Bi Le condizioni della rinascita soelallsta DISCORSO PRONUNZIATO DA IGNAZIO SILONE AL CONGREiSSO DEL PA,RTITO D'AZIONE Devo com.i.nciare ool confessa l'vi, o compagni, che ancor prima di crue.sla vostra così cordiale acoogl ienza, io non mi sentivo tra voi ospite o invitato, ma compa,g,no tra compagni. Questo vostro oongresso 1·appreoon<ta certamente UJ1a data importante nel p-roce.%0 ii riorganizzazione del socialismo nel nosLl'o paese; c.sso ooinoide con la ~ine d~ una fase politica i I cui bila,ncio, purtroppo e pa.s.s1vo pe1· lutto l'anlifa.sci1Smo. Di lutti i paesi d'Ew·opa che in qualche modo hanno partecipalo alla guerra o ne banno subite e -ri.6:entile le conseguenze, !"Italia è attualmente il meno riILUovato nelle sue slmllure sociali ed economiche. E questo non ceirlo per mancanza di energia o di voJon1à, ma perchè le forze più lucido e volitive della democrazia italiana si sono lasciale ,ricallare dalla gue1.Ta di liberazione in poi e co- .skingere in una immobilità ohe minaccia di e.ssere .fatale. Così noi rinunziammo a dare un contenuto politico e sociale J)IDCCisoalla no~lra guerra ji liberazione, conducendola as.sieme ai conservatori e tacendo i motivi nostri della guerra per il successo militare della guerra stes.sa. Noi tardammo a porre in terimini d'immediatezza i p1roblemi e~enziali del rin.novamento politico, economico e sociale del paese anche dopo la cessazione della guerra, essendo :ricattati daUa incertezza della .sle.ssa Costituente, ed iniziammo u.na lotta politica la cui rivenlicazione es.senziale era quella del cam- •biamento oo.,,1ituzionale. Oggi, giustiJicando la stessa immobilità e la mancanza di una politica più precisa e più 1·adicale, .si allude spesso al ricatto del oocondo refo.rendum. rilà morale che può servire di esempio ai socialisti <legli altri gruppi e degli altri pa,rliti. Il primato del programma politico concreto ..s.u tulle le altre considerazioni costituisce anche la migliore, la più oggettiva e sincera ris1Josla alle domande: Fin dove deve andwre l'unità socialista? Quali partiti, quali gruppi jevono parteciparvi? Soltanto un piano socialista, ooltanto una politica socialista, può ~egnare le frontiere dell'unità che noi tutti auspichiamo. Io non voglio ripeter€ le co e giuste e precise che qui vi ha esp~ lo il compagno Riccardo Lombardi, che io considero uno degli uomini più pienamente sociaJi,o.li che aJ)bia oggi l'Ilalia e con il quale io concordo pienamente. :Ma vorrei accennare brevemente ad alcune condizioni politiche fondamentali che sono preliminari per l'efficacia di ogni azione politica social~ta. La prima di queste condizioni fondamentali è di evitare ogni interferenza tra la politica socialista e la J·ivalità tra le potenze moniiali e di spezzare manovra dei gmppi conservatori del nostro paese, che tentano di dimostrare una solidarietà tra i propri meschini interessi di gruppo e la politica della grande democrazia americana. Se noi non rea!izziamo que~la condizione, se non spezziamo questa falsa ed a,rbilraTia solidarietà, noi ci avviamo v€rso una tragica prospettiva che può definirsi •alla greca•. Noi poi.remo avere, cioè, una maggioranl!a ji sinistra ed un pae,se di sini.slra, ma sarà una maggioranza che mon potrà govern.a,re, che non potrà amministrare, che non potrà nutrire e far lavorare gli italiani. Ci troveremo, Ì116omma, nella situazione lragioa nella quale F-i trova attualmente la Grecia, dove ad una situazione nel paef.f orientala nettamente a .sinistra corrisponde un governo reazionario. SOCIALISMO MADE IN ITALY :Noi eviteremo questa sciagura, che sarebbe mortale per la democrazia italiana, se riusciremo a spezzare quella identità d'inle.re.