L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVIII - n. 72 - 1 luglio 1947

Bib NOTIZIARIO ITALIANO Superata la crisi presJden3Jaie De Nicola rieletto con votazione plebiscitaria '.ROMA: De Nico1a rimane pTeStdente •della Repub. bhca. Solenne seduta a Montecnorio: 405 voti favorev()li su 431. La giornala che ha vi.sto la rielezione dell'on. Dc Nicola si è iniziata con le riunioni, che banno avuto luogo a l\lonlccilorio, di quasi tutti i gruppi parlamentari, che confermavano la loro fiducia nel Capo dello Stato. Approvalo il processo verbale, prende la parola Terracini che rileva come il messaggio del Capo dello Stato non comporti per la sua natura dibattili o decisioni. • La Costituente non può che prendere alto - egli dice - con senso di deferenza e profondo rammarico•· • Ognuno in questa Assemblea - continua Tcrracini - e lutti in Italia siamo testimoni della dedizioni.! completa con la quale Enrico De Nicola si è prodigato, nel corso dell'anno trascorso, anche con consapevole sacrificio della 'Propria salute, all'arduo compilo che la fiducia di vopolo gli aveva assegnalo attraverso il voto dell'Assemblea Costituente. Ed è certo che i liberi e democratici istituti repubblicani a lui, al suo capace consiglio e all'opera sua tenace, intelligente e serena devono largamente di avere ormai raggiunto un grado di consolidamento, fuori di ogni pericolo•· Il Presidente indice la votazione per scrutinio segreto. Per dare un maggiore decoro alla votazione, i deputali vengono chiamali ad uno ad uno per recarsi a deporre la scheda nell'urna. Alle 12,35 la votazione ha termine e il Presidente inizia personalmente lo spoglio. Alle 13,10 il Presidente comunica i risultali: r Presenti e volanti 431, maggioranza dei 3/5 richiesta per la elezione del Capo dello Stato 334; ba ottenuto voti : Enrico De Nicola 405 •· L'Assemblea si leva in piedi e prorompe in un applauso che si prolunga per 5 minuti. Si associano all'applauso le tribune del pubblico e quelle della stampa. Restano a sedere solo Patrissi e Covelli imitali da alcuni •liberali• napoletani che non hanno in simpatia l'on. De Nicola, a causa del suo autentico spirito liberale. Terracini comunica poi il numero delle schede bianche, che sono appena 19, e dei voli dispersi, che sono sei, di cui 2 a Nenni, 2 a Bellusci e 2 a Facchinelli. De Nicola ha ottenuto sostanzialmente l'unanimità e la Camera si leva nuovamente in piedi per tributargli una calorosa manifestazione di affetto. ROMiA: U Paese attende dal governo giustizia sul bri,gantaggio del feudalismo siciHano. Ii Pre&idente del Consiglio ha ricevuto a l\fontccitorio, presente il Ministro dell'Interno, la segreteria generale della C. G. I. L. ed una rappresentanza dei lavoratori della Sicilia i quali gli hanno presentalo l'ordine del giorno di protesta per i fatti di Sicilia votato ieri sera dal Comitato esecutivo confederale. L'on. De Gasperi prendendo allo delle deliberazioni dell'esecutivo ha dato le più ampie assicurazioni che sarà fatto tutto il possibile per stroncare il banditismo politico. Si è dichiarato anche d'accordo con la C.G.I.L. sulle cause sociali che determinano l'attuale situazione siciliana e sulla necessità di una azione energica con tutte le garanzie di legalità per rimuovere queste cause. « L'on. De Gasperi si è riservato di esaminare la richiesta ver la istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta che eventualmente dovrà avere il principale compito di suggerire provvidenze di carattere sociale che possano apportare reali benefici alla popolazione siciliana. La commissione dovrebbe coordinare la propria opera con quella del Parlamento siciliano. PALEJRM0: Gravi accuse al Parf,amentosi<ci4iano. Un. 111uovoattentato a Reggio ,Calabni•a. I~ brigante GiuHano vuole ,proces'Sare i,I oapo de.Ila Polizia L'Assemblea regionale siciliana si è lungamente occupala dei noti allentati contro sedi di partili politici. La discussione alquanto