L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXV - n. 18 - 30 settembre 1944

Federazione Socialista "Olindo Gorni'' II problema del momento Il lavoro d'organizzazione nell'interno di un movimento di emigrazione é particolarmente difficile e spesso ingrato. I compagni sui quali si dovrebbe agire sono dispersi un po' qua e un po' là. Le distanze e le spese ostacolano la propaganda. Bisogna tener presente che il campo di attività della nostra Federazione si allarga a tutta la Svizzera. Le sezioni, i gruppi, i compagni isolati sono talvolta lontani qualche centinaio di chilometri. Date queste condizioni il giornale diventa il mezzo più sicuro di propaganda e di collegamento. Per mezzo suo i compagni possono scambiarsi le. loro idee, chiarire i loro punti di vista, prepararsi insomma per un lavoro di realizzazioni concrete. Il giornale parla nello stesso modo a Zurigo, a Ginevra, a Lugano, a Basilea, a Bienna, ecc. In lui tutti i compagni si ritrovano e stabiliscono la necessaria unità del pensiero e dell'azione. Il giornale bisogna leggerlo. Quel compagno che lo trascura non sarà mai un buon compagno neppure se avrà ritirato la tessera e pagate le quote. Virtualmente egli rimane un isolato ed é destinato ad ignorare la vera natura del Partito. Lo scopo che la Federazione Socialista si é proposta per mezzo dell'«Avvenire dei Lavoratori» é la formazione e lo sviluppo di vigili e sicure coscienze socialiste. Una delle cause principali per le quali il fascismo ha potuto stroncare qualsiasi organizzazione proletaria é stata appunto quella di aver saputo distruggere ogni possibilità all'educazione di classe dei lavoratori. Naturalmente le possibilità di un quindicinale socialista come I' «Avvenire dei Lavoratori», non sono molte. Le necessità sono maggiori e necessiterebbe poter pubblicare buoni libri e riviste con scopi di .divulgazione. Esiste quindi u11a lacuna, alla quale si é cercat9 di riparare con la pubblicazione degli opuscoli della Collana «Liberare e federare» scelti con criteri di chiara intelligenza e con la certezza di servire la causa buona. Tutti i compagni dovrebbero farsi il dovere di richiedere e di divulgare questo materiale di buona propaganda. Il socialista che non legge il giornale del suo Partito trascura ingiustificabilmente il primo dovere di educazione di sé stesso ... «L'Avvenire dei Lavoratori» rappresenta per il militante una necessità maggiore del ritiro della tessera del partito poiché la tessera è un semplice simbolo e un fatto amministrativo. Bisogna considerare il giornale un'arma efficace e un insostituibile mezzo di propaganda e di educazione. Una sezione socialista che non ha abbonati al giornale praticamente è inesistente. Una sezione che ha pochi abbonati è negata al lavoro di reclutamento; sarebbe ridicola presunzione quella di voler dare una coscienza di classe agli altri dal momento che i componenti della stessa non la posseggono o la trascurano. Se la Federazione fosse composta in maggioranza da sezioni di questo genere avrebbe evidentemente pregiudicato il suo avvenire. Le sezioni hanno compiuto il proprio stretto dovere quando per ogni tessera ritirata vien fatto un abbonamento all'«Avvenire dei Lavoratori». Cosi ci sarà dato di constatare un tono elevato alle discussioni che si svolgeranno durante le riunioni, poiché tutti avranno avuto la possibilità di una buona preparazione. Quindi maggior prestigio della Sezione rispetto ai lavoratori, maggiore possibilità di propaganda dato il grado di cultura proletaria dei propri aderenti. Le sezioni e i gruppi studino questo problema, lo considerino come uno dei problemi più importanti per la loro attività. Noi desidereremmo una discussione seria e una soluzione degna. Cronadie e corrispondenze Arhon Sezione soelallsta dJ lingua Italiana Anche qui, come già in tante altre