pubblica amministrazione e i momenti di formazione delle strategie politiche. A questo proposito vorrei sottolineare l'importanza della condivisione di dati e il mantenimento della sicurezza del sistema. La prospettica di sviluppo dell'informatica consiste attualmente nell'integrazione tra calcolatori ed elaboratori centrali. Tramonta, dunque, l'ipotesi dell'automazione con calcolatori personali di un singolo ufficio, assieme a quella del grande sistema dotato di terminali senza capacità di elaborazione locale e si afferma l'automazione come diffusione di una rete di calcolatori e la possibilità di elaborazioni personalizzate, capaci di orientare le pratiche e di fornire allarmi in casi di anomalie, o di essere utilizzati anche dagli amministratori per controllare o rafforzare i criteri decisionali. Sistemi informativi geografici, pratiche e supporto al processo decisionale Uno degli elementi di grande interesse riguarda la possibilità di ubicare geograficamente gli interventi. Questo vale evidentemente per tutti gli organismi territoriali, ma tuttavia ha valore spesso anche per gli altri quando diventa significativo analizzare la distribuzione geografica di determinati fenomeni e ampliare il campo delle osservazioni ed azioni. Per esempio sarebbe senz'altro interessante la connessione tra le informazioni delle unità socio sanitarie locali con una base di dati geografica per ricostruire la distribuzione territoriale delle tipologie di morbillità e mortalità con la finalità di giungere ad ipotesi interpretative ed operative, laddove si potessero individuare malattie sociali connesse ad inquinamento ambientale, domestico o produttivo. Lo sviluppo specifico delle basi di dati con la geografia del territorio assieme a quelle descrittive e alla raccolta di immagini si sono dimostrate senz'altro convenienti sia economicamene (rapporto tra prezzo e prestazione), sia per l'efficienza (tempo di ricerca e di elaborazione di nuove interrogazioni rispetto ai metodi convenzionali). Questo permette già in alcuni enti locali l'applicazione di sistemi informativi geografici progettati in funzione di molti utenti, che non sono solo i divericl!L Bl.\"CO '-Xli.BOSSO 1111 #hld si uffici interni, ma riguardano anche le municipalizzate e le aziende esterne che operano sul territorio. In termini specifici per gli enti territoriali, il sistema informativo geografico, o territoriale, non dovrà essere l'operazione dell'ufficio del piano o dell'assessorato all'urbanistica, ma dovrà integrarsi con l'automazione di tutta l'amministrazione. L'interesse verso queste applicazioni dell'informatica consiste proprio nell'abbattere il livello di coinvolgimento nell'ordinaria amministrazione e nel fornire elaborazioni di dati e di modelli utili al processo decisionale. Questo rappresenta una grandissima innovazione in quanto permette di integrare il passaggio tra le elaborazioni dei tecnici della pubblica amministrazione, quelle degli operatori esterni e quelle dei decisori politici. Come conclusione: un corretto approccio all'automazione Le offerte tecnologiche e le applicazioni sono tali da porre realisticamente le basi su progetti di modernizzazione degli uffici della pubblica amministrazione, come peraltro è previsto nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 1989 (G.U. n.58 del 10.3.89: Coordinamento delle iniziative e pianificazione degli investimenti in materia di automazione nelle amministrazioni pubbliche). D'altra parte questo richiede l'individuazione di persone che credano nel progetto e nella costruzione di progetti che coinvolgano direttamente gli utenti finali. Questo è il punto di maggior delicatezza e di maggior importanza: l'informatica avrà successo se e solo se sarà stata importata all'interno della pubblica amministrazione per risolvere problemi concreti e per aiutare gli utenti finali. Il progetto deve cogliere consenso, ma anche deve essere realizzato consci che la sua attuazione comporterà una diversa organizzazione interna del lavoro. È essenziale che la pubblica amministrazione segua la strada del coinvolgimento, della cooperazione e del riordinamento del personale, perché solo così eviterà il rischio di inutili spese; è essenziale che affronti un progetto complessivo, che riguardi anche standard di comunicazione (macchine e proI 34 grammi) affinché i collegamenti interni ed esterni siano garantiti con la massima semplicità e nello stesso tempo con la chiarezza che esistono anche livelli di complessità per la gestione delle reti, dei programmi e delle macchine che richiedono, nonostante tutto, livelli adeguati di professionalità. Rispetto a quanto detto allora risulta fondamenale la definizione del progetto del sistema informativo territoriale come parte del processo più vasto di modernizzazione del lavoro nelle pubbliche amministrazioni, ricordando che l'obiettivo non è la memorizzazione delle informazioni, ma la definizione delle elaborazioni necessarie. Il punto di vista dell'utente finale, i criteri del suo lavoro o le tipologie di servizio che si intende erogare diventano i principi informatori del progetto: non esiste in altre parole un'automazione d'ufficio astratta, né un sistema informativo di base che vada bene per tutti. Bisogna iniziare da qui con la volontà di migliorare l'ambiente di lavoro e rendere più efficiente l'erogazione dei servizi secondo le finalità della pubblica amministrazione: tra questi ha primaria importanza l'innalzamento della qualità delle decisioni. Louis Kahn, Piano di ristrutturazione per il centro di Filadelfia.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==