L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 46 - 16 novembre 1929

.. (A. P.) ~U~GO. 16 NOVQ{IBRE t4l9. __________ ___;. __ ..... __ ..._......._ ______ __; ________ ..,;.. • ANMO)t}fJWI. z Nwn.*• ' leltiioH '475 (SelDH) ~ ~ato-Chéqiies H. \lii - 3646 Si'FiiMANAif DEL f> ARtl'fò sòèìALìSI A if Aì.iANò Nti.i.A SVIZZERA Qnttsimi 15 la copia. --------=~ ....-..-.-.-.----------------- Al>bonamtllti per la S-.n:aen pu l'aaae )919: Un anno fr. 6 - sei me9i fr. 3 -ke m'9i fr. t -~ Ml>AZIONI: AMMINISTRAZIONE : PREl21 DELLf INSERZIONI : Ptr PestHo: Un anRo fr. 10 - 9ei mesi fr. 5 -tre mesi lr 2.50 e l'Aneaoe cld lawelatert > h.- Cem:arissiontEsecaiiva dtl P. S. I. Per linea o spazt0 di huea (larghezza una col<>DM) 2e· c.t. __________ z_urigo-Mmtiirstrasse~-~--- ________ r_er_r_~_lam_e_c_o_nti_._n_ua_m_,~P_u_z_z_i_~ __ co~a_ven i~_·_. _ Il discorso della paura lnsislcnli e deltagliale ci giungono lo un severo 1no11itoal fascismo iladallitalia le notizie delle gravi ri- liano. E che_ come tale, è slalo racvolle delle popola1,ioni di Sulmona colto e commentalo dalla slamp-a e di CatTara. italiana. In Germania il nazionaliPer più giorni la folla, scacciali smo di Hugembeng, suprema spci fasc:isli, si è resa padrona delle r:mza di tulle le reazioni, dà prova due cillà. La milizia locale terra- della sua definitirn impotenza. rizzata, è fuggila dinanzi alla' collera L'ora non volge certamente propopolare. I militi di secondo bando pizia al fascismo. Ed il duce risfonon hanno risposto all'ordine di mo- dera i diS1Cors.isanguinosi di quattro bililazione per le due provincie. a~ni ~r sono sperando nella galva_ [ noslii informatori 5ponlanei, ag- n1v--az1one delle sue schiere. giungono i particolari della repres- Ma quattro anni or 5ono il fascisione feroce. Legioni di milili tra- 6mo era ancor giovane e della giosportatc dai più opposti punti della v,<Jritù nveva l'audacia e 10 spirito penisola hanno infurialo per una in. d'avventura. Il miraggio del bottitera settimana in una vera orgia di no lo faceva ardilo. Oggi ogni squasangue e di violenza Sulmona e Car- cl-rista della prima ora vi,•e di rcnrara haru10 avuto diecine dei loro dita. Ogni seguace in btiona fede è fl.gli sgozzati entro le case. centinaia un deluso. di feriti. c-entinaia di arrestali. La Quattro anni d'esercizio della diipiù severa censura ha impedito che lalura lo hanno irrimediabilmente tali notizie ~i diffondessero Ìlll Italia invecchialo. Il fango degli scandali <'d all'e!'ilero. Le due 1JJrovincie sono e _la marca delln misei:ia popolare ancora isolate dal resto del paese minacciano di affogarlo. Mentre questi due focolai di ri- Il cliscorso di Monte Amiala del rnlta ?rdev:3n~ ancora._ sullo stra- Hl~ fu realmente lo squill0 di bat- ~al~ _eh Ostia I aulom<;>b1~e?el duce taglia che ridestò le energie depres- , c~n a ~cc~L)a :3-colpi. d1 rJ\'oltella. s-e per la rirnlla morale provocata ~ 1 pro1ell1h rinvenu 1 1 nel motore I dal delitto Matteotti. Jl discor~o di nsulta~an~ del calibro ~<:Il~ riYol- 1 Roma del 28 ollobrc 1929 è il colpo tcllc d ordinanza della m1lma. di frusta ad un ca,;aJlo stanco e .\ Torino, gli studenti dell'Urùver, bolso. silà hanno fatto manifesla'Zioni di Il fascismo che non è staio mai simpatia per il loro giovane collega ce1·vello, ma cl1c è stato muscolo. Fernando De Rosa... oggi è solo venire. Un enonne YenE, per la prima volla dopo la sla- tre affaticalo in una lalJOrio~a inrl..ibilizzazion.e, nelle borse italiane I~ gestione. lira è precipitala per dne giorni. E' in quesle condizioni che il faE' in questo ambienle che si sono 5:Cismo si prc~cnla agli albori dcl- ~,·olte le feste per l'ollaYo anniver- I anno oltaYo, menlrc la situazione sario della marcia su Roma E' sollo europea gli -si riYe.la sempre più siala Stl{!gestione di tali av,:ertimenti voreYole, e fremiti di rivolta percorchc il du:ee ha pronunciato il suo rono il popo]o italiano. discorso di violenza del 28 ottobre. . Se n~i ~apremo opporgli 1111 parDa Londra, il compagno Hender- ll_to soc1aJ1sla_unito, forte e capace. son. ministro degli esteri inglese, gli cm:ondalo d1 lulla la fiducia delle ha fallo eco con un ammonimento ~3:S5i laboriose del paese, l'llrlo dea.i fasci5li d'.\ustria che è sopratut- c1s1Yo non potrà e~!-,erc lonlano. la SillZione DOliliCa n IUSlria illustrata da Federico Adler (Seguito e line). Il Governo di Schober ha presentata al \Parlamento la riforma de.Ila costituzione e :preparata La, provocazione cootro i lavoratori. Ma se si -verrà al colpo di stato, v'è da prevedere che Sebober si dimetterà in precedenza e lascierà all'attuale vice-cancelliere e ministro dell'esercito signor Vau,goin di compi~- re la violenza.. Il signor Vaugoin è un borghesuccio mediocre, che arde da.lla brama di divenire ti « Napoleoni? .. dell'Austria. ,Egli è capace di violare ogni legge e di commettere qualsiast stupi- ·daggine. Per comprendere il perchè Schober non cOnl!>irà lui il co<lpo di stato, biso- $1.a conoscere il suo passafo e la s,ua .s:toria del1a po1izia di Vienn..1. JI signor Sckober quello di essere un impiegato corretto. Egli si sentiva spiritualmente molto superiore ai signori che durante la guerra spadroneggiano nel ministero deLla guerra stessa ed ebbe il coraggio di contraddire parecchie troppo grosse stupidaggiru dei suoi superiori. blemi iucombe.nti alcuna relazione poli, lica, ma soltanto po.Jiz:iesca. E' p~ ili ,potere dello stato, ma non ha alcun ideale di stato. Per contro i suoi id.eali polizieschi sono sfogati nella riforma costituzionale in una misura che, dietro la forma eur-c,p.ea, non si credeva piu possibile. Il peggiore spirito poliziesco accompa~ato daJl'aJ.ssoluta ma.ncanza di acume poli-1:ico, hanno legato il suo nome al ve~~oso pro~etto dn Tiform cosituzionale. Egli ha presentato al Parlamento il progetto di riforma che è inaccettabile per la socialdemocrazia e la storia d~} prossimo avvenire dirà quante vi· ha messo di incomprensjone politica e quanto di piano di guerra reazionario. J(auno paura dtllt tluio11i La riforma costituzion.al.e dW1.que si trova davanti al Parlamento e ,presto le votazioni dimostreranno ch:aramente la sua inaccettabilità. Poi ve:rrà il momento decisivo. I so· cia:ldemocratici · chiedono la convocazione dei comUJi elettorali; chiedono al governo cli dimostrare se è capace di guadagnare Ja. maggioranza di due terzi della popolazione per i suoi ,pian.i reazionari. I partiti borghesi temono '1e nuove elezioni: l'opuscolo delle «Heimwehren» ·annuncia perfino: « Ogni uomo politico borghese che raccoma.nda le nuove elezioni, opera per il suicidio della borghesia» (pagina 