L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVI - n. 46 - 1 maggio 1946

Anno XXXVI (nuova serie) N. 46: Zurigo, 1 Maggio 1946. LIBERARE E FEDERARE QUINDICINALE SOCIALISTA Redazione e Amministrazione: Casella postale No. 225 Selnau. Zurigo 2: Conto postale No. VIII 26305: Abbonamenti: 24 numeri Fr. 4.-, 12 numeri Fr. 2.-, una copia cent. 20 Telefono 27 4 7 02 Maggio 1. 946 mondiale, della giusti::.icc e delle libertà umane. Questo primo Maggio lo festeggiamo sollo il segno della battaglia per la coslru::.ione del socialismo nelle varie Na::.ioni e per la rinascita della solidarietà interna:ionrtle del proletariato che è la profonda essen::.a umanistica e storica del nostro ideale e nello stesso te-mpo la condi::.ione essen::.iale per il suo trionfo. L.S. In Italia, quando i fascisti armati fino w denti, erano padroni assoluti della vita pubblica e gli oppositori inermi giacevano nelle galere, la grande festa dei lavoratori continuava a vivere. Essa era nei cuori delle folle silen::.iose e pesava come un incubo sugli oppressori della libertà. In pieno fa~cismo, nelle città operaie, ogni anno il 1 maggio turbava come tenace fantasma il sonno dei pre-fetti e dei segretari federali. Il dominatore potente non mancava per quel giorno di allarmare la milizia e la poli::.ia. Pattuglie armate attraversavano di notte le strade tranquille e deserte, migliaia di agenti circolavano con lo sguardo scr,utatore e diffidente tra le folle composte e silen::.iose. Il nemico che essi cercavano sembrava invisibile, inafferrabile. Eppure essi lo sentivano nell'inquietudine stessa della loro coscien::.a. Essi sapev-ano di opprimere con la violenza la libertà di un popolo e sentivano in quel silenzio di tomba l'odio degli oppressori e la celata speran::.a di libern::.ione. Essi sapevano di aver ,difeso il privilegio ed offesa la giustizia e temevano l'avvenire. Essi sapevano di aver falsato e nascosto la verità e temevano la libera parola che la rivelrlsse al popolo. Nel ,clima poliziesco di quei lunghi anni il 1 maggio continuava la sua possente vita come simbolo di libertà, di giusti::.ia, cli luminosa ed audace verità da opporsi (lc/ ogni men::.ogna sociale. Esso viveva nel terrore della dittatura che aveva ,violato il diritto del popolo e nel cuore ciel proletariato italiano che maturava nel dolore la sua volontà di lotta e cli liberazione. A volte le pattuglie cli ronda trovcwano all'alba del 2 maggio lungo le vie deserte delle città dormienti qualche mnnif est ino che ricordava al popolo italirmo la I est a dei lavoratori e l'idea del risveglio ch'esso simboleggia. Degli audaci militanti illegali avevano rischiato la vita ed anni cli prigione per portare al popolo la voce della coscienza, l'umana aspira::.ione alla giusti::.ia ed olla libertà. Sembravano quelli, tenui raggi di luce nella notte f oncia, voci perdute nell'imme11sità del deserto, ma che rinnovavano l'incubo nell'oppressore ed attestavano che una grande f or::.a vivevo sempre nello storia, latente; ma indomabile, una I or:a presente fino a quando sarà presente il previlegio, ribelle fino a quando Ire violen:a sarà diretta contro la giusti::.ia ed il libero pensiero. Crollata la dittatura, dopo uno tragedi(I prof onda che ha devastato corpi e spi_riti. il proletariato italicmo torna a I esteggwre il 1 maggio in un f cruore di opere 1in cui dovranno sorgere la repubblica, la clemocra- ::.ia economica e la democrazia politica, in cui dovranno sparire i grandi monopoli capitalistici che hanno generato la guerra ed il fascismo. Questa festa dei lavoratori ci trova quest'anno all'ini::.io di un periodo storico in cui il proletariato da classe oppressa dovrà divenire classe creatrice di leggi e cli istituzioni, elemento di libertà e di pace mondiale. Il periodo trascorso è caratteri::.::.rrto da una tragica e r/a::.iosa risso di na::.ionalismi. Il primo Maggio, festa internazionale dei lavoratori, si erge contro il vecchio mondo delle competi::.ioni na::.ionali e simboleggia il nuovo, quello che sorge dalla I ratern? lotta dei proletari di tutti i Paesi contro zl capitalismo di tutti i Paesi; quello che potrà s~r..gereJalla grande iTJJ.&.[n,azionaledeyU Plf S, j C t ag(jg}1o (51or ff f l-a l - ta e/olle proprie sofferen::.e, la chiare::.::.adegli ideali dalla propria coscien::.a di classe che supera gli angusti ~on/ini delle Na::.ioni, e cerco Ire solidarielù degli altri popoli per lrr comune reali:::::.a::.ione della pace Il PartitoSocialistaItalianoa congresso ( Firenze 11 .. 17 ilprile ) La prima cosa che conviene rilevare, parlando del Congresso di Firenze, è l'intensità dei lavo1ii. e la diligenza dimostrata da tutti i partecipanti, che ~la a testimoniare de,1 l<>ro atlaccamenlo 1al Partito e del lor.o senso di responsabilità. I congressisti si sono riuniti durante sette giorni consecutivi, anche ,di domenica, la mattina e il pomeriggio e tre volte la notte nel vasto Teatro comunale; tutte le sere libere le va rie foazioni ~i •riunivano poi in sale diverse per discutere gh av,·enimenti congressua.ili della giornata; oltre a tutt.o questo c'era-no le commissioni incaricate di esaminare i problemi speciali. Posaiamo dire che, nel complesso tutti i delegati e gli invitati hann<:>compiuto diligentemente fino alla fine il lo:·-0 rl<>''e r<> <:1>nw l:i ""'" r<:i ri l)<'ert> ..-h]fa c;tanchezza o di.strane clagli allettamenti della mirabile città. nella. quale il Congre~o si era riunito. Questo, 1mitamente alla serietà. della discussione e allo sforzo compiuto da tutti gli oratori di superare qualsiasi personalismo. attestan-o la maturità <kl Partito ociaLlsta Italiano, nè alcuni piccoli inci,denti e lo slittamento di qualc,he orat-ore (cac;o Pertini - ::\forandi) ba<:tano prr infiTmarr il nostro giudizio. Fin dalla prima .::erlu Ll del Congrc,-so ci si polè rendere conto che i rlelegati erano venuti con la fr1111aintenzion" di mantenere Ml ogni costo l'unità del Partito. Grande è stata rinfluenza deHe ,·icine elezioni per la Costituente. ·I congre:-si<:ti avrvano chiara la sen- ,::azione che il Partii-o anebbe poLuto affrontarr la baUaglia, con ~peranza ,di ,·inccrc. ::.olo ,;e unilo; il destino del Partilo ,<f.Azionr era prc:=enle nella mentr cli tutti per ricordare quali snchbero c:.tate le con:=:egtH•nzedi una :=:rissione. Siamo ceri i che ln frazione. la quale avesse me"-:'-0;::prinmen,tr a repentaglio l'unità. del Partilo: ;::i ,-arehhe :-qualificata immediatamente. Caratteric;tica ?· ..:tata !"ultima seduta del C-ong-rr.::so.derlic:1la :11la nomina della nuova Direzione. che .-i protra::.:::r fin ,lopo lr 3 drl mattino. Gra come ~e i delegali a,·eg..::0rodetto ai capi delle di,·rr.::c frnzi-0ni : « Ora. dopo che aYe(P cc;po.::toampiamente r liberamente i ,·oslri punti rli vista <li,ergenti. d-0,·ete mettervi a.cl ogni cost-0 d'accorrlo per la nuo-rn DirezioM. Xoi. n-on abbandoneremo la c:.ala fin chr non anete a..::::.olloquesto compiLo ~- La dichiarazione <li ::\forandi, cho annuncia,a che la frazione drlla « mozione di base» non intendeva inviare i suoi rappresentanti nella Direzione, r1uella di Simonini, a nome della « moziono unificata» e cli « Critica sociale», per annuncinre che <JUeste frazioni erano pronte ad as.::umcre tuttr le responsabilità derivanti dal Yoto, che da,·a loro una piccola maggioranza, considerate come soluzioni insoddti.sfacenti, non furono prese da ne.;:suno seriamente in considerazione. , iamo certi che se la soluzione della difficoltà si fosse protratta fino alle 8 del mattino o più a lungo ancora, tutti i delegali sarebbero rimasti sul post-0. ul nostro giornale al:>biamo seguito con grande attenzione la lotta precongressuale pubblicando documenti importélJilti e significativi delle di verse correnti in lotta, non riteniamo quindi necessa,rio illustrare le posizioni politicJhe di quelle e le loro vicende al Congresso. L'importante è che a conclusione della lunga battaglia sono staite sottoposte ai voti quattro mozioni che unanimi affermano il principio <i~ l' ,u o del Partit.o. ì\IOZIO~E DI BA.SE : « Il Congre so, nell'attuale momento storico, riafferma la nece ità deffautonomia e deJla indipendenza del Partito, considerandole condizioni indispensabili per fa.re del patto di unità d'Miione fra il partito sociali ta e il partito comuni ta - patto di cui si riconosce l'esigenza -- lo strumento dell'azione proletaria onde garantire l'esplicazione d.el metodo democratico. Quindi, a oonclusjone del dibattito sui rapporti fra i socialisti e i comunisti, riaiierma d1e non esiste u'lla questione di fusione diei due partiti, ma solt.anlo una questione di unità della classe lavoratrice ... •. :MOZIO:XEU:XIFICATA: « La piena autonomia tlel partito socialista è condizione es- ::;. :-:::.._fo p~r mantenere h contim,ità tlelfa vita <lemocratica <lel 11ae e impedendo l'isolamento della clas e operaia e facendo del partito il punto di convergenza di tutte le yjve forze lavoratrici impegnato nella. lotta. per il rinnovamento della truttura sociale e la conquista <li quei valori umani che ono neffes enza tessa del ocial:ismo ». CRI'l'ICA SOCIA.LE : « Il Congresso dicliiara che il P . .I. debba. difendere e proclamare senza equivoci la propria autonomja, respingentlo ogni pre ione, dall'intento o daJl'esterno, diiretta a violarla o menomarla ». Accettiamo inlegralmente- il giudizio di Silone : « L'attuale Congre so, Jlltr mostrandosi clivi o sn un certo munero d,i problemi particolari e ul modo di intendere la funzione politica del Partito, nella sua maggioranza. saho, cioè. il J>iccolo gruppo Lizzad.ri . )Iancinclli, iutemle che non sia un oggetto <li cliscus ione l'e L tenza del Partito ». E' c;intomatioo, e proYa <lella viva coscienza che il Congres.::;o ebbe della Yern. natura dei problemi dibattuti, quindi testimonianza della maturità <lel Partito. che il problema dell"Internazionale abb-ia giuocato un ruolo di primo piano nella loltn, delle frazioni. Xen<ni, richiamando,:;i agli insuccec:.si dei tentativi passati e al pericolo che' una nuova Internazionale 'Possa rli,·entarr lo ."