L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVIII - n. 75 - 1 settembre 1947

·-- 81 ,,. Documen1a~lone Contro la libertà ve.scovi, di prolh.ùre la Jebtura. delle pirbblioo-z1onl dei modernisti, vi,gi.Jam,do a:flfi,ricM1 :i lilbra I, per bramosia di 1uc110 < non spa,cc.imo merce mal.;,ana >; jn caso di manrota, -0bbedi•enza, i vescovi dovevano plinrli del titolo di librai oattoliCJ. Durante H por.i,odo delle cospirazioni jn Europa, o dolla lolla. aperta ·per findipendenza e l'umi'ià m ] lalia, fll'rOn.::>sul ll'OtllO ponlifie-io Pfo vn, Pio VllI, Gregorio XVI, Pio IX. Umo dei ,Jor,o predecessori, Clcmcrrte XIII, mo:rto nel 1769, .avev,a scaglialo i rprimi slrn,li oonlro i ./ii,b1•di annosi, es.primendo in urna sua ,encicHca la mece&Silà <li <e.5lermi rn.u-e por ogn.i modo :i I verniciooo mortJforo ammasso di riant.i t1.i1brigua ti e :nocivi, polohè 1111asii toglierà vi,a, la ,mi-crio. dell'errore, fin chè arsi non ,peris:cano tra Je fiamme ,g,li impun olemcnli della malvùgità>. E i i))aJ}li scguonti no111manca,rono dii medifore su questo co.ncello. CY! uno. boìla di Pio YJI (18 scllembiro 1821) c1i relf.a ,particola•rment.e comtro la sèlla dei Car,bonari. Xaluralmenlo, lulli coloro cho la. Ohie.sa condanna tSO'no - vivi •o morti - conternporanoomcinlc diJfa,mati; il che devo .servire a c•roa:re un:.1 motivazione. tlilla ,giu-stif.icozionc al,!a comdanna, in faccia t,lla pubblica opinione. Co-i Pio YII, nella sua Boll<t, a,Jlfo1ma ohe la sella dei Caribo·naTi promu1lgava ,l',i:ndiff,e1·e.nzraelilgi<>sal,a 1-.ibel/rione,l'a,ssassinio; e 'J)erlanlo scomunica iutti coloro che vi apparlengo,no o che fo. tfavcrriooano, o pe1\Simo eh'itmquc, e.,,,;;endone a ,cono.scenza, non ne denunci 11.llc autorità i compome.nl.i. Dopo Pio YIJ, J.,oonc XII, COIMidcrando che flocea ai saipienli e g,li i.nleHellu,ali es.sere al governo>, pone 41 eùJ)O deg,li uffie•i di censura sacerdoti di vru,io grado; ccl ,a ca,po, nel 1824, degli ordinamenti -scola.stici u,na comgrogazioue di ca.r<linali; delle 1rnivel'\Sità wn ve-scovo; delle souole medie ,ptJfl'e un ve.;;co.vo; delle .scuole olenienfarl un parroco. Di Pio YUI, c'è unt1 -encicliea del 2-! mag,g10 1829, contro <d1i crede H porlo -della salute 0&5()- re a.porto ,a tulle :le tendenze.; comtro le SJCietà segrete; contrl() <la pcisto dei oal.ti·vi libri, ch·è dl fuite lo ,pesti Ja più vomiciosa o fatale>. Anche Grcgm:io XVI, ,i1n una enciclica. del 16 a.gosto 1832, contro rindi.frfercnza. religiosa, condanna <la pervo1'$.'l •Jpi,n,iono che pos.sn. i11 qualunque profc,s.,,-iione di fede conseguir-si la salvezza dei'l'anima, se ,i costumi si cOIIlfoTm.i.noalla nor]1](1. del .r-eilo <' delroneslo>, soggiun,gendo che quesw è <un errore pe.stilen2ialc>. Più avanti, si sooiglia coITTtro ,l'eccessiva libertà d.i op•inioni, licenza ai cowventieolc>, e ooniro <quella ,pe....'5:,ma mè ma1 a1bba.;;tanza c.soorata e ,aborrita libertà del:la stampa nel divulgc:we scriLti di qualunque sia genere>. Infine JJ •papa se la iprende cont<ro <chi 1resr.ste ~ll'ord.inazione di Dio; il divifllO e