53). Pertanto e l'invincibiJe movimento popolare » deJlle « Heimwehren.,, racc01T1anda: «Fm:itèla una buo.. ·na ~olta con le elezioni, che rafforzano sempre più I.a socialdemocr·azia I » (P11gina 54). V'è quindi da attenders: che le ., Heimwehren » e gli uomini politici che ad esse obbediscono aièhiarino essere giunto il momento per ul colpo di stalo I fucili e sciopergoeaerat, Il colpo di stato significa necessariamente 1a sanguinosa ituerra civile; nessuno può dubitarne. Le « Heimwehren » ostentano sicurezza .della vittoria. li loro condottiero, mag~iore Pabst, tiene conto soltanto dei fucili e delle llranate; e~li ritie.ne ru po~'seclere la supe.niori.tà militare sutli opera.i e quindi di essere vincitore. Dovrebbe .sapere però che oltre rarmamento, nella guerra iote-rvengono e contribuiscono altri fatlC1ri. Il Pabst è uno del!li eroi dei «J>utsch» di Kapp in Germania. di quel «Putsch» che s'infranse miserevolmente nel cozz:o con lo sciopero generale dei, lavoratori e con fatti economici. Lo sciopero l!enet"a!e spontaneo, impreparato, degli operai germanici schiantò il «Putsch» <li Kapp. li si~or Pabst e le sue «He.imwehren-» possono star certi di cozzare contro una resistenza ancor più dura e vigorosa del pra1etariato austriaco, che è avvertito in tempo ed è preparato. La t>ri,na rispOISla al colpo di stato sa,rà la chiusura di lutte le fabbriche, l'arresto di tutti i treni e di tulti i mezzi di trasporlo. Può darsi che si sbagli grossolanarcente chi crede che i fucili, che le «Heimwehren» si sono acquistati coi denari loro fomiti dall'industria dell'acciaio germanica, rechino la decisione nel conflitto. te preoccapazio11i della fiaaaza I mezzi di cui d;spone la classe lavoratrice sono tali e tanti che si può sperare nella sua vittoria, nella guerra civi,le. Ma tale guerra non recherebbe sollanto un 'orrenda strage di vite umane, ma pure la distn,zione delle basi eco· nomiche. Le marcia compiute in settembre da'lle ,,Heimwehren» hanno provoc.ato un panico tale da infliggere il col· 1;0 di grazia alla ✓ Bodenkreditanstalt » che un tempo era la banca più solida e µiù quotata dell'Austria. E da quaaJdo emerge chiaramente che con la riforma della costiuzione s1 cerca di provocare la classe lavoratrice, che la reazione mira apertamente al colpo di stato, in Austria, nei rapporti economici, l'inguielill•.dine all!r.enta straordinariamente. Si ritirano in misura sempre mag~10re i rispanni depositati alle banche; tutti c<?•·- cano di cambi.are ~li scellini i11 dollari oppure in franchi ~vizzeri. come al tempo dell'inflazione. V'è qui·,di d:i temere fin d'ora che le altre b:1nche nor posrnno sopportare molte marcie domenic:11' delle Heimwehren e. che se si verr't alla La polizia politica che si aveva in Austria verso il 188() era nota per la sua cocciutaggine e per la mancanza di scrupoli. Le sue spie ed i suoi agenti provocatori non indielreg,g,iavano di ironle ad alcun deJ..illo. li sistema delle violenze più brutali contro il movimento oceraio ebbe il suo ultimo e spregevole rappresentante nel consigliere di polizia Bernardo Frankel, che copriva la carica di direttore della polizia di stato. Dopo cominciò .·n'era completamente nuova. La polizia cli stato cercò di dimostrare che si pub tenere a brij!lia il movimento operaio anche con modi e forme civLli. Essa cercò di informarsi seriamente sul movimento socialista e su quello anarchie') e l!iunse persino a stampare un voi ume a Ll'anno, in poche copie, solo per se stessa. in cui racco· glieva lutto quanto era riuscita ad ap· prendere sul movimento operaio. Tale ot>era che non veniva poola in vendila. conteneva probabilmente soltanto ciò che era stato tolto dai giornali operai; d:- Moslrava tuttavia che la polizia cercava di comprendere ciò che avveniva nel moviwento operai'> JJ Dr. Schober faceva parie di tale scuola di pol:ziotli civilizzali. E~li fu parecchi anni direttore della polizia di stato e nell"ullimo anno di ~uerra fu nom•nato direttore della Scoppiata la rivo! uzione, dopo breve rifle.ss.io:ne, si di&liiarò di.s,-p05to a servire la Repubhlica con la stesa leailtà coi1.a quale aveva servila la monarchia. In conseguenza i socialdemocratici decisero da Lasciarlo al suo posto. Questo azzardo parve andar bene fin che gli avv"- nimenti del 15 luglio 192? scavarono un abisso tra Schober e la classe lavoratrice. Qui non è il luogo di espor:-e dettagliatamente i suoi euori, va rilevato pe,· rò che la 1parte saliente del suo mod"' di pensare emerse anche in tale circostanza. Eg:li è pronto a provvedere per il mantenimento dell'c, ordine e dell.:i. tranquillità » della costellazione dominante nel momento. Dopo il luglio eJ!li credette che !..-i. classe operaia avesse subita una sccnfitta decisiva e che incominciasse un rigorriso periodo di dominio di classe de,lla borghesia. E s: mise "- disposizione del governo cli Seipel - col quale viveva in intima inimicizia - ed esegui senza contraddire gli infami incarichi del • prefetto senza clemenza,, e del suo vice cancelliere. Egli fu leale con la monarchia, fu leale con la Reuubblica, col regime Seipel e v'è da temere fortemente che sarà leale anche verso un colpo di stalo d'elle « Heimwehren • se queste lo faranno. Per ora non è a quest'ultimo passo. Altualmenle è in licenza_ come presidente della polizia e si trova alla testa del governo. In queste nuove funzioni tanlo le sue virtù quanlo i suoi difetti diven!!ono rraledizioni. Il suo or~oglio, d: non avere come impier,ato mai preso parte nella politica - la sola sua macchia politka è quella di aver fatto parte, da studente. di una so- ~uerra civile, la va tuta tornerà a h"rcollarP c;età corale tedeslo-nazionale - gli riePtj' ''"ò l '"• ideale m ~ce fata 'e nell'assolvimento delle funzio- Il mondo bancario e la grande borni di cap0 del i;!overno. Ora che dovreb- ghesia hanno intuita la gravità del peribe essere uomo diriJ!ente di Stato, Tima- 1 colo, tant'è che la ,,Neue Freie Presse ne comoletamente nella mentalità dello I il j!iornale dei cresi, pubblicò il 22 ottop'egato di poliz' . E~i non ha coi pro I br~- no 1 a CO « 020Ullo che tiene la mano sul polso dell'economia', deve accorgersi che ogg.i l'inquietitudirie afferra zone che fin.ora rimasero completamente estranee al1e competizioni dei partiti. Chi tenta di sottoporre il debole corpo dell'Austria, sia da destra che da sinistra.. ad una «cura. da carva.llo» attira sulle proprie Sl)a'1le un guani riscliio. ...La nervosità generale è inaccessibile ali' argomentazione rag,ionevole e la A.uslria ha biso~o di essere chetata più di ogni altro paese del mondo. Non inganniamoci, sono in J!ioco i risultati dcl risanamento.,, tPer « risultali del risanamento » la « Neue Freie Presse» intende Ja stabiliz• zazione della valuta. L'organo della ~-ossa borghe:sia ammoni-.