G i o'v e n t ù tedesca _ I giovani OSGillano in Germania tra du{3 pericoli: quello della delinquenza comune o q'uollo derivante dalla opravvivenza della educazione nazista in parte ,,iva nei loro spiriti. Il mondo morale della media borghesia tedesca, ba alo sugli insegnamenti della chiesa ìl)rotestante, è stato profondamente sconYolto in un primo tempo dalla mistica nazi.::;ta e in un secondo tempo dalla catastrofica situazione economica. Una dnica in,;eusibilità per quei vailori etici fondamentali sui quali si imperniava prima la vita della famiglia, mina e corrode dal fondo il processo formativo delle giovani generazioni. Un giornalista svizzero tornalo da Amburgo mi pal'la di una famiglia tedesca di cni ha potuto os.servare da vicino la vita. Er:1. una frumigli,a che prima viveva in condizioni agiate ed in cui la esistenza si svolgeva in una atmosfera sana e laboriosa. Caduto il ,vadre al fronte, ecco la maire in ùotta aspra per la vita, col figlio di sedici anni ed una figlia di quattordici. Un inverno terribile, si -soffre la fame, il freddo paralizza. Il ra:gazzo agisce: si specializza in una specie di furto operato a volo che richiede delle brillanti qualità acrobatiche. IDgli attende al varco i pesanti autocarri alleati che trasportavano viver-i nei depositi, salta agilmente sulla parte posteriore, afferra quello ohe gli capita sotto mano e poi ,;pari&ce a costo di rompersi il collo, scivolando dal veicolo in corsa. Giunto a casa, si yerifica un fatto ~he incide un profondo sole-0 nella sua vita morale, nel suo mondo in terio re di ado lese ;Il te, ancor-a delicato <·d in via di formazione. La madre lo attende, afferra con avidità i YÌveri rubati, lo abbraccia, lo bacia e poi con orgoglio lo addita all'ammirazione dell'ospite dicendogli: Vede, E' così giovane ed è già ·capace di nutrire la famiglia. Kella coscienza del ragazzo l'idea del furto si fonde così con quella del consenso materno, eol ricordo dema gioia e deJla lode della madre. S,anisce in tal modo l'istintiva 1,ipngnaoza della coscienza e l'atto si ripeterà in avvenire insensibilmente come una normale attiV:ità della vita economica. Neppure la ragazza riimane inattiYa e lotta contro il freddo, l'altro terribile nemico della famiglia. IDlla si dedica al furto del carbone. L'impresa è pericolosa pel'chè gli alleati hanno impa.rtit.o alle sentinello addette .ai depositi l'ordine rigoroso di iar fuoco sui ladri. Un suo compagno di avventura è stato ucciso durante un furto notturno, ma la ragazza dopo una breve pausa ritorna all'impr-esa con più raffinate precauzioni. Anche in essa l'idea del furto si fonde con qneila délla gratitudine materna incidendo così gravemente il proces.so formativo della ,ma coscienza. I i.orribili bombardamenti subiti, ]e ultime lotte armate sostenute dagli adolescenti nelle file del « Volksturm-», hanno distrutto la coscienza ,del valore della vita UJroana, hanno .creato una in.sen ibiilità per il dolore fir,ico a1t1,ui, una disinvoltura nel maneggio delle armi, una prontezza nell'adoperru:le con bru· tale cinismo alla prima o-ccasione. Il pwbbliciòia Robert Jungk ha inrrapreso un viaggio t.ra,·er.so l'Europa per informar1:>i sulla situazione della gioventù nei pae,5i de- -va tati dalla guerr-a. Egli ci parla della vita zingaresca condotta in Germania da migliaia di adolescenti che senza casa e senza tamiglia vagano a gruppi da una città all'altra. « A Francoforte - scrive Jungk - rui sono unito a,d una di queste bande per meglio studiarne la vita ed ho vagato con oosa di contrada in contrada per ben due giorni. I ragazzi e1,ano imbellettati, le ragazze pl>rtavano J)antaloni e dispensavano i loro favori con giustizia tra tutti i maschi componenti la banda. Fin dalla prima sera ricevei una lezione: mi fu spiegata la maniera migliore per introdune un coltello nel corpo umano evitando la resistenza dei muscoli: mi furono descritti con una precisione minuziosa in ogni loro fa.se i sintomi dello