Bi VOOI D1 ITALIA Il ronvrgoo drgli ,,Amici della Critica Sotiale ,,. Domenica 11 novembre, a Milano, nei locali della .Società Umanitaria, si è tenuto un affollato e animato convegno, di « Amici dei/a Critica .Soci.aie». Oltre duecento gli intervenuti, fra cui, oltre a una numerosa rappresentanza di Milano città e di tutti i principali centri de1ta provmc1a, erano presenti delegati dt molti Gruppi delle 1:'rovmc1e d1 l:'av1a, Verese, Como, Bergamo, Novara, Vercel/1, 1 orino, Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Alessandria, La Spezia, Firenze, e Roma. Molte anche le adesioni da città e provincie di cui i delegati non hanno potuto intervenire. A conclusione di un'animata e cordiale discussione è stata votata all'unanimità la seguente mozione: porto alla preparazione delle donne alle prossime elezioni; ritiene inoltre che il P.S.I., pur facendo accordi con altri partiti di schietta democrazia, sulla base non di formule vaghe, ma di comuni finalità concrete, e pur procedendo nella massima possibile concordia col partito comunista con cui ha più larga comunanza di fini sul terreno economico-sociale, debba, rinunziando ad ogni idea di fusione, assolutamente mantenere la sua autonomia, mercè la quale potrà farsi centro e perno di tutte le forze interessate e risolute al trionfo di una democrazia integrale, che non può essere se. non democrazia socialista; che il Partito, mentre si adoperi a rimettere in efficienza un sano moto cooperativo, dia intensa opera allo sviluppo e alla valorizzazione dèl movimento sindacale, cercando di stimolarne l'azione oltrechè al conseguimento di miglioramenti immediati; anche a più ampie finalità di redenzione del lavoro da ogni servitù e di pieno rispetto della sua digni- • là; tutto ciò peraltro senza compromettere l'unità sindacale della classe lavoratrice nella Confederazion~ generale del lavoro, la cui autonomia da ogni partito deve essere prontamente instaur~ta e rigi- -damente rispettata. . . Infine il Convegno, preso atto dell'impegno del Comitato Centrale di convocare al più presto il Congresso Nazionale del Partito, chiede che 'questo si aduni non oltre la metà di febbraio e sia fissato al più presto l'ordine del giorno e dato modo alle sezioni di esaminare e discutere tempesti~ vamente le questioni che il Congresso dovrà trattare. Sul prossimo numero pubblicherem·o una relazione dettagliata sul Conv.egno degli « Amici di Critica Sociale ». « Il Convegno degli Amici di Critica Sociale>), convocato a Milano l' 11 Novembre per cercare il miglior modo di contribuire a rendere più efficiente l'azione del P .S.I. U.P. diretta a super are la crisi che grava sull'Italia e sul mondo, e a prepararne la soluzione più vantaggiosa agli interessi della clas- · se lavoratrice e di tutta la popolazione; LA LOTTA PER LA COSTITUENTE dichiara necessario che il P.Sl., d'accordo coi. partiti socialisti degli altri paesi, attivamente si adoperi affincfiè alla recente ricostituzione dell'Internazionale· Sindacale dei Lavoratori, segua presto la ricostituzione, sul terreno politico, dell'Internazionale dei Partiti Socialisti che abbiano basi e finalità democratiche e sian liberi da ogni asservimento a qualsiasi governo del proprio o di altro paese; che detta lnternazionaliJ stimoli e coordini l'azione dei singoli partiti socialisti per elevare la politica dei Governi ad una visione sempre più largamente solidale degli interessi dei vari popoli avviando i rapporti fra gli stati verso la creazione di un vincolo federale; che in pari tempo il P.S.l. lotti e