<-cedunque con la massima chiarezza contro i pericoli di una nuova svalutazione della moneta, che apporterebbe miseria non soltanto a1la classe oossi-dente, ma puTe a, quella operaìa. tepre1edlbspilai 1catnocloiasegacaz« della gaura cliilt Può .anche esser dubbio a chi arriderà la vittoria in caso di guerra civile: i socialdemocratici credono fenn,a,mente almeno tanto quanto le «.Heimwehren» che arriderà -a loro. Ma se tale guerra verrà, vinca chi vuole, l'economia austriaca subirà una scorrliiJa spaoenlevole. La miseria e la cliMJccupazione minacciano al pari dei morti e dei feriti. E' sfato in vista di tale pericolo che il Co~esso della socialdemocrazia austriaca, con piena conOSCJenzadella .propria responsa&ilità, ha esaminato ,t problema del come evitare la spaventevole guerra civile. Esso ha :indicato come fece pure due anni fa, come mezzo più importante il disainn-0 ,di tutte le Jormazion.i armate <li partito, della « Guardia repubblicana » (Schutz:bund) e deHe « Heimwehren ». Due anni fa il go/erno cli Seipel respinse la proposta e la dileggiò come fosse indice della debolezza del:la classe lavoratrice. Il C=igresso del Partito, cosciente de11a gravità. del1la situazione. non Sl)ltanto rinnovò la proposta, ma chiese -come unico modo di: eseguirla, lo scioglimento ed id divieto di tutte le formazioni armate. Questa richiesta costò ~randie sforzo, fu un atto di grande abnegazione e di sacrificio, poichè lo scioglimeno della « Guardia repubblicana» comporta par Jecine di migLiaiJ. di pr:l· di compagni nostri il distacco di una crganizu.zi,,ne, che hanno servi!•> per anni con dev,nione e spir.ito di sacrificio. Nonostante tale difficoltà il Congresso n.v.ionale della «Guardia repubblicana" che ebbe foogo il 20 otlobr~. dopo un .discorso di Otto Bauer, deliberò di sottomettersi disciplinat;unente alle decisi'oni <;}te prenderà il Partito. I I Partito ha creata la «Guardia repubblicana», se i,f Partit,1 crede che per evit-are la guerra civile sia necessario scio- ~liere tutte le formazioni armate i .gu.ardisti» adempiranno anche questo penoso dovere con disciplina proletaria. Ptrcbfsi a?mò E' naturale ,però che la «Guardia repubblicana », verra sciolta soltanto se verranno scio.!te contemporaneamente le ~Heimwehren». Fino a tanto che la borghesia non si sarà convinta della necessità del disarmo, non vi sarà altro da fare che rafforzare con tutti i mezzi la «Guardia repubblicana» e renderla pitt efficente possibile. Cosi al compito politico di sciogliere le formazioni armate, abbina il compito organizzatorio del giorno, di riunire lette le forze e prepararle per la grande battaglia che la borghesia vuole imporre alla classe lavoratrice. Si potrebbe domandare perchè la socialdemocrazia or.ganizzò la "Guardia repubblicana», se ad.esso vuole scioglierla. Qui valgono le stesse leggi di opportunità che valgono nella gara degli ar· mamenli tra gli stati A guerra terminata decine di migliaia di ufficiali rimasero disoccupati e senza pane? nei primi anni di vita della Repubblica la reazione avrebce potulo or!lanizzare presto e con grande facili là un '.,rmala conlro-rivoluzionaria, con tali ufficiali. Di fronte a questo pericolo era assoluta.menle nece •ario or~anizzare militarrr.entc gli o;:iera.i. Se questo non fosse stato fatto la controrivoluzione avrebbe tentato di ~liminare molli anni prima I;, Repuhbli,::a democratica. Ora le conseguenze della guerra sono in J:!ran parte scompare. Oggi ambe le classi hanno la medesima possibilità di armare ed in questa situazione bisogna imporre il « basta» alfa gara degli armamenti. P-er Ea.1-Jo iJ mezzo più e.ffu:ace e sicuro è que.1Jo di sciogliere e proibir" tutte le fonna.zion.i armafa. Proatei risolutaillalotta estrema N.oi non sappia.mo se riusciremo a<l indurre I.a boi,ghe:sia a rinsavire in ~cmpo, per sco~ura.re ,la guerra c.tvj)e. Se i borghesi invece chi in<liz,e nuove elt>~ zioni, per da.re modo ,alfa po,,pola.zione di dec:.d.eire, da:raamo mano a.I colpo d1 stato, alla .c1~<-e operaia non rimarrà aJ tro da Lare che aikontare la lotta. ll colpo di staio s,gniJica distruzione d.e'l[a legalità, creazione· di una situazione illegale, nella quale sono /eciii e necessari JuJti i mezzi della rivoluzione. In ta1e lot'.a si dovTanno sopportare gravissimi e dolorosissiimi sacrjfioi, cadranno molte vittime, ma la classe lavoratrice non può tollerare J'atteniato alla costituzione, aù à.iritto ed aJla legge; essa deve usare di .fuW ì mezzi che ha a prnpria d~posùione. Su questo punto tutto il Partito, daU~ estrema ~,tr,a; all'estrema sin.i:stra, à pe11fettamente d'~ào. E Jo stesso spirito di ri-soihrla ~rminatezu a.rJa, folta a,nima, i Sindacati. « Vienna non è Roma.!» si sente a dire in Al.$'lrja.' Difatti se i socialisti lta.liani hanno imparato da,gli errori co.mm~i nei ;paesi ohe scesero in guerra alcuni mesi ,prima dellHtalia, i soc1alisti austriaci hann-0 avuto il vantaggio di osservare e studiare i~ movimento fascl~la. italiano e sanno CM .il nemico tiella democraz.ia va affrontalo al .suo primo passo, con tuJta la forza, co-n risolutezza a.ssol,uta, con la massima alml!tazione l!d li sonrmo spirito cJ.i scu:rilicio. ,I lavoratori di Vienna e di tutt.a l'Au- ..stria sono aruma.ti da. una risofo~zza estrema; E!.'1Si sanno che, vinat'e o perdere, hanno da, combattere, non soiltanlo nell 'm~e deglii oiperai di Vienna o del.l'Austria, ma pure nel'J'interes:se de- ,-gli operar di butti i pa~i ! -oLa promozione di Pignatti I ,giornali hanno annunciato già che i.I Coni'<>Pi9nalli, ministro d'lta. fio a Berna. è stato nominato amùascialore a Buenos Aires. La cosa in -se stessa non -ci fa nè caldo ne {roddo. A Berna, Pignalti valeva come qual11nque allro ministro al servido del fascismo invadenie e prepo/Pnl<>; egli ha fallo c1uel clte avreb- 'be fallo qualunque allr 0 rappresentante del Governo d'Jlalia in mo. menti come que~ti. Altri f orsP a'-!rebbe agito con più tallo e più intelligen::.a di lui, ma è questione di forma. !La soslan::.a e :sempre quella. Perciò la parten::.a di Pignalli non ci alli~ta e _nonui e<:mmuove. Buon viaggw t> in 1uard1a contro le gafl'es di spPcie riz.zoliana. · pete. sono 9wlJani, han110 la passione c/P,lla patria ... •. Quella Squilla Italica ohe. stampa l<>più com_promettenti balordaggini nel pii_, gon-o e Sfjrammaticato italiano clcve pur essere, di f atiC' almeno, llna pubblicazione dipenden_ le dalla Legazione Italiana. Mica facile per