h1ma1no gr1danl() contr-o coloro i quali con infami,s,s.hne trame •e con macchinamenti di lfe.llonio irnpiegamo 1 loro ,;;forzi noi mancare di fede ai PTioo,pi e aict balza:r.gU per ai11che dal tTono>. E voniamo a Pio IX, il quale im:iu,,iòle sue mvettive coniro la lilbertà - e fu chiamato ben 11 tQ1-to i!l papa Jif>.era,l,e - fin ~:lalla prima sua. enctcllc&, j,J 9 11ovembre 1846. Per lu:i, <o.gni :prine11>io dei ,no.stri dogmi ha })'reso 1radi,ce dall"allo, dal Dio dci Cieli •. Qt1e.sla preme<S$(1.di Pio IX ,può pervi,rc cli jnirodu2ionc- a tutte le altre enciclicn<'. l\fa intrunto egli ,acei,l.x11nente biasima <quella clor~ trina .funesta e ;più oho mai contraria al dintlo natwralc, che chiamano comunismo; bie.sima <,la. oirri1Yi1e infezione di lutti quei volumi ed opuscJll -ohe volamo da tulio le par.li ed in.sogmrno a •pocoa're, dis.semi1J1atndo ,o-vunqne dottrine pe.sti,lenz10- )ì>1 biasima <la fronata libertà di vensare, cli padarc e di .scrivere>. ~ 1ritorna ullo stesso M·gomenb nell'enciclica delr 8 dicembro 1819, sub:lo dopo la. sua. fuga aa Roma, luona11do contro 1"op1nione che <tulti hanllJ diritto di jmlerprekuo ,a loro sem10 ~e &ere &rilture •. E si -cagliò anche conbro l'a.rte tlip:>- gira,fica. ohiaman<lola. <uno dei J)tÙ vernicio-i gcr, mi d'in-idia> per mezzo del quale si cliffo.n<lono ,<cattivi libri, giorn,a.Ji e scritti volanti che ribocfXlllO di calun1nic, di mcnz,Jgne. di seduzione~. Sempre di Pio IX, ecco in wna .sua -allocuzione del febbraio 1861 compa•rire una &evcra reprimc.ndo conbro j cattolici ·liberali, colpovoli di ammerfere il lih&ro esercizio dei culti e -di a.1mmelte1'€ .g,tt {JW 11olici ai pu.bbUci im,pie,ghi. La, mentalità non e cambiala: si veda J'aTl. 5 del Concordato del 1929 'in eui, com la ccml'plicilà del fascismo. si mettono _a,Ibando - ,come ,gli scomUJ1iooti nel medio evo - i s,:iccrdoli che han11,o abbandonato la OJ11~a. TI papa. nel settembre 1861, dopo 'la ,perdita <lel:c Marche e <lcll"Umbria, a&:;ocia alla ,prole-la una serie <li invetti,·e, e.sposto avo~1lillicameme: •Scuole pubbliohe di depravate dollrinc, aperto: .pe..-.1ifcri libelli cd mfimeridi, dali aLJa luce e larga!Uenlc sparsi o divulgali i•rt tutli i luoghi; JaÌi.ientan<lo che <"ur.a quanlith di perniciosissimi ed aibbomi,ncvoli scrHli propaghi la maledi2ione e 1a merizogna e l'o,mic:<lio e il furto>: e ,cl10 siano <conculcati tutti i divi-ni e umanj dj,rilli, i temp,ìi .,,poglioti, macchiati, COITlvcrtiti in spelonche di le.- ,d.ri>. E carica ancora le linfo in alùra allocuz-ione dei dicembre 1874, molla quale protosta. ;per la concessione alrapcrtura, di scuole eretiche (le .;cuoio evangeliche) scaigliandosi contro <Coloro che sono vcnuli ad imb-ratl.arc lo· mo-sl<rccittà, e adorano il vilcUJ d'oro. o~sia.. per U'CJr di figura, vennero 1qui per lfor den.:cri >. Bizzarro ra,gionamenLo que- $tO. perchè ,potrebbe ~o riJ)etuto per le scuole cotloliclie iJ1 paesi dove .s01no vreminenti a,ltre xc- ·ligioni. J[a. Ja <libertà•• nel vocabolario deila OhiCYl, ha un significato del tutto parlicoio'l'e! In due .allocuzioni iprececknli, dello ste- o a.nno, Pio TX aveva inveito, anche contro j,l Govcrm.o; nel marzo. pe,·chè Si erigevano templi, si apri1·ano scuole, . i diffondevano stampali aà C>pzra di sèlle eterodosse; ,e nel '11.ovembro, pe1·chè si la- ~ciava trC>pp<l ibertà alla stam.pa e ai ,pubblici ,spettacoli. Ma il documento -che non si può lcggore senza provare 1a più 'Pro.fondt1 1ri,pugnanza ci è dato <la quella cncliclica deir8 dicembre 1864, cui fa seguilo como ,appendice" ,e CCYrollario un silla,bo di ottanta propooizioni comdoninabili. Esse sono te.li, che ~ ne venis,scro 0,pplicafe le condanne, sccnderobhc sul mondo i,ntcllellualc una ca,p;pa di pimnbo, urn~ icnebra <l!IlCOTapiù fitta di quella del Medio Evo. eca Gino B Tuona Pio IX .in quella. encie-lica contro le < -prave, false, ,perverse •C1J)i-nioniche sono Ja libertà di ·coscienza, la li'berlà di ma:n.iJ:.e.slare i propri pen.sieri, sia di viva voce che per iscribto, Ja libe1•là di culto>; ,e poJ contro il maLeria,lismo, 11 comurnisrmo, il social,ii.smo, :la ;premirnenza dc.I potoro civjle sul ;potere 1'01igìoso, la lllega~ione c1el :potere lemporalc deHa Chiesa, oooeLcra. Qu.anlo al SiLkzbo, ohe ru occuJ)a n-0n solo di ,problemi sùr,ettamenfo dogmatic:i, ,ma a:ncho del malrimonio e dell'inse.g.namenlo ireligioso, del J)rivilogio del Fòro ~c,lesia.;;ti,co ed aiHri minori, baslerà oitare q uesle hre iproJ)osiziomi: la q uilJldioeima, dove Yione oondannato i,1 concetto che < ogni uomo è 1ibero di e.bbracciare e professare querla ircUgi,one ohe, col lumo della :ragione, repu'Li vera>; la sella,ntoltcsima, iLa q11(l)ICrvede condannalo il concollo che < è lecito a tult.i .gli ucmrim:i in 1·egloni cattoliche il puib-blico cs.orcizio del proprio oulto • ; e ftù·t-ima, :!",ottantesima, nella qua,le si con'<:lanna, il concetto ohe < ~J sommo pomtef:iee ;può e deve col ;progresso, col liberalismo e con J,a, moderna civiltà venire a ,patii e condizioru >. ùonc XI[il non aririvò a, certe esprCISSioni di Pio IX broppo Eluipiclo e vo,lgari, i11on -foderò ;;comunichc ad og111JJi)ùSSO, ma rfu ,int•ransi,geme come H .suo predeeo&Sore nell/l. sosta.nza delle oose. Il suo pen-iero è c.s-pr -o in pareoohie encicliche. Leone XJII -e la ,prende contro < qucllt1. libertà -iaJ1lo contrar:ia :tlla ,v~rtù deMa religione, cho chiama110 libertà ,d,i cwl/.o. La quale ha questo fondamon10: ,c....'5ere,Ll,bero ciascuno d:ì, prJl-05sa 1,nc alcunG •. Da ciò derjva: < lo Stato non renuLo a proifes.s:araic o favcYrirnc alcuna>. Quimcli lusinga j Pq·i:neipi col anollere lor,:> dine..nzi questo vantaggio oMerlo dalla. religione cartolica: t cittadini ,che a questa obbe-discono, obbediscono ,an. ohe al potere ,LegiUimo, < com.e a. miirustero divino>. Pio X può o.s,sarc 'l'icorda.to qUj J)er ]a .sua fiera e dec;.;;iva. balla.glia r.i-uscì a stroncare medim1·le la scomuiruca a do.n Romolo 1Iuni e ai provveùirncnti dracon.ia,ni contro tuLti i militanii mella acmocrazia cristiana del s•uo lempo. Lncominclo col biasi,mare, nel 1906, ti1 <vescovo di C1·e,mona, Geremia J3onomeLli, ;pcr-chè