B si lavoratrici. senza di che non CLsarà democrazia in Italia ma oltanto alternative di terrore nero o di iereore rosso. Le forze proletarif1 La storia ci ha fornito esempi che abbiamo il dovet·e di non dimenticare; quaHti fra noi hanno i capelli grigi o i capelli biall'Chi sanno che l'aYventu1·a fasci"·la non sarebbe stata pos ·ibile nel no lro puese se dal Congresso di Livorno in poi la pade mig·liore del nostrn tempo non l'avessimo impiegata in lolle che abbiamo poi amaramente rimpiante quando su tutto il _popolo si è abbattuto il tallone fa_ scista. l_luanli hanno studiato la crisi tedesca del dopo guerra sanno che anche la repubblica. quando sorge sul terreno di una lotta tra socialisti e comunisti come fu il caso della repubblica di Weimar, nasce morta, e come strumento di reazione contro la classe lavoratrice. Noi non ripeteremo questo errore. Se oggi da un nostro convegno uscisse una dichiarazione di rottura del patto di unità di azione ci farebbero molte concessioni. Ma noi preferiamo di nuovo la galera o l'esilio come difensori della unità della classe lavoratrice piuttosto che il potere sulla base della scissione delle forze popolari. (Applausi scroscianti, l' assemblea in piedi acclama lungamente l' oratore). Noi pensiamo che sia per scocèare l'ora dei socialisti, ma in funzione appunto della unità d'azione di tutta la classe lavoratrice nella lotta per la democrazia. Ci sono sul nostro cammino - conclude l'oratore·- molti ostacoli, molte forze che, per riprendere una antica espressione di Filippo Turati, si preparano alla controrivoluzione preventiva come nel 1922. Teniamo gli occhi aperti: non smarriamo mai il senso delle proporzioni reali, non collochiamo il nostro bersaglio troppo lontano, procediamo con senso politico, una tappa dopo l'altra, un piede dopo l'altro (applausi). Ciò che importa è di non introdurre nel nostro costume dei germi di corruzione politica e morale· trasformando in mestiere il nostro apostolato e posponendo l'interesse collettivo del popolo a delle miserabili ambizioni personali. A tutti coloro che oggi cercano di sbarrarci la via noi non possiamo dire, come l'altro finito giustamente in piazzale Loreto, che caleremo a Roma _per prenderci il potere. Non caleremo a Roma, ma lavoreremo con democratica fermezza in tutte le officine, in tutti i villaggi, in tutte le città, raggruppando attorno a noi l'immensa maggioranza del popolo. E malgrado tutto passeremo perchè con noi passa il soffio eterno della libertà e del socialismo. (Applausi scroscianti). Il C.L.N.A.I. a -Trieste Il C.L.N.A.I. ha deciso di inviare una sua missione a Trieste per prendere contatti col C. L. N, giuliano, con le autorità milltari alleate Liberazione Nazionale triestino residente in Roma, composto degli esponenti dei cinque partiti nazionali coalizzati, ha tenuto ora a precisare che esso si considera l'unico legale rappresentante delle forze antifasciste di Trieste, anche se in seguito alle note misure repressive adottate ,dalle autorità militari jugoslave esso è stato costretto ad esplicare la sua attività fuori della sua sede. Lo stesso De Gasperi che con i ministri Gronchi e Spadaro ha presenziato a una riunione nella sede del partito della dem6crazia cristiana per prendere contatto con gli esponenti locali del partito, interpellato da un corrispondente della« N.N.U. » a proposito delle possibilità di ripresa degli scambi internazionali, ha dichiarato che sono a buon punto trattative con la Svizzera, con i Paesi dell'America latina e con la Spagna senza considerare inoltre le relazioni attuali con le Nazioni Unite nell'ambito dei piani di aiuto. Il ritornoin Italiadei profughi è di competenza lleata Per i nostri amici e abbonati nei campi-raccoltts e di laooro, riportiamo da « Libera Stampa » quanto segne: Poichè in tutti campi di. ·r1fugiati e tra i rifugiati liberati è vivissima l'ansia del ritorno in patria, e egual'illente grande è la incertezza su la procedura di questo ritorno, abbiamo voluto asswnere notia..ie presso la delegazioille del Comitato di L. N. Secon.do comunicazioni