Bib Spiragli di luce sulle origini di questa guerra Dal diario dell'ambasciatore Dodd Nel N° 4 del nostro giornale abbiamo pubblicato un articolo su William E. Dodcl,am·basciatore degli Stati Uniti a Berlino clitrante gli anni 1933-1938. Abbiamo accennato all'interessante personalità del Dodd, non intrigante né diplomatico di professione, ma semplice professore di storia, ed alle sue opinioni politiche spesso in contrasto con quelle delle classi dirigenti capitalistiche. Abbiamo pure accennato al suo «Diario» contenente interessantissime rivelazioni soprattutto relativamente al diffondersi del nazismo e alle responsabilità della guerra. Leggendo tale diario è varticolarmente interessante rilevare quale sia stata l'azione nefasta svolta dai magnati della finanza e dell'industria nel favorire in tutti i modi gli armamenti e lo scoppio della guerra. Riportiamo nelle righe seguenti alcuni periodi del «Diario~ in cui tali responsabilità risultano particolarniente evidenti. 1 settembre 1933: «... Henry Mann della National City Bank ha parlato del colloquio avuto col cancelliere del Reich. Questi ... è fanatico ... non ha alcuna idea di rapporti internazionali . . . si considera com un Messia germanico. Ma malgrado l'atteggiamento di Hitler questi banchieri pensano ch'essi potranno collaborare con lui ... » 25 ottobre 1933: « ... il senatore Robert J. Buckley cita un suo amico olandese il quale ha pranzato con Fritz Thyssen, il grande industriale dell'acciaio e delle munizioni della Ruhr. Thyssen ha detto: Siamo noi che abbiamo costretto il nostro governo ad uscire dalla Società delle Nazioni.» 30 novembre 1933: <i:. •• un giovane tedesco, Herbert von Glitschow . . . ha fondato filiali dell' American Tobacco Company in Germania ... è uno dei molti grandi capitalisti che sperano di dirigere la Germania sotto il regime nazista. August Diehn, di Berlino, capo di un trust mondiale dell'azoto, e Fritz Thyssen, fabbricante di acciaio e munizioni, appartengono pure a tale gruppo. Sei o sette di essi prendono parte a delle sedute semi-uffciali di gabinetto tutte le volte che minaccia una crisi ... » 22 gen_naio 1934: «Alle ore 1.30 vennero Ivy Lee ed il suo figlio John a colazione. Ivy Lee si è rivelato come un gran capitalista ed un sostenitore del fascismo. Il suo solo scopo è di innalzare il profitto del mondo commerciale americano.» 24 febbraio 1934: «Il nostro ambasciatore a Vienna Mr. Earle ha parlato alle ore 12 ... Earle pensa che Dollfuss ha avuto ragione con lo spietato trattamento del sollevamento socialista della seconda metà di febbraio. Io penso invece che Dollfuss sia stato ben poco lungimirante e ritengo che il gruppo nazista austriaco approfitterà dell'occasione per impadronirsi tra breve del potere.» 7 marzo 1934: «... Goring ... gode dell'appoggio dei più grossi capitalisti ... » 22 marzo 1934: «Quanto più imparo a conoscere la politica del dipartimento di stato, tanto più è evidente che una cricca di ricche famiglie tra di loro congiunte considerano il ministero degli esteri come qualche cosa che esiste per servire alla loro progenie, tra cui vi sono parecchi laureati di Harward che non hanno neppure una pallida idea del diritto. Snobismo e soddisfazione personale, ecco quello di cui soltanto essi si preoccupano.» 15 giugno 1934: «... l'ex ambasciatore in Svezia, Morehead ... convinto capitalista che ignora assolutamente le cause della crisi americana del 1929. Morehead ha detto: Il dieci per cento di ogni popolo fa gli affari, dirige in ogni fase della vita e dovrebbe avere illimitato controllo sopra tutti gli affari publici ... » 24 luglio 1934: «... al pranzo era presente il giovane James Lee, il figlio di Ivy Lee, il propagandista del grande capitale, l'uomo che per un anno e più ha cercato di mettere in buona luce il regime nazista presso il pubblico americano. Un'inchiesta della camera dei rappresentanti organizzata da Dickstein ha rivelato che Ivy Lee ha ricevuto a tale scopo in un anno 33 000 dollari.» 