-trumento della politica di una gran{lc potenza imperialista, soonsigliaYa da nuoYi tentativi; ::\fondolfo e Pertini sostennero invece il principio dell'Internazionale; Zagari. ora.toro della corrente dell'« Iniziativa .::-ocialista» e aragat imperniavano tutto il prohlema dell'avvenire della lotta sociaùista nppunto sulla s-oluzione rli quello dell'Internazionale e cercavano di definire la funzione di una nuo,·a Internazionale nella situazione presente. Zagarj : « Le rliretlivc secon<lo cui noi intendiam-0 operare r la rapida, immediata costituzione di una internazionale socialista, il cui carattere rivoluzionario consista essenzialmente nella costruzione di un nuovo assetto dell'organizzazione internazionale, dove i popoli e non. gli slati siano protagonisti principali d€1la conquista della democrazia e del <:0cialismo. Solo una internazionale socia.lista può impedire che il socialismo si frantumi nei due tronconi del comunismo sovietioo e della socialdemocrazia occidentale. Il primo compito di questa i<nternazionale deve essere quello di proporre le ba.si di quella Federazione degli tati europei che solo una omogenea pia1ttaforma socialista può toglie:-e dal regno dell'ut-0pia ». Saragat : « Noi pensiamo che il socialismo democratico dell'Occidente deve realizzare una unità internazionale che lo renda eTfica- <Rinascila Ildestidneoll'assassino diRathenau Se! giugno 1922 fu assassinato Walter Rathenrw, allora ministro degli esteri della republ>licu di ,veimar. Tre uomini, /(ern, Fischer e Techow, uccisero, allorchè egli allrrwersuva sulla sua automobile la Konigsallee di Berlino, con una pistola auto1nrclica l'uomo che aveva riportato in Rapallo proprio per la Germania il primo successo politico. L'assassinio cli Rathenau, come quello di Erzberger, rientra nella categoria delle rl::.ioni che preprcrarono in Germrcnirc il «rinnovamento». ,\lenire Kern e Fischer, ..circondali dalla poli::.ia, si suicidavano, il ter::.o, Ernst 1Verner Techow, veniva consegnalo alle autorità dalla sua propria famiglia e condannato, in considerazione della sua età giovanile - egli contava 21 anni -, alla reclusione. Alforre fece una profonda impressione una lettera inviala dallo madre dell'assassinato alla madre dell'assassino. Piena cli inesprimibile pietà, scriveva la signora Matilde Rathenau subilo dopo lo spaventoso fatto, tendo la mano a Lei, la più in/ elice de,/[e madri. Di,ca a Suo figlio - e ciò nel senso del morto - che gli perdono, come voglia perdonargli Dio. Possa egli fare una sincera confessione dinnan::.i al giudice terreno e pentirsi dinnan::.i a quello eterno. Se egli avesse conosciuto mio figlio, il più nobile cli tutti gli uomini, avrebbe rivolto l'arma piuttosto contro sè stesso che contro lui . .1fi auguro che queste righe possano ridare la pace alla Sua coscien:::a. .\lathilde Rathenau». Questa lettera ha forse influen::.ato l'atteggiamento della famiglia, quando essa consegnò Techow alle autorità. Gli anni passarono, Jfathilde Rathenau seguì suo f iglio nella tomba, Techow fu gra::.iato già nel 1927, in considera::.ione della sua buona condotta e scomparve, non si sapeva dove. Si pensò che egli si fosse inquadrato neUe file dei na::.i, come diversi altri assassini della f ehme, come Alfred Killinger e il tenente colonnello Schul::.. Agli assassini di Rathenau fu elevato un monumento. In Germania non vi era più posto per a::.ioni e sentimenti umani. Quasi vent'anni dopo l'assassinio, nel febbraio del 1940, si .svolse in uno dei fortini france si situati vicino al deserto libico la seguente scena. In quel forte il comando veniva esercitalo da un aiutante, essendovi il capitano impedito da un di/etto di lingua. L'aiutante, Tessier, era orzgrnario della Svi:::::.era.Almeno egli lo affermò e spiegò così la sua piena padronan::.a ciel tedesco e del francese .. Velia legione straniera facevano allora servi::.io un certo numero di ebrei, entrativi allo scoppio della guerra: tra essi si trovava G. 1V. Herald, un giornalista. La personalità di Tessier, un uomo grande, con degli occhi grigi e delle mascelle brutali, occupava continuamente la I anlasia dei suoi subordinali. Egli parlava generalmente con un tono di voce elevato e lrccnquillo e con una cortesia ironica, per mutarsi poi all'improvviso ed offendere i legionari nella maniera più grossolana. Poi si scusava. Lo si considerava ,come un odiatare selvaggio degli ebrei. L'ipotesi dei legionari fu però confutata in un modo inatteso. Tessier era un appassionato giocatore cli Bridge e fece venire un giorno alcuni ebrei drll loro campo cli internamento per giuocare. Non lo si voleva irritare e lo si lascia1,a perciò vincere. Ciò non servì però a nulla. Dopo alcune partite Tessier buttò le carte sulla tavola. Poi dichiarò con una voce seria, pesante. come se facesse una confessione: 4 Sono convinto che voi Lutti credete che io vi adii. Ma questo non è vero. lo amo gli ebrei. A mio parere è uno dei popoli meglio organi::.::.ati e più dotali cli talento ciel mondo». La meraviglia dei presenti non fu piccola, rcllorchè Tessier tenne loro una specie di con/ eren::.a sulle sue opinioni ecl idee at- (Continua in 3.a pag.) remente autonomo dall'antagonismo contrastante, in modo <la poter esercitare la. sua u,tile mediazione. Nel quadro dell'organizzazione delle Xazioni Unite noi vediamo perciò l'immensa funzione di una internazionale socialista che, determinata precisamente da una Yolontà di pace, si ponga, in mezzo ai contendenti e conferisca alla Russia quella necessaria sicurezza indissolubile perchè possa progredire sottratta <lalrincubo di un accerchiamento ~ di una guerra. I •partiti socialisti sono oggi in Europa quasi tutti al potere. Una internazionale socialista oggi avrebbe una efficacia e una importanza infinitamente superiori a quella che ebbe nel periodo in cui i partiti socialisti erano alla opposizione o peggio in esilio •.

B·ib BORGHESIA IN ~ARMI . U_n'eco, rilev-ante ha avuto nella stampa Ltali'!n~ I arresto d'un gruppo numeroso di fascz_siti che si proponevano di risollevare rii n~ov1,mento con una organizzazione illegale diramata nelle vari,e città d'Italia e collegata con mouimenN analoghi esistenti all'estero. Un funziona 1 rio -?"e·z!71ini~tero della guerra, ohe e:ra uno dei dingenti dell'impresa, ha C<Nl!jes~ato,che U suo movimento era già entrato m ,contatto col f asoismo spagnolo e colle formazioni illegali nazisf.e operanti in Germania. Una <i-Onnache si accingeva a partire per la Germ(JJJlia 1 in qualità di cor,riere è stata arrestata, un copioso materiale di propaganda è stato rinvenuto •in un bar di Roma. Non ci 1:1•eraviglia ,che uno dei dirigenti fosse anmdato. proprio in u.n minis.tero considerando la fine pietosa dell'epurazio~e ed i numerosi aderenti che il fascismo conta ancora in tutti i rami della burocrazia italiana. Puglie ed affiorando con colpi di mano in molti centri ur,bani non poteva rappresentare f?er il momento la parte predominante, ma _runanere una dinamica riserva per l'avvernre nel caso in cui dovesse presentarsi un'ora dramma.tic-a per la bo·rghesia ital.iana. I I atti ci dimostrano che alcuni settori più allarmati del capitalismo, che caste legate alla monarchJia, l'istituzi-one attualmente più minacciata, alimentano fin da o.ra questa forma attivistica ed avventurosa di ,difesa. Gli arresti e ,le perquis.fzioni hanno rivelato che tali gruppi disponevano di mezzi non ,trascurabi.fi: di una rioca stampa illegale, d,i notevoli depositi di armi, di automobili, di cospicue somme e di documenti abilmente falsi,ficati. Il recJutamento degli uomini viene fatto sia tra i fascisti che -collaborarono coi tedeschi, sia tra i reduci dalla prigionìa, sia tra i disoccupati ed i disperati, approfittando del penoso stato dell'economia .italiana. Tra tutti i partiti di destra che ora lottano sul terreno .f egafi,tario il movimento dell'Uom_o Qualunque è quello che meglio prepa'.a 1/ terre_no ad una rinasoita dello squadrism_o specwlmente nel campo psicologico. La vwlenza con cui i giornali di Giannini atta~cano la sinistra, il loro stile polemico, la rz.cerca continua dello scandalo e ciel vituperio, tutto fa ricordare il tono della stampa mussoliniana che ,in/ ervorava le camice ne.re nel 19, nel 20 e nel.21. La rapida vfsione ~1: tulle queste forze che la borghesw mobhl1ta in sua di/ esa, ci mostra come sia grave, complessa ed -as-pra la battaglia che dovrà sostenere il proletario italiano. Jltluovendosi sul piano della lotta di classe esso clovrù battersi cont,ro le due forme difensive del capitalismo: sia contro quella legalita.ria, sia contro q,uella squadristica. Obbiettivo