Bit Il problema della I sistemi con i quali i diTigenti dello stato nazista hanno formato le giovani generazioni sono stati raftfinati e radicali; hanno capovolto nelle giovani co.soienze i valori della vi,ta ,ed intaocato profondamente il carattere. Il sistema educativo nazista non si è solo limitato alla coreogrrufia ad influenzare la gioventù con le parate, i canti, le uniformi o con quella chiassosa e superficiale retorica dei <fascismi latini; ma iha voluto, col concorso di migliaia di insegnanti fanatizzati, con quel radicalismo caratteristico dello spirito tedesco, conquistare a fondo l'uomo fino dalla vita irufantile, avviando scientificamente l'irrequietezza dei primi anni verso una concezione be1licosa ed unilaterale della vita, una fanatica dedizione ad 1Una scala arbitraTia di valori in cui culmina la iconcezione del popolo tedesco, signore di diritto, nel cuore d'una Europa vinta e vassalla. La gioventù itedesca venne così distaccat& non solo dall'umanesimo europeo sorto dal secolo XVIII necessario alla conrrivenza delle Nazioni moderne; ma dagli stessi valori di quella cultura iolassica tedesca che fu paTte viva di questo umanesimo; da quegli stessi valori che nel pensiero di Goethe, di Schiller, di Heine, in-carnando la legge morale, l'idea di liJbertà e q'll'ello della solidarietà dei popoli non coincideva,no certo col cul,to della superiorità tedesca e della violenza, professato da Hitler e dai suoi gerarchi. Rimarrà storica quella frase pronunciata da un dirigente nazista. Una voce che sembrava sorta dal fondo dei secoli dalle schiere degli unni o dei vandali esclamava in pieno secolo XX:: «Quando sento la parola cultura la mia mano corre alla rivo1'tella». Da questa scuola sono sorte quelle generazioni ooe andarono a spa11gere il terrore e la morte nei paesi occu'Rati, a presidiare i campi di sterminio ed a tentare persino dopo la sconfitta, un movimento terroristico clandestino nella Germania occupata. E' bene qui ricordare uno dei mil.le documenti che provano la profonda devaistazione cavsata da una tale scuola negli -&piriti dei giovani Le autorità alleate ihanno rinvenuto poco tempo fa il diario d'un giovane SS condannato alla fuci:lazione per la sua attività terroristica. Egli parla della bomfba atomica ed esprime il suo rammarico che una tale arma non sia stata .monopolio del popolo ,tedesco. Egli pensa cihe i tedeschi sarebbero stat: gli unici in Europa che, grazie alla loro prépairazione spirituale e politica, avrebbero potuto fare di questa arma un uso degno della sua potenza. Pensando a quelli ohe per prima ne fecero uso contro il Giappone si esprime in questi termini: «Io non sono una natura invirliosa, eppure provo un sentimento vicino all'inv1di:::s quando penso a quel pilota americano che per p:rimo scatenò la distruzione su Hiroshima. Non doveva tforse sentirsi simile &d un Dio, annientando Ja vita di centinaia di migliaia di esseri umani con un colpo di leva'? Tremava ,forse la sua mano? La mia no, non avrebbe ,tramato». Non è più un valore in questi spiriti il rispetto della persona umana bensì la grandiosità della violenza. Ritorna in loro la primitiva ammirazione che i popoli barbari avevano per il furore distruttivo delle loro divinità. E' l'idolatria della cieca potenza, libera d& qualsiasi legge morale. Anche le vaste distruzioni umane con i forni crematori erano per questi .giovani un atto di potenza, amnrirato come tale e radicalmente sottratto al giudizio della coscienza. L'odio contro gli ebrei, inculato in una forma d~!Tffiatica, con una esaltazione patolog~ ca è ancora vivo nella gioventù tedesca. Anche questo è stato possfoile spegnendo prima nei giovani ogni sensibilità per il valore della persona umana, ogni dovere di rispettarla in quanto tale, senza distinzione di razza o di religione. La