L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVIII - n. 78 - 30 novembre 1947

Bi e.a Voce degli Italiani Vita e Cronache della Emigrazione Italiana In Svizzera ll Congresso delle Coloni.e .Ci.bere , 'i è •proceduto poi all'elozione dell'3.:;ccui;ivo della Frdenz1onc icompo-slo di .sctlc membri di cui quattro rc,.::.idenli a Z111igo e'..sendo .:-fa.la t1 m~1gigiJranza, rc..,;pinta lu. propo,..,,ta di loealizza,re l'esecutivo ~l ciaffuc-:n . Le Co!,onie Libere centro pr-0pulsore di vita democratica nelle C()Jloniie ltaiiane del!a Sv1!i!zera Don1eni<:a, 26 ha avu10 luogo il Congr~.:;o deUe C. L. a cui ,hanno partecipato i delegati di Hadcn, Basilea, Lucerno, Bienne, ·a:n Gallo, Kreu.zlingen, Zurigo, Ginevra. Arbon, Ror ch.ich, Grcnchen. Sciaffu,5a, Xraclolf. I.I Cong.ro-;."o è .,;lato pre.:::io<.luto nel!" ore (rnt.imer-idian{' dal Doll. Ascarclli il quale dopo aYcr fallo l'acoort:amento del.le ra,1>pre,0ntanzc e dei voti (Id cr.so spettanti, ha ,aperto le di~ciu,,•.;ioni. Sorvoleremo nello rf'>k1zionc \-:i-ugli ànutili panicolari cho ha•nno a,lquanto dilung(llo i <l,ibattiti e ci I".1'lnc,r-eJ110 a. ria.s2:umC're i ipunti fondaonent,ali ohe ri,g,ua.rda:no J'orientarncn10 polit:co goncrulo delle CoJonie Libero. problemi c·he sono L->tt11l.irattali pa.rt ìcolarmento nel ;pomer:itggio. 1[ 'Prod:. , 'chkwctli ehe tha p,rc"'ie<luto i,! Congre~- .;o JlO!Je or pomer.idiane J1a dichit1.rato che i•n fondo null-3. <li òirnr.;o ha trovalo nell,a, s:iluazioM delle Golontic Libero e che i n1ri problemi ip&icologici cd o,rg-a,rwzzuliv:i <Si presc-:n1~rno come a,lla, ua, parten~a pe-r l'Italia. I. L'opinion-0 ~ua é che le colonie libere debba no eL'Internazionale Socialista Brevi note storiche: Partiti nazionali e partiti internazionali del passato (Contin:uaz. daila I I.a pagina) dicianmovesimo con l'Internazionale sociali.sta. Gli esempi che abbiamo rammentato niguardano forme concordate di azion,e comwie tra gruppi che era.no al governo e dirigevano la politica intenna e la politica estera di vari stati, mentre l'Internazionale riunì gruppi poliitici che dovunque eraino alla opposizione, anzi ad un'opposizione irreducib~le col s,istema politico e 1Sociale dell'epoca. In uina c,ittà-stato bastava, iin genere che una trasfol'mazione economica o altro determinasse uno squili,b1•,io di rforze ,sociali per creare il ;pressuppo.sto di una crisi poliitica. I gruppi oppositori cli malcontenti erano geo_ grruficamente vicini - tutti dentro Ja tessa cinta murata - e perciò ,spes o bastava l'in1iziativa di lhll esiguo gruppo cli congiurati per provocare un completo rivolgimento ,politico iin una determinata direZ'ione; le forze .sociali che dovevano appoggiarlo era,no ;per così dire a portata di ma,no. ::"'fogliStati mode.rni invece gli .stessi elementi sono ruspensi su spazi molto vaisti, non s.i conoscono gli uni con gli altri, e pe.r muoverli utilmenite tutti in una umica direzione non è più .sufficiente l'azione di lllD. gruppo di cospiratori. La riuscita di un movimento presuppone piuttooto - oltre allo squilib.rio di forze sociali - anche l'esistenza di numero.si nuclei attivii concordi nelle idee, i quali devono aver subìto il fascilllo ,potente di un movimento intellettuale molto int.en.so. Le grandi rivoluziomi moderne, infatti, furono precedute