L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVII - n. 61 - 22 dicembre 1946

Bi NOTIZIARIO ITALIANO per I la socialisti· italiani tragica morte di in lutto Luigi Battisti ROM1A. Come è morto Gigino B·attisti. Si trattava di andaro a Salerno per presiedere 'li.Il convegno -socialista, di preparare qualche di.scor.so, di orientare i compagni in vista del prossimo congresso nazionale del Partito. Alla stazione ,non aveva trovalo posto ~ul iiretto. Non c'era posto neppure in piedi nei corridoi. Allora decise di chiedere o.spilalità nel bagrugiia.io. Lo scontro ,è ,avven'l.1~o in a,perta campa- 'gna al Mvio di, Santafè, tma Miu:rturno, e Sessa All.lrwnoa,, •i.in unQ loica.lilà di.stante quailche Clhilometro dalla strada maestra. Il rapido da Roma, che era stato costretto a re- &tare fermo alJ.a .staLione di Minturno per circa due ore a caru.sa deMa. rmall1!Ca,nz,a. c1i .00!ITente, im- , provvisame'n-te .si rimetteva · in rn.obo '.andando a SCO'lllrar.si, dopo alcuni chilometri di corsa, con un merci che proveniva dalla direzione opposta. Nel tremendo 'llilo il bagaglio e i due primi vagoni del rapido si sfasciavano completamente e si rovesciavano nella &carpala, mentre il resto iel convoglio .subi va .gravi danni. N01Uostante l'ora larda e la dista,nza dei centri abitati, gruppi di animosi si mettevano in viaggio da Formia per portare i primi soccorsi. Al lume delle torce e di qualche .fanale ad acetilene si provvedeva a estrarre i feriti e i cadaveri dal pauroso groviglio dei rottami. vincia di Massa-Carrara resterebbe alla Toscana); e della •regione EmiÙa-R.omagna che comprenderebbe le provincie di Bologna, Ravenna, Forli e Ferrara. Comunque, consideralo il successivo vaglio del progello, le decisioni adottale oggi non hanno assolutamente carattere jefinilivo. ROMA: Per i,1 Congresso Na2ionale del Par1ito Socialista ltali1ano. Diver&i deputati socialisti hanno formulalo alcune preposilioni in vista del prossimo Congresso nazionale. Tra i firmatari figura l'indimenticabile compagno Gigino Battisti che poche ore dopo doveva partire per il viaggio che non ha ritorno. Tra gli altri notiamo: Bocconi, Boofanlini, Barbareschi, Calos.so, Canevari, Costa, Carmagnola, Corsi, D'Aragona, Fedeli, Giua, Gullo, Ghidini, Grilli, Lui&elti, Lami, Starnuti, Leopadi, Momigliano, Matteotti, Mootemartioi, Mazzooi, Piemonte, Preti, Priolo, Pignatari, Pera, Rossi, Simonini, Stampacchia, Silane, Taddia, TremelJoni, Tonello, Tega, Treves, Vigna, Vigorelli, Vil1M1i, Zanoerini. Zappelli ecc. Le prepo&izioni ,sono state redatte come segue e auspicano: < Il mantenimento dell'autorità del Parti-lo; - la chiusura di polemiche con la limpida ed inequivocabile conferma dell'autonomia del Partito socialista nei suoi metodi e nei suoi fini volli al raggiungimento di una vera democrazia politica ed economica; - la costituzione di una nuova Internazionale socialista per il superamento lei blocchi antagonistici e la dife&a della pace; - l'adozione di uno statuto interno che, fondandosi ,su quella disciplina morale e politica che fu .sempre no1,lro patrimonio, garantisca, nell'ambito della dottrina socialista, inJipendeoza di pensiero e di critiche, assicuri l'indirizzo '1milario; - la preparazione di precisi programmi sulla base dell'ordine del giorno già votato, in ordine ai problemi più gravi ed immediati (finanza, alimeo lazione, alloggi, -scuola, risanamento, amministrativo); - alla