L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVII - n. 55 - 15 settembre 1946

Bi NOTIZIARIO ITALIANO Per una politica soeialista La dichiarazione del Partito Soclallsta Italiano Il partito Sociali-sta, naturale difensore della classe lavoratrice, per un' azione sociale immediata ROM·A. - La 1«Dich.liaraz-ione»della Direzione del Partito Socralista e ,del gruppo ,parlamentare. • La Direzione del Partilo e il gruppo par-lamentare &ocialisla, considerando il perturbamento e le agitazioni popolari è la crisi cuLminala con le dimissioni del mini-stro Corbino, conseguenza della mancala attuazione del progrrumma concordalo aJ.la formazione ,del Ministero, mentre chiedono la sostituzione del ministro dimis.sionario - in attesa della necessaria. ed au&picala unificazione dei due dicasteri delle Finanòe e del Tesoro - con persona rispondente alle imprescindibili esigenze della situazione e mentre si impegnano di dare al Paese un completo programma :ii ricosti•uzione paci{icala che inquadri lo -sviluppo del reddito nazionale e della sua di&tribuzione e si rapporti alle nostre disponib~lilà, afferma-no la necessità che finalmente il Governo inizi e persegua un'azione immediata decisa coerente e,<:ontinua basata sui punti sottosegnati, capaci di infondere in lutti i lavoratori la necessaria fiducia nella rinascita del Paese. li Governo, per eliminare le spiegabili agitazioni e per poter &volgere in tranquillità il proprio programma di ricostruzione, al,la cui attuazione collaboreranno gli organi rappresentativi dei lavoratori, deve· smo manifestalo&i; e Morelli ha lamentato che la Confederazione non abbia assunto un alleggiamento più energico. ROM1A. - Una ·diohiaraz.ione di Saragat: Invitato a esprimere le sue previ ioni sull'atteggiamento della •Co litucnle• nei confronti della ratifica del tr-att.ito ,Ji pace; Sara.gal ha risposto: •L' As emblea costi tuen le è &ovrana e non posso pronunciarmi in merito. Ma posso affermare che attualmente esiste nel Paese una grande delu iono pel' l'atteggiamento degli alleali e sono convinto che e.ssa influenzerà il volo dell'A emblea. Le condizioni che a Parigi vorrebbero imporci, &ia territoriali sia economiche, se saranno applicale costi- _tuiranno certamente un grave ostacolo per lo sviluppo e la democrazia della Rcpt1bblica italiana. StJ questo non esistono dubbi!•. Saragal ha fallo il seguente quadro della situazione interna italiana: •~on è una cri i governativélc che oggi trarnglia !"Italia, sebbene l'effetto della profonda delusione Ja tutti 5cntita aggravala dalle ripercussioni della tensione internazionale. Il popolo italiano cerca. la sua via ma purtroppo constata che la nuova Repubblica non ha ancora dato una risposta soddisfacente ai tremendi problemi dhe l'assillano. Due milioni di disoccupati e f>a~ari cli fame: ecco il problema!•. Ed a giudizio Ji Saragal la gravità degli aspetti economici. sociali e morali del •problema degli Haliani• è tutt'altro che attenuala dalla mancala comprensione del compito che la nuova Repubblica ilaliana potrebbe agevolmente avere nel generale assetto po l-bellico dell'Europa. Sara.gal ha poi accennato all'atteggiamento ,!cl parlilo socialista italiano nel momento attuale, ed ha anzitutto &mentilo categoricamente che il partilo sociali5la sia. •aggancialo• a quello comunista aggiungendo: di partito socialista italiano è autonomo: ci ono soltanto dei piccoli gruppi che vorrelJbero arrivare alla cosiddetta •fusione• la quale segnerebbe la comparsa del movimento socialista,. ConcluJcndo il presidente Saragat ha co5i ria&- sunto i capisaldi della politica italiana e il futuro programma di qualsia.si Governo italiano: «Sul piano della politica internazionale la nostra unica via da seguire consiste nel mantenerci fuori da ogni blocco e nel difendere l'autonomia del Paese. Sul piano in terno occorre svolgere una coraggiosa politica sociale dato che le cla&si lavoratrici soffrono, e quelle abbienti .sono prive di senso di civismo•. ROMA. - L'imiposta ,del 25 per cento sugli impianti industriali. ln