• Bi ~a Voce degli lta1iaJii Vita e Cronache della Emigrazione Italiana In SYlzzera Lerappresentanzceonsolarei le collettivitàitalian~ (Dichiarazioni dél Sottosegretario Lupis) Nel corso di una conferenza stampa il Sollosegrelario degli Italiani all'estero S. E. Giuseppe Lupis, ha illustralo i nuovi criteri informatori che dovranno essere seguili dalle nostre rappresentanze diplomatiche e consolari al fine di porre su di un piano sempre più democratico i rapporti esistenti fra tali autorità e le collettività italiane all'estero. Ecco, nelle loro linee essenziali, le dichiarazioni del Sottosegretario Lupis che ci riserviamo di commentare nel prossimo numero. Con la riapertura delle sedi consolari e diplomatiche all'estero, il Ministero degli Esteri ha potuto avere gli elementi necessari per fissare il programma di azione al quale si dovranno ispirare i nostri rappresentanti all'estero nei rapporti con le collettività Italiane. Il principale scopo da raggiungere è quello di riportare le col/ellività ad una normale vita democratica. Oggi il Console italiano, pur rimanendo il capo(?) della collellivilà, non è e non dovrà più essere il diretto amministratore delle diverse organizzazioni della comunità, ma dovrà invece aiutare le stesse a raggiungere, nel più breve tempo possibile, una forma di gulogoverno, in modo che le iniziative associative e di solidarietà tra connazionali debbano sorgere dalla volontà degli stessi e siano effettivamenle la vera espressione dei loro sentimenti. Nello svolgimento di questa azione, i Consoli dovranno limitarsi a mantenere una posizione di moderatori. Impiegheranno, quindi, le loro maggiori cure a svolgere un'opera diretta esclusivamente ad armonizzare le varie tendenze, a smussare gli angoli e ad allulire gli allrili, in modo da creare in seno alle collettività quella compattezza, quella coesione e quella armonia che sono indispensabili di fronte a/l'ambiente locale. D'altra parte, cosl come i Consoli non debbono invadere la sfera delle associazioni, queste non dovranno sostituirsi alle nostre rappresentanze nelle funzioni loro con/ eri/e dai regolamenti e particolarmente nei rapporti con le Autorità locali. Naturalmente, nel/'or.fcntare ed incoraggiare le masse degli emigranti verso una rieducazione democratica, dovranno essere onorati coloro che hanno saputo con sacrifdci restare / edeli agli ideali della libertà, ta,nlo più che è stato proprio dal loro comportamento che il mondo ha potuto distinguere le responsabilità del fascismo da quelle del popolo italiano. PAOIFIOAZIONE DEGLI ANIMI I connazionali caduti per la libertà dovranno essere convenientemente ricordali. Sarà uli/e anche suggerire possibilmente al Ministero degli Esteri il modo di dare un riconoscimento a coloro i quali hanno partecipato alla resistenza a/l'estero e conseguentemente bisogflerà aiutare nel rimpatrio (se lo desiderano) quegli antifascisti che per ragioni politiche dor,ettero abbandonare la Patria. In altri termini il patrimonio morale della resistenza e delle lotte per la libertà non deve andare disperso. Nello stesso tempo i Consoli dovranno evitare di creare fratture tra italiani a/l'estero, favorendo la riabilitazione di coloro che errarono in buona fede facendo opera di pacificazione degli animi. Il conseguimento di questi scopi si rivela infinitamente necessario in quanto è bene che la ripresa de/l'emigrazione già in atto trovi nelle colleltivilà italiane ali' estero quell'atmosfera rasserenata e tranquilla che consenta una f ralerna accoglienza ai nuovi emigranti. In analogia a queste disposizioni sarà indirizzato lo sviluppo delle attività ilaliane all'estero. Il fascismo aveva frenato tulle le iniziative democratiche delle nostre comunità: le organizzazioni assistenziali, comitati d ibene/icienza e gli organismo culturali erano tu/li