• Bi CRO~ACHE DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA Il eonvegno del Partito SoclaUsta Italiano In Svizzera Zarlgo (conti-nuazione di prima paEtina) Noi e le ,,Colonie Libere'' ,, L'ahi eonslstam" Noi :pon-aiamrn ohe le intenzioni dei n061.1·0 buon umico di « Quasi ·una polernjca ,, sorio ainceraillHmlc oneste, questo non togltie porò che e.gli ci albbia comesemente trwtlati <la bravi ra.ga.z.zi fogenui i q'Uruli vedono ;pericolo per ogni l·uogo e che !J)CTCiòmuovono hn;pruden1.e.mcntc all'as&a.lto o'i corti muJini a vento .come idei <, Don ·Ohi,,dotte ,> qualunq,ue. Grazie- <le!Ja rpatcrna indulgenza ..., ma non ~~iamo d'aiccordo. 11 « fa!lto i> ,per U qual.le abbiamo d-enrunoiato una. situazione rmolt.o ipcricolooa pe1· l'indi~nc:enza delle « Colonie '.Libere» C6i..ste. D brano al quale ci siamo rifeuiLi si trova ne!J'arti,colo di .fondo della « Prugina del'la Fmùgrazione l t a liana " -del 22 diicem.bt·c. Eccolo: ., ... Secondo noi. e la C◊ba. va <li6CUS6a e app:rofondita là dove eGiBtono, ctxme a Ginevra, a Zuri:go, Lugano ooc. n'lllffierooe aéSociazioni italiane iscritte alfa " Colonia Libera» o rima- .stene ft1-0ri il ,, Co11Rolato n !J)011rebbe convoca.re Oiltre aii oelegati dolila « Colonie Li!bere ,,, i dclc,gati di tutte lo altre associazioni prITT-enti- \·ame11'i.-0epurate, in anodo clle, quoote con- . u!Jte Taipprc..sentano in un cerio qua!! modo Je mal96e o,~aniz.zato <:lirettalillente e indirettamente la maBSa annonfa ... i>. .Prati.care la « •poli tu ca» idelLe Colonie Li.bere con {fuc.;.to ~irito signifioherel>he evidentemento , endero Oa ;prinnogenitura rper il irnag;ro piatto <:lell<'lcntooohie <eonaolaru. Noi r-iicono.seimno sinceramente clle 1a « Pagina -0'c,ll'Emi_grarJone Italiana» daJ. 31 diicem- !Jro 1945 in ,poi sc,giue una vria chiara e iprecu.a che incontra anichc la nootra aiwrova.zione; non i;ar·o-rno mai di6tI)Osti rperò a tollera,re eitruazio11i •Che ,potrchbero ancora veriJioarsi, simille da quella. <la noi denunciata, rpe.rohè va ben~ ,che si ,chiede -pro fonma .che le ru;sociazioni non a,<ierenti alla « Colonia Libera» siano preventivamente eipurate, ma i « Coll601oiti », quel•li, ,rome saranno eipurati e ob.:i li C.l)UT(' rft, ?... p, La mozione del delegato di Ginevra ha raccol- 1 lo 11 voti, mentre quello av,·ersaria compilata dal prof. Verdaro (Chia'-50) e fa,·orcvole alla fu- ·ione ne lolalizzava tr~. Lu. sezione di Losanna si asteneva dnl voto. Coll'adozione a forte maggioranza della mnione Jacchia, la Fede-razione Soc-iali t.a It.alia11a in Syjzzcra che si onora di 50 unni di ininterrotta attività ha manifestato senza equivoci lu dctenninazionr dei suoi membri di manl<'nc.re vi,·o e operante quello spirito democratico c.hc da più di mezzo secolo oramu.i costituisce il vanto. l'onore C' l'immcnsn forza del Parlito Socialisi.a in ltalia Mozle■e .Jaeebla !'