Fedtrazione Sctr.ialistaItaliana lo Sviz1er1 per il lavoro di preparazione del convegno, e te:· miniamo con l'augurio di trovarci a Zurigo il a febbraio in mezzo a molti compagni. ,,OLl ■ DO &ORNI" T. c. Salate al ~••1resslstl 1116 e 17 Febbraio delranno 1895 il « Nucleo so- .cialista » degli italiani residenti in Svizzera teneva -c1 Zurigo il suo primo Congresso in cui veniva fon- .data la nostra Federazione. Erano presenti 15 persone; cioè 13 compagni che rappresentavano 200 organizzati e due poliziotti inviati dal diffidente procuratore generale della repubblica. li 20 febbraio l'« Arbeiterstim~e », settimanale socialista di Zurigo pubblicò una relazione dettagliata sul congresso, annunciando ironicamente che il prossimo congresso sarebbe stato convocato a Berna « per dare al procuratore generale la possibilità di intervenirvi personalmente e vergognarsi, qualora non lo abbia disimparato interamente fino allora». Dopo mezzo secolo di lotte per l'ideale socialista noi ci troyiamo di nuovo fraternamente raccolti con gli stessi sentimenti che unirono in quel lontano Febbraio del 1895 quei tredici modesti compagnr italiani. Attraverso le vicende della storia, sono cambiate le conc;!izioni di ambiente e di lotta, nuovi problemt economici e politici sono sorti ma ferme sono rimaste le mete fondamentali verso le quali i primt ~ocialisti diressero i loro sguardi: liberazione del lavoro dallo sfruttamento del capitale, lotta per ìa .solidarietà dei popoli. Queste mete non ancora realizzate costituiscono la ragione di vita del nostro movimento, la fedeltA che da una genera!ione all'altra ha creato gruppt sempre più larghi e più coscienti di combattenti assieme a tanti martiri che sono caduti davanti alla brutalità della reazione con la coscienza di lottare per una civiltà superiore. Nuove situazioni e nuovi metodi di lotta impone al socialismo la mutevolezza della storia; ma ferma rimane in noi la fede nella libertà e fermo il proposito di realizzare nel socialismo. In tale fede l'« Avvenire dei Lavoratori» rivolge 41j congressisti il suo fraterno saluto. Wlntertbur Domenica 13 gennaio si è riunita la sezione so- <:ialista italiana per discutere l'ordine del giorno del convegno che sarà tenuto a Zurigo -µ 3 féb1:iraio. Dopo la Telazione del compagno s~gretario della !Federazione è stata aperta la discussione alla quale hanno pa.rtecipato quasi tutti i compagni. Particolarmente i compagni Lampetti, Stefanini e Gauro banno precisato il loro pensiero circa la linea politica che sarebbe au'gurabile che la Federazione Socialista assumesse, ~ che dovrebbe essere un'indirizzo sicuro pc:- tutti i compagni e per tutte le sezioni. Non sono mancati n~ppure i riferimenti storici, e sono slati rie umati i motivi della scis5ione di Livorno, e le conseguenze disastrose che questa scissione ha avuto non soltanto per la classe operaia itaJiana ma anche per la nostra federazione. Si parla troppo cli stendere il velo sul passato ma tutti i compagni ricordano la demagogia del rivoluzionarismo comunista di quel tempo che ha messo in serio pericolo resistenza stessa della nostra organiz7.azioue. La sezione di Winterthur ritiene inattuale il problt'ma della fusione. Ceartrtau Ca■tTISCl■I Indetta dalla Sezione Socialista Ticinese e dal- ]'Unione di cultura operaia, ascoltammo domenica scorsa una bella conferenza del compagno -Guglielmo Canevascini. In una sala della Casa del popolo sono convenute circa_ 140 persone di lingua italiana. Il compagno CaneYascini ci parlò con chiarezza e franchezza della situazione politica in ItaUa. La calda parola dell'oratore ci tenne avvinti .durante due ore. Asse■bltta •ella 1,1io1e L'assemblea prossima ,della nostra Sezione socialista si terrà domenica 10 febbraio nel solito locale. Raccomandiamo ai compagni di non man- -<!are. &rbea Se1lo■e seclalfst1 Domenica scorsa 20 gennaio, al ristorante !Tarmonie, è stata tenuta l'assemblea generale della sezione socialista. Alle ore 14,30 il compngno Barca.rio] apre la seduta dando iJ benvenute a