L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVI - n. 33 - 15 ottobre 1945

« ORITIOA «Critica Sociale», la notissima rivista quindicinale del socialismo, fondata da Filippo Turati e da Lui diretta magistralmente per oltre 35 anni, ha ripreso, dopo la ventennale interruzione costretta, le sue pubblicazioni. E' stata con viva e sincera commozione che abbiamo ricevuto il primo numero della nuova serie ed è stato con profondo rispetto che l'abbiamo salutata nuova rivista del socialismo italiano. Certamente essa non ne è l'unica; in questi giorni abbiamo avuto il grande piacere di consultare delle altre sicuramente buone, ma « Critica Sociale» occupJ fra tutte una posizione di naturale privilegio sia per il motivo della tradizione, per il contributo sostanziale dato dall'edizione turatiana e pe1 l'obbligo di elevatezza, di serietà, di onestà che il glorioso passato e la sua attuale posi.,1onc le i:npvne. Essa è rinata soprattutto per la volontà dei rappresentanti /J minoranza che si è affermata al Consiglio nazionale di Roma, e per la superiore esigenza della difesa del Partito Socialista, mrnacciato nella sua alltonomia da una falsa posizione che. se rafforzata avrebbe senz'altro pregiuJi~at.1 la , 11iara e naturale funzione storie;: del Partito. La sua posizione politica è quella form1,lata al Consiglio nazionale del Partito dai comna_1?n1Sifone, Saragat, Faravell1, Corona ecc e che è staia ,n ordine di fomµo anilupata d.ill'«rlvl'en1re de, La1•orafori » nella sua nucva sene ;:inno l'J·t1. « Critica Sociale>> che si presenta a tutti 1 tompc1gni di buona volontà con chiarezza di intenti e senetà di propos1t1, nell'articolo redazionale d'introduzione, indica senza possibilità di fraintendimenti quali sono le direttii•e, gli scopi eh, 1n'vrmeranno tutta la sua atfil'ità avvenire Per la cronaca può 111tere.:.sarc ,he la « Critica -Sociale» è la prima pubblica=1011 il.1/iana entrata e diffusa legalmente in vizzera dopo la fine della guerra. A maggiore chiarificazione della posizione politica della rivista indichiamo qui alcuni estraiti particolarmentc significativi del primo numero. e in calce il sommario « Sono ora con noi, in gran numero, giovani venuti su e accostatisi al pensiero socialista nell'infocata atmosfera di una guerra civile, che essi hanno eroicamente combattuta per ridare al popolo no tro libertà e dignità. Temprati ai pericoli, essi portano al Partito un tesoro di fede, di energie, di capacità di azione. Ma è necessario che quelle loro doti e la loro ardente passione siano guidate da un meditato pensiero e illuminate dalla luce che può venire dalla esperienza. Perciò abbiamo pensato di pubblicare una Rivista, in cui i problemi che dovremo affrontare e risolvere possano essere esaminati con pacata e approfondita indagine». « Vogliamo ispirarci a quell'esempio magnifico di devozione all'idea e di sincerità e probità, che ci viene dall'opera di Filippo Turati: il quale sempre rimase fermo nella sua fede, ma di!'degnò ogni atteggiamento diretto a carezzare le t<::odenze impulsive delle masse per