che detta delegazione ha ricevuto dalla legazione d'Italia circa i colloqui da questa avuti con la Ra:ppresentanza delle forze angl0-americane, è il comando alleato che si riserva e~lusivamente di procedere ai rirnpatrii secondo i s.uoi criteri che non sono ancora precisati. Sembra che si terrà conto, rper ragioni pratiche, della ubicazione dei vari civnpi in Svizzera e ohe i partigiani saranno i ))rimi ad essere rimpatriati. La Commissione anglo-americana per proce: dere al lavoro di organizzazione di rimpatrio. si farà consegmare dalle autorità svizzere tutti gli elenchi dei rifugiati ci vili e militari. Si prevede che Je relative pratiche potranno durare circa un mese; dopo di che il rÌ!IIl.patrio si ritiene potrà svolgersi in modo assai spedito. Si tenga presente che sono previste. pene severe per chi cercasse di entrare in Italia senza il rpermesso alleato. Probabilmente queste disposia..ioni saranno diramate a tutti i campi di internati a mezzo di un comunicato del comando alleato. Valgano comunque le presenti, se pur sommarie informazioni, a togliere un po' ,della incertezza in cui ~i trovano i rifugiati italiani; ed li precisare che il loro esodo dipende esclusivamentè dal comando interalleato e dalla procedura che esso adotterà. Le insistenze <;cri1te, ,crbuli. telefoniche, ben comprC'nsibili. che <'~5i quotidianamente rivolgono alla dclega7ionc o ad altri uffici che erroncamC'nfc -;i ritengono incaricuti dcll"csodo degli inH'rnafi o dei lilicrati. non pos ono . l"ort11na11.tmente troYar(' alcuna conclusirn rispo-;ln. Possiamo aggiungere e:hc essendo le pratiche di rimputrio C"ollegutc u num,•ro-;i e compie si problemi cht• 1oe:cano <la ,·ic-ino i rimpafriandi. lu delC'ga1jo11e<lei C.L.l\. in u<:co1 do e-on la Legazio_ ne d'ftalia furii lullo il po !>ibile per richiamare su di essi l'attenzione del comando iinteralleuto. Per reearsi in Italia Togliamo da « Libera Stampa »: BERNA, 28 maggio (ag.) - A decorrere dal primo giugno prossimo coloro che vogliono recarsi in Italia potranno domandare le informazioni necessarie presso i consolati britannici e americani in Svizzera. Saranno prese in considerazione soltanto le domande di viaggio che potranno ritornare utili alle autorità militari alleate. Verranno permessi senza obiezioni i viaggi intrapresi da cittadini italiani o dalle nazioni unite motivati da urgenza e necessità. Saranno inoltre accettate senz'altro le domande di studenti, artisti e intellettuali di nazionalità italiana o cittadini delle nazioni unite che intendono recarsi in Italia per scambi di opinioni o per studi interessanti l'Italia e lenazioni unite. Infine sarà permessa l'entrata in Italia a italiani o citta,dini delle nazioni unite accreditate presso il Vaticano o in visita temporanea alla Santa Sede. Un accordo speciale è stato concluso tra le autorità militari alleate e le autorità svizzere per il rimpatrio in Italia di profughi e rifugiati italiani militari e civili presentemente internati in Svizzera. Campi per I rimpatriati ROMA, 23. - Tito Zanibo11i, alto commissario .per i iprofiug,hi di guerra, ha .concesso una inter· vista in .cui ba detto che il problema del ritorno in patria dei pro,furghi è già stato studiato da tempo. Per affrontare i bisogni dell'rufflusso dei rimpatriati, nell'Italia centro-meridionale ono già stati preparati 40 campi, mentre 30 sono già pronti nell'Italia setten !rionale. Il commissario ha aggiunto che appena giunti •i rimpatriati sono sottoposti a disinfezione ed a una Yisita di controllo. e con il Comitato di Liberazione jugoslavo per esaminare obiettivamene la situazione e per prendere tutte le iniziative e le misure volte ad assicurare la tutela dei diritti ed interessi italiani. Il Irate si la diavolo Intanto, in merito alla situazione determitasi nell'Italia nord-orientale, il ministro De Gasperi, giungendo a Milano di ritorno <lai suo viaggio a Verona, Trento, Bolzano e Udine, ha fatto all'agenzia Ansa brevi dichiarazioni, affermando di aver preso contatto con le popolazioni sulle due frontiere per interessarsi particolarmente degli