.:eco il testo delln mozione uderttata dal Cougrcsso: « I di31egati delle sezioni del Partito socialista italiano in Svizzera. riuniti a corrvegoo a Zurigo il 3 febbrafo 1946 consci dell'importallza che assumerà in seno al prossimo con,vegno del Partito in Italia la discussione sul problema d-ell'ordinamento interno d~I Partito, riaffermando i sentimenti comuni ai ~ompaglli della Federazioni! socialista italiarta i~ Svizzera: sentimenti di profondo attaccamento ai princ1p1 , democratici che costituiscono una gloriosa tradizione del nostro Partito, Ello Vlttorlni a Zurigo Un discreto numero <ii. italiani e svizzeri amici ooll'Ito.Jia civevano 1-i.sposto aJl'jnvito dell'unione • C11Hura e popalo ., od erano inten-enuti ad una -conferenza-intervista con Elio Vittorini, che doveva convergere principalmente suJl'attuale situ.azione politica italjana. La naturalezza, la sincerità e la semplicità dello scrittore gli dovevano cattivare la simpatia generale; non poosiamo ìnvecc n.asconde:re d1e talune deUe risposte da lui date hanno lasciato profondamente perplessa una parte dei prcsen ti, per la grande ignoranza dei fatti. più elementari della. vita politica che quel- .le rivelano e che nessuno sj aspettava ili trovare presso un uomo che non è solo autore di ·romanSottoscrlzioae I per I' «ATvtnlrdeei Lavoratori• I invitano i compagni che saralln-0 delegati a rap· presen1are la Federazinne stessa al Congresso in Italia a sostenen, nel pubblico dibattito il principio dell'adozio~ di uno statuto democraiico def Partito socialista italiano. . zi. ma fo anche diretto-re dell'« Unità.,, di Milano .e che o:ra di:rige un settimanale politico dell'imporl.an:za del « Politecnico ». 'Interessanti furono le informazioni di Vittorini sulla propria vita, come egli sia entrato in rapporti col Partito comunista, ]a sto.ria esterna delle sue " Conversazioni in Sicilia», perchè in esse .abbia fatto ricorso al simbolismo; sul « Politecnico», sul dibattito per il divorzio e il suffragio femminile in Italia. Però già la testimonianza di Vittorini che non si possa parlare di una vera adesione degli intellettuali o.I fa6Cismo, induceva ; opportiwamente uno degli italiani presenti a reagire, cw,ponendosi ad una generalizzazione eocess:i va, ricordando le responsabilità, gra vissimc, di 1!lementi intellettuali, come quelli riuniti attorno a1Ja Sarfatti, il gruppo del «Novecento» e tta gli altri il r nscislissimo poeta Ungaretti. Del Po.rtito c-<>mu.nistadis6e: Esso non è dogruc1rtico; la base del Partito comunista sta nel credere alla salvezza dell'Italia soltanto aitraverso la classe operaia. Non esiste differenza ideologica trn eocialjsli e comunisti. Jn wsa si distingue allora il Partito soci.ali.sia dal Partito comunista? Nel Partito comunista si trovano coloro che prirrri condussero la lotta clandestina cont.ro il fasci mo e primi e più attivi furono tra i partigiani, mentre lra i socialisti si troverebbero i ritardatari. A meno di non essere jn malafede, solo un ignorante può non conoscere il COJ1tributo dato dai socialisti alla lotta dandetJtina, sia in collaborazione con Giustizia e Liherià, sia con iniziative proprie; è primitivo e puerile ridurre a questo la differenza tra i ,due partiti proletari. Tra essi vi sono delle profondissime differenze tattiche e ideologiche, imperniate attorno al concetto fondamentale della libertà, come risulta dalle vivissime discussioni tra le tendenze in seno al nostro partito, discussioni condotte pubblicamente su giornali e riviste e che quindi Vittorini non dovrebbe ignorare. « L'emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi>. . omma ,precedente t'r. 1328,50 J,OCARNO: Perioo MoaJ1Li Genti Roberto Vidnel.!i B. AI.J:>ell"ta ni Pietro Beltrairn.i ZURIGO Milani Armuu.i Biaigini Nosa.ni WINTERTHUH )) )) )) )) )) ); )) )) ex.ione Socialiin,a » ZURIGO: Rirunione Sezione Soo.ialiE.ta 27 gennaio 1946. <toocr. A.rnnuzzi » Lezi.i. " Bianchi B lEN •. E: .M.a,razzi Angelo VEVEY: O. Parlai.mento GlNEVtRA: ewone sociali.sta )) )) LOCA.RNO: Virginio Bufifi >, CHIASSO: Ll.l.