tutti i presenti. A.i tutti fece grande piacere la presenza del compagno Paolino, segretario della Federazione, conosciuto e amato da tutti 1 compagni <li Arbon. Egli ha fatto la cronistoria del nostro Partito e del nostro giornale, ci ha parlato deUe difficoltà che sono state superate e di quelle che ci rimangono da SLLperare e ha concluso incitanòo alJa attività più intensa intesa a un maggiore reclutamento al fine di immettere nel partito l'elemento rinnovatore, che com<! facilmente si ca.pisce è rappresentato dalla giovcntè .. Il compagno Paolino ha anche dato delle spiegazioni e delle chiarificazioni circa il congresso 1.-111l•■e 1alle Cele■le u•,r• Le Colonie hi,bere fondate dopo H 25 luglio e precisamente nell'ottobre del 1943, per volontà e decisione di tutto l'antifascismo militante in Svizzera, cblx:ro in quel momento l'adesione e l"appoggio di tutti quegli uomini che per venti anni tennero fede alle proprie idee e lottarono contro lu mostruosa organizz,azione fascista. [n seguito. dato l'Lndirizzo d'azione delle Colonie, nacque una polemica che provocò l'astensione di og·ni attività nelle colonie stesse di un gn.JJppo di nostri migliori compagni; non riteniamo opportuno ritornare a quelle discussioni, il tempo e gli avvenimenti correggono .molte cose, riteniamo invece doveroso e importante che i socialisti, tutti i socialisti, partecipino a queste organizzazioni per imprimere alle stesse quel carattere socialr- e di vera democrazia {!he noi perseguiamo. 1 Nelle Colonie noi dobbiamo essere presenti e attivi per far sì che i postulati e le iniziative nosi re e quelle della Federa?Jone delle Colonie che interpretano 1P nostre direttive vengano realizzate; perchè la parola dei i:.ocialisti si adoperi, per purificare il ye]eno fascista e nazionalista (che ancora esiste) per educare dei sentimenti cli solidarictù di libertà e di .autogoverno. A lato delle Colonie libere si sono formate e si formano delle associazioni a sistenziali, culturali e ricreative; i socialisti devono esservi. rappresentati per con,tribuire all'opera di rieducazione delle comunità italiane all'estero e nella :misura delJe nostre possibilitù alla ricostruzione del nostro paese. Al Con \·egno delle Colonie Libere in Lugano del 21 ottobre p.p. sono state votate due proposte importantissime: l'una ,per la creazione delle con su !te consolari, l'altra per la creazione del Segretariato degli Itafiani all'estero. I socialisti, òe,·ono agitare questi problemi perchè si realizzino, per dm· modo alle collettività italiane all'estero di intervenire presso le autorità governative per rivendicare e tutelare i loro interessi morali e materi.ali. G. A. e l'ordi11c del giorno del medesimo. Qua,;i tutti i compagni sono intervenuti nella discussione. La sezione di Arbon si è espressa per una collaborczione con gli altri partiti della classe operaia e contro la fusione organica con il P:irtito comunista ritenuta inopportuna. u\l nostro caro amico Ugo Fumolini, figlio del compagno Cesare, che si trova all'ospedale cantonale g.ravemente ammalato, vadano gli auguri migliori di buona guarigione. I compagni della sezione socialista e della Colonia libera, fanno voti affinchè la guarigione prossima e completa abbia a favorirlo da permettergli un prossimo ritorno in seno alla ·sua famiglia e in mezzo a noi. GlneYra Le varie trattande all'ordine del giorno del p:rossimo convegno della Federazione sono state ampiamente esaminate e discusse nel corso di due riunioni, ad entrambe delle quali ha assistito i-1 segretario della Commissione Esecutiva. Egli ba fatto una esposizione dettagliata sulla situazione della Federazione e del giorna,le, sulla vita politica italiana ed, in particolare, stLlla posizione attuale dd Partito Socialista. Dopo aver osservato come la classe operaia sia sostanzialmente unita. e nelle sue aspirazioni e inei suoi atteggiarmcnti rispetto alla classe borghese capitalista, egli ha insistito sulla necessità per il Pa·rtito di abbandonare la posizione superata di un riformismo