di questa lotta è il dissolvimento •in senso socialista di quelle forze economiche che- a queste due forme di diI esa danno mez::=ie vita. Opera di grande portata storica che sarà tanto più grande se cii proletario, nel tormento della trasforma::=ione economica e polif.ica, riusci.rà a realizzare nelle nuove istituzioni socialiste quegli ideali di libertà umana che potentemente ridestati dalla Rivoluzione francese dell'89 formano ormai parte vitale ed ind.ispensabile di ogni civiltà europea. L.S. . Oggi è la volta de,/ ministe.ro della guerra mf luenzat-o dai monarchici, domani potrebbe essere q,uella del ministero degli interni nella persona d-i un capo divisione o quella del minis-tero degli esteri ne,/la persona di un ,console o di un ,corriere dipfoinatico. Tutto è possibile quando migliaia di f un-· J zionari in/ idi e ,cor.rotti da un ventennio di mUiz-ia fascista sono -lasciati nei posti vitali della burocrazi,a statale. socialisti e la questionemeridionale {3:' possi-bile una delittuosa a,J.ti,vità in{ormatfoa, una facilità di lavoro illegale coperto dalla veste ,ufficiale, una per/ ida applicazio,ne delle disposizioni, un boico{aggio sistematico deUe circolari che può rendere la fati,ca del migliore ministro simile al movimento d'una .ruota che giri senza toccare la ,terra. E possibile UJl p-rocesso di para/,isi progressiva dello Stato per opera de,[ fascismo interno che masaherato, sorni<me ed insidioso, fiancheggia quel,l,o ester.no che operando per ora nella illegaUtà, si prepara a riso.rgere domani daf.la piazza. Da questi latti allarmanti si può ogg,i chiaramente dedu.rre ,come fossero giuste ,[e rivendicazioni dei partiti di sinisitra nel campo deU'epurazione e come deleteria per ./a ricostruzione democratiica italia,na sia data l'oppos-izione accanita, ed il boicotaggio che nel processo epurativo sono ·stati f at-ti ,dai par.tifi di destra. SarebiJ>e w1 grave errore ,considerare alla leggera ,questi tentat,iivi di rinascita fascista, come ,impresa di fanatici isolati corrosi da· u·na sterile nos·talgla e destinati a perire in un sogno donchisciotteseo. I centri econo,mi,ci del capitale monopoli$,f.ico <!-della grande proprietà terriera che pagarono autocarri, moschetti, pugnali e premi alle squadre di Mussolini sono ancora vivi e f eoondi nella realtà storica itaUana. Obbede.ndo ad una immanente legge d,1 conservazione essi riicor.rono a due forme llipiche di autod~fesa politica: a que.fla violènta ed a quella legaf.itariia accentuando /'.una o l'altra, a seconda del momento storico e deJ.l'imminenza del pericolo proveniente dagli sviluppi del mov-imento proletari-O. · · Oggi sono sulla ribal-ta .i.f grande partito cattolico e quello Uberale, nutriti dalla prop11ietà te>rriera del sud e da importanti -centri industriali del nord. Questi due parf.it-i che operano co.n larghi mezzi e con una -ricca stampa sotto l'insegna della democrazia, hanno g,ià reso dei servigi di primo ordine alla borghes-fa -italiana. Essi hanno raccolto, organizzato e potenziaf.o una g.rande massa di ex-f asoisti che si sono ripresentati alla vita pubblica sotto la bandiera della liibertà, hanno paralizza- ·to il processo epu.rativo conservando alla repzione la q.uas,i totaUtà de./la b.urocrazia s.tatale, hanno sapientemente frenato le rivendicazioni popolari contro /,a monarchia, hanno.favorito i.l movime-nto qualunquista, bokot-tato la leg,islazione contro i prof itf.i realizzati durante il fascismo, hanno conservato nell'apparato diplomatiico ita./iano gente compromessa e corrotta dal passato regime, hanno provocato al momento opportuno una crisi gove,rnativa quando col governo Par.r,f ,le sinistre erano in procinto di realizzare il primo intervento radicale nella reaf.tà italiana, hanno .teJ1t-atodovunque di sostitui 1 re con dei prefetti reazionari di carriera quelli nominati dai CLN locali, nell'intento di far risor,gere il ve•cchio centralismo di giolittiana memoria. Tutti q,uesti ecceUen'ti servigi sono stati resi alla borghesia italiana in nome della democrazia. Nel mQimento storico segui•to alla calaForse l'errore fondamentale di valutazione che sta alla base della politica della direzione del partito è stalo ,quello di non avere compreso come l'element.o pri•ncipale per la ri&>- luzione del pToblema ,politico italiano era costituito dalla questione meridionale. Errore tanto più imperdonabile in quanto nell'ultimo trentennio sembrava che il monopolio del mezzogioroo detenuto dagli strati intellettuali legati al blocco agrario fosse stato decisa,. mente inla,ccato da alcuni pionieri meridionalisti del movimento socialista. Vittime di un persiste,nte astrattismo noi abbiamo ignorato l'essenza stessa del problema politico italiano assumendo dati eterogenei con il risultato di diffondere e perpetuare un totale equivoco. Il fondo della questione meridioinale è dato d_alla assenza delle grandi masse del sud come soggetti attivi della politica ita 1 liana; oiò che può spiegarsi attraverso alrcuni elementi fondamentali che condizionano la struttUl'a · politi-co - sociale del mezzogiorno e che possiamo sommariamente elencar~ come segue : ..,, 1) i contadini che oostituiscono la grapde maggioranza della 'POpQllazi{)IIlneon hanno nessuna coesione tra loro mli, sono una ma~ amorfa e disgregata, in continuo fermento ma i-ncapace di dare una espres.sione centralizzata alle loro aspirazioni ed ai loro bisogni; 2) il blocco degli agrari, rigidame.nte conservatore quasi totalmente privo di capitali mobili è strettamente an~rato aJ sistema dei privilegi Ieu~ali, strutturalmente legato ad una certa situazione po·li-tico-economica; ' 3) manca un ,prol-etariato altamente qualiifica to, cosl come un diffuso ceto artigianale o pi-ccolo imprenditore; cosl non vi è nessun fronte sociale tra il proletariato conta.dino ed H blocco agrario; 4) l'unica forzà che tecnicamente potrebbe collegare i due blocchi, lo strato degli intellettuali, è in realtà, anche se riceve dalla base contadina gli impulsi per fa sua attività. politica ed ideologica, al -servizio della classe dominante <iella cui società è l'elemento organizzatore. Questa situa:zion-e è particolarJ'!lente evide,nte in Sicili_a. dove, il blocco agrarfo è particolarmente omogeneo e deciso nonosta~te lo sporadico sviluppo nella zona costiera di una -certa attività commerciale ed industriale. A questi elementi - clhe sono gli stessi della situazione <lescT-itta da Ant.onio Gramsci - altri se n·e, sono aggiunti in seguito modificando la ,prospettiva. In primo- h1ogo lllil certo impulso nel processo di modificazione molecola re che aveva portato alla distruzione del partit-0 conservatore di Sonnino e che era ~orrelativo aUa sostituzione delralleanza borghesi-operai con l'alleanza borghesi-cattolici. In parte durante il fascismo questo processo si è accelerato andando verso il suo compimento. Una larga penetrazione è stata errettuata dalle organizzazioni -cattoliche di massa in tutto il mezzogforno. Queste ultime strettamen te alleate al fascismo hanno contribuito a disso•lvere in gran parte quell.a organizzazione nello studio intellettua.l,e che aveva fat.to capo a Giustino Fortunato ed a Benedetto Croce. Il fascismo ha -O!ffertouna nuova forma , strol e fascista, con le masse popolari radicalizzate, l,a .fotta suJ terreno legale, condotta dai partiti storici di destra sotto la bandiera del ,fi,beralismo era l'uni-ca fdrma ef- organfazativa al blocco agrarjo ed ha infine ficace d·i difesa che pote.rre sceglie.re il ca- consolidat~ questo tipo di alleanza cattolicipitalismo italiano. borghesi -che _era stata inaugurata da Giolitti. !:'rJ_tra fo,rma, que./1:' vio~enta e .2!1....uadri- Il crollo del fas_cismo ·ha trav9lto le sovrastr l f!,UT (:°endo qua e la a.po/mo ~a nttture ed ha rntaccato - in parte per l'incidenza delle vicende belliche - l'equilibrio dei rapporti della società meridiO'llale. Ma abbiamo pertanto visto l'espansione d-el fermento del'le masse meridionali ohe ha assunto in oreve forme notevoli tanto da oltre-, passare i•n qualche -punto i limiti delle tradizionali jacqueries del mezzogiorno. In realtà il -crollo deN'apparaLo statale fascista aveva se-0sso pr-0fon<lamente anche il bl-0cco agrario ed aveva schiuso determinati orizzonti che corrispondevano alle esigenze ed a.spirazioni del proletariato contadino. La stessa rete delle istituzioni cattoliche è stata insuffi.ciente ad imbrigliarne lo slancio. La Sicilia per prima sin dall'ottobre 1943 era entrata in una fase obiettivamente rivoluzionaria. Nell'inverno 1944 nuclei comunisti per la prima volta organizzati nell'isola penetravano in ·profondità e si diffond-evano in una misura nuova p·er un'isola che pure nel mezzogiorno rapprese'Iltava una eccezione notevoile per una certa tradizione di un socialismo di massa. Qua.le è stata in questa situazione la politica del •partito socialista nei confronti della questiooe meridionale, nei confronti cioè di quella esigenza di immettere le masse del sud nella politica italiana che condiziona la soluzione dei principali problemi 'nazionali? Noi dobbiamo purtroippo riconoscere che non vi è stata ne.ssuna politica, che questo problema non è stato nemmeno prospettato con la dovuta serietà. Quando ci si prospettava l'onda democratica che l'iiniziativa comunista riteneva di pot-er diffondere nel nord attraverso il