<,si che i reazionari i la liiani per sa] vare sè stessi e rovi,nare il paese vogliono stabilire tra loro e la grande democrazia americana. In un'altra Grecia (con cui l'attuale ha in comune solo la continuità geogtafica), nella antica Ellade, durante un centinaio d'anni, ogni città, ogni villaggio po.ssedeva due partiti, entrambi iello lraniero: il partito macedone e il pa,.rtilo romano. I cittadini tentavano cioo di oopr,affar~i cercando l'appoggio delle due Potenze che allora si dispu1avano l'egemonicr del Mediterraneo. Sarebbe una grave sciagum per la democrazia italiana se la lotta politica in questo paese dovesse polarizzarsi tra un partito russo ej un partilo americano. Sarebbe la 6icura decadenza, saTebbe la morte. Uno dei compiti fondamentali dell'unificalo partito .socialista -sarà, perciò, la eliminazione di lutti i sospetti che possono alimentare la leggenda ,;econdo la quale certe riforme in (fl1eslo pae.se possono servire ad infeudare l'Italia ad una Potenza antagoni$la a quella. americana. ~oi dobbiamo affermare - ej è la verità storica cui dobbiamo es- .sere fedeli - che il socialismo in Italia è un fallo orgarn.ico della società itafatna, è una ri1Sposla locale a problemi looali, non è merce d'importazione; e noi vogliamo realizza.re quanto più 60Cialismo è pos.sibile, quanto più gil.lf,tizia sociale è pos.sibile, indipendentemente dagli antagonismi delle grandi Potenze mondirali. Non è il oonno del poi questo che ci fa condan- 'll!a.re ;i.a, oonclolta, se,gui4a fi.noTa e ci fa amaTa.men te constatare che di lutti i movi,menti di liberazione che vi 6'0DO stati in Europa negli ultimi anni, il nostro è quello che rappresenta il bilancio più passivo per ciò cho riguarda il rinnovamento 1·eale, eoon·omioo e sociale. Ci ha piuttosto fallo difetto, quanto più ne avevamo bi.sog.no, -H senno della vigilia. Alcune verità che sembravano luoghi comuni -negli anni dell'attesa e che Tias.sumevano le espeUn partito orientale nell'Europa oeeldentale -rienze del oocia.li.6mo e della democrazia europea dell'alt.ro dopoguerra, la dolorosa espro-ienza tedesca ed anche l'esperienza spagnola, ci dimo.slravano come il tempo sia un fatto.re deci.sivo in tutti i rivolgimenti rpolilici e sociali e come, oltrepassalo il periodo di oriai nel quale le forze creatrici delle m~ oono a di,sposizione lei partiti .rivoluzionari, diventa a.ssa.i arduo, oo non impos-sibile, .raggiun- .ge.re le mete che erano a portata di mano allorchè la crisi attraversa1Va la .sua fase più attiva; e quelle verità oono state neglette. C'è stato un abiis.so tira la ,responsabilità .storica ohe incombeva sull'anlifa..scismo italiano, tra la g.ravità dei .suoi compiti storici e la coscienza dei 6Uoi prota.goni.sH più responsabili, di quelli ohe dietro di .sè avevano le forze capaci di realiLzare gli obbiettivi della liberazione. Dopo la repre.