L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXV - n. 9 - 15 maggio 1928

Bit .irte e letteratura Modernità e pompierismo nell'arte Una sola civilità può produrre simultaneamente due cose cosi diverse, come una poesia di Ungaretti e una canzone di Piedigrotta, un quadro di Severini e una copertina a colori della Dome n i e a del Corriere. Sono quattro fatti di ordine «artistico», apparsi nella stessa epoca e prodotti in una stessa società, ma la loro parentela non va oltre. Quale prospettiva di cultura sarà cosi vasta da stabilire tra essi un rapporto intrinseco? Che la coesistenza di una tale eterogeneità in una sola epoca continui ad essere accettata come naturale, indica forse una disgregazione nel mondo dello spirito? O si tratta di un fenomeno nuovo e inerente alla nostra epoca? Per rispondere non basta una semplice inchiesta nel campo dell'estetica. Occorre invece esaminare più da vicino se esiste un nesso tra l'esperienza estetica e le contingenze sociali e storiche. Una tale ricerca risponderà anche ad altre domande forse più importanti. Quando una società non riesce più a giustificare come necessarie e insostituibili le sue forme particolari, ne risulta squalificata e dispersa anche quella riserva di valori dalla quale gli artisti attingono per esprimersi. Viene a mancare un linguaggio comune. Le norme della religione, della politica, dei costumi, dello stile, del gusto sono poste in dubbio e l'artista non può più indovinare la reazione del pubblico alle immagini, ai simboli, alle allusioni delle sue opere. Non esiste più una nozione comune del bello ( come non ce n'è più una, comune a tutti gli uomini, del bene e del giusto). Nel passato una tale congiuntura storica produceva di solito, in arte, l'accademismo, che è forma delle epoche d'incertezza e fiacchezza spirituale. L'accademismo evita appunto i temi vitali e fondamentali essendo controversi e riduce l'attività creatrice alla virtuosità tecnica, risolvendo i problemi ma.ggiori secondo il modello dei maestri classici. Gli stessi temi vengono allora meccanicamente vari(tf,i in cento opere diverse, senza aggiungervi mai nulla di nuovo : Stazio, la poesia mandarina, la scultura romana, la. pittura delle Scuole di Belle Arti, l'architettura neo-classica del palazzo dei Soviet, e cosi via. E' certo notevole il fatto che, in piena decadenza della società borghese, molti artisti abbiano rifiutato la scappatoia dell'accademismo. Essi hanno creato u.n fenomeno nuovo : l'arte pura o astratta. Ciò è stato reso possibile da una sensibilità storica superiore e rappresenta a suo modo un nuovo genere di critica sociale. Questa posizione critica si riassume nella convinzione che l'esistente ordine borghese, con la sua scala di valori, non è eterno o naturale, ma una semplice tappa in una lunga successione di ordinamenti sociali diversi. Questo modo di sentire e di giudicare, già prevalente nella coscienza intellettuale più avanzata della seconda metà del diciannovesimo secolo, è stato accettato anche dagli artisti più sensibili, il più spesso senza che se ne rendano conto. Non per caso la nascita dell'arte moderna coincide cronologicamente, e anche geograficamente, col primo audace sviluppo del pensiero rivoluzionario nell'Europa occidentale. Certo, la bohème o scapigliatura, che fu la prima forma dell'ammutinamento degli artisti contro la regnante borghesia, ostentava una mancanza assoluta d'interesse per la storia e la politica; eppure, senza le idee politiche e scientifiche rivoluzionarie eh'erano nell'aria, 1919 (25 anni addietro) 15 maggio: In Italia continuano a ripetersi episodi di violenza da parte di arditi. - A Parigi continua la ricerca di una formula soddisfacente per Fiume e la Dalmazia. - Il Consiglio Economico interalleato discute un progetto per la creazione di una unione doganale tra i paesi ex-austriaci, comprendente anche Polonia, Rumenia e Serbia: il progetto è avversato accanitamente dal ministro italiano Crespi e dai giornali nazionalisti italiani. - Caccia agli spartachiani in Baviera. - Viene pubblicato per la prima volta dai giornali il testo integrale del patto di Londra. 