L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVIII - n. 73 - 15 luglio 1947

I Bib DUE DEMOGRAZIE? E' invrulso ormai pe.r taluni, nel limguaggio politico, l'uso di parlare di democrazia orientale» -come di cosa distinta ,e conLra.pposta alla « democra,1,ia oooidentaile ». Distinzione sottile in a:pparenza seducent.e, comoda soprattutto per avallare certe tesi. Distinzione però che anche se conial,a di fresco, appare all'attento osservatore imprecisa, già logora come una vecchia, mon-eta, <lai contorni smussati. Una moneta che il grosso pubblico può accetta- :re per buona, anche se falsa. Quando e come si generalizzò questo facile slogan del,l,e «due» democrazie? E' difficile precisarlo. Grosso modo, si potrebbe dire, un paio d'anni fa. Quando il mondo si accorse di essere minacciato da uno scisma, e tentò di definirlo. Molte furono !le definizioni, o megJio i tentati vi di definizione. Il Carr, ad ooempio, cre- <lebte di individuare una « democrazia borghese•, ,basato sulla proprietà privata, come contrapposto di una « diemocrazia, popola.re•, basata sull'eguaglianza, sul livellamento de.Lle classi e sul predominio delle classi più numerose e più povere: in altri termini, una democrazia sociale. Questa può essere una definizione, e come tale viene genera,lmente accolta. Ma il problema va esaminato anche sotto altri aspetti. Il De Ruggie.ro, ad esempio, acutamente individua una « idea occidentale » della democra.2ia, secondo la quale il governo dieUa maggioranza postula la libera discussione, -e una « idea orientale», secondo ,la quaJe il govermo di una élite esi,ge una acritica un:iJfonmità. Su questa interpretazione sostanzialmente con corda anche °l-Iarold Lasky, il quale, ·pur dichiarando essere la Russia una società più democratica della Gran Bretagna, in quanto non conosce privilegi <li nascita, d,i ricchezza, di razza, di re.li~ione, ammette altresì che non si può parlare a.i un governo democratico nell'Un.ione sovietica~ e che il oomunismo non è a.Uro che J'aspetto totalitario di una dottrina di cui il socialismo è l'aspetto democratico. (i[} che combacia con altra precedente defi- .nizione, di Laski, essere, la, democrazia una forma di governo rivolta a sostituire una « p.roc.edura di coercizione»). Infine, per citare anche un rus....c:op,otremo ricordare la formula di Ko.rneev, il qu,aile, sul Bol,,scevik, aiferma che per giudicaire una democrazia di un paese bisogna vedeTe se il partito che lo dirige rappresenta veramente gli interessi deHe masse, e precisa che nell'Unione Sovietica, es-, sendoci u.n solo partito, essen<lo inesistemti i part.iti reazionari che op,primerebbero i diritti e la libertà dei Jarvoratori, si ha una democrazia superiore alle alt.re. Questi tentativi di definizione ci portano, come og.nun ve<le, assai lontano. Attraverso essi vien perdendosi (o meglio, vien anche tropp-0 ben lumeg11ialo !) quel fondamento di libertà persona.le, ~i liJbero gioco e di rispetto delle volontà minoritarie, che costituisce il presupposto stesso di una vera democrazia. Non tanto si tratta quindi di tra..cciare una linea di demarcazione fra « due » democr~ie, quanto di identificaro la ve.ra democrazia di fro:nte a forme di non democrazia. In fon.do, il problema della democrazia è stato ben impostato da Li.ncoln con la