Cronache dell'Emigrazione Italiana Zurigo ,,Scuola libera Italiana'' Pare a noi che la collettività italiana di Zul'igo non abbia considerato con la necessaria serietà e attenzione il problema dell'educazione dei giovani ai qua1i va dato quel tanto di istruzione che valga come addentellato fra loro e la grande realtà deUa nuova Italia che non deve e non può es ere d•imenticata. La «Scuola Libera Italiana» è stata fondata a ZUTigo nel settemibre dell'-anno 1930 con il proposito di educal'e i tfigli dei lavoratori italiani al culto e alla volontà eifettiva della pace, della giustizia sociale e della fraternità internazionale, gottraendoli alla neJasta influenza della scuol,a fascisba, controUata dalle autorità consolari; cuola oasoista per la quale i ragazzi dovevano essere i futuri soldati nei quali era necessità inculcare l'eccitazione e lo s,0iluppo dell'orgoglio na2'Jionalista, gli istinti della soprafifazione e il culto della guerra. La «Scuola Libera Italiana» è quindi un.a istituz,ione che corrisponde a cs•igenze che la nostra comunità non può trascurare. Le materie d'insegnamento della «Scuola Libera Italiana» sono tre e precisamente: la lingua, la slor-ia e la geografia italiane. L'insegnamento della lingua e della geografia J1a una importanza rpratica che tutti conoscono e su cui riteniamo Jnutile •insistere; l'insegnamento della stori,a - nel quale la Scuola si propone soprattutto di evitare la ripetizione pappagallesca delle stomaohevoli menzogne cor~igiane della stonia U!fficiale - ha una particola re importanza per il raggiungimento dei fini umani e civili che sono propri della Scuola. I ragaz7.ii che sono stati educati alla «Scuola fascista» ohe insegnava la storia nazionale con il presupposto che l'Italia di :Mussolini era l'erede dell'antica Roma e che aveva una « missione im,per,iale» da svolgere, sono diventa ti i portatori natul'ali dei pregiudizi e dei rancori nazionaliistici che hanno sconvolto la pace nel IDondo. Lo svolgimento dell'attività della «Scuola Libera Italiana» costa del denaro ed è per questo motivo ohe non può essere completamente gratuita. Ma la tenue quota che la Scuola domanda ai suoi soci (fr. 12.- all'anno come minimo) non può essere per nessuno un o tacolo insormontaibile: è certamente meglio fare un piccolo sacrificio piuttosto che trascuraTe l'istruzione dei propri bambini. Non facciamoci illusioni, se per mancanza di comprensonc e per in piegabile leggerézza di chi dovrebbe ostenerla, la «Scuoia Libera Italiana» doves e mancare al suo scopo naturale, è bene che si sappia ohe ci sono già coloro i quali sono disposti ana più ambigua delle O'enerosità per far rinascere una scuola che b . . sarà uno strumento di penetrazione nazionali tica, nel senso negativo del termine, e di corruzione dell'animo dei no.stri barolbini. Per informazioni, iscrizioni, ecc. rivolgersi al siO'. Domenico Armuzzi, presidente della «Scu;la Libera Italiana», Zurigo, Militarstra.sse 36. Greneben Il Sindaco di lllllano celebrerà la Repubblica Italiana Fra la collettività italiana di Grenchen, è vivissima l'attesa per il grande avvenimento che si preannuncia. Infalli dobbiamo riconoscerlo, questa attesa è gi-ustiiicatis.suna, perchè domenica 8 !>ettembre sarà fra noi il compagno Antonio Greppi, sindaco socialista di 1Iilano. Il compagno Greppi, è oramai conosciuto in !svizzera, quasi come lo è nella capitale lombarda. :\fon c'è italiano di Zurigo, di Ginevra, di Lucerna, di Lugano ecc. ecc. che non sia accorso a sentirlo, durante le sue frequenti scappale fra noi, chiamalo !