distruzione nei giovani, di quei valori fondamentali per una civile convivenza europea è stato il primo passo che il nazismo doveva necessariamente compiere per edificare negli spiriti il credo morboso che li ha avvelenati. Il primo passo di una missione rieducativa da svolgersi in Germania è quello volto in senso ,contrario; è anzitutto la ricostruzione negli spiriti di questi valori. IeJ;Ia zona di occupazione francese sono stati diffusi dei buoni libri, delle commissioni inglesi ed americane hanno elaborato degli eccellenti progetti per la compilazione di nuovi testi scolastici e trattati educativi. Eppure, con tutto questo, siarmo ben lontani dalla meta. A fianco dei libri occorrono gli educatori e.be .nel contatto umano conquistino g.li spiriti. Il rfanatismo nazionalista degli anni scorsi ha lascia,to una traccia così profonda che la aioventù tedesca si mostra diifidente e riser- o vata verso tutti igli stranieri. Essi non potr~bbero giammai in veste di e,pucat@ri com~iere 111F<>Perlaarga ed ficace. gioventù tedesca MoJ.ti pensano, e non a torlo, ohe insegnanti della Svizzera tedesca, educati alla scuola della libertà ed alle migliori tradizioni della cultura germanica, parlando la stessa :lingua ed appa,rtenendo ad una Nazione neutrale, sarebbero accolti meno freddamente e potrebbero così svolgere nello spirito di Pestalozzi una opera di irisanamento che avrebbe un alto valore Ulffianoe sociale ed U'Il signiJficato europeo Non iè possibile però pensare ad una missione pedagogica senza legare questo problema al retroscena economico. L'ordine nella vita morale delle collettivi,tà Jo si può concepire quando oo.se vivono in condizioni tali ohe possano essere -soddisfatti i bisogni fond&- men tali della vita fisica. Una moltitudine di giovani at1amati, mal vestiti, senza Javoro e senza tetto, è terreno facile per il vizio e l'avventura e 'IlOn certo per la pa1rola scritta o parlata della pedagogia. Un educatore che si ripromettesse un successo nelle attuali condizioni. rischierebbe di rivivere Je Hlusioni ed il dramma di Don Chisciotte. Il problema pedaigogico quindi è strettamente legato a quello economico. E' una necessità vitale il risolvere il pro1:>lema economico in maniera da assicurare aLla gioventù una possibilità di vita, elinninando nello stesso tempo le oondiizioni .ohe potrebbero d'avorire il irisorgere d'una industria bellica. La soluzione di questo compito non è facile; ma pure essa è indispensabile per facilitare l'ardua fatica di quelli che si propongono per il bene dell'Europa, di ricondurre la gioventù tedesca da uno stato barbarico ed amorale, a quei principi di J..ibertà e di solidarietà umana sui quali si fonda la convivenza delle Kazioni. L. S. Credere nella democrazia (Continuazione dalla I pa,gina) ti di centro, i soli che hanno beneficiato dei voti dei conservatori e degli ex-fas0isti. Perciò i preparativi in corso da parte di Bonomi e di altri vecchi parlamentari per raccogliere in un « fascio » le s1>arse fila dei cosiddetti « partiti e movimenti dell'ordine», non destano in noi ecce siva. preoccupazione, se resteranno sul piano della l{'galità e della democrazia. Nè le «concentrazioni cli dc tra» -:.,ci mira Bonomi cercando di convogliare le ali più conservatrici del 1>artito ijbcrale e del partito democratico del lavoro in seno all'« unione nazionale per la ricostruzione» progettata da Nitbi, deluso dal qualunqui mo, saranno in grado di modificare sensibilmente nei soli due mesi che ci separano dalle elezio,ni pel' la Costituente lo schieramento delle forze politiche del paese, quale si va delineando con le elezioni ammini trative. Diremmo ohe la battaglia per la repubblica è decisa. Dichiarazioni d Hoover sulslaituazione alimentare inItalia «Il lwpo si allontanerà allora dalla pOrta» ha detto l'ex-pres. Jiierbert