animata ha assunto toni drammatici per l'atteggiamento contrastante di alcuni deputali. li comunista Li Causi ha lanciato gravissime accuse affermando che « fin dal febbraio del 1946 i carabinieri avevano denunciato i legami tra il separatismo e la mafia e gli agrari •· e Quando i giovani separatisti ~ndavano a combattere - egli rileva - non sapevano di essere manovrati dal blocco agrario; per l'anno scorso fu data la bandiera del separatismo a Giuliano, oggi gli è data quella dell'antibolscevismo. Gli agrari dovrebbero liberare se stessi e liberare i contadini dalla taglia e dal terrore della mafia, poichè essi non hanno nulla da temere dato che avranno le loro -ga,ramzie 009!.ilm.zionaùi attravarso la Jegge •. Il monarchico Marchesano invece ha deplorato che siano stati effettuati dei fermi preventivi solo in base a sospetti. L'Assemblea siciliana ba deciso la soppressione del fronte anti-bolsccvico e adottato misure per migliorare l'alimentazione, ma - fatto significativo che dimostra quale sia l'atteggiamento anche in quella Camera di certi elementi faziosi - una mozione proposta per l'esecuzione delle più energiche misure di polizia contro gli attentatori e la mafia in genere è stata respinta. La popolazione dei grandi centri e le masse operaie però mantengono un contegno calmo e le dimostrazioni di protesta si sono svolte senza incidenti e il lavoro è stato ripreso in quasi lutti i centri. Ma Giuliano mantiene invece un atteggiamento sempre 'Più provocante; il bandito, tra !"altro, che si atteggia a campione della lolla contro i comunisti ha invialo una lettera ad un giornale di Palermo in cui minaccia di sottoporre a giudizio e di condannare a gravissime pene il capo della polizia e il generale dei carabinieri che dirigono le operazioni di rastrellamento. Intanto giunge notizia della dernslazione di una sezione del partilo comunista di Reggio Calabria. Inoltre i carabinieri hanno rinYenulo nei pressi di Sir u a i cadaYeri orr amente bruciac lli ti e irriuli e r inde,- o a In seguito a questi falli vanno riprendendo gli scioperi: si segnala infatti da Crotone che le leghe hanno decretalo per domani l'astensione totale dal lavoro in segno di protesta. Proseguono intanto sotto la direzione del generale dei carabinieri Branca le operazioni di polizia. Sullo sviluppo di esse e sui risultali finora conseguiti l'ispettorato generale di P. S. mantiene assoluto il riserbo in attesa di poter diramare un comunicai,, circostanzialo. ROMA: Eva Peron, la moglie del ,di1:tatore argentino. è giunta in Italia. La 1po~izia italrana carica la folfa ohe si era riunita davanti all'ambasciata argentìna per un,a d,imos'kazione ostile. La viva simpatia che gli italiani portano alla Repubblica Argentina, .non va decisamente, neppU,re per 1a minima parte al dittatore Pcron. Eva Peron è stata ricevuta in Italia secondo le norme di un cerimoniale cortese, ma il popolo italiano sotto le finestre dell'Ambasciata ha vivamente dimostrato la sua disapprovazione a un regime negatore della libertà. La « Celere• caricava la folla che, anzichè disperdersi, ritornava ad addensarsi, emettendo urla ostili. A una nuova energica carica della «Celere• i dimostranti si disperdevano. La polizia ha effettualo una ventina di fermi. Durante il volo da Barcellona a Roma la signora Pcron ha diretto al presidente Dc Nicola il seguente telegramma : < Nell'appressarsi alla nobile Italia prego Vostra Eccellenza di accettare l'omaggio dei migliori sentimenti anche per il vostro magni{ ico popolo, al quale mi legano vi.neo/i di indistruttibile amore. Maria Eva Peron •. Alla signora Peron il Capo dello Stato ha inviato una lettera personale di benvenuto e di augurio unitamente a un cesto di fiori. ROM1A: L'America 11'\endeile n'él'Vli ~)l'Italia. Nei circoli romani vicini alla marina mercantile - info:·- ma l'Ansa - si sottolineano con molta soddisfazione le notizie di agenzie americane circa la restituzione