solleciti la se, lidarietà degli altri partiti socialisti per ottenere che all'Italia siano fissate le condizioni di pace (anch, per quanto riguarda le questioni territoriali), quali merita il popolo italiano per il suo generoso ed et f1cace contributo di sangue e di sacrifici alla causa comune della libertà; che allo spirito di giustizia e al desiderio di una pace stabile e sicura, siano ispirati i futuri trattati di pace nei riguardi di tutti i popoli. Nel campo della politica interna: il Convegno afferma la necessità di continuare con .fermezza la lotta per la convocazione della Costituente, resistendo ad ogni tentativo di limitarm. i poteri e di falsarne lo spirito e i compiti e respingendo ogni forma di referendum o di plebiscito, come incapace ad esprimere genuinamente la volonJ tà del paese; ritiene necessario che, per meglio indirizzare la azione del partito e per illuminare la coscienza del Paese, si studino e formulino in termini concreti le basi della futura Costituente e le soluzioni che essa dovrà dare ai problemi essenziali dell'ordinamento politico in termini concreti le basi della futura costituzione e le soluzioni che essa dovrà dare ai problemi essenziali dell'ordinamento politico l! sociale dlla Nazione (repubblica, riforma agraria, industriale, bancaria, scolastica, ecc.; che si vengano contemporaneamente studiando in forma organica, anche i problemi contingenti della vita naz{onale (ricostruzione in generale, epurazione, alloggi, approvvigionamenti, assistenza e comunicazioni, moneta e finanzà, ecc.) la cui soluzione è urgente, oltrechè per alleviare il disagio dei ceti più sacrificati, anche per combattere l'imperversante egoismò e malcostume, retaggio del fascismo, e i motivi di quel malcontento su cui cercano di fare leva i rl!sidui fascisti e le forze reazionarie per riprendere il governo della nazione; che si debbano, per la soluzione di tutti gli accennati problemi, formulare proposte precise (come opportunamente si è cominciato a fare nelle recen· ti sedute del Comitato Centrale del Partito), come base per un'azione di propaganda e di propulsione in tutto il paese e per eventuali accordi con altri partiti; a rendere più proficua l'azione del Partito per tutti questi compiti, il convegno, preso atto con piacere che le discussioni e deliberazioni della recente adunanza del Comitato Centrale dimostrano chiaramente come ai dirigenti del Partito si sia imposta la necessità di meglio adattare l'azione del Partito stesso alle condizioni ed esigenze dell'ora attuale, chiede: che (superato il periodo in cui poté essere inevi· tabile un'arbitraria iniziativa di singole persone) si instauri e si mantenga fermo nel Partito un indirizzi sinceramente democratico, chiamando le assemblee a deliberare e a segnare le direttive ai comitati e ai funzionari, il cui compito sia puramente ese· cutivo; si cerchi di mantenere salda l'unità del Partito, .. evitando di irrigidirsi su indirizzi esclusivi e accogliendo la collaborazione delle minoranze, le quali devono essere lasciate libere di propugnare anche pubblicamente le loro idee (pur rispettando nell'azione la disciplina del Partito) e sian chiamate a partecipare ai comitati e commissioni e a tutte le forme di attività, a cominciare dall'opera di pr~- paganda e di collaborazione ai giornali del Partito, e augura che a tali criteri si ispiri lo sta!uto definitivo del Partito, i cui progetti chiede sian presto sottoposti ali' esame delle sezioni; eh~ sia intensificata e meglio ordinata l'azione fra i giovani per addestrarli e