Gli attuali mo-vimenti federalisti Diamo una rapida rassegna di alcuni movimenti sorti negli ultimi anni per difendere l'idea dell'unità europea. L'Unione Pan-Europea Nell'ottobre del 1923 il conte austriaco Coudenhove-Kalergi iniziò a Vienna un movimento per propagandare le idee contenute nel suo libro intitolato Pan-Europa. In questo libro, tradotto in molte lingue, il conte sosteneva una specie di nazionalismo europeo, spiegando che era necessario organizzare con vincoli federali tutti i paesi europei, qualunque fossero i loro regimi politici (escludendo però la Gran Bretagna e la Russia), specialmente per far fronte al pericolo bolscevico. Si trattava dunque di un piano conservatore e reazionario. In molti paesi sorsero gruppi nazionali paneuropei che si riunirono in diversi congressi mondiali. Nel 1927 il movimento ebbe come presidente Ari-. stide Briand, allora ministro degli Esteri di Francia, il quale presentò alla S. d. N. un progetto nebuloso e astratto di Stati Uniti d'Europa, che fece molto chiasso senza alcun risultato concreto. Dal 1924 al maggio del 1940 il movimento pubblicò regolarmente in francese e in tedesco la rivista Pan-Europa. Poco prima dello scoppio della presente guerra il conte Coudenhove-Kalergi - in contrasto a quanto aveva prima sostenuto sulla impossibilità di far partecipare la Gran Bretagna ad una unione federale europea, in considerazione dei suoi interessi imperiali extra-europei - si fece sostenitore della tesi che la Gran Bretagna avrebbe dovuto assumere la direzione di una politica di unificazione dell'Europa. Con questo programma egli riuscì a costituire un Comitato parlamentare sotto la direzione di Duff Cooper, al quale aderirono sir Walter Layton, sir Arthur Salter, sir Evelyn Wrench, sir Edward Grigg, L. S. Amery, Headen Guest, Geoffrey Mander, Harold Nicolson ed altre personalità molto influenti nella vita politica inglese. In «Europe must unite» il conte ha esposto il suo nuovo programma, che ancora si basa sulla sua idea semi-nazista che esista una vera e propria razza europea, che deve unirsi per non essere sopraffatta dai popoli raggruppati nell'U. R. S. S., dalla Unione Panamericana e dalla razza mongolica, la quale potrà organizzarsi domani sotto la direzione del Giappone. All'unità europea - che dovrebbe comprendere la Turchia e l'Inghilterra, ma escludere i Dominions e la Russia ~ Coudenbove-Kalergi sostiene si dovrebbe arrivare per gradi, tendendo all'autarchia economica europea e ad una costituzione sul tipo della costituzione svizzera. Come _....,..,,..._. __ _primo passo propone la costituzione di una Corte federale di giustizia e di una armata aerea federale più forte di ogni possibile combinazione delle armate aeree nazionali. Nell'autunno del 1940 il conte, che allo scoppio della guerra aveva stabilito il principale centro del suo movimento a Ginevra, si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha continuato la propaganda sotto gli auspici dell'Institute of International Education di New-York. La New Commonwealth Nel 1932 venne fondata in Inghilterra una associazione per diffondere l'idea, già propugnata da Lord David Davis in The Problem of twentieth Century (New-York, 1931), di un tribunale per la risoluzione di tutte le controversie sorgenti fra gli stati e di una forza di polizia per assicurare l'ordine internazionale: questa forza dovrebbe essere costituita non da una combinazione di eserciti nazionali, ma da un esercito distinto supernazionale. Una più succinta esposizione dei medesimi principi si trova nell'opuscolo di Y. I. Van der Leeuw: Why a World Police is inevitable, edito nel 1937 a cura della New Commonwealth Society. Altre due monografie raccomandate dalla stessa società sono: Hans Wehberg, Theory and Pratice of lnternational Policing, e R.N.Lawson, A Plan f or the Organisation of an European Air Service. La New Commonwealth riconosce che la legge deve essere sostenuta dalla forza ma, non attribuendo molta importanza alla costituzione di un vero e proprio potere legislativo federale, in fin dei conti si contenterebbe, almeno per un primo tempo, di un rafforzamento della Società delle Nazioni. Della nuova organizzazione internazionale dovrebbero