Pignatti - responsabile di f al/ 0 cl elle balordaggini ciel giornale - scusare i redattori àel giornale stesso r::lw egli conosce e a cui doveva assegnare i compili. Tutto questo è 1Jero. Ma quando il Conte Pignatti nell'e.seguire ordini di Roma agisce in modo di SIXJprire il padr011e. allora la ~e non ha altenuanli. Giudicate dalla orfJ<lniz::.at.ione dello spionaggio fascista. Vole1Jamo clirP appunto che in reyimc fascista, per far carriera, UJI A Losanna si crea un centro spiodiplomatico deve fare delle gaffes. nis'lico. E' il Console di là che agiNon è la pl'lma volta che dobbiamo sce, cerio d'accordo e per ordine di com,.tatarlo. i\'cl 1926 a Ginevra ci Pignatti che a sua volta ubbidisce a fa dllranle un1J commemorazione di Roma e finanzia ... l'affare con una i',fo~leolf_i _una f a_mosa bagarre fra larghezza che è un tantino in conantif asc1<1lte ,ra~· 1csti dove questi ul- traslo_ c9n _la _situazione dei contri. timi, andati pPr provocare, furono b11ent, ,taltam arrivati _all'esaw·ibellam<>n_fecoperti seggiole. Il Con- men_to_.Ebbei:e, Console cli Los~ sr,:e llalwno, Co11teSenni, il giorno I e M11!-1strod, Berna non troPan_o d1 ciopo pubblicò una lettera che i fa- rr:ieg!w che assoldar~ que! _ tal Rzz.zo- ,;,::isti gli avevano inviato prima del- 11 d, buona memona, ·. gia espulso lri hag.:1rre, 11na lettera dalla quale ~me agente provocato_re, f_asCista l'inlen:zioM di recarsi a 11110 pubbli _ llall!] Frane,µ <>d. at Belgw: _segnalaca riunione p<'r provocare i conve- 10 Il~ P.u~bl,cazwn!, coll?SCJ!lto, ~omlii risullava chirt.ra e inequivoca- no_.'!C(Ul1ss1mno~gl, ?mb1_en_ta1'!tifabile. li doc1Lmenlo obbligò Motta a s~1~lt. Brr;ve, gli anllfasc1st1 res1den11on negare nel Consiglio Federale IL _in !svizzera . ~mascjterarono lo l'intenzione provocatrice dei fascisti spio~<> e la pollZ!_a SVlzz.era lo pre~ e obbligò il Tribunale di Ginevra ad gò d1 ~ndare _f,uor, _delle sCatole. Qm assolvere un operaio che, in seguito n<?~~ c_è solt1l1z~azzone che valga. allrr provocazione aveva reagito. Ri_o/i era. nascost~m~nt<>, 1111 a__ Q11alunque gov('l'no avr<>bbe almeno ~:nt<>. del gooerno 1talwn~ al servidato un cicchetto </. questa cima cli -IO cl1re~f~ del c;onsole d, Losanna Conwle. Invece il gov<>rno fascista e cl<>lJ!l!rn~lro d, Berna. ch_e_pr?clulT!ò. ~roi, e premiò i fa- f.,'e:"PLJ_ls1o~ea.ttr~vers_o le~pers~- S<'1st1g111evnn1 1 quali n11/l'allro ave- na cli R,zz_oll,_ colP_1sce 1n pieno ,l uano sapul 0 fare che incassar<> [<, governo ztal,ano, 1l console di Loseggiolate1 promoss<> il Conte Senni s~mia. il Signor ConlP Pignal'ti. Noi che allummc'nie è ministro a Oslo, a d1ceva1T!o: •_Motta dirà a Rbma che clisposi::ione clei dirigibili italiani cli dopo ciò, P1gnatti non è più persoJJa.<:<aggiopt>r andare al Polo .Vord. na che possa coprire iì posto di rap- ()ra · l Il 1. p· li' C'l presentante clel Governo italiano a . e ri vo a e L 1911a 1. 1e co- Berna • slw n!Pllcsse tulla la sua buona 110. · . . lonlà per accontentare il suo Gover- . ChP ]folla_ I abbi~ {alto non sapno, noi non mellramo menomamen/e p,amo_ Cr~diamo dz no, ma in ogni in dub~io. Ma lo f a~eva con cosi po- caso, sta cl1_{atto _chealla gaffe e sue_ ca gra::,a da {or ch,eclere comc mai cessa la _PT omozionc. un gaffeur di quella falla godesse lei _Esem_pwa chi succederà al Coni<> stima degli alli {un:ionari scaldalo- P1gnall1 a Berna. Ne abbiamo da n di poltrone al Mini. l<>ro cl<>gli uNierP cieli<>belle! E.\IPri rt Roma · St. 1irc1/c pur fuori le allc1111anti. Da Bo•mes (Var) I {ascisli all"c.~lero, sapendosi prot<>lli eia/ loro Gouerno. hanno così scarso il spnso del limil<' in materia :\f.\~IFEST.\7.fO):E .\):T1F.\SCIST.\ di ospiialità che irritano f acilmenle Dl>menica 3 c. Jll. col concorso del le• auloril,' 1 cl<'l pm'.;p dò11e si trova- Deputato Socialista S. F. r. O. compa- ,.~o. _E il 1appresr>nlcml<>(/p( governo ~no Chomcnton. ha an1to luogo a Bor11a/rnno cle1Jeaçtgiw;lare le loro im- mts 111J;i mag11ifica manifestazione antiJJI ucl<'n:c. Cc; cli pii1. Qu<>-~la{accen_ fa~ci~t;i. da dd {;ouPnw e ciel /Jarlilo fascista Xumerosi i compagni J1ostri ìntcrl'l!- che son? tllil'uno. fa di ogni fasci- nuti. specie da Hye•·cs. sia delnlamenlc camiciaio e cimiciaio, 11n J)<>;:;::odrlla nwcchina govcrn_aliva <' fa di ogni organo d<'l pa_rl1_lo un ?1 gemo <!cl gouerno. I {a- <;C1sl!sparsi J)<'r la Sui;:;:<>ra<' lr>nuti ·"" a suon rfi baiocchi cl<>lloStato, che s •n0 purlroppu i baiocchi del pov<>- ro confrilmcnfc, ne fanno de//(' loro. c:ome potcuo ;1 (.'onl<' Pignalli /ener11 a poslo? Pl'rirolo<;a impresa! ,1frglio rappc::.::.ar<>alla meglio i rolli, sorrid<>nclo davanti a JToUa: « SaDopu i' magnifico discor o pronunciato clal ,·alcnte oratore Deputato Chomcnton. \'~nnero gettate le basi cli una promeuente Stz'onc Socialista Italiana. Simpatica l'attC'stazionc di solidarietà che volle dar<' la :\funicipalità di Bor1111.:s. che dopo 1\'ere fatte ai compagni no!'>tri proscritti. ca! o rose accoglienze, votaYa una contribuzione di fr. 50 per la nostra propaganda. Ott;ma giornata di propaganda.

--=--~:-------------------..,._ ______ l_'A_W_BN_.9l!f'S.t.f., LAV!jATGRE ..... ,::eo Il socialismo italiano e la lotta antifascista li!l~ -;ta imprimendo ~ intere genP.- <lo consig.Ean1 a11orn luttc le au<lara,i0111. cic - bastava and,u·e a Roma con n!tc:-:ta fobh1 conlro la C:c1notn- q11akhe !>Copo per impossessar~i drl zia .. qualsiasi è scmplicc·mente in_ potere. Fino a questo punto siamo comprensibilr in social.isli rirnlu7.;o- giunti y;,.f'Bdo cd operando ili un reLauuesuone detrunl alla sezione di Prioi n:m. ~ime di democrazia... qualsiasi. E' Undiscorsodel compagNnoenni li prese11Je articolo era sJaJo inviaill a!f'Avanti! perchè lo pubblicasse nel nume;·o della setti.mar.a scorsa, ma /'Avanti! r:on lo pubblicò. . d' ·a l 1 1· . 1·1 I ' .·1li11°1 1.o ~sa,!ZC'll'"o, ·.•nJJ)llla1·e,·t CJt1esta rczza 111t,·1 ua e, ccc. -- senza (; 'r:1 "'llrr un rc~unc l)r.ra e c..e- , , .. " quali l'azione di massa diventa im- 111oerntico che ha 'permesso al pro- de111ocraz:a la intransigente nostra possibile . . \bolilc (luestc minime 1i- lc-iaria!o i!::iliano <li organ·zzarsi, al incar-,.1cii;'.. ad approfittare delle sue bertà, .la massa, anche quella più "in:·i;oli..:n,) di rTcs::crr. Cre~c ulo e 1l<:holcz✓.e e dc-lla forza C'he n cs,,a educala alla lolla e al sacriflc.io. fallo forlt', ~ sempre in regime cli :ivc,·a1110 a.:quslata. I.a !·czionc di Parigi ha C"liiu~,o Dopo il discorso del compagno i,ahato sera il dibattito sul Congres- Xenni, .\.nge!