conquistarne il f .. ;10re.... Non tacque mai nulla del suo pensiero, quando il suo .,igile senso del dovere gli imponeva di resistere a irrequietezze ed errori>>. « Affermiamo subito che sentiamo i I carattere rivoluzionario di quest'ora, in cui sono aperte possibilità di radicali rivolgimenti negli ordinamenti politici ed economici e sarebbe perciò assurdo porre a fine della nostra azione lé: conquista di quelle riforme e leggi sociali, che potevano sembrare meta adeguata all'azione di periodi normali». << Coi comunisti riteniamo di aver molti punti cr munì di programma e perciò siamo favorevoli uc.' una stretta collaborazione con essi, fond:!.'a pe· · non su vaghe enunciazioni, ma su un prog,;,-:-ima d'azione preciso e co11creto (Federazione europea, Repubblica democratica, socializzazi.one di ceri aziend~. riforma agraria). Ma ciò non ci conduct affatto ad accettare la fusione (di cui troppo si parla, senza ben valutarne la portata e i possibili effetti), nJ quel succedaneo che è la formazione di un « partito nuovo ». « Entriamo dunaue ne/l'azione e lasciamo ogni vano discorso di preventiva fusione, che oggi, oltrechè priva di un sicuro fondamento, sarebbe un errore. Sarebbe infatti pericoloso offrir pretesto, ad .1vversari pronti a valersi di ogni nostro errore, di suscitarne allarmi per la costituzione di un blocco estremista, associato, nella mente di molti, all'idea di dittatura di un partito e di subordinazione a una potenza straniera; e sarebbe apolitico aver l'aria di contrapporre un blocco proletario alle forze di tutte le altre classi, correndo seriamente pericolo di vederci abbandonati da una parte 11011 piccola dello stesso proletariato, che segue noi perchè siamo genuinamente socialisti, e rompendo i contatti, che dobbiamo invece conservare intimi e cordiali, con quei ceti medi, il cui apporto è straordinariamente necessario al proletariato manuale in un periodo che non è più affermazione programmatica, ma di pratica attuazione. Si ripensi al danno che venne alla classe operaia, durante /'occupazione delle f abbriche nel 1920, e dalla diffidenza e ostilità dei dirigenti tecnici, che la demagogica intransigenza operaista di quegli estremisti che governavano allora il nostro partito aveva suscitato>), CRITICA SOCIALE Nr. l - 15 sett. 1945 - Milano. Sommario: Politica e attualità 1) Al lavoro I (Critica Sociale) 2) Il ritorno di Turati (Antonio Greppi) 3) Punti fondamentali (Ignazio Silone) 4) Considerazioni ~ul C?nsigli_o ~azio_nale di ~orna 1 (Federazione Giovanile socialista d1 Venez1~ , SOCIALE» 5) Il XXXVII Congresso Socialista francese (Giovanni Pini). Problemi economici e sociali 6) La riforma industriale: necessità e limiti attuali della soci..1li:za:ionc (\.irgilio D'Agnino). CRITICA SOCIALE 1r. 2 . 30 sett. 1945 - Milano Sommario: Politica e attualità 1) L'Italia e le Potenze vincitrici: parok molto semplici e chiare (L'. G. Mondolfo) 2) Cbudio Trc\Cs ( ino Ma::oni) 3) Parole inattese di Hcn,~dctto Croce (Ncmo) •l) Convochiamo il Congresso (G. F.) 5) Ciò che l'Italia insegna (Filippo Turati) 6) Per una Repubblica Democratica (Alessandro Levi) Problemi economici e sociali 7) La riforma industriale - Il prezzo di indenizzo degli azionisti espropriati (Virgilio D~gnino) . 