far parte tutti gli stati, qualupque fosse la loro costituzione politica ed economica, e la legge dovrebbe essere imposta non agli individui, ma agli stati membri, che conserverebbero quasi integralmente la loro sovranità. Queste idee sono poi state propagandate da Lord Davis particolarmente per metter fine all'anarchia internazionale sul continente europeo nel libro A federated Europe (Gellanez, 1940). La New Commonwealth ba costituito parecchi gruppi in tutti i paesi di lingua inglese. Presidente del gruppo britannico nel 1940 era W. Churchill e vice-presidente Duff Cooper. L'associazione ha pubblicato dal 1935 al 1942 l'ottima rivista The New Commonwealth Quarterly, alla quale collaboravano i migliori scrittori sui problemi di politica internazionale. Dal 1943 la rivista ha cambiato Direzione e col titolo The London Quarterly of World Affairs, è divenuta molto meno interessante. La Federai Union Incorporated americana Nessuna proposta degli ultimi anni per l'organizzazione di un migliore ordine internazionale ha avuto più ampia risonanza di quella contenuta nel libro, pubblicato nel marzo del 1939 col titolo Union New, di Clearence K.Streit, già corrispondente del «New-York Times» da Ginevra. In questo libro venivano messi in rilievo i difetti organici della S. d. N. ed era propugnata la immediata creazione di un vincolo federale fra gli Stati Uniti d'America, la Commonwealth britannica e i paesi democratici europei della costa atlantica, per difendersi contro le aggressioni degli stati totalitari, e per imporre l'ordine internazionale, e costituire un primo nucleo di una federazione di tutti i popoli liberi della terra. Il libro fu il più grande successo editoriale dell'annata e suscitò vivacissime polemiche sui giornale e sulle riviste. Non è qui il caso di dare l'elenco di tutti i libri che vennero pubblicati per combattere e per sostenere le teorie dello Streit. Una bibliografia completa occuperebbe molto spazio. Ricorderemo solo il libretto di W. B. Curry, uno dei fondatori della società Federal Union in Gran Bretagna: The case for Federal Union (Pinguin Books, 1939), che ha avuto il maggior successo come adattamento dell'Union New per il pubblico inglese. Poco dopo la pubblicazione dell'Union New si costituirono dei gruppi di collettività americane per appoggiare il piano dello Sh·eit. Con la stampa della edizione inglese, francese e svedese, l'idea di una unione delle democrazie conseguì un'importanza internazionale, diffondendosi specialmente nei paesi anglo-sassoni. Il bollettino dell'associazione americana si intitola Federal Union World e tende a promuovere l'educazione sui principi fondamentali della forma federale di governo fra gli stati, così come è esemplificata dalla costituzione degli U. S. A. L'associazione sollecita il Presidente ed il Congresso perché vogliano assumere immediatamente, cioè durante il corso della guerra, un ruolo dirigente in tal senso, col formulare un programma per applicare i principi costituzionali americani all'attuale stato di emergenza. Da un referendum organizzato nell'agosto del 1942 dalla Rivista Fortune risultà che dieci milioni di americani erano favorevoli alle idee sostenute dalla Federal Union lnc. La Federai Union inglese· Quando la crisi per i Sudeti era più minacciosa, alla fine del!'estate del 1938, sorse la Federal Union in Inghilterra, indipendentemente dell'analogo movimento americano, specialmente per iniziativa di sir W. Beveridge e di P. Ransome. Essa si sviluppò rapidamente dopo la pubblicazione dell'Union New di Clearence K. Streit, ed ancora oggi è la più importante organizzazione federalista del mondo. Nel marzo del 1940 l'associazione creò un Federa! Union Researcb Institute, che affidò a diversi comitati di esperti lo studio dei problemi costituzionali, economici, coloniali, psicologici dell'unione federale. I resultati di questi lavori, a cui parteciparono i più eminenti giuristi, economisti e sociologhi inglesi (Beveridge, Wbeare, Bentwicb, Robbis, Hayek, Curtis, Yennings, Ransome ecc.), furono riassunti nei rapporti annuali per il 1939-1940 e per il 1940-1941. Essi costituiscono il più prezioso contributo alla letteratura federalista. Gli obbiettivi