L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVII - n. 58 - 9 novembre 1946

NOTIZIARIO ITALIANO Il Partito Socialista e il Partito Comunista,hanno conclusoe firmatoil nuovopatto per "l'unità d'azione" ROM1 A: Il testo del patto. - Il Pariito Socialista Italiano di Unità Proletaria ed il Parrno Comunista Italiano, interpreti delle aspirazioni e degli intcrel>'- si dei la voraLori; decisi a rcalizzal'e nella lolla contro le Jorze reationaric conserva Lrici e per la conquista del potere da parte de!le cla si lavoratrici, la concentrazione ,li tulle le forze popolari; convinti che i lavoratori non potranno raggiungere i loro obiettivi fo.ndamenlali ed assolvere la loro funzione :lirigenle e rinnovatrice della vita politica e sociale italiana senza la concentrazione e l'unificazione degli sforzi dei due Partili: convengono - nella loro piena indipendenza ed autonomia - sulla nece&Silà di prechsaTc e rafforr.are il patto di unità d'azione esistente tra i due Partili. Obiettivi del patto di unità sono: 1) la liquidazione di ogni resi:luo Jascisla e di ogni tentativo di rinascila del vecchio regime; 2) la difesa ed il consolidamento della Repubblica democratica. e delle pubbliche libertà; 3) la Tiforma industriale basata sulla realizzazione di un piano organico cli ricostruzione e di rinnovamento in:lu!>lriale; la nazionalizzazione del· le industrie monopoli&liche, delle grandi banche e dei servizi pubblici; l'istituzione dei Co.nsigli di gestione; 4) la riforma agraria basata sulla liquidazione del latifo.ndo e della grande proprietà fondiaria con l'incremento delle forze cooperative di pro:luzione e di trasformazione dei prodotti agrari, il mi· glioramento dei contratti agrari e l'as-sistenza da darsi a tulle le foTme di collivazione diretta della terra; 5) il miglioramento -delle condizioni di vita :lei lavoratori del braccio e della mente mediante la difesa del !>'ala.rio, degli stipendi, delle pensioni, dei sussidi ed il loro a:leguamento al costo della vita ed il miglioramento -delle effettive condiz,ioni economiche generali del Paese; 6) la dife.sa della per.so.nalità e della dignità umana dei lavoratori con una legisla2,ione sociale che "aTantisca a tutti il lavoro, assicura.odo il minimo lndi.spenl>'a:bile per vivere, la casa, la scuola, l'as sistenza mE:dica e la prevUenza contro le malattie, gli infortuni e la vecchiaia; 7) la difesa del valore reale del guadagno dei lavoratori, delle pensionj e dei piccoli redditi mediante la dife-sa della lira da realizzarsi con la tassazione rigorosa :lei redditi <leHe classi abbienti, l'imposta straiordinal'ia sul patrimonio, la riforma tributaria e l'incremento di tutte le attività produttive della nazione; 8) la pace con una politica estera che permettendoci di riacquista.Te al più presto possibile l'indipendenza politica ed economica della nazione, e cioè libertà di produrre, di commerciare e di emigrare, &i basi sul principi-O Jella organizzazione internazionale, della sicurezza collettiva e della solidarietà fra i popoli e fra le associazioni operaie democratiche di tutti i Pae!>'i. Per il pieno raggiungimento cli questi obiettivi il patto di unità d'azione tende alla conquista democratica della maggioranza dei suffragi ed -alla più stretta collaborazione dei Jue Partili con tulle le altre ,forze della democrazia. neces»ario e a richiesta di una delle parti. Un membro della delegazione sociali la e tmo della delegazione comunista avranno la funzione di segrelal'i e cureranno l'attuazione delle deliberazioni; 2) l'azione parlamentare sarà coor:linala da una Giunta esecutiva composta di tre deputati socialisti e tre comunisti e dei seg1,etari dei due Partili che