solloposli, per fini poliiici, ad un controllo vessatorio, perchè si pretendeva che tu/la la vita delle col/cli ivià clo11esse svolgersi in seno ai fasci. ln tal modo si sacrificarono, ai fini della propaganda di partilo, gli interessi delle classi umili, inaridendo le Jonti della filantropia, perchè com'è noto, coloro che fanno dei/a bene{ icienza desiderano controllare /"impiego delle somme erogale cd avere spesso una parte eff elliva nella loro amministrazione. LIBERTA' D'AZIONE Uggi bisogna incoraggiare la rinascila di queste benefiche istituzioni, lasciandole libere ed aiutandole moralmente. Anche le scuole materne, elementari e medie verranno affidale all'iniziativa ed allo spontaneo f inanziamenlo delle collellivilà che le promuovono. Il Ministero potrà in alcuni determinali casi accordare qualche sussidio, adegualo all'importanza delle scuole ed all'interesse dimostralo verso di esse dalle collettività, oppure potrà assegnare alle scuole stesse qualche elemento con funzioni didattiche e direllive, qualora ne ravvisi la opportunità. 1"ulle le cariche degli Enti delle collettività dovranno essere elettive e cosi, come in Italia, dovr~ essere fallo appello al concorso delle donne. Ma~- sima libertà di azione deve anche essere lasciala alla nostra stampa, che dovrà trovare sul posto le• condizioni di vita e di sviluppo, senza pill aiuti e sovvenzioni di qualsiasi genere da parte del governo italiano. Alle ex Case d'Italia, agli ex dopolavoro bisognerà dare una nuova organizzazione ed un nuova fisionomia. Essi come organi accentralorJ di ogni attività culturale e ricreativa delle nostre co/lettwità; appartengono ormai al passato. Al loro posto sono già sorte o dovranno sorgere associazioni libere per lo Sl)i/uppo della vita delle collettività e particolarmente per l'assistenza ai nuovi emigranti. A queste associazioni potranno essere ceduti in uso i materiali appartenenti alle ex organizzazioni fascisle. Anche in questo settore il Ministero confida sullo zelo dei /unzionari ali' estero, poichè occorre che la trasformazione delle Case d'Italia e dei dopolavoro in senso democratico rinforzi la eflicienza del~ l'organizzazwne delle nostre collettività, senza più portare sensibili oneri allo Stato. AIUTI ALL'ITALIA Per ciò che concerne la lodevole iniziativa presa da alcune nostre collettività d'inv(are alla Madre Patria soccorsi sotto forma di viveri, oggetti di vestiario e medicinali, il Ministero degli Esteri considera tale iniziat.iva come una manifestazione di solidarietà che dimostra non solo l'alto spirito di patriottismo che anima i nostri connazionali, ma costituisce anche e soprattutto un atto di valore umano e morale altissimo. Naturalmente i funzionari dovranno incoraggiare queste iniziative intese ad alleviare le sofferenze del popolo italiano, in questo aflannoso dopoguerra. Zurigo Unione Donne Italiane In SYlzzera << Bollettino del Comitato Centrale» Coi?'Ufidendo la pubblicazione del I. Bollettino del noo-eleUo Comitato Centrale per la Svizze;ra con l'inizi.o dell'anno 1111UOV0, invianno a tutte le donne ita/Jiane i nostri Ierviài auguri di lelwità e specificatamente a tutte le sezioni della Svizzera bu(jrla messe di nuove aderenti. Una più obbiet.tiva interpretazione degli scopi che sono di base della notitra attività sociale dovrebbe facilitare l'opera di proselitismo in seno alla Colonia Italiama. Lo Sta/Juto Sociale dell'U.D.l. negli articoli 2-5-6 determina chiaramente l' apobi,ticità dell'Associazi.one e ne lissa le fiinalità che sono: assisttMZ,ziali(opera pro bambini bisognosi d'Italia) ed elevazione delle condizioni sociali della donna italiama. Sorde alle male lingue, che per ignoranza sparlano della 'J'l,Ostra ssociazione, prestiamo orecchio agli incitamenti che ci vengono solo dal cuore, dalla ferma convinzione di compiere un'opera altamente