8) Per la riforma agraria: dalla mezzadria alla affittanza collettiva (Alessandro Schiavi) Storia filosofica - Varietà 9) Soci;dismo e classe impiegatizia (Luigi Reti) Per abbonamenti e condizioni rivolgersi a: Amministrazione di « Libera Stampa >> Via al Forte l, Lugano. (l ndicarc specificatamente: <( Abbonamento a ,, Critica Sociale». Oronaebe dell'emlgrazlone Italiana La nuova Italia e l'emigrazione Roma. . i otloh1•p - J,;· noto il ,-rilPJ'io dw i,;pira la ('onft't,,•r:tzi >111;...'C'11Pr,.lPdt•I l:t1or,> ,11 111t•rito al 11rohle·na <l<'ll'Pmi:rraz1: ne• 1::11111:•h• :-ituazion · pc•onomi<·a italiana illlJHllll' un dPflu:<:-o 1 li 111a11<t1·0:1era 1·<•rso i pae:-i hbotmo,-,i di rna:<l'ie J;11·pra(ric·i. ma 11011 J•er qne,,;to J°c.>mi!:!'r:tzione don·ù c·o:< 1 itui1t•. t·o1111'giì~ 111>1JHls:<at,l un n,,;pn·irnento dl'l nn:<lri hl ,nra ton ai c•;q1it,l i ,-.trnnif'ro. .\ tnlp propo-<iro l'on. Ili Virtorio ha fallo alc·une ciid1iarazioni c·osì esprimenclo,;i · « ln linea <li massima non sopo <'t·ce;.:si rn 1111•lltl' fa1·orp1·01c.>all'emigrazione. 111 quanto p,;..;;1 c·i !(,_i!lir i 111i;!"lioric.>piì1 allivi c.>lementi. l'oic-hC:, però non ì J•">;-:ibile farla scomparir<' c·omplPtamC'nte, in (JtHlPln :-u-:sistono I<' c·ans<> c·hc la clPtP1'01inano e rioè l,1 ristrettezza d<'l tei-r1torio nazionall' in rapporto alla :il'lllpn' ('r('S("l'llte popolaziOllf', l' hl nHIIIC,lllZUdi liii!· IPri0 prime per :>olC'r eserc-i ta r(' i1Hlustrie su Yast11 ,-,c·ala, riteng-o :-:ia nec-<'l'iS!H'ioc-l1c.>lo . tato 1non·c.>cla a re~olarla in collahorazio1w con ln C'.(LI.L .. in mn rn dlC' ps,-11 sia il 1,iù possihilP n1nra~!.!10,:1 • non da1111Ch;t ai no,tri lan1ratori <' al no-.;tro l';W:i(' ». « K oppnrtun • 1wrè>. ha c-011ti11ua1n il >'<'!.!l'!'tario genNale dPlla C'.r..T.L .. J.ro1·1·rderp ad indirizzar'-' i nostri emigrati se ,irattutto Yer. o 1 pae,;i europei. in woclo SJH''dale in I• raneia, in ~,·izzt:>i-a e nel Bel· gio. Trattc.>nC'nclo i no,;t •i h1Yoratori in Europa, st 11ttiene lo scopo di non allontanai li clef111itiram1:>nte clnlla mndn• patria <' di ma11te1wrli semp, e in n1pporti c·on le loro fami:::-lie .. oltnnto in l"ia ~;u. l,orclinata ,;i puè1 p<>11-<a1·,e 1 im·iare i 110-:tn lan,- ratori fuori cli 1<:ul'O)l:t. g· que:<to pC'r/1 un prohll• 1111C'IH' p1·<'sPnta spf'ci:11i cliffiC'oltà <' non p11t'1<':<,;e1·1a· ffrontato. almeno JiPr il momento. lnnanzituuo 1wn sappiamo qmtli paesi ,-iano clispo:-ti nel ac-c·o:rliPl'P i 110,;1ri <>mi:rrati. Gli ~lati uniti non ,;c•nthl'a110 n1gliano cam])i;1I"(' la loro politica c:it·c·a l'e111ig-raz one. Per quanto 8i rifel'i• ,,·e ai Domi11ii hril:11111iti. nlcuni dC'i qunlj, c-ome il r ·anadù, l'.\u ·t r: 1 • • 111). 1011,1J':Plamla. potrebbero offrire buone , o >ioni di la ,·oro (' cli so;.:-;.:-iornop~r , i 1w--tri e111ig1.