>oprallulto dall'insi lenza e dall'affetto del compagni socialisti che gli vogliono sinceramente bene. E il bene è in ()uesto caso mollo ben riposto, percl1è Antonio Greppi è vicino oprallullo con il cuore all'emigrazione italiana. Il suo amore però si allarga a tutta la Svizzera, che lo ha visto profugo nei momenti più torbidi della vita del nostro paese. Il compagno Antonio Greppi da molli anni è militante attivo del Partito Socialista Italiano. E'· stato membro della direzione del Partilo Sociafota Unitario. quando Giacomo }Iatleolli ne era il segretario. -ei lunghi anni della dittatura fascista ha svolto una preziosa attività clande~lina in seno al Centro Interno de: Partilo Socialista italiano. Xominalv sindaco òi :'.\Iilano dal Comitato di Liberazione Xazionale è stato riconfermalo all'alta e meritala carica dal popolo milanese, nelle passale elezioni amministrative. * * * La manife!>lazione che è stata organizzata dalla •Colonia Lihera Italiana, dal •Partilo Socialista Italiano•, dalla cLega dei diritti dell'Uomo•, sezioni di Grenchen e dalla •Colonia Libera Italiana• di Bienne, avrà Juogo domenica 8 settembre. Tutti gli italiani e i simpatizzanti di Grencben, di Bienne e delle località circonvicine sono cordialmente invitali a partecipare a questo importante avvenimento. La Sezione Socialista di Grenchen del Partito Svizzero, ha dato la ua adesione. Abbiamo anche i! piacere di poter annunciare di avere fra noi alcuni membri della Commissione Eseculi va del Parti lo Socialista Italiano in Svizzera e il compagno Furrer sindaco !>Ocialista di Grenchen. Il programma della manifestazione sarà reso pubblico allra\·erso la distribuzione di manifestini. Per informazioni e schiarimenti rivolgersi al comitato organizzalo!'e, oppure ai compagni Boffini, Alloé, rolpini ecc. Necessità dell'epurazione (Intervista con Il compagno On. Luigi Zappelll, Deputato alla Costituente) E' permesso? Avanti ... avanti .. ! - abbiamo risposto noi. E' stato così che il compagno Luigi Zappelli, sindaco di Verbania e deputato alla Costituente è venuto a trovarci in redazione. - Come mai, qual buon vento ti porta, come sta.i, come è andata, già, è da un po' di tempo che non ci si vede, dal mese di febbraio, a Roma, ti ricordi? - A propo.sito, mi pare che ci sia una fattura al tuo nome; vediamo un po', opuscoli «Collana Liberare Federare», ti sovvieni? - Come; una fattura'? - ~la sì, in data di qualohe anno fa, ancora da quando ti trovai a Losanna. Anzi ti pregherei cli passare dal nostro Amministratore; sarà contento di vederti. Zappelli sorride: - è in questo modo che qui si ricevono gli onorevoli? -. Ridiamo tutti insieme. * * * Bene, bene, onorevole Zappelli; vuoi raccontarci qualche cosa sulle tue ultime esperienze amministrative in quel di Verbania e quelle nuovissime della tua attività parlamentare? 11 compagno Zappelli non è d1accordo; se intervi ta ha da essere, egli vuol parlare dell'emigrazione italiana in Svizzera alla quale partecipa ancora con il cuore e con la mente. Voglio parlare, egli dice, del nostro Partito, delle «Colonie Libere», delle Autorità Consolari, della loro funzione rispetto alla nuova realtà italiana, ma questo lo farò in un prossimo articolo che sto preparando. A proposito qual'è la tua opinione circa le autorità consolari it,aliane in Svizzera? La mia opinione circa le autorità consolari In Italia tutta la burocrazia è infeudata e conserva la negativa mentalità del passato, che oggi può essere intesa soltanto come disfatti mo. Dalle più alte cariche a quella dell'impiegato della prefettura è tutta una grande miseria morale e spirituale. C'è l'a saluta necessità cli gente nuova per il rinnovamento delle istituzioni e delle amministrazioni del nostro paese, per far si 0he sia possibile quella rinascita che noi desideriamo. Qui potrei incominciare a dire qual'è il