C.L.N. nell'ambito di una politica di unità nazionale, ci si dimenticava della esistenza stessa del mezzogiorno, ove infatti sin dal principio si incontravano delle resist~nze relative alla. struttura dei rapporti eoonomico-sociali. La formula dei C.L.N. era anzitutto incomprensibile per 1-e masse contadine che h~nno visto sorgere i comitati dopo la liberazione sul piano caratteristico delle composizioni e scomposizioni dei partiti locali il cui personale è costituito dagli intellettuali, ma -che sono -controllati· dai grandi proprietari e dai loro uomini di fiducia. L'organizzazione dei C.L.N. è venuta dal nord e si è p_resentata al proletariaio meridionale esclusivamente come una nuova forma sotto la quale si ripresentava il vecchio stato, strumento dello sfruttamento capitalistico. fo ogni m-0do la formula unitaTia su•l tipo C.L.N. avrebbe dovuto naufragare nel sud per la mancanza di quella piccola democrazia progressiva, alleata naturale del proletariato, su cui diffondere nniziativa democratica e proletaria. · Mentre una situazione nuova organizzava i fermenti di riv~lta. de,JJe masse cpntadine e poteva sembrare minacciare il domi,nio stesso del blocco agrario, noi abbiamo lasciat-0 i contadini a se sLessi ed abbiamo non soltanto concesso ai centri conservatori il tempo di riorganizzarsi, ma siamo giunti al punt-0 di fornire loro inconsa•pevolmente lo strumento per il consolidamento del loro dominio. A1 riparo dell'unità nazio'Ilale il blocco si è Ti-Organizzato; attraverso la presunta pariteticità dei C.L.N. noi abbiamo rinunciato alla possibilità di far sentire nel sud il peso de1 l movimooto insurrezionale pop.olare, mentre abbiamo dato i mezzi alla Democrazia Cristiana per organizzare il suo dominio sulla base di 11uelle organizzazioni cattoliohe che si erano così sviluppate nel venten'Ilio fascista. Il rafforzamento delle destre Cosi oggi assistiamo ad uno straordinario rafforzamento <le+lla-destra in tutto il mezzogiorno, all'estendersi delle nuove clientele elettorali, mentre quelli che erano stati i nuclei d'avanguardia della penetrazi-0ne comunista perdono continuamente tetreno nonostante ogni sforzo. La sopravvivenza del vecchio stato borghese, burocratico ed accentratore ha permesso il ricostituirsi deU'alleanza tra il capitalismo industriale del nord e i latifondisti del su<l, ed ha rovesciato la formula .che noi dobbiamo ricavare dagli insegnamenti di Antonio Gramsci, che solo una più stretta in tesa tra il proletariato operaio settentrionale e le masse contadine meTidionali può costituire la garanzia effeJ.tiva, dell'edificazione socialista. Vi era vi-cev-ersa una impostazione politica ch_e ci avrebbe consentit.o di sfruttare al massimo gra<lo la situazione determinatasi a seguito della disfatta fascista e di sviluppare ordinatamente il movimento contadino. La repubblica era l'unico elemento sostanzialmente unitario di collegamento tra il on-0rd ed il sud, tra gli operai -ed i oontadini, era il punto effettivo di unione di interessi µon omogenei, a patLo che fosse stata presenta1a come una bandiera <li lotta contro l'apparato statale oppressivo. Noi abbiamo -commesso il fondamentale errore di non dare alla repubblica quel valore organizzativo delle grandi masse che avrebbe potuto e <l.ovuto aver-e, di lasciarla su di un piano elevato che se era ancora in comprensibi 1le per il proletariato opera.io, diveniva per i contadi 1ni meridionali un elemento marginale. Attraverso i blocchi repul>- blicani essa avrebbe potuto realizzare sul pia.no di lotta l'unità organica delle masse contadine. Soprattutto la direzione politica della cila.s- .se operaia non ha compreso come combattere la battaglia per la repu~blica sul piano del baratto o della tattica ministeriale, significava pr.ivare H m<rvimento socia.lista di un'arma di U'Ila efficacia enorme, partioolarmente nel sud. Oggi noi abbiamo nel sud la. ri-costituzione della intelaiatura dello sta.to -borghese ed un sostanziale arretrament-0 di posizione. Il problema -dell'autonomia regionale Ma questa garanzia appare ancora ~nsufficiente ai ceti ·conservatori del sud. Di qui il grande sviluppo nella campagna regionalistica ed autonomistica nel m~zzogiorno da due anni a questa parte. L'au_tonomia regionale è sentita. anche profondamente dai -contadini siciliani e di tutt-0 il mezzogiorno; ma per essi la lotta 'Per la autonomia si identifica -con la batta(7Lia oon- o tro lo 9tato accentratore negli aspetti elementari <le'll'oppressione borghese : fiscalismo, leva miiitare, prepotere poliziesco ecc., e nella possibilità di uscire dalle secolari condizioni di miseria. Per il blocco agrario tautonom.ia è invece un obiettivo coeroot-emente perseguito sulla· via ·che conduce al rafforzamento della di visione e della antitesi nord-sud, al mantenimen 1 to dell'isolamento del proletariato contadino, Il nostro partit-0 ha assunto una responsabilità veramente gra,nde quando è _rimasto spettatore ·passivo di fronte alla manovra autonomistica dei reazionari meridionali. E' mancato nei compagni della direzione quel forte sentimento unita.rio dello stato che dovrebbe accompagnare ogni socialista. Il nostro compito I problemi deil sud si risolvono solo sul piano di una convergenza tra il movimento organizzato <lei contadini e del grande piano economico dello stato socialista. Il nostro compito oggi è di trovare gli elementi per ricavare quella formula comprensibile •per le masse meridionali ed atta a coordinarne gli sforzi sulla stessa linea di marcia de'lla classe operai.a, •ponendo su di un pia,no popolare il problema di un nuovo stato ed il suo contenuto economico. Il Congresso e la nuova direzione debbono proporsi intero il problema meridiona-le, come la chiave di volta di tutto il problema 'POiiti~ italiano, non come un elemento ma,rginale del quale ci si occupa solo qua,ndo le jacqueris contadine sembrano pTeparare una vandea meridiona'le che mette le ma...~e contadine contro i partiti ide·ntificati ~n gli aspetti più. visi·bili -della macchina dell'oppressione statale borghese. Se il mczwgiorno è una grande disg,re<7azione sociale, spett~ ad un grande partito

Bi :=:ocialisla di -dare una certa forma all'elcmrnto contadino. LP con:',r~ucnze dell't,sistrnza di un ntslo rd organizzato movinwnto conladin-0 s,ono asc:olutamcntc rsscnziali. L'inlrllc(tualc nato sul lerrcno contadino riec,·e <la quèsla bHsc i suoi imp11l,-i. e li gra ndc !Il(J \' irncu lo che o n;a Il izz i il pr-0l!'la ria (o c-ontadino ha delle grandi ripercussioni su~li strati intellettuali. Esso solo può pro,·ocan·i quella frattura organica che da una parte i"oli il blocco agrrtrio in11Pbolcn<lo Jr rarlici e dall'altra crei una più ,·asta arca di azionl' p1'r J"iniziativa democratica proletaria. Sollanto allora il mez;1,o~iorno si sarit messo in moto con quel proletariato contadino, chr insieme alla cladc -0peraia è - sctondo le parole -di nramsci - l'unica forza essenzialmente nazionale e porlatricr di av\'cnir0. Ildestindoell'assassino diRathenau ( ('011linua:.ione dalla 1.a pag.) torno alla storia. lellerotura e arle isroelitCl e vi rivelò una conoscen:::.a de.fla materia superiore a quella degli ebrei presenti. Ci /u però dell'altro. Allorchè egli venne a sapere che uno clei presenti, Ullmann, era un bravo caricaturista, gli fece decorare la mensa degli ufficiali. Prese poi delle lezioni di ebreo da uno dei legionari, Gerson, prof esso re cli lingue orientali. Gerson raccontò poi ai suoi camerati meravigliati, che Tessier conosceva già l'ebreo e che si voleva solo per/ e:::.ionare. Una sera accadde Jwld aveva condotto Bridge un camerata, presentò a Tessier.: il seguente fatto. Hecon sè a.fla partila di nuovo arrivalo, che si ~Legionario Rathenau, signor aiutante». Tessier scattò in piedi. «Rathenau? E' Lei forse un parente del de/ unto statista tedesco?" «Sì, sono 5,uo nipote". Seg,uì un silen:io penoso. li viso di Tes~ sier rimase impassibile; nessun muscolo si contrasse. Egli divenne paNido come la la morte. Dopo un lungo si<len:::.idoisse: «Rathenau, Le debbo dire una cosa. DinXl(.lll!Zia Lei sta uno degli assassini di Suo ,zio». «Cosa dice?» gridò l'amico di Herald, che credeva di aver compl'eso male. do sono uno dei tre uomini che uocise- .ro Suo zio. li 24 giiugno 1922 in Berlino, nella Konigsallee», disse Tessier ora in tedesco, «il mio vero nome è Ernst Werner Techow". Noi rimanemmo muti, profondamente scossi. Lontani ricordi tornarono alla memoria. Nel /rattempo, Te,ssier si era messo a cercare q,ua/,che oosa nella scrivania. Finalmente tirò /uori un foglio di carta vecchio ingiallito, coperto con una fine calligra/ia. Era la Jeltera di Matilde Rathenau alla madre di Techow, che l'assassino portava con sè come una specie di talismano. «Vede, Rat-henau», gli disse Techow, ,questa lettera è la mia proprietà più preziosa. Essa mi ha .rivelato un mondo nuovo. C-ià in prigione incominciai a studiare ie opere di Rathenau, una dopo l'altra. Più tardi, ne/i/a legione straniera, continuai ad occuparmi della que.stione israelita. In Siria imparai l'ebreo. Vidi e compresi in quale modo i nazi avevano /alsato i fatti per gi·ustificare le loro mostruosità. lo conosco la potenza degli istinti barbari dei nazi. P.urtroppo io stesso fui posseduto da essi. Ben didotto mesi combattei contro quella malattia. Così come Mathi/de Ratenau padroneggiò