1 agosto 1034: «Perché i banchieri americani hanno indotto centinaia di migliaia dei loro clienti a comperare due miliardi di obbligazioni tedesche o perché essi hanno concesso tanti crediti a breve scadenza tra il 1924 e il 1930? Io lo posso spiegare solo col fatto che essi hanno voluto rischiare i risparmi dei loro clienti per realizzare essi stessi dei grossi profitti ... » 23 agosto 1934: «Nel pomeriggio è venuto Ivy Lee ... Il vecchio era deperito. Egli ha fatto milioni in questi ultimi anni ed il mondo sa in qual modo. Ho parlato apertamente con lui ed egli è arrossito più di una volta. Questo è un esempio delle molte migliaia di casi in cui l'amore per il danaro ha rovinato la vita di un uomo ... » 18 settembre 1934: «... sono andato all'ambasciata britannica. Sir Eric Phipps era nel c3uo uffi~i~-~pi·a s era z~a <i\P~bro i a~ ~ m v~ t che d :vre be 1111 ur e Il s o o verno a svolgere un'inchiesta analoga a quella iniziata dal senatore Nye . . . Sebbene io sapessi che l'Inghilterra ha protestato contro la rivelazione delle pratiche corrotte dei fabricanti di armi, tuttavia io ho accennato ai buoni risultati delle rivelazioni di Nye ... I fabbricanti di armi di tutto il mondo hanno la massima colpa per quanto riguarda l'inquietudine europea.» 4 ottobre 1934: «L'inchiesta di Nye a Washington ha dimostrato l'inutilità delle discussioni sul disarmo alla Società delle Nazioni, discussioni fatte mentre fabbricanti di armi britannici, americani e francesi vendono grandi quantità di armi di ogni tipo e mantengono agenti segreti a Ginevra per snaturare il vero scopo della conferenza del disarmo . . . L'inchiesta di Washington ha dimostrato che vari fabbricanti di armi contrariamente al trattato tra Germania e gli Stati Uniti vendono in cambio di oro grandi quantità di armi alla Germania. Gli inglesi non sono stati migliori. Essi stessi hanno leso il trattato di Versailles vendendo aeroplani ed altro materiale di guerra' alla Germania ... » 19 ottobre 1934: «Ho visitato Sir Eric Phipps e confidenzialmente gli ho comunicato la notizia secondo la quale ArmstrongVickers, il grande consorzio britannico, la settimana scorsa ha concluso qui un accordo per la fornitura di materiale per armamenti ... Ho comunicato a Sir Eric che i fabbricanti britannici stanno vendendo per contanti enormi quantità di materiale per armamenti . . . Per quanto so io questa settimana rappresentanti della Curtiss-Wright americana si trova·no qui per concludere analoghi accordi ... » 8 novembre 1934: «Oggi alle 4 ho parlato con l'ambasciatore olandese ... Io gli ho raccontato che da Hitler si è in attesa di una prossima visita di Sir Henri Deterding. Io ho chiesto: Credete che Sir Henri sostenga Sir Oswald Mosley, il capo dei fascisti inglesi? Egli ha risposto: Io lo conosco bene e sono sicuro che egli darebbe volentieri 100 000 lire sterline per aiutarlo a vincere. Verrà egli allora qui per concludere un affare con Hitler e appropriarsi anche sul mercato tedesco del monopolio per il suo olio e la sua benzina?» ' 23 novembre 1934: «Frank Gannett, un amico personale del presidente Roosevelt, è venuto oggi e desidererebbe se possibile un'intervista con Hitler ... Egli è padrone di una dozzina di giornali negli Stati Uniti. Egli ha detto che nella nostra patria esiste una quantità di gente benestante la quale auspica un sistema di tipo fascista con una sorta di Hitler a capo di esso. Come argomenti a favore portano l'ordine che ora regna in Germania e l'assenza di delitti ... » 4 dicembre 1934: «... il colonnello Deeds ... rappresenta la National Cash Register Company ed anche la National City Bank di New York. Suo figlio è stato citato nel passato settembre dalla commissione Nye del Senato per dare informazioni sulla violazione del trattato tra America e Germania relativo alla fornitura cli armi da parte di una società presso cui egli è impiegato ... E' un gioviale tipo di grosso capitalista . . . mi ha raccontato che la sua Cn.sh Register Company fa grandi affari colla celebre Krupp di Essen. Krupp riceve il 20 °/o delle vendite alla Germania.» 