BiL • La situazione italiana e I compitidei socialisti Di questi ceti intermedi il iproletarirato può fal"Sidei nemici o cl egli alleati. Si è fatto dei ne- .miei nell'altro -dopo-.guerra, quando gli errori di 1prospettiva di esesperati dottrinari, cO'me il Bordi1ga, e la grossolanità di certi dema,gogi tipo Bo.mbacc:i fecero ritenere a molti che il proletariato manuale volesse SC{Parare la sua cau- .sa da quella di tutti agli altri ceti, non inten- <le.ssericonoscere e soddisfare altri diritti che i suo,j e mirrusse ad assoggettare alla propria forza n umeri,ca, neces.sariiamente non guidata da su.fiiciente luce intellettuale, tutte le altti claer:,i. La « dittatura <:lel proletariato» di cui s'è tanto 11arl>a.toallora (e molto epesso da chi non snp<','a neppure quel che Marx intende.sse significnre con quelle parole) apparve aig•liocchi cli molti come un trionfo della for7..abruta -con cui il prolctaTiato manuale intendeiSSc di asser- , ire stabilente le aHre classi, albbaesando ,a1 grado della su.a im'])reparazione intelJ.e-ttua.le tutto il ,patrimonio e le espreSBioni della comune civiltà. iLa coonipagine ministeriale che è stata costituita in Italia è un lieto sintomo della situazione ,che si è matuiiata tPer effetto dello sforzo eroi,co co1 mpi't.1to{!alle formazioni prurtigiane e nelJ.a,,co1·aggiosa opera cli ipre,parazione insurreziona,Je così sagg~amente guiclata dal Comitato cli Liberazione Alta Italia. >!on andiamo a mi.lsm·are in quale clo.seogni partito ipartecipi alla corrtbinazione: quello che im;porta ò che le figure 'Più raµpre.sentative ,·erigono ,cl,airanghi cli coloro che non si Mno contentati cli clichiarare il loro antifascismo neUe conversazioni di i;alotto, fra amici invitati a prendere una tazza <li bhe, ma l'hanno attestato co pirando, -combatLendo, affrontando il confino, le carcerj, la to11.urn e siiclando la morte. Figura tipica •di questo ris.peito è il Jluovo capo del Governo, un uomo nuovo che la ste&sa cliffi,collà òeUa situazione onde era nata la crisi del Ministero Bonomi, ha fatto uscir fuori dalla modesta oscurità in cui egli av·eva voh1to rientrare, d01po aver dato un contributo di eccezionale valore. morale e militare, all'opera che portò aUa liberazione dell'Alta Italfa. Ferr-uocio Parri, un tempo li!berale, ap'Partiene al Parlito ,d'Azione e ne è stato a.nzi uno dei foT1Jdatori e dei .più ferventi animatori. Il Partito d'Azione, come è noto, è sorto (),al moYimento « Giustizia e Libertà», iniziato a Pari-· gi da Carlo Rosselli, dopo la drammatica fu.ga dal confino in cui e,~a stato conclnnnato in.sie- ' me con Parri, pe.r aver ,preparato e aiutato la fuga cli Tw·ati. 11 iprograimma del Partito d'Azione non coinc1de. ma ha tuttavia molti 'Punti di cont-atto con quello del Partito socialista: è perfettamente concorde con c;uesto -per quanto riguar,da la soh1zione del ,problema istituzionale; anch'e6so yuol condotta senz.a inutile violenza e senza spirito di vendetta, ma anc.he senza debolezze nè com'Prome&Si l'oipera ,di eyurazione, che ritieine doversi estendere a,nohe ai ,più alti igradi della gerarchia statale e considera premes.sa necessaTia all'instaurazione di •un reigme di sna e sincera democrazia, che pos sa consolidarsi senza dover continua.mente difendel'S,i òa minaccie e inviid.ie; è ip-ronto esso -pure a una lotta senza quartiere contro le coalizioni monotPolistiahe e contro tutte le formazio1n,iIJ)aro.