attuali della Federal Union inglese sono: 1 ° ottenere l'appoggio dell'opinione pubblica in Gran Bretagna e negli altri paesi per una federazione di popoli liberi, sotto un comune governo eletto dai popoli e responsabile verso i popoli stessi per tutti gli affari d'interesse comune, lasciando ai governi nazionali di risolvere in modo autonomo i loro particolari problemi; 2° formare una tale confederazione in modo che possa essere considerata come un primo passo verso un governo federale mondiale; 3° nell'ambito di tale federazione assicurare la pace, la sicurezza economica per tutti ed i diritti civili individuali. Questi obbiettivi sono molto simili agli obbiettivi che oggi si propone la Federal Union americana, giacché anche questa associazione, dal settembre del 1942, ha abbandonato la parte del suo programma in cui proponeva l'unità federale per alcuni determinati paesi democratici, ed ha cominciato a far propaganda per la creazione di un primo nucleo federale, costituito di tutti i paesi disposti ad accettare la costituzione democratica dell'Unione. La unica differenza che sembra oggi esistere fra la politica propugnata dai federalisti inglesi e quella propugnata dai federalisti americani è che i primi, e non i secondi, hanno continuato a mettere l'accento sulla necessità di incominciare l'organizzazione federalista subito, durante la guerra, fra i paesi democratici che fan parte del blocco belligerante come Nazioni Unite. L'organo ufficiale del movimento inglese è il Federal Union News, che da settimanale, quale era, si è trasformato dal 1943 in un bollettino mensile. Il programma della Federal Union inglese si trova sviluppato nel modo più ampio nel rapporto annuale, approvato dall'assemblea generale tenuta nella Pasqua del 1942, e pubblicato sul Federal Union News del giugno 1942, N° 88, col titolo Peace Aim - War Weapon. Bib 1otecal:i1noBianco Gli studi principali dei dirigenti del movimento della Federal Union sono stati raccolti in due pubblicazioni: 1° World Order Papers. First series. Pubblicata dal Royal Institute of International Affairs nel 1941 (che contiene anche il saggio Peace by Federation? in cui sir W. Beveridge sostiene iu pieno la tesi degli Stati Uniti d'Europa con la partecipazione della Gran Bretagna e l'esclusione della Russia)·. 2° Federal Union. Un «symposium> edito a cura di M. Channing-Pearce (London 1940) che raccoglie 22 saggi (fra i quali molto interessante il saggio di L. Robbins. Economie Aspect of Federation) sotto quattro titoli: a) Il significato e la storia del federalismo, b) Il federalismo in teoria, c) Il federalismo in pratica, d) Il federalismo oggi e domani. Altri studi che banno avuto più successo, dello stesso gruppo di studiosi, sono: 1 ° I. C. Carnet, A lasting peace (London, 1940), 2° W. I. ~enning, A Federation for Western Europe (New York, 1940), 3° H. R. G. Greaves, Federal Union in practice (London, 1940), 4° W. G. Mackay, Peace Aims ancl the New Order (London, 1941). · La Federal Union ha avuto il suo periodo di massimo splendore nel momento in cui Churchill adottò la politica che da molti mesi essa sosteneva, proponendo al governo francese la unione fra l'Inghilterra e la Francia (16 giugno 1940). La proposta arrivò troppo tardi per impedire il crollo francese, e dopo d'allora le prospettive per la costituzione di un primo nucleo federato in Europa divennero sempre più incerte o remote, mentre lo sviluppo delle operazioni belliche concentrava sempre più l'attenzione pubblica sull'obbiettivo immediato della vittoria, e rendeva impopolare ogni proposta tendente ad assicurare in avvenire una collaborazione pacifica con i tedeschi. Questo spiega in parte la ragione per cui la Federal Union, che nei primi due anni di vita era riuscita a suscitare una vasta corrente politica, fondando più di 800 gruppi in Inghilterra e nell'impero, diffondendo migliaia di opuscoli e di manifesti, e tenendo numerosi frequentatissimi comizi popolari, abbia poi perduto molto della sua forza espansiva riuscendo con difficoltà a mantenere le posizioni raggiunte. Un'altra ragione è che gli esperti di maggior valore, che in un primo tempo avevano dato la loro opera alla Federal Union, sono poi stati