L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVI - n. 34 - 1 novembre 1945

.. DEMO0RA.ZIA. A.TOMI0Jl .. La dichiaraz.ione del Presidente Trumann, che gli Stati Stati Uniti intendono conservare il segreto della bomba atomica, non giunse inaspettata. Essa è nè più nè meno la parola più decisiva che sia stata pronunciata sul nostro pianeta da parecchi anni. quali pretendeva di discendere. Ora, se ciò s.uà possibile, la religione Shinto potrà sopravvivei e come centro raccoglitore di società egrete patriottiche o come consolazione per la super tizione di villaggi remoti. Si è assicurato il mondo non solo che I liroshito ,1ccondiscenderebbe alla disorganizzazione dello Shintoismo, ma che egli sarebbe cristiano nelle sue convinz.ioni personali. Gli effetti della bomba atoIl segreto, che per quanto si riferisce alla teoria può essere compenetrato da ogni studioso di chimica nucleare, nasconde solo i dettagli dell'intricato e pericoloso processo di costruz.ione. Esso può venire conservato al mas imo per pochi anni. L'unico significato della decisione di mantenerlo è che il Pre- mica sono stati evidentemente più va ti di quel che 1 i più tra di noi :1011 aDbiano aspettato. E' concepibile che il cristianesimo diventi ora di moda nel idente Truman intende servirsene nel giuoco delle forz.e politiche per rinforz.are i mez.z.i di prc sione , che le risorse del paese già mettono a sua disposizione. Poichè la durata del monopolio sarà breve, è grandissima la tentaz.ione di sfruttarne per tempo i vantaggi. Il suo effetto è principalmente psicolog co. Nessuno pensa seriamente che i possessori delle poche bombe atomiche esistenti abbiano fretta a servirsene. Essi speculano non meno sulla fantasia di quelli che le posseggono che di quelli che ne sono privi, originando nei primi 111coscienza dell11 onnipotenza, negli altri un senso ancora più pericoloso Giappone, e che questa nazione, che ha rivelato di possedere così eminenti capacità di adattamento, cerchi di imitare la maniera di vivere americana. Noi riporremmo maggiori speranze nelle conseguenze di tale conversione se ci fo e la prova che gli americani includono nel loro programma di riforme radicali anche tutte le necessarie trasformazioni della struttura sociale di una società mezzo feudale e mez.- zo capitalista. Sembra che essi vogliano infrangere la categoria dei grandi proprietari terrieri nobili. Questo è un promettente inizio, seppure molto dipenda dai dettagli del piano e dalla volontà con cui verrà realizzato. Saranno incluse nelle leggi le immense proprietà della casa reale e le terre appartcn(nli ai tcmplii? Nel caso affermalivo potrà formarsi nel Giappone rurale una democrazia contadina. Noi siamo però ancora più curiosi di sapere, cosa accadrà dei grossi affaristi giapponesi, in ispecie dei trust di calamari delle famiglie Mitsui e Mitsubishi. Troveranno essi rifugio sotto le ali protettrici di congern americani simili o ricorreranno a qualche altro espediente? L'unica soluzione che giustificherebbe delle speranze, la socializzazione integrale o parziale, è estranea alla mentalità dei conquistatori, che: si sono arrogato da soli il compito di decidere dell'avvenire del Giappone. Come reagisce