Hoover ai giornalisti italiani ed esteri raccoUi intorno a lui in una con! &renza stam:pa alludendo al momento in cui un 1S0Uievosarà portato dal nlrovo raocolto nella situazione alimientare di molte Nazioni. Jlla sino a qu,el momento il lupo, cioè la carestia, è in agguato aUe porte. H oover ha così riassunto la situazione ver il nostro Paese: ,produzione ridatta dalia guer- ,ra e dalla siccità, esaurimento delle riserve a quattro mesi di disbanza dal raccolto, difficoltà crescenti di distribuzi.one. E ha aggiunto che anche dopo la riduzione della rrazione di pasta da 2000 a 500 grammi le riserve sono appena sufficienti ver circa un mese donde la necessità urgente 1dell'arrivo, entro tale periodo, di rifornimenti per evitare che occorra una ulteriore riduzione nelle razioni. Le 700 calorie offerte ,diaUa carta annonaria aggiumte a quegli alimenti supplementari che vengono distriliu.iti dalle ,scmole e istituti di assisbenza, aLle verdure e soprattutto ai rifornirnenti di borsa nera portano la media per la popolazione delle città a 1500-1600 calorie giornaliere; vale ra dire 1000 calorie in meno del consumo medio normale italiano anteguerra e me:no della 1netà del normale conSU?no medio degli Stati Uniti. L'ex-Presidente ha poi rilevato che i segni di denutrizione con le conseguenti malattie e aumento della mortalità sono palesi; rna conservando immutato il nU1nero attuale delle calorie, la popolazione italiana potrà superare i rprossitmi quattro difficili 1nesi. Dopo aver aocennato alla speranza della Itali-a che l'Argentina e il Brasile si uniscano agli Stati UnUi e al Canadà nei rifornimenti più urgenti, Hoover ha detto: «Se le importazioni scema,ssero e per conseguenza venissero ridotte le razioni attuali, sarebbe un disastro per le classi operaie come per le 1nedia borghesia». E ha aggiunto che ogni possibile sforzo sarà fatto per niantenere inalterato l'attuale razionamento che egli vorrebbe fosse possibile aumentare. H oover ha terminato la sue sobrie dichiarazioni ed ha poi risposto alle domande rivoltegli dai rappresentanti della slannpa ricordando che la situazione alimentare itnliana è pressochè uguale a quella di altri 19 Paesi con 500 m.ilioni di persone e che la gravità di detta situazione rpuò essere riassumta in un solo dato: undici rmilioni di tonnellate di cereali sono disponibili nel mondo e, pur con l'attuale razionam.ento, ne occorrono venti mensili. Per far fronte al pericolo della carestia c'è un altro fattore: quello di oUenere che anche le Nazioni cf;el Sud-America risparmi1w al massimo nei congressi per favorire le esportazioni di cmeali, grassi, carne. Ricordato l'aiuto offerto daU'UNRRA alla o amministrazione italiana e ricordato die al 1 luglio i rifornimenti di cereali spediti in Italia sono stati di 1.243.000 tonnellate di cui un 'milione, cioè l'B0 ver cento, dagli Stati Uniti, Hoov.er ha detto che non gli era possibile tracciare il rparallelo richiestogli fra la situazione italiana e quella di altre Nazioni perchè finora la Commissione ha vi.sitato soltanto la Francia. A molte domande l'ex-Presidente ha risposto soffermandosi in particolare sulla borsa nera, piaga di tutti i Paesi dove esiste deficienza di q>rodotti. «Anche negli Stati Uniti - ha detto - la borsa nera esiste e prospera, anche lì sono state necessarie misure per stroncarla». Ritiene però che vi sia chi attribuisce troppa importanza al quantitativo di prodotti alimentari assorbiti dalla borsa nera. Le elezioni politiche Il partito repubblicano presenteràuna lista propria Roma. - Il comitato centrale del partito re.pubblicano italiano, riunitosi il 24 marzo per esaminare la richiesta di vari grwppi a tendenza repubblicana di fare liste cornuni per le elezioni politiche, ha deciso di alfrontare la lotta elettorale con lista propria nella