si riunirà tulle le volte che ,sia 1·ichiel>lo da u.na delle due delegazioni; 3) l'azione governativa sarà coordinata in riunioni di ministri e sottosegretari socialisti e comunisti alla presenza dei segretari dei due Partili; 4) localmente saranno create Giunte esecutive Ji intesa, a giuri,,di1.ione provinciale e comunale, composte di tre membri per ciascun Partito di cui uno socialista e uno comunista saranno investili deile funzioni cli segreLari per l'attuazione delle deliberazioni; 6) le disposizioni generali per l'impostazione della lotta elettorale saranno date dalle Giunte esecutive pvovinciali in conformità delle deliberazioni della Giunta centrale. La formazione Jelle li~le per le elezioni amministrative saTà avocata alla Giunta d'inle a locale; 6) in caso di mancalo accordo in sede comunale le Giunte locali rimetteranno le questioni alle Giunte provinciali e queste alla Giunla centrale. CONCLUSIONI 1) Tutti i c0munisti e tutti i socialisti .sono tenuti all'osservanza leaie delle deliberazioni prese e !>ono chiamati ad applicarle nell'interesse ,superiore delle classi lavo!·alrici; 2) 5-0cialisti e comunhsli devono sentirsi leaimente solidali neila loro azione di cla.!-Se considerando che llJ1 attacco portato contro uno dei due Partiti e contro il patto di unità d'azione nuoce all'interesse, al prestigio e alla compagine dei due Partiti; 3) il mancato raggiungimento degli accordi su un determinalo problema rende ai ùue Par-Liti, per quanto concerne il problema stesso, la loro rispettiva libertà d'azione ma non determina la deca:lenz.a ciel patto i::hc rimane in vigore fiochi no,n .sia disdetto da tma delle due parti; 4) un'azione unitaria particolare dovrà essere concordala per il Mezzogiorno d'Italia con il concorso di quegli altri raggruppamenli politici ~incera.mente democratici che possano contrilbuire efficacemente alla soluzione dei p1'0blemi Jell' Italia meridionale. Nenni, Togli(JJtli, Pertini, Saragat, Longo, Scoccimarro, lvan .i\fotteo, Lombardo, Lombardi, Jacometti. ROMA. L'attività del P,artito Socialista i,n vista del «Congresso.» La Direzione del Partito, riunitasi in Roma nei giorni 23, 24 e 25 ottobre 1946, ha fisf.ato il seguente programma di attività del l"a:~to nei prossimi mel>i: , dal 17 novembre ali' 8 dicembre avranno lu9go in tutta l" Italia dei co.nvegni regionali cui pa,rteciperan,no gli eìementi responsabili delle Federazioni provinciali. Ai convegni saranno discussi i prvblemi relativi all'organizzazione e sarà esaminata la situazione Jel Partito in relazione ai :risultati elettorali; dall' 8 dicembre al 6 gennaio 1947, me.se del!' •Avanti!,, l>arà celebralo, co.n manifestazioni a carattere nazionale e locale, il cinquantesimo anniversa- !"io cle:r• • Avan li! . Durante questo periodo avranno luogo tre convegni interregionali, rispet1ivarnente a Pal!anza per r Italia settentrionale, ad Arezzo 1-rr 1· It·dia. centi·ale ed a Reggio C::ilabria per l' Italia rnc>riclionalc, per d1-,,culere i problemi organizzalil'i della stampa. .~ocialista, dal 12 gennaio al .20 febbraio 19lt7 avranno luogo in tutta l'Italia i congres.,i delle FeJerazioni pro- , inciali prepara lori del 25.mo Congres,,o nazionale ciel Partilo che si lei rà in Roma. dal 9 al 13 martO 191~7. ROMA. Il delitto Matteotti rit-0rna in assise: Dopo 20 anni dal processo cli Chieti si ritornerà a di- .