fa 'lùlla sua ,pa,sto,r,a:te e j,u urn. suo o.puscolo aveva aimme.sso po-ssibilità cli accordo fra Stato e Chfo.sa, e f1ra Scienza. e bogan.a: o il ve.;;covo .ritrattò i suoi ·discorsi e i csuor serilti, e .si otlomise al 'J)l.1J)a. Un a11J10 dopo, P,io X -pubblicava. re.noiclioo co.nfro il moclerrusmo "Oatiolico, 1J1elfa quale dichiaTava, anzi imponeva i'I dovere s!:r-etlis..slmo, al All'enciolica 1foceva seguilo u,n SiBlalbo di 65 proposiz.ion i dei mode•rnisti sev~ramenLo censurabili e condrunna,bili, da evitarsi sotto J)en,a <le-Ile pilt gravi c,on.surc ooclesirustiche. Esse iriilebtono .problemi di natw·a religiosa; od esempio, è col- •pevole chi non crede cho :i dogmi vrofo.ssati dalla Chiesa so.no veri là ~·ivelate, cadute da,1 cielo; è cot.pcvolc chi rredc la. s·ocietà c'l•;stiaa:ta sog,gctta a conliurna evoluzione; è colpevolo c11i non tiene in conto lo riprova~ioni ia>tt,e dalla S:1c1 ra Congregazio11e dell"Lndice. 11 cll-cor-so riprende co,n f,ascesa a,l so-glio pontificio d: Pio X,I < H pa;pa. della. CoJ1ciliatLlono >, dal quale la prima batl.aiglia venne sfel'l-ota contro il mocler,nismo ,po-liiico, moTale, giwric1ico, socia'1c, com l'encicii,co dol 31 dicembre 192.2. ~el,l'enciclica, PJo XI Si rallegra;ve. del divi>eto di sciopero slaibilito 'C1al,rogime fosoista a.p-= 1>ena salito aJ vote,ro, e •poscia iimi-lava, "i suoi p-redecessori ncJ.l'invetf iva comtro 'la <matura empia. e ingi1.11Stadol comunismo>. Alura battaglia Pio XI ebbe a, cJmbaUeTe, e quo- .sta volta -coJ1>lroil fai.sc•isrno, a causa del dissidio sulla cclu<X1zionc del la gioventù; contro le òisposiziomi prese dal Governo fasci6lù egli P,l'JtestO, sosle.nenclo, in u,na enciclica del dioombre 1929, ohe < 1 l'oclucaz.ionc deHa. ,gioventù dei giovani, ma co<>rdinnre l'opera sua <l quella dolio Ohie.sa •. L'ultiomkl. encic,lica di P:io iù cl1e ci ànteressa è del maggio 1932, contr,J -la propaganda del'r0ieismo, o culmi11a •nrc-1 dilemma: < O con Dio o co,nlro D.io >, si1JJ1J 1lmenw ,al-la 0lloc11zione <li Pii() XII dalla loggja estemne.. di San Pietro ne•! dicembre 1946: < O cJn Oristo o contro Cri.sto > ! Quanto a que.si'uHi~110 ,po11tefice, ci •ba.stera &egna1a.rc la 15ua ,prima enciclica, meilJa quo-le rJcordò i Patti Latera1J1cns.i come provvuvenziali, e rin,no,·ò ·le argomentazioni del suo ;predecessore sulfcduooziome dei ,giovani, insi-lendo .suHa tesi che eSGa ra'J)J)'l·es·enta w1 diritto òell(L fami,g1ia critiana e della Chiesa; e se J)rntencle di esercita.rJ.a lo Sfat.o, ciò .si1gnifi~1 un e,a.pov<>l,giniendtoella pa1·ala di Crisi o: <:: La-ciate che j f.anciu'lli vengaino a ,me •. Pio XliI •va O'ltre a1 lle paro],e di, Pio XI, J}Cfrchè Si a:ffreila ad avvertire che, nonC>s.t,am.ie ,[;a s-ua miseric01·dlui e bontà, Cristo ha amohe mLn.a.Cciato < lcrrihili mo•Li a coloro che da.nno 5'Cand,aJi ai -pred:ilelti dol suo cuore>. E co,n questa min-'3,ccia a ohi no.o obbedii.se.a ciecamente ·alle pt1ro'le dei pa,pi, chiudiamo questa 1-as- .segna d~l ,peni.siero della ,Chiesa iJ1to~·no al vrorblenia dcll,a liherrld. CJ10 cooa signiifichi