da parte degli Stati Unili all'Italia di navi già sequestrate da tale paese nonchè la cessione di navi TACCUINO SEGRETO DELLA La vanità. è ,/a gra,n pad.rcnia di questi anni. Per va.nità molti uo-mini hanno dirazzato, han fatto ca]Yrio/,e davanti agli specchi, han guazza;to nei pantani, han fatto mercato della loro coscienza, han prostituito Le mogli e Le fig.Ue, han giurato il falso, hanno .adorato una mascell,a, storica, hanno ,indossato quel.la tale camicia che, a,l mrio paese, si mette nera per lutto, e in questo caso era morta l' IUI!lia e-on la su/le libertà, wn ,la sua dignità. • Ab-biamo visto insigni conigli -sfilaJre in parata come capitani romani nei tronfi; abbianno visto il verme credersi superu011w e aspirare aLLe 'V8tte; abbiamo visto /,e donne atteggiarsi a,d, ama0wni e por.tare mit1·a invece di borseUe; Q!bbiamo visto le rnad,ri gr-id,are ~a loro fiera gioia al dittatore quando perdevanw i figli neila gtlierra d'Etiopia e di Spagna; aibbiamo visto gli agonizzwnti elevar-e iil lo1·0 pensiero a,l duce per essere 1nessi sul giornar Le; abbiamo visto esibire i morti -della guerra e dei bombarda:menti -con quellle steslUne d'argento sui risvoUi dell giubbe traversate dal pa.nno n.ero: che cosa non abbiamo '!)i.sto sotto il fascismo ? Oggi ,la parata c-ontiwua. La democrazia non ha spento la vanità, l,a quale seguita sotto ,a,Ure forme, meno scamdallose forse, ma non meno reaU. Basta andare ciJnque minuti alla Camera, nel Transatlantico, -o nei carnidoi, pel' convincersi che, dopo tutto, venti e più anni di forzato ritiro e .silenzio non potevano che dare i rrisiiltabi -che vediam,o: vecchioni duramente impe.gnati a stl'.appare aUa morte crnmai prossima qu,aJche estrema soddisfazione su questa terra; vene-rande cwnizie orgMlfizzate a,ttorno alla commemorazione di quel cadavere nascosto nellr, stiva che fu L'Italia per tanti anni; barbe Nuenti di cui ogYlti pelo 11Uol<Idre wna giornata amara, una ru.ga sulla fronte, ,una, ar,i,eria che indurisce, una stretta che si a,Lle,nta; barbe sto<riche, ,cus.todite in una sorte di teca in1,'isisbile per il giol'<nOdella resurrezione, e che ora, è umano, spazzerebbero i ccmridoi, pur d'essere chuvmat-e a f a.r pa,1·te d,i un Ministero, di un Sottosegretariato, di una Commissione, di una Sottocommissio11,e, pur d'essere nomina.le su un giornale. Questi nonni sono in fondo c-ommovent;, neL foro candore :ilngenuo. Essi saltano il passo daL su"lt/ime al rr-idicolo senza aver l'aria <U accorgersme. Restano innooen,t,i, anche se il voLwme deU,a lo1·0 paludata solennità par ripreso dable gallerie di eroi dti, gesso delle bonz.erie cinesi. Tra i ve-echi e giovamissinni sono gli ,uami,ni di mezza età1 che si muovono fra i 40 e i 50, molti dei quali hanno resistito ,a.gli a.Uett,a;menfi de,l fascismo, facendosi prender-e sollo in ,u,ltimo, per paura. nel .tranello teso ai combaUenti. Se no-n ham fatto in tempo a conquistare la pa,lma del martirio e a isolarsi 'integralmente dal fascismo, costoro ha tenuto un contegno -corretto e, dopo l' 8 settembre, oLtre che sè mede-simi, han dato i figli alla guerra partigiana, perdendo/i qualche volta. Si trovano, neUa ,gram generalità dei casi, senza i titoli dei vecchi al Prita-neo, dove l,a civica gratitudine consegna i benemeriti della patria, e senza la spaventosa voglia di arrivare che caratterizza i giovanissimi. Messi sul frangente di una doppia risacca, quella deUe bal'be alle spalle, e quella degli imberbi davanti, gli uomini di mrzza età restano un po' stupefatti, a,,l,- quanto riserva/ti, a guardare gli avvenimenti, coscienti che la ,loro ora verrà, se non ~ già venuta, e che saran lol'o a raccogliere e a fecondare una el'edilà fondata, in estrenia analisi, su una <lisfatta. La loro vamità appal'e la più costrutttiva e soppor/,a,bile. Essa Si identifica -con un'onesta ambizio-ne, alla quale La democrazia presterà le opporC'()gi/i agguati, i premi. Liberty in compenso del