assorbiti dai compiti che venivano loro affidati nei diversi rami dell'amministrazione per la continuazione della guerra. Infine va considerato che la divergenza di vedute sul problema dell'area a cui converrebbe estendere, alla conclusione della pace, l'unione federale, quale primo nucleo della federazione mondiale, ha portato a molti contrasti ed a secessiopi. Cont-errebbe cominciare con una unione dei paesi dell'Europa occidentale? oppure con l'unione della Gran Bretagna con gli Stati Uniti? oppure con l'unione dei paesi dell'impero britannico? oppure con un'unione di tutti i paesi democratici del mondo? Tra le dimissioni più significative c'è stata quella di L. Curtis, autore del libro ormai classico The Commonwealth of Nations, e uno dei principali artefici della costituzione politica del dominion sud-africano, il quale si è allontanato dalla Federal Union ritenendo che l'indirizzo sostenuto dalla maggioranza dei suoi dirigenti per la creazione degli Stati Uniti d'Europa, non potesse conciliarsi con la sua vecchia idea di un consolidamento della Commonwealth britannica per mezzo di sempre più stretti vincoli federali. La Federal Union inglese ba organizzato dei gruppi anche nei dominions e nel continente. Tra i gruppi nei dominions il più forte è quello della Nuova Zelanda. Un gruppo francese, sorto come Comitato per la unione federale europea, nel luglio del 1939 aveva adottato il programma dell'Union New, assumendo il nome di Comitato d'azione per l'unione federale dei popoli liberi. Delegati di questo gruppo francese parteciparono ai lavori del congresso della Federal Union tenuto a Londra nel 1940. Con l'occupazione tedesca esso si è poi sciolto. Una sezione che ba continuato a svolgere una certa attività è quella della Svezia. A Ginevra una sezione, ilGroupe I nternational pour l'U nion Fédérale, al quale aderivano persone residenti in !svizzera di cittadinanza non svizzera, aveva costituito un centro di studi, che pubblicò due rapporti, nel 1940 e nel 1941; ma ha cessato di funzionare quando scoppiarono le ostilità sul fronte occidentale. Ancora esiste a Ginevra un Mouvement Populaire Suisse en faveur d'une f' édération des Peuples, fondato nel 1940, sulla base degli stessi principi della Federal Union inglese. Ma ha solo diffuso un manifesto e organizzato qualche conferenza. Il Movimento per la federazione europea in Italia Un gruppo di confinati politici, nell'agosto del 1941, riuscì a diffondere dall'isola di Ventotene un primo manifesto-programma, in cui la formazione degli Stati Uniti di Europa veniva proposta come l'obbiettivo principale che occorreva raggiungere alla fine della guerra per porre fine all'anarchia nel nostro continente. Ebbe cosi inizio in Italia il Movimento per la Federazione europea, che pubblicò un giornale clandestino l'Unità Europea ed ebbe una vita (Sotterranea> fino al colpo di stato del maresciallo Badoglio, nel luglio del 1943. Appena liberali dalle prigioni e dai confini di polizia un gruppo di oppositori al regime fascista, aderenti al movimento, pur appartenendo a diverse tendenze politiche, tra i quali alcuni ottimi elementi socialisti, organizzarono un primo convegno a Milano, alla fine di agosto dello stesso anno. In tale convegno venne precisato il carattere del movimento e furono approvate le, tesi principali che dovevano essere sostenute in seno ai diversi partiti politici. E' stata in gran parte per l'influenza esercitata da questi federaUsti che quasi tutti i partiti risor~i in Italia e costituiti ex-novo hanno messo esplicitamente la Federazione Europea nel loro programma. Dopo l'armistizio dell' 8 settembre u. s. la propaganda federalista del movimento italiano ha ripreso in forma clandestina, ed a Roma è stato anche pubblicato un libro di Scritti federalisti, in cui sono raccolti il Manifesto-Pr?