località si è ricostituita la sezione socialista. L'adesione dei vecchi compagni è -stata numerosa e una volta di più il merito del successo va aggiudicato al nostro caro compagno Antonio Barcariol la cui devozione al Partito e l'energica intransigenza nei confronti del defunto movimento fascista sono una sicura garanzia di serietà per il programma di lavoro che stiamo preparando. Noi siamo convinti che la nostra azione in seno alla comunità italiana di Arbon sarà fattiva e densa di concrete realizzazioni. La parola dei socialisti ai compagni lavoratori sarà chiara e ben precisa; oggi più che mai è ora di farla finita con tutti i vecchi pregiudizi figliati da una demagogia parolaia d'altri tempi. Il socialismo è una cosa troppo seria perché lo si possa discreditare con fatue e vane chiacchiere. Noi ci siamo socialisticamente impegnati a un'opera di ricostruzione morale in seno alla emigrazione proletaria e faremo tutto il possibile per rimanere fedeli al nostro ideale di libertà e di giustizia sociale. Inizialmente l'attività della sezione è stata buona e soddisfacente; indichiamo la partecipazione dei nostri delegati al convegno socialista della Svizzera Orientale a Romanshotn e al convegno federale di Zurigo. La nostra attività culturale avrà principio con l'intervento del segretario della federazione, da noi invitato, il quale parlerà sul tema: «Necessità del Partito.» Kreuzllngen Sezione soelallsta di llngua Italiana Con la costituzione della nuova sezione socialista siamo venuti a rimediare a quella grave lacuna che tutti i compagni di qui lamentavano. Dal giorno nel quale è venuto fra noi il segretario della federazione, a tutt'oggi e malgrado che lo spazio di tempo sia stato piuttosto breve possiamo essere soddisfatti del nostro lavoro. Nella riunione di domenica scorsa, il compagno che abbiamo delegato al Convegno del 3 settembre, ha indicato in una bella relazione l'importanza del convegno e le deliberazioni che che dallo stesso sono state prese. All'unanimità la sezione ha approvato la relazione e si è detta d'accordo con le risoluzioni votate dal convegno, e si è proposta, per il futuro di attenersi ai deliberati che sono stati annunciati. Intendiamo inviare regolarmente al giornale le relazioni della nostra attività cercando nel frattempo di diffondere maggiormente !'«Avvenire dei Lavoratori» e le sue pubblicazioni fra i compagni e i simpatizzanti. Rorschach (ritardata) Sezione socialista di lingua italiana Anche a Rorschach è stata costituita una sezione socialista. Alla riunione hanno partecipato il Fiduciario per la Svizzera Orientale e il Segretario della Federazione che ha parlato sul lavoro di riorganizzazione delle sezioni e dei gruppi socialisti. E' certo, egli ha detto, che il movimento delle «Colonie Libere» assorbe l'attività di parecchi compagni e certe volte questo accade a detrimento del lavoro specifico di propaganda socialista e ha soggiunto che coloro i quali sono sinceramente socialisti devono prima di tutto, rammentarsi che la migliore attività ha essere quella intesa allo sviluppo del partito, pur riconoscendo la grande utilità della presenza e dell'azione socialista in tutte le organizzazioni anti-fasciste. Il nostro lavoro deve esprimersi in un'opera disciplinata e cosciente di educazione morale e politica in mezzo ai lavoratori. Ci sono certamente delle difficoltà, in certi momenti è necessaria una grande pazienza, ma si procede, e giorno per giorno ci si rende conto che la Federazione Socialista aumenta la sua influenza e diventa centro di attrazione fra la massa degli emigrati. Prendeva poi la parola il compagno Antonio Barcariol, il quale indicava che, per i socialisti di Rorschach, non poteva essere difficile stabilire un piano di lavoro in considerazione della intensa attività del Partito Socialista, che nei tempi