~cutere, vero la fine di questo mese, raffare ~ratfeolli. Aile assil>C cli Roma. le udienze si s,·olgeranno quasi contemporaneamente a quelle contro la banda Pollastrini. le jue più clamorose vicende che hanno segnato gli inizi e la fine dei regime fascista. Prima della liberazione del nord. l'istruttoria per il delitto )latteol.li era .stata riunita con quelle riguardanti aJLri falli accaduti nello stesso periodo di tempo, cosicchè bi sarebbe dovuto avere un unico grande processo contro la cCeka del ì'iminalc• nel quale figural'ano 72 imputati. in testa ai quali er-a segnato il nome di Benito ~fussolini. Questi fatti comprendevano, oltre l'uccisione elci deputato .socia.- lista, la prima aggressione subita a Roma dall'on. Amenclola, Je altre due aggrel>Sioni contro gli on. )lisuri e ~fazzolani, e l'a..c;salto al villino abitato da Francesco Saverio Xitti. Il processo che Si di.scuterà alla fine del me&e sarà invece molto più ridotto: dei 72 colpevoli. 15 ono morti nel frattempo. Xe sono rima ti 57 e di questi 32 .,ono stati ri'Ilviati a giudizio soltanto 7 dei quali in stato Ji detenzione, e cioè: Cesare R-0s- .o-i, Amerigo Dumini, Francesco Giunta, Poveromo, Panzieri e Bernacchia. L'amnistia ha ridotto ancora le cose: il J>. :;yr. ha chiesto difatti in questi giorni alla corte d'appello l'applicazione ciel provvedimento di clemenza per coloro che debbono rispondere delJe impulazi-0ni minori, quali le lesioni in danno cli 'Misuri; la devastazi-0ne del villino :li ~itli. ecc. Se la Corte accoglierà que,,te richieste, il processo della Ceka si Tidurrà al solo fatto 11atteolti, con 8 imputati in Lutto. Fra quelli che potranno godere dell'amni;,tia ci sono i nom.i di fascisti notissimi, quali Arconovaldo Bonaccorsi, Gae· tano Poi vere lii, )[ari o Candelori, Italo Foschi, Ulisse Igliori ecc. Giorni or !>ono Cesare Rossi, aYeva chiesto l'amnistia per le imputazioni minori che gli vengono conte.state. Fin dal suo primo interrogatorio. quando fu arrestato subito dopo la liberazione Ji :fapoli, egli ha sompre negato la sua partecipazione al delitto Matteotti. Perciò insisteva affinchè venti anni di antifascismo, con la condanna di 30 anni di rechi.sionc datagli dal tribunale .speciale, 13 dei quali scontali in vari rec]u,,ori, servis.sero a. ridargli Ja libertà della quale è privalo da circa 20 anni. )fa la sua richiesta non è stata accolta ed egli Jovrà essere giudicalo ora insieme agli altri. Particolare interesse presenta il caso cli uno degli 8 imputati, Filippo Filippelli, l'avventuriero che era riu.scito a diventar direttore ciel •Corriere Italiano• e a farne uno dei più diffusi giornali di quel tempo. Dopo la soppre&sione del giornale, il Filippello ave· va subì lo varie peripezie, era stato implicalo in truffe e in altre vicende scandalose, finchè un giorno dell'inverno l93J, Jopo un drammatico addio alla famiglia, parti da )Iilano e non dette più sue notizie a nessuno. Da qualche indicazione la famiglia pen!'lò che si fosse diretto in Germania. ma nessuno ne ha più ,,apulo nulla. La mancanza di qualsiasi indizio. nonostante le ricerche falle dalla polizia italiana e da queile alleate, rende particolarmente misteriosa la sua -sparizione. I due Partili riconosoono necessario per il raggiµngimento degli obiettivi sopra elencati di. concordare le proprie attività politiche e coordinare le loro ri.spettive unità. A que.sto soopo .si impegna.no di consultarl>i periodicamente su tutte le que.stioni di interesse comune. In particolare si impegnano di consultarsi e di cercare l'accordo preventivamente; ,:;,., far•a di 1.V orim•erg• processo Inutile 1) per tutta l'azione governativa, parlamentare e comW1ale; 2) qua.nfo ..si profilano o .si verifichino cril>i governative; 3) ogni qualvolta uno dei Partiti ritenga opportuno promuovere agitazioni comuni a base nazionale e di importanza uazion-ale anche se localizzale neUe loro man i festazioni; 4) nell'azione sindacale cooperativa per studiare e adottare i 'provvedimenti alti a coordinare, nel· l'interes-se