ver •ra Chiesa eattolica qu -:(a ij)airola, è detto melle lo-ro enicliche molto apertamente, per ohi vuole intendere. X. E C~O~ACHE l)ELL. EAllfJ~AZIO~E ITALIA~A Zurigo Lutto nella Se:lone Soc1al1sta t Lugtlo 1947 - Milani Giuseppe La sezione socialista italiana di Zurigo è in lutto. I ,compagni Mi.tani Giuseppe e GhirJandi Leone non sono più. E' la vecchia guardia, la vecchia e glo!'iosa guardia socialista dell'Eroig:razione operaia italiana in Svizzera che scoll)II)a1-eL. a giusta causa della cla&Se lavoratrice ha perduto due validi se ,pure modesti militanti. Non iè soltanto ]a triste circostanza che può peirmettcrci di affermare Ja gener,osità e la nobiltà del carattere cli quest.i nostri compagni ,cari. E' !"esigenza superiore della realtà delle cose che afferma la superiorità della fede sui valoTi clell"int.elligenza e della cultura. MiJani Giuseppe e Ghilardi Leone, sono state due anime pur-e. Easi hanno creduto in una società giù giu ta, nella d'ratern.ità fra gli uomini, nel Socialismo che tutti accomuna in una Jorte volontù di bene. Essi hanno erecl uto, credendo nel Socialismo, nella redenzione della clasae lavoratrice che non hanno mai tradito. Esai non hanno saputo mai ,cosa fosse l'odio; hanno anchf\ loro iportata la pro_ t Agosto 1947 - Ghllardl Leone pria croce, senza risentimento, meravigliati come dei bambini di fronte a certe soluzioni paradossali costrette dall'incomprensibile realtà della vita di tutti ii giorni. Il Socialismo, la Classe lavoratrice, il Prurtito, per loro hanno si,.crnificato: amo.re, amor,e, amore. Noi vonemmo che !'es-empio di questi nostri umili compagni, sia seguito dai più che hanno disimparato a creder-e, ad amare, ,confondendo per caLcolo voluto i prop:ri egoistici interessi con quelli della classe, quella classe che mentendo si afferma di servire. Giuseppe Milani e Ghilardi Leone, vivranno sempre nel nostro cuo1,e; tutti i compagni operai li ricorderanno, come si ricorderanno i f,ra telli maggiori che si riposano nel sonno del giusto dopo la laboricsa gio.rnata. Alle famiglie nel dolo1--ee nel lutto, la Commissione Esecutiva, la Sezione di Zurigo, il Partito Socialista tutto, la Redazione dell'« Avvenire dei Lavoratori» porgono le più sincere ,condoglianze. Ginevra Per una casa della Colonla Libera Italiana La Sede delle nostre a&.sociaziO'lli è stala sempre una viva prcoccupaziO'lle per molli dirigenti. Fin dal 193 le scuole italiane, la Dante ed il Circolo della Colonia • La Seminatrice• se ne occuparo- '110 rimandando poi lo studio a•lla fine della guerra ed alla caduta Jet fa.scismo. Nel 1943 e 1944 è stata. un'aspirazione gene-rale ecl jJ probi e ma venne sempre :J.)osto all'ordine del giorno di -0gni discussione; .si debideravano dei locali vasti: una Casa in oui tulle le associazioni della Colonia trovassero in un a,mbie.nte comune, la soddisfazione di un•a nuova vita per le loro opeTe, facilitanlo lo sviluppo delle singole a,-sociazioni affinchè lutto il bene che da esse potesse derivare venisse portalo in concreti effetti allo a favorire l'inLera