passati si manifestava in diverse società, come la filodrammatica, la corale, il circolo di cultura, la biblioteca, ecc. Poiché a Rorschach c'è la Colonia Libera, è bene che i socialisti che ci sono vi rimangano, ma essi devono rendersi conto che prima di tutto è necessario iscriversi al partito poiché soltanto la coerenza permette di agire con serietà e dignità. Naturalmente egli ha soggiunto la partecipazione dei compagni al Partito è volontaria, ma sarebbe per lo meno strano che dei socialisti che si professano tali desiderino rimanere fuori. · La discussione che né è seguita è stata ordinata e cordiale e molti compagni hanno espresso le loro opinioni in merito. Alfine si passava alla nomina del segretario provvisorio e all'unanimità venne eletto il compagno Gaetano Sgarbi. A Gaetano Sgarbi, il quale malgrado gli ottanta e un anno rimane sulla breccia guidando ancora una volta la sezione di Rorschach vadano i nostri auguri migliori. Sclaffosa Sezione socialista di lingua Italiana A Sciaffusa si è ricostituita la sezione socialista e, lo diciamo subito, non si è ricostituita in opposizione alla locale «Colonia Libera» ma per difendere e diffondere quel programma socialista di riorganizzazione delle comunità proletarie italiane in Svizzera, indicato dalla nostra Federazione. Noi sappia.mo benissimo che cosa sia la «Colonia Libera» e che cosa è il «Partito Socialista» e sappiamo che sono due cose molto diverse e ben distinte, ma per nulla in contrasto. Come socialisti partecipiamo anche all'attività della «Colonia» perché crediamo che, laddove esiste una qualsiasi possibilità di propaganda quello deve essere il nostro campo d'azione. Noi abbiamo condiviso la risoluzione prensentata al Convegno della Federazione il 3 settembre a Zurigo e siamo ben contenti che la decisione in merito è venuta a confermare la giustezza della BibliotecaGino Bianco nostra posizione. E' bene che tutti sappiano come la nostra partecipazione alla «Colonia Libera» è una semplice questione di possibilità pratiche e concrete. In ogni caso e momento e in qualsiasi circostanza noi saremo sempre e soltanto socialisti. Vevey Sezione socialista di lingua italiana La nostra sezione dopo recente costituzione si è messa seriamente al lavoro e partecipa attivamenite al lavoro di riorganizzazione che è stato iniziato nella Svizzera francese dalla Commissione Esecutiva della Federazione. Particolarmente ci interessiamo di diffondere il nostro giornale che dovrebbe essere conosciuto letto e studiato in più larga misura. Gli sforzi che la Federazione ha fatto per dare ai socialisti italiani nella Svizzera un giornale ottimo sotto tutti in rapporti meriterebbe un sincero riconoscimento che dovrebbe esprimersi in una maggiore diffussione. La nostra sezione che aveva inviato un delegato ai Convegno di Zurigo è stata perfettamente d'accordo con le risoluzioni che vennero prese. Wlnterthur Sezione soclallsta di lingua italiana Domenica, 24 settembre, con la partecipazione di quasi tutti i compagni e di due membri della Commissione Esecutiva Federale, si è svolta nella sala superiore della Cooperativa l'ordinaria riunione mensile. Ha presieduto il segretario della Federazione. L'ordine del giorno era particolarmente importante. Il compagno Gauro dopo la lettura del vevbale ha indicato in una chiara e breve relazione i compiti che ai compagni spettano nell'ora presente. Sul convegno federale del 3 settembre ha parlato il segretario della federazione il quale ha particolarmente illustrato l'importanza delle direttive d'azione per le comunità italiane, esposte nella risoluzione votata dal convegno. La discussione alla quale hanno partecipato tutti· i compagni si è allargata a diversi problemi e particolarmente vi è stato l'unanime accordo sulla necessità di diffondere le pubblicazioni dell'«Avvenire dei