%ione del '-IB operala dal generale Càvaign.ac contro gli operai di Parigi, un. Tivoluzionario russo, Ale.ssaardro Herzen, iisse alla borghesia f•rancese: «Ah, voi non volete il socialismo? Ed avrete la guer:ra cli 30 anni, la guerra di 50 anni e disasbri 61C.Ilza fine•. Le diJrficoltà che noi a;bbia.mo voluto evita.re alla guerra di liberazione ed a!l'impos,tazione della campagna isliluzion-ale, quelle diffi-00ltà oono wa mollo più gra,vi, se vogliamo, come dobbiamo, Tealizzare le riforme .strutturali del nostro Paeoo. No.n vi tedierò con un'esposizione di tutti i temi che ireniono attualmente difficile e gravoso un effettivo Tin.novamento i,ocial~la dell'Italia. Si tratta pi'lltt-osto cli identifica,re, per dirla oon una immagine di Lenin, l'aneilo della catena da afferra,re per poter sollevare l'intera catena. Quest'a,nello è senza dubbio oggi l'unificazione di tutti i socialimi concordi in una chiara e conareta poli1ica oociaili,sta. Ciò implica un ulteriore trava,glio interno ilei partili e g,ruppi esi-slenti. Ciò richiede uno aforw. Le ..sci.ssioni e uni.ficazioni sono sempre difficili perchè comportano difficoltà psioologiche, il folore della se.pa,razione da amici e compagni cari, l'abbandono cli posizioni traclizion&li. LE .SCISSIONI NON SONO MIAI TÈiMPESTIVE ll rimprovero che alla ma,ggior parte delle 6Ci.seion.i ..i può muove-re è proprio quello di arriva.re oon ri·trur<lo. Fu tardiva, per il riconoscimento di tutti quelli che avevano .sufficiente chiaroveggenza per ecorgerlo, Ja scissione .socialista di Livorno del 1921, negli a,nni deciSÌIVi dell'altro dopoguerra, poiché la prees-i.stenle unità formale immobilizzò l'ala moderata. e l'ala ri,voluzionaria iel oociaJismo italiano'. Ed è un .g,i,ave ertore storico e sintomo di :pigrizia mentale o di vuota demagogia il voler attribuire ,a queUa scissione delle forze proletarie in Italia nel rn21 la responisahilità .della vittoria del fa.sci&mo nell'anno sucoesaivo. In realtà la .soonfilt& -proletaria .fu .il prod-ot1o di u,n.a debolezza ìntr.ineeca· del social~mo i•taliano, che ai e.sa.uri in sterili agitazioni, infatuato in oonati rivoluzionari repelden.ti .alla. .storia o al oo.stume ita!iano; e la villoria del fascismo non fa 1-a. oaru,sa, ma fu il prodotto ji quella intrinseca fatale debolezza. La scisaiÒne fu allora tardiva e le unificazioni suooe.s.sive avv-enule in terra d'esilio, furono anch'oosre tardive. Peroh.è aHo 6-lesso modo oom'è difficile sepa,ra,rsi da,gli ~ci e dai compagni oon i quali si sono divisi:' dolori ed esperienze deHa lotta politica, ugualmente nelle unificazioni vi s-ono difficoltà che -proven,gono d-all'.amòr proprio, fai patriottismo di setta e talvolta anche dall'opposizione di interessi limita li e meschini. Il partito .socialista italiano di unità proletaria, il vecchio parti lo che aveva questa missione l'ha fa.llila; e que.st.,a. è una delle cause più gravi che giustificano l'avvenuta sci&.Sione. Nello schieramento dei parti li socialisti d'Europa, che è assai vasto perchè va jal laburismo i,nglese rfino al socialiamo dell'oriente europeo, della Polonia, della Romania, della Bulgaria, in questo 1Schieramenlo il vecchio partito r&"OciaJislaitaliano di unità proletaria a,ssomigliava di più al .socialismo rumeno o bulgaT-0 o polacco, che a quello .francese o belga o svizzero. E non vi .sarebbe stato nuJJ,a di male se l'Italia, dopo Ja ooconda .guerra mondiale, .no.n 1Sitrovasse in una situazione ben di versa da quella della Romania, della Bulgaria, della Polonia. li paradosso del P. S. I. U. P. era di voler essere un peirtito .socialista orientale nell'Europa occidentale. In altri termini la .sterilità del P. S. I. U. P., la .sua impoten.ia., la sua cris.i, derivava.no dal fallo che e.sso era 'I.Lil semplice doppione del P. C. I., ch'esso era oioo gravalo dall'ipoteca di non es.seTe interamente libero nel suo orientamento di politica estera: era vittima, insomma, della Bte.ssa limitazione che restringe le possibilità politiche del pa,rtito comunista, in::lipooden.lemenle dalla quantità dei