16 maggio: Congresso femminile per la pace svoltosi a Zurigo con delegate di 15 paesi; ha emesso ordini del giorno di protesta contro la continuazione della guerra, contro il blocco contro la Russia e l'Ungheria, contro le persecuzioni antisemite. - Lenin in una seduta del Comitato Centrale Sovietico ha definito il trattato di pace come uno «strumento di assassinio politico». - Continuano a Parigi le discussioni sulla questione adriatica. - Smirne occupata dai contingenti internazionali. 17 maggio: L'ammiraglio Kolciak, comandante delle truppe antibolscevike in Siberia, durante un'intervista ba dichiarato di avere urgen _e biso1no~egli(aiuti de-1!:Intesa. - Ìe - 11oi:_beianco a }fonaco. r gli artisti della bohème non sarebbero mai stati in grado di isolare il loro concetto del «borghese» e del «filisteon per poter definire, almeno negativamente, sé stessi. E senza l'appoggio morale degli avvenimenti politici rivoluzionari dell'epoca, essi non avrebbero mai avuto il coraggio di assumere una posizione cosi aggressiva contro i pregiudizi allora prevalenti. Per questo necessitava davvero del coraggio, perché l'evasione dell'avanguardia artistica dalla società borghese verso la bohème significò anche un'evasione dal mercato capitalistico che nella vita dei poeti e dei pittori aveva sostituito gli aristocratici mecenati del passato. (Paradossi della dialettica sociale: nel secolo scorso essere artista di avanguardia significava patire la fame in una soffitta e morire tisico, ai nostri giorni invece molti artisti moderni sono rimasti attacwti alla conservacione politica perché non possono fare a meno dei biglietti da mille dei collezionisti pescicani.) Appena staccatisi dalla società, gli artisti d'avanguardia si sono rivoltati ed hanno rinnegato non solo l'eredità culturale borghese, ma anche le idee rivoluzionarie anti-borghesi. La funzione vera e più importante dell'arte, essi han detto, è quella di tracciare una strada lungo la quale la cultura, nei suoi multiformi aspetti, pu,ò continuare a svilupparsi all'infuori della violenza delle ideologie politiche. L'artista moderno ha dunque cercato di innalzare la sua arte nell'espressione di un assoluto nel quale ogni relatività sarebbe superata. E' stato appunto nella ricerca dell'assoluto asociale e a-storico che gli artisti moderni sono giunti all'arte astratta o pura. Arrivato a quel punto, l'artista moderno cerca effettivamente e temerariamente di imitare Dio; di creare qualcosa, cioè, che valga Ur?icamente per sé, come la natura vale, come il firmamento, l'oceano, un paesaggio valgono; indipendentemente dalla loro rappresentazione, dal loro significato, dalla loro utilità, e se hanno o no un senso. Ma, a differenza di Dio, l'artista moderno non ha potuto creare dal nulla. I valori estetici di cui l'artista moderno è stato costretto a servirsi per creare l'assoluto, sono valori ... relativi. L'arte moderna si è risolta in una sublimazione della tecnica, diventata fine a sé stessa. E cosi l'artista di avanguardia ha finito con l'imitare non l'inimitabile I ddio (la parola imitare è intesa qui nel suo senso aristotelico), ma i procedimenti stessi dell'arte a lui cara; dell'arte negra o di quella pompeiana. La genesi dell'arte astratta contiene dunque un circolo vizioso. L'artista nega ogni valore al contenuto e all'esperienza comune, e l'attribuisce ai mezzi tecnici della propria arte. Infatti, l'opera