Ì!gi Ri,ohelda )l LLCHTRNSTElG: Pieraa.nLi Vin-e. >1 A.RBON: Quota ,mensile ,giornale » Wu\.LLLSEUL.EN: Bertin >, ·>- ~, 1,- 1,- 1,- 2.- 20,- 5- , 9,- 5,- 54,50 5,- 2- • Z- ' 20,- 30,- 20,- 5,- 1,- 15,- 1- , tr. 1632,- La Grecia eblede ali' Italia Il Dodec,anneso e rlparazloal LONDRA, gennaio - Il delegato ellenico alla O.N .U .• Costantino Hadji-Aryris, 'intervistato dall'I.N .S., ha così precisato le condizioni alle quali la Grecia è pronta a riprendere i rapporti di amicizia con l'Italia: pieno possesso ellenico delle riparazioni e pagamento delle riparazioni nella misura già accennata. La mozloae re•plnta La Federazione Socialista. Italiana In Svizzera « Olindo Corni,, chiamata a fissa.re il suo atteggiamento in pt"t',-isionc del Congres..."-0 clel P.S.I.U.P. constatato che la co~istcnm di due partiti pro1 Jet.ari classisti ostacoli la mobilitazione totale della classe ope:raia e la sua a.scesa verso il socialismo si impegna ad intensificare l'unità d'azione concepita non <:0me fine a sè stessa ma intesa alla. renJiz7,azione, anche sul ter:reno pratfoo, della unità della classe operaia, unità che sola p<>- trù assicura.re la rinascita dffill.ocratica del pop0lo italiano. ,, L'AYwenlre de• LaYoratorl" E' relatore il redattore Valiir. Risale negli o.un.i e riferisce che la storia òell' « Avvenire dei Lavo- ~tori» è un po' la storia del nostro Partito. Dopo 35 anni di vita gloriosa il nostro giornale si fondeva con l' « Avanti » di Parigi (diventato poi il 4 Nuovo Avanti») e rinasceva a vita autonoma nel 1944 il primo febbra:io. Iniziatore della nu0va se.rie è stato il compagno Silone, oggi diretto.re del giornale ufficiale del Pa:rlito « L'Avanti! » di Roma. La personalità del primo direttore effettivo del giornale, l'assenza di una reale vita ,politica fra gli i t.aliani della Svizzera, e 1a prescnui. di molli italiani rifugiat~ fra i quali era necessaria la pe- 1 netrazione propagandistica e l'insegnamento delle esperienze del oociaJismo europeo in questi ultirmi 20 ann.i. fecero del nuo-vo «Avvenire,, più L'amicizia ltalo-franee11e « Italia e Ji'rancia hanno due vite politiche parallele» dichiara l'ambasciatore Parodi ROMA, febbraio. - Il nuovo ambasciatore di Francia in Italia, Alessandro Parodi, ha ricevuto oggi a Palazzo Farnese numerosi giornalisti italiani, ai quali ha rivolto parole di saluto dicendosi felice di poter prendere rapporti diretti con i rappresentanti dell'opinione pubblica italiana. L'ambasciatore Parodi è quindi passato a parlare della sua missione, che ha definita « complessa e difficile, mirante a normalizzare definitivamente le relazioni tra l'Italia e la Francia» che furono segnate da ricordi spiacevoli ~ ma che bisogna - egli ha detto - superare per un fecondo avvenire. l>. L'ambasciatore ha ricordato che soldati francesi hanno combattuto e sono caduti in Italia per la guerra di liberazione e che italiani e francesi si sono trovati ,, a contatto di gomito'> nell;i lotta per la resistenza ai tedeschi. che un giornale un.a. rivista e