cui esecuzione deve e&.Sere diretta e subordinata la parLecipaziooe .socialista al· governo; - l'osservanza reciproca e leale iel patto di unità d'azione nel suo spirito di collaborazione democra1ica; - la formazione di una Direzione del Partilo che dimostri ed infonda fiducia nel programma, realizzi una. efficiente organizzazione interna, operi con iniziativa e con adeguata coscienza di quel- !a funzione -storica altissima, ed altuale, che è propria ed e.sclu&iva fol socialismo in Italia e nel mondo. MILANO: S'è ohiusa la Mostra dell'« Avanti». Alla chiusura era presente il sindaco compagno avv. Antonio Greppi, il quale &i è congralulaLo col compagno Paolo Grassi, che l'aveva organizzala. 1 ella giornaila di ieri la Mostra è stata vi.sita:la da altre migliaia di persone, io maggioranza operai e socialisti. La interessante rievocazione della storia del Parli lo sociali&la italiano e delle lotte che esso ha sostenuto -sarà rinnovala a Roma coi primi de'. proosimo gennaio. Poco dopo la mezzanotte arrivava sul posto il pret:'idente della iCo.siiiJtu.en.te Saragat, a cui Ba!JùisLlera legato da fraterna amicizia. Egli ha assistito commosso alla liberazione della salma da quella tragica morsa di ferraglia, l'ha seguilo aiutando .con le sue braccia i portatori che lo depositarono sul cu.scino di un vagone ferroviario e poi ,si è recalo in una piccola &tazione a pochi chilometri da Sessa Auranca dove ha di.sposto che in una delle stanze fosse preparala Ja camera ardente. Anche le allre quattro viUime sono .state composte accanto al cadavere del deputalo socialista. Max. Nordau Lastampa, • I giornalisti e l'opinionepubblica .A;hleprume 11uci,d,ai rpa,esi liTILitrooiiS0ID,Qa,rni,vwti 1 (prtrni gr•wp,p<dl i oompagni oon Je 1bandliere de:lle swioni socia.liste e com. mazzi cli .fiorii ohe sono struti spa11·s 1i 19'U1'1&a 1.lma. Tutta la notte e tutta la giornata successiva, deputati socialisti e vaUelti doll'Assem'blea costituente hanno vegliato, nella .saletta della Stazione Termini, tra,,formata in camera ardente. la .salma del nosLro compagno. La moglie Enrica, il fratello Camillo sono giunti da Trento; anche il Presidente del Consiglio si è recalo alla camera ardente. La salma del nostro indimenticabile compagno è stata deposta, la sera del giorno 16, in un carro Ierroviari-0 sul quale han preso posto Ja vedova, il fratello e vari depu-tati -del oo.slro partito. Il .&-egretario del Partito socialista compagno Lombardo, i compagni Triolo e Borghesi e un giovane partigiano ira.- .~,t>ortavano a ~palla la bara. Alla cerimonia funebre ,erano presenti Parri, Chiostergi, un gruppo di depu- -tati -democratici, una rappresentanza comunista, Saragat, Perlini, Canevari presidente del Gruppo par- ·1amenlare .socialista, Lami Starnuti, 1,egrelario del Gruppo, Jacomel-ti e Silone e altri della Direzione del Partito. n A dozzine &ono ,gli e.3empi di impresari dn iuserzio·ni, di spacciatori di giornaJi, da rusuDai, di folli:i, d1 lilberati d,a.J ,oa,roere, da raiggiratori, di a.nnuffapopoli e clj volg,a,rj ignioranti che fonda,rono grandi g,iorn,a.Ii as.soldair0'.11.o ,a;1 loro servizio pen.oe brillant.i e regolarono l"impres.a a seoondo della loro ignobiliià, deJia loro depr.aivazione e deLLa lor.o ivolubi.Lità rli O'I)i-nioni. .Anche r,an1gomento del nrume,ro degH ,a,bbonati D0'l1 regige alla critioo. Uno ,speculaio,re senz,a cos:ciewza può fare a,s.se~ameoto sugli i-stinti has.si e spregievolJ eleva.ti -e oommendevoli; ed otterrà sioura.rnen'.e lettori e oompratori. Ohi no·n conosce j fogli ohe 1mbblicano le .più J,a.ide 08oooità. o SO'.Ilodedicali al pettegolezzo ca1h.1a1J1iososu rper.soine o cooe private ? Oppure J fogli che cereaoo di .impressiona.