sua classica formula: Governo del 'Popolo, per il popolo, a mezzo del popolo. Quasi un secolo è passato, ma nulla si può aggiungere, se non p,leonastiche chioae, a questa formula. Regimi si sono succeduti a regimi. Si è cercato di generalizzare sempre più il Gove1-nodel popolo e per il popolo. Anche in Russia, vogliarrno credere, queslo si è fatto. Ma veramente democratici possono dirsi solo quei regimi che mirano a realizzare anche la terza condizione di Linooln: a<l assicurare cioè il Gov,erno a mezzo de,l popolo. E questo non sembra essere il caso delle cosiddette democrazie orienta.Li. Certamente, esse, e il regime sovietico in particolare sono regimi di massa, regimi progressivi; ma questéll terza condizione non l'hanno realizzata 1 o quanto meno, non l'hanno ancora realizzata.. Questo ci può portare ad esaminare il problema sotto un altro angolo, particolaire, ma appunto per ciò più ,concreto. Il •prablema delIl socialismoe gli Stati Unitid'Europa Il primo congresso i;nterna.2ionale per ,gJi Stati Uniti, Socia.listi d•Euroq>a venne tenuto ,a Londra il '22, 23 febbraio 1947. La. data nel C011gresso coiinoise con fla pubblioa2ione del p.rimo n'1l.Dlerodella nuova serie del JlOb--U-O settimanale, oh3 dedicò appunto él!l['ar,gomento ~a lsua prima :paginla. Org.anizza.io.ri del congresso eromo stalli il J>artito Jaibu.rista incliipendente 'im.g1ese e .i.a Società F.abiia,. n.a: vi parteciparono alhri anov.imenti di siJJistr.a inglesi e 'i partiti sooiaJllst'i della F,r,amci.a, delJ•Olanda, delLa Grooia e deLLa Spagna; anche tre dehg.ati del ,partito sooi,a.]jsta tedesco erano giUIDti iper la. pri!ma volta a Londra.. Fur0010 due giornate di di.s,cuseioni oalme, come di e06'tume nei rheetings in, Jin~terra,, ma fornirono ,]'oocas:iooe ,alla Gran Breta~na, d'una parte, e ,a,l socialismo d,aàf,a.Jtr.a, di 'POI\Sidi fronte a.J. le proprie re5'J)OJJSa.biliià e di ruesamiillare realistioa.me:nte dei concetti o.rmaii c3U,peralii&ia ;per l'una, che P3r ll',a.Jtro, anche se nessuno ,aveva avuto fino allora la franchezza ,di denunciare d'equivoco. La, vecchi.a Inghilterra tradizion.aùe individualista e orgogliosa, scopri ohe il 5'1.lopnimato 'Ilei campo ecooomico e dilplomatico era crol1.ato. lJl v,ec. chio socialismo tr,adiz:ional.e scopri a.nch'es.so, con un minore spavento seppure CO!D minor reaJ.ismo, ohe il suo primato nel campo politico e sociale era. seri.amenb miinacci.ato. Il con,gresso fu un reattivo e una, ip.rova. Il momento era. stato ben scelto, comimciando ail.lora a w.;;i senti:re in Gr~rn Brei,aigna, le conseguen'lA.' della cr,isi industri,a.J.e e a.limenta,re. Il problema po-fè es«9er posto tanto più agevolmente ne.li.a, sua g:i,11siel,uc3. L'Inghilterra non ,poteva più ba.stare a se stoos,a e ,a,veva bisogno degli ,aJltri paesi: Le due basi sulle qua.le av-ev,a costruito .J.a. sua 'J"'Oprietà - iJ iprofitto pri.va.to e lo sfrutl0Jment.) dell'impero - erano crollate. Surc!..assata me! cam-po econcmrico dag-Li U .S. A. e nel e,a,mpo p.).titico dall'URSS, J'foghilterra si vedev.a, mprovvis:a,mente isolaia e oostr3Lta a volger,s.i vel'60 iJ continente. Non sob il sistema. economico, ma. ,amche la politica tradfaiona;lie del Foreign 01fice - ohe aveva fino atllo.ra mì:rato {l.lla, div,isiome deJ.l'Europa, sforzandosi di mantener.e