tonnellaggio di quelle perdute. Gna comunicazione del ministero degli Affari esteri annuncia intanto ufficialmente che in una conferenza stampa tenuta dal Segretario del dipartimento di Stato americano, generale :\larshall, è stata comunicata la restituzione all'Italia delle navi e .del tonnellaggio sequestralo o acquistato dagli Stati Uniti presso Governi esteri. Il naviglio che sarebbe restituito all'Italia ammonterebbe a circa 200 mila tonnellate. li generale :'-Jarshall ha dichiaralo che tale gesto di carattere eccezionale da parte degli Stati Uniti d'America è il riconoscimento del contributo dato durante la cobelligeranza dalla !\farina mercantile italiana. GENOVA: E' morto ,Maoiste. - Bartolomeo Pagano, l'atletico scaTicalore del porto di Genova, che per vent'anni esailtò le folle dei cinemaioa-rafi di tutto il mondo come interprete di .~fac~le•, nella dannunziana «Cabiria•, è rnorlo qua i settantonne a S. Ila.rio, presso Nervi. Si è spenta con lui, oscuramente, l'ultima incarnazione romantica del e gigante buono•, il cui leggendario potere muscolare, sorto da un'idea innocente della forza al servizio delle cause giuste, aderl italianamente al mondo della letteratura cavalleresca e alla fantasia generosa di Dc Amicis. PADOVA: L'oocidio di Marzabotto • L'ex-generale M,ax Simon condannaio alla fucilazione. _ Per un mese si sono sU&egui le aHa Corte mili lare ingle.,e Je udienze per id processo contro l'ex-genera.le Max Simcm, comandante Jella XVI Panzergrana.d'iers Division, rilenulo criminale di guerra, quale responsa:bile delJe orribili stragi perpetrate daille truppe ai suoi ordini nell'agooto e nel settemb1se del 1944 in Versilia e nel Bolognese. Si tralla di misfatti tra i più graYi commessi dalla &oldalaglia tede.s-ca in Italia, forse più raccapriccianti dello .stesso ecci:lio delle FC>.39e Ardeatine: 69 persone uccire a Molina di Quosa, 560 a Sanl'Anna di Pielrasanla, 56 a Bairdine e Sam. Terenzo di Pietra.santa, 111 a Valdica.stohlo, 74 a Bergiola FoscaJina, 160 a Vinca, 5 a Mulina di Stazzena e infine, l'eccidio 'Più impres&ionante, - quello di Marza:bollo - dove in lre giorni furono trucidate duemila per.sone. Dopo ~a severa requi-sitoria '.lei « p,roseculor •, maggiore Marsba1!1, ,la Corte ha emesso verdello di piena oolpévolezza dell' imputato e ha quindi pro- ,nunciato la '5elltenza, con la quale Max Simon è condannaio aJla: fucilazione. VANITA' I giovani sono assai peggiori, e quind,;, piu vecchi, dei nonwi e dei padri. La loro aridità presu~ porrebbe una serie di terribili deliusioni, che non ci sono state, perchè soUo il fascismo .era.no già -littori, segretari di Guf, militavano nel SJ.M., e che so io, ma codesto, inon li tn-a.tteneva dall'interessarsi alle ]Yrime criSta.lizzaziOYlti, clandestine che si <m,d,avam,o formamdo sul/ corpo ormai logoro della tirannide, cosicchè, ,q_uando il gigante di fango tracollò, essi furono i primi a 1nontarglti sopra, e a infliggergli ne,l cuore La vandiera della libera democrazia. L'aridità dei giovMIJÌ è dunque costituzwnale, nasce con foro ed è il nostro implacabile tempo a dar.le il Latte, un Latte (llV'l)elenato.Essi non pensano che ad arrrivare, con quaLunque mezzo, ~iel più breve ,t,,empo possibi,le, quasi avessero alle spa,lle, anche !loro come i nonni, l'am-- bra della rnwrle. Per arrivare ,essi .sono disposti a vendere l'<11nimaal miglior off-e3•ente, a sacrificatre La ,giovinezza, l'amore, g,Li effetti, qualunqu,e interesse itnteBLettuale, qua,lwnque autonomia morale, .tutto. Ar1'irva1'e, ma a che e-osa, sanllissimo Dio, se il prezzo di codesta wsa ha tolto alla vita tutta la su.a poesia, -e fatta La sua avvenl!Ura ? Essendo i partili Le fonti d~l poter.e, i giovani muovono all'assalto de.i J>a1·titi, conquis,tando in ,essi, fuori di essi, pel' essi, ad una ad una, le famose 1leve di commuLo. La tecnica che domina gU apparati da iloro una diurezza nella vamitd che, nè i vecchi, nè gli uomini d,i mezzo, posse,ggono. Sono i chieric.i damna-ti dell'a1·rivism-0, un arrivis1m,0 che ha fatto il deserto dietro di sè ,e Si appresta a far la leu-ira brucriatla davanili. Por<ta:r<.nwle ,lenti, non tanto per aiuwre la vista, quanto per darsi arie di meditativi; si lasciano crescere spunzoni di baffi sw/La l.