d'arte pura o astratta o assoluta per valere esteticamente non può essere né arbitraria né incidentale, come credono gli sciocchi; essa deve nascere in obbedienza a qualche necessità interna o a qualche sensibilità originale; ma quando si rinunzia al mondo della comune esperienza, non rimane all'anima dell'artista altra possibilità che di rifugiarsi in quelle stesse discipline per mezzo delle quali le arti hanno già nel passato iniitato il mondo empirico ed apparente che lui rinnega. Questo non è accaduto soltanto nella pittura, nella musica e nella scultura, ma anche in letteratura. E' sintomatico il fatto che il libro più ambizioso di Gide sia non un romanzo, ma il diario della composizione di un romanzo; e che l'«Ulisse» e «Finnegan's 18 maggio: A Milano in occasione dell'inaugurazione del vessillo dei ferrovieri statali grande manifestazione con discorsi di Turati e di altri. 19 maggio: Le truppe sovietiche ungheresi resistono con successo ai rumeni ed ai czechi. - L'Ucraina è quasi interamente nelle mani dei bolsceviki. - Scontro tra navi da guerra britanniche e sovietiche nel golfo di Finlandia. - Vengono comunicate le notizie ufficiali germaniche sulle perdite subite in guerra: 1676 639 morti e circa 4 500 000 feriti. - Il Consiglio Superiore Interalleato ha reso noto che toglierà il blocco alla Germania non appena questa avrà accettato le condizioni di pace. 20 maggio: I socialisti tedeschi chiedono all'Ufficio Internazionale Socialista di convocare la Commissione permanente perché essa si pronunci sul progetto del trattato di pace. - Uno degli assassini di Rosa Luxemburg fuggito dal carcere. - In Finlandia imperversa la reazione capeggiata da Mannerheim. 21 maggio: Risposta di Clemenceau alla nota tedesca di protesta sulle responsabilità della guerra, risposta che ribadisce le note accuse. - In un'assemblea di protesta alle condizioni del trattato di pace il ministro Scheidemann ed il presidente Ebert hanno auspicato l'unione del- ]'Austria tedesca alla Germania. - Il Consiglio Nazionale dell'Independant Labour Party ha approvato una risoluzione di protesta contro il ~siddetto «Trattato di Pace» che gli Alleati hai-e trasmesso alla Germania «in contrastò Wake» di Joyce siano anzitutto, come ha notato un critico francese, letteratura ridotta all'espressione per l'espressione, l'espressione che importa più di quel che si esprime. Il fatto che l'arte pura sia ciò, non esige da noi né appro?Jazione né condanna. Quest'arte, per la ragione anzidetta: il suo tecnicismo, contiene in sé qualcosa di quello stesso accademismo che è la sua bestia nera. Tuttavia con una differenza notevole: l'arte pura è spesso viva e bella, mentre l'accademismo puzza sempre di cadavere. Questo basta per assolvere storicamente l'arte pura. La sua necessità sta nel fatto che non vi era nessun altro modo per creare nell'epoca moderna un'arte o una letteratura di ordine superiore, dato lo stato fallimentare di tutta la vecchia cultura. Ma questo non vuol dire naturalmente che il purismo o l'astrazione siano il traguardo finale della bellezza. Il valore dell' llrte «assoluta» è anch'esso relativo. Noi assistiamo già, probabilmente, al suo tramonto. Rouault nella pittura e Aragon nella poesia ci indicano come i valori formali dell'arte moderna possano riconciliarsi con l'umano senza scapito della loro bellezza. Segnalazioni Rote Revue Aprile 1944 K. Schmalz, Endziel u.nd Reformarbeit (La meta finale e l'opera di riforma). Sguardo generale alle mete del socialismo con particolare cdnsiderazione della pianificazione economica. Nel campo dell'industria viene auspicata l'unificazione e concentrazione della produzione, la sottomissione di essa al controllo statale, aumento della specializkione nella produzione, unificazione del