mediante UJD'.albiJest~ teg,i,a.di bilanciamenti, un equiJ,i'brio ,artificiale tra gli stati conti.Dentali - -amdava .rhveduta e mutata .r.adioo.lment3. I S.)Ci.a.Llstifoglesi, d',aJtronde, ID-On erano sta.ti i solà. ad arriiwi.ire a tali conclusioni. l\e1 gennaio Chu:rohillJ ,aveva J,anci.a.to il suo programma per ,gLi Stati Uni1Ji d'Europa.: il congresso di Londra. costituiva, IDel pia.no politico inglese, runa .rispo&ta ,a,ll'inifbi.aiiv,a dei conservatori, contrarppomendt> un piano di salvezza in un°11Diooo socica.liGta ad µi.ano di ea,lvez,z.a,im u.n·unione ca.- ,pitalistica. L'opinione jng.lese .si interessò enormemente ai dibattiti. del congresso e i ,loo.din;l.Si pax-vero convinti dai mamilfesii ru.r.a,Li <N~<"<SU!!Hl. paoo per J,a Ing,bilt.erra call'im[uo.ri degli Stati Uniti Socialisti d'Europa,>. &mlibrò che si fo.&se trovata per !Tnghilterra una .soluzione solid-a, per il fotto stasso della su.a nov.ità. in un'Europa sooiialliista. Il sociaJismo, invece, •rimase di fronte .a, suoi veochi sloga,ns, senza aver e,vuto iJ tempo di .rifletter3 ad alt.ni. I congreGGisti Sl separarono ooin •la sensazione di non aver .fatto molto di 'Più ohe scambia- ·re idee e progetti. Il p11Dto di pa.r.tenz,a,, tutt.avfa, era e preciso e i:I male er.a stato di,aignost.icato con sudlfriciem.te esattezza. Tutti S'i irovairono d'.a,ocordo sulla mece&sità di evitan .ili. cozzo tra i due blooohi riilV.a.lei di equiJibrare ooonomie.amon~ Ja Arnerioa e poLitieamente I.a, Russia; tutti si trJ• varono d'accordo nel rifiutrure sia, il <capitalismo econom,ico> anoorica.no sia la. <hmoor.a~w,, totalitaria.> I'11S6a., nel nic&nosce.re che <ill <S"ocialisrno ha bisogno di ,una nuo-v.a. dafinizione> ~ ohe <.l',a,tteg. giamento difensivo della Jotta oontro I.a borgh35,i,a deve orma.i lfrur ,poeto a sfor.zi costrubtivh. t a o 1a Ainche se a Lo:ndriai non si andò più in là di queste enunciazioni, .iil congresso costituì una piatta.forma. sulla qua,le li militanti soci.ali.6ti rimasti ifedeli ,allll'.intermazi001a,lismo si incontr.arJno per cooxdinane i -loro sforz.i iper J.a oreazio~ degli Stati Uni.ti Sooi.aJisth d'Europa.. Al oongressJ 6Voltos:i i·n questi ,giorni a Prurjgi il progetto è stai-o Òiiseusso dagli elementi più r.a-p,presentaitivri.,a titoli divemi, d3l soci,a,lismo .i.nternazionade &lilla base concreta del foder.aJismo politico e del:l'eoomomia. piiamiificata.1Delquadro della democrazia. In queati quattro mes.i s'è fo,tta molto stra.ùa. La persua.sione della necessità storie.a, della. f-eclerezione euro.pea, si è diJtfusa tra Je c!Q&si11avo.ratrioi di tutti j ,pa3si e 'le oresce-nti ditfIicolià., comuni im. queE>todopoguerra a. tutbi i ipo· poi.i. del vecchio eontinente, hanno re.so ipiù UI· ,gente la soluziooe lfed.erativ.a. Il ,co:ngres.so di· febbraio a Londra si 'ir1&eri.v.a nel pro-oesso della silent ,revolution ohe si sta com- 'J)iiendo oltremanioa., e.ra un segno del.La volontà ài questo veoollio pa$e di &posare le rea,ltà gio• vani, .ma doveva triteners'i d,i 1 Gignifioato stretta.