- re ooo 1100 sbile ecees&iv.amente scandaloso o di stimo1aire C0'D.1ubridhe <figwre la Hbidine dei let:ori; op.pure che altro in.:fine non sono ohe un,a J-0t teria p,romettente a.i ,compra.ton vin.oite in denaro od ,alt.ri ipremn ? Tutti cotes:i giornali vos,s,o,oo con espedienti più ,o meno vergogno•si cooseguiire una ,gro.ndo diififusione e ottenere perciò ,una iniluenza corrispondente. E' peraioo probabile e.be 1a loro diffu&ione si,a più ,g,r.a.nde e qui•ndi la loro iotf.luenza siai ,più ;polente della didìfusione e i:oifluenza di giornali lfti.spettaibiJi, i qruali nQlo pubblica,no che ciò dli cui ha,noo cogn'izio,n,e oorta; La viia dello soompal'ISO: Figlio di Cesare Batti sti , che non lf..unoo da maestri se :non doive hanno comnaoque a 'l'renlo il 7 aprile 1901 e pa,·tecipò gio- pelenza; che sono ,a,ni!m,a,ti da principii mor,a,ùi ferva-nissimo, ufficiale degli alpini, alla JJrima guerra mi; che non ej i'll.di·riz-zaoo iai ba&Si :istinti dei 1etmondiale come volontario. Nel 1921 si isc7·isse al tori, ma p.rocurano invece di dare ·S'Vil'l.lJl)paolle Pa1·tito-Repubblicano Italiano che abban clonò nel doti dello s.pi.rù.to. E' ,giustifica\ta l'd,rufiliu.e'Ilz,a di 1929 per aderire ai gruppi cli «GiuS t izia e Libertà~, quesU ,gj,or;naili? ll !l"eda.ibore di '1.1.n ,giornale organizzando t1·a i combattenti antifasciSli il movi- asce.no 0 di scandali personalli ha egli, davanti a mento «Italia Libera». centomi,la Jettoir.i il legittimo mam.dato di assalire Pur sottoposto a s01·veglianza speciale e deferito il ,governo, di giudico.re Je aziQIIl.i<li un cittadino, alla co11imissioneper il confino, proseguì nella su~ di p·reparare il terreno e scav.are un alveo ,alfinopera di opposizione al fascismo, orga,nizzand o gli ohè l'opi.niooe pubblioa possa a poco ,a poco e espatrt clandestini, degli antifasciSli attraverso le inavvertitamente ,sc,orrore in 11.1,n,daetermmata diAlpi. . . lflezione ? Eccoo.i in d',a,ccia ad una clelfo stira.ne con. Fu appunto durante una di ,queste operazioni che, traddizioni dell,a odierna 1J10Str.aciviltà. ,Coniorcolpilo da congela.mento, rimase mutilalo al_lema- memente al moderno /IlJOSltromodo d•1 pensare, 1Doi ni. Diede vita inel 1943 al movimento cland e s lino so- ci ri1belli.aano .a.cl oign.i auto.r.ità ,di Stato dhe non diatisla del Trentino, scaturito dalla ,fusione dei re- sia .istituita da,! popolo. !Nella mo[l,arohia non si pubblicani contro i socialisti, movimento che nel- tollera più nella su,a ipurezz-a 1-a < grazii,a di Dfo > l'anno successivo Si inquadrò nel P. S. I: V. P. 0 te0ir1ica.mente -almeno, ,Ja ipode.stà regia, ereditaProfugo in Svizzera all'atto dell'occupazio~e t~- ta MSceodo viene J.imi,tata dalla 'Volo.nt.