• ,-appia mo che e:<si non hanno ar c·oru ,;tabilito qual, ,-arìt 1. loro politic-a 11('i ri~u,1rdPlla emi;:r1·azio1w. J•. ,,'1dw au11uetlenclo éhe es:,1 siano cti,:;po,:;li a <·amhiar1,, clohbiamo ;;;empl'e tenere ·J1·e,;ente <:Ile la prefPrenz11 :,,:,•,\ claìn :t;.!'li Pilli· :rrHti in;:rle·i. :-l'ia molr,, .i clp,;id(•r;1 n• .. \ IC'll/11 ell'llll'llli. c-lH:' po,;. --i:11111h1P11 din• i1TP:<JHJ1i-.allili P eh<' pC'r il passnto 11111 han 1111 111ai .n1·tt>dpalo ; ne:;,;un partito antifasd,-,ta. 111 a c-lH• o:rg-i si riferis(-ono, e hen si capisC'e, ;,1 « 1•ani10 tipi J :1,·orn:. (11i-i~Prehb<'ro 11ominalme111p In « C'olonia Liherlt )). Di fatto la to:-a i> <li1·C'rs11. La « <'olonia LibP1·a », istilllzionp ehe si ri feri,;<•P ai vrinc:ipi democ·ratiC'i. l\ sozgetta al ~le,:;poti~mo di qup,:;ta g-(•nte c·o,;l C'lle dal mC's<' cli !!'1ugno la..;- "' mhli>a 11011 i!> ,-,ia t ·1 più C-Oll\"OCta·:.1 Quello che ì• grn ,·e i• <·he la « Colonia Liiil'l"ll » <li Cienne sarà rnp1n<',;<'nta1a al « ('011,·eirno lelle C'nlonie Lilwre » c·he -<i ::e1w il 1-1- ottobre a Lugano. s"nza ('h,' Lt:<:-c•mhlea \'enisse co1woc·aia. come.> sar<·hhC" ;.:-iu,;t n, pPr (]eC'iclere snll cleleg-a1/-ione al c-on1·<'~110 l' sul 1,';111Cl,11d0a affidare alla ;;tps:-·1. li clel<'~Hto c'ì>, per.:hc} il «Comitato clc•i 'l're» ha dec·isn come ha c·re<luto meglio. 1·, IJarba alla democrazia <'d ai soci della C'olonia. Sistemi fa cisti, {'he ripugnano alla <·o,..cienza di O!!ni sociali. ta e rlc.>mocr"tico sincero. ;ifalgrado la (:111'111' '!Ila cli ca}u-ini(' l' gli i11trighi di ('lii i e11sicldetti di rigenli della « Colonia Libera' :-ono maestri, i nos1 ri compagni lavorano ;;eriarn 'I 1e alla ricoc:tih.1z1onf> della Sezione Soc-inlista e i 1·•,w 1 •1ti buoni non si faranno attender<'. Kreuzl!rgen Srzle■e Sn~lallsta Ltamwentiamo ai compugni dtp l.1 !:-:eziouc• Soda. lista è convocata in riunione plenaria ])PI" Domenica 1-.J. corrente, alle ore 14. al Ristornnte Griinenhof. Saranno in cliH•u,;sione tratlai,_,p di tl1i.1m <' massimo intere. se. ~essuno iscrilto manchi. Snrìt q111:>:stoil mi_!!lior moclo per climostrarP il nostro attneramentr> al partito. C'ordiale i1wito è rivolto ai simpatizzanti IK'rch<\ abbia no a<1 onorarci con railesione alla nostra fìezione. &l■evra Assemblll'adella Stzh,ne Seclalfsfa Re,,tano i paP:<i clpll'.\meric·a latina, nlc·uni de: quali h:Lllllo ;.ri:'t an111zato offprtP (''iJ)l"llllCIHlosi in 1 t(•1·1Hi11ia=-:,:ni lu;;inghiNi per i laYn1·atori italiani, I eompa!!'ni socialisti di GinPvra, in una ]()ro rrc-c.>nteriurnÒw, hanno esaminato i principali proble· mi che interec:snno. in questo momento. l'emigrazione i talin na. Dopo a ,·er nreso c·onosc-enza della c,>sti tuzione a nerna del c.r '. rer la s,·izzern e isentita la 1·e1azione dc.>icom"'lgni el C. L. N. l9cale, e.·. i hanno 11nanimamente deci· 1 r.i continuare ad appoggrnre <'ffic-atemente l'azione che i C. L. Ì\. stanno srnl- ~endo. intesa al raggl'llroamento di tutte le f,0r7,e ◄ lemocratiche, per la ricostruzi0ne della vita ,politi-- 1·a nazionale. Si d1ch iararono fa vore,·oli all'allargamC'nto dei C. X. L., coll'inclusione di quei partiti e 1.;ruppi politici e di quelle organii1zazioni di rnas. a d1e hanno sostenuto la _lotta antifasci ta durante.