avvenimenti dei giorni scorsi e delle tendenze e aspirazioni della popolazione. « Ho avuto conferma - ha detto il Minisrro - della gravità della situazione nella Venezia Giulia anche dai colloqui avuti con diverse persone giunte direttamene dall'altro laQuando LLnapersona di idee poli.tiche. e sociali 1uditamentc progressj te si ripiega e si converte a concezioni moderate e conservatrici Si usa dfre che « il diavolo si fa frate"· Una nofoja sorpren. <lente annunciata dalla radio nella sera del Primo \1aggio e confermaLu in seguito dai giornali ci lrn indotti èl pensare rper analogia che « il frate si fu diavolo». Comunicava infatti la radio che: « La festa del lavoro è stata celebrata martedì ,- per lu prima volta anche un Vaticano.« L"0sser_ « vutorc Romano,, non è sfato pubblicato». to dell'Isonzo)>. el passato la cl.ciesa cattolica è sempre sLat.a Il ministro De Gas peri ha rilevato poi che a o:;lile alla festa mondiale del lavoro a motivo Bolzano la situazione è ancora in sviluppo, ma delle sue origini e del suo carattere operaio, anti. anche qui va seguita molto attentamente per- C':ipitalistico e q.uindi rivoluzionurio. E:sso ha sca. chè vi sono tentativi da parte di elementi esterni di influire sull'atteggiamento della parte te- glato anatemi. contro i suoi promotori. e le loro desca della popolazione nei riguardi dell'avve- idl:e. Padroni e preti cattolioi hanno promossa nire del nostro Paese. perfino I.a costituzione di organizzazioni operaie « Sono stato però lieto di constatare - ha secession:i te, per tener lontani almeno una p1trlc concluso il Ministro - che nono st ante gli ulti- dei lavorutori dalle manifestaziani del Primo mi avvenimenti sviluppatisi nelle regioni orientali e le passioni che questi hanno acceso nelle :\1aggio e dalle organizzazioni che promuovevano. zone di confine, tuttavia negli elementi italiani, Ora il Papa inneggia al Primo Maggio e ordina accanto ad una giusta difesa dei diritti del no- di festeggiarlo nella Ott.à del Vaticano, suo piestro Paese, domina il fermo proposito di non colo regno sullu terra. ll frate si fa diavolo~ lasciar rinascere conflitti di carattere e di spirito nazionalistico, ma di cercare la soluzione vfa si osserverà ohe festeggiare il Primo Magdei problemi' in una collaborazione pacifica gio non significa uccellare i postulati e gli scopi con le popolazioni, a qualunque elemento etni- attribuiti alla manifestazione dai suoi promotori. co esse appartengono)>. Ciò può essere vero cd è probabile che il Sommo Quanto alla notizia relativa alla co st ituzione Pontefice, nel prendere la ,decisione di cui si parin Trieste di un sedicente Comitato di liberala abbia ragionalo pressapoco come il Governo zione italo-sloveno al quale le autorità militari jugoslave avrebbero affidato tutti i poteri ci- del Cantone Ticino, il quale ha ripristin.ato quovili della provincia di Trieste~ il Comitato di sfanno per i dipendenti delle aziende statali la 011otecaGino 1anco festa del Primo .\faggio - abolita neì 1935 - motivando la rwova decisione con l'affermazione che « questa ri-correnla non hu più carattere prevulC'ntem.ente politico, avendo a:"sunto quello di cekbrazione del lavoro». Qu! ,··i· da osservare che la motivazione non pe1-<;11ader,i velu l'im bu razzo dei suoi uu tori, tend<· a celurc il bisogno di cedere e eguire la corr<.'nte che nel momento pr<.'val<:. 1 n ogni modo stabiliumo che la mani reslaziune del Pri.mo Maggio 11011 1111 mai mutato nt· -<ignific1tlo 11è carattere. E'-sa i: emprc sfaln cd l' tutlora la fe ta e la protesta della gente del lavoro ane!Hnte al proprio elevamento ed allo propria completa liberalione dcJ don,inio e dallo sfruttmmento capilabstico. Qttesto ~cnso e questo significato perdureranno fino a quundo sarà c:onscg11ito il fine cd iJ lavoro reg11arite 11t-lmondo si stn irit del capitale per il bene ·sere di lu tlu lu popolalionc. Ma qualunque '5ia la restrizione menta le con la quale il Papa lia aderito alla manifestzione mondiale del Primo .