voti ch'esso può raccoglie.re. E' dunque nell'inleresc,e generale una .necessità urgente di sottrarre la politica sociale del nostro pae.se d-a. ogni ombra, da og,ni oospetlo che possa giustificare il giuoco dei ceH conservatori, 'l quali •b'J)erano e oontano .sull'-a.iuto dell'America per conservare i propri privilegi già condannati. La ooconda condizione fond,ament.a:le per il successo di una politica .90CiaJi.sla nel ooslro paooe è_ di riuscire a .sepaTarie nettamente la causa dei valori religiosi c1a.quella della con~-ervazione di istituti sociali ed economici storicamente condainnati. E' un problema grave, ohe nessuna formula <li oon,g,re.900 può da .oola risol-veTe; Ja Chiesa nel nostro .paese si sente ora minacciala dal pericolo ii esoore privata di una buona parte della .sua attuale libertà, dal pericolo di cadere ootlo un regime alla JaTOvlavski (il quale fu il fondatore della società dei senza-Dio sovietici) o alla Combes (che istituì in Francia le leggi contro le congregazioni re'li.giose). La Chiesa, che rispetto alla democrazia 6i trova in fondo nella stessa posizione del comuni.smo, cioè in una pooizione ambivalente, in posizione che non è pregiu1izialmente oontr.:uria nè favorevole, in una posizione che può -a.ocella,re la democrazia 1Sequesta non contra.sta con i suci finj propri, la Chiesa è attualmente a.ssai preoccupala dell'eventualità di u,na vittoria deUe .sinistre. E non va.lgono certamente le votazioni tattiche dell'art. 7 a rassicuTarJa in proposito. Sono forse infondati i timori della Chiie.sa? Pa,rliamoci chi.aro, compagni: es.si non 6'0UO infondati. Io credo che senza .furberia, .senza inganno, senza .e.spendienli tattiCi. __: che in questo campo non riaolvono nulla - il socialismo italiano deve, oon spirito -reali.stico, con lealtà, con gravità, oon sincerità ~Iuta, affrontare questo problema del mofo come effettivamente sepa,rare la lotta che esso vuole con· durre per l'emancipazione soci-a.le delle cla.àsi lavoratrici, la lotta cioè contTo il grande capitalismo monopolista della Ohiesa e del cristianesimo. E' un problema .non facile a risolvere percbè ciò richiede non -un espediente lattico, non un inganno, non una manovra utilitaria, ma un omaggio ~incero a,Ua veriità, una modifioazione pTofonda e duratura, diciamolo francamente, iel modo di pensare e di .sentire della maggioranza degli 'li-Omini di sùristr.a, o almeno dei loro dirigenti. Ma ,riflettiamo a questo: il cristia.ne.simo hra già modelJato e permealo di .sè civiltà assai diverse dal punto di vista &t.rutturale. Sono 61ate cristiane a mofo loro le antiche civiltà bizantine e la civiltà feudaJe dell'occid1IDte, cosi come oono a modo ioTo cristiane l'odierna civiltà anglosassone e l'odierno mondo mediterraneo. Questi esempi dimootrano che non c'è nulla per cui pos.sa neg-a.rsi che il cri<&tiane.simo ooerciti 'UIleriorrnente il suo magistero treli,gioso e mora!~ in una ..società 60nza capilali1Smo. E, rientm nella sfera dei doveri dei -socia.ìisli .iimo.slrare che è possibile .spezzare quella solidruri.elà moslruo- .sa che 1ende ora a. ri-stabilir&i tra i valori ,religiosi, rappre.senta;ti dalla Chiesa cattolica, e ,gli interessi del.la con.9el'vazione di fonme economiche parassitarie ed immOTtali. È se una lode va data sinceramente a voi, compagni del partito d'azione, è di affrontare, oggi, que.