mio pensiero circa le autorità consolari e la diplomazia italiana in Svizzera. Come volete che le cose per l'emigrazione italiana in Svizzera vadano bene se a Berna in qualità di ministro dobbiamo sopportare ancora que.l facilone del .signor Berio e la lunga schiera di quel funzionarismo consolare che fu, già fascista e .squadrista, salvo esclusion fatta di qualche ca o eccezionale. A liberazione avvenuta sarebbe stato necessario licenziare tuùta questa compagnia e assumere gente sincera e di provata fede democratica. Invece, guardate un po', a Berna, hanno mandato il signor ministro Berio, e a Losanna la buona anima del signor Console Carbonelli amico personale e fedelissimo dipendente del ministro sopranominato. (Per non parlare che di quelli conosciuti, purtroppo, da me personalmente). Qual'è il rimprovero che muovi sostanzialmente alle nostre egregie autorità rappresentative? Il rimprovero primo è quello del sabotaggio continuo nei confronti delle «Colonie Libere Italiane» che si vorrebbero asservite ai conaola,ti, sabotaggio che si concretizza con l'appoggio incondizionato a tutti gli ex fascisti, notoriamente ricchi, in barba ai nostri compagni lavoratori che hanno lottato per liberarsi dal vincolo nefasio dei consolati fa- , a CO scisti, stringendosi appena è stato possibile intorno alle «Colonie Libere» e al Partito Sociali ta italiano in Svizzera. Sarà necessario soprattutto veder chiaro in quella brubta faccenda ohe è stata la nota verbale fatta a nome del nostro Governo, al Governo ,Svizzero. Vergognosa e incomprensibile protezione data a persone non degne ohe in regjme repubblichino hanno continuato a rovinare il nostro paese. Sarà utile sapere da chi .fu suggerita e se sarà del caso il gruppo dei deputati appartenenti all'emigrazione ~taliana d<illa Svizzera porterà la questione alla Costituente. La nostra influenza potrà e saprà essere decisiva in molte circostanze. Chi vivrà vedrà, • e riderà bene cihi riderà in ultimo dice quel tal vecchio prove1,bio. E' da considerarsi anche !'.appoggio concreto che l'emigrazione riceverà indirettamente con l'assunzione del compagno Nen~i, a ministro degli affari esteri, subito dopo la rfirma del traùtato di pac3. Senza contare poi le simpatie dei ministri socialisti legati da motivi aJfe1:tivi alla nostra emigrazione. Poi dietro queste pedine avanzate rientra nel nostro gioco, l'influenza di tUJtto il Partito Socialista ohe si sentirà direttamente interessato in •tutta la que tione. Bisogna riconoscerlo; c'è una necessità assoluta, per il decoro della Repubblica Italiana in Svizzera; è quella dell'epurazione della burocrazia consolare. Mi domando cosa ci stanno a ,fare nei troppo ospirtali uffici consolari, gli agenti della polizia italiana, incaricati dal defunto regime per il lavoro di provocazione ne.i confronti dei lavoratori e dei partiti della classe operaia, lavoro, bisogna pur convenirne, che hanno sempre saputo svolgere egregiamente. Riit.ornino in Italia, a rivestire la divisa del brigadiere e del maresciallo in attesa di un grande congedo generale. I-1 ai delle proposte concrete da indicare? Ma certamerute. ·Cambiare tutto il personale, poi attribuire poter.i di vigilanza al «Consiglio» delle Colonie. ~el Consiglio delle Colonie dovranno essere rappresentati anche i delega ti delle società i tali ane locali. Pe.r «Colonie» sono qui, giustamente da intendersi le «Colonie Libere Italiane» che devono essere dconosciute uniche rappresentanti della «Collettività Italiana» della Svizzera. Compito elci vari Consigli delle Colonie dovrebbe essere quello di insi tere, affinchè venga accettata la formula della tassa progressiva sui passaporti, che dovrebbe favorire gli operai e