&Si,tarieche mirano a sfruttare e asserviJ'e le forze 6ana e 01peTosedella nazione; accetta anah'esso e prOiPu.gna la socializziazione ùi que.Lle aziende Jin,anziarie e industriali, • il ,cui 1pos.ses.sopriv.ato, oltreohè rprodurre un iniquo •prelevaimento a .favore di r.iBtrette olig:ru,chie, sulla ricchezza prodotta dal lavoro collettivo, r~prpresenta una seri.a min,a,cciia, alla lil>ert.à nella vita interna della nazione e alla f>iourezz.a della pace nei suoi rrupporti in tem.azio:nali. Crediamo J)ertwnto ohe il nostro ,partito abbia motivo di comtPi~ce.rsi de11a soluzione ohe ha avuto lia.e:risi ministeriale, anche se molti Jra i nostri coffitl)agni italiani desjderav13:no ,e &peravano ahe la crisi ipotesse metter capo a,d una soluzione 6ocialisila, con un Ministero ipresieduto da Xenni. Osiamo anzi affermare che è molto me-glio ,ohe le cose siano andate così come sono andate. Il Partito socialista ha fo1·mulato Ulil suo program:ma di grandi riforme, ma non può idiire di averlo elaborato quanto .neceBSario ,per. iniziare l'attuazione. Se fosse andato al al governo, o avrebbe dovuto irudugiarsi, proprio iper quei !l)unti del iprogramma ohe costituiscono la sua fondaentale ca,ratter.istioa, in una lung.a battutta d'as-petto, o avrebbe dovu to a,bban,dolllarsi a,d un,a imJ>rovvisazione ohe, per quanto illuminata dalla fede, sarebbe stata tuttavia !Piena di periicoli. Potendo av·er fiducia ,ohe suJ iproblemi .politici -più urgenti (epurazione nella burocrazia e nella vita del :paese e ne-lla coilifisca delle ricchezze male aom.mnulate, convocazione e compito {lel1a Costituente) il Ministero Pani procederà senz.iadebolezze, secondo le dfretti ve reolamate dalla coscienza e ,dagli inteTeSBi della pru·te .sana della nazione, iJ Partito soda.lista avrà tempo e modo e sti:molo a elaborare le rifo!l'me rproiposte e a preparare 1a forma concreta dellia loro attuazione, princLpalmente a stabilire i modi e i limiti della socializzazione (in ,biase alla e.f.fettiva struttuTa eoonomioa del nostro ,pa,cse) e rassetto ahe dovrà esser ,diato alle varie •categoirie di aziende socializz,ate. Il CO<In/Pag:nDo agnino molto opiportunaroente ha dato, nel ,passato numero cle "L'avvenire dei lavoratori», un Baggio dello studio che deve essere fatto e ohe io mi augUJ'0 cli veder oontinuato e a,p!I)roJondito da lui e da altri. Poichlè qu,esto COD11Pitpoossa essere co;m:piuto coin quella meditazione e serietà che l'irnporta.nzia, Bua ri,chiede. 'varie condizioni sono neceBSarie. Occorre anzitutto c.he l'attività del Pa1·tito non Bia trnwo in1jpegnata e di.stratta in al.ro lavoro. Certo, dove i Bociia.listi hanno in mano le a.mrni;ni.strazioni pubbliche, o vi partecipano, o Janno rparte di comitati di Gocco1·so o di coonnnissioni incari,oate di studfare ,e risolvere particolari problemi generali e locali, o sono ,convocati dalle organizzazioni sin.dacalj per lia. tutela degli interessi operai, essi debbono assolvere questi loro compiti co:n tutto lo scru,polo e lo zelo neceSiSari. :\1a .bisogna che non lascino assorbire da essi tutta La prOll)ria attenzione e attività; bisogna che ottenga:no dalla çlascSe 8\non sprechi l, p_roD pria forza e