prepar~rli all'~ttività c~e dovranno un giorno dare al Partito, e sia p~re_ intensificata la propaganda fra le donne e rmvzgorita l'azione dei Gruppi femminili, anche in rapQUANDO IL POPOLO SI DESTA ••• Non avessero sortito altri risultati, i grandi comizt di popolo, reclamanti la Costituente, che si sono tenuti domenica 14 ottobre in ogni citti.t, grande e piccola, ed in numerosissimi borghi <l'Ttnlia., avrebbero, quanto meno, dimostr<!,to tre cose: che il popolo italiano è maturo per la libertà, cioè, nell'ordine :politico, per la democrazia;· che le masse sono sempre sensibili al richiamo del nostro, e degli altri f>artiti di estrema sinistra; che la stragrande maggioranza del paese mole, a traverso la Costituente, un deciso ·cambiamento di forma di governo. Io intervenni al eomizio che si svolse in Piazza Santa Croce, a Firenze. E, nel contemplare con profondo compiacimento di cittadino - ,prima ancora che di uomo di parte, consenziente con l'anima di quella folla - la piazza gremita sotto la gradinata, in cima alla quale le bandiere rosse e tricolori l'acevan siepe davanti atl tempio sacro delle glorie d'Italia, facevo tra me un paragone fra lo spettacolo che mi staiva sotto ,gli oc· chi ed: un'altra semplice, ma solenne riunione di popolo, ·alla qualt:, qualche mese fa, avevo avuto la fortuna di assistere, nella civilissima Svi-z:zera. In un'altra piazza, press'a poco qella. -stessa grandezza, ma meno storicamente insigne_ di S. C1oce, a Glarona, ero stato spettatore d_ena. l,andsgemeinde, ammirando la serietà, degna delle lunghe tradizioni elvetiche di libertà e di ,tUlogoverno, con cui gli elettori avev.ano eserci~ tato il diritto di discutere gli affari del Cantone. Non posso speraxe che ill mio paese, nemmeno in un domani, qua.le io lo auspico, d'una C()Stitu{!one federale ,fondata su ampie autonomie rel?'ionali, adotti un sistema di democrazia come dioesi, diretta, perchè so ohe questa non può utilmente sper~mentarsi se non in particolari · condizioni ambienali, troppo differenti ,dalle nostre. Ma io mi domandavo, in Piazza Santa Croce. se davanti a quella massa di popolo che sapeva mantenere spontaneamente un ordine ,perfetto, non si sarebbero dovuti ricredere anche certi amici svizzeri i quali, I?OCO tempo fa, mi chiedevano, dubbiosi, se il popoilo italiano fosse già vera· me~te maturo per la repubblica e per la libertà.' Le imponenti riunioni tenutesi il 14 ottobre in queste bell~ piazze italiane, dove i ricordi del lontano passato costitu!,5Cono un auspicio per un avvenire che, dopo la tr0ippo lunga parentesi, .di quel passato sia degno, sii'fatte riunioni. dico, in cui si accomunavano operai ed impiegati, anziani e fanciwlli, uomini e donne, che avevano rinunziaAo aUe passeggiate festive a cui invitava il dolce sole autunnale, a,gli svaghi del cinematografo, <lel,le osterie, det caffè, delle danze, quasi a sfatare la diffusa leggenda d'un popolo, malgrado le miserie e le preocc.u,pazioni dell'ora, ancora eccessivamente goderoocio, devono aver dimostrato anche ai' ,più maligni, ai più scettici, ai più increduli, che queste folle, che nelila loro tot<1lità sommarono a m:illioni di convenuti, non sono nè plebi ineducate nè greggi tenuti insieme dal bastone di torvi pastori e dai latrati di ,prez• zolati mastini, ma formano un popolo oonsaipe· Yole del proprio destino. Un popolo, che risponde spontaneo al richi&II1.odi questi nostri partiti di estrema sinistra, i quali hanno sempre avutQ i1 compito e l'aspirazion~ d.'interpretare i bisogni e <l'incanalare ile legittime ,pretese dei lavoratori. E sia il benvenuto, accanto ai ipartiti social:sta E.' comunista, ed insieme coi vecchi amici repubblicani, ai quali fin dall'altro dopoguerra proprio io rivolsi un appello per una concorde opera po litica, quel ipartito d'azione,)! quaile ha dato .anch'esso martiri ed eroi alla riscossa ed alla li!