> ,·enti anni. Tutta via ( !"appoggio c·he i socialisti intendvno dare ai C. L. N., è condizionato al fatto chee. Si rappresentino veramente quell'avanguardia politica del pop91o italiano, che ha combattuto e c:>mbatte per J'eliminai1ione definitirn di ogni forma ,u le cui <loti cli lahnri<1,-i tù. intel ligenzu :1llatta mento a elimi anche molto di rer,-,i <la quello patrio .. 000 un;rnimamC'nt0 ric·onrn,a-iute ed app1·1:>zzate~- 1 :on. Di Y1ttorio ha c·osì C-Ol!• IW'IJ: « La C'.G.l.L. far:·1 tutto quanto è in sno poter<• PN nssi 'tere i nostri erni(:!'rali. .:-:oi c·1,11fidiamo ))!-'1·è>dtP. ('On llll lwne ol'dinalù pi;1no di ric·o,-trnzione. ,·011 la riprC'- :<a clelle industri<.>. siit po,:;,;ilJil<' i111pie~are in patriai ingC'nli masse cli lavoratori. Alla em1g1·azione doHebhe e. St>re risernlta soltanto un'aliquota limitata dei nostri laYoratori, i qnali <le1·ono es erP me ·-:i in c-ondizione, a cura <lc.>GI O\·erno e clelle or- !:!'anizr.azi<1111sin(lacali, di non correre il ri <.:hio cli affrontare paurose incognite, bensì di ~nc.>re la sic·urezza cli tro,·ar<' ht,·01·0 dignitoso e c·on tutte le !!'>''" n••ie {'Ontrntlunli inclis1wn,;ahili ». Zurigo f\,r.fr:- 'l)Zfl Trooehel: L'3fnloa Molinella Sotto !!li au 11ic'i 1h-l I '0111i1at,1cli Suecorso 0:)e- ' io. alla Casa clPI Popolo, il c-r>mpn!!'no Tronchet ha fatto una interp-<sant<' r"{'lazionp sul suo recente 1·ia!!gio in Italia Il pubblic-o non è stato molto numeroso, nrn C-(m1E,>,.uc·c:P(lpquasi :<emprt>. ~li a enti hanno an1to torto. 11 éOmpugno Tr·onchet 1\ piac-i11111sopr11ttulto pt>r la conc-i,;ione c·o11 la quale ha I ratlato l"argomento. e <lopo un11 de-<1-rizione pauornmic·a dell"ltalia del Xorù, thp egli ha t)resentaLo ()fti• 'istieam<>nte anche eia! tJUnLOdi Yisla <!elle 1,w-,;:il ilitìt di ricostruzione. ci ha portato a :1foli11ella, P !\a inc·ominciato c-ol di réi che , c·1 lf il non ha ,;off Prto per la ~m'rrn; hanno . of1-•no invece IP C'annliz·, • ✓,ioni ir1·i"atorie pPr <-Ui h. situazione della campagna è m~lto c·attint c·au:sa la sic-c-itìt, e per que to anche la e1ttù ;;off11> per il mnnc-ato ,l:iportn clella produzio11P H!!'.l'Ì('Ol:t. L"aiulo a ;iJo)irJPlla ì• intC'SO !!PI sen,·o cli ~~iutare il ritorno di qupllP condizioni eh<' permettC'l'anno nuovamente la re~olare opero-<itìt dei c·amp1. 11 riparo dei éilll::tli irrigatori è una nec-e,:;- sitù immecliata . .:-;ec-es itano beh1miere pp1· faéililai-e i l,11·ori e macchine agriC'ole per pote11)',iare la po;,c:ib!litì1 dell'rmmC'diata produzione. ~i tratLa, in fon<lo C'ome ha fatto i11tendere c-hian1111t•nte l'oratore, 'c1i aiutare pp1• fare in modo C'he gli italiaui po sano in que. to cliffic1le momento. t1iutar i fl'a IOl'O. Valorizza i-e <·on una n1101·a e intPn,;a produzione le campazne <li Molinc.