- mente ingle,se. Il recente C01D•gressodi Pca,r1gi ha invece un Sliigni:ficato -assai più vasto: esso ha dimostrato ohe J"idea degli Stati Uniti Socialisti d·Eu.ropa, muove e .ièlpira le correnti più v,ive del sooi.aJi.5mo europ3o e costituisce ogg~ il loN ;programma d'azione ,po/1:it.i<oa. V. Libera. • Cose cU PalestJna Il tristocasdoeMl aggiForaerran Con gr<We irnbarazZ-OIe .rossore la st,amp-a Jon- <linese è mat,a ohbli,gruta oo oocupal\Si -del caoo del maggiore Fa.rra.n, caso che ha ,gettato una ~uce sinistra .sui metod!i aù quaJi •®rll"IJ'Pispechalh ,a,n.- ti terrorii.9tioi hao:JJD.o I,atto .ricorso in PaJe.stina. LI ma,ggiore F,a;rram, reo oonfesw di aver rapiio e it-0Tl11ralo un. giovarne eb:reo dfoiaoottenne, che venne poi abba.ndo.nato mO'rto sulla via deserta di Gerico, è eva,so da11a oaserma A.11.enhy illl. Gerusailemme, non .san.za -&<>spetto cli alte complicità nell'e.sercHo e <tra le ,a11torità ,di occu,paJJione •britanniche. Come già, ai ilempi <leJJ.a. lotta. conlro i «Sinn Feine.11S•e contro i rivoluzionari !Ìl1lam,de,,Jie -autorità brita:rmicbe, non potentlo froniteggi.ar fa situazione coi mezzi ~egalii., ricoo,sero al ter.rorismo dei ,blacks ,a.nd tams•, cosi ora in Paùestina ,gruppi di 'llf,fici·a.li e dJi. 'Poliziotti, ~ J.'evi<lenit.ecompJir cità deJ.le awtorità, ha ,fatto :ricorso aù terrorismo contro gli ebrei. Nell'ap·rile scors;o vennero create i'Dfalli Jn Palestina isei squadre specia,]i ,cli ri.1omi.nidal 'I)Ugno •li ferro, ohe, al dioopra <lei. metod,i polizieschi legali, com im,ciarrono; come g,1i uomini d'01.la gestapo nel continente, a -prelevar la gente aJ lo:ro don:riciaio, a strappare <lelle con,fe.s ioni con lai ·tortura, a fax riCOTSO a itutta la tu11)e scien,,,a,, che Je polizie politiche totalitairie héllil.Ilo cosi ia.bbond-a'Illtemente ilnpi,egato in questo periodo. LI ma;ggioxe Farra.n in pasrtioolaro prelevò nelle stra.Je di Gerwsa.lemme, in~ieme con due o tré agenti in borghese, il dici'cl:001,tenm.eb. reo Rubowi tz. Gettato in un'automobile e portato sulla vi.a <li Gerico, iJ raga.zw soccombette ad.la tortura di oltre un'ora cui fu oottoposto. 1d suo corpo Iu con- &egnato a 'UJl gruppo di BeduitDi passa.ti lì accanto dagli assassini c'he pexdeLtero ,la testa. Dopo !'arre.sto del maggiore (ohe i -suoi 6Uperio.ri dec,i~ro solo qumdici giorni dopo il deHitJ), una stretta cen6ura suJ ,(atto veruie imposta dalle ~e autorità britanniche. Alla vigi•lia del prooosoo il CO la democrazia, o meglio della realizzazione della democrazia., oon si pone mai in astratto, ma germina con tratti ed aspetti di versi a se.conda delle diversità ambientali, cioè di luogo e di tempo. KoestJer faceva di ;recente osservarre su un giornale svi~zero oome i ~a1:i movime_nti oipe~ rai rispecchrno le cara-tter1st1-ch-edei nspettiv1 Paes.i. CosL, la durezza (Koestler usava veramente Ja parola « crudeJtà •) sovietica rispecchia la mentalità semi-asiatica della gran massa di t&rre e di genti ohe forma l'U.R.S.S. La e,laborata pesantezza dottrinale del socialismo ted,e.scoè frutto della pedanteria germanica. La suggestiva .facondia dei grandi tribuni socialisti francesi riecheggia l'eredità <lella eloqu_enza latina. Il !ruburismo brittrunico è modellato sulla moderazione e sulla limitata fantasia politica del popolo inglese. Qualcosa di analogo potrebbe ripetersi della demo,crazia. Ogni popolo avrà la democrazia che si merita. &lo con lento progresso, con faticosa conquista, Si può di gra.do in grado ascendere verso forme di democrazia sempre più matun. Ognuno deve quindi percorreTe il suo