lavoro scientifico e di ricerca. Nel commercio viene auspicata l'organizzazione in cooperative per gli acquisti ecc. Spectator, Planung und Beschiiftigung (Pianificazione ed impiego della mano d'opera). Interessante e particolareggiato studio del concetto di disoccupazione e di «impiego· totale della mano d'opera» rispettivamente, nella società capitalistica ed in quella socialista: per una radicale soluzione appare anche qui indispensabile la collaborazione internazionale. Charles Buckner, Die Kirche in Ru(Jland (La chiesa in Russia). Dopo un breve cenno alle vicende della chiesa di Russia dall'epoca zarista, attraverso la rivoluzione e gli anni a questa seguenti, ricordata la fondazione nel 1922 dell'associazione dei «Senza Dio», che non incontrò però mai un grande successo, si esaminano le cause che possono aver determinato il riconoscimento recente da parte del governo russo. Come tali vengono additate: 1 ° il desiderio di acquistare un maggior prestigio nelle regioni ortodosse dell'Europa orientale e sud-orientale; 2° il desiderio di controbattere, sempre in queste regioni, la propaganda svolta dal clero cattolico; 3° quello di dare un maggior appoggio alla propaganda panru.ssa e nazionalista. Viene posto particolarmente in rilievo il fatto che il puro materialismo non soddisfa le masse né dà alimento sufficiente al loro desiderio di risolvere i grandi problemi dell'esistenza, come quello del libero arbitrio, quello della vita futura, quello della tendenza dell'individuo verso la moralità, ecc. Vierte auspicata una revisione dell'atteggiamento socialista verso la religione e l'etica ad evitare gli stessi errori dei russi ed un sempre possibile ritorno alla superstizione ed al dogmatismo. colle condizioni di armistizio e alle dichiarazioni fatte dagli alleati sugli scopi della guerra». 22 maggio: A Bruxelles la conferenza internazionale per il commercio ha posto sul tappeto la questione dell'internazionalizzazione del Da• nubio e del Reno. - Le armate sovietiche ungheresi resistono vittoriosamente agli czechi e riportano successi anche su altri fronti. - Il generale francese Franchet d'Esperey al comando delle truppe rumene contro l'Ungheria. - A Berlino si è iniziato il processo contro Ledebour, accusato di avere organizzato la rivolta armata: coraggiosa difesa dell'imputato. 23 maggio: Proclama dell'Internazionale Comunista contro le condizioni del trattato di pace e l'azione antiproletaria dei governi capitalisti dei paesi vincitori. - Dichiarazione di Cicerin, commissario sovietico agli Esteri: «Questo non è un trattato di pace ma la continuazione della guerra». - I legionari polacchi dopo la conquista di Wilna hanno compiuto un massacro di cui sono stati vittime oltre 2200 ebrei. - Grande comizio a Milano contro le condizioni di pace, l'imperialismo e le mene del capitalismo: discorsi di Treves, Turati, Serrati. 27 maggio: Il Comitato Esecutivo dei sindacati inglesi ha reso nota ·a Bonar Law la decisione dei minatori, ferrovieri ed operai dei trasporti chiedenti la cessazione dell'intervento militare in Russia, l'abolizione del blocco contro la Germania, l'abrogazione delle chiamate sotto le armi, pena lo sciopero generale. -In un'intervista il conte Brockdorff-Randzau, capo della Der offentliche Dienst Aprile 1944 Ausweichtheorien. Vollbeschiiftigung im Kapitalismus? (Teorie che temono di affrontare la realtà. Impiego totale della mano d'opera nel capitalismo?). Acuta critica delle conclusioni di una recente pubblicazione di F. Marbach (Vollbeschaftigung, Verlag Francke, Bern) eseguita con criteri ed intenti manifestamente capitalistici. Ammesso come inevitabile e grave il problema della disoccupazione nel dopoguerra, quali i rimedi? Non certo la corsa agli armamenti secondo la ricetta