·ca Babba11off ha fallo so. JJ mio si n, rù frn poco e ~arà un.a Lrevissima dichiarazione. E la <..onlrr, l'nnit;' 1, la s,•Lione essendo. uemagogia ha subilo fatto capon<'lia ,ua ma~io:·a!IZè\, dominntn lino. Il 11:uniì<'slar~i nel Pnriil0 di U!l,l scompare. e rcsl~no in c.aml?o solo dc111oc-ra.:ia... qualsiasi che il Soc·a- Do,·c:·r dei '"oc-inlis1i -, dr-111ocr:i.- fcrle ·r!>1TC'l\lc imiinria, che si pro- delle piccole minora.n.z,e::,le el,le, clic li-mo g,·tla i pilolli della sor clù f:1-11ici pcl' fìnr!ilù. r>cn rlillvlor'nli - pont: - l,) 1wnnc1lano gli nuiori di agiscono per pLu-o :<lealismo. Que- ltna - clE'll'orcli!':<' nuoto -. ('On-1/• rli r:concruislnn• qucsl::? dc111or-rn. <·cri,., :::irr·olnri ... mars glie::;i - di fa- ,,,-(, mbornnze 11011 sono composte quir;la r·omuni <' pro,·iucir. rnlr!1 j7ia sia purt' ... a scn1·tamcnto ridallo. re del Pa1·Lito nostro non la scuolet- so!o da operai - an7.i - si ('Ompon- 1111111<·r1Ya,lo DarJa-11rnto e inrtn:s::c IF:1rc - non 1•olenrlo fare alt,·o - la e la sella, m::i "tm Parlilo <l':unpio gono di socialisti ,·cnuli ·ctallu bo1·- visiJJilmenle iulb Yita dello Stalo., l11!ii i "nC'rif e-i nr·r·essa.r: per ricon- .J.·r:,piro cli tulio il prnlc!ariaio i:a_, !thcsia e da individu:~Hh proYenien. \'· è stato un momento c-lw il 1110,·i-, nuisìa!'la. "cl'he' se riò potrà scmii~no. •' di nq_nuclrarl~ allìnq. pur I ti da p:1rti:i borr-hesi, non disposti mento. soc-!:1li,:ta ,<'il op~rain ha im. hrarc - e non ~ - una rim:nc-i:i ... <lissent~1!do _1ie1_llV\lo~\i <' 11~1 pro-: ,J tollerare - ('h·ss!'i. mai p.c1·cht·? - poslo 11 Y1a _d?,!!.\lhania. ha ocr.n- ·1 quel che ''l'r _il 1,1omenlo. e ~z- ~ramm1 .. ncl1 u111{"~ seno mo\'lmenlo i la dittatura, sorta ... anche a loro di- p_nlo l_c-fahb~·1"lll'. ,.,rn p,1~ro,~e drll:: u::-<·o pcn~arc d1 potere suiJ!lo reamternaz~onale . esu;~~ntc, . r\1e_ rag: 1 f<-~n.a difesa dei loro inleres.,·i. Quc-1 i 1tu_azrn~c. 1 :: mom~n.to rn ('lii - e 1i7.Znrr. Ja una r-orrcnlc di p::!rt"ifrro a"i'Sai Se~on<lo la compagna Balahanofi,. nros<nw -1i comuni:,,!i. lu S1.1a frazione esprime lo spirito · Q1tt·~lo c·m1lra)'!O fra In !Uionr di riel Partilo. P.1rigi P fa m_:;iggiora1.1?-~ <lei Pnrlilo .. ·~la. comSag_n;", c-l~e co:-a ,è _l~. !"pi= onrnri conqm~;lala ali :dea della u-, 1 it~ d1 un 1 1 ai I.lo,_ se non 1 e~lu_nse 11;tà. aHà c.,so rif'll<' c:onse1't1enze I ca~1one c;~l pens1c1·0 e dell azJOne d<'t:>lon·,·oli per l<t conma,1\11e dE-11 rlc1la maggioranza"{ Pai·tilo? • 0 I La risposta la darà il Congresso E' (]1,,-,flo Il punto ('he è slalo toc- òi Grenoble. ca!o sabato in 1111a disc11ss·o11c d1c TG~OTO )ITLITE. :!ntppa I moY m~n,1 s,x:1al1sl1 nat, 1 , s:o </i in!ransi!'rnti no11 arriYano n !u 1:.tunz1unc-tn !l'Ilo d rc•:!o dc 111on- C:ario PEDnO:\'f. ~pon 1~11cnn_1c1!lc ~ Yiv<;nl! cli ~·il:-1 rapirlo. · -~-----·------ ....._.._____ ......,. <' c-ulminnta in P11 lttcido diS{'or.;o tic! ··()mpaguo :\"errni. 1·he l'nsscmblca lin n~~·o!talo con una g-ranci,, attenzione e so<;!c."IHTl:i. Unaletterdaalcarcere del compagno Fernande DeRosa prop1·1a nc1 smf!oli paes;; 1I ma111fe-1 Ora. ~e tut: 0 dò è Y<'ro, il •do·,er,' starsi e l'atlermarsi di questa cor- pr mo • .1~,soli1lo di 11n Partito che s: rcnle ha provocalo il ris,·eglio pri- 1·i-chiu111a ali<' mns'-e p.-oletarie, cl1e ma, l'unione poi di tutti i seguaci da qnesle sole - 01~an.izzalc <' c:·,- rislinati della ;g'à .fìn troppo famosa puc.:i- trae la Iorz'.l ·<' la possibilità intransi~nza assoluta e a.1)riorislicn. delle sue realizzazioni Iìnalisli<'lte. è ('hc è delle cause -, non l'ultima - Cli comp·c1·c qualunque sforzo, <[tWdi lutti i mali che affliggono il Par- l11nq11e sacr:r~c.io per rimettere la lito, di lttll~ JP. disirazie che si sono classe proletaria n<'llc condizioni <li ;1bbatlulc <' sul proletariato italiano poter riprendere la sua lotta, di rie sul\'Jl:ll'a. diYentare a11cora la forza, il corpo Va da sè che non bisogna confon- del Partito. che ne è - o d0,-rC'hhr• dere questi campioni dello speralo e~i-ere - la testa. morto e sepolto inlransigenlismo Perchè se anche fosse vero - e ci antiri\·oluzionnrio, con -queJJa cor- sarebbe molto da discutere - che il rente seriamente lcrz.intcn1az:onali- fascismo è proprio la auinlessenza : :a d1c ha avuto come esponente al- àcl capitalismo resterebbe sempre J'a!'.semblea di Parigi il compagno Lu- da vedersi se al sodalismo e al prociani. Si può dissentire, ma qui c'è lelariato italiano conYen.ga - po1111 pensiero, un nro!!ramma, un me- tendolo fare - unposlare la lolla lodo di lolla: pensiero. programma dandos.i finalilù ohe pel momento ~ melo<lo cli lot:l'l clC'lPartito comu- non t'rf',dono di dovPrsi dare i 1110,-ini~a e della Terza Intenaziona]c. menli socialisti dei restanti paesi del Tuttalpiù si potrebbe chiedere al mondo. oompa~nio Luciani e ai ~uoi compa- La lolla é sociale 'l Solo il Socia. ~ni cosa ci stanno a fare in un Par- 1 · l lifo che ostinatamente si. rifwla di .ismo fa.rà scomparu·e e cause, ccc., fondersi _ di confonder.si _ nel ~cr~? Perfella.mente d'accordo ! Se non lo credessimo più. ci saremmo movimento <:'.omunista. I .asciamo già sbattezzali. Ma il problema è corre.re... ciui : cq.n1e J"iprendere la lolla sociaMa l'unione d~li intransigenti che le? comr. a.rrh·nre al Socialismo? va da Salvi a Marchlsio e ra~rup- Rconquislando al proletariato ilapa.. tante lingue e ordbili favelle, liano te condizioni grazie alle quali quale pensiero ha, quale program- possa dprendere la sua lotta e sc"- ma, quale metodo di lotta? Essa gliersi la !>ua via. 11on solo si oppone alla realizzazio- Qtùndi. fìnaùlà prima dcl SO<',jane dell'untà socialista ora possibile, lismo italiano, riconquista e consoma incomincia a tirare in ballo la lidamento delle libertà ,perdute. Per famos-a intransigenza classi st.a... e arrh-a.re a queslo indispcnsahile rinullista anche nei confronti delle ne- sultato, il Socialismo italiano si allea <'essità della lotta antifascista. CQ.Sa con tulle quelle forze che nP-l mo- ~i propongono di farP gli inlransi- mento s,i propongono gli stessi scogenti quando il Partilo nostro avrà pi. E resti ben chiaro che non sia_ rotto i le;<1..amiche lo legano a certe mo n01 a wllaborare con con-enti <'orrenti di • falsa • democrazia e di che non hanno le slesse finalità, sofalso » socialismo? Niente I Il Par- no questi correnti clie co11aborano lito socialista italiano se non sa de- con noi e per noi, che pel momento citiersi, sa aspettare. agiscono nel solco del nostro inteCiò è permesso de~urre - sba. resse. Tanto peggio per questi no- "1ierò - da C'erti timidi accenni del &lrj amici e alleati di sven:lura se compagno Salvi, dalle sfuriate :111li- non avranno ::)nT)reso dalla tragica coneentrazioniste déi marxisti Mom- lezione. la nece.