tutte da un periodo di preparazione in tellettuaJe, che in genere lllOil si os.serva nei rivolgimenti - pur tanto simili nella loro ,natura e lTl'eiloro ri,sultati sociali - che contrassegnarono la storia delle città antiche o di quelle medioevaJ'i. Tutti co_ noscono, a questo 1>roposito, H movimenito di idee eme precedette la Rivoluzione Francese, durante il quale .si delinearono quelle che dovevano essere le pr1nci pali correnti politiche del secolo XIX. Nel secolo XIX troviamo che più o meno in <\,01Jli stato si delineano gli stes,si partiti : un partito conservatore, lllru ;partito li.bera le, un partito cattol'ico. Si trattava di partiti che limitavano la propria az,ione entro frontiere di uno Stato; era,no partiti nazionali. Ma accanto a questi partiti :naz:ionali si formarono dei gruppi che si proponevano no.n solo uno scopo simile, ma uno scopo comune a vari paesi, e ,per rag.giungere questo scopo ,i vari gruppi .si concordavano per u,na azione comune al di sopra delle frontiere dei singoH Stati. Erano questi i partiti internazionali. Ma siccome la creazione d,i un gruppo internazionale esigeva umo .siforzo sovrumano, che ,non poteva es.sere ottenuto che da una passione molto intensa, partiti .internazionali non si lformarono che in vista dii una trasformazione prossima e radicale, capace di susci_ tare entusiasmo nei gruppi attivi, I partibi iirnternazionali furono perciò tutti partiti rivoluZJionari, Cc:rattere i,nternazionale, ad esempio, e,b,be fin dalle origini la ~Iassoneria e certamente mel secolo XVIII i massoni aiutarono il dirffondersi delle ,idee bM1dite dalla Rivoluzione Francese; però nulla fa supporre che essi abbriano operato secondo un piamo comune predisposto dalla Massoneria stessa; in altre parole essi operavano singolarmente come persOl;ie, non collettivamente in qua,nto massoni. Dopo il 1830 in parecch,i paesi si formaTono dei parti ti repu bbl icafili, reclutati soprattutto fra studenti ed operai, i quali mantenevano rapporti gli umii con gli altri, pur non avendo una direzione cCYIDuneohe com_ corda:sse i loro movimenti. Quello che tentò di coordiin•arli tutti sotto una direzione comune ,fu Giuseppe :.Iazz,ini che, in !svizzera, creò la Giovane Europa, suddivisa in varie sezioni nazionali (G. Italia, G. vizzcra, G. Polonfa, G. Germania ecc.). Però la sua attività i limitò ad alcuni complotti e ad alcuni colpi di mano falliti. Tuttavia que io lo posf:iamo considerare come il primo esempio di un'organizzazione politica rivoluzionaria a direzione unicci e a base internazionale. S. ..slendcrsi e finiro col coincidere con tutto la collC'll.i\·i1à .italiana. Ifa pr~:-o poi la p"Hola. il Prof. Preziosi che h.:. csami1uto le cau,c che hanno imJ)c-dito l'o.sipa:n<'>iJne <!elle C. L. rimaste in rcoltà una orgunizzazionc limi1-.1ta dd un ,sellO!re dcUa col,l<-tLiviliLjtalian.a. 11 cornp,.lgno ·acerdot<- di Gi,n-evr1.1.ha c.;spu,to la ,-.ua concezione del moYimcnlo doll" C. L. i: qw1lo d.1vr'-bbo divenire un centro prop,u!,-ore di , ifa d0 • 1,1e:eralicv ~ielle colo,nir .il.altane. Egli h(l. inoltre me;;-o fo evi<lenz.,1, il persi.,,iere di forze anLi-de,mocr\l!i<:hc nelle colonie che assnrnenbbeo run maggior ri,-,alt0 p2r il loro ,utte~giamcnlo di Ironie ,all'atl:vità delle C. L. Dopo a,ltri :-ntcrventi e di.';CuooiOffi