- gramma ed i principali saggi che erano già stati diffusi in quaderni separati, come elementi di discussione, col titolo «Gli Stati Uniti di Europa e le diverse tendenze politiche>, «Politica marxista e politica federalista», «Lettere da Ventotene>. Dizionario Fabian Society. Una società di pensatori britannici socialisti costituitasi nel 1883. Sidney Webb e George Bernard Shaw ne furono dapprima le personalità dirigenti, e ad essi tosto si aggiunse Beatrice Potter, poi divenuta Mrs. Webb. I Fabiani svilupparono un sistema non marxista, evoluzionista e democratico di socialismo a cui diedero un nome che manifestamente derivava da quello di Fabius Cunctator,. il prudente general_e romano. La loro filosofia era idealistica, non materialistica come quella marxista, ed essi fondavano il loro programma, più che sulla lotta di classe, sulla convinzione che il socialismo è un sistema migliore del capitalismo. In economia essi erano seguaci di Ricardo e di Bentham (liberali) anziché di Marx. Il Fabian Research Department o Istituto Fabiano ha prodotto un gran numero di importanti lavori e studi. Durante la loro esistenza i Fabiani contribuirono a costituire il Partito Laburista Indipendente (Independent Labour Party), il Partito Laburista ed altri movimenti politici, e nel 1918 il Partito Laburista adottò un programma essenzialmente Fabiano. Da allora la politica Fabiana è stata identica a quella del Partito Laburista e la Società Fabiana fa parte del Partito Laburista. L'attività della società si limita ad indire discussioni intellettuali e ricerche su argomenti sociali. Essa è stata un'importante organizzazione nella storia politica inglese, e molti noti personaggi, non soltanto tra i laburisti ma anche tra coloro che appartengono ad altri gruppi sono passati attraverso di essa. L'Istituto Fabiano di studi ha rotto le sue relazioni con i Fabiani nel 1932 e da allora è stato conosciuto il nome di l' «Istituto di studi laburisti» (Labour Research Department). Si è detto di esso in seguito che fosse sotto influenza comunista. I Fabiani dal canto loro costituirono il «Nuovo Istituto Fabiano di studi» (New Fabian Research Department). Cooperativa. Associazione di lavoratori che, forniti di strumenti di lavoro e di capitale proprio, si propongono di svolgere attività produttiva nel campo industriale od agricolo o comunque di svolgere la loro attività professionale a condizioni più favorevoli di quelle dell'individuo isolato (c o o p e r a ti v e d i p r o d u z i o n e), oppure: associazione di individui che si propongono di acquistare per i loro bisogni determinati prodotti a condizioni particolarmente vantaggiose, valendosi soprattutto dell'acquisto all'ingrosso e fatto alla fonte della produzione ( c o o p e r a t i v a d i c o n s u m o). E' caratteristica fondamentale delle prime la non dipendenza da un proprietario di azienda, unico controllore degli strumenti di lavoro, del capitale e degli utili. Prerogativa delle seconde è di fare a meno del commercio intermediario e degli arbitri dei rivenditori specie per quanto riguarda la determinazione dei prezzi. Sia nelle prime che nelle seconde gli associati sono quindi comproprietari dell'azienda ed in grado di controllare i funzionari da essi stessi nominati: tra di essi vengono distribuiti integralmente gli utili dell'azienda stessa. Ogni socio ha diritto ad un solo voto, qualunque sia il suo apporto al capitale sociale; inoltre nelle cooperative di consumo gli utili vengono distribuiti in proporzione degli acquisti fatti dai singoli e non in rapporto alla compartecipazione al capitale sociale - criteri diffe- ·renziali fondamentali, questi, rispetto alle società anonime. Esistono am1 che c o o p e r a t i v e m i s t e , di produzione e consumo, che producono i generi e li distribuiscono direttamente ai consumatori. Nell'agricoltura l'attività cooperativa si manifesta soprattutto attraverso l'acquisto di materie prime o di bestiame o di terreni, o per mezzo del trasporto o della lavorazione dei prodotti agricoli (latterie e cantine sociale ecc.). Esistono anche c o o p e r a t i v e p e r i l c re - dito , per l'assicurazione ecc. Il movimento cooperativo ha avuto origine nel 1844 a Rochdale in Inghilterra ed ha assunto uno sviluppo imponente negli ultimi decenni, soprattutto per quain,to riguarda le cooperative di con - s u m o. Si calcola che il numero di cooperative attualmente esistenti al mondo sia di circa 500 000, con 100 milioni di soci ed una cifra di affari di circa 75 miliardi di franchi svizreri. I
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