umamitaria verso i bambini bisognosi d'Italia, ben sapendo che molto bene si può e si deve fare, sia per i bambini mutilati che per la moltitudine di piccobi orfani. SOMMARIO 1) Relazione sul Convegno di Berna; 2) Attività del Comitato Centrale; 3) Varie. vità delle sezioni affiliate, ed esterne per i fatti più salienti avvenuti in Colonia ed in Italia. Alla redazione di questo Bollettino possono collaborare tutte le sezioni. Modifica dello Statuto: L-0 Statuto, all'articolo 10 viene -così modificato: « L'ufficio di presidenza è costituito da: 1 presidente, 1 vice-presidente, 1 segretaria, 1 cassiera e da una rappresentante di ogni sezione, -con l'incarico di mantenere i contatti con il C. C.». (Facciamo viva preghiera ad ogni Sezione di volere eleggere la loro rappresentante e di comunicarci il nome dell'eletta). 2) Attività del Comitato Centrale: Nell'entrante anno, ci ripromettiamo di dare il massimo sviluppo possibile all'opera assistenziale pro bambini. L'azione che al momento ci sta più a cuore è quella Pro bambini mutilati d'ltali\. Questa azione, alla quale ogni sezione è vivamente pregata di partecipare, desideriamo si sviluppi sotto la guida del Comitato Centrale che invierà le diretti ve che dovranno a~ic~rarne l'o~og~neità. All? scopo di meglio chiarirne le finalità, stralciamo quanto qui sott-0 da una lettera ,che ci venne inviata dalla Sig.ra Schiavetti dell'U.D.I- di Roma: "Coll'aiuto in denaro ricevuto dagli italiani all'estero è stata creata a Roma la fondazione 1) Relazione sul Convegno di Berna: Udi Italiani all'Estero che ba preso il patron giorno 24 novembre 1946, veniva convo- nato dei bambini mutilati d'Italia e che da cato a Berna il Convegno delle rappresen- ora in poi si interesserà specialmente ad essi. tanti delle varie sezioni dell'Unione Donne Si è venuto incontro così al desiderio delle Italiame. E;ramo presenti 1e delegate delle se- _DDI all'Estero che vedranno in questo modo ~ioni di : Ginevra, Grenchen e Zurigo- 1 loro sforzi ed il loro interessamento conA questo convegno, veniva deliberato di vergcre in un'azione unica ben definita e passare alla sezione di Zurigo l'incarico di continua, in un campo particolarmente bisocostitui re il Comitato Centrale per l'anno gnoso. L'LstiitJuto San Micih~e a Tor-Ma.rancio 1~47. ~ale comitato de~e assum~re il,_compito nella per:if~ria ~i ~ma accoglie già i primi d_1r_ed_1gereun Bollettrno mens_lle d rnform~- 60 bambrn 1 mu blati che la fondazione as.siz1on l ternecer que~ henguarda l'atha ste e.son.o già creati i padiglioni per le ·diverse nazioni: Francia, Svizzera, America ecc.•· Si fa però presente che all'infuori di questa azione ogni sezione è libera di -continuare il proprio lavoro assistenziale tanto lodevolmente svolto fin'ora. 3) Varie: Ringraziamo la Sezione di Grencben per l'abbonamento di 20 Bollettini mensili e la Sezione di L-Osanna per quello di 10 numeri dello stesso. Alla Sezione di Losanna diamo assicurazione che i 150 franchi inviatici .costituiranno il primo contributo all'azione pro bambini mutilati d'Italia, e sentitamente ringraziamo. Per la puibblicazione nel Bollettino mensile, preghiamo la segretaria di ogni singola sezione, di volerci .inviare prima del 20 di ogni mese le loro eventuali informazioni o proposte. Il prezzo del Bollettino, al Convegno di Berna, è stato fissato in Fr. 0.20 la copia• Comunicateci per tempo il quantitativo delle copie c'he desiderate ricevere. Nei pagamenti al Comitato Centrale, si pre- .cisi il destinatario indirizzandoli: U.D.I. (Jo.. mitato Centrale, Znrigo, Erismannstrasse 6. Invitiamo le sezioni di voler regolare la loro posizione, versando al Conto chèque Postale VIII 28.196 la quota annuale di fr. 10.