merito al provvedimento minif>Leriale, di imminente emanazione, recante le norme per la corresponsione allo Stato, da parle delle aziende industriali, del 25 per cento ulla rivalutazione monetaria, si apprendono le seguenti notizie. Il ,provvedimento impone che i saldi attivi ,Ji rivalutazione ~onetaria. quando vengano trasferiti a ca;Jilale, 1ano devoluti a favore dello Stato nella misura del 25 per cen lo. La devoluzione è effettuata mediante versamento alla Tesoreria -Ji una omma, pa1·i alla impo la del 25 per cento &uddelta, da parte della società, la. quale ha Jir-itlo a rivalsa sugli azioni. ti. Chi non voglia versare il capitale può liberarsi dall'obbligo mediante la consegna di azioni gratuite per un valore corrispondente al 25 per cento di alieni, da intestarsi all'JRI e da consegnare entro , es.;,anta giorni dalla delibera dei trasferimenti di capitali a saldo attivo. difendere la moneta per assicurare a chi lavora un ragionevole tenore di vita; pl'ovvedere alla difesa e al consolidamento della Repubblica; restaurare la autorità dello Stato: ,garantire ef(icacemcnle, con la rigenerazione delle forze di polizia, la .sicurezza " la li1bertà dei cittadini; instaurare una disciPlina dei consumi e provve:lere alla loro distribuzione commi·nando severe sanzioni contro chi effettua incetta di beni cli con&11mo e di materie prime, sa•nzioni che dovranno includere la <:onfisca delle merci e dei mezzi di trasporto delle aziende. Peter Meyer ' Il Partilo socialista ritiene indispensaJJili e· improrogabili le .seguenti rmis.ure rfi.nanziarie di carattere eccezionale: a) una imposta slrao!':linaria progressiva sul patrimonio con impegno per i Ministri competenti cli comunicarne prontamente le aliquote; ·b) l'accelerazione delle procedure per l'evocazione dei profitti di regime e dei 5ovraprofilli di guerra; <:) la ,revisione e rivalutazione delle imposte ordinarie alo! .scopo .:li raggiungere quanto più rapidamente possibile l'effettivo pareggio del bilancio ordinario; d) il raffo1·zamenlo e rinnovamento .jeJl'apparalo fiscale dello Stato e dei suoi corpi esecutivi allo scopo ·di colpire efficacemente le -evasioni fiscali e cli ristabilire una attenta sorveglianza alle frontiere ove .si &la esercitando sfacciatamente il contra1bbando; e) l'adozione di .sevel'e sanzioni contro i trasgres- ~rì in materia vafolaria e nel campo del commercio con l'estero. Per fronteggiare le tragiche conseguenze della disoccupazione, il Partito socialista ritiene i•ndispen5abile un congruo aumento ,foi sussidi per adeguarli all'accresciuto costo del mi·nimo indispensa,bile di sussistenza. In ordine a,lla produzione ritiene che occorra ritornare rapidamente alla normalità nella produzione industriale in tutti i settori oberati da gravami antieconomici, reclama·ndo 11el contempo provvedimenti atti ad assicurare lavoro o quanto meno mezzi di &ussislenza alla ma·no ,j'opera che si rendesse disponibi~. Ii Partito socia,lista richiede infine ·che i salari base vengano aggiornali mediante aumenti percentuali conglobanti gli adeguamenti già realizzati rapportandoli ai livelli raggiunti da alcune categorie. propugna la revisione ed un sollecito aggiustamenlo della scala mobile che funzioni in forma continuativa, tutto ciò in considerazione anche che un miaJiore tenore di vila dei lavoratori li mette in condi- ;ione .ji aumentare il rendimento della produzione•. RO.MA. - La perequazione dei salari: La Riunione del Comitato direttivo ,della Confederazione Generale del !Lavoro. Mfn,accia di estensione a tutta l'Italia de!ol sciopero ,degli sta1ali. Per esaminare la situazione dei salari e del costo della vita, in relazione alla proposta degli industriali e .Jel Governo per u•na perequazione generale deleJ retribuzioni, al fine di attuare una tregua salariale, si è riunito slamane il comitato. direttivo della C.G.I.L. Di Vittorio ha ricordato la proposi a, avanza la dagli industriali e appoggiata dal Governo, per una revi&ione generale a carattere perequali vo dei salari allo scopo cli -0ttenere