\ifag-gio, il suo ;;e to ci fa piacere. Vediamo in esso l'abbandono dell'ostilitit preconcette nei riguardi del movimento operaio li. bero, il riconoscimento ,dell'utibtit e:hc i lavoratori manifestilno i loro sentimenti e le loro a pirazio.- ni contemporaneamente, la rimos ione di un osta. colo all'avvicinamento del movimento operaio cristiano sociale al nostro. Auguriamoci ch'esso sc:gni l'.iJnfaiodella demol-izione delle barriere, erct. te aTtificiosamente col pretesto <:!ella religione, che tengono divi-si una parte degli operai dal grosso dell'armata civile del lavoro. Arbon Nostri lutti Ello Barioi, martiredel lavoro E' particolarmente doloroso ,per noi già avanLati cli età. il dare l'estremo addio a un compagno, .a un amico, a un militante pi.ù giovane. fra quelli su cui maggiormente contavamo per aiutare prima, per ripreu.derc poi l'opera di propagé111dae di lotta per i I e:om1111eideale di emancipazione proletaria. [I. giovane Ilarini fu intimamente affezzionata al proprio Si~1dacato, piegando in esso una propor.lionale atti viilù. rendendosi degno di coprire cerlc caricl1e della massima importanza, nel Com ita to del gruppo fonditori della ditta Saurer. Godeva la tima e la simpatia di tutta la Colonia Italiana, in modo particolare dai propri com.pagn.i del Sindacato, poichè era come esempio di quanto la Yita più modesta possa essere abbellita da un.a fede civile che la rende tutta dedicata al •bene. l l nostro caro scomparso fu rapito da un mortule infortunio sul lavoro, a soli 32 anni e mezzo. Jl 7 maggio 1945 nel mentre faceva uso di una grana nella fonderia Saurer si spezzò la catena che congiungeva la grana alla cassa p.er la quale stava compilando l':ulti.rna operazione per fondere gli oggetti in lavoro, rimaneva schiacciato. La triste e funesta notizia ha destato la più sentita commozione in tutti coloro che ebbero l'onore cli co11oscere il suo nobile sentimento di comlllle fratellainza. Il giorno 9 alle ore 14 ebbero luogo i funerali., riusciti con una solenne manifestazione di cordoglio che si uuiva al generale compianto. La Colonia Italiana con tutti i lavoratori della fonderia abbandonarono il lavoro in segno di luL to. Oltre 700 persone con il vessillo abbru,n,ato della Se~ione meialLurgici, accoJllJl)agnavano all'ultima dimora le spoglie del nostro caro giovane scomparso. .\fandiamo alla sua indimentiicabiJe memoria un riverente saluto per la preziosa opera da lui svolta a favore della classe operaia. Alla famiglia e tutti i congiunti cosi durameute colpiti nel profondo del cuore, vadano i sensi della .nostra partecipazione al grave lutto. Rln9raalame11lo La giovane vedova, i genitori e tutti i famigliari, molto commossi e riconoscenti, ci pregano di ringraziare da queste colonne tutti quelli che hanno voluto attestare con biglietti, corone di fiori e con l'intervento alle eseq,uie del loro caro scomparso, il cordoglio ,per la di6grazia che li ha colpiti, assicurando che di tutto e di tutti serberanno perenne ricordo. Sottoscrizione per l'Avveniredei lavoratori ,e L'emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi » Ca r 1 o Marx. Somma precedente Fiorina, Weinfelden D'Agostini, Bienne Merazzi, Bienne Sezione Winterthur Sezione Kreuzlingen, lista N r. 21 Sezione Locarno lista N. 23 M. Grassi per sottoscrizione L Z. Losanna, per sottoscrizione Sezione di Zurigo Sezione di Sciaffusa, lista N. 16 Fr. 468.60 » 2.- » 6.- » 6.- ,, 51.50 » 14.- » 20.- )) 6.- )) 20.- » 102.- )) 9.40 Totale Fr. 715.50 t:dlzlool Italiane del Parllto Socialista Svizzero PRIMA SERIE : « Liberare e federare! » 1 OLl~DO GORNI: SOCIALISMO FEDERALISTA . Fr. 0.50 2 CARLO ROSS.IDLLI: PROFILO DI FILIPPO TURATI » 1.-- 3 P I.IOROGO!BEY.l."r:I PROFILO DI MATTEOTTI ,f W'A.LTER FLIJDSS: L'ECONO~UA DELL'EUROPA l:'..,EDERATA ....... 5 OTINAJ\l: CENNI E CONSIDERAZIONI 'UJ MONOPOLI INDUSTRIALI ~ECONDA SERIE: Memorie 1 « Ui\'0 Df ALLORA»: » 0.60 )) 1.- » 0.40 L'ASSASSINIO DI MA'fTEOT'l'I l<'r. 0.60 Deposito genernle e vendita: « Edizioni dell'Avvenire dei Lavoratori » Conto ,ostale Nr. VIII/26305 Casella postale 213 Zurigo 6 - A.usserslhl
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