-. Augurandomi di essere stata chiara nella mia prima esposizione, .caldamente invitandovi a voler -collaborare al Bollettino vi invio i miei ami'Clhevoli sa1uti. Per il Comitato Centrale della Svizzera La Segretaria : Maria Albertini La Mostradella Resistenzavista da un'operaia Era uscita, per fare qualche p<iccolaspesa, e dilungando.mi wn poco nelle vicinamze della Stazione Centrale, vi.di a un certo momento due band'iere italiwnie che sventolavano, e quasi come da wna forza cala.mitica, mi sono sentita aitrarre verso quella direzione. Era un grande rifugio antiaereo e sulla porta di entrata c'era un cartello indicatore, sul quale, veniva detto ·cCYmneell'i-nterno fosse stata orgamtizzata una mostra della « Resistenza italiana». Entrai, quasi per curiosità, e appe,na mi resi conto di che rosa si trattava ne vidi la grande importanza. Era lo spirito dell'Italia del popolo che aleggiava; in quel locale. L'esposizione organizzata perfeUamente è stata per me wna vera rivelazùm.e. E mi sono sentita veramente commossa nel vedere la larghezza delle documentazioni e delle testimonianze per il molto che il popolo italiano e in modo speciale la classe lavoratrice ha I atto, attraverso un'epica lotta, per la propria liberazione. A wni certo rnwmento, era tanta l'aUenzione: mi sembrò quasi rivivere i tempi difficili dell'epoca clandesti.na, e sentii ancora una volta l'inoobo di quei giorni terribili. Circolari identiche a quelle esposte, erano passate anche per le mie mamti, come pure i gi.ornali e gli appelli alla resistenza dei vari comandi ])<lrtgiani. Quante notti di trepi.dazùm.e, quante notti insonni; i mIJZifascisti e le brigate nere, non scJierzavano. Nel Paese tutti i nostri giovani erano combattenti della giùsta causa, e per ag,ni rastrellamento per ogni sequestro che avveniva, era un parente, un amioo, un conoscente caro che cadeva. Ma era Baden 1.NMEMORIA OEl. C01M,PAIGNGOIACOMOMA,GJN,A,NI E' recente il lutto che ha .colpito la Colonia Libera di Baden per la perdita d'uno <lei suoi migliori elementi : Giacomo Magnani. Il compagno Armuzzi ha espresso nella cerimonia funebre con parole commoventi tutto l'affetto che ~i legava al caro estinto e tutto il dolore che ha <!olpito i c.ompagni per la fine d'un uomo onesto la .cui vita è stata. un esempio <li carattere e di fede nella liberazione del proletariato, nel socialismo e nella redenzione dell'Italia dalla schiavitù fasci.sta• Per aver espresso li:beramente il suo E_ensiero durante il periodo della dittatura ~li aveva dovuto trascorrere lunghi anni all'estero senza poter rivedere la sua bella Cesena che tanto amava e dove sperava di poter trascorrere un giorno gli ultimi anni della sua vita. La liberazione d'Italia gli permise solo un fugace ritorno alla città natìa ed il suo sogno non potè realizzarsi perchiè la morte lo ra,pì all'affetto dei -compagni all'età di 57 anni. La Colonia Libera di Baden, il cui dolore ha espresso anche il .compagno Tatto, nel dare al caro estinto l'ultimo saluto, riconferma la sua volontà <li continuare la sua lotta per quei nobili ideali di umanità e di li-bertà che hanno animato la vita di Giacomo Magnani, di continuare a lottare. per un'Italia liibera dai privilegi, dalle ingiustizie, dallo sfruttamento dell'uomo .sull'uomo e dalle insidie di tutte le reazioni. Bienne FESTA SOCIALE DELLA COLONl•ALIBE..R,AITAUA,NA Al ri-storanite Cooperaitiva Proletaria sarà Ol'ganizzata. la ifesta 'OOcia!le illl collaborazione con iJ gruppo di lin•gua itialia.na «Frate!Jarua». La data è ,stata fio.sala per il 22 e 23 febbraio. A :tutti i no- &tri connazionali., amici e simpaitizzaniti, rivol,giamo quindi il più caldo appello per una laT,ga partecipazione, così cLa. poter festeggiare il «CarnevaJle• butti insieme e l[)er.fetta aUeg.ria. La festa sarà rallegralta. dall'orchestra «D'AgostiiDi e compag.ni» che è -sempre staita. all'altezza del suo compito in qualunque manife.stazione organizzata ,fa S-Ocietà italiane, e che gode 1te ,simpatie di tu:tti noi. Sarà an~he <>'rganizzaitaper l'occasione una ricca tombola ,e inoltr<i vi .!