l'Inghilterra alla politica unilaterale americana? Se il governo laburista inclinava alla speranz.a che il dominio americano nel Pacifico e il controllo esclusivo della bomba atomica avrebbe accresciuto le possibilità della pace mondiale, deve averlo scosso molto rudemente il generale Marshall, secondo il quale il corollario del possesso della bomba atomica è che gli Stati Uniti debbono mantenere una armata e una flotta enorme, attrezzate con tutte le altre armi moderne, allo scopo di impadronirsi e conservare le basi di qualsia i altra potenza che disponga di armi atomiche. L'unica risposta dell'Inghilterra a questa orribile minaccia deve consistere nella richiesta di una sincera organizz.azione della sicurezza mondiale. (The ew Stalesman and I\1ation). Labattagliaper la Costituente Continuazionedi prima pagina .\'un a t·:t'-'n i finnatHri ti<'! manifC'""' sou11, 1wll;.1 loro illllll('llSa llHl_!:!",'..dOl'.lllnZ1ap. prE'S(•ntanti cli (JU(,Jla c-la,,-,p cli 4: ~alantuomini » c·hE' ha IE'1111toin fp11cl11, llall'11niti1 in poi. 1,, l<'ITp ·n,Pri<lionali itali;rrw. Sow• , coloro c-lw :!i1111g-en1110acl a1u111<•ltE'rP dw un p,,· rii ;;o<·iali<;1110u. n:r qualc-h<' riforma 11011fo'-'SE'ro cl.1 1·.<.,1>i11~p1·,;ipPr IP lllll""<' <it•I Sud, ma ,, c·<rnùi7,io111> e-lit• 1>,;S(, 1·e11i"""ro f'lar;:!il<' c-onw 1111pridlc•gio: <' c·lrP. :!11n111lilPclalh, 111011arc-llia. n•,1:t'-'><rro pariIJH'llli i11ta11::iliilii i :wi,·il(•::i (!pi dio11ali. po,;siclr111i 111pril'l'r eo,.:Jur-o. il fa,.:c-i._m,, Ì' :-tato 1111f>pi-;odio. ~:-,-,i ,-1 cl<•s111110. I' trovano i loro [)l'Ì\'"ilc7i f()rlllalmPnfp im:111i: 111a11011li 1·NJ011npiù assieurati da una si· c·ura 11w1·1·1111i<c-lai <:on•rno .. \l !)0!-10 <IE'llo Sluto ,..alJantlo ,·c><lo11l0a c-oalizio11(' dPI ('.L.~ .. al po ·10 cli (;iolilli. l'.,rri. E prolPstano. E '-'i ><forzano <li disfa n, I-t rh·ol uzio111:•antifa,;c·ist,1. (' la nH!liono t 1·.1- -.drrn rp al 1rihunalP "dpmo1·ra1i<-o :i- <l<•lla loro lll<> ria rdiia. di inferiorità. Quel senso può avere l'effetto, come accade spesso nella vita quotidiana, di rendere le sur vittime non solo sospettose ma dure e intrattabili. Il comportamento russo alla conferenz.a dei mi• nistri degli esteri rifletteva chiaramente la paura dei russi per ciò che la loro stampa chiama ora ,, democrazia atomica». Se in questa atmosfera carica di tensione e di risentimento la Russia riuscisse a costruire l'arma terribile, la rivalità renderà probabile una guerra di sterminio. Il secolo americano non si inizia felicemente. \ MONDO FASCISTA La « ,·oc·p Hepuh!Jlieana > dH• a,·p1·a !!iii "'<'/!"IIHlulu l'in,·io al SPnato cli 111111 petizi0llP tE'ncl('l1((' ad ot t<·llPrP dalla <lcfunta ,1,.:~emhlea i I ,·No <·ontro Jp elPzicmi <l<'lla ('ostituentt' d('finite i1wo11c-iliabili <•tJJt lo Statuto .rlhl'rti110 (comp ,;p lo ~tatuto 11011 fo,.:,t• ::i:'r 1111->,-,;o :1 clorrrrirl' proprio da liii di,;c•p1H1l'l1H!'l<•I :-uo 11111or!'), h:1 riproclot10 u11 altro lloc:umE>nto d11· pro,·a ("Olll(' la (·ric-c·a ('(JJIS('ITHtri(·(' 1no1Hl1'(•hita 11(111 tra,;turi al('llll llll'ZZO i><'r tentarp di spar!!er!' il cli- ::;ori(:>11(11111e11t<o'1:n1hhli<-o ,tlla ,·i,:!ili.1 df'IIP pros><imc c·m1;;uJta7,ioni popolari inclis1)('11;;a1Jilial rinno1·.1111l'ntodc>lla ,·ita na,1,io11ale italiana. Si I ratta <li 1111 manifp,;to ,·olant<' rin,·<>nu10.. 