cammino. Noi oooidentali il nosiro; i satelliti della Russia nell'Europa or:ientaile -e la gran massa euro-asiatica dei popoh della U.R.S.S., rispettivamente, il loro. Chi parla di «democrazia progressiva• in astratto, come di una formula nata in Oriente e trasferibile in 0ccid'ente, gioca consapevolmente sulle parole. La democrazia occidentale può e deve progredire da democrazia politica a democrazia sociale. ~fa deve farlo, e lo sta in, parte .facendo, battendo sue vie. La Russia è ben indietro. Di questo deve rendersi conto anche ohi ha fin qui guardato a taluni aspetti (soprattutto a taluni risultati esteriori) deUo esperimento sovietico. La Russia sta percorrendo il suo cammino. Ma sia ben chiairo a tutti, anche agli « amici dell'U.R.S.S. », che essa è dietro di noi. Può darsi, se p,roprio si vuol usare questo equivoco termine, che essa sia allo stadio del•la « democrazia di massa » nel senso di Korneev. Ma sia chiaro che questo è un ben triste e basso stadio. Bruno Pagani magg,io.re, ~he ;prima era Gt.ato a disp)s,izione deL ~e autorità di polizia, venne conseg,nato aihl'autorità militare, ohe Jo imip,rigiionò a,Jila. caserma Allenhy. Di qui • ev.ase • il 20 giugno e una caccia spettacolare quanto innoooo venne organizzata oontro lii fuggitivo, che è tuttora uccel di bosco. V A,genzi.a 0braica della Palesti,na chiede, oltre alla pun,izion3 dei co1"pevo-li, J.a sowressione delle autorità brit.am.niohe ohe 0JP>pa,ionocolpevoli di favoreggi'811Jlentonell,a fuga o di complicità nel delit. to e nell'attiv,iià. squ.adristica. NOTIZIARIOITALIANO H P. S. L I. c:oolr-ario all'attuale govenno e ai «blocchi popolari». L'esecutivo -del P-aimito sociiarlista lavoraltori i ba.li ani ,ha di<ramato un maniJeslo. 'n manifesto .analizre,, ine11,a; sua prima, p-arte, fa struttura -dell'attuaJe ,gover.no De Ga.spe.ri. -defi.nilo quaùe risultato della .pohlica rinuncialtaJr:iai del vecchio partilo soci,ad;ist,ae qua,le strumento tipico ,della -riscossa monaTchica, olerioale e coruwrvaitrice. Di fronte a ta,le ,governo lo aUeggia,mento del P. S. L. I. non può ,essere <li opposizione. Ma questa opposizione deve d!ifferen~airsi da quella, condotta ,faJ. P. S. I. e dai! P. C. I., e n:rira a :rioonqu.il!:lta.reJe •Jeve di coma.n-do• attl'averso ll'll'cl, nuova edizione del tri1>8JI'tito. In p-al'tioolaTe il P.C.I., nell'aittuale ,fase polii..tica ten-de ,aiLla farma:bione di •blocchi popolari•, qua,l.i, data 1a preponde.Nlmza oomum,i-sta ohe in e.s.s:i inevi-1,abilmenite .si .forma, n<m sono ohe 'llno strumento dli asservimento cli tutti i parhlti di si.ni<stra. Per W-i tragioni il P.S.L.I. ~i oppone sia ai blocchi ,popolar.i che ai tent:a.tivi <li :rifusione oooia.l<ista puTa e semplice su!Ja baiSie •fol P.S.l., e riaf-ferma. che Ja sola. garam2ia per Le isli1uzioni democ.raliohe e repubblicane oornsisle neJ,i,a, formaizione <li un governo - perfett.amente aLtuaibi1e nel presen,te ~hieramento deLI~ .forze parlamen1:ari - avente la propria baBe di maggioranza lllclla p,rurte sc'hiettamenie repubblioama deld,a D.C., illel P.S.L.I., nei partiti di centro &iniistra e me.hle forze autonomiste rimaste nel P. S. I. Affinchè tale maggioranza si formi e possa da.re vi4a a 11.1a1 ,governo efffoie.nte è neoes,,ia,rio: 1. ohe lllella D. C. -pren.da.no il sopravvento le forze achletita.menie democratiche; 2. che il P. S. I. riaoqui..sti un.a, effettiva arutonomia di fronte al Partàto comunista. Quamto a quest'udtimo conclude la dichiarazione - esso •dev,e soegùiere se appoggiare lealmente ·la formaz,ione di un governo ,a, òiTezion·e oocial,i'!