L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVIII - n. 73 - 15 luglio 1947

.. .Ca Voc·e degli l1à1iarii Vita e Cronache della Emigrazione Italiana In S-vlzzera I problemi dell'emigrazione italiana Dire e io ho bisogno di lavoro dunque emigro > è un'espressione semplicistica. La terra è di tutti e chi lavora ha diritto ai suoi frutti. Pensieri che sono giusti in sede religiosa e filosofica (anche nel Corano sta scritto: Allah ha creato la terra per il vostro lavoro e i vostri commerci. Godetene liberamente). l\la in realtà la terra è una giungla con fitti reticolati di ferro spinato che sono le frontiere ed è un vasto mercato internazionale in cui gioca l'immorale, iniqua ma coi:icreta legge della domanda e dell'offerta. li lavoro umano è pagalo esattamente in rapporto al costo di produzione di una merce e al prezzo mondiale di vendita. L'emigrazione deve essere quindi vista da questo punto di vista che, ripeto, può essere cd è - per me socialista - iniquo, ma che per altro è positivo dato l'obiettivo delle leggi economiche. Prima della guerra del '14 la nostra emigrazione aveva un carattere individuale, anche se il numero degli emigranti è stato grande, dal '19 al '30 si è avuta una impostazione nazionale e la politica fascista non ha per niente arrestato il flusso emigratorio, pcrchè, dicono Lello Suardo e le statistiche, si ·son perdute ben 1 milione di unità lavorative, malgrado gli strilli anti-emigralori; da oggi il problema diventa, sul piano economico e politico, internazionale. Infatti noi dovremmo chiedere : quali sono le nazioni che hanno bisogno del nostro lavoro? Tutti gli occhi sono volti all'America latina. GU U. S. A. dal 1924 ci hanno chiuse le porte e tentano di arginare la pressione dei parenti degli emigranti stabilili e naturalizzali nel paese, che entrano nel paese, dove si sta bene, ma dove ci sono disoccupati, crisi industriali acute e dove si vuol difendere un tenore di vita che sembra e ragionevole•, ma che per noi è un sogno I Comunque gli U.S.A. non hanno bisogno di noi. Ma c'è il Sud America con le Ilanos, le pampas, le sconfinate praterie : c'è un'estensione di terra che può nutrire molti milioni di uomini. l\la ecco il ferro spinato delle nazioni e quindi ceco - purtroppo la domanda : quale di queste nazioni ha bisogno di noi? e in quale misura? Vediamo in concreto di rispondere, pur senza entrare in esame particolare, a questa domanda. Ci sono stati che hanno grandi risorse ma pochi capitali e quindi hanno la necessità di guadagnare i mercati internazionali. Questi stati, come il Brasile e in parte anche l'Argentina (non dimentichiamo per es. che la nazionalizzazione che sla facendo Peròn colpisce l'Inghilterra ma svuota le casse dello stato e che gli U.S.A. nello scambio dei prodotti manufatti, chimici e meccanici con caffè, cotone grezzo, legname, cacao ecc. non mollerà il suo danaro senza un controllo effettivo soprattutto per quell'impiego industriale che questi due stati vogliono realizzare) - questi stati, dicevo, come Brasile e Argentina, debbono tener bassi i salari per necessità di cose, cioè per avere la possibilità di invadere i mercati internazionali. Perciò, scottate - le vicende del caucciù c:he ieri era fra le prime materie di esportazione e oggi, con la produzione malesiana, è passivo - dall'errata politica di prodotti a monopolio in cui gruppi di uomini facevano il bel tempo e il cattivo tempo dell'economia nazionale, oggi queste nazioni giocano su due piani : uno di esportazione internazionale e il governo nazionalizza e monopolizza ciò che può, l'altro di autarchia per i prodotti di uso e consumo. Se