,, B CRONACHE DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA. fascista furon~ molti glii italiani che rimasero fedeli al vuro spirito del Risorgimento. Grazie anche alla eroica azione della Colonia Italiana Libera noi possiamo Of?gi rivendicare la contiinuità di ideali fra il Risorgimento e la nuova Italia democratica di cui è certo strenuo e nobile campione Ferruccio Parri. ZIJBIGO Conferenza IJanewaselnl sull' ltalla .\fa. fare un11.contabilità, esporre oggi delle cifre. C\'identemente è ozlo,;o. Le cifre non contano. !11 politica contunto soprattutto gli lmponderabil: e nell'aria tutti l'a,·evano ~ntito, lu im!)atlll e la fiducia era per il Partito 8ociuli tu. ~Iarte<lì G ottobre, otto gE auspic:ii della «C'orùa Frate :> di Zurigo, alla C'usa d'Italia, il compagn•1 Canernscini ha parlato . u la: « Situazione p'•l!ti<·.i ,·engono i truiti al olo scopo di creare unu ntlida difesa alla monarchia. Le possibil:tà della ricostruzione democnttica . ono tante; si la ,·ora con fede indubbia e C'0n volontà uelle i ·tituzioni prodnc!,tli e comunali, e QUP· sto lèwo1·0 è effettuato da gente di"po·ta a tutti i sacri(ici. Ci ·urà qualche errore, ma l'esperienza ,·erri\ e premierù que~li uomini che l11tnno per 2,i anni re :stito al fasci mo. Dopo aYere io...-iato a nome di tutti un aiuto memore ed affeltuo o all'illu tre capo di questa Colonia Agg. Egidio Reale, che fu empre infaticabile e profondo a ert0rc di quegli ideali, il Console Generale termina il uo di cor o con quein Italia:>. Il conferenziere, ottimamente pre,,entato ù11ll':1c1:. co Vollì del Partito d'Azione, hu voluto conferin' il carattere di relazione alle numerose impre,s:oni ritenute durante il . uo recente ,·ia~~io in Itnli:t. L'Italia, si trova attualmente nelhl situazione pa· n1dossale di e sere p1·aticamente allNtta II chi tPOr:cumente donebbe essere il nemico. La n<,11 a,·,·<'- nuta conclusione della pace e le condizioni d',trmilizio tenute egrete, hanno contribuito a J.ietlarP il p11ese nella confusione e nell'incertezza. L,1 rirn· luzione che era in corso e che tante speranze 11\·e,·a o!len1to è stntu interrotta dall'arrirn de: co--\ detti all~ati. E' stata l'imposizione alleata che hu costretto il C.L.N. al compromes o con il governo. Qhe non e1ia, che ndn è e che non è stato mai L._1 espressione della volontà popolare. L'attuale go- ,·erno è quindi la ri ultante di questo comprnmesso. Qui l'oratore s: domanda: co 'è ii Go,·erno Parri? 1'J ri ponde che il governo Pa rri .) un go,·erno di cO!.liizione composto dai G partiti del C. ùi L. "N. C'è ancora il Partito Repubblicano che non parte<:i· pa alla coalizione governat!va, per mantenere fedt' ai uoi prlncipii elle lo (Portano naturalmente ali:1 opposizione dichiarata alla monarchia. F,• la posiz.ione politica. del Partito Re~lubbl:cano. In ste;:,;i1 che a,·evano a sunto i partiti del C'. di L. :--. prima dell'arriyo di Togliatti 11Roma. E' noto il colpo cli testa di TogliuW elle costrinse i partiti al compromesso, facendo intendere che la conseguenza imme<liata della non accettazione della sua politica anebbe significato il dissolvimento del C. di L. X. Nel governo tutti i pal'titi sono rappresentati con purità di dil'itti, ed è pacifico elle i grandi partiti di massa sono svantaggiati dallu situazione. Le de· c:sioni del goV"erno sono valide soltanto quando lu unanimità !PUÒ essere raggiunta. Di pi·~ ogni decisione goveroatirn è subordinata al beneplacito delle autorità alleate. Il governo è quindi soltanto un·ombrn di governo. E questo è uno dei mot:vi più im portanti per i quali il problema dell'e~>Urazione non è stato t'iSoito. Il governo Parri ha del resto uno scopo molto limitato ehe si riduce