>e· razione, quel partito che, trovando i proprii adepti s.peciulmente in quei ceti di lavoratori intellettuali, di professioni, d'impiegati,. i ,quali sop.~ fra le più' provate vittime delle angustie dell'Ol'a, ba voluto dimostrare, aderendo ai nostri comizi, che una è la causa di quanti traggono il loro sostentamento dalla loro attività, che una è, dev'essere, sarà la sincera democrazì,a. del •lavoro. Certo è che nella lotta istituzionale il Partito d' Aziqne è cordialmente vicino ai repubblicani• ed a noi. come disse a Firenze, con toscana arguzia, uno degli uomini maggiori e JI1igliori del Partito d'Azione !Piero Calamandrei, il luogotenente del re, aippo~endo la su.a firm~ alla l~gge che convocherà gli elettori per la Costituente, rHascerà ·1a quietanza ùel proprio li-cenziamento. Costituente, infatti, - ne abbiamo sicura fiducia, _:_ vorrà CO dire repubblica. Repubblica che, espressione d~lla grande maggioranza del popolo, e salvaguardata dalla vigile opera ed operosità dell'intero ,popolo, sar:à democratica, senza bisogno di ricorrere e s<:nza pericolo di degenerare in dittature di nessuna ~pecie e <li nessun colofe. Repubb.i.ica che avrà _ad essere federale, •perchè il federalismo.· non antitesi ma gaxanzia d'un.a più snodata e &incera uniti.i, è, a travers_o le autonomie regfon.ali e l'educazione del popolo all'autogoverno, la tutela più schietta .deHe su.e libertà. Molti oratori dei comizi del 14 ottobre h,rnuo · messo in guardia gli ascoltatori contro i conati reazionari che tenderebbero a frustare la vohn1.à della magg_ioranza, chè certamente repubbljrana. E 'Pi~ recentemente s'è letto in parecchi giornali 'la notizia, forse falsa o tendenziosa, che il luogotenente del re non firmerebbe la legge per ia convocazione della Costit.'uente, La firmi o non la (irrni, certò è che il ·,popolo ita'.li~no la vuole: ed il popolo l'avrà. Chi non ricorda qiei' versi, scritti da Goffre-: do Mameli su lo scorcio del 1847, che parvero il mazziniano squiillo deHe imminenti insurrezioni? 0tntava il giovane PQeta lig.ure: Quando il popolo si de,ta . Dio combatte alla sua testa, . la sua fòlgore gli.. 'c!à.. · L.11sua fòlgore: è una meta.fora? è .un'1perbole? Ma sì, a mailgrado della retorica, anche Ja fòli?;o:. re! Che se c_hi d1 ragione... intenderà ragione, · è possibile, è iproba·bilc, è magari aug;urabile ·- per, la pace tanto ne()C$saria alla :ricostruzione del paese - che il popofo, nel suo grande e sempli_c:è e generoso cuore, senta, pe_r chi se ne andasse· senza nemmeno tentaT di su.s~itare antinazionali reazioni. non cèrto della gratitudine, ma (me lo ]~scino dfre quegli aD?-ici più... giacobini cli' me, ~be milita.no in quasi tuttii i partiti), un po' d'indulgenza. Se no - potremo ,proprio dire con un motto. che fu caro al Mazzini - se.no, ne. . Alessandro Levi. Lav•raterl. Ualla■I IÌI fra■~la ROMA, novembre - Il Lar:>0ro pubbhca una interessante corrispondenza da' Parigi nella quale è detto che « è attesa a· Parigi, una delegazione italiana incaricata di negoziale un aàlordo simile a quello che fu concluso dopo la ,guerra 1914-1918. Quèsta delegazione tratterà delle condizioni per la venuta in Francia ·di 600-700 mila lavoratori italiana incaricata di neroziare un