non comprometta 1e po6t:,ibilHà v,ant.aggiose ohe la situ.azione offre ,con ir,requietezze e agitazioni che, per il solo iatto di n?'n servire a nulla, si convertono in pura ,perdita. Ilo visto con ,piacere che i comuniBti hanno diffidato gli operai da quegli sciorperi con cui s.i :pretende di risolvere problemi che le incomposte irrequietezze non ipossO'Tloinvece clle agg1,avare; e vorrei ohe anche i Gocial.isti ripetessero con calore l'ammonimento, avvertendo con parole forti e severe c;uale stoltezza sarnbl>c se il proletariato, suscitando con disordinate agitazioni la Bta.nahezza lo spavento la ' ' ostilità •di altri ceti, ,promovesse a &uo danno una reazione, 00me quella del 1920-22, contro I&.quale es.so non a:b.bia poi la forza cli resistere. Occorre inoltre che nel 'Proletariato nazionale, in.sie.me con la coscienz.a che la <-'Sua» rivoluzione è destinata non a sostituire un 'Predominio della clasGe crupitalistica, ,ma a sopprimere ogni predominio idi classe, creando una società in cui non sussistano altre dis¼gllagli.anze che quelle determinate da conicliz.ioni naturali e dal graido di ca,ipacità e volontà dei singoli cli servire ,al •pubblico bene; insieme - etico - con que.sta coscienza ipenetri anche la corusaipevolezza, direi qu,asi Ja visiollle, che la lotta ,ohe H proletariato deve combattere per creare c;:uesto 01,dinamento non va condotta contro tutti gli altri ceti sociali. Tra 1a classe capitalista (contro ,cui La lotta è inevitabile, pe.rohè es.sa non vorrà certo rinunziare aJ.la sue. condizione di 'Privilegio economico e .cli dominio politico) e il :proletariato manuale e· una serie di ceti intermedi: artigiani, piccoli proip1·ietari coltiv,atori, e.sercenti, tecnici, proJe&S<ionist: d'ogni genere (dal modesto geometra fino all'avv,ocato e al medico di g1ido) e altri inlellf\ttu.ali; tutta gente i cui interessi non sono necessariamente antagonistici a quelli del proletia.riato manuale e ,ohe non ,ha pel'ianto nes- .sun mo,tivo e-goiBtico-di op.porsi alle aspiTazioni <li queisto. Do]jbiamo anzi constatare che da questi ceti medi ,provengono in gran numero coloro che guidano l'azione del partito socialista e cli aLcune fra le st~ org.anizzazioru s1nd,acali, e che se fra essi vi sono stati e vi sono alcuni chiacchieroni senza ,fe,de e aLtrl cialtroni mo&Si'Prevalentemente da mire aimbiziose e eia altri i:nconfondiibili f.i.ni,.Ja più iparte è però cli gente che combatte son fede sincera e punn, con coscienzio.sa preparazione, con sen~o <li resiponsa.bilità. Queslo erroneo apprezzamento non solo i51Pirò le invettive di .molli intellettuali, per te.n- <lenze snobistiohe o reazionarie, a cader nell'inganno_, ma. ,produsse, fra gli altri, anche questo effetto: ohe OOJPitecnici,capioffiicina, direttori -di offircina, ingegneri ecc, si sentissero e,-:;clusi da quella classe <li lavoratori cui si proclamava Slpettare il governo della società e gua1·dassero iperciò con difJLdenza., divenuta (P0i c,stilità, il movimento orperaio e sociaLlsta; •fors·anohe perchè ra.pipresentavano nell'orfificina quell'esLgenz.a di ordine e gerarchia, cui molti "''Piriti irTe.quieti e .bollenti ,oredev,ano di dover ribel1ar i. Cosi qu€sti ceti, che dall'avvento del .socialismo non hanno nulla da temere, nè per la. loro dignità nè ,per i loro stipendi, ohe tro- \·eranno anzi certo maggior soddjsfazione a prc.