in ultima analis: a llu preparazione della «Costituente». con la quale si uscirà dall'equivoco dando allo stato una uuo,·.1 struttura. :\lonarchia o repubblica? Socializzaz:one o economia pl'ivata? C'è chi si augura una soluzone e chi Si augura l'altra. Industriali che non prendono nessuna iniziat:va perchè non hanno fi(jucia nell'an('- oire; agitazione fra le masse operaie che non sono più disposte a dare tutto per rimanere con un pugno di mosche in mano. I ,,.randi prob1emi sono posti sul tappeto: riformJ agra0 ria, riorganizzazione dei poteri ei vii! e giudlzari. Riorganizzazione delle province e de: comuni. L'accettazione del ~tere a queste condizioni non è stato forse un errore? Secondo Canen1sc:ni non è stato un errore. E' molto importante essere al potere quando sl decidono le elezioni. ~ elezioni erano previste per la fine del 1945, e avrebbero dato il governo che la volontà popolare avrebbe desiderato. :\la le forze reazionarie, che sono tutt'altro che morte, hanno volato e in parte ci sono riuscitP. a ritardarle, appoggiandosi alle truppe di occupazione. E qui vengono logiche le seguenti considerazioni. Le promesse degli alleati banno illuso il popolo italiano. Gll alleati dicevano: Mussolin! non è il popolo italiano. Gli italiani Si liberino di :\Iussolini e noi dimostreremo 1a nostra amicizia ·e daremo Ja libertà, il benessere e l'indipendenza. La realtà è ·tata ben diversa. Gli alleati non hanno dato nulla. ll popolo italiano dai liiberatorl as::>etta unco1·a la L:bertà. Venti anni di fascismo, una guerra perduta, 01 una pace elle non viene, sono fattori che non serrnno certamente alla formazione della coseienza sociale del popolo. 11 popolo italiano è stato deluso anche dal C. di L. N. che non ba saputo dare quello che virtualmente era impossibile potesse essere dato. L'impreparazione alla vlta politica e la mancanza di senso crltlco sono evidenti. Apatia e scetticismo si risolvono nella formula dell'« Uomo Qualunque>: Si stava meglio quando si starn peggio. Non si riconosce il valore della moneta. :-;on esiste la possibilità di concludere dei trattati commerciali. (Esempio: Un industriale svizzero che si era recato lo Italia e aveva trattato un uffure per un certo quantltat!vo di merce, si è visto offrire, qualelle settimana dopo, da Londra, la stessu merce, con l'!ndlcazlone che l'affare lo Itulla non avrebbe 'Jotuto essere concluso). · CQoclusione: gli alleati sono in Italia, sopratutt,, per fare i loro propri affari. Ii fallimento della Conferenza di Londra ha !nf!uito negativamente sulle sorti dell'Italia, dn questo deriva li ritardo della formulazione dei trattutl di pace, che in un modo o nell'altro aHebbero permesso 111ripresa della vita nel paese. E fenomeni cur!osi del malcontento sono il <llscor- :;o Xitti 11Napoli, il Manifesto Oriundo Nitti e Cr'lce in nome del Liberalismo. Fenomeni destinati a esaur!rsi nel nulla se soltunto si pensa che la dottrina è forza e vulore soltanto qunudo è in grado di poter guidare 1'111ione. E proprio non pare che il partito liberale che non ha Ql)posto nessuna resi· stenza al fasclsmo e che auzi lo hu ap'.)oggiato, possa oggi dire o insegnare quulche cosa. Centinaia di migliaia di persone sono senza tetto. A Milano malgrado l'introduzione della coabitazione obbligata esistono più di 40.000 lndiv!dul senzu dimora. A Roma la sltuazlone è identica. E la speculazione crea maggiori d!fflcoltà, di quelle che surebbero in realtà, ae l'abuso grave non esistesse. Il malcontento è vivissimo e non iblsogna affatto meravigllarsi se sl riversa sul governo. Non bisogna credere però che in Italia la situuz:one sia plù grave che negli altri paesi. Slcuramen· te è uguale 11quellu di