à degli edesca fece in seguilo parte del governo provviso7·w lett◊1ri. II mimist110 è nomiinato dal 1Capo dello StadeUa Valdossola in qualità di intendente gene7:ale to, ma deve essere •bene ,a,ooetLo anche in parlae partecipò nell'aprile del 1945, alla insurrezione meot.o. ,IJ de:rmtato deve dars1 pena pe.r ottenere partigiana della Valtellina. i voLi ,dei suoj ooocittadi'Il.i. Solo il ,giiomialista Sindaco di Trento dal 2 maggio 1945, era _st ~to l,a cui potenza praticamente è simile a, que!Ja del eletto deputato alla .Costituente per la sua citla e J~gislalore e cleil -governo, il ,gior.naliista, che esersegrelario alla presidenza dell'-1-s~emble_a.. cita uf.fici da deputato e da minishro :non è nomiLa scomparsa di Luigi Battisti costituisce una noto nè eletto {la -aloo'llo. Egl 1 i è la sol,a auto,ri:à grave perdila per il Partilo e per la sua _terra. dello Stato .alla qua.le nolTh,occo,rra .oo•oif.erm-aquaJLa parlicolm·e preparazion~ _edesv~ri_en~a con si.asi. D,a 6è egli si orea iciò ohe rè, ed esercita il cui trattava con spirito di socialista e di italiano la 611.l.0potere come a. ln.ti pare ,e pi,a,oo essere, mequestione che più da vicino e, più dire!lamente l~c- nom(llmenLe responsabile nè dei suoi aJbus'i nè dei ca la sua regione, quella dell autonomia, ha. lascia~ suoi errori ,p,iù grossolani. Nè si -dioa ohe quosto lo in noi che da compagno avemmo occasione di bozzeLto s'ia esagerato. Ci ch.1ll'O'llgOiorn,ali.s~i così udirlo di;cutere di questi problemi, la ce1'lezza che ,s.<foruili di ser.iell\ e cowienza, che prepararono solo lungo le linee da lui tracciale _si possa rag- e provocarono rivoluzioni e gue1'r-0 e fecero piogiungere una equa e feconda soluzione del com- vere rovint- c de.,;olazi,oni STUI pro])ifio pae.s() e -su plesso vroblema. . . 11azioni forestiere. Se fossero -stati ,regnanti, li aIl 1wme di Battisti, .come disse il presidente ~e~ vrebbero -scaoci-ali; se fossero 1slati 'IIlli'llistri, li anes di Cecoslovacchia. compagno di Cesa1·eBall~Sl_i vrebbero sot~oposti ad 11.lJl proC€\S,s,o nel q1Uale la nella lolla per l'indipendenza dell'Auslri~, a Luigi: iloro testa no:n. avrebbe avuto oort.annente buon invialo dei socialisti italiani, resta un simbolo ~ei_ giuoco. Porchè ,gioroalisli, flles·s.uno li disturbò, f · · nfini · · 1 · d 1 tutti coloro che lottarono dentro e uori i_ co. . e.nzi furono i .soli cho 11sicll'ono mco umi a que d'Italia perch,è la fratellanza tra i popoli trionfi s ul aeneralo di-sa6lro, clJ1 cui .furono 1'1Unica causa nazionalismo e sull'ingiustizia. ~on ~ daYVoro sorprendente che ,si tolleri 'Il.Il cott t ·ttizi'onale per la forma- siffatto dis•potismo se-n7.,a il menomo ~enLa,tivo di ROMA : lrl proge -0 ,cos 1 • d ribellione mentre i.nvece si combattono con tanta Z·,one ,delle regioni. Le richieste avanzale in se e 1 1 veemenza tutL.3 le ali,re lirnnnie? E 11."anomalia di. elaborazione del progetto cosliluziona e per . a t non eccma ano11e so. non badando alla i1nfiluenza formazione cli nuove regioni hanno av~lo es1 o · l g politica della .s:a,mp,a iprendiiarno i.o con~iderazio- posilivo. La econda soltocommiss1one, a 1eve ma_- . . a ha dalo parere favorevole per la costi- ne Jo. sua influenza r;;ociale. gioranz • h J1 0 aiudicc al qu.'.llle noi diamo la faieollà di velu zi0'!1e della regione emiliano-lun_eense c e com- f 1 ( b bbe gliare ,il nostro onore, la nostro ortu.'Ila, a nop rcndel'ebbe i territori di La Spezia e e verre d 1 • · i d a Parma Piacenza. .sLra libertà, ha bi-sogno dopo serij stu ii e ungo avul&_a j'all\ L1!u:::~• \~.t:n d~ll'attual~ provincia fao<iinio di una nomina •regola.re;. e~ii è. vinco: Reggio Emil a . _P. 1 . d . d" Ponlre- lato a Ie"'"'i ,rigoros,1; i suoi err,'rJ, 1 suo: ::ibas1 d · Ma.ssa Carrara c1oe I c1rcon ano 1 °0 1 , 1 . '.' M _....._._, 'aJ_,l,q. ~rle ,1 'a f~ 1?vranno una