>ara10no,giuoohi, svaghi e sorprese varie, che vi costri.ngeranno ,a ricordare per tanto tempo ancora questi due ,giorni di sano dive-rlimento e di ,gioconda alJegria. La Colonia Libera ItaJia;o,a -e il gruppo «Fratellanza• vi invita,no tubti i,ncti.stintamenrte con l:anta cordiaMà. Arrivederci quindi a.l'la «Cooperativa Proletaria•. 11 Comitato Organizzazione• anche, anzi, era soprattutto un incitamento a continuare la lotta. Sono passat4, lunghissimi mesi. Doloroso calvario dell' «Uomo» che l-Otta per la Sua liberazione. Purtroppo, è stata una lotta fratricida, una lotta di distruzione terribile come nessuna altra mai. Molti visitatori guardavano con curioso ilnteresse. Ma pochi io penso l'hanno capita. Per capirla purtruP'f)O bisognava averla prima vissuta. I mostri giovani hanrw compiuto dei veri sacrilieft, molli sono morti, hanrw pagato con il proprio sangue wn debito che non era loro; ma hanno detto, (oh quamto chiaramente l'hanno detto!) cJie la loro volontà era quella di distruggere i germi d'ogni guerra per l'edilicazicme di una vera democrazia in wn:a società migliore. La sala dell'esposizione era vasta, . ma avrebbe dovuto essere ancora più vasta per far posto al copioso materiale che era a disposizione. All'entrata grandeggiavano i ritratti dei nostri grandi martiri : Giacomo Matteotti, Gramsci, i RosselU, e tam.ti aUri che si scmo sacrilicati per un ideale puro qual,e quello della redenzi.one wmana. Lavaratori ltaUani, resulenti in Svizzera, ricordatevi che nesswna meraviglia è gvustilicabile per certe reazioni. qualche volta anche vioknte di moUi nostri lavoratari. Essi hanno veramente sofferto, e voglicmo liberarsi, prima che sia troppo tardi, dalla reazione che rialza il capo a ohi li vorrebbe tnuovamente in schiavitù. Siate solida.li con i vostri lrateUi in Italia. Essi ù:> meritano. Alma Lambruschi Zurigo CONSIGLIO D·ELLA•COLONIALIB·ERA ITALIA1NA Venerdì si è riunito alla. Casa d'Italia, il Consiglio della Colonia Li!ber>aI.taliana. Iii segretario, ha ,svolito 'Un'ampia -relazione .sulla riunione c'he ha avuto luogo domenica scor&1. a Berna, alla quale banno p-aritooipato io! miniat.ro -:l'Italia, E:gidio Reale e i delegati del Comitato eb'eCUtivodella Federazione delle Col<mcieLibere noncbè i ra,ppresentanti di Ginevra, Basilea, Zuri•go, Grenchen, e occasionalmente Masillli i)er il Ticino. La discsussione, che è st-ata p.resiedUlta dal. segretario del'la Federazione delle Colonie ILilbere a, detta del relatore, è stata moJ.to animata e vi hanno partecip-ato i compagni Sacedote, Boffini, Preziosi, V a- ,glio, Fratoochi, Gor.ni, Buzzi e Méll&ini. Rea:le .ha indicaito in linea generale quale sarà la direttiva che i.nformerà la sua attività in rifierimento alla emi.grazione e a•lla protezione del -lavoro i.taliano in Svizzera. Il Consiglio della «Colon-i,aLiibera• di Zuri-go, ha preso aitto della relazione ohe è stata a,pprovata all'unanimità. e ha poi condotto a termine i suoi lavori. E Il ROPA socialista llSIEOll DICULTDPIAOLITIICDA ICOIO■ICI DireUar-e IGNAZIO SILONE V-ice-Diretto.re,r/s.pcmsa,bile GAETANO RUSSO Re-datt<1ri Paolo ,Albertario - Walter Binni - Luigi · Carmagnola - Sigfrido Cioootti - Michele Giua - Vittorio Liber.a - Frana, Lombardi I lettori ,residenti in Svizzera p<>.!,ISOilO rivolger.!>i,;per ottenere copie della .ri'Vi.sta e per abbonarsi alla F!EiIYEIIMZIONE SOCIALISTA ITALIANA Militarstra.sse 36 ~ Ziirich {4) CRITICA SOCIALI Rivista quindicinale del Socialismo Fondata da FILIPPO TURATI Direz. e Amm.: M:Llano, Piazza Diaz 5 Per abbonamenti rivolger& ,a «iLibe-ra i.Stampa» Lugano Gerente resp. : Pietro Bianchi, Zurigo Titpoorafia « Grafica Bellinzona,. S. A. \
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