5 dicembre 1934: «... Norman Ebbutt del ,Times' è venuto per darmi un resoconto su gli effetti della protesta di Londra presso Hitler per la questione degli armamenti, una protesta che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno sollevato dopo aver venduto per milioni armi alla Germania ... » 19 dicembre 1934: « ... W. H. Hassen, rappresentante della Sinclair Oil Company, sedette oggi al nostro tavolo . . . Egli ha detto: ,, ... il nostro popolo americano non ha il senso del nazionalismo. Esso lo deve acquistare. Noi dobbiamo impedire tutte le importazioni all'infuori della gomma, del caffé e di due o tre altre merci indispensabili e dobbiamo vendere agli altri popoli tutto quello che possiamo, dobbiamo armare . . . Si! Questa è una lotta per la sopravvivenza del più abile." Malgrado la logica della mia risposta egli non ha abbandonato il suo punto di vista, partigiano dell'armamento di tutta Europa da parte dell' America, ed ha criticato vivacemente la diminuzione dei dazi americani. Questo è, io lo so, il punto di vista di molti tra i più noti uomini di affari di tutto il mondo: dei du Ponts negli Stati Uniti, dei Krupp e dei Thyssen in Germania, degli Armstrong-Vickers in Gran Bretagna, degli Schneider-Creusot in Francia ... » 1 febbraio 1935: «... Tra gli ospiti si trovava un noto senatore . . . L'attitudine di quest'uomo era straordinaria. Egli parlava come un nazionalsocialista. Egli era partigiano di un dominio tedesco su tutta l'Europa, di un dominio nostro sulle due Americhe e di un dominio giapponese sull'Estremo Oriente ... La maggior parte delle persone presenti al pranzo concordavano coll'idea grande-capitalistica di una-Unione delle tre grandi potenze mondiali e del~ dominio su popoli minori ... Egli ha detto ,,Presto fucileremo qui gli uomini proprio come fa Hitler" ... » 15 marzo 1935: «... Hearst era nel 1924 un accanito avversario di Mussolini ... era noto che una banca della Costa del Pacifico aveva imprestato alcuni milioni di dollari a Hearst e che questa banca simpatizzava con Mussolini. In seguito tutti i giornali di Hearst in tutta l'America presero a decantare la dittatura italiana ... » 25 maggio 1935: «... Ilgner della I. G. E. Farben, il trust della chimica, è stato un anno in Estremo Oriente e deve aver trattato una parte dell'accordo in virtù del quale vengono cedute al Giappone grandi quantità di sostanze chimiche d'impiego bellico e di gas asfissianti ... » 5 dicembre 1935: «... Il colonello Edward A. Deeds, presidente o direttore di 20 grandi consorzi industriali americani, è venuto oggi a colazione. Deeds ha concluso un accordo con una società germanica per la consegna di brevetti di nostri aeroplani cosicché la casa tedesca può fabbricare aeroplani e venderli all'Italia mediante partecipazione ai profitti della casa americana. Ciò mi sembra contrario allo spirito della legge sulla neutralità degli Stati Uniti dell'agosto dello scorso anno ... Egli è uno di più dei ricconi che strisciano come i giapponesi intorno ai grandi centri industriali europei per vendere materiale bellico ad alti profitti senza preoccuparsi dei veri interessi del loro paese ... » 9 dicembre: «... Io avevo già udito che il progetto Hoare-Laval (per una definizione della vertenza d'Abissinia a favore dell'Italia) ha la sua ragione di essere nella paura degli inglesi e dei francesi che sopravvenga il comunismo in Italia nel caso di una caduta di Mussolini ... » 20 dicembre 1935: «... L'ambasciatore olandese mi ha comunicato che secondo notizie a lui pervenute le case produttrici di petrolio anglo-americano-olandesi avrebbero esercitato una pressione a Londra e a Parigi per indurre all'abolizione delle sanzioni contro l'Italia, ed in particolare a quella delle sanzioni sul petrolio ... Esse, in particolare la Standard Oil Company, hanno interessi in Rumenia ed in Persia in giuoco ed i loro interessi già prima hanno determinato misure eccezionali in America ... » 11 aprile 1936: «... Anthony Eden ha visto Pubblica~ioni Eurky Oharles, GranclesPuissances et organisation clumonde. Editions de la Baconnière, Lausanne, 1943. Pagine 285. Prezzo Fr. 6.-. In questo interessante volume l'A. ha voluto darci un quadro complessivo della situazione attuale delle più importanti potenze mondiali, prese sia singolarmente che nel loro insieme. Con grande cura ed un raro senso di imparzialità sono esaminate le caratteristiche e strutture economiche sociali e politiche rispettive con particolare riflesso alle cause del conflitto mondiale ed infine le prospettive che si delineano per il futuro. A tre capitoli di carattere generale su L e g r a n d i p o t e n z e a 11 a vigilia delle ostilità, La nuova guerra dei trent',anni e La disorganizzazione dell'economia int e r n a z i o n a l e seguono sette capitoli dedicati rispettivamente alle esperienze b:·itannica, americana, francese, germanica, italiana, giapponese e russa. Chiudono il tutto tre capitoli con il titolo 'rispettivo: O r d i n e a n t i c o ? Ordine nuovo? Ordine antico e n u o v o ? In molti punti non è facile rendersi conto dell'opinione personale dell'autore - il che è pregio e difetto insieme - sebbene alla fine trasparisca ch'egli attribuisce particolare importanza come formula per la guarigione dai mali che travagliano il mondo ad un ritorno agli eterni principi della morale ed a quelli del cristianesimo come base per una futura sistemazione. Pregio particolarissimo del1 opera è una forma di esposizione piana e chiara, veramente alla portata di tutti. Essa contiene numerosi dati ed è ricca di citazioni originali. Rote Revue Maggio 1944 E. II. W., Wellherrschaft, Wiihrung und Arbeiterschaft (Dominio mondiale, valuta e lavoratori). L' A. tra i vari immani problemi del dopogue:cra considera in particolar modo quello della valuta: insegnamenti del passato, prospettive e piani per l'avvenire. Tra questi ultimi si sofferma in modo particolare sui noti piani Keynes e White, fondati il primo sulla costituzione di una «Unione Internazionale Clearing», il secondo su di un «Fondo di stabilizzazione delle Nazioni Unite». Secondo ambedue i piani è progettata l'emissione di una bancanota internazionale, fondata sull'oro e questo essenzialmente per prevenire una ge~erale svalutazione. Secondo l' A. ambedue i piani non tengono in sufficiente considerazione le necessità delle classi lavoratrici. L. Teutscher, Der Faschismus zwischen gestern und morgen (Il fascismo tra ieri ed oggi). , Breve analisi delle vere cause e dell'essenza questo pericolo ed ha insistito affinché la guerra di Mussolini venga resa impossibile per mezzo di sanzioni e misure coercitive riguardanti tutte le sostanze necessarie alla guerra. Ma il ministro degli esteri Hoare sotto l'influenza delle grandi compagnie petroliere e di altre, d'accordo col ministro degli esteri Laval, ha fatto di tutto per sabotare il piano di Eden e per lasciare a Mussolini mano libera ... » 22 novembre 1936: « ... Oggi abbiamo fatto colazione con una ricca famiglia tedesco-americana. Il marito ha detto ... io sono molto occupato con le forniture per l'esercito tedesco. Allorché l'armamento sarà completato io dovrò chiudere la mia azienda e licenziare i miei operai. Io ho osservato: sarà un evento molto spiacevole. Egli ha risposto: Si, ma il nostro sistema non ammette altre