una tregua safariale che permetta una <:erta stabilizzazione e porli un contributo alla saldezza della lira. Su:ggeriscc che la ,proposta degli in•Justriali sia accolta per giungere a'd un accordo sulle principali questioni. Prima del termine della riunione &i è avuta una 'breve e vi-va<:e discussione sullo sciopero degli statali. Di Vittorio ha informato il Comitato che le trattative per .gli aumenti continuano, ma non sono di iinminenle conclusione. Ha ,;ieplorato che nel Nord la categoria abbia infranto la c!Lsciplina sindacale, iniziando uno sciopero che, nonostante i tentativi della Confederazion,e perchè da esso 5i desistesse, è oggi esteso a ventotto provincie. Dal ca•nlo suo, la Federazione nazionale dipendenti .statali, in una comunkazionc inviata oggi alla C.G.I.L., cbiedc cli avocare a sè la ,Jirezione dello .sciopero e cli estenderlo a tutta Italia qualora il Consiglio dei minfatri, nella prossi.ma riunione non accolga la richiesta dell'acconto cli tremila lire o non la faccia oggetto di esame. AMJerganti, di Milano, ha spiegalo i motivi per cui i dirigenti della Camera del Lavoro cli Milano, pur contrari a,J una infrazione della disciplina sinda<:ale, abbiano dovuto tenere la direzione dello sei p I}-~ av r in P' gn ~tu.azionu f~~- .s"ctezio e /;i.!?)lc iJell~a_enzlliJ de su~10t.;;, Una nuova società di classi Continuazione dti I •pa,gina) zione cli autorità può dare un al'llL0 incommensuraibi,le a .suo figlio. Non lo farà comincia,re nel suo stesso dipartimento, ma in quello di un suo collega, per non dare LToppo nell'occhio. E quando uno sia entralo nell'ingranaggio, poche buone strette di mano .assicureranno racces&o ad una si~uazionc che vale come !'eredi là di denar·o ,di un ca,pitalisla. Questi .falli svuotano un allro favorito argomento: ·di chi dice che • la burocrazia consuma sì una parie sproporzionata dei frutti della p1·oduzione, ed a spese dei lavoratori, ma in <:onclusione la parte maggiore della nuova prod•uzione non è consumala nè dai burocratici nè dai lavoo:atol'i pe.rchè viene accumulata. Ed a chi serviranno le muove officine, !',[rade e cannoni - se .non al popolo? E' rvero che questa .gente è sfruttata : ma l'accumulazione è .eer il bene di tutti , , - Ma, nel capitaJismo il prodotto delle nuove officine e l'uso dei nuovi mezzi di trasporto comlrib\1isce allo -stesso modo al bene del- ]'• intero popolo,. I capitalisti non mangiano da soli tutta la maTgarina e gJi spa.ghetti che vengono rlalle nuove officine, nè scorazzano eia soli nelle nuove Jenovie ,1,otlerra,nee: nè essi si sparano l'un l'altro coi cannoni, ma li u ano rper la di•fesa contro i nemici esterni del Joro paese e contro 1 nemici interni del loro ordine sociale. L'accumulazione consiste nella costruzione di nuove officine affinchè i capitalisti ed i loro figlioli continufoo a sfruttare 1 lavoratori. E la classe dominante russa procede anch·e,,sa neJraccumulazionc costruendo nuovi impianti in cui e..."5-eid i loro discendenti possono se"uitarc a sfruttare i lavoratori. Se la IltLssia appartenesse ad una unica grande corporazione capitali ta, questa farebbe in lutto lo 5lesso. Contraddizioni e sproporzioni Ma forse la .società sovietica. nonostante la differenza di rendlta. può sviltLpparsi armoniosamente? Possiamo immaginare che la urodù'hivilà del lavoro aumenterà, e con essa la quantità dei prodotti: i la,voralori riceveranno migliori salari, i burocratici stipendi più alti: rimarrà comunque abba&tanza per gli scopi dell·accumulazione, e nuo- \'e officine aumenteranno ulteriormente la produttività - e tutto arà p.cr il meglio in questo mondo migliore di tutti i mondi po-s,ibili. Disgraziatamente questo quadro non corrispondC' ai falli, come a·bbiamo visto. Perchè? In una società totalitaria in cui i Javoralori non hanno ne sun diritto, la via di minima resistenza è quella di abbas~arc il loro tenore cli vita e por!'c sulle loro spalle il ca•rico di so-ppoPlarc la cla-sse superiore e di ,provvedere p.er l'accumu,Jazione. La posizion'c di ciascun membro della classe clominanlc, il suo prestigio, la sua promozione, il MIO stipendio, il suo impiego, e talvolta anche la sua vita dipendono dal realizzare o superare il Piano e dal rag.giungere il proficuo prescrillo. I -pr.ezzi di acquisto e di vendila sono fis~-ati dall'alto, ma P!!li può diminuire i salari od aumenta1·P. le ore e 1a \'Clocità del lavoro. L'intero si tema .