generale delle classi lavoratrici, razione decisa dalle rispettive organizzazioni; 5) per l'elezione dei dirigenti &mdacali _pe~ !e quali, in omaggio alla democrazia e al pn?c1p10 Jell'unità .sindacale, gli attivisti sindacali dei due Partili dovran,no far.si promotori di liste composte di organizzatori che godano la fiducia degli organizzati e di provata capacità sindaca,le. Quando manchi l'io tesa con Je altre correnti politiche dovrà essere sostenuta l'applicazione del sil>tema proporzionale delle elezioni; 6) .nelle campagne elettorali, sia poli_ti~h~ che amministrative, per far .si che i due Part1h s1 pre~ sentino sempre con programma concordato nei suoi punti essenziaìi e Ja. di.fendere di comun_e accordo contro gli attacchi di tutti gli avverl>ar1. Quan~o i due Partili si presentano ciascuno con la propria lista si deve e\'itare di dare alla lotta elettorale un carattere di rivaìità tra i due partiti ma di emulazione e di solidarietà contro tutti i partili concorrenti; 7) per l' U. D. I. e quegli organismi in cui entrambi i Partili abbiano autorizzato i propri ade· renti a partecipare al Jine di coordinare l'azione e .:li.sciplinare l'elezione alle cariche interne in modo da garantire la rappresentanza paritetica e proporzionaie. ORGANI DEL PATTO Organi e mezzi del patto per ì'applicazione delle suddette clausole sono i .seguenti. 1) per lo studio, il coordinamento e la decisione su tutti i problemi sarà creata una Giunta d'intes~ centrale composta di 3 membri della Direzione de, Partito socialista e 3 della Direzione :lel Partito comunista oltre ai due .segretari. La Giunta si riun.irà periodicamente almeno una volta al mese per trattare di tutte le questioni ge- 'terali e di orientamento ogni qualvolla si ritenga (Continuazione di 1.a pagina) Invece, no. Si è voluto fare il proce.sso « monstre », si è voluto montare il grande spetta.colo. Interrogatori senza fine, tonnellate cli testimonianze de,bitamente firmate, te.stimonianze inutili pofohè l'umanità er.a il testimone unico, il sadismo della stampa che riferiva i particolari più stupidi della vicenda, hanno snaturato il significato del processo di Norimberga Il grande atto di giustizia si è tramutato in farsa, le conclusioni della Corte sono state accolte dal pnbblico quasi con indifferenza, ì'esecuzione dei condannati - non ostante la baldoria di titoli dei giornali della sera - ha interessato mediocremente. Ciò che doveva rimanei·e impresso nelle menti di tutti gli uomini in maniera indelebile, è passato tra la notizia di una rapina e quella delle sorpresa della polizia in un ritrovo clande~tino di invertiti. Molti dicono che tale modo di condursi è stato poco intelligente o, come si esprime qualcuno, controproducente. Infatti, non solo il tempo trascorso ha allontanato dalla memoria di trop,pa gente i delitti compiuti dai criminali nazisti, ma tutto lo svolgimento ,del iprocesso sembra fatto appoata per conrvincere i fanatici del nazismo a metter3 nel Pantheon dei loro dei Goering e i suoi complici. Le lunghe arringhe di difesa hanno. rinfocolato le speranze dei fedeli e hanno scosso le convinzioni da poco formate •dei tiepidi, che stavano l)er aibbandonare la causa di fronte alla evidente enormità dei crimini commessi. Non è certo la taTdiva dispersione delle ceneri dei giustiziati che impedirà a.Ila gioventù tedesca di pensare a loro come agli eroi della 1,iscossa, di creare una leggenda mistica intorno alle parole dette, ai gesti compiuti, alle accuse lanciate contro i loro giudici dai morti condottieri della razza eletta. E' il minore dei risultati a cui condurrà il puritano amore per la Bib 10eca l:JIno 1anco fol'Jlla che ha SJ)into