comunità. Un'apposita commissione finan-ziaria aveva deliberalo che, considerando la critica situazione degli alloggi in cui versa attualmente Gi-nevra, non vi polc5se es ere altra via se non quella della co lituzione di una Cooperativa ImmobiJia.re, legalmente riconosciuta e regolarment.e iscritta al registro del commercio, che potesse dare un affidamento ed una reale garanzia!. Una cooperativa in cui lutti i componenti :Ha1iani, animati da uno spirito Ji esatta comprensione dall'evoluzione politica del nostro Paese (non .macchiali di responsabilità alcuna) prendessero parte ·attiva con libera e serena volontà aenza sentirsi nè offesi nè umiliati e Lamio meno costretti da un impegno politico e morale. ~ella seduta di Consiglio avvenuta 1'11 aprile si approvava da proposta della commis.sione ed il progetto di blatulo concernente la Casa de!Ja Colonia, provvedendo ,alle eventuali &po.se tramite apposito fondo Jella nuova Sede, ed in quella del 30 aprile, all'umanità, .si autorizzavano i membri della ,suddetta commisaiono a costituir.s•i in Comilato provv.isorio della nascente Cooperali va. In quell'occa ione ò st.alo lancialo anche un appello a tutti gli italiani di Ginevra. Parecchi italiani risposero con entusiasmo dando la lO'ro piena adesione; altri devO'Do ancoTa adorirc. Ed è pa1•ticolarmenle a questi che iJ Corni !alo Provvisorio si rivolge ancora una volta incitandoli a voler co-1Jabora.re, :nel limite Je:Je loro possibiltà, aill'opcra benefiea magnificameule iniziata: es o è pienamente co-scioole cl1e ,l'altivilà svolta ò utile ai fiir1i 'Prefissi. I nostri connazionali debbono guardare all'avvenire dimenlicando gli odi ed i rancorj che non po5sono e non devono sussistere. AJ di sopra <li qualsia.si concezione ideologica e politica, la Casa di Lutti gli Italiani deve e Jovrà ease.re un'i.sliluzio.ne che si riel1iamerà allo s,pidto della fra.torna. solida•relà. Emi/rio FC>glia LUTTO ,NELLA COLONIA LIBERA Il giorno 1 'luglio han,no avufo luogo i funerali del compagno Ocldonc Galli, figura di inst.ancabile lavoratore e di grande col1aboratorc di tutJ le le varie .associa:iioni della Colonia Antifasci.sta.' La stima di cui godeva è blata dimostrarla dallo &luolo di amici che a lui resero gli ultimi onori, e daHa Colon,i,a che iprovvide ai funerali. TuLli i socialisti di Ginevra, partecipa.odo al lutto del compianto compag:oo, inviano a11a famiglia aenlilc e sincere condogli,anze. E. F. COLONIA LIBERA ITALIA,NA - SCIAFFUSA RECITA TEATR,ALE Alla Casa del Popolo di Neuhausen, il gruppo femminile deHa Filodramma.tica •Libera Italia• ha presentalo sabato 23 agosto, il dramma in tre atti di Giorgio Lantcri •Sogni Infranti•. Il numero o pubblico affluito, ,ba calorosamente VOCASOLARIETTO POLITICO PARTITO Libero aggl'uppamenlo di uomini fondalo su comunità di eonvinzioni ideologiche o di interessi di classe e di gruppo. al fine di partecipare al governo dello Stato. I pa,rtiti sono uoo for,ma rnode:rna cle1la vita politica, e presuppongono la libertà cli oTganizzazione, sia già legailmentc stahilita nello Stato, sia che