i suoi sentimenti, q,uando scrisse la lettera a mia madre, così ho ce11cato anch'io di riacquistare il dominio su me stesso. Ho sempre aspirato · a riparare il delitto». E difatti, la nostra storia non è ancora terminala. G. W. Herald, che la racconta nell'«florpers Magazine», ha incontralo ancora una volta Techow. Era i.f /ebbraio del 1941. J-/eralcl trovò Techow, ora marinaio, in Marsiglia. Techow lo invitò a bere con lui un bicchiere di vino. Eqli lavorava quale osservatore per una delle potenze in lotta contro Hiller. Herald racconta: «egli m1 domandò: Conosci degli ebrei bisognosi di aiuti? Io posso procurare loro il visto per partire da qui, per entrare in Casablanca ecc.» Gli risposi, che ef/eltivamenle ne conoscevo alcuni. Ma ciò costerà qualche coso. «Egli rispose, di non preoccuparmi di questo. «Chi è ricco, deve pagare. Ma per ogni ricco che aiuto, ne salvo tre, senza che essi debbano pagare un soldo1>. Jfi in/ormai ed appresi che Techow aveva già salvat-o settecento pro/aghi. In Marsiglia lo si chiamava «li comitato di un uomo». li suo nome veniva pronunciato con Cronache dell'emigrazione italiana InmemoriadiM.Mugnaini In questo giorno d•i l.o maggio i compagni della ezione ·00ia1lista di Zurig0 i'ieordano con me to pensiero l\fau'luPi.o Mugnaiui spentosi a Davos il 27 dello scorso marzo - altla clà di 63 anni - as,;islito amorevolmente dalla sua cara e bu()n"1 <:o.mpag-ua. :--.Jansueto :iYluguairni che ,:;in da giovincttv adcri al So-cialismo -Oltre ch" e"' ere stuto un fedele milite del partilo fu uu uomo cli r.:uore che mai negò il suo ausilio per ogni buJua causa e per ogni buona azione. ~ella ·ua To cana, Egli, iusicme a ~fodigliani, fu il ribelle oonti'O le leggi eapcsiro e quella sua genero a ribelliono i·li })t'l)- curò pcr·ecuzioui e di agi cl:0 mai fiaecarono la sua integra <:oscienza di socialista. Emigralo in Svizzera .·i ·tabili a Basilcn. ~ella sua nuoYa residenza tiUO primJ pensiero fu quello di i criYersi alla sezione del partilo dedicando i all'incremento di quelle <' OoopcraLive italiane» delle quali ne divenne l'attivo ammini ·tNttorc. Da Basilrn pas ò a Zurigo do,·c svol e anc:bc la sua attivit.l in pro della cooperazione. Di ..\lasueto 1lugnaini si ha il do,·ere di affermare ehe fu una retta adamantina coS<!ienza di .socialista. Sulla ;.ma fos, a il r,ompagno Armuzzi - con <:ornmos,a parola - ha fatt-0 la . olenne promc-,,;a che nei grau giorno della nostra vittoria i sociali ti 1tr.- liani di Zurigo i rccherann,J i,n mC';;to pellegrinaggio ·u quella stessa foesa per inchina rt:'-iirevercn ti e pc,r dirn: Compagno dor. mi in pace il tuo eterno sonno: J10i abbiamo Yin lo! E questa promcs a sarà 1uan(Pnuta. Zurigo, 1 maggfo 1946. Assicurazione invalideitvàecchiaia Apprendiamo da fonte sieura che J'as.-;icurazionc vecchiaia è stata oggetto io que-;;ti ultimi tempi di numerosi col1oqui dai fonzionai-i competenti della Amministrazione federale, e che le autorità italiane egu,rno coli vivo intere e la c-0sa, e, si spera in una pro sima formula definitiva che .sostituirà lo attuale regime provvisoPio; da questo regi.. mc s-0no rimasti esclusi, in generale gli stranieri. Il solo Oan tone di Zurigo, per ora, :1a emesso g-li strainieri a tale beneficio {'On opportuni provved.ianenti, per la comprensione dimostrata da quella amministrazione sociulista. Vi è una speranza fondata <l,i credero che il regime provvisorio veTrà sostituito con una eguaglianza di trattamento purchè esista nel paese di origine deg,li stranieri una reciproci là, ci sembra sia il caso del nostro pae.se, sarebbe previsto però delle se1,ie limitazioni, lo ~traniero avrebbe dei cLiritti soltanto se ha pagato, nel paSRato, i relativi contributi almeno per dieci anni. Abbiamo motivo di credere che molti ùei nostri opcJai si trovano nelile c.on<lizi-0ni volute perchè h.anno sempre .pagaio i contributi per quello S<lOpo. Possiamo affermare inoltre che nel progetto io par-Ola che sarà quanto prima presentato rul Parlamento verrà in trod-0tta una clausola che permetterà al Governo federale di con cl ude re delle in tese in deroga a 1 suddetto princi.lpio, questa dispcsizione permette:nà al nostro governo di proteg 6cre efficacemente gli intere.ssi ùei lavoratori italiani. Terrem-0 wlter.iormente ioforrmati i nostri Jet.tori e tutti quelli che queste disposizioni interessano, della proseeuzione delle cliscuc,- sioni. Aimilitairtialianrei nitenti e smobilitati In ia1luni casi le aiutorità cantonali, aozichè restituire ai militari smobilitati e ai renite-nti, il permesso di domiciìio che p-0ssedevano alla loro mobilitazione, c-0ntinuano a mantenerli nel regime di toilleranza o concedono eYeniualmente -un permesso A o B limitalo nel tempo e condizionato al diritto cl i laYor-0. TuLti quelli che si trnnino in qu0i-tc condizioni . ono pregati di rivolgersi direttamente ai Con olaii i quali i11icrc seTv'lnno direLtarnenle le Aulorilà federali iierchè sia rispettato l'impeg·no di reintegrare le elette categorie di connazionali nei clirii.ti di domieilio un tempo posseduti. Gli intc-rcs::;ati don·anno dare csattumente le informazioni .sulla foro 3olica posiàone e quella attuale producendo i documenti ncc;e. ari pepchè la 101,0 , iluazi-0nc po S.'.l es t>- 1·e ·iste-mata, debbono essere precisi ulle seguenti indicazioni: quale pcrmes o avevano prima di riec,·ere q•uello di tolleranza; quale sia esattamente il 11'Uo,·opcrme..;so ora eonces o (. e A, B, o C) e in <'he differisee ùal precedente indicando la data clel rilascio, Ja cadenza e la preci -a dizione delle condizioni eventualmente appo Le alla residenz'l e al 'lavoro. WINTERTHUR Ai eornpagni di qui ed iu generale a quelli della ;-:,•izzera -0rientalc chc più o meno ne erano i11formali comunichiamo che il vecchio e ,buon compag110 )[acellin noa1 pas erit dalla SYizzera per re1.:arsi in Italia al eong1,esso di Firenze e per la ,propaganda elettorale. La difficoltà e le lungaggi11i burocr-atiche delle autorità ·,·izzere gli levarono la po sibilità di ,enirc tra noi per qualche giorno, malgrado che alle aut-0rità. f.3derali fossero date tutte le garanzie necc ·.,,arie dato che è uu espulso politico. L'assemblea mensile della nostra ·eziooe socialista tenutasi domenica 3 C<.'rso riu-st:Ì molto bene. Presenti la ciua. i totalità dei e-0mpagni, inoltre il ,caris.;;imo Armuzzi di Zurigo e<l il segretario della Federazi-0ne - il . impatico e buon Paolino. Fu tutto stabilito per la ma.nifeslazione del 1.o maggio .alla quale quasi certamente come oratore parteciperà un compagno dall'Italia, e· riteniamo che il nostro bu-0n lavoro dia il frutto meritato. Siamo in relazione con il vecchio comp. G. Valeriani che i vecchi nostri non pos.s-0no avepe dimenticato Fu il presidente del famoso sciopel'-0 murario di Winterthur del 1909-1910 che durò 365 giorni precisi. un umile e buono che qu.a.;;i analfabeta mantenne la sua posizione sino all'ultimo ed 1n modo ammire,·ole. Ora trova.si a 71 anni mezzo paralizzato a Genova, e semp,re pieno di fede unitamente alla Sl!l.ac-0mpagna Teresa. Anche l'assemblea della Società Cooperativa tenutasi ,neUa mattinata riusci ,Perfettamente alle presenza di circa 40 soci. Tutti erano animati dalla volontà di mantenere alla nostra istituzione quel ca,rat tere <li cla&s,c,ohe qua.si è unico nel moviment-0 cooperativista. Gli organi direttivi furono quasi rfoonfermati a.li' unanimità e le cifre pr-esentate dal nostro attivissimo amministratore soddisfarono tutti. Ottimo lavoro. KREUZLINGEN Il compagno Da Risi ringrazia sentitamente tutti i compagni e eonoscenti che hann-0 con parole bu-0ne e con seri tti partecipato al suo grande dolore per il lutt-0 che l-0 ·ha così gravemente oolpito. IJ rimpatrio dei prigionieri Il Ministero per l'Assistenza post-bellica comunica che il ministro Gasparolto ha voluto chiarire la notizia pubblicata {la qualche giornale circa la dichiarazione eh~ sarebbe stata. bfrula alai Camera dei Comuni, secondo la quale i prigionieri italiani :.arebbero stati restituiti soltanto dopo la conclusione della pace. Ciò è in contrasto con i,l fatto che i nostri prigionieri in Gran Bretagna già .rimpatriano. La notizia Tiguarda i prigionieri tedeschi e non quelli italiani. ZURIGO Ore 10 Ore 14 Ore 15 Avrà luogo nella sala bianca della Volkshaus il com1z10 rn lingua italiana. Parleranno i compagni Virgilio Bertinelli di Como e Camponovo. Ritrovo alla Cooperativa, Militarstr., e al Luxhof, Militarstr. per partecipare al corteo. WINTERTHUR if,jnj tt:l~a G no 1anco Avrà luogo nella Volkshaus il comizio di lingua italiana. Oratore sarà il compagno Virgilio Bertinelli di Como. Parole nuove « Al socialismo moderno è accaduto come a quel cacciatore che andò a caccia alle _quagli~ e incontrò i lupi. Nella lOtta imtprevista coi lupi si sono salvati quei socialist_i che era~~ non soltanto elettori e contribuenti ma uomini interi. Nella lotta coi l!u,pi il socùùismo per salvarsi ha oltrep{J)Ssato i limiti ristretti dello spirito borghese ed ha riscoperto la sua eredità cristiana ». E' un'eredità pesante cli debiti, un'eredità viva e dolorosa. Nella storia sacra dell'uomo sulla terra siamo ancora al Venerdì Santo. Gli uomini 1Jeramente liberi sono derisi o perseguitati o ihccisi. Lo spirito per salvarsi è costretto a nascondersi. La rivoluzione della nostra epoca pronwssri da politici ed economisti prende così le sembianze di un « mistero sacro » in cui la sorte dell'uomo sulla terra è coinvolta. I compili dell'ordine economico e politico non vengono ClJfl atto nascosti o dissimulati; essi restano preliminari. Ma è necessario che gli uomini chiamati ad assolventi sawiano di 11enire da lontcnw e di andare lontano. I. SILONE • Bilancio dello Stato 10 marzo Aumentodelle entrate principali li :\[inister-o del Te oro comunica che gli accertameutt del me.