strutture operanti in esso e anche un servizio ludico culturale, una bottega del gioco e del giocattolo, un servizio sociale ed un nuovo modo di fare cultura veicolata dalla comunicazione. Poiché la ludoteca ha come utenti bambini e adulti è compito importantissimo del ludotecario coordinarla e rapportarsi al privato ed al politico, grazie ad una preparazione sia culturale che professionale che varierà col variare del modello di ludoteca e quindi con le diversificate professionalità: la territoriale, la sperimentale, la tecnica e con le diverse fasi di aggiornamento e di approfondimento. Le ludoteche sono sorte in diverse città straniere prima e italiane poi. Oggi ne esistono da noi circa 40 con l'intento di offrire la possibilità di giocare con una varietà di giocattoli educanti e sostituire, cosi, nei limiti del possibile, quelli imposti dalle mode adulte, favorendo libere ed autonome possibilità di scelta, di selezione, di confronto. Oltre .P-ll- lll.\'.\(~0 lXll.llOSSO Ud#hiii tutto la ludoteca, attraverso il prestito gratuito del giocattolo, anche fuori dalle strutture ludiche, consente a tutti i bambini, senza distinzioni sociali, possibilità di usare un gran numero di giocattoli e di essere coinvolti in esperienze ludiche, educative e socializzanti al di fuori del nucelo familiare ed in spazi protetti. Ci sono inoltre le attività inventive e manipolative da svolgersi nei laboratori attraverso l'invenzione e la costruzione di giochi e nuove attività. Ci sono molte possibilità di coinvolgimento di genitori ed anziani nei diversi momenti ludici dando così anche a questi ultimi possibilità di riscoperte di modi di vivere del tutto dimenticati. La scelta delle fasce d'interventi varia con il variare delle richieste degli utenti e delle località delle amministrazioni. La ludoteca deve essere vista come punto di riferimento e di collegamento fra tutti i servizi per il tempo libero dei minori. Dal suo esordio quale struttura terapeutica e assistenziale, la ludoteca ha riqualificato il proprio ruolo nell'ambito dei servizi della collettività. Ha assunto un ruolo sociale poiché offre a tutti i bambini uguali opportunità ludiche, ricreative, esplorative, di tempo libero perché organizza spazi e tempi di non lavoro e di non studio. Ma non è tutto. Fra le strutture portanti del territorio, la ludoteca assume poliedriche finalità e spinte multidirezionali: dal lato politico si colloca nell'ambito dei servizi offerti al cittadino; per l'aspetto educativo-culturale assume finalità promozionali e di intervento propositivo rivolto ad utenti di diverse fasce di età. In definitiva per l'Ente Pubblico entrare nell'ottica di progettare, costruire ed estendere poi la funzione educativa attraverso un processo di democratizzazione e diffusione del "gioco buono", significa dare una risposta alle richieste motivate del bambino e dell'intera Città. Gli anziani e la città: alcune considerazioni L'invecchiamento della popolazione è un fenomeno che, pur interessando tutto il territorio, assume maggior consistenza nelle realtà urbane e metropolitane. I dati mostrano, infatti, al momento una forte concentrazione di anziani nelle aree urbane, specie nel Nord e Centro dell'Italia. Invecchiare significa sperimentare condizioni di disagio esistenziale e di emarginazione sociale. Invecchiare in città significa sperimentare tale condizione in misura più consistente. Vediamo, sia pure a grandi linee, tali condizioni. di Guglielmo Giumelli Molto spesso gli anziani (urbani) vivono in una abitazione degradata e gravemente incongruente rispetto alle proprie esigenze quotidiane e alle proprie condizioni psico-fisiche. Ciò riguarda, in particolare, coloro che, più avanti in età, sono interessati da limitata autonomia o da problemi di salute. Gli anziani vivono spesso in case fredde, obsolete, umide; spesso vivono in appartamenti localizzati ai piani elevati di case senza ascensore. Vivono spesso in quartieri con una qualità della vita complessiva, con ritmi di vita, ~ 43 con spazi di incontro e luoghi di socializzazione che non consentono o rendono loro difficile una sufficiente integrazione nel tessuto sociale. Le iniziative ricreative e sociali sono il più delle volte pensate e attivate per i «non anziani» o sono difficilmente usufruibili (ammesso che possano accedervi) dagli anziani. Vivere in città spesso per gli anziani significa vivere solo e in solitudine anche se tale condizione non è scelta. Circa un terzo degli anziani che vivono in città e nelle realtà urbane, vivono soli. Sono in prevalenza donne che sono ri-
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