quale potranno essere accolti elementi repubblicani indipendenti provenienti da gruppi politicamente affini. La decisione del partito repubblicano imrpone una battuta d'arresto agli sforzi di Parri per una concentrazione repubblicana Ilpartitolaburistaolandese E' stato fondato in questi giorni il nuovo Partito Laburista ,olandese. I socialdemocratici hanno deciso alr unanimità <li riunirsi nella nuoYa organizzazione -con i democratici radicali e con numerosi gruppi cristiani socialisti, sia protestanti che cattolici. .. essuna. delle organizzazi-0ni politiche costituite verrà per ora disciolta : il nuovo Partito avrà in un primo tempo la forma di una Federazione <li tutti i gruppi olandesi che desiderano combattere uniti per la attuazione di un comune programma ispirato al socialismo democratico. V'è ragione <li ritenere che vi saranno numerose adesioni individuali al nuovo Partito, specialmente da parte di membri del ~foviment-0 di Resistenza, i quali non si sono finora iscritti a ne~c;un partito. Il programma del nuovo Partilo, che è basato sulla democrazia politica .e sul pieno rispetlo della libertà di c-0scienze e delle leggi, si propone la nazionalizzazione delle miniere, dei servizi pubblici e della banca centrale, l'abolizione di tutti i monopoli, l'attuazione di un « piano per la prosperità» con la parlecipazi-One attiva dei produttori e dei consumatori, l'estensione ed il miglioramento delle assicurazioni sociali. Nel programma viene inoltre proclamat-0 il diritt-0 di autodecisione dei popoli <lei possedimenti coloniali olandesi e affermala la necessità di una colln borazione regi-0nale. entro la cornice delle Kazi-0ni Unite, con i paesi di -c'llltura similare. I socialdemocratici i sono accontentati di 9 seggi su 20 in seno al Comitato Esecutivo e non hanno richie to che a Presidente del nuo,·o Partito debba venire eletto un socialdemocratico. Con molta -probabilità verrà anzi eletto alla pre idenza il -prof. Schermerhorn il Primo )Iinistro indipendente e fondatore rlel « Volksbeweging (fulcro delle organizzazioni di re istenza ). Questa gener-0sità da parte del moYimcnto di massa che costituisce, al postutto, il nerbo del nuovo Partito. è dovuta in primo luogo alla fiducia ne]]a genuinità. dell'accordo rag;giunt,o sul programma d'azione e. in secondo luogo, alla determinazione cli non ostacolare in ne!"sun modo le possibilità cli successo del socialism-0 olandese alle prossime elezioni. Il vec-chio ParW-0 socialdemocratico non fu mai in grado di c-0nquistare una netta vittoria elettorale: il nuov-0 Partit-o è fermamene deciso a rag- .giungere questa mèta. Le forze del Partito Soelalista Interesserà i compagni, conoscere le forzo <lel nostro Partit-0. Stralciamo alcuni dati dalla relazione del Segretari-0 comp. Morandi : « Lo slat-0 di organizzazione raggiunto è lungi dall'essere oddisfacente e dal corrispondere alle esigenze di un partito democratico a larga base di massa come il nostro. La cifra degli iscritti, se può costituire un indice delle capacità <li espansione di un partil-0, non rappresenta a mio parere un elemento di gran valore per giudicare della sua forza reale. Alla fine del 1945, senza che un accertamento prec1so fosse possibile, per le molte te ere che erano da regolarizzare e lo stato an-cora anormale di numerose ezioni e di qualche Federazione, questa cifra, stand-0 a dati non tutti aggiornali, si aggirava sui 700.000. In questi due primi mesi dell'anno l'incremento è stal-0 assai forte in molte pro- ,·inci e e il complesso degli iscritti risulta in aument-0 continuo. Fra le regioni che hann-0 il maggior numero di iscritti in cifra assoluta è in testa la Lorobardia con oltre 1,60.000 iscritti, seguita dall'Emilia con 75 mila iscritti, dal Piemonte e dalla Toscana. Fra le regioni che hanno il maggior numero di