1 quanto affrnna il ::ior-nale. ,..uJla pia,1,,1,:1clrl QuirirJHIP . .\l;r --art>bhc stalo fa ('iIP inclo,·i 11arp la 1)ro,·pni('11;r,a rPa IP a 11c-h<,>.;p fo,-,.:(> ,;iato t 1·on1to i11 111traltr,1 loc·aliti1 (• ,;p 1)('r di .piir 11011 d fo><st>,.;tata ,;ta111pata i11 c·hiare letterE' la i11clcia ;1,io1w: « A c·ura dell'Associazione monarchi('a, Italia :'liuo,·a ». l•:c•c·o1wil testo: « llali.1ni, in ;.,'1.larcli;r ! Il dil'ilto di clec-iclf'I"<;';ul prohlema ("0~Litu,1,ionall' (1nonard1i:1 o rppuhhlic·a) apparti(•nr E''-'dt1;:in1n1f>nte al popolo. E il popolo 1n1i,111a11if"'-t:1rEl'a propria , olontil ,.;olt,111to <:011il :1lf'hi><•·ito.do('> c·r111la <liret 1a P<•r,.;onalp <li,·hiara,1,io11c di 0!!111111i011 111E'ri1c, :il prnhlPllla J)l'<)J>0;;togli. Chi i· (·011(1·0il plehiS("ito i• t·on1r11 il popolo <' nH>..;tra di 1emern(' il rpspon,;11. L;r < 'o,;1ituPnl<• è un;r homh,1 fumogena flt'- stinnta a 1Hl:<<·011de1le·p rPali int<>nzio11iclPi ,;uoi Jaulori. ltaliani: i ,·ostri ad pr·p;;er-o J)arlE:' a ><PiplPhisd1i. l'prc-J1i• Y0l<>l<'allon1a11ard dall.1 11·atli;r,im1t> na,1,io11:il<• l><•C'iclPtcd•i1-etta111entt• cleJran·enire n,- !-lro P clPll:r J •at l'ia. I 'lpJ)i-,c-ito ,;ia P 11·•11 <'o;:tit11e11tp ! L'assassinio del fratelli Ro■selll Tre vie si presentavano a chi avrebbe condotto per primo a termine l'invenzione. La via giusta era quella prescritta dal dovere internazionale. Si avrebbe dovuto proporre di rivelarla al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'onnipotenza avrebbe allora appartenuto ad una Organiz.zaz.ione mondiale che si sarebbe avvicinata all'idea di uno Superstato molto di più di quel che non sia avvenuto a San Francisco, capace di incutere, come ora, dovrebbe essere, spavento ad una grande potenza. r vantaggi offerti dall'uso dell'energia atomica avrebbe potuto diventare col tempo il cemento per mantenere insieme l'Organiz.zaz.ione internaz.ionale. Non· si otterrà il disarmo senza un efficace sistema di sanzioni, ma più che con la coercizione è con l'offrire dei vantaggi economie e culturali che può esser megli guadagnata la sincera fedeltà di ciascheduno. Quando gli uomini di tutto il mondo guarderanno alle Nazioni Unite per l'energia che riscalda le loro case, muove le loro navi, cuoce il pane quotidiano, sarà stato realiz.zato il miracolo di un governo mondiale benefico. La prima tappa consiste nel centraliz.z.are e f nanziare tutte le future ricerche sotto la direzione e il controllo di un comitato scientifico responsabile alle Nazioni Unite e solo ad esse. Sembra che il Presidente Truman abbia respinto l'uso costruttivo del segreto. Presa una volta la decisione di sfruttare i vantaggi transitori per dei fini nazionali, c'erano per Truman due possibilità. Egli avrebbe potuto definire le sue richieste ad un impero americano o a delle sfere di influenza, rispettando nel contempo le richieste delle altre grandi potenze di fare coml se esse dividessero tra di loro le proprie zone. Questa sarebbe stata una cattiva soluzione, ma se le rispettive zone di influenza fossero