tale rimase fino alla partenza per l'Italia di Silone, chiamato a compiti maggiori dalla fiducia del Partito. « L'Avvenire dei Lavora.tori» assolse in quel momento un compito molto impoo-tante e conquistò numerose 6ÌIDpati.c e un grande credito. Adesso <1 L'Avvenire dei Lavoratori» ha riasStLDto almeno in parte le sue veoc.hie CBiatteri- ,;tiche di giornale di propa:g·anda e di battaglia. Se la «Federazione» f ossc stata più forte e se i socialisti avessero saputo e potuto prendere effettivamente la dfreltiva ili tutte le iniziative e delle attività della collettivtà italiana in Sviz- ,.era, certamente il giornale avrebbe riflesso le grandi possibilità che oono a.ncora latenti fra la nostra emigrazione. 11 parere del .reb.tore stabilisce la necessità di studùue il m0do cli inte.nsifkare la diffusione del giornale allo scopo di far riflettere maggiormente sul gio.rmile lo spirito e La volontà della Federazione Socialista. Dopo una seria discu.ssionc nella quale sono intervenuti quasi tutti i coml)¾"lli delegati, la relazione è stata a<X!ettat.a all'unanimità. Belazlo■e •■Ile Ooloa•e L•bere E' i I compagne A rma:ri che fà la relazione sulle « Colonie Libere». Dopo aver indicato che i I " Co11Vegno delle Colonie libere di Lugano ,, dei 21 oitobrc 1945, ho. votato due importanti proposi.e, una per la creazione ,delle consulte consolari e l'alh-a per la costituzione di un segretruriato per gli italiani all'estero, richiama a tutti i socialisti al dovere di agitare questi problemi al fine di poterli .risolvere. I socialisti devono dare tutta la loro attività per educare ai senti.menti di libertà, di solidarietà e di autogoverno la collettività italiana ancora jnfctta dal veleno del fascismo e del nazionalismo opportunista. Nella di cuSSlone intervengono i compagni Saceràotc di Ginevra, che espone una brillantissima tesi sull'unità delle Colonie, il compagno Lazzero di Sciaffusa, Vuattolo di Zurigo, Foglia di Ginevra, Boffini di Grenchen, Caccamo di l.o- ~nna, coc. La relazione Armari. viene aocettata a 11 'tw animi tà . Sede della CJ••••••••ae •••e•t•Y■ U Convegno incarica la sezione di Zurigo ~ uominal"(' la nuova Commissione Eisecu.tiva. Il Pa•t•to Soe••ll•ta P••l'e••a••••••• ltalla■■ Il convegno ha poi trattato problemi che intercssa'llo particolarmente la collettività italialia (reduci, renitenti, internati e<:c.) e ha incaricatG la C. E. di studiarli e di raccogliere una documea.. tazione precisa che permetta una. sicura inf ~rmarionc della situazione di molti italiani in Svizzera. La discussione è stata sostenuta, e ha visto l'intervento dei compagni Prezi06i di Basilea, Fareili di Ll1gano, Lazzero di Sciaffusa, Comandini e Moalli di Locarno, Boffini di Gren,chen, Sacerdote di Ginevra. IBarcariol di Arbon. Alt.oè di Grenchen ecc. sere stato personalmente quello che ba dato il saluto alla delegazione italiana che dopo tanti anni ritornava a Parigi alla Organizzazione internazionale del laToro. Terminata la sua esposizione l'ambasciatore b.i risposto a varie domande che gli sono state rivolte da alcuni giornalisti. A propo~ito delle frontiere italiane egli ba dichiarato di a. non essere in grado di dire nulla. Ha poi precisato che il Governo francese aveva posto sulla proprietà degli italiani soltanto un sequestro temporaneo. Circa i prigionieri, ba detto