sterile e quella di un massimalismo verbale e dannoso, conservando la fisionomia ed il carattere essenzialmente democratico. Il problema della fusione è inattuale e quello della unità d'azione deve essere studiato e risolto, caso per caso, solo nelle sfere dirigenti dei due partiti, per conservare alle Sezioni e Federazioni il loro carattere socialista ed evitare il confusionismo fra i militanti. Il Partito Comunista è organizzato con metodi antidemocratici. L'unità organica si potrà real_izzarc solo se esso accetta il principio della democrazia alla base. Se questo fosse possibile i Comunisti diventerebbero, di fatto, socialisti ed il problema non si presenterebbe più. Per concludere, egli ba terminato con le parole del compagno Modigliani: « I socialisti coi socialisti, i comunisti coi comunisti ed i c"o.nf usionari coi confusionari». La grande maggioranza dei compagni si è dichiarata d'accordo con le idee esposte dal compagno della Commissione Esecutiva. Il compagno Jacchia ha fatto una relazione sul nuovo pro· getto di statuto del Pa.rtito, che assicura la pratica democratica .dalla Sezione agli organi su- , periori, contrariamente al progetto presentato dalla corrente facendo capo a Lelio Basso. Egli ha ,presentato il seguente ordine del giorno, che 1 la Sezione ha approvato, incaricando il suo rap- . presentante di proporlo al Convegno. Il compagno BarcaTiol, consigliaYa il rinnovamento delle cariche e proponeva il compagno Bolgiani come nuovo segretario. La proposta è stata accettata. Al compagno Bolgia.ni che rico- ' pre oggi la carica di segretario rivolgiamo un'aug,urio solo, quello di continuare sulle orme lasciate da chi lo ha preceduto. La vita di An- 'onio Barcariol è J"insegnamento più evidente delMozione della Sezione Soclallsta di 6lneYra al Congresso della Federazione I compagni della Sezione Socialista di Ginevra, affermando la necessità cli conservare la stmttura democratica del Partito Socialista ltaliano, la superiorità delresempio, egli è stato ed è un autentico maestro di vita. Sappiano i compagni e i giovani a lui vicÌdli trarnP. l'insegnamento necessario. All'unanimità la sezione di Arbon delegava il compagno Barcariol al convegno di Zurigo. • Kreuzll■gen Nella snlttae sotlalf sta ITALO La sezione di Kreuzlingen, ha fatto precedere u! convegno dell<1 Federazione che è stato convocato a Zurigo per domenica 3 febbraio, due riunioni preparatorie che si sono sYolte la prima, sabato 12. la seconda, domenica 20 gennaio. La prima riunione ha visto la partecipazione d1 tutti i compagni e di parecchi simpatizzanti fra cui alctmc gentili compagne. Ha pr:!Sieduto il compagno segTetario della nostra Fede.razione, il quale ha svolto esaurientemente l'ordine del giorno del convegno. Egli ha lraltato padicolarmeotc la situazione politica e organizzativa del nostro partito e ha invitato tuL ti i compagni a Yoler dare la loro attività per una Federazione più forte. II nostro compagno ba trattato con sicura competenza i problemi politici e organizzativi e si è soffermato particolanmente sulla necessità del reclutamento, incontrando il pieno consenso e l'approvazione più cordiale e sincera di tutti j compagni. La discussione è stata particolarmente vivace cd è stata sostenuta dai compagni Boschetti, Da Rin e Ceschia i quali hanno portalo intelligentemente il loro Yalido contributo. A tutti ha risposto il compagno segretario con argo men tazion i chiare e concrete, precisando alcune inesattezze che nella foga delle perorazioni erano sfoggite ad alcuni interlocutori. In considera?.ione della tarda ora, la sezione decideva di riunirsi la domenica 20 gennaio, allo scopo di continuare la discussione e di stabilire un'ordine del giorno che rispecchiasse fedelmente la volontà di tutta la sezione. Anche Ja seduta di domenica 20 gennaio è stata ben frequentata. Furono svolte tutte le tratlande rimaste in sospeso e dopo una viva disclL5sione è stato approvato un ordine del giorno favorevole all'ex unità d'azione e di fatto,, dei socialisti