<,to tema fondamenlal-e dell'unità sociali-sta con runa a'llclacia e un di.sinte.res.se che rivelano una forma superiore di coscien1.1a. Pe.rclm se vi -sono uomini i,n HaJia nei quali oorebbe giustificalo un atlaccaimento fanatioo al nome del proprio partilo, pel' oui tanti 8acrifici av<lle affrontati e tanti martiri si sono immolati, sa,rebbc proprio il vostro paT- N<i questo deve .sembrarvi, compagni, un voler lito. Il fatto invece che in questo dibattito PeT Ja re.stringere l'ideale 50Cialista aU.a mera sfera delunit.à. ooc-i,a,!ista voi panele fut prima li!la ed esclu- l'economioo e del .sociale, perchè, in fin dei conti, aivamenle i problemi dell'orientamento dell'azione ogni p.rofonJ-a. rivoluzione comporta sempre un rinrivel-a una maturità, diciamolo pure, una superio- novamento del oielo e della terra. Ma il cielo non ot ca G no Bianco si illumina o sohiarisce come si lavora e fruttifica la terra. Può bastare, io p<lnw, formulare, ad esempio, i seguenti quesiti: 1n una società .senza proprietà privala conserverà la Chiesa la sua attuale stutlu.ra feudale? Ohe co.sa potrà essere in un mondo sociali,i,ila, in un a:nondo senza frontiere, .senza imperialismi, un concilio ecumenico, 'UD concilio cristiano? Ma queste modificazioni interne, questo adatta.T.si della Chiesa alle forme .storiche che via via assume la società degli uomini, è un fatto da la.r8Ciare ai credenti. Noi come politici dobbi-a.mo allontanare dalla. prospettiva ii una villoria delle 1Sin.i.stre lo spettro che ciò comporti per la Chiesa, nel no- -stro paese, 'llll regime alla Jan·ovlaski o un regime .a.Jl,a Combes. Jn -una -sfera più limita.la, io credo che la terza condizione favorevole allo svolgeN.i della demoora.- zia in Italia e a una politica aucl:a.ce di ooci-alismo sia quella di faciJita,re un'evoluzione liberale e de- ~oc.ratica dei movimenti di de.stra. Non dobbiamo, msomma, re.spingere verso il neo-fa.sci..smo tutti gli ex-fasci6'li. A qua.sto riguardo la. politica della democrazia è .stata assai cont,raddiloria, perchè mal si concilia un'inca'llta e prema.tura e totalitaria amnisti•a oon 1a per,sisleini,a di fOlrnle polemiche che inohioc1a.no la illos1.Ta lotta politica ,nella fa.se o:- trepa..ssé!Jla dell'antila.scismo e allo &t.illfoidio quo- -Lidia.no delle raggre.s&ion,i, delle devastazioni cli locali, delle minaooie tra avversari politici. IL SOOIALISMrO PUO' FARE A M,EINO DEI MITI Nè ai veda in questa volontà qualche cosa ohe sia pur,e lontanaimenle, p<>ssa richiamare il trasfor~ mismo politico; ,le divisioni e le lotte anohe acceoo e inlispensabili in una democrazia; ma le clivk<.ioni sui problemi attuali, sui problemi vivi, non su queL li oltrepa.ssali. Lasciamo che i morti seppelli-scano i loro morti: poni.amo d.avanli ,alì'opin.ione pubblica italiana i problemi rea.li dell'oggi e del domani e su que.sti problemi inviliamo gli italiani a differenziarsi. 6'C neoessari9 ,a dividersi. Tutto ciò non è certamente quaJoosa di nuovo. Tullo ciò è stato varie volte già detto e con molla maggiore eloquenza della mi-a.. Eppua-e queste cose in appa•renza cosi rulide e viciine, .sono sempre dava,nti a noi e ci .sembrano irraggiungibili. Capita a noi come - sous.ate l'immagine - a quelle gro&- ~ mosche che chiu-se in una oamera battono continuamente la lesta contro i vetri lella finestra: esse vedono il cielo, '1a luce, le colline, l'aria libera, ma non vedono il vetro che impedis-ce di .spazia.re nella reaJlà veroo la quaJe vonebbero vola,re. E' certo non serve a nulla battere la test.a oontro l'ostacolo; val meglio ceroare cli aprire la finestra. Ora io credo che questo congres!,IO segnro-à u,na c1a.ta importante nella storia del socialismo del nootro paese, appunto