~ocia:le conduce aWanticconom1co -sfr.ullamenlo ciel lavoro: come è. per questo campo, dovunque il lavoro non è libe.ro. Rubbard rimprovera che la morte cli milioni cli gente nella carestia del 1932 • deve e.ssere considerala come un perdita cli capitale per la nazione•. i\la la burocrazia non può fa1wi ,nulla. La sopraccumula-zione c.d il relativo sovraconsumo degli altri diecimila hanno il loro complemento nella insufficiente nutrizione delle iuandi ma e. che conduce ad una più ba5sa -produllivilà del lavoro, il che a sua volla diminuisce la. quanli,là di prodoll( sociali di cui i può di.sporrc._ Questo. ina- !'pri..scc la lolla per la clislnbuzione dei prodoll1. La crisi è risolta dalla burocrazia nel solito modo: per mantenere ed aumentare la velocità cli acoumulazione, così che le entrale dei dominatori non ne soffrano, il tenore di vita delle ma.sse è semplicemente a,hbassato ancor di oiù. - Infine, essi non ~ ~n<A,fenders1. E cosi il circolo vizioso inco- ~ ~~nuovo. Il sottoconsumo d.ei'le masse è una sorgente di contraddizioni. M:a non mancano altre sproporzioni. Xci pianificare sono inevitabili degli errori. In ogni società moderna esiste qualche metodo di regolare la di tribLtzione dei mezzi di 'Drocluzione e della potenza di lavoro tra i var1 rami e processi dell'attività produttiva. Ne-I capitalismo .c,i realizza questo, bene o male, con il meccanismo dei prezzi e. dei prof!lli, e ~- errori sono corretti dalle perdite e cr1s1 economiche : esse funzionano. come ha osservalo acutamente Xa1'X. nel modo stesso in cui funziona la legge di gravità quando una casa vi ca. ca a.ddo,-so. In una società socialista questo controllo cieco arcbbe so tituito da.Ha cosci.ente sovrintendenza democratica delle masse. congiunta ad una e posizione cli conti completamente puJ)bhca. l[a sotto il dominio sfruttatore della burocrazia i vecchi melod i di regolazione pe1 clono la loro efficacia, e nuovi metodi democratici .sono inconcepibili. perchè ,e_o..c,1 metterebbero in evidenza fo sfruttamento. Perciò i falli economici •più elementari sono tenuti segreti. )[a v'è deìl'altro: la .regolazione dell'economia e Ja cntiea al proce so, esercitata soltanto dall'aHo, non costituiscono alcun ostilulo per il controllo pubblico. Se gli ordini dall"alto non po cono es~crr criticati, nemmeno quando ono privi cli senso ed è impossibile eseguirli. la loro esecuzione deve osserc .simula.la. Il ..sistema di.spolico obbliga ognuno a menlil'e. ~on v'è più una sr,!a ci fra o fallo in <:ui si possa aver f1ducia. Ad una conferenza del Partilo Comuni. :a nel febbraio dei 191-1. Kaìcnkof. un segretario clrl Comitato CPnlrale. cli e come da una certa officina fos,-.ero dati :-c:110F-le so tempo quattro d1Hcrenti rappv::li circa la forni·tura di materie prime: una dal caipo detrufflcio approvvigionamenti, una dal capo conla,bile, uno dal dirc:llore. ed uno da un comitato d'ispezione. Quallro totali differenti ne ri ultavano e la loro differen/4a era di dirver e volle cento per cento. Eppure l'inn,,nlario de-Ile materie pnme di un'officina r il più lfacilc compilo statistico che si possa immaginare. Che co-'>a accade quanr\o s1 conteggiano invece prezzi. e quando .si ha uno !andarci monetario piullosto instabile da maneggiare? ~[alenkov citò quel caso come tipico. e 1101 cominciamo a comprendere come perfino in un ccn. imento la burocrazia posa fare errori che includono cifre intorno al milione. Gli errori nel piani,ficare sono inevi.tabili anche di ponendo delle migliori st.atisliche. ~[a in condizioni come queste gli errori cl iv.engono la regola. Una volta fallo un errore 111 questo ~i.sterna esso si ;;viluppa. in qualcosa di enorme. Yvon scrive: • La scala possibile per gli errori è uno dei fenomeni più nega,li,vi nella vita del pae<::e. Il posses o cli un potere qua.si illimita1o opra la &ocie<làconduce di per sè più facilmente a deci ioni prive di senso. che sono ciò nonostanlC' eseguite•· Chiunque sia famigliare con ; numerosi esempi d1 inve timcnli sbagliali e di piani in&en ali segnalali deila stampa .