>lla, ,·uol clirC' <:reare pos'ihilitù cli aiuto a:::-li opC'ra1 Ù('IIH eiltit, do,·e non giung-e o giun_:re ins11ffic-ienlf'nw111(' il nec-C's:-ario per poter 1·il·ere. L"oratore ha indicato che a (;i11Pna ,;i ì• lanc-iat:1 una inizi;itinl in quei:;to ,:;enso P C'lre mollo si è !:!'i:1 fatto. E~li de,;idera chP anchC' IIP)le altre Cittìl clPll:1 S1·izzera, e principalmente.> u Zurigo. ,;i fuc:C'ia una :udone del ireue1·e. L'oratore Yil·amente applaudito ha poi risposto chiaramente acl aléune domande che cli,·<>r:<ias<·ol· t:11ori hanno de! iderato indicare. Blenae Ln ,;1tt(;1zi· lii' :111litiea cJp)J"pmi 1·azio11i• italiana a Hienne (, molto éonfusa. Xella C'olonia Libera dopo lit non partecipazione di alcuni nostri ron1pngni c·he prano tra i mizliori, 1>avYenuto d1e la nttlvitù la1 fas<.:ismo: c:hc siano democraticamente co tituiti e, soprntutto, non diYentino gli strumenti pel' Yalvri.zzare uomini di cluhhia fecle antifasc-1sta. Le soluzioni 1 che i C.L.X. hanno dato al problema dell'epurazione.> delle c-olletliviU1 italiane 1n Is,·ir.zera, sono da noi considerale come parziali e contingenti; c-ome ta;>pe, c·ioè, Yersv l'applicazione di quei criteri epuratil·i. <.:he, ba ati e enzialmente sul concetto politico -·li rappre entanza, di responsabilità e di azione fasrista e i-u quello economico di finanziamento, pennet· ternnno. una ,·olta appliéati, di raggiun~ere l'11nirme nelle collettiYitil italiane aire tero, sall·e re~tando le e1·entuali azioni pc.>nali, che sol0 gli 01·gani della magi ·trat:ura ordinaria, possono intentare. H.ic-hiamiamo. ancora una YO!ta, l'attenzione del C. L. ); per la s,·izzera, rigua rclo alla situazione del per onale diplQmatko e con ola,·e .. \ ei mesi dalla fine della guerra e d,1llu disfatta cornplela del nazismo e del fasci ·mo. i c,)nsolati rimangono an{'ora, in ~ran parte, ·otlQ l'influenza e l'azione clei funzionari ex:-fasc1,:;ti, che, dopo aYere esercitato la loro tiran11ia sui lav0ratori italiani, adoperano o~gi gli stessi metodi del :>assato regime. L'ambiente è rima to quell0 di prima ed i la,·orutori se ne mantengono, a ra~ione. disbrnti e diffidenti. 1 ('Onsolì i111·iati recentemente prornngono dal personale cliplomatic-o, formato durante il regime o che lo ha sen·ito; mentalitù burocratica e du padroni. E !:.lidonebhero proteg:!ere P clif<.'n<lere gli interessi dei cvnnazionali <11 fronte nl paese che li ospita. Per esplicare que::;t:1 funzione non c:redinmo sia pl'oprio neéessario che.>essi :-iano tlci diplomatici cli carriera. JHCoccupati d1 avanzare <li ~ra(ll) e cogli occ:hi costantemente ri,·olti al loro minislero. Quali rappresentanti della nu0· va lta li a democrn t ita. e si non hanno più il diritto di trincerarsi dietro una falsa apoliticità, coprendo <lella loro auLOrità moralp le oscure man0,Te cli al- <·1mi ::iezzi grossi del commercio e dell'iudustria locale, nel tC?ntatil·o di salYare se stes ·i <' mantenere in vita i'lituzioni eonclannate dalla coséienza PO!)O· lare. ~on si è mancato cli e aminare i rapporti con i 1·0m1ia~11i comunisti, auspicando ad una collaborazione sincera, !Pale e non a senso unic-o, nello spirito, e-io, <lel patto di unità d'azione di eui tulti ne 1·ico11osciamo il ,·alore. ·essun pensa, 11C'mmeno lontanarn<>nte, a <li1·idere le forze del lavoro e della p1·0d11zi011c, il eh(' sarebbe un delitto; tuttal"ia il .