<wbra per invecchiarsi; sposamo prestissimo per darsi una disc-iplina sessuale, e scelgono quasi sempre dornne ricch,e; non ridono mai per esse:re in .carattere con La laro dura fatica di pionieri; trasaLgono s.e, a.prendo ii,Lgiornale leggono d,i qualche coe.U111ieaorrivato là dove loro sperano di assumere parlano dilfficibissimo, applicando aLla politica un linguaggio da inizial'i, tric-ca di termini di strategia e di tattica aniliitare, evitando di veder.e ,Le .situaziani i,n concreto, di rdferirle agli uomini, osserva,nà,o/.e invece secondo le,ggi e Linee ast,raHe, .secondo una matematica ritenuta infallibilie, anche se i conti, in defirnitiva,, non torna.no. La politica è per costoro u,n campo di baltagltia manorvrala d.ove gli uomim,i perdono e vincono senza loro colpa o merita, pe1· ef ! etto deLle macchine che li portano e -li sca.tenano, macchine dove la volontà individuale non conta più e quella CO<llettiva è un'entità che Si id~nilifica con La Lirneapolitica del partilo. Tolto il bene e il male all'azione pdlitic.a, subordinati questo :/Jene ,e questo ma.Le all'interesse - divenuto L'·u.nica nwra,Lità - del parJJito, ecco gli uomini ridotti a ma,,-ionette, cecoli pronti a spogliarsi di ogni residuo di umanità per difendere La Legge del partito. Eccoli ac-cettare ogni contraddizione, <>gni deviazione che giunga L1n·odal partito come da un dio t/ontano e inafferrabile, di cui essi non siano ·i creatori, ma solo gU zimbelli. I giovani porla,no la loro aridità neU'ariditd del,- la vita dt;, partilo, l'a-cc-rescono e se ne accrescono. La i/o1'o vanità fio1·isce sulla sal>bia del -deserto; è come u1ia mancina. che addenti a vuoto. O'era una volta un galletto, il quale credeva che il sole si levasse solo per sentirlo c-<rntare. Un giorno il sole sorse all'orizzonte coperto da grandi al-i nere di p1'ocella1'ie. Il gailetlo verse ,la voce e divenne funzionario. , \ Leonida Rèpaci. SuriappodretilClahiecsoalnoStato L'inclusione dei Patti Lateranensi :nell.a muova Costituzione, colla infausta votazione dell'art. 7, ha riaperto una controversia che no,n sarà nè breve, nè lieve, seppure condotta con le forme e la misura di un popolo rispettoso di tutte le credenze religiose e di tùtte le opiniomi politiche. Quali siano le vosllre vedute sul problema dei rapporti Ira I.a Chiesa e lo Stato, abbiamo OfVUto già occasione di esporre. Tali vedute ritroviamo ora suJfragat,e dai giudizi di un altissimo spirito nostro, Gaetano Salvemini in una lettera a un amico di Bari «cattolico sincero» pubblicata dalla rivista «Belfagor». Ne estraiamo i periodi salieni: ((Le mie idee morali sono quasi tutte nella filosofd.a stoica prima che Cristo nascesse. Cristo ne aggiunse ad esse una nuova, quella della carità. Poi vennero i suoi insegnamenti un -catafalco di dogmi. Io mi sono arrestato all'anno della crocifissione. Dopo quell'anno non c'è più nulla di nuovo che io abbia imparato come precetto di vita morale, e i catafalchi dogmatici dei secoli successi vi non mi riguardano. Vìsono in tutte le -pal'ti del mondo uomini che professano la ste&Sa religione, ma alcuni sono anti e altri canaglie appartengono alle più differenti religioni. Quel che mi intere.ssa è la prati-ca morale, e non la fede dogmatica di ciascuno. Ben iute.so che se un uomo onesto ritiene di dover appoggiare la sua pratica morele su una fede religio.sa, io non lo crederò per questo meno intelligente di me. Ognuno nel proprio spirito, a modo proprio, giustifica le proprie azioni. La vecchierella che, pregando innanzi alla Madonna, trova conforto al suo dolore e un raggio di speranza., è altrettanto rispettabile quanto