Francia, forse migliore di quella di tanti altri paesi d'Europa. Si dice che gli alleati non se ne vanno perchè dopo la loro partenza snrebbe irnmediatu la guerra civile. Non è vero. E non è vero nerumre la voce che \·lene d:ffusa ad arte che li po::>oio sia armato. In Italia soltanto la reazione è armuta. Perehè non ruol mo rire. I partiti democratici che hanno tutto il consenso del popolo non hanno bisogno di essere armati. Intanto è evidente che Il sabotaggio dell'azione governut! va vleoe effettuata dal Partito Liberale e dalla Democruzla del Lavoro che mirano a un:i crisi governativa. La burocruzla è quella di prima. Il personnle è Identico e 1 ministeri plù importanti sono dlrett' da reazionurl. Il Ministero della guerra è monar1 chico e azionurlo. I caraoin!eri sono reclu a · ~1 Iutnnto lu reazione si fa pale.w. ~lanifeslazioni mon:trc:hiche ,·engono liberamente or!{nnizzute. I cnSi di distruzioni e di as'alti a!le sedi dei panili di ·inisu·a ono purecclli. La parola d'ordine lanchtln da •rogliatli e da Xenni per hi fusione dei due pani ti proletari è 'tata un gnn·e errore l)Olitico, in quanto non ha compreso lo svilu,ppo della itu:17,ione inglese e Crnn- <:ese. Que to dal ,unto di ,·ista internazionale. La trn:tà della clas;-e opernia è e(f ttuata nella C'on.fedentzione Uenernle ùel Lavoro. L'unità politica della eia se è un'al tl'll co-a e 1>er intanto da e-,cluder. ·1 fo se ·oltanto perchè i democri,;tiani non fa· ranno mai pnrte di un grande partito ocialista. Evidentemente l'unitù d'azione an-ebbe donno b,1stare. enza contare le differenze iclcolo1riche (' tattiche che dlffereuz.iano i socialisti dai comunisti. Bastu guardare alla mentalità che è ben dh·ersa. La struttura del Partito Sociali ta è democratica. Quellu del Pnrtito Comunista è autor:tarin. Di più il Partito Sociali-ta ,·uole e tle,·e e::-serc un partito indipendente. li Partito Comuni ·ta è innice legato agli intcres ·i della politica sov:etica. l ~oc:ialisti sono 1>e1·una fe<lernziooe tli stati. Ques1,-,. dice l'oratore, sono delle semplici c:ousrntazioni; asiiìOlutamente uon ,·ogliono essere una critica. Il Partito Comunista non t' più quello del 1920, quando la democrazia era un pregiudizio bor~hesl:'. Oggi Il Partito Comunista ha cambi11to. Oggi è un :)artito democratico, che molto facilmente si accorda con ii comprome so. Se la parola d'ordine dellu fusione è stato un errore, lo è . tato ·opratutto per il l'a rtito Socialista che è ;:ta to cd è il Partito Yerso il quale guardavano e guardano h' masse. Oggi l'Europa è lurgamente orientata verso la democruziu. Era do,·e1-e dei socialisti ital:ani di com::>rnnde1·e l'alto significato del compito storico che si presentava al Partito. Una politica soc·iali ta chiara, senza possibilità di equi,·oci, particolarmente basata sull'unità d'azione con gli altri partiti della deruocrnzia avrebbe ine,·itabilmente fatto "nt· vitare intorno al Partito ocinlista i democratic'- cri•·tiani, i ·ocialisti del partito d'.\zione e gli ·t~<:-:1 comunisti. Bisogna riconoscere però che il Partito Socialista per la sua tessa natura eminentemento democratica è stato gra,·emente snrntaggiato in p11rte01.a di fronte al Partito Democri-tiano, il quale aveva giù da anni i uoi quadri pronti, inseriti nelle varie organizzaz:oni cattoliche; al Partito Comunistu che si era particolat·mente affermnto ne: periodo clandestino e che ~nza dubbio posseùern sollcliti\ di quadri e p('rfetta rliscjpl:nn di militanti. r.;· ancora pos·ibile che le classi, IP istituzioni responsabili del fa ci mo, della guel'ra e ciel clisnstro • rima11gano ancora ulle stc ·se posi?.ioni? . 