·oc:ialismo demoeratico, che oggi trionfa in tutta l'Kuropa. tlern essere trattato a perfetta parità d1 diritti <' clc.>ve ssergli garantita la sua propria specifica autonomia. Al Com·egno delle Colonie ltaliane Libere, fissatt> a Lu~ano il 14 ottobre, sarà trattato l'imp.:>rtantC' Bib a Notiziario Gh itali•ani resi-denti in Eritrea fan-no ritorno in patria _ Roma. ottobre. Circa 5000 itali.ani r~~i_- denli in L'rilren, ex dipendenti di enti pubblzcz, f,iranno rifarne in Italia. Il rimpatrio dei nostri ccnnllzionnl i aooerrit prossinrnrnenle, per qu an.to 1i<i1t .~id ilnc·ortt staia fissèlf/J alwna data. Le auloriltì inglesi hanno inoltre concesso /"aulo~izz~zi<>-_ ne é./ far ritornare in Eritrea nlcu11e c·en/1111:llad1 ilctlitwi ioi residenti prima del 19:fi. Congresso Nazionale dell'U.D.l. Firenze. Ol~- 1,re. .\'ei giomi '2.J-21-25 ottobre si sool{!eril a F1n1wte il Congresso Ni:1Zio1wle dell'{J_J)_/_ i:1 cui inlervern111110 le nipprei;enfl:111/e di lulle le provincie il:1/i<111e numerose dele{!azioni es/ere. Verrii tu.dlato raltuale sfo/ufo e progrum11rn def/"U.D.I. cr,11 pélrficolnre ,-ig1rnrdo ti/ cnrallere èl/>Olitico del- /"/ nione. E. M. Gray davanti alla giustizia. Homu. Di1,w1zi un· lllu Corte di (;i11. l1zia è c-ompèlr.~o il 1,0/c eer·,r(·,1 fn.~c1sl,, f ,1/. (,r.1_1;dt \cour11. J:im- />11/, le dire, clie dei ren/1 e·< 111 111i ,1 11 1//1 ~li ,i/lri [1iscisl1 clic h1111w cr:nlril>uito co11 ,1l!1 ri!ev.,nl'. , 1 11u11[1(:nere in oi I 1 1 ! J c1 •-~ 1~///(,, < è1Cc11 • f dt , ollul>·on1zit 11 .' 1110. l.,"11dienzn è slalii <Jui11cliri11vic1fc1 c1 c/01111111eid w1111la 11 ri.~oloere degli incidenti di caraller~ vrccedurnle solleoafi dallél difei;a illlo scopo di ottenere un rinvio del procesi;o. /.'11die11za è s/afn /Juindi ri11oièlfa a dovani .ed 1:wnì inizi.o ccn tinler1o~aforio detrimpulalv e <1ui11didei testi prese11/i. LI dibi1ltime11lo s,1ril pbi rinuieilo ;;ti IO corrente per permellere é1fla difeMI d, prendere c-r.,nc.~cenu1 degli uUi111i doc11menli 1>eroe111di 1:11/il Corte di Gi11slizia. Greg,orio Agnini i"- Jf -1 ottobre è de- duf1 1n Hom;;1 il compagno Cregorin A4nini. Erti nato ,,e/ J~;)l? a Fi,111/p l~milia, era .çfalo lru i primi ferzi11lemuziorw/,.\li e poi, lui i fondatori del Par- /1/o sc-ciali.~la al con;:.re~;-c di Genooèl 11el 1892. F11 dep11lnlo nl pnrlwnenlo dnl /lifJO fino il q11ando c'eru in Italia una libern lrilnmc1 purlnmenlare. Il 25 sellembrc aoeoa inauguralo lu Consulta ;;i/ grido di • J iou la Hepubbliu1 ilnliw111 ,,. Dopo H 30 settembre Contlnuazlor.e di prima pagina Naturalmente come era prevedibile, !.ono state mosse alcune obiezioni, tutte però più di carattere formale che sostanziale. Lo s'piriio nuovo e realistico che è nell'accordo e che si fonda sul senso di responsabilità e di coscienza della classe lavoratrice di fronte ai due concomitanti problemi di ridar vita ali 'industria e di lenire la disoccupazione ha raccolto infine l'approvazione di tutti i rappresentanti dei lavoratori. Essi hanno compreso, cd è bene ripeterlo, che non si tratta di licenziamenti, ma sopr:ittt.