è li3!ato volato un ordine de.I giorno che auspica la creazione da parte delle C. L. <li una unità operante n Ile cobnic libo.re •ifal:ane. L·o.:;ecutiYo ridultù cosi compo.::to: Doll. _\.s'carelìi, Armuzzi, ~[cJri. Bianchi, T3offini, Prof. Prezioc-i, Zampesi. li Prof. ~chiarnlti ha. poi chiu,o i,l congrc3so ,augurando t1l nuOi\'O esc0u1.ivo un proficuo lavo-ro diI")tlo un:camenle a vidficare •nf'lle colonie quegli ideali di librrtà. e di gin.tsLizia per i q,uali ,i è l:>ùtrnlo per tanl1 anni il vecchio a·ntitfa3-Cismo ilali.ano. Ci associamo ,a,ll'augurio de-I P1of. chiavelli pen- ,;ando che il Utù.Sci6mo non è morto o ·he dà dovunque egni di vita sotto le m.1 chere più vari-alo. Quc..:;to ,richiede da. pairte nostra la nc-ce.;.s.ari.a vigilanzt1 e l'mitw.;io,:;.mo 113lla lolla, per Ja libertà, affinc,hè 0-$.--'adivcnLi fede nel cuoro elci mo~tri cJnnaziona,li LC'nuti 'Per di 11iù di un ventennio olio la tutela dei con··ola.ti Ia,.;,ci-ti. A. P. La Giornatadell'E1nigranteItaliano a Grenchen E' stata organizzala in Grcnchcn dalla locale Colonia Libera ltalian:i, una grande manifestazione unica sinora del suo genere, di carallcrc ufficiale, sollo il mollo : e Giornata dell'emigrante •· Si è dato inizio a !aie manifestazione la sera del sabato con un grande concerto, con la partecipazione del soprano Ida :\1ontini e del tenore Germano :\Iartclli entrambi di \'crona, appositamente scritturali. Hanno pure partecipalo con entusiastica prestazione la Corale fem'lnilc Frohsinn e il sig. Ilans lliinni, eccellente sofista. La grande sala conccrlo era strabocchevole di pubblico che ha saputo valorizzare senza distinzione tulli i brani salienti eseguili dai valenti arlisli. Dopo l'eccezionale concerto si è dato inizio alla festa danzante riusci la alla perfezione, piena di coràialilà famigliare, protraendosi sino alle Ire del ma tlino. Il giorno seguente ebbe luogo la giornata ufficiale, svoltasi con grande solennità. In !aie occasione non è mancata una numerosa partecipazione di rappresentanze pervenute dai centri più importanti della Confederazione dove larnrano i nostri emigranti, convenuti per ascollare la parola del ~1inislro d'llalia a Berna Egidio Reale. Nell'attesa dell'arrivo delle Autorità, in un'atmosfera di schietta amicizia, echeggiavano i can li nostalgici della Patria lontana, ma sempre vicina e presente nei cuori di coloro che per necessità famigliari sono coslrctli vivere lontano. Il compagno Angelo Boffini, presidente della C.L.I. ha inizialo la manifestazione portando il saluto a tutt: i convenuti, a nome dei componenti la Colonia. Ha aYuto toccanti parole di ringraziamento per il paese ospitante cd ha lello le adesioni degli on. Cancva- <;cÌ'li, on. Agoslinctli e on. Furrer, sindaco di G:·!'nc'1i>n, che non hanno potuto presenziare per impcgni cl!'i loro uffici. li sindaco di :\lilano on. A. Greppi, lan:c. conosciuto ed amalo dagli operai italiani in Svizzera, aveva dato incarico al compagno Dc Vecchi, segretario del Sindacalo FcrroYieri italiani, di rappresentarlo; questi infatti era latore di un messaggio che alla lcllura fu salutalo da un calornso applauso. Il compagno Dc \'cechi inizia la serie dei discorsi e con parola alala e suadente porla il saluto dei Ferrovieri italiani ed in special modo esalta i licenziali politici, villime