<,Ovietica o da sllranieri deve ammettere che le spese di questa mis-economia burocratica non sono in alcun modo minori cli quelle della competizione capitalistica. Ma oltre a questo vi è anche il diretto. parassit1&mo. iL'introclultivo ap-paralo amministrativo ed op,prcssivo della società sovietica contemporanea ò uno dei più costosi del mondo in rapporto alle entrale nazionali. Di tanto in tanlo vien-e alla luce qua]•chc grosf-0lano esempio di questo parassitismo. Nella primavera ciel 1941 fu ufficialmente accertalo che vi er'lno. nel .:olo d:stretto cli Ro-tov, 50.000 person-e nell'apparato amministrativo delle fattorie collelti- \'C che anche econclo i criteri dei funzionari dello Stato bllrocra-lico erano del lutto sunerflue. Nello stesso tempo venne scoperto che c'el'ano cliver,<>e centinaia di spc.cia,Ji aiutanti, impiegati nelle officine di i\{og.ca. con l'unico scopo cli inga,gg1are nuovi operai. E fu stimalo che ogrnuno di cs&i ingaggiava in media .<::o]oun operaio al giorno. Il suddetto ~falenkov disse alla Conferenza cli partito. il caso seguente: le officinrc di Stato degli Urali per il rame vendettero al trusl per i metalli non Jerrosi un certo macchinario logoro per 100.000 rubli; &enza saper nulla di questo, un aJtro direttore delle ste&se officine ricomprò lo stesso macohinaTio del trust per 110.000 rulm ed ambedue i direttori ricevettero una gratificazione, l'uno per una buona vendila, l'altro per un buon acquisto. Questi JJOn sono casi isolati. perchè una legge speciale fu promulgata per .proibire simili transazioni di macchinari consumati. E ulteriori esempi potrebbero accumularsi ad infinitum. Così la burocrazia può mantener&1 soltanto a preu,o di una grande ~pesa sociale. La disorganizza.zione, le &proporzioni, il paras.siiismo restri<ngono lo sviluppo delle forze l)fOdull1ve ed aibba.s.sano il tenore di vita delle mas5e. Però un'economia pianificata h.a un gran vantaggio: in un caoo di emergenza, tulle le risorse ,e tutta la ,potenza umana clispon1bili possono venire concentrate su un unico lavoro, lra.scurando tutti gli altri. Qui noi aibbiamo la s.p10gazione della efI-etti va resislonza che la Russia .sovietica ha potuto offrire ali"rnva&ione nazista. Perchè è ncUa guerra che una tale concentrazione di sforzi è -più essenziale. A nessun interesse cli proprietà privale, a nessun legittimo diritto di lavoratori, viene permesso d1 interferire cor, lo sforzo cli guerra nella Unione So- \ietica. Rami d1 produzione che sono improduttivi e enza profitto secondo le norme del tempo di pace, possono essere mantenuti qua'si indefinitamente. e le loro perdite si distribuiscono st11l'inlera economia nazionale. Intere regioni industriali possono e &ere spostate, senza baciare a spese, per ra,gioni di trateg1a militare. Possono essere provale ed introdotte su vasta scala nuove invenzioni, nuovi esperimenti tecnici e sociali. I lavoratori pos.sono essere mandali dovunque &ono necessari, e forzati a lavorare in condizioni terribili; e si possono impone alla popolazione sacriiic1 rtali che i Rickenhackers cli America non osano nemmeno .sogna1\li. Si può aggiungere ohe ,le ineguaglianze viste nella vita civile si ritrovano anche nell'esercito rrosso, popolare: un &oldato ba 10 rulJli al mese. un lenente 1.000 un colonnello 2.400. Le paghe dell'esercito americano sono po itivamenle ugualitarie in confronto: 50 per un soldato, 150 un lenentE!, 333 u:1 colonnello. ì\fa questa concentra-zione di tutta la potenza e le risorse rn un unico gruppo cli ,governanti ~iega ben più che i -succes i russi nella guerra. Es&a mostra come la burocrazia alJbia potuto mantenersi al potere in tempo di pace, nonostante tutte Je sproporzioni rnterne. la cattiva direzione ed i conflilli sociali. Qualunque fossero le perdite, Je ri- .sor&e cli un impero colossa,Je sorno state a disposizione della burocrazia per coprirle, e per far superare al si, tema tulle le crisi. 