crescono le braccia crescono le bocche e il flusso emigratorio che vuol puntare su questi paesi deve tener conto di tutto questo. Perchè se tutto questo è vero, è per altro anche vero che bjsogno di lavoratori c'è - ma di lavoratori che diventino cittadini del paese. A qualcuno questo dà fastidio, ma noi cittadini del mondo, che di nostro abbiamo solo la nostra capacità lavorativa, non ci sentiamo choqués da questo che è poi logica conseguenza di una situazione positiva e quindi capace di esercitare diritti politici, al luogo di lavoro. Nel Venezuela, nella Columbia invece la situazione è diversa. Esse hanno bisogno di tecnici. Non molti e ben pagati. La loro situazione internazionale dei mercati è tale che esse hanno bisogno di mano d'opera direttiva e specializzata (una certa aliquota di operai qualificati sarà utile in Brasile). Ma il flusso emigratorio sarà limitato in partenza. Il quadro non è negativo ma realistico. Soprattt1tto onesto. L'Europa invece può essere per noi e per i polacchi un buon campo di emigrazione. Ma qui - Francia, Belgio, Jugoslavia, Cecoslovacchia - la giungla dei nazionalismi diventa cosi spinosa che cadono le braccia. Il problema dell'emigrazione europea - che in realtà sarebbe per noi il più serio e concreto perchè il più risolvibile - non si può trattare con serenità. Ma la Francia, il Belgio, la Cecoslovacchia, la Jugoslavia, la Russia hanno bisogno di lavoratori perchè mentre nell'America del Sud non ci sono le ferrovie e i mezzi per le comunicazioni, in Europa ci sono le condizioni ambientali perchè il lavoro possa essere utile e per i mercati che esauriscono il fabbisogno delle singole nazioni, nel campo agricolo, e per i mercati internazionali come per lavori estrattivi e industriali. E. CABRINI Unaletteradel eompagno norevoleErnestoPiemonte Molti fra i nostri compagni e simpatizzanti della emigrazione italiana in Svizzera, hanno conosciuto e stimato il compagno Piemonte. In questa lettera egli spiega i motivi per i quali ha aderito al P.S.L.I. Caro Compagno, Come roi /'in~ialiva per l'autonomia provvisoria della Federazione Socialista Friulana, parli dal compagno on. Cosa/lini e fu da me e da allri compagni accettala in piena buona fede. Pensammo che neUa nostra Provincia nella quale le frazioni non si erano mai mani/ estate, se non alla vigilia del congresso provinciale, e dove le polemiche apparvero più conseguenti a rivalità di capi, che altro, fosse uli.le e possibile tenere uniti tutti i compagni nell'autonomia. Bada che in quel momento Chiussi e Di Varmo, se pure fecero qualche riserva, non si opposero decisamente al referendum, non dichiararono apertamente che non lo accellavano. Attesero a pronu.nciarsi dopo che il re/ erendum era in corso e in occasione dell'assemblea dei soci deUa sezione di Udine, convocala all'uopo per discutere e deliberare. Successivamente, senza attendere l'esito del referendum, fecero propaganda contro di esso, lo svalutarono, costituirono la Federazione Provinciale del P.S.I. Malgrado ciò il referendum diede una J10levole maggioranza all'autonomia (80 sezioni contro meno di 40), ma un centinaio di Sezioni non parteciparono - inutile cercarne le ragioni - al re/ erendum stesso. Cosicchè su 13245 iscritti volarono solo 6000 circa di cui un terzo contro l'autonomia. IJ1 simili condizioni l'autonomia non era nè sostenibile, nè vitale e fu gioco- ! orza lasciare che ogni socio, ogni sezione liberamente potessero aderire a quello dei due partili socialisti derivali dal congresso che meglio rappresentava la propria fede o inclinazione. lo ho aderito al Partilo socialista dei lavoratori