del passalo regime ditlatoriale, esortando ad essere fiduciosi nel grande ideale del socialismo, unica forza vitale contemporanea che possa affratellare lulli i popoli cd in modo speciale tulli gli italiani sparsi pe1· il mondo. lla quindi la parola l'oratore ufficiale, il :\linislro Egidio Reale; con una calorosa ed appassionala disanima accenna i grandi problemi che fa nostra emigrazione dc,·e affronla1·c e spccialmcnlc nella vicina democratica Confederazione. Tuili gli italiani dal nord al sud della penisola ricevono lavoro e gradita ospitalilà in questo paese dove l'ordine è esemplare e dO\"C la libertà di pensiero non è un milo. Chiude il suo dire esortando i nostri emigranti ad amare sempre più la Patria lontana, sopratutto in questa ora di faticoso cd appassionalo travaglio, nella ricerca della sua strada verso un a\·venirc di progresso che confermi lo sforzo delle classi lavoratrici e riportare l'llalia al giusto posto che Jc compcle nel mondo. La grande folla tributò al rappresentante dcll'llalia una calorosa e spontanea manifestazione cli affello csullando svizzeri e italiani nella loro sincera e salda amicizia. li sig. Guizzclli di Berna illustra ampiamente lulli i doveri e i diritli degli emigranti italiani infondendo negli animi dei presenti una calda simpatia per il generoso paese ospitale. Sale poi al palco il rappresentante dell'unione operaia di lingua italiana di Berna il quale chiude 1:1 serie dei discorsi portando un caloroso saluto da parie della sua società a lulli i presenti. Si dà poi immediato inizio al concc1 lo in onore delle Autorità. 1\ll'apparire sul palcoscenico del :\1acstro Dino Ghisalbcrti, del soprano Ida :\fonlini e del tenore Germano :\[artclli, il pubblico scatta in una spontanea OYazionc, manifestando il viYO desiderio ,}i riudire i canlanli già apprezzali la sera precedente. E' il caso di portare a conoscenza la rara bravura dell'eccellente mcslro che ha diretto in modo impeccabile il concerto. Il soprano Ida i\lonlini ha fallo sfoggio della sua magnifica .e duttile voce cantando brani di opere di :\lascagni, Puccini, :\[assenct. In ogni sua interpretazione ha saputo rilevare gli effelli vocali creandone in ogni pezzo quel giusto equilibrio trascinando l'uditorio al massimo dell'entusiasmo, obbligando la cantante a ripeluli bis che genlilmenlc ha concesso. Il tenore Germano :\fartelli, già conosciuto in questa cittadina, apprezzatissimo nella sua forma artistica, si è esibito in brani lirici facendo sfoggio della sua rnce spccialmcnlc nel Sogno <!all'opera :\lanon di :\lasscnel. A richiesta di S. E. il :\finislro Egidio Reale, Jl tenore ha cantalo l'• Improvviso• nell'opera Andrea Chénicr di Giordano, che ha meritalo lunghi applausi, costringendo l'artista a ripresen la rsi ripelu !amen le alla riballa. li concerto si è chiuso con il duetto del primo allo nell'opera Tosca di Puccini e dell'alto primo dell:1 i\lanon di :\lasscnet. Le Autorità si sono complimcnlalc con i valenti artisti, offrcndo loro un omaggio floreale, La grande manifestazione della Colonia Libera Italiana ebbe termine nella sera di domenica con v:1riali divertimenti e con l'estrazione della tombola con il magnifico quadro di Pietro Chiesa raffigt!rante 1a • Emigrazione •· A. /:J PROBLEMI SOCIALI L'Inghilterra attua la riforma