imm'3diata punizioue t> ne ,,\ me.grpr11 ~ ~V~l~ _cli gl'a "\ <, I _) 't J C.' 1 gio,r parie dei ,ca,si sa.raILDo anobe rimediati. Ma jl ,giorri.alisla. può danneggiare an.zi annien:.are Ì'v'!lo,re n ~a fortuna. di un citta<linri; 1JUÒ parèino p!'C'tgiud1ca.re la. sua liibertà pçr:;'J-n:ile n'<ndeudogli i1.J1poss1biJeil soggJvrno ln nn ù:1l1) luogo; tutta.via r,gli c5ercila colesio potere 1mnitiYo .,.et12a ifoJ·ni.ro prove di s~udi prepruro..tori, senza averne avuto ma.n<laio da ohicohes.sia, senza dare garanzia di jmpa.rziaililà, e<mz.a 11ver eubito 1llD esame oo.scienzioso. E' vero dhe sii dice che la stampa guarisca le (erite da.~ fatte e OOe generalirnente .il cittadino si si.a bene ie0traz~a~o dalla legg,e i&ulla stampa contro til giorn.a.lista . .Ma tutte queste ca.se non Si possono sostenere. Un atLacoo ,di gioroe.Je CO!Dtro un prjvato può f.ar,gli danni -irrepar.a'bili. Le re:titf.iche e le smentiLe sono impotoo.ftl a dangll un ;p,ieno soddisifaci!menbo; alcu.ni letLori avr.a.ono ]etio il numero ohe conbeneva J'attaoco ma no.o il successivo che oonten,ev,a la difosa; altri non lo av,raono <le:to per indi,li(erenz,a. sistematica; io ogni moclo il colpito s,a,prà ,e.be i,n lf..aooia ,ad un più o meno grwn.de numero di ipersone, il suo ono,re e la &11.a.reputazione ,sono menomali ,ed inreparabilme11le m,acchiati. Nè lo .stato delle cose muta con un p.roe€S5o intentato conl.r,o il ,gronnale. Prima -di tut~o il .giornale ha lllliJle e.spedienti per r-endere a. quailol.l.'.llomolesta la vita, .;enza darDgli appi,glio per 11.1:D tpl'-Ocesso, ed ancorché i,l gior.oalista sia stato oosì rpooo a.cooirlo d'incruppaire in un.a condanna la p111niZJiO'Dnoen è ma.i solita.mente proporzi-000.ta, alla colpa. Questo stato di oos-e &piega il perohè non .solo :utti i ,reazi,o-nari ma (:lJ)Che molti Jiiberali siano nemici, palesi, occulti, dlella stampa, e tanto più acoruniti quanto più si sentono costretti da.ila potenza stessa della stampa ,a maeco10.dere i loro sentimeo~i e ,a finge.re amici.zia per esLSa e coru;idera21Lo,ne. I più sa,nuo, benissimo ohe nella stallTipa •non è necessariamente l'oipinione rp1.11bblioa(davanti alla quale e.s.;i iochin,ansi) che Tiesce ad e- ,s.plicairsi; ma spes:sio, e forse .a,ncbe qua.si sempre è la •1gnoraruza, 1,a volUlbilità, 1a inettezz,a. o J"itmmoralilà dli 111n.i,n:di,viduo che triescono a dar prova di sé; eppthl"e per 'Viltà si frurnno menzogneri, non sol,o dando ad intendere ohe la stannpa è J".oirg,atJ)0 autorevole dell'opinione pUJbb1ica, ma identilficandola add.i:rjt7rufa OOITh la. stessa opin,ione p,ubblica.. ,Come si })11.lÒ trasif,oo-:mare questa. meo17,ogna in verità ? Oome si 1può rill.niped.ireche 'I.ISIU,rp,atori non aulorizz,ati si .impadronisoo.no di un .potere, l'esercizio del quaù.e non d-0v:re!Jbe es.sere alfifidabo che a uomi'lltl esp;reasamente autorizza.ii dalfop,i- ·n.io,ne pubblica ? Ecco ,u.no dei 'P'iù i!roiporLa.o:iquesiti politici e mOtr(l_Jdi m lllostri tempi; qrue6'ito e.be da clecine d.i '8lll!ni -i ,governi tentano invano di soio,g,liere. E' un provvedimento molto &picci·o quello di restri,ngere la libertà. di stampa, ma è a.noho u·o -provvedimento s:olido e che noill conduce allo SCO\J)0;è immorale e non f.a eh e so tituiire al oo,-p-ricci-o<li un gio,rnaJlisla il oapriooio di un funzionario. No,n è possiibile 11·eprimere .con leggi J,a li,bertà di pensiero, e allorché !Sii1VUoleimpedire all'uomo