>ta e fare cosi ,gli imteroosi della cJ.asse lavoratrioe e della democrazia, oppure continuare nelda sua opera di dis-gregau.ione e di asservimento deNe forze socialiste e democraliche•. ArSTI: Nella provincia di Aisti si è fatto grave il problema della -disooo~azione. Noi dicembre del '45 la disoccupazione nell'Astigiano annoverava 4126 unità tra uomini e donne. Al 31 gennaio 1946, i cli• S(>ccupati avevano superato i 5000. Da gennaio al 31 maggio nello stesso anno, poterono essere impiega:i 1681 disoccupati 1li cui 1271 uomini e 410 donne. Attualmente il problema della disoccupazione si presenta ancora grave, e potrà essere risolto solo attraverso vaste op_ere pubbliche e l'emigrazione, per• ché tutte le aziende industriali e commerciali sono sature di personale. A tutt'oggi i disoccupati ammontano a 4045 unità: uomini 2320 e donne 1725. Le industrie dell'alimentazione, dell'edilizia, com• prendendo personale in gran parte di manovalanz:i, sono in lesta con 2395 disoccupati. Segue il settore dell'industria meccanica con 911 uomini e 974 donn<>; il commercio con 29 uomini e 88 donne. L'unico ad a,·ere una disoccupazione insignificante è il settor<! dell'agricoltura con 73 uomini e 12 donne. l'ammonimento d llParavda Dagli atltacchi -che la < P;avda • ha fat~ con tre successi vi a.rticoli alle < destre .• dei partiti socialisti, durante la conferenza mte:- nazìonale di Zurigo, si è vol~to d-edurr~ eh~ 11 partito comunista russo abbia d~to d_1rettive, orienta.menti, ai comp-agni eu.rope1, tali da 5ta,. bilire un « nuovo corso» politico. La cosa potrebbe essere verosimile perchè «La Pavda » è assieme a « Le I.swestia » organ.o uf.fi-ciale, om'è noto, del governo e del partito unico russo. D'altronde, malgrado la ostenta~ _sicure~ za di certuni nel fallimento del soe1alismo autonomo così -come è concepito, in ogni nazione fu~ri dalla, influenza sovietica, esso sta tri~nfando e, sia pure lentamente, esso impo: ne una definitiva chiarificazione dei rapporti fra socialismo e comunismo. I russi, naturalmente, pa.rterulo, da p.remesse errate perchrè - come è loro a,bitudine - giudican; i so-cialisti dell'occidente solo in rapporto alla politica estera sovietica, classificando i labur,isti, assieme ai comp,agni francesi, italiani, norvegesi, belgi, olandesi, a~- striaci e danesi, socialisti di « deiStra • e pedine del giuooo americano. Pe.r questa ragione essi ~~ano ad ait~i: rarli nell'orbita della lol'O politica, tanto pm che nella maggior parte dell'Europa i 50Cialisti hanno dietro di loro la maggioranza della classe lavoratrice. Infatti i rapporti di forze - elettorali - fra socialisti e comunisti sono di 10 a 1 in Norvegia, Svezia, Austria e sono ~ualmente importanti in Olanda, Helgio, Da. romarca e Germania o-ccidenitale dove il rapporto fra i due partiti è di circa 3 a 1 ed anche 4 a 1, sempre a favore dei nostri. Non parliamo della Inghilterra dove le forze -comuniste sono trascurabili. Solo in Francia ed Italia i comunisti sono più numerosi dei socialisti autonomisti; ma