'o; la Repubblica. la Libertà, il • oc::ali mo ono i se~ni sotto i quali il popolo laYoratore p·,uleciJperit, ~ giù partecipa, attiramentc, con sicuro senso di responsabilitù, al grn,•e compito della riC'ostn1ziont' e della ,·i ta nazionale. Il :>UbbEco numero o e corretto, ha se~uito eo11 1·ivo intere . e In esposizione seropli;;<' e <-hiara del nostro compagno e ba tributato alla fine un caloro- -o e prolungato applau o che rnleva ·opratl11tto :fr gnificare l'adesione alle condu-ioni politiC'he clw sono stnte indicate. Commissionelstcotlva Lunedì, convocata in seduta straordinaria, la Commi siine E ccutiva ha ri,·isto la posizione politica e mol'ale della Federazione. Preso atto della neces i,tà di co1wocare il Convegno della F'e<:lcrazione, necessità indicata anche dalle :ri· chieste che parecchie czioni hanno fatio perv·e. nire, ha dE-C1so la convocazione del Convegno. La C.E. invita tutte le sezioni. tutli i gruppi e tutli i Cf>mpagni isolati a prenderne buona nota. I La data, l'ordine del giorno e altri dettagli verranno comunicati per circolare. La C.E. Stzlt•oe Socf 11ista Domenica, nella ala ttperiore della Coopera• tirn, si è riunita la ezione ociaLista. Dopo av<'f trallati alcuni particolari d'ordine organizzativo e amministrativo, è stata di cussa la siluazionf' italiani e ha pecialmentc interessato la chiarificazione avvcn~ta in seno al Partito con l'ultima convocazione del Comitato O!ntral~ a Roma, la quale_ ha dato seguito all'accettazione a grande maggioranza della mozione Morandi. Pcrtini, Silone, per una maggiore democratizzazione del Partito. All'unanimità la ezione ha deci o di iuvitare la e.E. a YOler studiare la possibilità della conv~zione del ConYegno della Federazione. E' lato pure deci o di riunire ua ezionc una Yolta ancora nel con:o della prossimu settimana te commo e parole: < Ho la più grande fiducia in voi e YOi potete a,·er fiducia in me. Io credo nella libertà, voi aYete combattuto per la libertà. Consideratemi come ,·o lro amico. l cl giudicarmi dimenticatc,·i in un primo tempo della etichetta e qualitù di Con olc e quando anemo laYorato in ieme per il bene e per la resurrezione dcll·rtalia. en·cndo nell'opera ardente ed umile di tutti i giorni la causa dei no lri immortali ideali, non in a tratto ma in concreto, allora potete anche ricordan·i cne chi ha agito co ì accanto a YOi, intcrprelr dei ,·o tri sentimenti e delle vostre a pirazion1, e il Yostro tcs o Console Generale, che non a nà perciò demerita lo della vo tra fi_ ducia." .!UlvUà colforali 1umerosi compagni banno assi tito sabato. 27 ottobre, .alla ripresa dell'attività culturale del- !' Associazione Dante Alighieri, con ,un'interessante conferenza del dott. Platzhoff-Lejeune su Giovanni Andrea cartazzini, celebre commentatore di Dante. Il conferenziere ha fatto una dettagliata biografia dello Scartazzini. pastore, originario del Cantone dei Grigioni e che visse quasi du eremita, presso la sua parr<><:chia, in uno sperduto villag~io di montagna. Pur senza aYere avuto la po sibilità di frcquentare le biblioteche e di recarsi sovente in Italia, i suoi studi su Dante e il suo commento alla Divina Commedia. costituiscono. ancor oggi, un preziosissimo contributo alla divulgazione e comprensione del nostro massimo poeta. Domenica, 2 ottobre, ha avuto luogo l'assemblea del Circolo Operaio « La Seminatrice». Dopo avere ammesso nuovi soci. i nostri compagni hanno deciso di organizzare il 10 novembre una serata familiare con tombola e trattenimenti vari, allo scopo di alimentare il fondo sociale. La MANIFEST~ZIONE DELLA ,,COLONIA LIBERA" 1 assemblea ba udito una bre...