iscritti in rapporto alla popolazione è ancora in testa la Lombardia con un rapporto percentuale di 2,76, seguita dall'Umbria con 2;30 per cento, dall'Emilia 2,26 per cent-0, e dalla Toscana 2 per cento. Le percentuali on-0 incredibilmente basse per la "ardegna 0,62 per cento, icilia 0,68 per cento, Puglic O, 7 IIBr cento, Lazio 1 per cento e perfino ~farche 0,96 per cento. In linea assoluta il maggi-0r numero di iscritti si ha per la Federazione di Milan-0 con oltre 53.000 iscritti, seguita da quella di Torino con 30.000, da quella di Brescia con 22.000, da quelle di Como oon 20.000, Belluno 19.000, Xapoli 1 .000, Ferrara 17.000. . arebbe di sommo interesse ·disporre <li dati esatti sulla c-0mposizione sociale degli iscritti. Purtroppo solo poche Federazioni hanno fornito elementi in proposito e quindi i nostri calcoli ono malsicuri nella generalizzazione che se ne fa. Da essi risulterebbe che il nostro Partito è compost-O per il 62 per cento di operai, il 13 e mezzo per cento di contadini e il 5 per cento di impiegati, 1 J)er cento di pr-0fessionisti e il 19 per cento di donne e giovani. Il numero totale degli iscritti alla Federazione Giovanile ascenderebbe stando ai dati forniti dalle singole Federazioni a. 80-90.000 (la sola Lombardia dà una cifra di -0ltre 25 mila iscritli). Essendo stata distribuita per il 1945 una tessera unica per gio,·ani e adulti 1 un sicuro controllo u que ta cifra non si -può a,·ere. Valore indicativo non priYo di interesse hanno i dati ohe si possegg-0no sulla oompo-- sizionc socia] e approssimati va. Gli iscritti alla Federazione Gionnile sarebber-0 per il 40 per cento operai, il 30 per cenl-0 di contadini, 30 per cento stu-denli. Xon fanno parte distinta nell'-0rganizzazione <li partito le donne. Le aderenti al movimento femminile sommavano alla fine delranno scorso a circa 40.000. egnaliamo ~filano con 5500 iscritte, Bo1-ogna 2832, Genova 2000, Venezia 2000, Ferrara 2000, Novara 1300. Cifre incredibilmente ba~e si hanno generalmente per le Federazioni meridionali, presso molte delle quali si può dire che non esista addirittura alcuna partecipazione e attività dell'elemento femminile. Tale la situazione delle Isole, di Trapani, di AYezzano, di Bari, di Lecce. Ma sullo tesso pia.no troviamo anche la Federazione <li Belluno. La disciplinanel partito laburista Da mollo tempo il regime interno del Partito Laburista suscita forti discussioni anche al di fuori delle sue file e molte critiche fra gli aderenti. Il Partito, nel corso della sua lunga battaglia per il potere, è stato dominato clal desiderio della coesione interna. Ma quella rigida in istenza sulla disciplina ha avuto anche graYi rnntaggi. Non solo essa ha lenuto fuori del Partito molli simpatizzanti. ma è sla ta anche la causa di incidenti periodici nel Partito ste so (il più celebre fu l'aspulsione dal Parlit-o di &tafford Cripps, di .Aneurin Bcrnn e di trauss, tutti ora tornati ai posti d'onore, per il loro dissidio sulla questione <iel fronte unico coi comunisti). E' lat-0 già deciso di allentare il criterio clel Parlil-0 riguardante la disciplina interna l'ino alla fine della sessione parlamentare :19-16-"17 e questa sospensione è stata accolta da lulli con entusiasmo. Ciò praticamente significa che i deputali laburi ti possono perrino votare conlro il GoYerno laburista senza timore di sanzi-0ni di ciplinari. (Questa licenza e isteva già nel Partilo conservatore e in quello liberale). La sua schiacciante vittoria elettorale ha <lato al Laburismo sufficiente fiducia per poter tollerare eventuali divergenze nella coscienza dei pr-0pri membri. Questa deliberazione può sollevare scandalo tra i compagni del continente, ma per giudicarla correttamente va tenuto conto -del -cosi urne liberale inglese .
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