in Fl"ancia le elezioni supplettive dell'inizio deL l'anno registrano - sopratutto nei distretti industriali - una notevole ripresa a favore dei nostri. Si pensa che dopo· la prima guerra mondiale non vi era nessun governo europeo in cui il movimento operaio disponesse di una maggioranza, « conquistata democra.ticamente •1 e che solo nel 1929 nella Scandinavia -e nel 1932 nella Nuova Zelanda ciò avvenne, Si ·può dedurre - senz'altro - che le posizioni del socialismo democratico sono seriamente assicurate in Europa -e, che i risultati ottenuti col metodo lega.le sono superiori ad altri sistemi. Ecco perchè gli artiooli de «La Pravda » fortemente polemici, potrebbero indicare la ripresa di quella tattica che i comunisti usarono nell'altro dopo-guerra - espulsione del~ la « destra» socialista vista l'impossiibilit.à di agganciare integralmente al loro car.ro i partiti socialisti ool!la formula dell'unità d'azione. Lasky, Bevin, Blum, Renner, hanno preso oggi il posto 1,i Turati, Mac Donald, Renaudel, Kaut:Bky. Debbono essere cacciati assieme ai loro seguaci - dice la «Pravda> - dai partiti socialisti, perchè stanno ripetendo gli «errori• faLti dopo la prima guerra mondiale. E' opinione de.I giornale sovietico che vi sia ancOTa ab-bastan2a ifor~, fra i socialisti dell'Europa occidentale, per rovesciare la direzione dei loro capi di «destra> e stabilire un fronte unito con i comunisti e gli ailtri partiti di sinistra. Naturalmente le «destre» <la<00iatedalla porta dovre;bbero poi aderire senz'altro a questa specie di fronte popolare, <laso<lontrario «tra.direbbero» la (lauasa della classe operaia. Il gioco è chiaro. Indebolito con la eventuale scissione, il socialismo autonomo, tanto da non disporr-e più di una forza efficiente, il partito comunista assumerebbe il ruolo di «conducator> del fronte, che agirebbe cosl secondo le direttive moscovite. «La Pravda, ammonisce i compagni «illuminati» che se il corso stabilito dai capi eo- <lialisti europei non sarà modificato la <lolpa ricadrà sul!lo loro spalle. Ed aggiunge poi, molto espìicitamente: «Be. gli elementi fusionisti non insorgono contro i loro capi per creare questa nuova situazione, mancano di coraggio ed hanno paura di -causaire scissioni nel loro paTt.ito». Torneremo alle polemiche del 1921' - divisione dei compiti - sarà adesso la vittoria, o la scissione - contrasti fra partiti -- dividerà le forze classiste e porterà ancora alfa sconfitta,? Il «coraggio>, invocato dal giornale russo l'avranno i nostri fusionisti o l'incei:,te.zrz,ali porterà ancora al 19,22 ? La classe lavoratrice aspetta una risposta cihiara a questi interrogativi, perehè solo dalla chiarezza - semplii.-ce e nud'a - es.sa sa t.rarre precise conclusioni. AYTl110 al tettori lettori, gli amici e I oompagni ohe ricevono ;;_ golarmente il giornale e che ancora non hanno rimesso l'importo dell'abbonamento sono cortesemente p.regati di ,rimeitercelo al più presto. Non è necessario indicare che abbiamo bisogno del toro aiuto più concre1o. P,reg-hiamo di versare l'Importo sul <n0stro Conto Chè.ques postale VI 11 26.305 Zurigo. Abbiamo pure incominciato ad Inviare I primi rimborsi. Facciamo viva praghlera a chi Il riceywà di acc:Qglierll benevolrmnte. Grazie a tutti.

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