state delineate senza eccessivi contrasti, si sarebbe lavorato con poco rischio alla pace del mondo. La terza strada è la peggiore di tutte, e sembra che la politica americana l'abbia prescelta. Essa consiste nel riservare una sfera esclusivamente americana nel nuovo Mondo e nell'Estremo Oriente, intervenendo contemporaneamente nella zona dell'ovest dell'Europa che i russi insistono a considerare come loro. Nella zona del Pacifico, il generale Mac Arthur è l'incontrastato dittatore che fa e disfà a volontà i governi fantocci. L'America insiste sul diritto non solo della Francia ma anche della Cina a discutere gli affari dei Balcani. Ma nel decidere la forma del futuro governo e della struttura sociale del Giappone, neppure i vicini del Giappone, i russi, gli australiani cd i cinesi non hanno nulla da dire; nel frattempo il Dipartimento di Stato, pertanto favorevole ad un Comitato di consiglieri delle cinque Potenze, ha grossolanamente fissato la regola, che nel caso di dissrnsi è il punto di vista americano che deve ,,governare». Può qualcheduno essere onestamente sorpreso per la reazione di Mosca di fronte a queste prospettive della democrazia atomica? Se le sfere d'influenza debbono essere il modello del mondo futuro - e bensì un modello pericoloso che non intendiamo accettare - , esse debbono venire rispettate lealmente da ognuna delle grandi potenze. Molto di ciò che gli americani stanno facendo nel Giappone è salutare. L'insieme del brutto meccanismo, qualche cosa che sta tra l'inquisizione medioevale e la Gestapo moderna, con cui venivano tenute in iscacco le ,, idee pericolose», è stato ora spazzato via. La censura è abolita, le leggi repressive sono state annullate, la polizia politica è sbandata e i suoi prigionieri liberati. Ancora più notevole è la disorganizzazione della religione Shinto. Essa può ancora venire praticata, ci è stato raccontato, come un culto personale; però i suoi santuari e l'ordine ecclesiastico non ricevono più sussidi e non sono riconosciuti dallo Stato giapponese. Essa non aveva nessuna importanza quale culto personale; non era, come il Buddismo, suo rivale, una credenza di salvazione, concernente il destino dell'anima individuale nel cosmo. L'oggetto suo era il rapporto tra la razza giapponese o lo Stato giapponese, incarnato nel divino im:,eratore, e gli dei dai L'assa~ inio dei fralelli Ho selli 11011 ftt. per gli ttfficialoni del Sim ». che una pratica di 11lfic:io. una ,;cartoffia burocratica cli piì1. ,\lei cllcmbre 1911-'t. interrogalo da 1111com111is- . a rio di P. S.. il tolo11ncllo dei carabinieri Santo Emanuele confc sò candidamente come si erano s, olle le cose. Un;i sera. all'ora ciel rapporlo LfuOlidiano, il cupo interinale del servizio. colon- ' nello .\ngioi (Hoat1a cni in Spagna a far boltino , cli q11aclri e belle ragazze) gli dis-;c che era opportuno « elimina.Te nosselli "· Santo f,:manuck era ri ·peltoso della disciplina , e dello gerarchia .. e:nza perdere tempo. con 11.1 diligenza che è peculiare caratteri tica dclrArma, trasmise l'ordine al eapo dei Centro controspionaggio cli Torino. maggiore Sa, aie. Disse ancora dell"altro . .'a11to tmanuclc. l)i-~c dir la "pratica» H.osselli si era aperta per iniziuti\'a di Ciano. il brillante Gale1.1zzo sulla cui fine immatura piangono sempre le <·ontc<;sinc dei quartieri elcg1.1nti. l~ disse anche che da tramite fril Ciano e il colonnello i\ngioi a,·e, a funzio11ato il generale Pariani. In quanto al Hootta. conc-lu-;e. era pcrfctinmcnte al corrente della <cosa». 