~e cli ma!'ZO delle entrate principali del bilancio pc1· tutto il territorio amministrato dal Governo italiano ammontano a mil!oni 14.206, co.o.i distinti: imposte dirette 3401; imposte suìlo ~cambio della ricchcaa 5924; imposte indirette sui c0nsumi 795: monopoli (provento fiscale dei tabacchi, ali e fiammiferi) 3824; lotto (al i!ordo delle vincite) 262. [n confronto al geltilo del me e cli febbraio che fu di milioni 12.519. ~i ha quindi un incremento di 1nilioni 16 7. dipendente principalmente dall'accreditamento in primo luogo per 39 provincie della rata delle imposte dirette di febbraio e daJ provento fiscale dei taJJaccbi. La nuova Direzione Ecco i nomi dei compagni de.Jla nuova Direzione : Pietro Xenni, Presi,den(e del partito; Ivan )latteo Lombarri-01 &egret-a.rio genera.le; Bas...~, Cacciatore, )forancli, Jaoometti, Fo col-0 Lombardi, Chignoli, Pertini, Simonini, arag.al, ilone, Valcarenghi, Zagari. Inoltre con v-0fo consulliv-0 il compagno Oreste Li&zaclri, rappresentante de.Ila C.G.I.L. e ~Iatteo Matteotti rappresentante. delba Federa~ione giovanile. I due direttori dell'« Avanti ! •. qual-0ra n-0n siano stati compresi nella direzione stessa, fanno pawte della direzione oon v-0!0 oonsultivo. • Il dott. Spuelher, del direttorio del Partito socialista 11vizzero, è venuto a Firé-nze in treno. La suci giovane signora mi ha confidato che Willy voleva venire con la macchina, ma in Svizzera correva voce che sarebbe ritornato col solo chassì, dato l'amore che gli italiani portano ai pneumatici, ai magneti e a tutte le parti asportabili della carrozzeria. Willy pe-rò dopo aver assaporato le ferrovie dello Stato, rimpiangeva amaramente di aver avuto così poca fiducia nell'onestà degli ita /-i.ani. • Ieri sera è arrivata Jole Lombardi con bambino di due mesi: il più giovane dei congressisti. Iole doveva essere ospite nella macchina d,;. Ji'aravelli, ma appena ha ventilato l'ùlea di portare il bambine a congresso, Faravelli si è opposto di ospitarla .. Fa;ravelli pare abbia brontolato: «Questi giova:ni, Jiann-0 ancora il Latte sutle labbra e già sono cosi arrivisti». Ed ha ,carezzato la rivoltella bru-nila che stringe sem,pre in pugno per diI ende-rsi dai banditi e da.gli attentati della reazione in agguato. SQHoscrlzlone per « L'Avvenire dei L;1vor;11to,rl » « L'emancipazione dei lavoratol'i sa·rà <>pera dei lavoratori stessi - C. Marx 1> · Somma precedente Fr. 1532.- ZURIGO: Lu~gi Ohie&i, pag. abb. 1.- Armuzzi 15.- Gh ilardi 4-.- Milani 4-.- Armari 5.- Vuattolo 20.- Lezzi 2.- WINTERTHUR: Dai compagni della seziono n-cll'assemblea del febbraio 51.- Dai compagni della sezi-0ne nell'assemblea del marzo 56.50 LUGANO: Y.faria Gasparini rioordand-0 la cara mamma e H caro Remo 2.- Rinaldo Ooglio ,pag. abb. 2.- BIENNE: Vittorio Ainnovi pag. abb. KREUZLINGEN: Giovam1i :Qa Risi F. Tezza pag. abb. SOLETTA: Luig'li Montagna ri-cordando ni e Montieelili GJ:\TEVRA: Pedro5.- 5.- l.- 2.- Gangazio pag. abb. 6.- 'l'-Otale Fri. 1711.50 RedatJore: Eri eh V a I a,r - Zurigo Tipografia : Grafica Bellinzona S. A. - Bellinzona

Bib Il Congresso di Firenze - net commenti della· stampa L'Unità: 1 on è facile dare un giudizio complessivo sul Co11<grc.sso.socialista. La sua cara!teri.stica ci sembra, sia. stata infatti tlll ecce.sso <li confusione, eausalo dal p1evalero di .non chiari motivi ideologici o sentimentali su argomenii e <liba.lilli di n-aturo voramente programmatica e politica. Due cose pea:ò sono a.pparse. la prima, è l'inizio di una oristallizzazione di una Le.Odeoza che si stacca. decisamente <lai terreno tradizionale (lei movimento operaio socio.lista; la sooonda, è l'o.sistcnza. in .seno ,rul Partilo socialisi,a di forze. di gruppi ed uomini i quùli apertamente cerca.no di Jarc dell'a,nticomuni.;;mo, se non come po.sizione uifiiciale, perlomeno come stato d·aoimo che vorrobboro far prevalere nelle file del partito. Entrambe le cose ci intcressa:no in modo diretto, prima di tutlo per il patto che ci unisce al Partito ::;ocial i.sta e che lutti J.ia11J10detto <ii voler tlnantenere: in e<>oncloùuogo, e questa è la cosa più impori,antc, perchè a .noi stanno a cuore al disopra di :tutlo, la. ca.u.sa. democratica. o la cuasa dei lavorralori, e tanto dall'una parte (fllanlo dall'altra ve-- diamo rnaLw-ore per CcSSetLn pericolo mollo grave. E' vero che tutti, o qua.;i tutti, al Congresso hanno d6lto di voler mantenere il patto di unità d'azione con noi; non lulli, però, hrunno mostralo di ropire cosa 1Signilichi tu1 pallo di unilà. (li azione. Esso devo signiiicaro, prima. di :tutto, il ri&pelto reciproco <fr.a i Pa,rlili ohe lo firmano. Que.sto ri5pello nei nostri con.fronti ò mancalo in molti, in troppi dei dii.scor.si pronunciati contro di noi e che faoov,ino eeo delle più .stupide ca~wu1ie della stampa reazionaria. La.scio.mo da pa,rr'e J"incongrue~a di questi discorsi, perchè -se qualcuno <veramente crede che noi siamo ige.nte ,che ingaawa. il popolo quando '!}aria di libertà. è inutile che ipoi voglia avere con noi un'unità d'azione. Chi pensa questo faccia l"llilità d'azione col < Giornale d'Italia,> o col < Giornale della Ser.a > ~ non col Parlito comunista. Più intere.sso.,nte ci ;;embra la òilScussione a proposito della. cosi delta < indipendenza> del Pairti:o socialiste., lSOprattutlo iperchè questa è stato uno di quei motivi sentimentali agitati, se non con Jo scopo, perlomeno col risultato di viare l'attenzione dai problemi politici conoreti. Prima di tutto è a dire che un partito. il quale firma con un altro un pa:lo di unità d"azione permanente, rinuncia 1perciò .stesso ad una -par.te della sua <indipendenza> formo.le; cOcSì come, per esempio, rinuncia ad UJlo piena <indipendenza> formale nel campo gO'Vernativo, un partito il quale entra in un Governo di coalizione. ~ell"un caso e nell'altro, però a questa rinuncia. co1>risponde une. efJicacia ma,ggiore di tutta J"a-zione del partito e quindi una ivera e nuova indipendenzo reale, cioè Wl6 miglior adesione ali.a situazione politica. Ma la cosa è da. vedeTsi concretamente, perchè a Firenze molti hanno rparlato io tono ,molto fiero della indiJpendenza del Partito -socialista, ma neséu,oo è s0€r5o alla indicazione concreta dei casi nei quali questa indipendenza sarebbe stata lesa da noi e messa in 'Pericolo dal pa1lo ,di runità <.l"azione. Se si Jo.s.:;escesi al -concreto, infatti. si .sarebbe do- ~uto constata,rc che. -e mai. uno dei due partiti ha <ri,nunciato alla -ua -piena. indipendenza. questo è stato il :iostro. Tutti do-vevano sapere. -ad esempio, nella Direzione .soci4lista, <;he n<m ifu di no Ira iniziativa l"impostazione politica di alcune campagne condotte .;ubilo dopo la liberazione lot,a,le del Paese. Vi fu u.n solo ca.so in cui noi chiedemmo di conservare la nostra indipen<lenzo. e fu, come tutti sanno. quando andammo ,al ,Governo senza i socialisti nel ,secondo :\lini.stero Bonomi. Anche ,allora, però, noi decidemmo ,a quel modo .solo qua.odo j .socialisti ci di~ero (e Iu Saragat il ,primo a dichiaTaroelo) che la nostra dirfrfercnte "])osjzione non avrebbe indebolito il patto di unità cl"azione. Se ci fosse sta;to detto il controrio, avremmo agito diversamente anche allora. Queste cose vann-0 ricordate e vanno ricordate anche -per smentire coloro che, a FiTenzc, portando acqua. al mulino della ,reazione. -i sono compiaciuti -nel 'dipingere il Partito iComw1i-ta intento a iras<:inare i sociali.;ti ;)ell'abi--o di .non si sa quale estremismo irresponsabile cd ina.ccellabile. E' proprio -vero il contr,a,rio ! E" proprio 'Vero cioè che, dalla noslr a politica. -sono sempre sta li assenti gli elementi di estromiE.mo rparolaio e ohe è ,do.noi che sono state egprc ~e, nell'.azione della classe operaia, .negli ultimi anni. le esigenze unitarie. democralicl1e e nazionali che altri dimeniicaYa.oo. La realtà è che il Congresso -ociali.sta, nooosta.nle ifo.$Se chiaro il !fastidio dcli.a ,grande maggioranza per la demagogia. .anticomunista, è ..staio il teatro di un.3.flione org.anizzata o predisposta per spezzare !"unità, trunto del PMlilo .socia.lis~a quanto della cla"3se operaia e <lei lavorator1 italiani. Ed -è per questo che al Congresso .si è così poco J)(trlato <lolla iiuazionc eoncreta che sta oggi davanti a noi e tla,van~i a tutti i lavoratori e democratici italiani. Vi è ,stato troppo ottimismo e oserei dire rpersino (mi scusino la libertà di espr().5- ;;,ione gli amici .socialisti, che la,nta libertà del resto si ono presi a carico nostro) troppa, leggerezza nel giudicare 1:1. situazione del nostro paese o le prospettive vicine e lontane. Guardino intorno a cSè. i lavoratori ila.littni. e vc<lamo q11ale è la situazione vera. );'essuoa delle J>0-5izioni conqui-talo dal popolo nella. lotta 'J)er la democrazia può essere oggi eonsiderota conqui ta solida e definitiva. Tutto è ancora in giuoco e basta ,respirare l"a'l'ia che spira nei vecchi circoli dirigenti, per sentire che si sta organizzando una <liE>peratarrosislenza. e forse anche una di-perait..i, oontroinfensiva ,reazionaria alla a,vanzata del popolo e della democrazia. 