gli Alleati a insoonare il processo di Norimberga. Ma c'è da fare un'altra fonda.mentale considerazione. La impressione più ùiff usa (e, secondo me, più giusta) è che a .N'orimberga i vincitori abbiano fatto il proce-,,so ai vinti proprio perchè loro erono i vincitori e gli altri i vinti; che Goering e compagnia siano stati condannati non peT aver dichi~- rato guerra alla umanità, ma per averla dichiarata agli Alleati; e sopratu~to che, i-u questo piano, la r-esponsabilità della guerra ricade anche sui giudici. L'unica che doveva essere eternamente presente nelle aule del tribunale, l'umanità, non ha potuto far sentire la sua voce. Per darle un contentino ~i è incluso nell'elenco dei ca'Pi di imputazione un paragrafo che la riguardava. Un piccolo paragrafo quasi inutile, che scom.pare di fronte ai contraatanti interessi degli accusatori e dei difensori. Forse non sapremo nemmeno tutta la verità intorno a ciò che si è detto e non detto a Norimberga. Una cosa è certa. Se il processo si fosc;e svolto come avevamo diritto di pretendere che si svolge.sse, ne sarebbe scaturito un tremendo atto d'accusa contro la nostra attuale civiltà. Le classi dirigenti di tutti i paesi del mondo, che sarebbero state coinvolte in questo atto d'accusa, hanno voluto formalmente evitare; ancora per un poco, il riconoscimento ufficiale della loro complicità. Ma non è con questi metodi che esse possono cancellare la verità esistente nei fatti. Una classe dil'igente, tma società, una intera civiltà dimostrano la loro inevitabile decadenza quando non riescono a illlJPrimere ai loro giudizi e alle loro azioni un valore universale, rendendosi interpreti in quel momento delle esigenze dell'intera umanità e traeu-do la loro forza di convinzione da questo intimo nesso con la realtà morale e sociale di un'epoca. A. F. 'Pellegrini dell'Ideale Pietro Gori e il socialismo libertario (Continuazione di 1.a pagina) Assai nwvimentate iurono in seguito l'attività politica e scientifica di Pietro Gori e le vicissitudini della sua oila. Nel 1891 partecipò cOn .l!alatesla, ,llerlino, Cipriani e allr~ al Congresso Libertario di Capotago e poi al Congresso del Partito Operaio t~u~o a Genova nel 1892 ohe finì con la scissione tra la tendenza «~nlilegalitaria», ,capeggiala da Cori e Galleani e quella «legalitaria» di Turati e Prampolini. Questa scissione segnò la nascita del partito socialista italiano e un certo distacco dei libertari dal nwvimento operaio, che il passare degli anni rese talvolta semrpre più proiondo. Nel 1894 per aver preso parte ai nwti della Lunigiana fu costretto a prendere la via dell'esilio. Lo ritrovicnno così nel 1896, a Londra con Pietro J( ropotkin,' Luisa M,ichc!!, Enrico J/ aiat_es-ta ed altri rivoluzionari esuli. Delle esperienze di questo esilio londinese troviamo un'eco in un suo crpuscolo di ricordi dall'ironico titolo di «Tra i iucinatori di bombe». 1\"el 1896 percorre l'America del Nord ver un giro di pro- ])ciganda tra i lavoratori emigrati da ogni parte del nwndo e vi suscita un _grande entusiasmo. Al suo ritorno in Italia si trova in prima linea nelle agitazioni del 1898 ed è colpilo da una condanna a 12 anni reclusione. Scampato all'arresto compie un lungo giro attraverso l'America latina e vi svolge un'alacre attività propagandistica e scientifica. Quando, all'alba del nuovo secolo, abbandonati per opportunismo i foschi proponimenti reazionari, la nwnarchia sabauda consentirà il ritorno degli esuli e la liberazione dei perseguitati clalle galere rigurgitanti e dalle isole infami, anche Pietro Cori potrà rientrare in patria, {f)er riprendervi il suo posto di tenace lottatore. La sua attività giornalistica fu notevole e