con la città che nasce la politica, l'organizzazione del potere, l'idea dello Stato e, insieme con ciò, i soggetti, i movimenti, le lotte per forme di governo partecipate e democratiche. Dunque, si può. Questa bibliografia ragionata è un tentativo di individuare gli strumenti di conoscenza e di ragionamento sulla città e il suo governo da leggersi nella prospettiva indicata da Cattaneo. L'inadeguatezza del risultato non inficia la validità dei presupposti. di Biblo 1. IL PENSIERO CIVILE E POLITICO SULLA CITTÀ Non c'è dubbio che l'approccio più comprensivo e insieme più politico al fenomeno urbano sia quello di C. Cattaneo, La città considerata come principio ideale delle istorie italiane, da cui è tratta la citazione di cui sopra, ora in C. CATTANEO, Scritti storici e geografici, (a cura di G. SAL VEMINI eE. SESTAN), 4 voli., Firenze, 1957. Il pensiero civile e politico di C. Cattaneo si sviluppa né I problemi dello Stato italiano, (a cura di C. G. LA CAITA), Mondatori, Milano, 1966 e nell'Antologia degli scritti (a cura di G. GALASSO), Il Mulino, Bologna. Un approccio certamente più povero di umori storiografici ma più ricco di tensioni utopiche e ugualmente denso di conoscenze politecniche è quello di A. OLIVETTI, La città dell'uomo, Comunità, Milano, 1960 e L'ordine politico delle comunità. Le garanzie di libertà in uno stato socialista (a cura di R. ZORZI) Comunità, Milano 1970. Su A. OLIVETTI si veda G. PAMPALONI, Adriano Olivetti: un 'idea di democrazia, Quaderni di Comunità, n. 1, 1980; V. SERAFINI, Adriano Olivetti e il Movimento di Comunità, Officina Edizioni, Milano, 1982 e M. FABBRI -A. GRECO (a cura di), La comunità concreta: Progetto e immagine. Il pensiero e le iniziative di A. Olivetti nella formazione della cultura urbanistica ed architettonica italiana, Quaderni della fondazione A. Olivetti, n. 15, 1988. Con quest'ultimo libro siamo nel filone ricchissimo dell'utopia politica o religiosa, cavallo di battaglia dei grandi riformatori - T. MORO, Utopia, Laterza, Bari, 1988; T. CAMPANELLA, La città del Sole; SANT'AGOSTINO, La città di Dio - o più semplicemente archiettonica e urbanistica - M. DI FORTI, Fourier e l'architettura dellafelicità socializzata, Dedalo, Bari, 1978; G. ERNESTI (a cura di), La costruzione dell'utopia. Architetti e urbanisti nell'Italia fascista, Edizioni Lavoro, Roma, 1988; R. OWEN, J. B. GODIN, T. GARNIER e altri per la città industriale, per questi ultimi vedi L. BENEVOLO, Le origini dell'urbanistica moderna, Laterza, Bari 1985. Se le utopie politiche peccano di astrazione, quelle urbanistiche peccano in senso tecnocratico. È bene perciò rimettere i piedi nella concretezza storica secondo l'insegnamento di Cattaneo e battere contestualmente le due piste dello sviluppo della società urbana e quello del suo governo e della democrazia. Un contributo fondamentale allo sviluppo dell'approccio autonomistico viene certamente dal pensiero politico cattolico-democratico, da J. MARITAIN, L'uomo e lo Stato, Morcelliana, Brescia, e soprattutto da L. STURZO Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922) in L.S., Il Partito Popolare Italiano, Voi. 1°, Zanichelli, Bologna, 1956. 2. STORIA DELLA CITTÀ E DEL SUO GOVERNO Le storie della città e delle sue istituzioni sono numerose; fra quelle generali le più pregevoli e le più consapevoli della dimensione politica della e nella città sono L. MUMFORD, La città nella storia, Comunità, Milano, 1963; L. BENEVOLO, Storia della città, Laterza, Bari, 1986; G. GALASSO, Le
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