italiani. Ti assicuro che fu una vera tragedia di coscienza separarmi da tanti nuovi e vecchi compagni, Cosallini in prima fila, dopo quasi mezzo secolo di lolle in comune. Ma in questa occasione, come sempre, ho ubbidilo alla legge che mi sono creala, e cioè fai quel che devi, avvenga ciò che vuole. Ho aderito al Partilo Socialista dei Lavoratori Italiani perchè mi è apparso la continuazione e il naturale erede di quel parlilo socialista quale risultò dal congresso di Genova nel 1892; perchè sventola pienamente e arditamente la bandiera dell'inlernazionalismo socialista e vuole la pronta ricostruzione della nostra internazionale (dai comunisti ostacolala in lulli i modi); perchè non vuole alcuna dittatura nè dentro nè fuori delle sue file; perchè pratica la democrazia all'interno delle sue file, e di/ end e al di fuori la democrazia politica, costituendosi cosi_ lo strumento più valido e più forte per la conquista della democrazia economica, che è il fine del Socialismo. L'altro, il Partilo Socialista Italiano, è sul piano inclinalo della fusi one col Partilo Comunista, e nessuna forza può impedire che non scivoli sino in fondo. Già in Ire quarti d'Italia esso non è che un'appendice del partilo Comunista. Forse questa fusione si farà uff icialmenle solo mollo lardi, forse non la si proclamerà mai apertamente, ma essa è in parie c!i già e lo sarà totalmente presto di fallo aggiungendosi al danno anche l'.ipocrisia. Del resto la crisi del Socialismo in Italia non è f inila, prende altri sviluppi e altri f ranamenli. La massa socialista voleva che i ministri socialisti fossero controllali e quindi non potessero fare parie della Direzione del Partilo. Il Congresso di Roma r:ispose a quella giustissima aspirazione nominando nella nuova Direzione ben quallro membri del Governo. La massa socialista voleva che i Ministri socialisti corresponsabili della obbrobriosa amnistia, (origine prima e principale dello scoramento e del disorientamento del popolo italiano) fossero puniti od almeno messi per un po' di lempa da parte: ebbene uno è direttore dell'Avanti I un altro ministro del Lavoro . Sollo la direzione di Lelio Basso, il lavoro di fusi o ne sarà presto sempre più evidente e compromettente e sono cerio che tanti occhi si apriranno e tanti bravi compagni aderenti al partilo socialista italiano per un rispellabile senso di disciplina, lo abbandoneranno quando s'accorgeranno che /'autonomia del loro partilo sarà solo sulla carta. Penso quindi che il processo di chiari/ icazione proseguirà e che anche quei pochi che hanno aderito al P.S.L.I. nella speranza che si traili di un partilo non classista, ma vagamente democratico, se ne andranno a trovar ricella altrove, una volta anch· essi disillusi come saranno. In fondo a questa chiari/ icazione vedo, borghesi con borghesi, comunisti con comunisti, socialisti con socialisti. Ossia il terreno allo a ricostituire l'unità del vero parlilo socialista, e puoi star sicuro RISTORANTE COOPERATIVO ZURICO VINI SCELTI Pranzi e cene a Fr. 2.20 - Sala per riunioni che a questa opera di unità, quando sarà tempo e se sono ancora al mondo, darò ogni mid s/ orzo. !Io aderito al Partilo socialista dei lavoratori italiani anche per un altro motivo. Il rafforzamento dei vincoli fra Partito Socialista Italiano e quello Comunista, la sempre più evidente fusione, determineranno una polru·izzazione all'estrema destra e all'estrema sinistra, ciel/a parie militante ciel popolo italiano; si ripeterà quanto avvenne nel 1920-22 e cioè che il proletariato rimarrà isolalo e la conseguenza sarà ancora quella cli allora: il prevalere della conservazione, ciel