incessante. Jfolte pubbV[cazioni .politiche, scientifiche e letterarie furono da liti dirette. Ricordiamo per tutte: «L'Amico del Popolo» nel 1891-92, «La lotta Sociale» nel 1894, «La Questione Sociale», a Paterson nel 1896, «La Crim,inologia» Jfoderna» a Buenos Aires nel 1900-1901 e in -collaborazione con Luigi F,a,bbri «Il Pensiero» a Roma dal 1903 al 1911. Collaborò pure attivamente a «L'Agitazione» di Ancona, a «L'Alleanza Libertario» di Roma, al «Libertario» di .Spezia, alla «Ciencia Social» di Buenos Aires, al «The Torc.h di Londra. Celebri le sue arringhe diJensionali a ✓avore di Paolo Schicchi alle assisi di Viterbo, di Camilla Di Sciullo a quelle di Aquila, di Enrico Malale$ta a quelle di Ancona. Conferenziere brillante, tenne in Italia e all'estero numerose conferenze politiche, dandone ,poi alle stampe alcune sotto il titolo di «Conferenze Libertarie». Tenne pure discorsi e prolusioni di earaltere soc~ologico e giuridico (L'evoluzione della sociologia .criminale, Pauperismo e .criminali. Il delitto nella società futura, ecc.), nonchè diverse commemorazioni (Ferrer, Zola, Bovio, ecc.). Va ricordato perchè notevolissimo per l'ardore polemico e la forza ragionativa, il suo opuscolo «La nostra utopia», nel quale difende la bellezza dell'ideale libertario, prend,endo spunto da un articolo che Giovanni Bovio, col signHicativo titolo di «Giù il coltello!», aveva indirizzalo agli anarchici, dopo l'uocisione di Umberto. L'o:pera poetica di Pietro Cori è degna dt rilievo per la rlelicatezza di sentimento, per la robustezza e la arnwnia del verso, per la serietà del contenuto. I suoi volumetti di poesie ( «Prigioni e Battaglia - Ideali e Battaglie - Canti di Esilio») ebbero notevole diffusione, mentre furono rappresentati con successo anche diversi suoi bozzetti dram,matici di pretta intonazione sociale.' «Primo Maggio», «Senza Patria», «Ideale», «Gente onesta», «Proximus Tuus» e infine «Calendimaggio», niusicato dal maestro Pietri. • • • Del socialismo marxistico Pietro Cori, accettava tutta La parte economica. ed il cmwne d'interpretazione storica (non bisogna dim,entware -che egli ,fu il prinw a tradurre ed a presentare in Italia u «Manifesto dei comunisti»). Ma la tendenza libertaria, di cui si era fatto portavoce, si stacca però nettamente, dal ceppo sociali.sta tradizionale per la sua negazione dello stCiito, per l'avversione al pa.rlamentarisnw, per la soverchia ifiducia nell'azione spontanea delle masse, rper l',e.ccessivaaccentuazione federalistica e ,autonomistica. Egli pensava che se l'«associazione» (il «mutuo appoggio» di Kropotkin) è supre1na legge biologica e sociologica d'innalzamento a forme superiori di vita, l'associazione umana ideale è quella che sviluppa il suo progredire infinito. senza coazione esterna di leggi o di capi. Siamo è vero nel ,cam,po delle aspirazioni ideali, nessuno può negare però La imrpo:rtante funzione crUica e stimolatrice dei libertari nella vita e nella lotta sociale: essi rappresentano veramente un .fecondo lievito propulsore nella formazione dell'«uma.nità nova». Piet.ro Gori a servizio deUa causa dei lavoratori pose generosamente tutto sè stesso. In tutta la sua esistenza, fino a,gli ultimi suoi aneliti di ammalato, fu un idealista puro e disinteressato, .caro alle folle che J,o comprendevano, ,caro ai ,comrpagni che lo adoravano. Poeta e pensatore, ebbe sicura fede nel progresso dell'umanità e agli scettici ,tristanzuoli, irricl,enti ad ogni a.s,pirazione ideale, oppose la santa ribellione degli oppressi e dei diseredati, il suo sogno di virtù rinnovatrice contro le bassure e le infamie della società presente. CIVIS •

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