strangolamento e la maggior parte delle nostre conversazioni concerneva il raccolto entusiastico delle rapine commesse e delle orgio che ne coronarvano il successo». Alla criminalità comune ohe ora dilaga aggravata drulla situazione economica, Ya aggiunta la sopravvivenza dell'educazione na· zista ohe non è stata fatta solo con i canti e le par-ate e che per il suo radicalismo fu ben diversa dalla chiassosa e supe,rficiale Tetorica dei fascismi latini. Il nazismo ha voluto conquistare a fondo l'uomo fin dalla vita infantile, avviando scientificamente l'irrequietezza ,lei primi anni verso una concez-ione bellico.;;a ed uni· laterale della vita, verso la dedizione fanatica ad una scala arbitraria di valori sulia quale culmina l'ador-azione del popol0 tedesco, signorn di diritto nel cuore d'una Europa Yinta e vassalla. La gioventù tedesca venne così Jistaccata non solo da quell'umanesimo europeo sorto dal secolo XVIII su cui si basa la convivenza delle nazioni moderne; ma dagli stessi yalori di quella cultura classica tedesca cì1e fu parte viva ed integrante di questo umanesimo. Il mondo spirituale di Goethe, di Schiller, di Heine, in cui dominano le legge etiche, la idea della libertà e quella dc~la sol i.dariotà dei popoli non poteYa cel'to coincidere <:-ol culto della superiorità tedesca e con quello della violenza professato da Hitler e dai suoi gerarchi. Il distaoco dai valori classici della cul· tura tedesca è stato profondo come profondo Auhmatlco - secondi al ce:ntro - Impenetrabile all'acqua· antl scosse Invito alla Festa per il 25mo di fondazione della SezionSeocialiTstiacine-seZurigo SABAT1O2o,ttobreo,re2O.- alla Casa del Popolo (sala del teatro) Brevi discorsi dell'on. doll. Spiihler, Presidente onorario dell'on. Piero Pellegrini, Lugano Concerti musicali: FilarmonTicicaines•e Orchest,r,aTheBengalis" Programma dettaglialo alla 3era della Festa ENTRATA: Signori Fr. 1.65 - Signore e Soci Fr. 1.10 BALLO Fr. 1,10 Arrivederci! è stato l'insediamento della dogmatica nazista negli spiriti aocompagnato da una accorta deviazione o da un razionale e metodico indebolimento delle, facoltà critiche. Questa rivalutazione fanatica della bei<;tia rivive nelle parole di quel giovane SS. fucilato dag1Ji inglesi per attività terroristica il quale nel suo diario intimo e primeYa la sua in-vidia pe1 pilota americano che per primo scatenò la distruzione su Hiro.shima. « on do'Veva - sorive - ent.ir.si simile a un Dio, annientando la vita di centinaia. di migliaia di esseri umani con un colpo di leva? T1'0mava forse la sua mano. La mia no, non aYrebbe tremato». Ritorna in questi spiriti la primitiva ammirazione ohe i porpoli barbari avevano per il furore distruttivo delle loro di vini tà. E' una 1 morbosa ricerca ,deil g1,anclioso nella Yiolenza, ohe posta a servizio del dogma, sfugige a qualsia.si sanzione etica. NUJmerosi documenti ci attestano che gli effetti dell'educazione nazista coc:;tituisc:ono anco,ra una realtà viva e preoccupante. Un insegnante svizzero recatosi a Berlino per collaborare alla ricostruzione della &cuola ci naPra le sue esperienze ~ le sue prime impre sioni. Egli è paterno, affettuoso e riesce a conquistare la fiducia e l'affetto dei 1piccoli allievi che gli rfrelano senza timore il loro mondo interiore. La zona in un primo tempo oocupata dai russi fu iu ua secondo tempo occupata ,dagli ame1,icani. Un g1orno fu ordinato che gli allievi portas~0ro dei fio1,i sulle tombe di oldati ru3si mcrti durante l'occupazione. Dopo qualche gi<J;·no un ragazzo di 13 anni corre raggiante ùi gioia dall'insegnante e gli raoconta ùi aver tagliato i capelli alla sorella minore che era andata a spargere dei fiori ,,,u qur-lle tomlbe. « Co a pensa te deiU'avvenire della O ermania? » Questo fu il tema che l'insegnante propose un giorno alla sua classe promettendo di non far leggere a nes5nno gli .svol1girrnenti ed esortando gli allievi a scriYere senza timori i propri pensieri. Questi temi sono dei