soluzioni ... Non era per nulla preoccupato dell'importanza che può avere il nazionalismo economico come causa di guerre ... » 27 gennaio 1937: «... da poco mi sono giunte informazioni secondo le quali delle banche americane hanno l'intenzione di conceder nuovi grandi crediti e prestiti all'Italia ed alla Germania, sebbene la macchina di guerra di queste due nazioni sia già abbastanza grande per minacciare la pace mondiale ... » 4 giugno 1937: «... Io non posso dimenticare i dati pubblicati e secondo i quali fabbricanti d'armi britannici ed americani più di una volta hanno fatto fallire i tentativi della Società delle Nazioni. Poco dopo il mio arrivo qui ho saputo che fabbricanti di munizioni francesi hanno aiutato Hitler a pervenire al potere ... Non è dunque possibile ai governi e corpi rappresentativi di agire nell'interesse delle masse? ... » 13 novembre 1937: «... Ho informazioni secondo le quali il Giappone tutte le séttimane trasporta oro per il valore di milioni a New York quale pagamento per materiale di guerra ... » 20 settembre 1938: « ... Gruppi di grandi capitalisti ed industriali non sono stati capaci di comprendere le necessità di una collaborazione internazionale dopo il 1920. Alcuni dei loro capi hanno fatto di tutto per ostacolare gli sforzi di Ginevra per la pace mondiale, perché essi ritenevano la vendita di materiale da guerra e di armi più importante della pace mond i a 1 e. Altri gruppi si sono ostinati nel 1923 e nel 1930 nel sostenere le barriere commerciali ... non hanno capito che collaborazione e pace sono i più importanti requisiti per il benessere delle masse degli uomini in tutto il mondo ... » dei movimenti fascisti. Alla base di essi non stanno motivi ideali, ma invece fatti puramente economici: l' A. parla di «una valvola di sicurezza per far passare il cattivo umore alle masse in preda al disagio del dopo guerra» immaginata e voluta dal capitalismo. Tra i mezzi per ottenere questo: l'aizzamento contro gli ebrei e contro le istituzioni proletarie. In un secondo tempo il fascismo si è rivolto contro coloro stessi che l'hanno voluto, i grandi capitalisti cioè, con un controllo sempre maggiore della loro attività: il colpo di stato italiano del 25 luglio è stato un tentativo del capitalismo di salvare il salvabile. Ma anche nella Svizzera i lavoratori dovranno vegliare, perché in molte circostanze i capitalisti hanno dato segno di voler addottare per lo meno alcuni metodi del fascismo. Danubia, 24 Jahre ungarische Innen- und Auflenpolitilc (24 anni di politica interna ed estera ungherese). Analisi della struttura dello stato ungherese dopo il 1918: struttura arretrata e semi-feudale, il 50 % della popolazione contadini di cui 30 % senza terra propria, livelli dei salari in genere molto bassi ecc. Le classi dirigenti hanno cercato di distogliere, distrarre l'attentione con mene nazional-sciovinistiche di rivendicazione territoriale ed aizzando - tanto per cambiare - contro gli ebrei e contro il bolscevismo. Infine non piccola causa di guai 1 importanza della non piccola ed influente minoranza tedesca, contante tra l'altro numerosi rappresentanti nell'esercito. Zurigo• \Viotcrthur Confer·enza culturale Per iniziativa del Circolo Culturale socialista di lingua italiana il Pro f. V e r dar o terrà a Zurigo e vVinterthur una conferenza su: «Mazzini, Marx e il movimento opera i o i t a 1 i ano». Il Prof. Verdaro parlerà a Zurigo sabato, 27 maggio, alle ore 20, nella sala verde della Vo!kshaus, Helvetiaplatz; a Winterthur domenica, 28 maCYofo alle bb > ore 3 del pomeriggio, nella casa del popolo, primo piano, sala N° 2-3. In ZURIGO il ritrovo preferito degli operai e degli antifascisti è il Restaurant Cooperativo Militarstra se 36 Redattore: ERICH VALAR, ZURIGO Druck: GENOSSENSCHAFTSDRUCKEREI ZORI CH
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