scolastica 11 limite dell'educazione obbligatoria è sfato elevato da 14 a 15 ,anni - Tutti i giovani fra i 15 e i 18 anni sono tenuti a frequentare iper ,alcune ore <del giorno una scuola e a tale scopo vengono esentati dal lavoro per un c-0rris,pondente periodo di tempo, Il prim,o aprile 1947 ii/ limite de,ll'educaz;,one obbligatoria in Gran Bretagna è sta.lo elrvato da 14 a 15 anni. L'onere addizionale che viene ad inconibere agli istituii educarlivi del pc,,es.e è no/,evole, da,.. lo che c'è una mancanza di in.segnanti e di ecl1fici scolastici. Perciò tale provvedimento è su,to fatto . egno cl.i aspre crit;,che, pa,rlico,larme111te1>e.ril fallo che la. nazione ha grande bisogno di mano d·upera. .\1.algrado le numerose di.fficollà, tuttavia. il Go1:erno continua o mettere in C'Secu;:;ionequesta nformo, che è prevista dalla. Legge sull'Educaz:,one. r, pprovoto nel 1944 Essa ,dispon° ,altre.sì che •lulli i gi<n:ani e le gicn:ani fra i 15 e 4, 18 anni: d'età , Wr no tenuti a frel)ventare per alcune ore del giorno una scuole. e che a qvesto scopo -i;engano e entrtli dal I.aro lavoro per un corrisp<mdiente periodo à.i tempo. Recentemente il Minist•e.ro dell'Educazione ha diramar/o una circolare a lutti ,qli enti locali dt>ll' fnghillerra e del Ga,lles, i•n.1;-it,a,ndo<lit continuare ad eia.barare i progetti relati1:i ad un -i;asto programrma di edtbcazione per adulti gra::ie al quale funziowranno in lutto il p(vese ist:,tuti educa,fivi nazionr1li, regiona.li e locali. Essi saranno aperti non soltanto ai giovani, di età inferiore ai 18 anm: che de-i;ono ancora dedicare parte de./ loro tempo alla propri.a ù,truzione, ma anche ail'addestram.enlo lecniro l'd -all'islntzione di tutti coloro che non sono più SOfJg< Ili a/.l'i.~t1·uzione obbli,!]aloria. E' un piano su .scala assai i-r1·ta ed a mo/.lo ./unga scadcn::a. Il .11ini,sle1·0dà "-!Jli en/.i locali un anno cli len1po prr prepornre i loro progetti: e 1n questo .~tr-.s::;aonno essi drvono per la prima volta provvedrrr> all':., lruzione obbligalo1·ia rlt>i ragazzi fra i 14 r i 15 anni. L'cduoazione per adulti in G1·atnBret,agn.i, sebben,e f'ino a poco tempo fà fosse organizz.a.ta a c,a.. so, .s-enza una ,linea e senza •conJ.rollo,ha r,a,ggiunto in certi casi un livello notevoli~sinw. Nei maggiori ce,ntri sono sorti istituti lecn~ci e conhmerciali di 1,'ari,ogene1·,e e mobte centinaia cli miglwia di alunni seguono dedicandO'Vi lullo o solo P'l1"te dcJ loro tempo, corsi .sia tecnici ( che Le,nclono cioè ad aumentare la loro capacità Javo,·alfoa) sia d'arli e m.e- .st ·eri. .\la la carallerisli',ca sali•ente de,J,/,'albualestMww i: In 71revalenza deUe . cuole se.rali; l'eduoazione i cnica -i;iene im.pal'/i,la per Jo più alla fine della r1iornntr1,allorchè gli studenti sono st,anchi; e bene spe so -i;iennimpartita in edifici poco adaUi. Qua11lo 111r1ciomune, per esem,pio, è l'uso d,i scuole elemen/r,ri r1 questo scopo. quando ,le lezioni per i bambini ~o•no f inile. Cù,c.a, 111i mii-ione e 250 nui,la s/J1denli .sono i.seri/li ,all0 scuoJe se1Yili. Ma, a parte que lo. il 1j11ad,ro è me.no :incora.ggirrnle. Un ra.gaz- :::oche Io.scia fo scuol,a a/l'(!l/à di 14 anni ha avuto s,corse pos.sibililà di seguire i1n corso di istruzione t.ecnica dedicandovi tulle le sue energie ed il suo tempo; soltonlo in