coi comunisti. Noi ringraziamo il compagno Paolino e la Commissione Esecutiva della nostra Federa2ione consci del pericolo che rappresentano per l'avvenire ,del Partito stesso gli sforzi di alcuni membri dirigenti per fare accettare l'adozion<> di uno statuto antidemocratico del Partito, invitano i compagni socialisti, riuniti nel Congresso di Zurigo, ad adottare una mozione che riconfermi i sentimenti comuni ai compagni della Federazione Socialista Italiana in Svizzera: sentimenti cli profondo at_taccamento ai principi democratici che costituiscono una gloriosa tradfaione del nostro Partito; chiedono che il compagno incaricato di rappresentare la Federazione Socialista Italiana in Svizzera al prossimo Congresso del Partito in Italia, sostenga, davanti ai, membri convenuti, il punto di vista suesposto. (E. Jacchia). E' stato infine incaricato di rappresentare la se2io~1e di Ginevra .al prossimo Convegno. il compagno Jacchia. N. d. R. - Per dovere di obbiettività diamo volontieri pubblicazione di due ordini del giorno proposti dal compagno Sacerdote e respinti dalla Sezione in alcuni punti particolari. 1. La ■ltaazlone polltlea attaale (No. 2 al/'o.d.g. del Convegno) Della tragica situazione in cui si dibatte l'Europa ed il mondo i soli responsabili sono il fascismo ed il nazional-socialismo. Per noi essi non sono stati un semplice episodio della vita dei popoli, ma l'espressione della volontà di dominio e di sopraffazione di una classe su di un'altra, di una minoranza su cli una maggioranza. Non avendo saputo risolvere i problemi del lavoro .e della produzione, dando ai popoli la vera libertà e la vera democrazia, la classe borghese capitalista ha esaurito la sua funzione storica di classe dirigente, che la rivoluzione liberale del XIX secolo le aveva lasciato in eredità. Perchè alla vittoria militare succeda una pace vera e duratura, è necessario che, al di là delle frontiere, l'Europa ritrovi la sua unità - che non può esprimersi in blocchi opposti di potenze e di interessi - ma deve realizzarsi sul piano cli una federazione cli popoli liberi. E' necessario dare vita ad un ordine nuovo, dov.e si esprima la volontà e si concretino gli interessi della classe lavoratrice e produttrice, ponendo il capitale al servizio del lavoro. La soluzione del problema economico, in tutte le sue fasi, dalla produzione al consumo, e la soluzione del problema politico, sono interdipendenti. Ogni regime che assicuri la libertà politica, senza la giustizia e l'eguaglianza economica, è destinato a fallire. BibliotecaGino Bianco Attraverso un'opera di .elevazione ed educazione. di formazione cli coscienze e cli intelletti, cli azione e cli lotta il socialismo solo potrà permettere al lavoratori 'di conquistare la loro libertà cd indipendenza. (Sacerdote C.} z. La altaaslone polldea In ltalla (No. 5 all'o.d.g. del Convegno) Tutti gli elementi della situazione politica in Italia dimostrano quanto il fascismo, pur vinto militarmente, sia ancora impregnato nello spirito e nella mentalità di troppi italiani. Attorno alla monarchia, sua complice e prima responsabile delle disgrazie del paese, gravitano tutte le forze 'della conservazione e della r.eazione, da quelle che esprimono gli interessi dei latifondisti del sud e degli industriali del nord, a quelle che si cristallizzano nella mentalità e nelle abitudini dell'alta burocrazia e dell'esercito, fino a quelle, apertamente dichiaratesi, del qualunquismo. Nel tentare cli addebitare al popolo italiano i delitti della monarchia e del fascismo, nel tentare di screditare tutte le forze politiche sinceramente democratiche, ed in particolare i partiti operai, esse non hanno altro scopo che quello di salvare i propri privilegi, frenare l'epurazione, ritardare la Costitu.ente, prima tappa del processo evolutivo verso quella democrazia popolare e progressiva che realizzerà la Repubblica Socialista dei Lavoratori. In queste particolari condizioni, tutte le energie dei nostri militanti devono essere impiegate ad un potenziamento