il filosofo che pesta l'acqua nel mortaio delle sue astrazioni». All'abolizione del regime concordato un partito politico italiano che sia democratico sul serio e non a chiacchiere, non può rinunziare a ne&Sun punto. Il regime concordatario fa del clero e dei fedeli che si raccol,gono intorno al clero cattolico un corpo privilegiato la cui rapp1'8sentanza spetta di diritto al Papa, e quei privilegi non possono essere alterati dalia maggioranza dei cittadini perchè sono garantiti da un trattato fra il Governo e il Papa. Sarebbe come se Stalin domandasse al Governo non sovietico un concordato in forza del quale i comunisti di quel paese sarebbero messi sotto il protettorato del Governo sovietico. Qualunque concordato distrugge il principio dell'eguaglianza dei cittadini dinnanzi alla legge. Qualunque concordato deve perciò essere abolito senz'altro. Questo fecero ,gli uomini del Risorgimento. Questo Pio XI e Mus.solinri. disfecero. Questo deve essere disfatto da capo. I comunisti, socialisti, azionisti, repubblicani non osano pensare con chiarezza su questo punto, salvo ad essere presi domanli da un accesso di ,anticlericalismo furioso alla podrecca. Per conto mio, non cederei un solo millimetro di terreno su questo ipunto, dovessi anche rimanere per tutta l'eternità « Orazio sol contl'o Toscana tutta :r,, L'argomento principe dei clericali, e temo purtroppo, anche di democrastiani alla Sturzo è che la popolazione italiana è cattolica, e i suoi sentimenti vanno rispettati. E' facile rispondere anzitutto che il ris'Petto ai sentimenti religiosi di un popolo non ,può essere imposto pel' legge, ma deve rampollare dalLa coscienza e dalla educazione di quel popolo; i cattolici deb-bono provvedere essi allo sviluppo di quella coscienza e di quella educazione, e non invocare il carabiniere per imporlo «armata manu». Anche se tutti gli itaHani fossero cattolici consrupevoli convinti, coerenti e praticanti, e un solo italiano non fosse tale, quell'unico italiano dovrebbe avere di fronte alla legge gli stessi identici diritti dei suoi concittadini cattolici, e questi non dovrebbero godere di nessun privilegio legale nei suoi confronti. « Credendo fermissimamente nella « libertà per tutti come ideale ,permanente» e cioè nel diritto di ognuno di andare all'inferno o al paradiso per la strada che J)iù gli aggrada, io farei alle coltellate con chiunque disturbasse la vecchierella nella sua preghiera e pretendesse imporle un'altra fede o nessuna fede e con questo sentirei di compiere il mio dove1"10verso quella fede morale stoica cristiana nella quale indegnamente mi professo seguace. Anche se qualcuno mi consiglia'5Se la fede di quella vecchierella o qualsiasi altra fede, riconoscerei che questo è un suo diritto, e mi sentirei in dovere di tollernre le sue prediche. Riconoscerei che è nel suo diritto anche se mi dicesse che andrei all'infel'no se non l'ascolto: tale è il suo modo di pensare, e che anche in questo io debbo sopportare con pazien~a quella moletia. Me se non si contenta di promettermi l'inferno nell'altro mondo, e vuol crearmi lo inferno già in questo mondo con la prigione, col boicottag,gio economico, con la calunni.a, allora la mia fede morale diventa immediatamente anticlericalismo politico-militare, e sono pl'onto a fare aUe coltellate con chi pretende di mandarmi per forza in paradiso». Gaeta.no Salvemini A vvl8o al lettori lettori, gli amici e i compagni che ricevono regolarmente il gior.nale e che ancora non hanno rimesso l'importo dell'abbonamento sono cortesemente pregati di rimettercelo al più presto. Non è necessario indicare che abbiamo bjsogno del foro aiuto più concreto. Preghiamo •di versare l'imporlo sul nostro Conto Chèques postale VI 11 26.305 Zurigo. Abbiamo pure incominciato ad inviare i primi rimborsi. Fac1:iamo viva prei>hiera a chi li riceverà di accoglierli benevolmente. Grazie a tutti.

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