di di,re aiperlamenbe iutlo ciò cho egli pensa non si ta cJ1e dar ansa -all"ipocrisia ,genero.le ed .a.Ma finzione. iLa ge:n.eralità però Ùla lutto il diri:Lo di non volere -che 1.Ln'individiuo maniiesti il euo pensjero come se fosse -peruiero di tu lti mentre •non è che u.na opinione -ua e ,che abbia quindi a darn alle sue i<loo pers·onaJi un peso ed una portala cho a.d osse non a..:;petLano aHal:o. E' sperabile C'l1e]onta.no 'll0n 'ia il giorno tl,n cui tutti i lettori siano aJbbastanza colti ed 05perli por ben di-stinguc.re la voce di un rnclividuo d(llla. ton.:1nle parola dell"op,jnion•:l pubblica, cioè dalla ge-. ncralilà. Allora non aranno letli che quei giornali che -,,ano l'ospressione vera, delfo pubblica opi,nione e n,o·n si farà oonlo alouno di quelli nei quali un individuo non fa ,che blandire con le Sllle ciarle la propria vanità: non avranno allor.1 autorità che quei gioroaJisti .. i qua li rpor il Joro ingegno e pel loro cor.aJtLere, iverrMlllo indicali dal popolo per parlare al pubblico, isLruire e giudicare; gli albri ,sa.ramno moosi in derisio·ne per ra.- ria che si da,r.a,nno di rarp<pre.sentanti ùi una funzione pubbltl-oo. Allora sarà superfilll.lo il ci,rcoscrivere il diritto a!Je s,oJ.. ,persone fornite di diploma come si Uda coi m'éldici, perchè gli uom1rt1 saranno tanto giudiziosi che non daral!lfio reti.a clhe e.i sa,ggi e volgeranno le c,1pa!Jeai oiarlata,n~. E diventeranno pure €11.lperifluequasi iutte Je leg~. ;perohè queste generalmente, a.liro scopo non hanno che quoLlo dii sup;plire all'insufficiente intelligenza del cittadino con la perspic-iwia più ill'llillinaba del legialalore. Ma f1nchè la cultura ,generale e le f.a,. collà di gi-u.dicare re.sta:oo al di,,otLo di questo ,alto ideale è concepibile e giustificata una moderata iniJ.'lomi-s.sionesoccorrit.rioo delle. legge. Non ci dovrebbe essere restrizio.ne per i libri, opuscoli e nemmeno 'J)er gli a.ftfissi coi q'l.llali una pereo.na sia col proprio nome si,a, con la garanzia e ,responsa,bilità di un editor,e o stampatore, intendesse presentarsi al pubblir.o per procu.re..re assentimenti a,l!e -proprie idee. A quei:;to propo6ito 0•~no dovrebbe poter parlare ai suoi 00'.B.cittadini e diir loro tulio ciò che gli Lrulli peJ oopo. Ma se egli Si aileniasse a Jodere !"onore di un ciltad.ioo, caLunnia.ndolo oon. bugiarde aisserziooi, dovrebbe eEsere ooslrotfo a far pubblica ammeru:la orale. corrnggere quanto ha a.6Sel'ito e dare ,a tutto ciò una h.mga. e di1:d:uso.p. ubblicità, per es,empio, con inserzioni in tutti i fogli di una città od anche di una provincia, con altret:anti e consecutivi affi.6èi &ulle cantonate e con proole..mazii:o.ni f.atte ,a. viva voce sulle pubbliche piazze, e, quand"egli pagar non pot.esse tulle queste spese di pubblicità, venisse condannato oo un lavoro forzos,o, che ,gli faccia guadagnare i,! denaro occo,rrente alle spese. Diversa è ,però la faccenda allorché si trajta di fogli peri,odioi, che si indirizza.no a,d una. ceri.a quantità di lettori, già aoquistala mediani.e l'abbo.namenlo; fogLi che fonma.no un.a tribUIIl.a,Ja qua.le ap<partiene a tutti quelli che -sfanno ad scol:iairt la pa,rola che da essa scende. un.a sifrfaita tribuna. è una istituzione pubblica. e dovrebbe sor,ostare al pubblioo controllo oome tulle le altre istituzioni pubbliche che hannq una im'J?ortanza pel benessere ma:teria.le, intellet';urule e morale dei cittadini. Qu.a.ndo