i piccoli impiegati, ai quali il passaporto dovrebbe essere concesso gratuitamerute oppure dietro pagamento di una quota modestissima (3 oppure 5 fr. al massimo) e gravare la mancante differenza su quei simpatici signori ohe hanno guadagnato i milioni puttaneggiando con il fascismo, i quali signori poi, a catastrofe avvenuta hanno creduto di poter pensare che i danni causati da loro, dovrebbero pagarli i lavoratori. A.rbon Pubblica conferenza Organizzala dalla •Sezione Socialista Italiana, di ~rbon, sara tenuta domani, domenica 1 settembre, 1 attesa conferenza sul tema: •La ripresa dell'industria ila liana•. Parlerà il compagno Dr. Nobile Ventura, favorevolmente cono!>c1ulo da lutti i compagni della Svizzera Orientale, per essere stato ]'oratore ufficiale alla grande manifestazione delle «Colonie Libere Italiane•, manife,9lazione che ebbe luogo a Kreuzlingen il 14 luglio. L'alluahlà e l'importanza dell'argomento sono di valida garanzia per la buona riuscila della conferenza alla quale auguriamo vivamente una larga affluenza di pubblico . L'oratore che è corrispondente dell' • Italia del Popolo• d1 Roma, di •Libera Stampa, di Lugano e del •Popolo Comasco, organo dell'ex Comitato di Liberazione della Provincia di Como, saprà, con la facile parola, con la profonda preparazione sull'argomento, e con la tecnica divulgativa che gli è propria, avvincere l'udi torio nella Lrallazione di quei problemi che sono vitali per il nostro paese e che !>empre hanno destalo, in seno alla nostra emigrazione, il più vivo interesse. * * * La conferenza avrà luogo alle ore 14,30 al ri!>lorante Weissen-Schftfh. A lutti i connazionali a tulli i compagni, a lulli i simpatizzanti, a lutti gÌi amici dell'Ilaha è fallo cordiale invito di partecipazione. Wll\TTERTDUR tA.lno tro carissimo compaO'no i\Iocellin che si è vista, la settimana scors;, .strappata dalla morte la sua cara moglie, partecipando al suo grande dolore, porgiamo le nostre più sentite· condoglianze. San Gallo Dalle Oolonle Libere della Svizzera Orientale La grande manifestazione delle • Colonie Libere Italiane• che ebbe luogo a Kreuzlingen, alla quale parteciparono più di mille lavoratori italiani si è conclu,-a con · l'app<rovazione delle rivendicazioni proposte dalla Commissione incaricata. Stralciamo dal lesto delle rivendicazioni che sono state accettale all'unanimità il primo punto ohe è stato formulalo nei seguenti termini : Le cColome Libere Italiane• radunale in congresso a Kreuzlingen rivendicano : 1. L'FJlpu,razione ideMa 1bu~focrazi,a~c01~olare .ancora in )Pa1'le diretta da uomini ,comprome-ssi con il governo [a,scista. Tutta la collellivilà italiana della Svizzera è stata nella più larga maiggioranza, peTfellamento d'accordo con noi in que..c,lo postuJato. NumeroSl!>simi sono ,9lati gli attestali di completa adesione che ci sono pervenuti sia per iscritto come verbalmente Sorretti da questa approvazione incondizionata, nella certezza di compiere opera di sicura giustizia e di difesa degli interessi morali e materiali della nostra emigrazione che è composta in larghis.sima pa,rte da compagni lavoratori, abbiamo sentito come un sacrosanto dovere l'obbligo di continuare questa campagna che trova la sua migliorre giustificazione nella salvaguardia dell'onore dell'Jtalia aH'eslero. Tulli i no.stri aJUici avranno letto nella •Pagina dell'Emigrazione Italiana, pubblicata !>U•Libera Stampa• il 22 luglio e nel_!'