fascista e neppure il sistema antieconomico dei lavori pubblici creati soltanto per «occupare la gente» o quello dei crediti dati agli industriali perché producano a qualsiasi costo. E invece il potere d'acq u i s t o c h e b i s o g n a a u m e n t a r e. 11 sistema per raggiungere quest'ultimo risultato il Marbach lo vede in una larga distribuzione di sussidi da parte dello stato. Ciò denota l'assoluta incomprensione dell'autore che si preoccupa di constatare un fenomeno senza risalirne alle cause prime, che nel caso specifico consistono nello sfruttamento della forza di lavoro da parte dei possessori dei mezzi di produzione, nonché la voluta ignoranza dell'unico rimedio a tale stato di cose, e cioè dell'economia socialista. «Liberare e federare» critti di politica, economia e cultura E' già uscito: CARLO ROSSELLI PROFILO DI FILIPPO TURATI E' una piccola ma precisa e istruttiva storia del socialismo italiano, attraverso le vicende della forte personalità di Filippo Turati. Raccoman· diamo questo opuscolo ai giovani che del socia• lismo hanno solo una vaga idea, per lo più attinta dalla polemica giornalistica. I problemi politici, istituzionali, sociali che il socialismo italiano ha dovuto affrontare nei suoi cinquant'anni di vita sono esposti da Carlo Rosselli con la passione del vero storico che ha sempre in mente, rievo• cando il passato, di servire il presente. Un opuscolo di 70 pagine, 1 franco. Inviare ordinazioni alla Casella postale Nr. 213. Zurigo 6. Ai librai e ai rivenditori lo sconto abituale. .f.iberare e federare!• Scritti di politica, economia e cultura PIERO GOBETTI PROFILO DI MATTEOTT•I ' Indice: L'intransigente del «sovvers1v1smo»; L'aristocratico del «sovversivismo»; La lotta agraria nel Polesine; Il socialista persecutore di socialisti; Il nemico delle sagre; Il suo marxismo; Il suo antifascismo; Il volontario della morte; Cenni biografici. Ristampa dell'introvabile profilo di Matteotti scritto da Gobetti, d1e nella sua brevità e semplicità è quanto di meglio si sia fin'ora scritto sul grande martire socialista italiano. La personalità intellettuale e morale di Matteotti viene disegnata sullo sfondo delle lotte sociali e della vita politica del Polesine e dell'Italia. Un opuscolo di pagine 30, et. 50 la copia. Per ordinazioni scrivere alla Casella postale Nr. 213, Zurigo 6. delegazione tedesca a Parigi, ha dichiarato che «non firmerà un pezzo di carta». - I contadini del Tirolo hanno presentata una mozione in cui proclamano il diritto del Tirolo all'autodecisione. 28 maggio: D consiglio dei 4 di Parigi ha deciso di riconoscere «di massima» il governo anti··bolsceviko di Kolciak. - Il gruppo parlamentare socialista italiano ha votato un ordine del giorno di protesta contro le condizioni del trattato di pace. 1 29 maggio: La delegazione germanica al congresso per la pace ha presentato ieri la prima parte delle controproposte tedesche. - Ieri si è iniziato a Roma il convegno tra i laburisti Macdonald e Buxton e la rappresentanza socialista italiana. - Sciopero dei lanieri nel biellese. 30 maggio: Il Comitato Nazionale della Confédération générale du Travail chiede la revisione del trattato di pace e la sospensione dell'intervento contro la Russia. - Al convegno di Roma tra laburisti e socialisti italiani Macdonald ha insistito sulla necessità di mantenersi uniti intorno alla Seconda Internazionale. 31 maggio: A Genova la Federazione Mari1 nara ha fatto sapere che non avrebbe ultimato il carico, consistente in materiale bellico, diretto contro la Russia, del piroscafo Fedora e ha invitato le organizzazioni operaie a boicottare simili invii. - Sta per iniziarsi a Zurigo il processo delle bombe contro l'anarchico Bertoni e compagni.

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