•,sità di essere, nelbello e Marchisio e da diYersi arti- l'an•enire, democratici sul serio e coli e commenti dell'Avanti! senza limiti sociali. Il Socialismo itaCosi s'è saputo ohe essendo i} f~- liano - riaCT)'uislata la 'liberlà ... r. ~l:ismo la quintessenza del _capit3l:1- ttn po' di saggezza - passerà e,,aualsmo, sa tratta di scatenare m Italia mente. la lotta sociale che solo le masse Chi ,·!'de in tulio ciò una 1':nuncia µroletaric po.ssono fare; ma que~t~ nl Sociafo,mo è pregalo di fare un ra- !11atse non si muovono per mollv 1 p:do r.same della situazione inlern3. puramente ideali che non compren- zionale e di quella ec:onomica e fièono, bensl per interessi ooncr~ti e nanziaria italiana e dire poi francapr~i. Quindi la Concenlraz 1one. mente se c1·ede possibile, in tale sil'he Ya benone per l'est.ero. non ~cr- Inazione. la realizzazione del SociaYf>per l'I!aL1, do,:e il prol~~an~lo lbmo ... in Italia. Oppure se. persuainizierà la lolla sociale non g:ia spm- so d1e il fascismo ead.rà solo quanto da motivi puramente ideali ben- dù sarà possibile fare il Socialismo sì da ln!ere.c;se comprensib'li e toe,.. in Tlalip. e... almeno in qualohe altro sabil: con mano. E qui - bisogna paese. si acconlenla di una dittatura confe::-.sarlo - non si riesce più 3 - del nostro partito contro tutti gli capire perchè le masse, eh~ capiva: altri como1T&o ii comunista? - sulno la nece,<,<;ilà di l,.,ttare, di fare d~i l'P,sc'mpio~ di quella russa. Tentare sacrifiici per lottare conlr~ i! capi- ~i0è una d;ttatura cosidella del protalismo sfruttatore quand era sem- letariato; iniziare qulohe esnerimcn. nlicemente capitalismo, non doueb- 10 r:ornunista. per poi ritornare dobero capire più l'interesse che esse po qualche mese e al capitalismo e hanno <li liberarsi al 11iù P1:e st ? da nll'opprPssione e allo sfrntlament,, qnella quintessenza del capilalisi 110 del proletariato che è - o sarebbe - il fasci~mo. Vale a dire da un capitalismo più C'è lulla una corrente nel Partilo · · <'0111unisl~ russo, che incomincia a sfrnltalore, più opprimente e prn pe_ ricoloso. . ~::ipire che la rivoluzione d'ollobrn • • • quella comuni.sta - è stata pr~- E Lutto questo inlrans1genl1ss1111~ iualura, com'era premalura ... la nbrancolare nel buio, ,per paura dJ volu.zione comunista in Cina. Il bolammellere queste verità che se ai:- ~eYismo - e in narle anche il fache non quadrano con <'~rto marxl- .~·smo - stanno a dimoslrnrr ohe. smo rigidamente intransigente, 1~011 l':" è fa.e k in certi sncciali momenli rispondono pe11:!iò. m~no _a ventà, storici, che non sono ,1: •,,!li i giorquale bal7.a dai falli vi simti e che 1-, ni. impossessarsi e cramponarsi al Yivono. potere colla violenza, coll::i stcsl>a Quando un operaio spinto dall'in- facililà 11011 si \'iolentano i falli ecofr>resse, diYcnla cosciente della ne- uomiri ressità di unirsi e !ollare colla sua Ma al!ora - obbiettano ~li indasse, cosciente cioè che il suo pro- trnns·gcnti che trovano più comodo blema sociale non può e non deYe attendere - dobbiamo lottare ner ri~oh·rrlo indh·:dualmente, ,ma Pll? rimettere SLIP.lialtari un democraz:a ess·ere risollo sollanto .::.o11 eman.c1- di orpella, quella stessa che ha fayo pazione della su'.1 class~, e_ pe rd ò _è rilo il f?scismo, per far_c rn1a r~pubclisposto a comptcre az1on1 e a fru e blic::i qualsiasi. ehe devierebbe il Sosaic:rifìci che il p'ù _delle voH? C?f:· dahmo dai suoi fini 'l traslano col suo rnteresse mdJV1dt1ale·, quando l'orcraio e le nH>.:s.e Quc:,Li nomini di 1Poca feci? n<'l 1 l loro soci:,:li~mo, che temono g1à fin sono coscien Ii di quesl a t n~f_c~s1ta, d'ora }P. deviazioni che al Sor.i;ilila lolla non è pitì un~ 1 ol _a :,ii ;n e. l l i·essi, ma pura men le !c,e_al1sl1ca. [~ smo (o a qualche uomo .. a "Ull o ie 1:-i lotta diventa lotta di mass<', ~1 gruppo del moYimenlo ocialisla ?) assieme. e perdiè la n:iassa p~s:sa potrebbe apportare 1m regime libecondurre la sua ballaglrn, ha b1s0: rale democratico, non sono per gno di 1111 :ninimo_ cli l_ibertà :- d1 11ienle preoccupati della deYiazionc riunione, di organizz~•one. ?l _:P,a-pro[oncla e lerrihile ohe il fasci_smo, rola, di stampa, di elezione, d1 s1cu- n<'lla scuola e nella caserma dei ba. Bibliò eca Gino Bianco Lavivacperotestdai unanziano li compo.g,:o O. DonaJi, che prima del- 1 1 v1;,rgo~a di questa insulsa ~ sco.nc-;a la :Juerra diresse per parecchi anni, as-, .::ommedia. sieme a Ezio Bartalirri, la « Pa::e », il j E se il Partilo sor,,porlerà dn.ca-rache nolo e ballasliero ebdomadario sociali- I Sahi e Andnch c=linu-ino a fa.re la sta a11fimi/;/aris/a, c'ir:vi.a la ~guente pi<-wa e il be.I :empo nell'Avant,i/ e ne 1letlera, che sperian"!b e ci auguriamo sia la direzione, ,,1-01 dire ohe veramente l'esordio di un'attiva collaborazione al -ncn c'è più niente di buono da i,pera:re 11os/i·o giornale: e ;;eT conto mi.o, co;me di loulh colo:v * ,. * che pensano colla testa w.lle spalle, :J Caro Avver.ire, permetti ~d un com.pa:!no della vecchia J!u.ardia - da parecchi a..'Yti: un po' allon-Lar.a!.odalla vita. militante - du~ fascismo h1 verame.n!e vinto la sua oatta;rJ-ia: il Pa,rhto è morlo! ORESTE DON.A.TI. parole fran.c:h.e e sincere, senza relicen- Rl"d.. - Nier..fe paura, compagno Donaze e rnnza r:g·uar<li per n1lGS•mo, s;mza ti, il Partito ha su.perate altre diHi.colta; odi sulla l,.n,6ua, insomma, come è sta-, S!:pererà c:.·:.chequesta. Il prossimo Conia sempre mi; abitudine. I .;,.iress~ Tarà ~iusliLia • indicherà la ~uDa qwakhe tempo non mi è più poMi- 1 sta vza. hbie aprire un nostro .giornaile senza sen- -------••--------• lu-e una specie di ripugnanza e d1 nau- :oea nel dover constatare queste COl\'linue dialnibe, que~:te incresciose polemi- LateordiaeUuailta che, queste valanghe di piit o meno ma- L' indecente cagnara dei difensori de}. le parole, con cui i compagni delle di- i :'alleanza Stalin-Mussolini, contro il ver,se tendenze si dilaniano a vi.cen.d~ j compagno De Rosa, ha continuato e sotto gli occhi del nem~o vero, i.I quale I continua ,yel modo· più vile ed infame sorri:i~. d: so.ddi~tazione e s1 st_ropkch I malgrado ratto e!'Oic;:,compiuto da èuele man~ c=sta:tan·do la nostra tofanh!P st'anima ardente e geneTosa. itnbv.Wià. l Dove non vi arrivano i giornali sti- .Sarà, forse, ch'i-o son<> un i~noranle e j pendiati di Mussolini, rimediano quelli un pO<Ye't'd'>i cpinto; ma non riesco a. stipendiati da Stalin che hanno una cocapire certe polemiche a'Sti-ose e f~a- mune causa da difendere. !c-.