accordo simile Una prima presa di contatto avrebbe già avuto' luogo tra ~l ministro del lavoro francese e l'ambasciatore d'Italia. Le federazioni di mestieri interessate non si oppongono a questa immissione di mano d'opera, ma chiedono delle garanzie ,perchè questa mano d'opera non serva a rinviliTe ' salari; la Federazione dei minatori, ad esempio, pone come condi- . ziòne <si1nequa non,. una soluzi.one soddisfacente allt; condizioni dei minatori, i quali non godono ancora tutti i vantaggi accordati agli operai delle altre industrie. Gli ambienti s~ndacalisti francesj pongono come condizione essenziale che i nuovi immigrati godano .dello stesso trattamento riservato ai lavoratori francesi. ' L'organismo unitario dei democratic.ii italiaini in Francia, <L'Italia Libera ~. che ha discusso il ,problema nel suo congre!ìSOdel settembre scorso, sta interessando tutte le sue 5ezioni periferiche .perchè < risolto il problema di fondo > i nostri connazionali costretti ad emigrare trovino nei,· vecchi emi,grati l'accoglienza · e l'atmosfera che renda loro meno dura la lontananza della patria. U■ p■ss• •• Sar11atptr l'tspalsl,■e·· •~111 Italia■~ dalla Ta■l~la ROMA, novembre. - n · ministro degli ester~· De Gaeperi, appena informato dell'espulBiòne di 1096 capifamiglia dalla Tuniaia, ha· datò disposiizioni al nostro ambasciatore a Parigi, Saragat, di prendere contatto èon il. governo . francese . p'er segnalargli le_ ripercussioni poco favorevoli che la decisione pre.sa dalle autorL tà della Tunisia ha suscitato in Italia. CRONACHE DELL'EMIGRAZIONE TALIANA BIBNII.B ·p•lt■lca Questa volta saremo brevi, e prima di tutto vogliamo indica re che al nostro invito di rispondere seriamente all'accusa dl non aver convocato l'assemblea ,er nominare il delegato al Convegno di Lugano, !l corri~ondente del « Lavoratore>, da ,Bienne non ba mRl dato una risposta, mentre il segretario -della Colonia Libera signor Grisoni, ln un:t cortese lettera di chlarifi,caz!-000 ha scritto lett~ ralmente quanto segue: « In rlguardb alla nomina del delegato per il Congresso Federale delle C.L.I. a Lugano. indico che uon sono stati i « tre grandi> che hanno preso la de<tlsione,essendo la scelta stata fatta dal C9mitato Hl completò, :1 quale· Comitato è composto di 7 membri ). Precisiamo. una volta per sempi·e che i delegali ai congressi e ai convegni debbono essere nominati dall'assemblea generale e non dal comitato. Questo è un criterio fondamentale per ogni organizzaz:one democratica. Qui la nostra accusa di autoritarismo è pienamente- giustificata. Per q'uanto riguarda i compagni Merazzi e D'A· gostin.i riconfermiamo loro pubblicamente la nostr.:i. stima e la completa fiduc:a del Partito Socialista e della Redazione -dell'«Avvenire dei Lavoratori>, respingendo nel contempo energicamente gli insulti con i quali il corrispondente del «Lavoratore> h:.t cercato di colp:rli. ID -a,~ndoCìi detto -con·ispondente rim·iato al giudizio ,dell'amico. prof. Schiavetti, appl'Ofittando di un viaggio fatto u1tlmameote a 'M:lano abbiamo ~- guito il suo cous1glio e SchiaTetti ci h~ confermato la SWl stima e la sua fiducia verso il C0IIl!Pagno Merazzi, con i terill!nl più lusinghieri, autorizzandoci a renderli di pubblica ragone. A■BO■ Assembleadtlia St1l•■e Setlallsfa . I ~mpagni della Sezione Sccialista, sono cordialmente invitati all'assemblea che si terrà domen.lca P.ross:ma 18 corrente alle or; 14 precise nella sala del Ristorante Eiche in A.rbon. Fra altro all_'oi•dinedel giorno, figura la relazione del Congresi;ò d~lle Còlonle Italia