perchè esoo indicherà oome apri•re una finestra verso l'uni<tà socia.Ji:1,tadalla qu,ale ancora ci di1Videil Jiaframma dei p,regiudizi e delle divisioni .settarie. Gli o,slacoli contro que.st:1. unità, verso la quale tutti ardentemente tendiamo, sono stait-i già identificati, e io no:n voglio farvi perdere cl.e! tempo per a,nalizza.rli di nuovo davanti a voi. E&i sono, innanzi tutto, dei resid'l.li di iJeologismo. L'ideologia che ha adempiuto Ll suo .ruolo di mjto, ed è stata una leva potente nelle ,fasi J)'?'ecedenti del oociali8Illo, è attualmente non soltanto i•n Italia., ma pre.sso i partiti <&Ociali.stdi i tutto il mondo, in grande ribasso, - non intendo per ideologia la comune fede e spera:nza nel soci.alismo, ma Ja loro giustificazione jnlellelluaJe elaborala ne} secolo .scOTso. Da quanfo iJ socialismo mondiale non è più 60lto ìa di.rezione spirituale dei ledeoobi, di Karu1sky, di Rosa Luxemburg, di Bernstei.n, di Hmerding, da quando il socia1i'5Illo tedesco è staio politicamente e ideologicamente battuto, da quando la lirezione e l'ispirazione centrale del socialismo di tutti i paesi si è spo.sLata verso occidente, verso J'iinghil~ terra e ver.so i paesi .scandinavi, per ciò che riguarda le forze laburiste e socialdemocréll!iche, o verso la Jttrancia e il Belgio, per ciò che riguarda il .sociali.smo a noi più vicimo, non è più l'ideologia - nei se-nso di determinata teoria scientifica o filosofica - l'elemento disorimi.nanle .iel reclutamento .socialista, ,non è più l'ideologia la sua forza principale, e il oociali1Smo non ba più, non può più avere, pregi·udiziaJi di ordine filosofico. Non .si aderisce più al socialismo per l'adesione a 'UD corpo di obbligatorie doL11rine ortodosse, rn-a. per una ri.spoola affermativa al programma politico e sociale che il socialibmo presenta. Quindi cade l'obiezione al vostro preteso non marxi..smo: il vostro socialismo non è di una specie inferiore o spuria solo perchè voi non siete marxisti. La Jebolezza del P. S. I. U. P., il ,.uo a,nacronismo, era appunto questo: esso pretendeva <li avere un'ideologia e non aveva un programma. Esso era un partito confessionale della specie più deteriore. Se anche noi faremo in Italia questa interna rivoluzione e ci emanciperemo definitivamente dai residui di ideologismo che ancora. annebbiano o inceppano la nostra azione politica, noi elimineremo uno degli ultimi ostacoli che po~o opporsi alla unificazione di tulli i socialisti concordi in una politica socialista e contribuiremo a mo::lernizzaTe la vita politica del nostro paese. IL PRIMATO MORALE DEL P. d'A. L'unità sociali.sta riguatda tutti. I problemi del socialismo sono i problemi di tutti. Ed è questo oorlamente, o compagni, il merito principale della vo- ~tra decisione di fare di questo oongTe.sso non l'assemblea chiusa di un'organizzazione, ma una tri~ buna aperta ai .socialisti di lutti i partiti e di porre ~ll'or:line del giorno questo problema, che è oggi 1J problema centrale della democrazia italiana: la costituzione d1 un partilo socialista forte libero e indipendente, aperto a tutti i socialisti si~ceramenle democratici concordi su un programma chia,ro e concreto. Ad un paese per tante ragioni ~raggialo, depres~ e avvililo, il vostro congresso, che .si sta marufesta.ndo unanime in questa volontà, dice oggi una alla parola di speranza. Ed è con questa speranza che io chiudo. Se l'unjlà oocialista non si realizza subilo, al termine ii que.slo congre.sso, prL ma di separarci, noi dobbi..amo però prometterci di realizzarla a