8tato ed eeono1&la Avendo delineata la slra.tificazione sociale della sovietà SO\·ietica e le sue contraddizioni, dobbiamo offermarci su: rapporto tra Stato ed economia. I marxisti &ono sempre stati ·orgogliosi di nvelarre quali vere relazioni sociali stiano dietro le finzioni lega.li e gli sviluppi ideolo!!ici. Per ciò è ancora più strano che molti scl'ittori. pur essendo della. scuola marxi la, · credano che i mezzi di produzione in Russia a-pparten_gano a •lutti, od alla •clas.!.e Ja,voralrice•, perchè così è detto nei libri statutari. I mezzi d1 produzione in Russia appartengono ,non già ad ognuuo ma a,llo Stato. Secondo la dottrina marxista, lo Stato è Ja 011ganizazzionc delle clll'ese dominanti ,per la forzala oppressione de!Je classi sog,gette. L'esistenza dello Staio e la &ua forza co-slanlemenle in a11menlo avrebbero dovuto bastare da sole oer avvertire i marxi li che si trattava di una società di classi. Trot ky scrisse una volta dic 1 mezzi di produzione in .Russia apparlevano a!Jo Sta,to e Jo Stato apparteneva alla burocrazia. C'è uiù verità in questa affermazione - che Trotzky stesso ,ripudiò 1sempo dopo d1cencloh. un «huon mot. - che in tutta la letteratura trotzkista circa •uno Staio operaio degeneralo•. Di-versi a.utori hanno già fatto rilevare che in una economia statizzala tutto dipende eia quali maè conservato il potere dello Stato. Se esso rimane nelle mani delle: vaste mas!,C, organizzale clemocra,licamenle. dei produttori. allora anche i mezzi di produzione sono nelle loro mani e noi abbiamo il oc1alismo o ia.mo ben avviati verso di esso. >[a se il potere dello Staio si trova esclusivamente nelle mano cli uno .speciale lralo oociale. allora questo domina anche sui mezzi di produzione e noi abbiamo una sccielà di classi. La conclu ione è che il soc-iali,,mo è impossibile cd inconccpibi,Jr senza democrazia. La democrazia non è un ornamernlo upel'fluo ed accidentale per la &trultura dcll'ordrne economico socialisba. ma la sua ha e offe! ti-..-a, Ja sua es~enza. Non sarebbe però corretto aifferm are che per Il fatto della tatizz,azione della ororluzinne le leggi economiche non siano più effettive. che la politica abbia so l1luilo l'economia. e cosi via. L'oppre.s5ionc politica è soltanto il rovescio dello sfruttamento economico. E lo Staio difende i ,papporli di classe che esi• tono nell'economia. La dittatura d1. polica della burocrazia non è una !,0pra. lrullura acciclentaJe od un•a escres<:enza su un·economia socialista. Essa è l'esprnssionc adeguala e legillima del follo economico che la burocrazia sfrulla le grandi masse. E' vero che si può dire che la burocrazia domi,na le officine perchè domina lo St·alo, ma .!.i potrebbe 'Pttre invertire la proposizione con eguale _giustezza. Due lati cli un'unica relazione fondamentale sono considerati. Sarebbe corretto cli dire che n,ulla manca •al socialismo in Russia. salvo l'introduzione della democrazia dei produttori. Ma tale introduzione, ben lungi dal significare t1n rovesciamento •puPamente politico, della •sovra&truttura•, si,Jrnificherebbe nello st(',:.so tempo una nuova 1·ivoluz1on-e sociale. Una rivoluzione non potrebbe rovesciare politicamente la. hurecrazi,a senz:t privai-la del suo potere economico. Es!>a non potreJJbe introdurre la democ:razia &enza so~tiluire nella proclu1.1one il rapporto di ubbidienza e sfrullamento con quelfo di libertà rd equità. cioè della volontaria coopepazione. Essa do-vrebhe trasferire I mezzi sociarli cli produzione, òaila proprietà collettiva e gerarchica della buro~ crazia ana proprietà col,letliva r democratica rlei produttori. Senza sociali-smo nulla può essere raggiunto 111 Russia. Peter Meyer. eia •POLITICS,, New York. marzo ed apri-le 1944-. I

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