Lavoratori». Zurigo Conferen~a Prieter Sabato 9 settembre alla casa del popolo, per iniziativa del circolo culturale socialista di lingua italiana, il compagno Ludwig Prieter ha parlato sul tema: Dai sindacati fascisti ai sindacati liberi di domani. - L'oratore ha ampiamente illustrato l'organizzazione dei sindacati nel ventennio della dittatura fascista, mettendo in evidenza come la caratteristica fondamentale del sistema consistesse nel principio autoritario, per cui il lavoratore non era libero di nominare i propri capi, ma doveva accettare i dirigenti impostigli dalle superiori gerarchie. Di qui derivava il rigido burocratismo dell'organizzazione, nella quale il mestierantismo dei funzionari teneva il luogo della passione degli organizzati. L'oratore ha quindi spiegato come il fascismo, per contrappeso alla privazione della libertà, abbia dovuto realizzare alcune aspirazioni, che da tempo erano assai vive negli ambienti sindacali: il sindacato unico con rappresentanza obbligatoria di categoria, la magistratura del lavoro, il contratto collettivo con valore di norma giuridica sia per gli organizzati che per i non organizzati. Nei rapporti tra organizzazioni padronali e organizzazioni operaie si è spesso intromesso, per quanto le sue funzioni in materia fosse!.'O giuridicamente non specificate, il partito fascista, il quale naturalmente, ~otto la pressione dei grandi capitalisti, non poteva fare a meno di favorire l'organizzazione padronale. Per i sindacati di domani l'oratore ha messo in evidenza la necessità della riconquista del senso dell'autonomia e della libertà democratica, e nel contempo l'opportunità di sviluppare in un nuovo clima alcuni istituti, che, sotto la pressione delle circostanze, perfino la dittatura fascista aveva dovuto realizzare. Naturalmente il raggiungimento degli obbiettivi sindacali non deve essere fine a se stesso per i socialisti, la cui meta di riforme sociali trascende di gran lunga il momento sindacale. Alla fine si è svolta una animata e cordiale discussione, alla quale hanno preso parte molti dei compagni presenti. Nella Svizzera orientale Giornata di propaganda socialista Domenica il Fiduciario della Federazione per la Svizzera orientale ha organizzato una giornata di propaganda socialista e ha visitato le località di Amriswil, Kradolf, BUrglen e Weinfelden recandosi dai compagni del luogo propone11,do la ricostituzione delle sezioni e dei gruppi, distribuendo nel contempo gli opuscoli di propaganda socialista pubblicati dall' «Avvenire dei Lavoratori», che dovunque hanno incontrato buona accoglienza. Ci congratuliamo sinceramente con il nostro solerte fiduciario per l'intensa e intelligente opera propagandistica che svolge. La fede e l'entusiasmo di questo vecchio e caro compagno sia di incitamento a coloro che ancora non si sono resi conto della necessità dell'adesione al Partito. Luigi Antonini L'American Labour Federation ha inviato in Italia con una importante missione politica il compagno LuigiAntonini. Vorremmo ~~re 9~al_- cosa di quest'uomo che, partito da umili origin!, ha raggiunto una notevole posizione nel movimento sindacale e nella politica americana. La sua carriera è legata all'ascensione dell'emigrazione operaia italiana e particolarmente della categoria dei sarti. Durante uno sciopero del 1913, il continuo afflusso di nuovi affiliati ital'iani nel sindacato dei sarti costrinse i dirigenti a creare nel suo seno una, sezione italiana. Nel giugno dello stesso anno venne eletto segretario un giovane italiano, che per avere partecipato troppo attivamente al lavoro di organizzazione era stato licenziato dalla sua fabbrica. Costui era Luigi Antonini. Lo sciopero del 1916 e l'attivissima propaganda fecero affluire nuovi affiliati. Gli italiani cresciuti per numero ed importanza, e ritenuto che in essi si era ormai