~e sulla ques-tion~ dell'unità. Quel gruppetto di inte.Jettua·i che coLa sior,ia non ci ha insegnato prc,prio st'tuiscono l'Esecutivo d~l partito conulla, e non c'è bisogno di rimontaTe a r.iunista ~ che fa eseguire le azioni ri- &sa.!liXio:il fasC:.smonon sarebbe quello schiose ag'i umili gregari stando trincecbe è se i wciaJi.st:i rtali.a.ni avessero a- rati negli all>erghi, ha ricevuto ord:ne ~ vulo un.a visione più chia.ra del pericolo Mosca - forse ct.ietro imposiz one di e si fosse1>ouniti per un'az-ione energica, Mussolini, come nel caso della discesa invece di mordersi come ca.ni e gatti suJ- dal.,Aventino - di svalutare l'atto de: le oziose e ,inoprporlunè questioni dotlri- De Rosa e rendere cosi un servizio im11ariee di tendenze. pagabi!e a) fascismo. E' ma1 pcssi.bile -che vi !tiano dei com- Questi gesuiti il cui soio rivo1uz·onaJJ<l4;n-:i cioè degli uom111iseTi, irubevut: rismo consiste ne; difJamare i socialisti, delle idee e delle dottrine wc1aLlste -· si sono dati if lusso in un comunicato ohe possano osta.cola.re l'abban,dono di apparso in tutti gli organi degli eroi delogni divergenza e J'uni-oT'~ di tutti i com- :a calunnia, p~-r continuare l'opera do.ep~ni in un scxlo partit~? E' ~ _possibi. 1 taia di imbottitori d: crani. nel quale si le .che, dinanzi al fascismo, Cf sia della legge, fra l'altro· -gente i.n mezzo ,.. noi, che non s1 ren.da « Certamente la maggior parte di coc-on~odella criminale ince;scienza di cer- loro che compiono dcg'..i attentati antifate «pru;d.et,iei.di amor proprio «m.il pla: scisti son0 com~ nel caso attuale deg\; CP»'. ?i certi .s<:.rup~li.d~ltr_inan ~?~~~1 1 elementi disorientati politicamente, i e riel.coli, coi quali s 1 vonebbe giu.. .i. - quali hanno oerduto ,a fiducia neI:a for- <:a.reJ'avv.ersone all'unità? I za e nella c~par:ità delle masse lavoraMc1 dO'Ve ha 1I buc:n senso, l'a".11or pro-·, trici e particola•.--rnentede:Ja classe opeprio, lo spirito di una. vera cos.c1en:z;sao- raia. ci.alisla, quesca ~ente che non sente, che j P~rciò si rifug;ano nell'atto individuanon comprer..de, che non conside-ra la le mentre d'altra parte rinunciano a:Ia ~concezza e il n<lLcolo di rima:i.ere cr:- iotta rea'e di classe rivoluzionaria conista1li.zz~ta ~ cei:-e p~e qu_esti_oni s:· tro il regime cap:talistico e non di rado condane, dmanz1 alfa ,raigedia imma e cercano di ostacolare la marcia del ".larin cui si dibatt~ il popolo i1a.liano e lo tìto comunista ». • stesso n.;stro partito, inuHlato, perco,;- Ombra di Miche~e della Maggiota, so.... decapria:o e bandito daill'Italia? ombra di tante altre generose anime che J,1.a quello che viù mi ha colpilo di vi siete imm:>late per protestare in nodu.pore è !'a.filare Anldric'h-Sa1vi-Auverri- me di un popo:'o in cat~ne, ascoltate core. Non avrei voluto pa-rlaT.ne per car:- me questi perversi istrioni giudicano i tà di parbito. Ma 1a cosa 'è tailmenle e-, vostri atti. nonne, per mio conlo, è talmente i.n.con- Michele della Magg·ora ! cepi-b1le. che ne sano verame~te. stupe- 1 Questi gesuiti che sino a ieri hanno fatto e mi domando come ma1< si debba sfruttato i: tuo atto vic,:ento per torna- :;comodare un giury per stabilire e giu- conto di partito, che sino a ieri ti handicare il gm<lo di coLpaibulità m que;La no proclamato il più puro dei comunisti, v~rgo_gnosacommedia. Com~! N~ll~ c-.>n-oggi ti buttano a mare, il tuo atto è inudizioni ver.aime.ntedolorose m ~u_1 _ 1~ par: ti1e, è l'opeia di un ammalato, se non tito nostro s1 trova, mentre mtgli.aia de un attacco al oartito comunista. l'loslri migliori gemono_nelle. ga.le~e, nel- I Tanto te co~1e De Rosa e tanti a:tri Je i.3ole ma~edelte. 0 . ~ sospingono nell~ I non siete che d•~i senza fede, poichè la dolr-rose V'Le~011-es~~:o, ~ti~ c_ompagnl j fede l'ha solo i.' papa Stalin ed in <lisce- -· e non degli u!hmi,. p~:c:h~ r:.copro;io sa gerarchica questi buffoni che intendocar ;~he 1'm;norianh e d1 hd0uc1a nel par- I • • .,. • •~ r . . I no eleggersi al comando d1 un partilo n- tito sler-0, - s,1 pumetton-0 d1 perdere 1 _ . . . b l f vo uz10nano. il \Qll'otempo a giuocare un " e l'l'O" Secondo questi ciar!atani una quad de m;..fJ i-01·iorgaru della nostra i . . . ' il cornp:iano Tcm p' a aYc,·a po!iilo il qu<'silo tlicé-ndo. n.el corso di u1in ~:u.u ilid1iarnzi0ne: - Se ,•oi fate la nnit;'1 noi non Yi segnfrc'1110. l.rc<'nno qur..slo, ripreso e sYi!unp:1to dn alti; c·ompa;;n i. fra i qual i riordini e Sah·i. Già il no~t1·0 cornp:.qno 13aHaini, dauclu la sua adesione alla nostni frazione, aYe,·a dello con stringente loi{ica: -- Se ~i ciic;cule co~-i. non- c'è più Partito. La st1a lesi é stat9 suC""es:;-iYamunle :wiluppata dal compagno ~enni. Unacampagna demagogica TI noi:lro compagno ha comincialo col dichiarare c,he parlare di ri. ronnismo, <li pericolo riformista. cr riformisti all'atlacro del Purlilo. •· pura demagogia. - I noslri riformi~i si chi:un:100 Dc Ros;a ! E s·a detto per incidenr.a. ,·oi a\'ete a q11e~to gio\'ane amnr .. g-ifiala 111 ogni modo la Yila. "\Tenui si è poi posta la cto1nartd:l se il P:.U'L!o - quale è all'ester,> - ·•bbia <1:1 itto di èeC'i.dcrc ~u!IC' sur serti F.ci ha ri~posto. sì. Sì nerd1i· esso, lrne11dosi in .:onlallo ·coi c·omnMni d' ft:--Jia. può 1:cmprc sapere q-t,el1o ('hf' ~i nen&a iu Italia. Si pcrchè, la iduazionc allualc potendo prolungarsi per degli anni. ~ assurdo rin \iar<' una decisione che la maggioranza 1·iconosce necessada. SI uerchè, fìnchè duri la scissione t=arà 'impossibile organizzare un sedo ino,irnento socialista. E l'oratore di ricordare,. proYe alla mano, che i .~o,·ani non ,·og)iono saperne deHa scissione, che non capi~ono le ragioni nè gli scopi. Ora l'ancnire del Partito sla nella forza di alt.razione che esso saprà esercitare sulle gioYan i gene. razioni. ' Quei;Lo dimostrato, il compagno ?\enni si applica a distritggere un'alt.rn leg.Qenda, quella di manone fra Tizio e .Caio destinale a escamoéer la fusione. Ne::s11na manoYra. nessun pale- •·acehio. nessunn combfne. Lacartadella Unità I faatori dcll'unitù soc-ialisla hann0 preµaralq un ,progetto di progrumm:1. Su di esso la discu~.scionc e\ aperta, per qua11to tutti abbiano cura di sfuggirla. la dis•:·u~ionc. Quando il Pa11;10 auà accellalo - in principio - 4uel progetto; la -lisc.ussione comincerà col Pa.rtl!o unitario, di~cnssìone lealc- r aperta. senza collclli ;:1lla~ola per nessuno. Dalla di~('11ss:one sorlirù il leslo defìnilivo del pro:l!ra111ma t he sarà la carta della unità. Chi J·accella, chi non l"arccl la lanlo peggio per lui. Si oppone che 11 programma non può modificarsL - Chi l'ho. delio '! TI Partilo ha c,ambiato. nel corso de1h sua ,-ita. tlo111e. progr;;i111ma. lath·a ouando lo ha gi11dicalo n"':.