-e relazione stù lavori ,·olti dal congresso delle Colonie Italiane Libere e sugli ordini del giorno votati. E'. stato. in seguito, esaminato il problema di trasferire la sede sociale in un locale che risponda meglio alle esigenze del Circolo ed a quelle di tutte le associazioni italiane. Sarà perciò creata una Società Cooperativa, affinchè i soci abbiano l'uguaglianza di diritti. quale che sia la loro parte di lavoro e di capitale. Il pro!!'etto verrà elahorato dal Gruppo di Azione Sindacale e Cooperativa e sottoposto poi al Consiglio della Colonia Libera per l'a !tu azione pratica. Domenica, 4 novembre ha a n1 lo I uogo una grande manifestazione per l'unità della Colonia Libera Ituliana. «Libera Stampa» ha pubblicalo un ampio resoconto di tutta In manifestazione. 1Per mancanza di spazio ci limitiamo a pubblicare un riassunto del discorso pronunciato dal Console Generale compagno dott. Rotini. Rispondendo al Presidente della 'Colonia Libera Prof. Chiostergi, sui problemi ria quest'ultimo cnn franca alta passione agitati, il compagno Rotini confessa di trovare in se tesso non poche difficoltà per stab~lire una continuità o un'armonia fra il mondo di sentimenti e di oricntumcnti che egli porta con sè, come messaggero di Roma, e la situazione ancora oscura che ha trorn to qui nonostante la fervidu e benemerita azione della Colonia Libera. E• vero, egli dice, che questa riunione è sorretta dagli spiriti di libertà. Qui non si Yedono divise guerriere .. aiuti fa cisti; nessuno è convenuto qu~ r:spondendo ad un minaccioso biglietto. Manifestazione, quc la, di uomini liberi, non sinistra mascherata di chiavi. Se è vero che la libertà si perfeziona e si affina mediante i) suo uso, bisognu ripetere spes o queste riunioni per potersi meglio conoscere e per poterci sen lire più profondamente solidali nel fen·ore delle opere e nel culto sempre più nobile ed alto della religione della libertà. Io riconosco francamen le che qui è d'uopo ancora discutere e lottare per affermare e far trionfare e diffondere nel cuore delle moltitudini l'insopprimibile esigenza della giu tizia, dal momento che tro,·iamo tuttora in atto una opaca, una sorda, una tena.cc resistenza Egli dichiara di aderire cnza riserve alle giuste r:chicste formulate da tempo dalla Colonia Li. bera. Anche se avesse avuto pressioni e i truzion.i iJl senso contrario (ma non ne ha arnie) egli non potrebbe agire differentemente, non potrebbe vr. lare il suo pensiero. IC'è una situazione che è simile a. un fiume rappreso, pietrificato. Una cri• stallizzazione che ha fermato la benefi<:a azione della Colonia ancora sulla lettera ~ Egli depreca l'e,·eo tuaJità che l'epurazione pos. sa r:sohersi anch'essa in una menzogna. Tutta la vita italiana fu a causa del fascismo una fondamentale menzogna. La ribellione non potè in un primo tempo esplicarsi che sulle alte cime del pen iero allorchè la chiera dei più nobili pensatori italiani\ uvversi al fascismo e che avevano raccolto l'eredità di Vico, di IIegel, di Marx. elaborarono un concetto della libertà che dovrà operare non soltanto in Italia ma in tutte le nazioni civili. Ne1 frattempo i giovani i rodevano il fegato aspettando la so pira la liberazione. < Quante volie abbiamo invocato non il giorno della ven_ della, ma quello della re urrezione, il giorno del Signore>. E quel giorno Yenne, con la ,,ittoria delle urmi dei popoli che eppero cri,·crc ulle loro bandiere il nome della libertà. Essi Yinsero non pe1chè avessero supremaz:a di beni materiali, che sono sempre qualcosa d'inerte, ma solo per il fatto di avere a sociato alle ragioni della loro esistenza la cau n dell'universale libertà. Fu perciò che essi vinsero nella lotta contro il pagano mostro nazista. E in nome della libertà noi dobbiamo oggi invocare' l'unione non sotlo forma di sterile compromesso ma partendo