ùto ·di. moralizzazione e di riequilibrio dei flussi I di ·lavoro, che erano stati profondamente sconvolti dall'alterata economia di gu,erra. Riammessi i lavoratori di provenienza cd estromessi gli abbienti, nessun operaio, che viva del suo lavoro, e che appartenga alla professione d'origine, dovrà e potrà essere licenziato. Del rispetto a questo principio - sulla cui ef. fcttiva attuazione si sono espressi maggiormente i 1 dubbi dei convenuti - bisogna soprattutto che facciano professione di lealtà i datori di lavoro, e in sol modo: accettando e attuando veramente i turni di lavoro. Gli industriali ne sono restii, li osteggiano accampando imprecisi motivi tecnici. I lavoratori rispondono che quelle tecniche sono pure scuse secondarie di fronte ai sacrifici che si sono imposti i lavoratori. Il desiderio delle masse è di salvare il lavoro ad ogni costo; doveroso è che da parte degli industriali si compiano tutti gli sforzi che la situazione esige per riattivare e incamminare al massimo la produzione. D'altro canto è anche tempo che lo Stato realizzi quella _politica di rinvenimento dei capitali mal acquisiti, che è ormai un debito morale verso i sacrifici del proletariato. In questi termini ha concluso l'ordine del giorno della riunione, facendo cioè voti affinchè al sacrificio chiPsto ai lavoratori corrisponda il sacrificio di tutti gli altri ceti sociali, perchè veramente si possa giungere alla ricostruzione del paese nel nuovo ordinamento democratico, dove il lavoro potrà raggiungere il suo giusto posto. prnhle111a della rappre::,cntanza degli itaìiuni all'estero in seno alla Consulta Kazionale e la loro :-iartec1pazione alle elezioni della Costituente, nonchè quel!,, clell:t loro rn.ppresentanza presso il g0verno di noma, mc.>cliante la creazione di un organo che ne difenda i }uro interes i. L'impol'tanza di tali quc.>·tioni è evidente, sebbene la realizzazione.> pratica s1 urti a di[· ficoltà tecniche e giuridiéhe. E' indubbio che la grande massa degli italiani all'estero, colle loro fe~onùe <'llc.>rgiedi lavoro e d'ingegno, col prezioso aiuto economico che 1'orniYano alla madre l'alria, ('O\ loro pr,Jfondo attaccamento alle vere traclizioni ita.llnne <•clagli ideali di libertit e ùi democrazia, ha diritto cli dire.> la sua parola e portare il contributo dellu sua c,:;perienza nel momento in cui si getta la pri· ma pietra della ricostruzi9ne politica del paese. Uu organo, voi, che rappresenti gli italiani all'estero, dovrebbe es ere l'es:iressio1w della voloutù degli emi- ;;rn ti, ossia un Qrgauo rappresentativo, e non un ser1·izio speciale del mimstero degli affari e teri. Ci pare, insomma, che gli italiani all'estero - e sono 1 parecc-hi mili0nì - abbiano il diritto ed il dovere di parteciparp alla vita della nazione. Auguriamo, perciò, eh<' il Convegno delle Colonie Italiane Libere, abhia il Suécesso che ;;i merita.

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