fascismo cioè, comunque possa mascherarsi. I segni di questi processi sono evidenti. Nel 1920 noi, Turali in lesta, demmo l'allarme, mellemmo in evidenza il pericolo: fuTTU110travolti da una Direzione del Partilo freclcla, insensibile, avvolta nel suo manto mortuario de/l'intransigenza assoluta ed avemmo la catastrofe. Perciò ho aderito al partilo socialista che questo isolamento del proletariato non vuole, che vuol conservare a questo povero paese, rovinalo, la libertà, la democrazia e soprattullo la pace. Ti sru·ei grato .se tu provvedessi a far si che questa mia lellera fosse lella nelle assemblee clei soci delle sezioni socialiste perchè i compagni siano edolli delle vere ragioni che hanno determinalo il mio contegno politico. E. PIEMONTE Vacanzeal mare per i bambiniitaliani in Svizzera A<lerendo -al desiderio espre.950 -falle a..ssociazioll!i italiane cli Svizzera, Ja D:i:rezione <lella Croce Ressa Italiana Giovanile ha messo anche questo anno 100 posti a disposizione nella sua Colonia Ji Folilonioa (Gr<>s.9eto), i oui lavori di abbellimento oono stati portati. a termine. Anche que.st'amno pO&Siamo offrire tale .soggiorno, diretto da ipersonale provetio e con. serviz..io medico permanente, al prezzo di Fr. sv. 2,75 giornalieri, ai bambini italiani di Svizzera. Si aggiungano a questo itl. ibiglieU,o a mezza truriff.a sul pere<>roo svfazero e ii costo del .bi•glietto a riduzione sultla rete ilatli,aina. e magari il piccolo peculio peroonale del .bimbo o della 1 bi,mba. Durata del soggiorno : dal 1. al 30 agosto 19lf7, con partenza da Chiasso il 1. agosto. Sono ammessi maschietti e bambine dagli 8 ai 12 anni, dietro presentazione della scheda sanitaria del medico di famiglia e versamento della retta (2,75 x 30 = Fr. 82,50); bambini gracili o comunque bisognevoli di cura elioterapica e salsojodica, ad esclusione dei bambini ammalati. Durante il soggiorno, un'incaricata speciale avrà il compito di tenersi in costante contatto con la Delegazione e i genitori, di cw·are l'inoltro della corrispondenza dei bimbi, di assisterli e via discorrendo. I bambini dovranno essere forniti degli oggetti personali e di sapone da toeletta, di sapone per bucato, di un corredo completo e sufficiente. Oltre i capi di vestiario e di biancheria abituali, tutti contras,egnati col cognome, essi dovranno avere un costume da bagno, due prendisole di tela e un tascapane blu. Le bimbe inoltre due grembiulini di. cretonne a fiori. Si prega di prenotare i bambini presso : La Delegazione Generale della Croce Rossa Italiana in !svizzera (3, Avenue Weber - Ginevra), i Delegati cantonali o i corrispondenti cittadini della Croce Rossa Italiana in !svizzera, nonc:hè presso le sedi dell'Associazione Nazionale Combattenti, dell'U.D.I., delle Colonie Italiane, delle Donne Cattoliche, delle Camere di Commercio Italiane . -· OPERE IN <CORSO DE·LLA CROCE ROSSA IT.ALIANA - Assistenza sociale ai degenti italiani di Arosa, Davos, Ambri Piotta e Leysin; - Soccorsi ai residenti italiani in Germania; - Servizio pacchi-dono in Italia; - Soccorsi ai rimpatriandi italiani di Grecia; - Madrinati di bimbi orfani in Italia; - Raccolta materale scolastico. Date il vostro obolo, versate la vostra quota sociale annuale di Fr. sv. 5.- I AVVISO • Ci rivolgiamo al buon cuore delle famiglie italiane o 6vizzeTe, che si trovassero nehla ;po.s.sibii!:ità di ospitare <lei bambini italiani >bioognooi di un periodo cli tre me.si <li montaigna o campagna, a parlirre -dal 1.o ,a,gosLo, di mettersi in corrispondenza con ,l'Unione Don.ne Haliane, Zurigo, Erismannstra...