dalla premessa e dal ricono cimento della parte prcziosn avuta dagli Italiani Liberi nella comune lotta. Mentre il fase: mo si faceva tronfio e icur 0 degli applausia dei riconoscimenti, degli allctlnmen. ti di molti eminenti uomini di tato stranieri, siete stati voi, Ttaliani Liberi, che avete tenuto alla la baudiera della libertà e dell'onore nazionale E' soprattutto per merito Y0 lro lecito tabili~ oggi un puragone a ,·antaggio della Nazione italiana tra il fascismo e il nazi mo: ·ott() l'impeto del nazismo tu tli i tede chi i tra formarono in bestie cu in macchine, montre c;otto la pre ione CERCASI GERENTE per spaccio viveri, conoscitore perfetto nel ramo VINI • SALUJM:I e COLONIALI parlante tedesco ed Italiano. - Stipendio buono, assicurazione vecchiaia, entrata a convenienza. Offerte con referenze alla Società Cooperativa, Wlnterthur W 1JNTEBTBIJR I compagni della sezione socialista cerchino di non mancare ulla prossima assemblea che si terrà domenica 18 novembre, alle ore 14, nel ristorante Cooperativo. FINEDELL'ANTH.L(RlfAIJSMO Pietro Nenni, ne11a sua relazione al Comitato Centrule del Partito Socialista, parlundo dei rap porti con gll altri partiti, ha affermato: « Per no: si pone il problema dl andare incontro all'ala '.)iù arnnzata dei cattolici dicendo elle la libertà di cosc!enza è per noi sac1·osanta, che la repubblica che vogliamo sarà laica ma non anticlel'icale, che la libertà di ipen iero, della pal'olu, della propaganda hanno in noi dei difensori accaniti, che non aibbiamo lottato 25 anni contro la d!ttatura .fascista pensando a nuoYe dittatul'e, ma alla libertà>. Repubblica laica, non unticlerlcale. Perfettamente d'accordo. Il vecchio anticlericalismo è morto e sepolto. Il tempo degli assalti alle processioni, dei disordini ai funerali d'un Papa, è finito" per sempre. Xon che non vi fossero, dell'anticlericalismo vecchio stile, a parte gli eccessi nei fatti e In volgarità nelle parole, piegazioni plausibil! ed anche qualche giustificazione. 'l'ro:;>po uncor' vivi e brnciuntl erano i ricordi dell'attegg!amento della Chiesa, del potere temporale, del clericali. mo in genere uvyerso al Risorgimnto ed all'unità della patria. Le eccezioni degli Ugo Bassi, dei fra Pantaleo, dei padr! Gavazzi, dei don Verità, dl tuluni sacerdoti di Lombardia e di altre regioni italiane i quali seppero mostrare il loro coraggioso ,patriottismo furono, appunto, eccezioni ad una regola dl austrlacantismo, di devozione ai Borbon: di Napoli ,di Parma, ai til'annelli degli nitri stati in cui eru divina l'Itnlia. E i popolani di Roma, di Romagna, delle :\Iarche troppo a,·evru10 ancora negli occhi la ci,wa Yislone del malgo\'er-no pont!ficio. :\fa tutto questo appat·tiene ormui ad un pu: ato ùefinlU,·amente morto. I veri, i sincert democratici di tulle le tende07--e, e perciò ancbe di quella eristiana, hanno un magn!fico terreno comune sul quale lavo!'arc e lottare, se occorre e quato occorre, ,er il bene dell'Italia ricostruita materialmente e, ancor più, morahuente, per una graduale, non tumultuarla nè disordinata, ma incessante ascesa del popolo verso quelle mete di dignità civile, d: liberlà spirituale, di benes ere economico che il popolo, in omaggio ad un insowrimiblle pr!ncipio di giustizia ociale, ha il sacrosunto diritto di raggiungere. Niente anticler:calismo, dunque, ma, naturalmente, a patto che non siano i cattolici, a loro volta, a voler fai-e del clericalismo, a voler ri pettala per sè 1a libertà dl coscienza non amemttendola per o-Ji nlt1·1. Chè se questo avvenisse, fin!rebbero prop;io essi a risuscitare dalle sue ceneri il più attiYo, intransigente anticlericalismo.
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