1 n fondo, la confessione clcll'_l::manu~lc era '-Upcrflua. TeJlc mani del giudice che istruiva il t:llCJ processo c'era 1111 documento ('hc lo <•11nd11n1111,·a senza po ,;ibiliE1 di equivoci. Riferendo il 2!) gennaio 1937 al Ca.po del « Sim ». il diligente colom1ello iJlustra,a Lutto ua compie so cli operazioni di . abotaggio d11 compier i co.ntro la ,era pagna ccl acccnnaq1 alla "!-Opprcc;sione di pe-rsonc incomode». In una uc(!e si,a relazione del :J fcbbrnio, Emanuele spicgarn che fra Jc operazioni da affidarsi 1.1 « F'rance,,co » (era questo il nome di battagliél del tenente Pefragnani) c·('ra anche quella riflellcntc Ro selli. La minuta dellu relazione preci ·ava. senza troppi riguardi: « Al fine di tudian il met.Zo di elimirwrlo x-: ma poi. in hclla copia. la frase ,enne. piì1 prudentcmonlc· sostituita dalla locuzione: ,, Scopo noto»· l avalc 11011perse il suo tempo. Il 2 <lprilC' 19:H. ri.,pondcndo a ,una sollecitazione ciel «, im •· accenna, a già ai contatti da lui pr(";i con un·a.~sociazionc na!ziionaléslica rranoc e capcgéiuta da un uomo ehc si na conde, a sotto la sigla €DO». l•:l'·a si era dimo·tratu n.rlida collabornlrice in azioni di sahot.aggio. e la sua attivitù. promette- , a Navale. a, rebbc potuto c·lcnder-.;i facilmente alla ~opprcsc;ionc di « pN onc incomode». L'as. OC'iazionc era quella dei < cagoulards ,,. organiuala in segreto da Pétain e Darlan c-on la finalità d·inslaurarc in Francia 1111 regime totalitario cli carallcrc militare e di lipo fac;ci;:ta. JI misterioso « DD » si era appo ilamcntc traskrilo da Parigi a l\"izza. e il 22 mar1.o 1937 i tra incontralo col l alale in un. salotio appartato del Casino cl i Mon teca rio. l n quel l'occasione « DD,, ,l\ern ac;sunto l'impegno olenne di e<'- g,uirc il colpo contro Ro<;sclli. che era giù pedinato e , igilulo per altri moli, i. In cambio. riferì il Na, aie nella giù citata relazione, il sicario aYe- , a chiesto clrc gli fo .e facililalo l'acquisto i11 ltulia di almeno <·cnto mO'>c-hctli Bcretla. La for11itura. e eguita a mezzo cl'inlerposta peno a. ancbbc dc" ulo essere concentrata <11 di qua della frontiera e c0n'-cg·nnta $Oltanto a colpo Ro - •clii» e cguito. li 9 febbraio HJ:37. i cagoulards,, mar iglicsi collocarono due pelar<li incendiari nellu sliYa della motona,·c ~ Città cli Barcellona •. :--'elio stcs o 1 giorno e nella slr: sa cittù. una borraccia piena di liquido infiammabile Ycnnc lanc-iala in 1111parco cli auloc-arri in attesa di imbarco. li 6 mano, un tu bo di esplo:,,i, o colloca lo p re ~o la sede del Con.sola.lo ·pagnuolo di Pcrpignano non e pio c. Fra 1'11 e il 15 dello stesso mc·e, fu proYocato rinccndio della na,·e < Turia » e il naufragio del piroscafo C'apitan Ferral ». Il « tandem im-cagoulard" non allc~c troppo ud <1girc. Bib 1otecaGino 1anco :.'