~e 6, indicancLo il se.s,so -preferito>. Soccorso Operaio Svizzero. OBITIOA SOCIALI Rivista quindicinale del Socialisrrw Fondata da FILIPPO TURATI Direz. e Amm.: Milano, Piazza Diaz 5 Per abbonamenti rivolgersi ,a «Libera Stampa» Lugano LETTERE La Delegazione Generale in !svizzera della Croce Rossa Italiana ha invialo la seguente lellera che volentieri pubblichiamo : Per agevolare l'iscrizione alle vacanze estive di Follonica, dal 1. al 30 agosto 1947, dei bimbi di connazionali disagiati residenti in !svizzera, questa Dekgazione ha pensato bene di costituire un e fondo di solidarietà sociale>, alimentato dai doni di enti e di privati, al quale attingere a favore di coloro che non fossero in grado di corrispondere la quota normale di Fr. 100.-. Confidiamo nella comprensione dei membri di codesta on. Federazione nei confronti dei bambinii di quei soci che volendo non potessero, per motivi economici, inviarli al mare o versandone od integrandone, a ·seconda dei casi, la quota. Grati di quanto codesta on. Federazione Socialista Italiana vorrà fare per dare corpo al • fondo di solidarietà > cogliamo l'occasione di porgere i nostri migliori saluti. Il Delegalo generale Preghiera di inviare le eventuali offerte al seguente indirizzo: Croce Rossa Italiana - Delegazione generale in !svizzera, Ginevra, Avenue Weber 3. Conto eh. postale I. 915, telefono 5.31.13. Invito al compagni Ricordiamo a tutte le Sezioni, a tutte le Associazioni, a tutti i gruppi, a tutti i compagni, che è necessaria una attiva collaborazione, da parte loro - med!ante informazioni sui problemi locali, proposte, ere. - affinchè l'elaborazione del giornale sia opera di tutti. Rivolgiamo perciò particolarmente alle Sezioni la nostra più viva preghiera affinchè abbiano a rispondere al presente appello, così da fornire ali', Avvenire dei lavora tor i> il materiale adatto a dar concretezza all'opera di proselitismo, a suscitare l'interesse intorno al giornale, ai problemi dell'emigrazione e della nostra Federazione. Inoltre preghiamo di voler rimettere al più presto l'importo degli abbonamenti. Zurigo AssociazionePoliricreativaItaliana - Erismannstr6. CASAD'ITALIA SABATO, 12 LUGLIO - ore 20,30, I TRE ABANTI Dramma it1 tre atti di EUo Zonl Persona,ggi e interpreti : Elena. Duchessa Teresa Ghita Giovanni Salvi A,n,d rea 1f.a g,ge.si Mitia Amerigo Duoa di S. Virgi,Uo Fra.noesco Rammentatore Sig.na Nice Moreschi • Vittoria Fruet > Dolore.s Maroni Sig. Pietro Porcel,J,i > Waù-ter Men,ghinoi • Bruno Rampoldi > Costantino Brumale N. N. Bruno Airriva.bene iR~gia <li Pietro Porcelìi A Firoo.ze, oggi. Ingresso Fir, 1,20 Selaflasa Colonia LiberaItaliana Sabato 19 lug.1io, aUe Oil"e 20,30 alt' Hotet Schiff hl Gruppo <le11' API ira.presenterà I TRE AMANTI Dramma in tre aitti. di Elio Zorzi Pel\90naggi ~ interpreti : • Elena Duohes.sa Teresa Ghita Giovainn:i Salvi AndTea Maggesi Milia Amerigo Duca di S. Virgilio F.rance&oo Rammentatore Sig.,na Nice Moreschi • Vittoria F'ruet > Dolores M.aroni Sig. Pietro Porcelli > WaJter Menghini > Bruno R-ampoldi > C0&tan1ino Brumale > N. N. > Bruno Arri vabene Dopo rio spettacolo Bal1lo. l,ngresso: Fir. 1,20 BaJrlo: Frr. 1,20. SocieCtàooperativ Winterthur NEBOZDIOIGENEARILIMENTARI E V NI Recapito delle Sezioni Soclallste: Italiane e Ticinese Scopodella Cooperativa: La Società Cooperativadi Zurigo è un istituto creato allo scopo di fornire agli , operai uncibosanoe nutriente,al prezzopiùfavorevole. Bib e G = o B a 1c Automatico · secondi al centro • impenetrabile all'acqua · anti scosse RISTORANTE COOPERATIVO SALMEN Vini italiani, ticinesi e tirolesi Cucina italiana rinomata

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