ei, v1.mle istituire un,a pubblica s,cuola, una fofl!Ila.cia, un ospedale o un teabro, occorre un perme:.siso, che non si ottiene che a certe condizio'lli le quali ve-n,gono imposte a tutela clelJ"in:eresse generale. La pubblicaz-ione dii un giornaile dovrebbe aJmeno essere parificata a, quelle istitu.ziooi. Per fondare e dirigere un giornale dovrebbe 13s.sere ~o lu.nj permesso, non, ,jJ p,er.mes.,o però di UDJa ,a,utorità, ma un mandato del popolo. Do1VTe.bbesi determinare per legge che un candidalo desideroso di .aivere la missione di redattore, aibbia una certa elà chesia,garanziaaL la sua maturità: di più ohe abbia. una ripu~azio.ne esente da maochie e un.a certa dooe di \Cultura. Solo colui ohe di qua;;le qualità fosse fornito dovrebbe poter presentar-si <lavanti ai suoi concittad.iru, a.s'J)'iiraoclo .ad esser eletto redattore. Questa elezione dovrebbe farsi a magigiora.nza di voti. Ottenuto il man-dato, il giorna.lista scriverebbe oome gli delta J·aoimo suo; ma, se venisse coodannato per calunnia a ,privati, perderebbe il rmia.n.dato, quantunque que.sto fosse, CO'ITledovrebbe essere, duraturo dieci anni, e ,ogni dieci anni ,rinnovabile. ,Con que.sto metodo u.no .;conos:ciuto. oppure il rappresentante <li opill!ioni oootrarìe .a.l1a ma,ggior.a.oza. dei ,cittadini, diìfficilrnenLe rill.lscirebbe ad avere un mandalo di redattore ma ,a questo candidato sfortunato lllO;n srurebbe però preoh.160 l'adlito di o.gire per Je proprie idee e lo potrnbbe 'Della qualità di scrittore in<lipendent.e, una :persona, che ave.s,se oibenuLo un, ma.ndato di gjor.nalista, tr()IVerebbe -proba,bilrnente un giornale 00111 maggioo-e facili là di quel1a che poo.s:a .avere un medico o l.111 avvocato a trovare clienti, o un maiestro a. trovare impiego o un in,gegnere ad aver commi-ssion'i di costf!llZioni. Se iii mandato veniisse co.n.icesso dagli elettori del oa:poluogo del circondo.rio, esso dovreb. be valere per tutl.o il circondario, se oonoosso dagli elettori del capoluogo della pro,vinciia, dovrebbe val!ere ,per la provincia ·e d,a,gli elettol'i dello. capitale, 'VH>lu-ebbeper lo Stato. Non è qul l'occa- ~one o·pporiuoa perchè io particoJo..regigi di più l'argomento e, molto meno, peroh.è io stend,a u,n formale progetto di legge. VolJii soltanto delineare un -sistema, iii qu,ale, .attuai.o, de.rebbe ad u.n giornalista il diritto di parlrure ,realmen~e ,a ,nome del pubblico e la .sua. .autorità sa.reb'be rJsp-ettata come quella del g,iru.dice, del ma.estro, del deputato, perciocchè egili avrebbe espre,.5$31lllent.edal1a generalità il IJlliUl<latodi C;SS·ereil ,guo ,oro)Ore. La stampa sairebbe aJlora oiò che essa ora dice, a torto, di essere: cioè J"o11gano legittimo clella })1.llbbl,waopinione. Allora os,sa avrebbe, con giustizia, nella civi'ltà e ,nello Stato quel poeto che oggi essa invooe u-su.rpa. Max Nondau CRITICA SOCIALI Rivista quindicinale del SociaU.smo Fondata da FILIPPO TURAT,I Per abbonamenti ri'volgersi 1a «Libera Stampa» Lugano Direz. e A-mm.: Milano, Piazza Diaz 5 E n R o p A socialista RASSEGDNIACULTURPOALITICEADECOJOJIICl Direttore IGNAZIO SILONE SI pubblica Il t" e Il 16 di ogni mese I lettori residenti in Svizzera po ono rivolger.si, per ottenere copie della rivista e per abbonar-i alla: FEDERAZIOIWE SOCIALISTA. ITALIAIWA (Mllltlirstrasse36 - Zùrlcb(4) Prezzo dell'abbonamento annuo fr. 6.-

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