in questo, IJ)er quanto <lomiroi u.r1 rogiune autO'rilarrio, essi possono organizzarsi clandesliòflamenle per abbatterlo: da qui il valoll'e d~ i])a?"i,ito di moll,e oci-eià segrete. Nell'età contemporanea emc-rgono .S01)Tatlutlo i grandi pa1·cUi dii ma.si.sa, con una nece.ssaria 0<rgmizzazione burocl'alica, con un E-secutivo centrale, Federazio~10 rergi01J1a.Li1, po:ovinoia'li e oiLfacli111e.La più rigorosa l()rganizzazione è, in questo ben.so, q1iella comuni.si.a, che ha jato il suo elemento primordkl'le nelltì ,oeP-/ula.' Tuttavia la ma.gg1,oranza. degli elcttorJ Jton è, in igenere, iscr:iJlta ai palT"tUi, J qttaJi vengono cosi a C'.>,,Slit.uirecome dei nuclei alrava.nguarclia deM'azione politica: il con1l'apposo al pericolo di un Joro cli potismo è oostitui to dalla vi.va articolazione della 4iherlà, ueiile forme molteplici dei movimenti ,polilico-cultu-rall, de:ii p<11·tìli mLno,ri i111quanto ,non cla&Sisti, o con- .':ervalori (in oo negativi, ma atti a frena.re i fermenti demaigoigioi dei pa,1·tili J)ro.gre.s&isti), e soprnllullo la hberlà ji opinione e di stampa. Del re lo, pe1· quan lo pericoloso possa a,pparire per la fecondità dell'individualismo democratico il di-spofismo organfazalivo e •J)..-'lJ'lamenlt11redei pwrttti, questi .sono runica forma concreta e reb1)onsabi-le in cui si attua Ja vita politica, mentre è stata chi-aramenle d,imoslrala l'inefficienza sia dei totalitarismi di destra, sia delle iincerte reazioni antiparlitiohe che predicano 'l.llla politica ji pura amnni,nislr,azionc (im. Iu:iJioa, ad ,e.sem. i'l Qua,ltunqwismo). Nel"l'elà ,moderna i i))rj1Jtii ,partiti sono s-orti in I-nghilierl'a, e ono i parr/lli W,hi-9 (v.) e Tory (v.) evo-luli poi i;n quello liiberale e ,oo:nservatone, che col IJoro duali~mo J1an1J10dominato la politica britannica per tullo il sec. XIX: ~orto nel 1906 il partito laburi-.sta, :il duali.smo Si è trasferito nei'la o:p.posizionc con..sorvoto-ri _ ,J,a,buristi. J\111c·he incgli Stati. U111.if:iiJl giuoco po1il.ico sl .svolge pr.imcipa,lmenLe trra du,e J>a:r/Ji:ti, (demoaatico e 1·epu,bblicatno) senza profonde differen?"Je ideologiche, inlorno ai quali ciTcola animati.ssima Ja vita di a,ggruppamenti minori, senza ;per altro un lll.Otevole ri:làevo dei ,pa-rtili di ol,asse. :Nell'Europa con-tinento'ic, wo J1on -si con.sideri pa:rtito lo. M.aissone,~ia. i -pa~·tibi &oT.gono drul'esperienze. della Rivoluzione France.se, e ,si delinea.no (derivando dai CJiubs) nella Co.slituen1ie ,e 1J10lla LegJ- '9laliva (Realiati, Fog,illrnti, Gi-rondim, \(}Jacobi•nli. Montagnardi: in me-z-zo la numerosa e incerta pianura). Dur-ante la Restaurazione si OTganfazano nei paesi reazionari Je società segrete {Carboneria, Eterie. Bur.schen•schaften. ecc., in Francia sotto i Bol'boni lottano più paTtiti (bonaparti,st.a, liberale, clerieaJc). Do1)o il 1831 a])Ì>are tra noi la Giova111.e Jt,a.Ttia, da cui si svolge poi anche 16 C'ri.o,z,~ine Ev110pa. 11 gi()('O dei pa,rtiti, fattosi ;più serralo in tutta l'Europa co 1'48, e .smorzatosi momenlanea,menle nel trionfo della controrivoluzione, diviene ,gradatamente jecisivo nella .seconda metà del sec. XIX: anche il Secondi() Impero deve acconciarsi ad un'opposizione libera•le, anche Bismarck devo fare i conti con cattolici. sociali,sti (il ,partt/,o so1--e in Germanfo nel 1869), li1berali. In Italia la mo:,;:dniana A.ssoci,azion,e Nazi01uvle UalWtno (1850) cvo1ve nel pa1·tilo d'azione :repuhblicauo. mentre i•I Cavour. attraverso l'opera del La FmriJna. erra Ja Società Nazi-Onale e. ,nel Parlamento SubalaJino, \Si batte col più perfetto metodo liberale con a"opposiziO'Oe reazionario-cattolica. D:.tl 1 61 al 1876 la maggioranza 'Parlamentare e H GoYorno ,$,Qll10 della JJestra stori,ca nel 1876 '})a.;,sa al govm-.no la Sinistrn, ma oronnai queste due dele.mninazioni non b'Ono tanto rigide Ja :mpedire il traisfonniismo. l.A.1 fine del secolo ,edo anche in Ita,li,a, aiffermansi con dolorosi contra;:.ti il socialismo, che può ,tuti.avj{l1 grazie (IJ) ·liberalismo gioliltiano, evolversi fecondamente in tutto il primo ventennio del secolo XX. Solr1 nei dopoguei-ra si cformeranno in Francia e in Jtaiii.l (1921) veri e :prop1•i partiU comunisti. Mo nell'a.nleguerra si sono delinea ti in lutla ,l'Europa i parliti nazionali li (in Italia, Conadini; in Francia, Daudet e M.aunas: i11 Russia, ino dalla seconda Duma, ,gli .slavofili, ecc.) ai qua-li, i p<11rtttl di -sini tra non l1anno cosliJ.uito un argine &Ufficienle. come ò apparso chiaramente ne!Ja crisi 1~azi-fa,s.ci la che ha dominato qua.si tutta l'Europa contin1enlak, meni~·o la rivoluzione '1."l.llSSe, ria ,portato colà un totalilaTi&mo cli .sinistra cbe ò anrh ·es.so la negazione elci ,gioco demooratico dei par- /ili di mt1s,;,a, cla--isli o non ola~isLi (fra quo.su di importanza fondamentale. quelli democraticocristiani. particolarmenle efficienti i'll Italia, Francia. Belgio e Au lria. Solo Ja normale Tipresa della competizione parlamenlaTe e de.Ile prove di auto.governo decentrato polrà recare un più movimentalo .smistamento iellc forze politiche, e una più ohiara e leale discriminazione dei prog.raimmi di Partito. Bivliogra.fia: GraUon G.: Origirne -ed evoluzione dei partiti :politic:i. Trie.ste 1911; M01·andi O.: 1 partili politici nella 1Sloria d'Italia. Firenze 1945; P,erbicone G.: I pàrtili politici in Italia, Modena 1945. app1-aruclite le vaJeuli artiste, cl1e IJ)ur lH'e&entandost per la prima volta al pubblico, ha.nno saputo dlmostraTe, sollo ~a di1·ezione ie!Ja .sig.na Cesarina Compaignoni. con quale foga cli recitazione e con qual serietà d·intcnti es.se si sono mes.se alil"opera. Il ,primo pa&so è fatlo, e fatto bene. altre recitazioni ne 6Cguiranno e rpcrciò a queste no,•lre compagne lavoJ'alrici vacli il plau o e fincitamenlo d'l tutta Ja colonia di •lingua italiana. NOTE MESTE Dopo breve malattia ed alla bella età di 73 anni è _m~ncata ai suoi cari ],a signora Franccwchlnj Luigia. Ai suoi fi,gli, ed in pecial modo al caro compagno ~~Ionio,_ -memb1;o del nostro comitato v.acllno Je p,iu r,nl1tc condo,glia•112e della colonia tuff.a. ,

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