documenti umani e politici che fanno pensare. Un allievo scrive: « Non si creda che abbiamo rinunciato ai nostri ideali. Ci costringono ai lavori forzati, a distPuggere con le nostre mani la nostra stessa opera e non rpensano che nella sofferenza diveniamo sempre più fori.i ». In ,secondo quaderno si legge: « Io ero nella « Hitler Jiigend » e no.n me ue pento. Er-0 una Nazi e me ne rallegro. Sono tedesca e resterò tale. Mi si costringa pure a to,gliere i segni esteriori ,della mia fede, non importa, essa resterà eternamente .11el mio cuore. J>otrò certo parlare nella maniera che agJJi altri piace ma io solo sap1'Ò che quello che dico è menzogna. Una verità che ci nuoce può essero un peccato; ma .no.n una menzogna che gli altri ci ,costringono a dire». MERZ & BENTELI Già si forma dunque l'abito machiavellico, già affiorano quelle caratteristiche psicologi-che proprie dei movimenti ilkgali. In altri bra.ni vi è aol-0 il dolore p&r la pab,ia in rovi,na assieme ad un sen~imento di indi.g,nazione: «Dobbiamo noi tollerare che la nostra magn.i!fica patria divenga un deserto? Xo. Ma oome .difondersi conLro lo in·va ore? Essi saccheggiano le nostre contrade e ci rendono mala ti nel oorpo e :nell'anima». Durante l'occupazione rUBSa quattro c"agazzi di questa scuola fu1'()no fuciL:1.ti per aver cormmesso dei gravi atti di ;;abotag1gio, due insegnanti ed il direttore furono a1,re:5tati ed altri sedici allievi furono inviati in un campo di concentramento. )fon si può per 01ra affermare che l'organizzazione clandestina del Werwolf abbi.a già lar-ga este.nsione ma si può affermare che l'attuale stato d'animo della gioventù tedesca costituisca un fecondo e pericoloso terreno per il pro:gi·esso di questa orgaoizzaziorne. In molti giovani persiste anche la ere• denza che Hitler non sia morto. un mistico culto per il Fiihrer misteriosamente scomparso e come una meBsianica asp·ittativa della sua 1.'e.surrezione. Questi primi documenti ci mostrano come sia difficile e delicato il problema della rieducazione della gioventù tede.;;ca. Il miglioramento ,delle condizioni eco!'.lomiche La creazione di possibi1ità di lavoro -è la prima iniziativa da prendersi per aìlontanare i giovani dalla criminalità e dalla violenza. Senza questa •sostanziale misura og.ni pedadogia politica diverrebbe un sogno generoso di Do1:1 Chisciotte. Resta poi il problema di ricondur.re il sentimento nazionale ad una forma di 6ana vita, non oppr.inneindolo ed e.sasperandolo co.n la violenza, ma rispettandolo come realtà p:1ie-0Uog.icainsita in ogni popolo. Resta il problema di correggere questo ,<;entimento dalle deformazioni patologiche della educazione nazista sviluppando accantJ ad esso quella solidarietà dei popoli edu.cando a11'arrnore per la libertà ed al rispetto per la peTsona umana. Opera che può compiersi riconducendo i giovani alle mi.g11iori tradizioni ùella cultura classica tedesca che la scuola I!az-ista ha deformato nei loro spiriti. Le energie morali che sono in ->gni uomo, qualsiasi popolo esso appartenga, favoriranno gli sforni intelligenti deJgli (}clucatori. La co.nvi'Ilz-ione della ricchezza della natura umana può far superare il pesclimismo che ci infondono i documenti dell'ora presente. Aille potenze occupanti il cl.ifficile compito di una oculata legislazione che formi l'ambiente storico adatto a1 Buccesso della mi&siorre pedagogica. Alberto Preziosi 1a colla bnpermeabHe con lor3a merav1gllosa S. A. - Berna 18 RISTORANTE. COOPERATIVO ZURICO Pranzi e cene a Fr. 2.10 - Sala. per riunioni VINI SCELTI Recapito delle Sezioni Socialiste: Italiane e Ticinese Scopo della Cooperativa: La Società Cooperativadi Zurigo è un istituto creato allo scopo di fo mire agli operai uncibosanoe nutriente,al prezzopiù favorevole. SocieCtàooperativa Winterthur NEGOZDIOIGENERAILIMENTARI E V NI RISTORANTE COOPERATIVO SALMEN Vini italiani, ticinesi e tirolesi Cucina italiana rinoma.f.a
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