Libera, che ebbe luogo a Lugano il 21 ottobre u. s. Data ct'importanza delle trattan<le, si conta sulla parteclpazione d! tutti i compagni con la mas.1ima puntuall b't. C~IA.S ■ O · Vita •et PartH• La Sezione di Chiias.w, nella sua seduta del 18 ottobre seorso, dopo un attento esame della sit.uaiìion~ Potitica del n01Stro partito in Italia, e della posizione di fronte ad esso della nostra f ederazione in Svizzera, ha votato all'unanimità il seguente ordine del giorno: I 'socialisti italia.nl della Sezione di Chiasso ricord,and.o. ai lo-ro rom.pagni in Svizzera l'ordin~ del. ~omo votato nella loi:o seduta del 9.8.45, pubbli~to nell' <Avanti!,. del 19.8.45 e « Lihera ~ta!Il'pa, del 18.8.45, ~ qui di seguito riprodotto, mvttano tutte fo Sezioni in Svizzera a prendere posizione circa l'indirizzo politico da infondere al nostro ipartto, e chiedono al Comitato federale di indire al ,più presto ,un congresso nel (JU:alPs. i possa sentire la liber~ volontà di tutti gli iscritti, e dar corso ad. essa. anche con un eventuale rinnovamento dehle cariche direttive della nostra federazione. Il Congresso dovrebbe occuparsi moltre della nomin~ del nostro rappresentante in seno al Comitato Centrale del Partito. La Sezione di Chiasso Ordine· del giorno della Sezione di Chiasso vot.a to il ·9 agosto u.s.: « La Sezione di Chiasso del P.S.1.U.P. dop0 aver esaminata l'attuale situazione politica italiana, e particolarmente la posizione che in essa occupano i dùe partiti proletari, ha discusso int?rno aL layori svoltisi nel !Congresso del partito tenutosi recentemente a Roma, e particolarmente su quanto riguarda i raipporti attuali e fu. turi del P.C. :poµo· una lihèra e serena esposizione del proprio punto di vista di ciascuno dei 1Presenti, l'assemblea si dichiara d'accordo con la mozion Pertini 'Qer una in.tensi.fi,cata ,unità <l'azione del nostro Partito col P.C., in vista di raggiungere, attraverso il manifestarsi di una spontanea e coscien,te volontà del proletariato itaJ.iano, la creazione di un partito unico della classe operaia. La Sezione di Chiasso deplora però che la Fe• derazione in Svizzera non era rappresentata al Conv~no, richiamando il'attenzione che essa non è l'oi:ganizzazione. di lingua italiana del Partito sociaJista sviìzero; bensì una Federazione del P.S.I.U.P., e pertanto. chiede che anche essa ve11.- ga raippresentata in seno al Comitato Centrale formato a ,Roma, con ra,ppresentanti delle varie regioni d'Italia, ed affiancato nel suo lavoro alla Direzione: del· partito. ·•·.' L'ao.mo flll&loaqoe Su L'Italia Nuova, organo del Partito Dernocratco italiano ,è apparso un comunicato del Partito Indipendente Democratico in cui quest'ultimo con{érma « di essere uscito dalla Concentrazione IDemoliberale fondata e presi~ duta da Albeito Bergamini in seguito alle sue definittve d.imi.ssioni e al radicale, insanabile contrasto ~i idee che le avevano determinate». Si ·lefge anch~. sempre nello stesso giornale, che a Napoli» il Partito Patriottico Italiano e l'Unione Patrioti Napoletani, considerata la aderenza· dei l_oro programmi politicJ, e sociali, hanno stabilito la fusione delle due organizzazioni in una, che assume la denominazione di Partìtb Demopatriottico Italiano )>. ' Dunque: Partito Democratico Italiano, Concentrazìone Demo-liberale, Parti'to Patriottico Italiano, Unione Patrioti: Napoletani, Partito Demopatriottico I tali.ano e chi più ne ha più ne metta. Tutte livree e uniformi apparienenti aL la guardaroba del qualunquismo. ..
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