non a lungo andare, di mantenerla all'ordine del giorno di tutte l<: discussioni politiche del nostro paese, di imporla. agli .scetliei e ai finti soTdi, di Iairne il problema politico principale dell'oggi, in modo che non, passino non dico me.si, ma non pa.s.sino molle .c;etlimane, finohè un vasto oongres.so di unità socialista possa essere tenuto con la partecipazione vo,.tra e di tutte le altre forze sinceramente sociali.ste e democratiche. E' l'unica parol,a, J'unica speTanza, o compagni, che po.ssa annunziare aJJa democr.az.ia avvilita del nostro paese un fatto nuovo ed hiiziall'e un'epoca nuova. Il messaggio socialista veramente indipendente, di un sociafumo genuinamente it.a!.i,arno,e nient'altro che italiano, un tale messaggio contiene in sè moti-vi di una così grande ricchezza e irresistibile forza. di penetrazione da poter 1,a,ggi'll.Ilgere nell'animo degli italiani quelle profon.iilà dove es.si oono ancora capaci di -senlia-si tutti fratelli -e IS'lliiCitaTe in essi la volontà di riabilitar.si nel -sacrLficio e nel lavoro, per creare trn'Ita.Jia veramente rinnovata, un'Italia veTamenie li-bera, •un'Italia socialista abitabile per tutti .gli ita.Jiani. IGNAZIO SILONE. Associazione P liricreativa I ali n- a API Zurigo - Casa d'Italia - Erismannslr. 6 CASOAI'TALIDAo, men4icam,agg1io947• Ore 15.- Spettacolo teatrale eseguito dal gruppo dmammrutioo dell'API Regia F. !M'. Ba.rblan Per sempre cli 'Eugenio O' Neil, 13 soon,a, 2° atto. Nel primo abt.o della. oommedia c:Lra.mmaitioa in tre atti • PCT oompre, • dello .scrittore americano E O' Neil (nato IIlel 1888), .assistiamo ad una soona · n,a il d.ra.mm•a,tuTgoMichel e IS'Uamoglie, J'arttrioe e l'interprete delle .sue opere rleaitr.ali, Nellv. E' Un OOJltiinuo 5'\lcoede.rsi di slaiti d'ain.i:mo oontrasta.nti. Milchel e Nelly si amlliDJO intensamente e samn.o e-95ere affettuooi619im~, pure di .t.am.toin ilaiD.to .si enge tra di do.ro qualohe cosa che Ji clivid,ee provoca. delle scene viole,nli.ssime, J'ultima delle quali .sembra che debba oondu-rre ad una separaziooe definitiva. Soonvolrto e dioo.rien.tato, Miche! abbandooi•a i.a, oa.sa e cerca v~de-tla e solliE:"o da. urna dOillna di malatf.a,re, Nelly VlSI la U!O vecchm runuco, J obn., che crede di· •a.m,a,re verame.nle. Sen:a amore run .art.to di F. M. &rbl'run. (S<1€g.i<> per UJU d.ram.ma moderno) Vna data ecce:JonaJe :un rutto comico cli Oarlo Sol<levill.ai R,ag,a,zzi filllo •ai 16 Ml'lli non sono Mll.IIJ.ea!,.'Ì.: allo .spelt.arolo teatrale. Seguirà ballo fino alle 18.00 OaMe20 alJe 23 BaDo - Orchestra Bob Denver 19-20 trattenimento Ml ·bar Prezzi d'i,n,g.i;es.so:Signori F.r. 2.•, Signore Fr. 1.50 (T-amz 'l.llld BhlJettsteuer i.!nbeg.rilfen) n bi.glieU,o è vali.do per il pomeriggio e Ja. sera P.ennanenza aHa Cc,operativaltaUana di Zurigo Avviso ai compagniticinesi e italiani Si am>erte che tutti i rvenerdì sera, il compagno Emaio Regalini, deila. Sez. Soc. Tic. sarà a completa disposizione pe-r col,oro che abbia-no bisogno d~ schia,rùnenti, ,consigli ecc. con particolare rif.erunento a quanto concerne: ricor,si, imposte, troduzioni, assia.ienza, ooc. SegnateVi sul vostro taccuino ,questa inforanooione che potrà esservi molto utile in qualsiasi momento. Lia permanenu è -a.perle. .alla Cooperativa Italiana della Militar-strasse 36 dalle oT., 19 alle 20. Ohi non può recarsi di pe.r.so-na e avesse biso~ gno di inf-or-mazioni del g.enere scriva al s-e.guente indirizzo: Emilio &golini, Wasserschopfi 39, Zurigo.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==