del Partito, sì da fame il rappresentante dell'intera classe lavoratrice, la forma di rigenerazione della società italiana, l'elemento capace di intervenire, con successo, in ogni fase della evoluzione politica ed economica. Gli ultimi venticinque anni hanno sufficientemente dimostrato come ogni scissione della classe operaia abbia valso in definitiva alla reazione. Noi consideriamo la sua unità altrettanto necessaria, quanto l'educazione e la preparazione dei lavoratori. Il Partito deve tende~e a realizzarla e fame lo scopo ultimo della sua azione. Riapproviamo quanto affermava, in merito, il manifesto della direzione del Partito del 10 dicembre 1944: « più essenziale ancora per la emancipazione delle classi lavoratrici è il dovere dei militanti socialisti cli rafforzare nella solidarietà di classe, pur nella comprensione delle rispettive posizioni, i legami di fraternità che li uniscono ai militanti comunisti, sotto l'egida di un patto d'azione che è e rimane costc\nte ed essenziale norma della nostra politica». Riconosciamo perfettamente come il problema deL 1a tus1one ctel Partito Socialista col Partito Comunista sia, oggi, prematuro. Questo problema, che sotto parecchi aspetti è un problema europeo, non deve essere accantonato nel nostro spirito, ina considerato e studiato nelle sue possibilità pratiche, che salvaguardino la tradizione, la fisionomia particolare e la struttura essenzialmente democratica del Partito Socialista. La fusione dovrà sorgere spontaneamente dal basso, quando i militanti dei due Partiti sentiranno intimamente di servire una stessa causa e si saranno reciprocamente provati attraverso l'unità di azione, che mette in luce gli uomini, i metodi ed i sistemi. • (Sacerdote C.) CJhla■se Sezle■e 1o~lalfsta lt1ll1■a Con la partecipazione di un compagno della Commissione Esecutiva ha avuto luogo una sera della scorsa settimana la riunione della sezione del P. S. I. di Chiasso. Nella stess;a si è discusso ampiamente in merito alle trattande che saranno discusse al congresso federativo del 3 febbraio p. v. e su argomenti di ordine pratico. La scelta dei delegati per detto congresso sarà ,pertanto fatta in occasione della prossima assemòlea, alla quale sin d'ora si raccomanda ai compagni di voler partecipare puntuali e compatti . UmbertoCalossoe la Svizzera Il compagno Umberto Calosso testè nominate, direttore del quotidiano socialista di Torino « Sempre A vanti », nella cui sede appunto ci siamo Jncontrati, nell'esprimerci tutta la sua simpatia per la Svizzera, per l'opera altamente umanitaria in favore degli oppressi e dei miseri che il nostro paese sta svolgendo, ha voluto ricordarci il breve e gradito soggiorno tra di noi, particolarmente in quel di Fusio. (Federalista convinto, il compagno Calosso, nel primo editoriale da lui pubblicato, ha esplicitamente e chiaramente prospettato, queste sue vedute auspicando per l'Italia una federazione simile a quella elvetica). Vivissimo è in lui il desiderio di poter {itornare tra di noi per un soggiorno che vorrà essere di studio e di cordiali contatti. Inoltre nella sua qualità di Commissario della Dante Alighieri (carica che in questi giorni è stata assunta dall'on. Orlando per l'impossibilità del nostro compagno di mantenerla in uno con fa direzione del quotidiano soc_ialista) ha inteso pure esprimerci la speranza che questa associazione che il fascismo aveva completamente assorbito, ora che è ritornata un organo democratico e di cultura abbia a riprendere l'antic~ splendore tra gli amid della nostra bella lingua. N. d. r. - Possiamo senz'altro assicurare che il desiderio del compagno Calosso (notissimo anche per chi non lo conosce personalmente, per le .sue quotidiane trasmissioni al microfono di Radio Londra e per la ripercussione avuta fra gli italiani in Svizzera, della sua visita al Papa), è anche il nostro di averlo presto qui a Zurigo, cosa che ci auguriamo awenga molto presto. - IIMattore : l r I I Il Va 11 r . 2.,., l
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