1 Da un giorno all'altro ci possiamo trovare davamti e.Ila. più losca delle provocazioni ed alla più lortuosa delle mamCYVreper impedi,rci persino di liberarci della monarchia rfasci-,ta e, se una pr<r vocazione ci sarà - se lo ricordino i socialisti - essa renderà corno s n.diera. quello ~~s.o a.nlicomuni.5mo di cui tanto si i• YOluto fare sfoggio nel loro Congresso. Dopo la Costituente dovrà incominciare il Yero rinnova,mento democratico o sociale d'Italia, per cui finora abbiamo fallo poco o m1lla. e -ad ogni passo dovremo a.ffronl.arc la rc-3i'ienza organizzati di una vcc1.:hia d.i.,so polilica org,.rnicn1ncnle incompatibile con. h <kmocrazia e con la 2:ln~tizia sociah~ L"unità dri lavora.ori e delle fo,ze ckmocratiche sarà una necessità assoluta, e necessità as~oluta !"unità d0i nostri rlue pariiti, senza la quale la clcmocrazk1 non potrà ~pGrare dl vincrrr mai. :\fa, comr ,sarà po.--,,ibile qnest.1 unilq, ,;e tan1a p:irt 0 d<!l p.1rtito --ociali~ta ri'narrà i.n unc1 vo- .s1zionc, anticomunista. cioè tsi collocherà -ul primo ,gradino della .scala, che scc1,de 1,·crso ki sci-- ,siono con i dife.n-ori più conseguenti della lib"rlìi e verso la ,viltori~ della reazione? );'è 15i facC'1ano illusioni i 0rrnli~ti. I ,-0cialdcmocratici tedeschi rfurono quC::lli che. -per que3tl1 scala precipitarono più in bc1s.so. Essi arrivarono fino a dare J"ordiHe di sparare ~ugli oprrai comuni.:;li, ma q ueslo, che fu la rovina della democrazia. e <lel sociali mo in Germania, non salvò la -socialdemocrazia dall"e--erc traYOllt1 .nell"al)isso fa-cista. );'oi restiamo Jcdeli alla no-tra politica. di unità, pcrchè in essa Ycdiamo la soh -spcra,oza, di ..salvezza e di rina6cita ])Cr rllalia w1itaria, e fraterna. deve continua,rc ad cS<Sere Ix1-posizione di lulta la nostra onganizzazio110 Yer-o i compagni .sociali-li. :\Ia questa politica <li unità ha delle esigenze cui non .si -può venire meno. E:;.sa esige, prima di tutio, cho -i ,faccia. fronte asaiemc ai ,nemici comuni, anche qua.ndo questi '110mici .--vcntolano la bandiera dcli' <.anlicomtu1i-mo>. E-sa e-ige 'ri.spetlo reciproco e lealtà. L"unità d".azione con un partilo il quale. da un lato, dice.s.s.e di ,voler mareiare con noi ma dall'allra -parte cercas.;,e di lfar.si bello 0011 le penne di pwone det1·~1.111icomunismo, non 'Vediamo prop,rio che co a potrebbe -ig,niifica•rc. PALMIRO TOGLIATTI. Corrie1·e delle lnf ormazioni: .\,nzitullo. questo congrecSso. il primo del iparlilo socialista italiano ,dopo IQ. liberazione, è riusciio una gra.nde prova di 'Vitalità. democ,mtica pur atvorso vivaci e spesso aspri dissen.,;i. Tutti i rilievi negativi che Si possono fore a questo come a qualsiasi altro congres-o vengono attenuati dal forte senso di re.:;po.naabilità dimostralo dai congressisti e dalla moderazione di cui ha,nno dato prova mei momenti ..scabrosi: e iDio sa se ce ne -~◊-DO sta.ti. Dopo la votazione d1e conosciamo non si può parlare <li vi.ncitori e di vinti. E" molto azze.rdata l'affermazione. fatta da ,gi-0r.n..1li.ohe Pietro Nenni ì· -talo :battuto: e.5-"a non -giova agli oppositori òi ~enni e fa il ,gioco, -e mai, di coloro che ".Ogliono portare il partito sul terreno della fotta di classe. Battuti davvero sono Gtaii soltanto quanti guardavano al congres.so eon la. segreta speranza, che il partito, imborghesendo i. - i aprisse agli opportuni ti: essi debbono oggi convincer-i ohe se il partito socia,Jisla tende ad a.bba.ndonare certe vecchie posizioni di stret.lo. o;;servanza marxiE>tica non per q11es10 ~; di.sposto a tradire la Gua base ,l Otto settimane Il compagno prof. Renry i\Iolinari è ,ritornato dagli Stati Uniti dopo un soggiorno di d,ue mesi, e ci l1a promesso vari articoli su que.!>to suo interessante viaggio. Gli ahbiamo chiesto intanto le prime impressioni. - Il contrasto fra il tenOTe di vita degli Stati Uni li e quello dei nostri poveri Pae i europei, ci ha dello ::'lfolinari, è tremendamente sconcertante, pecie per chi. viaggiando in aereo può vedere a di.c,tanza di due giorni, la differenza tra la vita europea e quella americana. ::'lfalgrado l'enorme contributo dato alla guerra, le riserve inesauribili. di materie prime, la potente attrezzatura industriale. la perfetta organizzazione produttiva. la grande operosità di tutto il popolo peimettono agli Stati Uniti idi aiffrontare il do-po- ~uerra in condiliooi di ,grande efficienza. Tn base alle cifre della produzione industriale, dell"occupazione operaia, elci programmi produltivi in corso di esecuzione, 1Si ;può affermare che gli . lati Uniti si avviano rapidamente a condizioni di prosperità uperiori a quelle dell'anteguerra, cosicchè il dislivello tra le condizioni di vita e di Ja- \·oro negli Stati Uniti ed in Europa è destinato ad :t~mentare. Delle conseguenze nel prossimo avvenire di questo stato cl i fatto i dovrà parlare più a luogo. - Come è guardata l'Europa ? - Vi è in generale un enso di diffidenza verso i paesi europei. i quali t11tti chiedono aiuti ed appoggi agli Sta-ti Uniti. Gli americani Mno perciò as ai ri ervati ver o i poTtavoce dei vari Paesi! Co.sì, per esempio, il discorso di Churchill a Fulton, finito con 1 l'appeUo ad un'alleanza anglo-americana. diretta evidentemente contro la Russia, con possibili conseguenze calabtrofiobe per lutto il mondo, non ha avuto fortuna. Churchill, giunto negli Stati Unili circondato da aspettativa, da curiosità, da simpatia, ò riparti:lo io sordina. Anche ver o la Francia, clrn siede fra le Nazioni vittoriose, vi è una eerla freddezza. L'apporlo sostanziale della Francia alla vittoria alleata è valutalo nei suoi termini realistici. Finora la simpatia personale e lo •charme• di Blum, pur accollo con attenzioni particolari drull'ospitalissimo popolo degli Stati Uniti non Mno valsi a far breccia nella cassaforte dell'Import-Export Bank, che dovrebbe aprire un prestito di vari miliardi di dollari per rispondere alle esigenze tlell'cconomia della Francia. - E l'Italia? e politica più operante e p1u fcn-icla. co.stiluita dal pl'oletarialo. Inserire nel proletariato i motivi più esigenti di una democrazia moderna non significa, ~i dice, eludere le a pirazioni ma soltanto variarne gli sl!-umcnti alti-aver.so i quali codeste aspirazioni si po sono realizzare. L'Avanti, di Roma: Questo Congres.-;o .segnerà un Iat.to importa,nle nella. storia del socialismo ilalia.no: la lfine del complesso di inferiorità che nel ])assato lo ha reso lalvolta contraddilorio e titub,wt,e. o che faceva esitare molti clall"es«sere J1clle ·uc lfile, perchè incerli sulla durala cleJIQ.-ua esistenza quale partito autonomo, e segna !"inizio di una nuov,a fase nelle, quale il Partito non ,sarà più dilanialo dal dubbio amlelico dell"essere o del non e-,, ere, ma ri;;pondcrà ,all"all-e.~a ansiosa dc-Ila nazione, scendondo nell"arona politica con sicura coscienza. della ipropria storia. della propria mi~sione. della propria forza nella profonda persuasione che da lui in grtì.n parte dipende J"av,·enire della democrazia nel nostro Paese. Ed era "Veramente tempo clrn pe.rc]esJ;c ogni complwso di inferiorità il parlito cho è stato di :\ofatteotti e di Buozzi. il partilo ohe nelle recenti elezioni, con "J)Q!Vcrimezzi e scarsa organizzazione, in concorrenza con partili ricchissimi e fortemente organizzati, ha raccoJ.to su.Jìfragi a quelli non inJeriori. ~è sembrino ,queste dfretf.ate parole una e.saltazione del rpatrioltismo di partito, che è sempre forma nociva e reazionaria dell"egoi;,mo ,colle~tivo, sovrapposizione di inleres.si settari a quelli ,generali. Esse 'Vogliono soltonlo signhfi,care ria,frformazione di quoolo "3tato fondamentale: i partiti ,socialisti dell"Europa e tra ossi -quello italiano, non ~ono creazioni arbi:rarie: 11è la, violenza, 'l'lè J"i.ogan.no può soppTimerli; essi so110 'Un d'atto storico necessario. e che solo la -toria può risolvere in condizione polilicc1. .nuova. Son può e&Serci difificollà a,d apprezzare l'insoddisfazione o il rammarico di cl1i ;;,perave. un rinnovamento radicale dell.a l])Olitica italia.na e europea, con la -J)Qriizione di >tutti i !Vecchi partiti e la costituzione di orgGJ1.imi interamente nuovi; ma, ormai è ohiaro. quello eTa tUn piano a tratto, fondato &u una -cono-cenza inese.lta delle tendenz.e contrastanti che dominano la politica. italiana e europea. da un centinaio di a>11J1iin qua, da quando esislono una. Hali,a ed 1Una Europa, moderna. Da quello -scarto lfra la realtà -:;torica, e l"immagine astratta ohe molli aotiJ.asci-ti. non sollanto socialisti, .::i erano formala di essa. sono scaturiii errori funesti e .ne è derivata a.nche la ,scarò<'I efficaci.i co trutliva della nostra azione politica ne,gli uliimi tempi. Ora, une. rferma coscienza di -è, dei propri doveri e delle proprie ,po&Si,bilità -è condizione iodispensa1bile sia. per gli i,ndividui che 'I)er i partiti, se mon vogliono perdersi in fantasticherie, ma comportar.si onesta,ment.e ed essere -ocic1.lmente utili. Per -noi si l'ratterà, dopo questo congre,;so. di e.;;trarre tuUe le conseguenze di questa convinzione. che -000 mi semfbra che dicano: il partito socialista italiano .non 'è una meteora pas.seggera .nella costellazione politica