<;~re l'opera loro a servizfo dell,a società, :tnziahè di privati ,plutocrati,, vicever.sa si posero contro l·e a13ipirazioni operaie, come apparve clurante I'oocwpazione delle •fabbri,ohe e la lolt,n. •per il controllo O!J)eraio,il cui inBuccesso 8i dovette in gran parte a que.sto atteggiamento BiBogna e'vitare che il fatto si rinnovi; dobbiamo sentire e far se.n1:ire che neS6uno <lei ceti che tnaggono i mezzi di vita dal proprio lavoro e non <laIJo sfrutta.mento del Lavoro altrui può es.se,· danneggiato dall'avvento dell'asserto sociali.sta; che tutti vi troveranno 1·iapetto della loro 1·ignità e compenoo ,adeguato alla natura quaLltà del ,proprio lavo,ro, e tutti godra.na:io della ,gioia ,cthe òà a tutti gli onesti la sensazione cli fraternità con cui 6i vive e si lavora in una societù go,,·ema ta con ipiù alta giustizia . Mug Emlgrazt·oue dorata . Prima vogliamo rko11dare l'altra: l'emigrazione dei diEWerati, quelJa ahe è passata davanti ai nootri occhi durante un ventennio di dominazione fascista. Avevano le tasche vuote fede. ed il cuore pieno di >l'ella loro esistenza cli illegali crronici, la terra svizzera, sulla quale strie,oiavano le loro scru1pe logore, era una s:pecie ,cli bene 'Proibito e sfu.g,gente che il primo poliziotto iincOTitrato all'ango,lo d'una vi~ poteva ra'Pire in un batter crocchio. Nutriti dei modesti fJ)asti oCferti dai jpoveri Goccorsi oprni, alloggiati ora in un.a ca.mera, ora in un'altra, non esisteva ,per loro la certezza del domani Eterna rpreda di tutte le polizie, esei :paSBaro.no di città in .città, cli confine in conJine, di pri,gione in ipri.rgione. cli casa in ca.sa, andarono a morire in Is.pagna o finirono in un cam'Po di lavoro, tennero d'Uro peT decenni, soprportando con fierezza le durezze ,clell'esilio, i doveri della mil,izia politi,ca e la.sciando nel cuore di chi li aocootò semi di bene cd una stima iprofon>CLa. Queste migliaia -di nom,adi dell'ideale, i morti ed i .su1pe1--&tistie,mbrano muoversi ancor·a nella nolte !osca da cui sinmo a,p,pena usciti, ci dico.no ancora la trnge,clia della loro patria e la durezza •della lotta che se,mbrava senza fine. L'emigrazione •politica itnlian13. del tnascorso ventennio è .st.atn una delle più lu:nghe e pitì 1,nervanti cli tutta J' Euro1pa. Battaglier,a e-d eroica nelle .più di.fficili .condizio,ni cli vita, tenace ,per un pe!"i,o,dolun,glhissimo, 866a rappresenta un'epopea deoona di re- .-;tare nella storia, un lungo cimento per la libertà, in cui intellettuali ecl operai hanno p,ro- <figato t,csori di cultura morale e di coraggio fisico. Per lunghi anni, parallela a que.sta lunga fila cli clisipcnati che attraversava l' Em,01pa i.n tutti i sen,si, scorreva in llaliia brJlJante ed opulenta. la ,·ifa dei gerarchi fascisti. Mentre il tribunale 151pecialegettava nel dolore migìiaia di famiglie operaie e paralizzava il libero ,pensiero, i pingui parasaiti dai petti sonanti di decorazioni, assa,poravano le gioie della vita .nelle feste e nei banchetti. Al crollare ,del loro mondo mimato dall'odio 1po•polare e travolto dai cannoni alleati, molti di essi ,·ollero salv,are .prima degli alt1i la vita e Ja cac56a. CO Agli imbecilli il corrupito di continuare una hatt.ngl,ia ipei,duta. Più ru;tuti ,c!C'il'itarcl,atari neo fascisti, e&:1i saltarono in antici-po dalla barca ohe affonda- \'a e piombarono i.n S-vizzera in ve6te di perse- /!UitiaLi politici dell'ultima ora. La loro emigraziooe, ohe non sol'lge da neasun p1·inoipio ideale e morale, è I.a fuga irop06la ,da un·ruvventuna finita male in un paese dove. se le cose fo&sero .finite cliver6RJllente, Farehbe1,o entrati da ,coJ11Cl'uistatorci on lo scucli!"cioin una mamo e I.a co!'cla nell'altiia. E,ppure quale a,ccoglienza ! Quali de'licate attenzione per la loro sa.1ute ! Il celebna cantante Ìi:,naelita Sohmi,dt ha J,aisciato la vita in un camipo ,cfi I:woro: ma quello rra un ,povero diavolo. L'emigrazione ,dei signon, g1unt.n col danaro traJu·1rnto. con ottime relazioni nel mondo affaristico, sostenuta <lai prudenti depositi bancw·i Ira t ti a,ll'ei:;te;ro .a1 tem11~0·cle,l1e v.aiocthe •~l'aS e, ern atta a suscit.are la francescana pietà cli molti pro-p1·iclari cli Hotel. di moiti direttori di cliniche e ,di mo.lii pezzi gro&Si cl-ella indu,;;tria e del commer,cio. Gerarchi e ger.archesse si rivelarono subito creature clai ncn i sensi,bili&'limi suscit,ando in molti ambienti una deli,catn pietà. Le signore in ,pellkcia ed i cavalie,·i cl<'ll'inclustria avevano varcalo le Alpi. Erano restati qualche giorno p<'rsil10 isenza bn,gno e se1u•,a ci1prin. ! Qualche guanclia cli .flrontiera nvev.a forse irritato le dame littorie con delle domande trowo numerose. Qua.khe figlio di parrià aveva dovuto persino ritnrdaJ·e gJi e.sarni all'Università. Bisognava subito correre ai rime-di. Povera gente ! e ohe era Jorse abituata a questi stra1pazzi? Dei camipi di lqvoro non ne parlia,mo. E c:he volete mettere il 1>i•oconein mano a delle 1 persone pe.r bene ? In mano a dei ,conti e a delle conte66e? Siamo fol\Si giunti alla rivoluzione? Dino A1'fieri, i.I Goebbels italiano, do1po tante turbinose vicende, aveva ,bisogno d'un buon luogo di cura e se ne va a :Montana sotto il nome di Bonoln.i per sottrarsi ai vibranti saluti cli simpatia cieli.a ;pOtpolazione loca.le che potrebbero irritare i nervi affattcati. A confronto degli 9Piriti umanitari ricordiamo che per i mesi esti'vi è in progetto !J)er Alfieri e famiglia una villeg,gialu,ra in uno Chalet ciel VaUe.se. Anche Bastianini, criminale rii guerra, è &iato in esilio promoi:;so ller ino dottore. fugge all'Mnore ciel popolo svizzero, legalizzato col nome di Dott. Giovanni Astorri. :\Ta una delle più a<'"ipre rnigrazirmi è quella <lei conte Volpi di :\Ti.:;urata. Eminente finanziatore del fa.scismo, grand€ amico <lell,a Germania nazistn, colonna del1a incluatria bellica e pezzo grot'f'o di quella dell'a1luminio era in fondo,.. un libei-ale. Per dire la verità i germi <l<'I liberalismo non si vedevano in quel tempo; ma gli solleticavano la pelle .:;otto la camicia nera come delle rpulcL I buoni semi 6-0no venuti fuori in Svizzera dove il conte, allog;giato in un grande Hotel fa la scuola di liibera.li.