che ormai il loro rientro in Italia dipende dalla disponibiliu. delle navi. Il eo11gresso repubblleano riafferma l'Intransigenza risultati della votazione che ha chiuso il congresso del partito repubblicano: la relazione Pacciardi è stata approvata con 55.000 voti contro 13 mila e 1000 astenuti. L'ordine <lel giorno approvato in merito alla linea politica del partito, riafferma l'intransigenza repubblicana contro ogni comproParlando del fascismo come fenomeno europeo, Vittorini arrivò ad affermare che anche il labu- :rismo inglese è una fonna di fascismo. Si potrebbe chiedere al comunista Vittorini, come mai allora i comunisti inglesi facciano continuamente ai labu.risti delle proposte di fusione? « Per quanto concerne il Dodecanneso - egli ha aggiunto - non ho bisogno di fornire altre delucidazioni. Vogliamo che ci sia restituito completamente e incondizionatamente. Le isole del Dodecan- i neso sono greche e vogliamo che gli italiani lo riconoscano per sempre. Circa Le riparazioni gli italiani diranno probabilmente che non possono pagare quello che noi chiediamo, ma ci rifiutiamo di accogliere qualsiasi protesta di povertà. « Questi - ha detto Parodi - sono i fili tra voi e noi. I nostri mondi politici sono simili; abbiamo dovuto superare le stesse difficoltà e abbiamo conseguito le stesse esperienze. Sono due vite politiche parallele». L'ambasciatore ha quindi accennato agli antichi vincoli di cultura che uniscono i due paesi latini. I messo con tutta la politica deU'esarchia. Strana ci sembra anche la :risposta dat.a ad un antifascista italiano, che aveva domandato come egli concepiva l'avvenire dell'Italia se alle elezioni per la Costituente dovessero vincere i reazionari: date le enormi difficolt.ù di ogni genere con cui aYranno da fare i futuri governi italiani, e la inevitabile impopolariità di molte loro mi1ure, è meglio che al potere vadano ora i partiti di destra. Non pOS6ia.mo poi sottacere la malignità di Vittorini verso il nostro compagno Silone, i cui al- . teggi.amenti sarebbe:ro e reazionari» e che < visita oordinali e fa viaggi in Inghilt.e.rra ,., informazi ~\jt Be; tono s fòtiv 1 « Gli italiani possono e devono pagare. Abbiamo molto sofferto in conseguenza della aggressione italiana e perciò non possiamo rammaricarci se gli intonno soffrire un .po' per indennizzarci>. Passando a parlar<: di quanto sino ad oggi è stato fatto di concreto per riallacciare i rapporti tra l'Italia e la Francia, ha accennato all'accordo commerciale firmato a Mosca qualche giorno fa e alla prossima firma degli accordi per l'ingaggio di lavoratori italiani per la Francia, dichiarando che a questi saranno riconosciute le stdse condizioni di lavoro che vengono fatte ai lavoratori francesi. Parodi si è detto felice di aver ,ritrovato aperte le scuole francesi in Italia ed ha• dichiarato che verranno istituite a Parigi 29 borse di studio per studenti italiani. Ha concluso djcendosi feUce di esAltri sette senatori dec,ad11tl dalla earlc,a L'Alta Corte di giustizia ha dichiarato decaduti dalla carica i senatori: Giacomo Curatulo, Stefano De Ruggiero, Alfredo Felici, Cesare Genovesi, Ferdinando Giu.Ji Rosselmini Gualandi, Giuseppe Guadagnini e Paolo Vinassa De Regny. lledattore : I r I e Il Y a Il r . JariD1 \
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