italiana, me. 1tn stella di prima ,grandezza che brilJa di luce IJ)ropria; poichè es-.sa, risponde ad un com-plesso di esigenze vitali, insopprimi1bili del prole!t1ria,to e del popolo italiano. IGNAZIO SJLONE. negli Stati Uniti - iL"-atleggiamenio degli Stati Unili ver,so il no.5tro Paeso va considerato sotto diversi aspetti. Xon ·vi è per ora negli ambienti fioQ.o.zia•ri e industriali americani un particolare intereStSe per la nostra economia. Le industrie americane ;;,ooo impegnate nella •rapida trasiformazione dalla produzione dJellica in quella, <li -pace e devono .rispondere alle enormi richieste <lell'"insa.zia:bile mercato interno che per molti mesi ancora assorbirà tutta !"attività. industriale del paese. Considerano quindi per il momento poco interessanti i mer<:Gti europei e tra que.5li il no.stro, quasi insiignificante come volume, nel quadro delle cifre ,della produzione americana. Inollre era,va,mo finora guardati dall"opi1lione pubblica americana con moli,a diffidenza. Quesla. porò "Va smorzandosi e sostiluendosi con un'atlC1Sa senza prevenzioni .nei nostri riguardi. Il miglioramento è dovuto al fatto che le pre,·i-ioni calasiroiiche sul nostro avvenire economico e sociale alla i.fine della. guerra, non si sono forhliDaia.ment.e ,verilficate. Abbiamo dimostrato di avere sap,uto 6Uperaro il primo inverno del dopoguerra, di avere sopportato priva,- zioni duris.sime .senza crollare sotto il pe.so della di.sper,azione. Un'ottima impressione J1a susci,tato lo svolgimento l)(lcirfico delle elezio.ni amministrative. Grando impressione e rfaivorevole, la 'Villoria socialisi,a a :\filano, città considerata. il contro più interessante e sig-nifica,tivo della vita pubblica oo economico italia.na. Anche il nostro ,partilo è circondato di viva simpatia e ad esso si ,guardo. come all'elemento fondamentale per l'opera di rioostruzione democra-tica in Italia. Quel che è veramente consolante è la, simpatia, l"rufEeziono, la solidarietà degli italia,ni e degli italo-americani. i quali trepidano 'J)er le sorti <lel nostro Pae.s.e. La solidarietà. degli umili è commovente. Si sono coGtituiti molli Comitati di aiuti all'Italia che riec;cono Q. raccogliere somme impononti con contribuii di pochi dollari ci8.6Cuno. Il Progresso Italo-Americano di t. uova York, il più dillruso quotidiano in lingu-0. italiana, ip11tbblicaogni giorno intere pa,gine di liste di so1iloscrizioni per gli aiuti all'Itali,a, dei quali il giudice Marchisio è incaricalo della .gestione. Le varie associazioni dei la,,vora.iori vanno a ,gara. A Nuova York la <"Loca,le 48:, e la. <Locale 89> asS-Ociazioni <lei lavoranti sarti da donna, in gra.n parte italie..ni, sono citale come le più solerti. Il compo.gno Antonini con la ,sua a,utorità. e la sua po.ssi-0ne è gran<lemente benemerito in quest'.ope,ra. Qualche meso fa. qua,ndo tfurono ./lllllorizzate le spedizioni in Italia di pacchi regafo, tulli gli i.taliani. gli it,1!0-amcricani o i .numerosi amici dell"Italia si precipitarono in pochiss1mi giorni a. ,:;pedirc pacchi a parenti cd amici creando una. C'onge.stione ,negli uffici postali a serie di:Lficoltà nella spedizjone e distribuzione. - Tutto ciò è molto bello. ma le nostre condi- :;ioni alimentari richiedono interventi più sostanziali. - In que-tc ult.ime settima.no la conoscenza della nostra, "'rWVesiluaziono alimentare ha di nuovo commos1-o 0 gli amici degli Stali Uniti e i Comitati locali Jmnno cominciato a ricevere mi,gliaia di sacchi di farina da spedire in Italia. La .noalrQ. Dolegazione tecnica a ,va,shi,ogton Jrn, ollenuto in questi giorni di poter acqui;:,tare e spedirr 200.000 q.Ltinlali di grano. XatuTalmcntc il maggior aiulo ci ,viene dalla UXRRJ\. L,1, recente nomina di Fiorello La Guardia. ha dalo un nuovo impul.so all"opera benemerita dell"lJ:XRR.A. La Guardia è un dinamico ecce- :'.ionalc, tenacissimo. cho non si la -eia scoragaiarc da nessuna di[Eicollà -e che non dimentica 0 rrto l"Itttlia nella ripadizione dogli aiuti. Gli Stati UniLi .,i preoccupano di farei giungere a I raccolto senza decurta.zione delle razioni, che essi sa1rno essero già co5ì scarse. Se vorremmo c;:sero ancora con iderati con .favore, dovremo però. do.po il raccolto, .dimostrare di se.per di;;lriibuire senza disperdimcmti, imboscamenti e Privile"'i la. .005,tra produzione ceroolieola. o . - Il pane non è lutto. Ci occorrono materie pnme e particolarmente carbone. - L"UNR,R.\ ha ,già inviato finora in Italia materie ptimo industriali per importi rileva,nti, che ritengo abbiano ,già raggiW1to i 200 milioni di dollari. Inoltre la .nostr.a Delegazione tecnica a Washino'lon incarica,ia. dcll"a.cquisto <li materie prime o ;ttre~zalul:e industriali, è attivi,ssima. L'ing. , acerdoti e i suoi coll.a,bor.atori si prndiga.no ammirc:volmente. L"ambatsciat0re Tarchiani e l""ing. Sacerdoti sono l13Sai a.;coltali ai Dipar;timenti di Sta.to. ·Come ;;,aprete, è .stato reoeniemente consentilo !',impiego delle lire di occupazione per acquisti di maierie prime indu.striali. ,Così pure ci è stata concessa la possibilità di adoperare, per acqui-ti, le E.omme corri.spondenti alle prestaz,ioni fotte aJ.le truppe americane in Italia. Si traitQ., -per queste due ,voci, <li circa 250 milio1li di dollaTi che verranno presto imme-si 11ella J10Slra eeo,oomia e che aiuteranno a renderla. meno anemica. La ,situazione appare migliorata anche dal più stabile e maggiore valore della lira aul mereato americano. .\nche le lrattalive per il prestito procedono aJacremente. E" ai.:;sai proiba.bile che molto ;presto, n-0n ap,pena si.stemato il prestito degli Stati U.nùti con J"lnghilterra, si possa contare su una prima quot:i. che ci consenta. di intensificare -gli Mquisti indispensabili. Oltre ,ali-e mwlerie prime, •a,bbiamo ,bisogno di macchinart moderni, di .nuovi procedimenti indu1Striali per porre le .nostre industrie allo stesso livello di efficienza <l-~quello america,no. Siamo rimasti tagliati fuori dal progresso tee.nico ameriean-0 da 10 anni e vjsitando le foibbriahe degli Stati Uniii ci si rende conto della netta inferiorità Jella no-stra -attrezzatura. Se un paese non ric.5ce a porre 6U di un piano moderno le proprie induslrie, è destinato fatalmente a di,ventare u:na colonia. rrm11ali"Ve destino.le a permetterci <li usufruire dei miglioramenti tecnologici sono già sta.te iniziate. La presenza i.n questi giorni del compagno Lom'bar<lo, sottosegretario all"industria è stala a;;sa,i utile. Il prestito, già accordato, di 25 milioni di dollari per acquisii di cotone, le quote concordate -per J"e,.sportazione dei .nostri prodotti tessili, dovrelJbero permettere alla ,nostra industria. manufatluriera UJ1a. rapida. ripresa, .che farà 6entire la sua iniluenza, !favorevole negli altri settori. - E il carbone ? - Purtroppo lo sciopero dei minatori, dovuto all"ostinazioJ1e degli i,ndustriali delle miniere a non voler riconoscer-e i mi,glioromenti economici richiesti e .già. accordati .aò altre e,,ategorie, ha aiggra,vato la situazione. Le discussi-On.i fra i rappresentanti dei minatori e ,gli indu6triali continuano alacremente e si spera che lo· sciopero venga pTe-to compo.slo: ma per ora i rifornimenti di cerbone sono sospesi. In questo momento 'Vi sono •negli Stati Uniti agilazioni salariali di portata formida1bile. Sono finiti dai· 'I)OChi giorni gli" scioperi nell'industria automobilistica, iin quella. <lell'acci,aio, delle costruzioni eletiromecca·niche, ,scioperi durati molte settimane e che interessa1Varno centinaia <li migliaia di lavoratori. Questi hanno ottenuto sostanziali miglioramenti, .e si è ora iniziata in questi settori la vera produzione di pace in ba,c,.ea programmi pro- <.lultivi che a noi sembrano iperbolici. Così si conta. in un anno di mettere .sul mercato circa 4 milioni di automobi1i, insufficienti luttavia a rispondere alle richie.slc idei paese più motorizzato del mondo. )fa è questo 'UD argomento che dovrà essere illustralo nei ~uoi vari aspetti e che i.oteres.serà certamente i lettori dell'cAvaoti•! - Le tue ·impressioni generali sono dunque favo,·evoli P - Sono tornato da queslo viaggio animato da un ragionato ottimismo isul nostro avvenire e sull'assistenza che continueremo a ricevere da,gli Sta.li Uniti, che è finora il solo paese dal quale riceviamo aiuti &oslaoziali. Ma la ma,nna non viene dal cielo. ,Gran parte del miglioramento •dei rapporti con gli Stati Unili dipende da noi. Dobbiamo dimostrare che sappiamo utilizzare nel miglior e più onooto modo possibile gli aiuti che ci giungono. D()lbbiamo difenderci contro le speetùazioni, la lbOfsa nera, .sviluippaxe ·io spirito di solidarietà .sociale di .fronte alle diif.ficoltà. Nella grande maggioranza gli americani auspicano per l'Italia una 1 Repubhlica democratica, una Co- &tituzione che si avvicini alla loro, pur tenendo conto delle nostre paTticolari condizioni. Se le elezioni politiche 6i svolgeranno nella stessa atmosfera di serenità delle elezioni amministrative, se le elezioni ci daranno un Governo stabile e la poSl>ibiJità di realizzare una politica economica costrutti va, il nostro prestigio morale, decaduto grandemente negli ultimi anni, si rialzerà e .riapparirà evidente verso iJ nostro Paese quel sentimento di affettuosa .simpatia ohe è ~mpre esistito nell'animo del popolo americano. ~

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