<,mo a,d una coorte di peccato,ri pentiti ! li poveretto deve pagare per la pensione centinaia cli franchi al giorno. Più alta la Bo.mrna, più alto il sacriJicio ! Per evitare le dicerie del pOlJ)olino, gli si sta ,prcparan,do a Losanna un aip,partamento pri\'nto di sette ca.me.re e di due stanze eia bagno. Anche la salute cli Ed<la Ciano causava non poche tpreooou,pazioni. E' ammirabile la scnsibiLità, la delicatezza con cui l'indfanentica:bile ninfa dell'asse è stata t1·attata. J.l Dott. Repond, nella sua clinica di :\Ialevoz, osserva e cura da mooi i finissimi neni della paziente. La distrazione -per certi malati di nervi è un mezzo scientifico di cura, è quindi natura.le ,che il Dott. Re-ponci permettesge dei viaggi a LoGanna, a St. Maurice, a Aig.le. ,a Cha:rrupéry, a MontJhey. Pare J)erò che La EcLclaf0&5eipr-0foilJclamente convinta del carattere .s,cientHico della dist.razione, intesa come metodo di cura ,delle malattie nervoBe, e che surperaSBC in questa con- ,'inzione lo stesso me,di,co curante. II redatto.re Gio1·gio Perrin, inviato jper una inchiesta da,l Dijpartimento di giustizia e ipolizia a "Montlhey, ,constatava ,ohP-Ja ipaziente. solleticata forse da un iJnjprovvi.so fervo~e 1Jer il ,suddetto metodo scieniifico, adJbandonava la clinica di notte saltando clalla finestra e se ne to~"JJava aLl'alba. a volte un po' vacillant,e. clo'])oqualche ballo o qualche litro di vino. L'idea di una 'J}Unizione sarebbe qui un'impertinenza Juori posto. Il t:n olaccio è per i cafoni e non 1per le ninlfe. ;\"on avremmo parlato di que.sto episodio i? sè b.anal,e. se esso non illumina1S<Secon la""'ròrza del contrasto una triste ed ehiquente realtà, E' .stato già :puhbli-cato l'iniciidente caipitato ad un internato italiano jper aveT infrant-0 il re-golamento in una Jorma ancora ,più lieve. Per aver danzato una sola volta con una cameriera in un locale ,pu!bblico fu ipunito ,con otto giorni di arresti. Niente di anornnale dunque: il disgraziato aipparteneva all'emigrazione plebea. Sarebbe 'J}erò un errore portare la nostra attenzione solo sull'Olimpo dell'emigrazione fascista, dove si agitano le grandi òivinità. C'è tutto uno stuolo di semidei, segnal.ati giorni fa dalla « Libera Stamipa », che sulle ri:ve dei Laig,hiticinesi riscaldano al sol.e gli eroici ventri. Ind·ustria,li fascisti di medi,a grande7.za, p.refetti e scialì])e littori-e, com,mendatori del crollato i.mrpero, obe n001 hanno mai visto nè un piccone, nè un .cam(Po di lavoro, ohe godono di eccellenti relazi-0ni e che pensa.no a,d u:no stabile soggiomo in teTrito1io elvetko. Questa con&tatazion,e <Ci induci! a precisare seconcl-0 giuBtizia il nostro punto di vista sul pro'.blema dell'eip.urazi-0ne. Tra i !.fascisti venuti recentemente come tra quelli resi,denti <la anni im tenitorio svizzero ' ,•i sono i picwli ed i grandi, gli inermi ed i protetti. Noi dif.fi,cLiamovivamente di u:na e-purazione ,ohe inizi la sua opera coùpendo in preva1,cnza iJ -fascista più modesto e senza aicterenze. Un silenzio cl'oro viene fatto intorno a certi rwmi di f.ama europea. De,"e forse 1partire il fruttivendolo e restare • :I finanzie;re? Devo,no :partire solo i ,porti,eri dei consolati C' reBtare gli ambasci.aiori ? Certi ·ritardi •Cidanno molto òa :pensare. Noi vogliamo ohe l'epurazione sia un atto pubb.lico cl1 giu.stizi,a e non un òocurnento del pri vile,gio. E pe;r vede.nei chiaro si incominci anzitutto con i ,grandi a-stri fino a 61Ceniderepiù in basso fin0 a chi Jo merita. L. S. Redattore : E r I e h V a I a r Zurluo Tipografia: S. A. Arti Grafiche già Veladlnl .t C.-Lugano t
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