• Anenire dei Lavoratori• del 1 agosto, la relazione della mani,feslazione di Kreuzlingen. In tulle e due -le relazioni era stato biasimalo il conlegn~ del reggente consolélll'e di San Gallo, signor Bacc1ola, contegno che è stato stigmatizzalo .,-everamenle da lulli i nostri compagni della Svizzera Orientale. Numerosi .9ono i motivi per i quali iJ biasimo al signor Bacciola deve essere mantenuto, salvo una rettifica al caso denuncia lo dal nostro amico Zorzan, rellifica che ci sentiamo nell'obblio-o di dare per amore della Yerilà e per un semplice 0 motivo di giu.slizia che ci permette di riconoscere un clir1tlo anche a chi, di fallo, non lo meriterebbe. L'amico Zorzan aveva consegnalo il suo passaporto per il rinnovo il 3 aprile 1946; in data 14 Ju- .g!io il passaporto non era ancora rientrato in su-e mani. iin sede adatta il compagno Zorzan ha denunciato il caso attribuendolo a!Ja voJ.ontà ,di rappresaglia del Reggente Consolare. L'amico Zorzan ohe per il passalo è stato vi llima d1 gravi soprusi da parte deUa autorità consolari. fasci!>le, ba credulo che i sistemi del ,passato erano ancora in auge e noi lo possiamo capire benissimo, quando con 1 ui, ci è dato cli constatare come La nostra burocrazia consolare è ancora _prrevalenlemenle composta dai fa!>cisli e dagli squadristi di ieri. Alle nostre comunicazioni alla .9lampa ha risposto "il sianor Bacciola con la seguente lettera della quale pren°diamo allo e che pubblichiamo integralmente : Vice Consolato d' Italia SA.~ GAiLLO San Gallo, 29 luglio 1946. Ai presidenti delle •Colonie Libere Italiane• di San Gallo - Rorchach - Kradolf - Kreuz.lingen. I-I o letto su « Libera Stam,pa » de.l 22 corr., e sull'ultimo numero dell'«Avvenire dei Lavoratori» quanto pubblicalo cfrca il recente ,convegno delle Colonie Libere della Svizzera Orientale a Kreiuzlingen, e in maniera particolaJ·e l',e.pisodio riguardant.e il ritardo imputato a questo Vice Consolato nella rinnovazione del passa.porto del connazionale Zorza.n Giovanni residente a Bii.rglen (11kg). Tale notizia, per quanto riguarda que.sto Vice Consolato, è com,p/.etamente f absa ,e priva di fonàcr.rnento. Presso qwe,sto U{'f~cio,esistono i ,documenti autentici com,p1·ovanti ,che il ,passaporto de,l signor Zorzan Gio1:anni fu invialo a questo V?iceConsolaot dal Comune di Biirg/.en il 3 aprile 1946 unitamente ad alt1·i selle pa-ssaporli, fù provveiduto alla rinnovazione il giomo 4 a,prile, e re.stituito immediatamente al 1Co1nune tcl,i Bii.rg,len, •cha ,in data 10 aprile 11ieucrnsò r"golare ricevuta con lettera consen:ala agli atti di q1wsto V?iceConsolato. Il o il pregio di inf armarla di qua,nto sopra nell'intento ài rendel'le pos,sibvle ogni a,c.certamento, q nella speranza che lei veda la neicessità di rendere onwggio alla verità. Con distinti saluti. Il Vice Console-Reggente: (E. BaccioJa). Il compagno Zorzan, ha riconosciuto lealmente la giustezza della relli11ca vice-consolare indicando di essere stato villima di un equivoco. Infatti il passaporto era sta lo lrasfcri lo, dall'ufficio consolare d1 San Gallo all'ufficio municipale di Bi.irglen presso il quale era effettivamente depositalo. Rimane sempre però che l'alluale vice-console a San GaHo -è persona non grata alla nostra collel- 1 ti vilà e a questo propo!>ilo ci ripromettiamo di ritornare fra breve sull'argomento. A. Tvlso al lettori lettori, gli amici e i compagni ohe ricevono regolarmente il giornale e che ancora non hanno rimesso l'importo dell'abbonamento sono cortesemente pregati di rimeitercel-0 al più presto. Non è ,necessario indicare che abbiamo bisogno del foro aiuto più concreio. Preg,hiamo ,di versare l'importo sul nostro Conto Chèques postale VI 11 26.305 Zurigo. Abbiamo pure incominciato ad inviare i primi rimborsi. Facciamo viva preghiera a chi li riceverà di accoglierli benevolmente. Grazie a tu1ti. Gerente resp.: Pietro Bianchi, Zurigo Tipografia « Grafica Bellinzona » S. A. •
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