ral'i ca i se riesce a fa,,·si dispensare dr[ .q,u lft.i-o,·oper qual.che ,ora ari/a elilm'l:ma. ( e ciò proprio durante la fase di adCltJ-01nentoalla sua nuo1:a -i;ita lavorati1,Y1). egl,i riesce ci trovare 11 na scuoi.a com plemen/.are. QueUi che possono conli111wre .!]li ludi fino a,l/'e.tà di 16 an,ni hanno cleLLe prosp /Uve un po' più aura.enti: è possibil,e vincere un.a delle poche bo1·.sedi studio; ma nel complesso d,ei;e,contare pe1· lo più ·ulle scuo/.e serali. Ciò non rnol dire che Je indusbrie abbiano messo i ba.ston,1. fra le ruote. Al co11trario, il recente ,aumento ne/1.a popolarità delle scuole -compl.ri,nen/.a,ridi perfeziono1,1enlo tuni,co, che si frequentano ·solo per po1otecaGino Bianco VERSO LA VITA Uno <lei proUlemi più ùnpo1·tanli cli ,questo dopoguerrn, la cui iSolu:::;iones'impone con ,/,a massima urgen::a, è quello dell'infanzia abbandonata.. Vi sono lullora a JHla..no e in tutta lt,a,lia migliaia di l'agaz::i .che vivono in am,bienti corTolli e ,del butto inadalli ,a[ loro svil:uppo fisico e mo1"{J[.eA. bbando1w/i a foro stes,si nella .strada, e •si vivono di furto, di accatlo,naggio e d'ilJ,,citi co11w.e1,ci.Se non .si 1·iu cirà ci ricondurre a,d una vita normale questi piccoli -i;agabondi. i f'ormerà un esercito di elementi asocia./.i e travi-Oli ch,i cosUluiranmo un pericolo grai,'issimo per i,l Paese. A1 llo s,copo di togliere questi bcurvbini dalle strade e di offrire /.oro una casa n,ella quale trovino qu,efr. l'ambien/.e f01fl,iliare e que,lla educazion1.e morale di rni /.anlo nece •silano, il Comitato ver l'Infanzia di Jlilano si propone d,i creare a La Rasa in Provincia di Varese im «Vl/laggio» e awà nome «-Verso la Vita». Contribuite abl-0.1·eao/,izzazion,e di questa nobili sfow iniziativa, versando il vostro generoso obolo ,cilla Cenlmle Sarni/.a,ria Svizze1Y1, Sezio•ne Tioitno, uuga:110, pe,r la costru::ione di un «Padiglione Ticin@se» nel Y-i/la,ggio - Scuola « Ve,·so la Vita» - Conto ch,èqu,es postali Xl a 4161 - uugano. che ore /1Jl/,ase/Jlimana, è dovuto rin gran ]Ja•rtead,la inizi,a,tivci del,l'•inclusbria. Ed ora, pass,lcnno ad esamino.re ne.Ue sue grandi linee il rpi.arnoche si sla e/Ja•boratndo.Gli enU locali hanno ricevuto i.struzioni di ipre,parare progetti pe,1· la. 1islituzione di due ~ipi principa,l.i di scuoi/.e. In primo luogo, scuole locali: queste so,rgeramno in tutte le ,ciMà,eclanche ,Lezone 1·urali con una popobazione sparsa ed inferiore ai miJl/,eal:Jilanti l11n·al)1.nola loro moclest,a scuola.; ed infatJti .sono st,aJe ,le zona 1·u1·a.li che fino .id ora hanno 11l'aggionnenle risentito dehla mam,canza di scuole. L'im.po1•,lanza d,e/.[.e scu.oLe ,locali sarà ,proporzionala ,al,l'ammonta1·e degli al:Jita,n;li d-i, una data zona; ma in tul/.e saranno tenuti corsi di culvura genera le, di in.seg'Yl!(l,nenlo prof ess:ionale per a,dulti e pe1· gio-i;ani. Le ,c,1l/,acline,agricole e ile borga;J;esara.rn:no i ,c.entr.i focali deU'edwcazione rur()Jle, ma ogni viJl,ag,g.ioavrà •una s,a,l,a,munita. de,gU impianti opportuni. L'ad,deslranwnto prof,essionale dovrà .soddisfare le esigeinze di ogni .so1·tadi, studenti, dai fulu•ri di,rdgent-i,ag/.i operai deLle f,a,bbriche (finora lo add,esl1"{J,mrmtoJJ1"/1Jli.dceoi, •lavoratori matnua,li de,lle industrie è st,a,lo tentato solo .su piccola sca/,a) ed i -Javora.lori saranno 1·appre,sent,ali al ,pa;r-i dèi datori di kr1Vo.1·0in seno ag1li o·rgani) dti, dire:z;ione deLle s-cuoLe. Le ,esi,gen1zeeclucatwe del.le donne s,a. ra,nno pre,s,.