-lei 1936. allo <-Coppio della guerra ci,·ile :--pag11ola. Carlo no<;-;clli era stato l"ra i primi ud i111p11g11arc le armi. C'omand,J\a una formazione di , olontari italiani. cd era infaticabile. TI 110 progiamma era 1111grido cli fede t cli "PC:ranza: Og1!i in Spag1111. domani in Italia». \Tcr~o la fine elci 1936. ammalato..,i di flcbi1c, rientrò in Francia per curar~i .. \cl lllc.J~gio del 1937 si recò. a tale sc-opo. :i Bug-nolcs ..,u r rOrne, uo!.tt '-la1.ionc termale. Lù lo rng-gi1111',(.i' l fratello elio. Nello lloss('lli. chl' , ivcvo o Firenze OtC'upando~i di studi storie-o-politici. a,c,a <;{'lllJ>re :,Crvi10 da anello di collcgamc11to fra gli c...uli iwl1a11i e gli an1ifu.'>cis1i della _\ladre patria. Ji 9 giugno. rnenlre i due fratelli ritor,w vano in a11tomobilc da una gita ad Alc-n('on. quattro indi- ' idui c-hc li ,J\C\ano :.eg·uili :-11 11111.\1~C'loc-~ nenu11ll » li as assiaaro110 a colpi di p11gnak. l corpi dei due Ro selli furono na'>CO'>Liin un 1 ft,!,So che l"ianchcggi,n é1 la --tradu nazionale. e accanto ad ognuno cli c-;si venne po-..to un pugnale di lipo fa ci'ita. La ~eopcrln dèl dC'lillo determinò 1111a ini('<,a ('mozione. Jn11lilmentc il \linistcrn per la Culurra popolare imparlì l'ordine cli 111i11imiuare la facccnd;i: n clark le JHOJ)Or/ioni drc m<'l'ita,a. pc.>nsarono i giornali del mondo ancora lilwro. Quasi lutti attribuirono la colpa 111 fasci,rno i1aliano. Vdni si riYclurono i tc·nlath-i eompiuli a Palauo C'higi cli addos arc og·ni re ponsabilitù agli antifa'>ci.;li .. ·econdo que~ta balorda ,crsione. c. i 8\'Cvano tolto 111 ,itn ni fratelli Rosc.clli per ,cndicarsi del propo ilo eia loro manifestalo cli rilirarc;i dalla , ita polilica. \1a tulio Yl'nnc in chiaro. e lu smentita g~un-.;c atlraq•rso ad 1111 articolo postumo cli Carlo nos..,elli p11bblic-ato da « Giustizia e l,ibcrtù . Le indagini {'Ondottc dalla poli1.ia frnnce,c. c0ncl ude la sc11t<'nza dcli' AI tn ('orte. cond uc.c;cro n!la :ckntifie1.11.ionc ccl all"arrc'>lo dei tagoulords,, Tcnaille. Pcireu\'.. Pilliol. Tfuq11è·t e Jac11bic1.. a carie-o dei quali -.i rnc·c-ol-,cro pro,·c deci i, ..~. . Li ·truttork1. l0nti ... -.i1111a. -;i c-hiu-,c il '2 marz;> 19~B con il rirnio u giucli1.io degli impul<1ti ali,, Corte cr.\..,,i e della , cnnn. \,la il processo non f11 mai celebrato. e dopo rancnto al potere cli Prtain gli as as-,ini dei frntrlli H.o clii ,·cnncro posti in libcrlù. Così, la pré1li~,,. del « Sim » pnc;sè) finalmente in <1rd1i, io .. \lu 11011e-i rc<;IÒ molto. .\1. (', Abolii!ionein Jtcdia d.el seruiziomilitareobbligat,rio ? egli ambienti ufficiali della capitale americana ha destato molto interesse la comunicazione del governo italiano circa un progetto fendente all'abolizione del servizio militare obbligatorio in Italia. li portavoce ufficiale del Dipartimento di Staio ha dichiaralo che il progetto italiano dovrà essere in ogni caso sottoposto preventivamente all'approvazione degli organi competenti alleali. « La questione de/l'abolizione del servizio militare in Italia - ha affermato il portavoce - è considerala secondo differenti punii di vista dagli stessi e< Ire grandi>), i quali non hanno pertanto ancora raggiunto un comune accordo in proposito. Spellerà probabilmente alla prossima sessione della conferenza dei ministri degli esteri il compito