-,essario. Quesln. che f11 il tliril!o delle mag$oranze J; i<'ri. è- 11 di1·ilto della mà~!!iornnza oggi. E Nt'n11i v;enC' alla minuc-eia <folla minornnza di abbandonare il Partito. o di :11110-im·c_._tirsi del diritto <ll rapr.rr•-,enl::n-e il :)ni·:i:o. a uno 1 ·o . . 1lunque azione antifascista non dovrebbe tampa si divertono a pren.d.ere in .s1ro I . s , " avere valore se non permessa onma dal- U d degli upominli ohe dan_n-0t_,utta l~ loro! l'Esecut"vo di Mosca o da Sta!in, previo n 8S8Uf0 aotltvità a!la ca'USa sociahsua e al.a buo- il nul'a osta di Mussolini ed il preavviso 1·· 1· d O ' I [ n,a bat~J-i.a contro iJ nermco comune, e 1 , '·b e : t d'ItaJ· '.. assur o. gnnno puc. 1:c o cl: 1. d' • • 1· f 1· a am a~c.a a 13 · ro (\p]l:i l)ropria tosci<'nza, r:solY<'• ciò per s:,re itar 1, Lmm.u ,r1, ar 1 pas- • sare da imbecilli dmanzi a questo sles:o UNO QUALU~QUE. re eo1ne nwlc il prohlr111a dell'n· ncmko ohe guala e sogghigna nell'ombra .....,....,..,,,.....,.......,.....,,,_ ___ ,__ ;eco -•-•· desionc o no al Pi1rti:o. ~la li died occorre far scomodare un giury di un IUIIO nellafamigdliaeiorolUUhi ritlo della 111ag~ior.m. zr1 !'imane 1nperscne serie, far pedeire loro un 1001- conlesl::ibile. po iprezioso, per staibilfre se meritano L·amico ).[ario di Stefano è stato co1- Che Yoglion.o, del rc:-lo, i C0111!l;.iun biasuno e se -quedo loro ag:re meri- pito da un,t grave sciag-ura. La sua po- ani rosi dclli eslrcmisli ! ~a è.i e-ssere deplo•ralo? Ma via! A che 1·:-,ra 111an11na che v',·eya a Roma con 1,, ~ U11 Partilo pii.i allivo. più forlP.. J!::ico J!io<'.h,ia:moP?er conto mio, la co- giornne nuora. ha. cessato di Yi,·ere sen- più ('apacc d'azione? 1'n niovimensa migliote per la nostra dignilà era di ta il ro11icrt11di haci;m! per l'11lti111:1 lo socialista non .accodalo ad altri metterli luon del partito immediatamen- ,olta ii figlio 2matn movimenli, ma alln lesi~ di lulln il 1e. senzu l:\n:te slorie, e a calci r..el se- l'o,·c;·a m_aù,c ! Gi~ straziata per !e moYimenlo ::rnlifa. cista? l:na slamdere. Perohè due uo:mini, [,1. cui cosden- leroci hastonatur<> inferte. dru 1'l.a /lercia pa ~o:>ialista degna della noslra trn. za sO".:iali.stanon ripuigna di perdere il gl'aìa fasc-j,ta al suo ~lario. i\ngosciatéL ùizione? l na battaglia de,$1a dei tempo in 51m1Ji buffona/e, mentrl': tanla dal sapt-r;o. !_ontano. ne 11:aspra ,·ita del nostri murti? opera ,itile urge intorno a noi, sono in-I profugo po11t:co. Perseguitata essa_ stes- - Essi l'a\Tanno. E noi siamo !>Ìdegn.-idi certi SC'!'u,pohdi de!icatezz.t ed ~a per la rolpa d1 aver _data. la vita _ad r-nr! ~he se~lira!rno ... assai più rl: un bd :;-iede nel s~ere è iJ modo m_1-u~ _combaltc~k per la hbcrta e la gw- ~~1 I OIJ~~gl10 d1 _m1hl::ire nel l?argliore con cui il partito possa ldvare ·a st1zia. ha fi111to per soccombere. , -it 0 Soc1ahsta Tlah;:1110. Siamo sicuri cl.' fare co~a grriditc! ai nostri lettori, pubblicando alcunr brani ai unn Jet/era del compagno DP ffo~a spPdila in <mesti gior,ri dal carcere al compltg:10 Cor..cfa. Da es.<ri apprenderanno il miglioramento delle condizioni fisiche e l'alto morale del nostro giovane compagno. • ... Sto bene di fisico e di mora.le. }fi sono adallalo a questo genere di \·ila. LC9:Q"O, scrivo, sludio. Spero- • di ottenere dei Yolumj dal di fuori. . t'hé in questo caso polrò leggere < !antf' cose. mai lette per mancan- • z-a di lempo .... Kon sono mai sia- •· lo cosi interiormente calmo e se- • reno <"omc ora Vorrei dirti tante , co~e. ma la oe~na è impotente ad ~ P.sprimerle. Perciò T)asso ad altro. • E l'unil:'l soc.ialista? Tienimi in- ,. formato perchè sono disposto ai più gra,·i sacrifici ma non a quei.lo .. \nzi nolrò io irerivenni alla Federazione belga ? Spero di sì. Incaricati tu del passa.~o. Vorrei vedere J' AvvenirP del Lavoratore, , ma e inutile che me lo mandiate, < rhe non mi arrh~erebbe •. • ... ..\=::'.carena ner me il tuo bamoi'no. Sono certo di rivederlo e < spero non quando anà i baffi. Co- , mc \-edi non sono lrislc. • ~ealtà? « Lib,ra Stampa,, pubblica: Ri:::!evi-amo: A che pro la folta e i sacrifici dei nostri m.ief,iori compQgJli cada/i 611},/a l,,eccia, oppure che lan,uono nelle uole maledetfe, e det/i altri che am:oTa o,ti, maliracio tutto, danrJJ la loro attività e forse la loro vita, per la causa proletaria r Nor- basla.no •i salamelecchi di O.d-ess• e di Romti, ecc., che ancora otfi, in occasione del dodicesimo anniversario della nostra rwoluzioTU!, l'ambascialore a Roma àell'U. R. S. S. rvceve l'oma.uio di quel nelar.do regime aan,guir..aric». che assassina i rwstri mi$iori compat,,i. Farsa o realtà ? A che giuoco si giuoca ? Non hanno ra(:ione i tiornali fascisti di T-arsi mla di noi? J)a[[a Russia parie ogti un lraJerrno saluto a tuJti i rivoluziomui del mondo. Siamo noi rivoluzionari ita/Jan.i compTesi nel numero ? A che lwe/Jo mette il Governo della U. R. S. S. il sat:rilieio che fa il proletariato I aliano nella lotta per la propria libertà contro la lmrtale nppressione fascisla ? Il Comilato e~cutivo dl P. C. R., che <i al correr.te di ciò, che ne pensa? Non si vorrebbe pe.nsare a una disillt,sior.e completa. Non verrebbero di certo i nost,ri morloi a rivendicare la loro vita che diedero alla rivoluzione, ma bensì a incitarci (malgrado tutte le lusinghe avute) alta lotta ccmt.i.nua conlro tutti gli oppresori, contro i calpestatori della libertà. A voi rivoluzionari delfo Terza Internazionale; a voi oscuri eroi della causa comunista in lotta, avanti! Per noi le porle della nostra Ambasciata sono r.hiuse: solo i bandili in camici.a nera poSsono entrare. Sul b.alco.rrasverno/a la rossa bandiera, ma derdro brindano quegli esseri abbietti che tanti morti nostri ho.r:no sulla cowiem:a, e /ante fiammanti rosse bandiere videro strappate, lacerate e preda alle Fiamme, e che ora forse ar:cora fanno da sputacchiere nelle loro sedi. Ironia del caso/ Terracini e Gramsci m.uoior.o nelle galere -fa.sciste. In Russia a migliaia i confadinì, che a gius!C?ragione si ribellano contro le feg. ~i troppo gravose, sono condotti in Siberia. A Roma, le due rappresentanze delle ben differer.ti rivoluzioni, brimlano allegramente nel giorr.o anniversar.io, cui dovrebbero trovarsi ben lunganumie divise. Se risorgesse Lenin! DUE COMUNISTI. AJ J-l'OSSimo numero: J.'ai,-anzata del ,SocJalismo nel mondo - Nol>izie dall'Italia - Esame di coscienza - La ~ioventù e /'unilà sociali.sia - Il gesto ,è staio comprseso (dopo l'atf.entalo di Bruxelles) - Piero smettila! - U Coragres,So deNa Federazione dell'Ar.gentoina. ., .I

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