sviluppata una salda coscienza unionistica, incalzarono nella domanda dell'a,utonomia. Finalmente, il 1.0 novembre 1919, l'ILGWU, l'organizzazione nazionale dei sarti, concede la dispensa, dando vita alla Locale 89 delle Sartine Italiane, che raggruppa nel suo seno tutti gli italiani, ad eccezione dei tagliatori, che lavorano nella produzione di abiti da donna nella città di New York. Il numero 89 fu scelto in omaggio alla Rivoluzione Francese. Sin dai primi mesi di vita incomincia l'attività della Locale 89 per l'incremento del lavoro· organizzato in generale e per rafforzare i suoi organismi di azione e di propaganda. Essa si distinse nell'organizzare le fabbriche non unioniste (open shops ), nell'insistere per la uguale divisione del lavoro fra i suoi affiliati, nell'inaugurare la celebrazione unionista del Columbus Day e per aver mantenuto per alcuni anni la colonia estiva Anita Garibaldi. Ha inoltre partecipato attivamente alla costituzione della Camera Italiana del Lavoro, dell'ltalian Labor Education Bureau, alla fondazione di quotidiani italiani di parte operaia, ed aiuta con liberalità tutte le istituzioni di educazione e di cultura ed i giornali del movimento del lavoro. Nel campo culturale la Locale 89 ha promosso pubblicazioni artistiche e letterarie; e ha incoraggiato rappresentazioni di drammi educativi e sociali. Nella sua ascesa l'organizzazione ha realizzato il fondo sussidio malattia e beneficenza, che in quattro anni e mezzo di gestione ha pagato 250 000 dollari ed ha accumulato una riserva di 400 000 dollari. Dal fondo è sorta anche la pensione vecchiaia di cinque dollari alla settimana per gli affiliati che avendo superato il 65.0 anno di età sono inabili al lavoro e non hanno alcun mezzo di sostentamento. Al segretario generale Luigi Antonini si deve l'iniziativa del Padiglione Italia, che sorge a Los Angeles, California, inaugurato ufficialmente il 17 luglio 1938. Il padigliotte, parte di un sanatorio destinato alla cura dei tubercolotici, accoglie indistintamente e nella misura del possibile qualsiasi operaio italiano ammalato. La locale 89 mantiene anche alcuni letti al Sanatorio Antitubercolare di Deborah, N. J. In brevissimo tempo la Locale 89 è divenuta il sindacato più grande fra gli italiani d'America e nella stessa federazione, l'lnternational Ladies Garment Worlcers Union, annoverando nelle sue file oltre 40 000 affiliati tutti italiani od oriundi italiani. Luigi Antonini, l'uomo sotto la cui egida la Locale 89 è assurta ad una delle più potenti organizzazioni italiane, è nato a Vallata Irpi,nia, e si stabilì con la famiglia a New York nel 1908. Dopo aver lavorato in diversi mestieri divenne pressatore in una fabbrica d'abiti femminili. La sua ascesa è stata fenomenale ed alla sua iniziativa ed opera tenace si deve l'ascensione della Locale 89. Nel 1919 fu eletto primo segretario generale della Locale 89, posto che egli ha occupato ininterottamente fin d'allora, sempre rieletto con votazioni plebiscitarie. Dal 1934 ricopre la carica di primo vice-presidente dell'International Ladies Garment Workers Union e con la costituzione dell' American Labor Party (1936) ne è divenuto chairman statale, il primo italiano ad occupare una carica del genere. Egli ha anche promosso la costituzione dell'Italian-American Labor Council, che raggruppa circa 300 mila italiani organizzati in tutte le federazioni di mestiere. Benché Antonini sia diventato cittadino americano ed occupi nella sua nuova patria una posizione cospicua, egli ha conservato un vivo interesse per le lotte del socialismo e della democrazia in Italia e ne ha dato molteplici prove. AI LETTORI Causa circostanze impreviste il prossimo numero uscirà in novembre. Redattore:ERICH VALAR, ZURIGO Druck:GENOSSENSCHAFTSDRUCKEREIZ0RICH

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