di decidere una questione che il governo italiano ritiene di particolare urgenza e opportunità ». Redattore : E r i eh V a I a r - Zurigo Tipografia: S .A. Arti Grafiche già Veladlnl & C. - Lugano Qu<•sta pubhlitazio1w tliffu,;a alla Yig-ilia clelh· :::rarHli lllHllifp,;la,1,io11id!'i l'artiti di ,;ini><tra in fan1re cli una rapida c·o111·0<·,1zioncell'i eomi,1,i l><'I' la Co- ~1ituPrllE'. i• c-omm<>ntata dall'organo repuhblica111J <·01111n;r 11otPrrlla p(litorialp nella q11all' :-i o,.;S"n·:L S('111pli<:cmt'llt(• dw i J)J'C>lliP0iI ('01Tl'.!!g"E'l'lll1110la truffa <li (·lii fUJ'0ll(J dllilll(' i 11ostri .J\·i. );pJ Y0l0 per la ('ostit111•11tPgli Plettori l'leg.::era11uo c:andidati ,~puhhlkani o uronal'c-hic·i. SP questi pren1n-an110 a,-r<>mo la monarthia. ><eprPnirra11no i repubhlic-a11i. :1 \'J'l'lllO la rppuhhlic-a. LP Ple,1,ioni :".ll'anno ijHldfithe. ordinatp e c-hiaranw11tt• indic·nth·e. li J)lebiscito i> la truffa. la ('oxtitu<'ntt> (• la !"C-PltamP<lit:'rta c.> ra.g-ionata. l 111on,11·rhic-ai bhi.1110 pa,1,it>IIZH(·01wludp l:1 «Yoc-p l{Ppuhhlirn11a». li popolo ,-o,-rano ùecid('ri1. Si tratta cli fondare un 111101·0:--tato Nl il plehis,·itu non ,-en-<• alla bi:,;0~1rn ». Si a pprenLIP c-ht> l'.'- 11m·p11h1re pros. ·i1110,;i (C'JTÌI u1ù1pposita riuniout> cl<•l ('on::;ig;lio dei ".\1inislri prr d('dden• ,-ullp q11P><tio11rik11anl.1nti la <·om·ot.izio1w clPlla < 'n,;1it uenll'. Notiziario prigionieri di guerra italiani. - li Presidente del Consiglio Parri ha parlato alla radio sul rimpatrio dei prigionieri di guerra italiani. Parri ha detto: e, E' giusto che rammenti ai prigionieri e alle loro famiglie una circostanza troppo facilmente dimenticala. li go11erno italiano è nella condizione legale di un paese vinto, colpevole della guerra, legalo da condizioni di armistizio, la cui applicazione dipende dai governi e comandi alleati. Ora il patto di armistizio 11011 stabilisce nessun diritto al rimpatrio ! per i prigionieri. Dirò qualche cifra: i nostri prigionieri, dopo l'armistizio, erano calcolati a circa un milione e 400 mila. Al 1. ottobre risultarono rimpatriali e rilasciati 756.000 di cui 31.000 prigionieri in mani americane, 42.000 in man, britanniche, 60.000 circa provenienti dai Paesi Balca11ici, 3000 circa dalla Jugoslavia, 40.000 circa rifugiati in Svizzera, 500.000 provenienti dalT'inlernamento in Germania (dei quali 500.000 affluiti in Italia dalla zona di occupazione anglo-franco-americano, 80.000 dalla zona sovietica). Oltre 600.000 non sono ancora /ornali, 49.000 sono ancora negli Stati Unili, 148.000 nel Regno Unito, 37.000 nell'Africa Orientale inglese, 38.000 nel Sud Africa, 35.000 in India, 15.000 in Australia, 5J.000 nella Francia metropolitania, 38.000 nel ord Africa francese». Parri ritiene che sarà possibile liquidare quasi interamente il problema nel cÒrso di quest'anno. "lo penso clie 11011 faranno il Natale a casa circa 35.000 prigionieri avanzo di un 11aslo e miserando esercifJ di connazionali che la follia del fascismo hJ sparso in tuffo il mondo :i>. A.VVISO Avvertiamo i nostri lettori che il prossimo numero uscirà in data 15 novembre con una settimana di ritardo.

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