• ·in speci,a,le con.sider,azione. Appositi corsi vertenrt11.so.,pratutto ,sulle a;tJ.imtà casa,/dng.he, daranno loro pos.,sib,ilità pa,ri a queJ,le degli uomini; e saranno ,aperti mdi pe,r i fa,n,ciu..llvin modo da consentire a,lle giovami madri di frequenta.re le scuole s,e1V1,/DSi. pensa pwr,e di isUtui?-e corsi pe-r le donne s,po.sate di 1TIXl!ttinea nel ponieriggio. loiofr. fre saranno te,nuli corsi per adulti nei ,giarn4,f,esM:1.,-i e duran/.e la v0;oa~'/.zed,eslimat,i a color.o ,che, per ra. groni di lavoro, non possono frequenta,re le scuole serali. Poi e.i saremmo is;tilu;ti reg-iona,l,i, ,o cen,trali pe,r soddisf arie ,esigenze s,pe,cia,lizzate, ùn cui SMà possiJbile ricevere un'edruca.zione superiore o d,edtican-.si all'indagine sc1ien/lifi;oa;in itali .scuole verrà ,concesso un grado più elevalo dti, tNJJe1·tàm, ule ,atf;rar.re i mig,liori insegnanti; è qui, proibabi,lmente, -ohe verranno edwcati nnoLti futu1"i ins,eig,11,anti.QwesU istituti ,c1;ntra,li,servir(11nno zone -con una popoba.zione fi;no a mezzo wilione dti a,bibanti ,ci,rca, ed av-rainno fino a sei s•cuole d,a es.si dipendenti. Occorre l,ene,r presente che acc,a<nto a 1/;utte queste niwve scuole canlinu..C"ranno,(J)desister,e ,/,e wn.:itversità: le cLwepiù a111Uohe, ,e ile nove univ.ers;ità moderne, che so1·gono per la mULggior pwrte nelle gram&i, citlà. con più di mezzo milione di ahiwnvti; fùwra. il campo deU'eduoazio·n,e superiore è start,o ris.ervato e.sclusivame-nle a -loro. Vien fatto di domandarsi s,e le -tradizioni accademiJche saranno 1na1nlenute, no11oslarnte questa, enorme est,en.sione diehl'ed,u,c,azione su,periore. OLt11e a tii,tt,o questo il Mimdstero delJa eduoazi1one ist,itui,rà .scuole su1])eriori dti tecnol,ogia ,e di 1·ic,eroa nei ram:i deLLe industrie -che per la loro stessa natura non impie.gano nwm,erosi l,a,- -i;oralori: natwra,lme.ntie ,le indu.strie rinter,e-ssal/;.ecofr. wboreram•no a,l fwnzionamenlo di qu,es,te ,scuole. Si trailla indn.!,bbì,maente di un progetto . gigan,tesco. Resta da vedere se neLle cir,co,s-twnzein -cu.i la G,ran B1,etagna viersa attu<J.iLme-nt,e 'n<m sia f,roppo ambizioso. Dove ,trovar.e, per es·em,pio, gli ·stabili necessari\ quando ogni edif.ic-io deve <Servire -com.e ca.sa d'abita~one o come .scuola e,lem.enf,are? .~a; nessuno potrebbe •ripudtiare la ridea ch,e sta a,ll,a, base del progeUo e ,ci,aè,che l'educ,a.zio,n,en.on è una all'i-1.:ilà,s,epa,rata che rigua,rda solt,a,1ùo i ragazzi . E' qualche .cosa che deve conUnuar,e pe·r tu,Ha la viki. CHRISTOPHER MARSDEN (Concessione B.B.C.) Sottoscrizione per l'A.VTenire dei Lavoratori Totale somma, •precedente fli.einne - E. Gri--o.nii San Gal/.o . GuJiòo Polo Tot'°'le Knipor1ante Ai nostri collaboratori Ai nostri lettori f.r. 154,50 > 1.- > 1.- !il'. 166,50 A lutti indichiamo che l'indirizzo redazionale e amministrativo dell'« Avvenire dei Lavoratori» è alla Militarstrasse 36 Zurigo 4. A tutti i compagni è fatto cordiale invito cli regolare collaborazione. Tipografia « Grafica Bellinzona » S. A. Gerente resp.: Pietro Bianchi, Zurigo

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